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Utente153071

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Utente153071

Episodi visti: 46/46 --- Voto 8
Aggiungo anche la mia opinione su questa serie, ormai storica, di cui avevo visto solo qualche episodio su Italia Uno da piccolo, ma di cui non ricordavo assolutamente nulla e che ho finito di guardare in giapponese sottotitolato (ovviamente) senza censure e senza tagli di sorta "made in" mediaset.

Bella serie supereroistica/sentimentale che basa il proprio appeal più sulla divertentissima commedia che sui combattimenti e con una protagonista principale reminescente, in un certo senso, dell'Amuro Ray di Gundam anche se molto meno fastidiosa ed irritante di quest'ultimo (ebbene sì, Amuro è decisamente peggiore di Usagi sotto quel profilo) nonché più simpatica e 'caciarona'. Le co-protagoniste non sono meno interessanti grazie ai filler, che però non stancano né appesantiscono, nonostante la loro natura sia palese allo spettatore abituale di anime, e anzi approfondiscono le loro personalità.

Attenzione: questa parte contiene spoiler!

Perché non un nove o dieci pieno, quindi? semplicemente per i penultimi episodi abbastanza tirati, dove temevo ci fosse un totale reflusso stile Yoshiyuki Tomino/Gundam Z (ancora con quel paragone, esatto) con conseguente completo disinteresse della Toei a finire in maniera esaustiva la serie, e in quel qual caso il voto sarebbe lo stesso cioè un 7. Invece, fortunatamente, la scena finale delle Sailor morte che in virtù dell'amicizia aiutano Usagi in veste di Serenity mi ha strappato più di una lacrima, quindi un punticino in più per l'esperienza finale ci sta.


Non vedo l'ora di continuare nella riscoperta di questo franchise con la prossima serie!


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Gabe the third

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
Sailor Moon, l'iconica "guerriera che veste alla marinara" degli anni '90 creata dalla matita della storica mangaka Naoko Takeuchi, esordisce per la prima volta nel '92 in una trasposizione anime destinata ad entrare nei cuori di molti appassionati.

La trama della prima serie ci dà modo di fare conoscenza con Usagi Tsukino (da noi ribattezzata Bunny), ragazza svogliata e frignona, ma piena di ottimismo e amichevole verso tutti, che dopo aver conosciuto la gattina parlante Luna, otterrà da lei una spilla che la trasforma nella paladina dell'amore e della giustizia: Sailor Moon. Ora Usagi ha l'arduo compito di rintracciare le altre guerriere Sailor, ritrovare la misteriosa principessa Serenity e sconfiggere l'esercito del Dark Kingdom, tutto ciò sfoderando delle prestazioni alquanto "discutibili" ed "ironiche" allo stesso tempo.
Ad assistere la protagonista si aggiungeranno la timida e studiosa Ami (da noi Amy): Sailor Mercury; la sacerdotessa carismatica, ma a volte suscettibile Rei (Rea da noi): Sailor Mars; la forzuta e allo stesso tempo sensibile Makoto (Morea da noi): Sailor Jupiter; la frizzante ed affascinante Minako (da noi Marta): Sailor Venus, accompagnata quest'ultima dal simpatico gatto parlante Artemis. Infine a dare una mano, ogni tanto, alle guerriere Sailor ci sarà il misterioso Tuxedo Kamen (da noi chiamato Milord).

La prima serie non è proprio invecchiata benissimo, molti episodi tendono a essere ripetitivi ed anche prevedibili e si possono riassumere con: un mostro fa casino per la città, le Sailor entrano in azione, il mostro le attacca e Sailor moon va nel panico, arriva Milord che distrae il mostro con rose e frasi ovvie, Sailor Moon reagisce e batte il mostro. Tuttavia a rendere ancora speciale questa serie è la grande e solida caratterizzazione data ad ogni personaggio.

Qui Usagi è stata resa un personaggio molto più umano e realistico, rispetto alla versione cartacea dove era fin troppo divinizzata, e viene spesso ironicamente criticata e rimproverata per il suo ruolo da leader, e questo le fa anche intraprendere un cammino di crescita, di maturazione e di evoluzione con il passare degli episodi, tra momenti divertenti ed altri più drammatici.
Inoltre negli episodi viene dato anche molto spazio alle sue compagne Ami, Rei, Minako e Makoto, ognuna con una propria storia da raccontare, rendendole molto più che semplici personaggi di supporto, ma delle vere e proprie protagoniste a tutti gli effetti, potendo così empatizzare al meglio con loro e finendo persino per affezionarti di più a loro. L'unico personaggio e non essere "utilissimo" è Tuxedo Kamen, che più che essere un personaggio a sé stante, è più una specie di coscienza per Sailor Moon ed una sorta di messaggio a non mollare mai durante le situazioni più critiche, (o, in alternativa, diventa una persona da salvare) nemmeno quando il suo alterego Mamoru Chiba (da noi Marzio) scopre di più delle sue sue origini, il suo ruolo evolve più di tanto.
I nemici del Dark Kingdom restano tutt'oggi i villan più inquietanti dell'intera serie, così come i mostri e la stessa regina Beryl riescono ancora a fare paura; una piccola nota negativa comunque è il cambio di sesso per il personaggio di Zoisite, che nella versione originale è un maschio, ma nel nostro adattamento è stata resa donna per il suo rapporto amoroso con Kunzite, e ciò fu fatto per oscurare ogni riferimento omosessuale. Questa fu solo la prima di una lunga serie di polemiche che verranno in seguito.

In conclusione, un anime che, nonostante qualche difetto, sa essere ancora oggi davvero speciale, con una storica protagonista ancor più speciale e carismatica in grado di farci emozionare tra comicità e dramma, e come una guerriera con un'entità divina possa avere tanti difetti rendendola molto umana; una cosa che la originale versione cartacea della Takeuchi non voleva dimostrare più di tanto.


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xrenx198

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
"Sailor Moon"... Che ricordi! Ricordo quando la mandavano in onda la mattina, era il modo più dolce e genuino per iniziare la giornata per me!

Naoko Takeuchi è stata capace di far appassionare e far sognare generazioni e generazioni. Adulti e bambini. A mio parere, "Sailor Moon" rappresenta uno dei pezzi importanti per il Maho Shoujo giapponese. Se non addirittura un must, per chi è appassionato del genere!
Tratta di tante cose importanti: come... l'importanza della vita scolastica, le relazioni interpersonali, quindi l'amicizia, la differenza tra il bene e il male, l'amore adolescenziale...
E a primo impatto tutto questo potrebbe sembrare banale, ma non lo è!

Naoko riesce a rendere unico tutto ciò (infatti, molti anime successivi, come ad esempio "Magica Doremi", o "Marmaid Melody", "Pretty Cure" o addirittura le "Winx!" E quando parlo delle Winx, mi riferisco alle loro trasformazioni) tutto ciò ha qualcosa che ricorda, appunto, "Sailor Moon". La Takeuchi tratta il tutto con molta cura, le ambientazioni, il tratto dei personaggi, i loro caratteri sono semplicemente perfetti, infatti è possibile immedesimarsi in ognuno di essi. Ottima è la dinamicità, soprattutto nei combattimenti.
Personalmente sono riuscita a immedesimarmi benissimo nella protagonista, ovvero Usagi (da noi Bunny). Ella è goffa, pavida, piagnucolona, svogliata, ma dolce e altrettanto romantica. Mi ritrovo molto in lei.
Le altre guerriere sono Ami (Sailor Mercury), Rea (Sailor Mars), Morea (Sailor Jupiter) ed infine Marta ovvero Sailor Venus. Ognuna di loro è collegata ad un pianeta. Ami è molto dolce e intelligente. Rea è impulsiva ma tanto coraggiosa. Morea è la "mascolina" del gruppo, ma è la più romantica del gruppo (dopo Bunny, ovviamente). Marta ama fare amicizie, è gentile, forse un po' nostalgica. Hanno tutte i loro pregi e difetti, ma... è impossibile non amarle!

Poi, successivamente abbiamo Marzio, ovvero Milord. Che corre in aiuto quando le guerriere in battaglia hanno bisogno d'una mano. Anche lui caratterizzato molto bene, è molto sicuro di sé, ed inizialmente si evidenzia una lieve rivalità tra lui e la protagonista.

Riguardo al reparto tecnico, beh nulla da dire! Le musiche mi sono piaciute, si abbinano con il tutto, le ho trovate gradevoli.
E come poter dimenticare la fantastica Cristina D'avena, che con la sua voce anche lei ha fatto sognare centinaia e centinaia di bambini e non! Le sigle sono semplicemente stupende ed indimenticabili.
Sailor Moon è stato ben curato, non annoia e soprattutto trovo che la storia sia appassionante anche se molto semplice.

Trovo che in Sailor Moon ci sia una morale da non sottovalutare, anzi, c'è più d'una morale!
Combattere per i buoni valori, studiare e divenir qualcuno nella vita, dandosi da fare. Non bisogna starsene con le mani in mano! Vivere al massimo le esperienze, gli amori.
Credendo in sé stessi, magari con qualcuno accanto che ti aiuta a capire chi sei, anche se alla fine, solo noi possiamo capire davvero chi siamo. Siamo noi che dobbiamo convincercene, trovare la consapevolezza in noi stessi. Un po' come è successo alla nostra cara protagonista. Usagi capisce, inizia ad essere più consapevole, è una paladina della giustizia, una principessa! La principessa della Luna!
Credo che Sailor Moon voglia insegnarci anche questo. Ognuno di noi ha qualcosa di speciale, deve solo esserne consapevole e fare del suo meglio per sfruttare al meglio il proprio dono.

Qualche pecca qua e là c'è sicuramente, ma quello che vuole trasmettere, lo fa alla perfezione, quindi le piccole pecche a mio parere non meritano neanche di essere prese in considerazione. Riesce a trasmettere messaggi davvero importanti e che al giorno d'oggi meriterebbero di essere messi in pratica. "Sailor Moon" è qualcosa di attuale!
Anche se inizialmente l'idea non la convince affatto... Perché lei non vuole combattere. Lei vuole vivere come tutte le ragazzine normali. E poi... Poi si accorge di avere questo dono! Ne diventa consapevole.

In conclusione, straconsiglio a tutti questo piccolo capolavoro, adulti e bambini.
Nonostante sia ormai un po' "vecchiotto", è di grande attualità, come detto prima. Ma alla fine, non è mai troppo tardi o non si è mai troppo vecchi per guardare o riguardare "Sailor Moon"!

Come non è mai troppo tardi o non si è mai troppo vecchi per capire di essere speciali.


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Otaku moderato

Episodi visti: 46/46 --- Voto 8,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Fino agli anni '90, vi era una specie di “Muro di Berlino” nell’animazione giapponese: Il target maschile e femminile. Se protagonisti erano Robot giganti, sport maschili o guerrieri in armatura o ben dotati fisicamente che se le davano di santa ragione come se non ci fosse domani, erano anime per ragazzi; mentre se protagoniste erano sport femminili, donzelle di epoche precedenti al '900, storie d’amore adolescenziali, o fate canterine, erano anime per ragazze. Un muro che cominciò a incrinarsi mediante la matita di una mangaka: tale Naoko Takeuchi, con un manga che ebbe modo di unire i temi tipici di un target femminile insieme a quelli maschili, per poi venire adattata in quella serie anime che abbatté definitivamente quel muro divisorio, e dando il via alla tematica degli anime per entrambi i target. Fu quella ragazza che aprì quel nuovo genere di Maho Shoujo: quello delle ragazze combattenti, ovvero di ragazze che vivono la loro vita di tutti i giorni, fra scuola, amicizie e amori, per poi scendere in campo in una nuova veste più combattiva quando entità oscure vengono ad affacciarsi nel nostro mondo; quella ragazza che vestendo alla marinara (una tipica uniforme scolastica giapponese), con l’aiuto di ragazze e amiche come lei, e l’aiuto di un soccorritore mascherato, arriva a punire i malvagi nel nome dell’astro luminoso della notte, la Luna. Lei è “Sailor Moon”.

La vita della giovane studentessa delle medie Usagi Tsukino (da noi Bunny), subisce una vera e propria svolta decisiva quando finisce per incontrare una misteriosa gatta parlante nera chiamata Luna, riconoscibile da un segno di mezzaluna sulla fronte, e notando un misterioso potere in lei le dona la capacità di diventare una “Guerriera Sailor”, ottenendo l’identità di Sailor Moon. Tempismo perfetto dal momento che é apparso all’orizzonte il “Dark Kingdom” (da noi “Regno delle tenebre”), popolo di entità demoniache che sono alla ricerca di un misterioso artefatto chiamato “Cristallo d’argento”, che dona grandi poteri a chi lo possiede, guidati dall’oscura “Queen Beryl”, che intende usare l’artefatto per riportare i vita la loro sovrana Metaria per poi dare il via al loro piano di conquista; per farlo Beryl manda puntualmente alla ricerca dell’artefatto in questione i suoi quattro generali, i quali, con i loro metodi, tentano di rintracciare il gioiello, ma davanti la loro strada avranno a che fare con Sailor Moon, e le sue future quattro alleate e amiche, ovvero: Sailor Mercury, alias Ami Mizuno (Amy), timida ma intelligente, nonché mente del gruppo; Sailor Mars, alias Rei Mizuno (Rea), focosa e determinata sacerdotessa di un tempio; Sailor Jupiter, alias Makoto Kino (Morea), la più grande e mascolina del gruppo ma dal carattere opposto, ovvero molto dolce; e infine, accompagnata dal suo gatto parlante Artemis, Sailor Venus, alias Minako Aino (Marta), solare e socievole, nonché “veterana” nel suo ruolo. Queste cinque ragazze avranno il compito di trovare prima dei loro avversari, di cui puntualmente devono intercettare e sventare i loro piani, oltre a dover affrontare i loro “Soldati”, il cristallo d’argento, ma anche trovare la misteriosa “Principessa” dell’antico regno lunare. Non sarà una missione facile per loro, anche se avranno l’aiuto del misterioso “Tuxedo Kamen” (Milord), alias Mamoru Chiba (Marzio), uno studente universitario, nei momenti di pericolo. Da queste premesse, parte l’avventura.

Per chi mastica anime Maho Shoujo, questa serie ne fonda tutti gli elementi di base, ovvero: Slice of life che varia da problemi scolastici, uscite in città, ritrovi per studio, gite, e puntate dedicate a una o più personaggi, in modo da evidenziarne i caratteri, e che varia da eventi per potersi conoscere meglio, litigi, riappacificazioni e momenti di gruppo che sottolineano un elemento fondamentale per il genere: saranno ragazze conosciutosi da poco, principalmente per via della vicenda, che prima unite dal senso del dovere di combattenti, impareranno a conoscersi come ragazze e infine diventare amiche (e tale sentimento d’amicizia e un punto cruciale per il genere di cui la serie getta le fondamenta). Parliamo pur sempre di ragazze, e quindi vengono dipinte come tali in ambito emotivo, sia per rispecchiare le loro personalità, sia nel momento in cui si passa all’azione; perché essendo ragazze, è facile per loro reagire quando la situazione si mette male, e quindi possono essere prese dal nervosismo e dal panico, e la cosa, per quanto incredibilmente surreale, viene resa più evidente dalla protagonista Usagi. Lei non è la classica eroina dal sangue freddo; è pur sempre una ragazza, e per lei è facile andare in preda al panico quando la situazione si fa pesante, ma man mano che il tempo passa, e imparerà a conoscere le sue amiche e alleate, imparerà a crescere e diventare più coraggiosa man mano che la serie andrà avanti; pur non mancando di mostrare la sua irrequietezza d’adolescente quando la vita non l’aiuta, ma ha il vantaggio di saper avvicinare le persone con il suo carattere solare, e questa è la sua arma vincente; non sarà la più coraggiosa degli eroi, ma è la più aperta delle ragazze, e questa qualità aiuterà le persone che incontrerà, specialmente le sue future quattro amiche e Mamoru, la cui identità di aiuto misterioso è solo qualcosa di piccolo in confronto a una verità a dir poco allucinante, specialmente sulle guerriere e su Usagi.

E anche i nemici non saranno da meno in questa particolarità di umanizzazione caratteriale; preparatevi infatti, a momenti di “umanità” in particolari situazioni, e “terremoti di posizione”.

Veniamo all'ambito grafico: siamo agli inizi degli anni 90, e quindi immaginatevi com’erano le animazioni all'epoca, ma che riuscivano a non farsi sfigurare; ma ecco che l’ambito grafico viene usato a dovere quando viene attivata la famosa “sequenza della trasformazione” (il “Make Up”), in cui le protagoniste vengono inquadrate mediante silhouette, nude, come a simboleggiare la bellezza femminile, mentre vengono vestite delle loro uniformi, e per le sequenze in cui attivano loro poteri.

In ambito sonoro ne abbiamo da dire eccome: siamo all'epoca degli anni 90, e in Italia vi era la censura, come nomi italianizzati o sequenze di trasformazione e d’attacco tradotte, anche se non rovina l’esperienza della visione, ma ha permesso a doppiatori di farsi conoscere come nome, come Elisabetta Spinelli per Usagi, o Deborah Magnaghi per Ami, e il sempreverde Marco Balzerotti per Mamoru; anche la sigla italiana di Cristina D’avena non scherza, grazie al suo sound di mistero, come la luna di notte. In Giappone vale la medesima cosa, con l’opening che divenne “La canzone” della saga, cioè “Moonlight Densetsu”, e Seiyuu che si sono fatti un nome, come Usagi con la voce di Kotono Mitsuishi, o Ami con la voce di Aya Hisakawa, mentre Mamoru ha goduto della voce di Toru Furuya (che si è fatto un nome con Amuro Ray di “Gundam”).

Che dire: “Sailor Moon” merita la sua fama, ma siamo solo all’inizio.


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Ransie Carter

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
"Sailor Moon" è la mamma di tutti i prodotti mediocri che oggi intasano il mercato. Ok, non sono tutti di scarsa qualità come "Madoka Magica", ma certamente, senza "Sailor Moon", i vari "Pretty Cure", "Mermaid Melody", "Mew Mew" e compagnia bella non ci sarebbero stati.
Detta così potrebbe sembrare che sono una detrattrice di "Sailor Moon", tutt'altro. Amo questa serie, giunta da noi nel lontanissimo 1995. Ero all'ultimo anno dell'asilo e, nonostante i mostri che la bella eroina che veste alla marinara affrontava in ogni puntata, io ero già diventata una sua accanita fan. Era difficile non conoscere questa serie che nel giro di poco ha conquistato sempre più spazio. Manga e anime son due mondi a parte, il manga mostra delle sfumature di Usagi che nella versione animata riusciamo a scorgere solo nelle stagioni successive.

Bunny/Usagi è una quattordicenne pigra, svogliata e pasticciona. Va male a scuola ed è sempre in ritardo, finendo spesso in punizione per questo. Un giorno le cose cambiano: incontra dei bambini che infastidiscono una gatta, lei la salva e le leva dei cerotti che la micia aveva sulla fronte. In serata quella stessa gatta le fa visita, e Usagi scopre che la gatta parla. Questa gatta, Luna, è alla ricerca di una misteriosa principessa, e ha la missione anche di fermare l'avanzata del regno delle tenebre. Per fermare questi potenti nemici, Luna dona a Usagi una spilla, che le permetterà di trasformarsi nella potente guerriera Sailor Moon. Nella ricerca della principessa, e nella lotta contro il regno delle tenebre, Usagi verrà affiancata da altre guerriere, e da un misterioso giovane, tale Tuxedo Kamen, che arriva sempre al momento giusto per proteggere la bella guerriera.

La trama è semplice, non è nulla di particolarmente sofisticato, ma, per qualche strano motivo, la "testolina buffa", appellativo affettuoso col quale veniva chiamata Usagi, è entrata nei nostri cuori. Rispetto al manga, l'intero anime è un filler infinito, ma, a dispetto di filler inutili, presenti in altre serie, questi ci son serviti per conoscere meglio le protagoniste. Nel manga esiste una sola protagonista: Usagi. Nell'anime invece abbiamo modo di emozionarci e di affezionarci anche ad altri personaggi. Questo è il più grande pregio della serie secondo me. I filler sono anche, e soprattutto, pensati per il potere del merchandise. Con la versione animata il target verso cui si è rivolto l'anime è diventato più ampio, il manga ha tinte più scure, che non mi dispiacciono, ma che, oggettivamente, avrebbero ridotto il raggio d'azione di gradimento di questo prodotto.

La censura italiana, e non solo, non è stata molto clemente con questo prodotto, ma, a distanza di anni dalla mia indignazione di fronte alle scoperte del MOIGE e quant'altro, la mia opinione è cambiata. Molti dei nomi dei personaggi io avrei avuto difficoltà a pronunciarli, e certe cose non avrei certo potuto capirle, dato che parliamo anche di usi e costumi giapponesi. Il temine "miko" non avrebbe detto nulla.
I tempi son cambiati, e oggi non è più necessario, ma, allora, certe scelte sono state apportate con una certa cognizione di causa.
"Sailor Moon" in ben cinque serie tratta i temi più svariati, fra cui l'omosessualità, che vedremo ripreso nella terza stagione. C'è una relazione omosessuale anche in questa prima stagione, e la censura ha reso donna il più effemminato fra i due. Considerando che lo scempio è stato fatto in patria, creando questa relazione che nel manga non esiste, non trovo più grave il lavoro della censura. In "Crystal" questi personaggi hanno avuto finalmente il ruolo che sarebbe spettato loro fin dall'inizio, anche se le varie relazioni non sono state ampliate quanto avrei sperato.
Pollici in su per la love story inaspettata e finita malissimo. Piango ancora ogni volta che c'è <i>quella</i> puntata (chi ha visto la serie immagino avrà capito a quale puntata mi sto riferendo).

Forse perché è la prima, ma questa stagione è per me fuori gara... non posso classificarla nell'ordine di gradimento delle cinque stagioni di "Sailor Moon".
Le musiche sono belle e coinvolgenti, sfido a trovare qualcuno che non riesca ad apprezzarne la bellezza. Sono coinvolgenti e sempre ben azzeccate.
I disegni son gradevoli, nonostante siano passati vent'anni dalla messa in onda.

Non è una serie priva di pecche, ma è comunque gradevolissima, inoltre è questa ad aver fatto fare fortuna al marchio "Sailor Moon": senza questa serie, il manga non avrebbe avuto l'inaspettato successo che ha colpito in tutto il mondo.
Non sono più una grande fan di questo genere di prodotti, ma "Sailor Moon" lo guardo sempre molto volentieri. Da vedere almeno una volta nella vita!


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zarakka92

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
Era il lontano febbraio 1992, quando sulle reti giapponesi iniziò una serie con protagonista una ragazzina un po' pigra, un po' piagnucolona ed estremamente buona che combatteva vestita alla marinara per salvare il mondo. E' la storia di "Sailor Moon". Creata da Naoko Takeuchi, divisa in cinque saghe divise in animazione in cinque serie, questa prima serve più che altro a introdurre le varie sailor, e a parlare della tormentata storia d'amore della Princess Serenity con il suo Endimyon, per poi reincarnarsi in Usagi Tsukino (da noi Bunny) e Mamoru Chiba (Marzio). La serie divenne subito un cult, generando infiniti gadget.
Partiamo col recensire questa prima serie. La storia è molto differente da quella del manga, e soprattutto molto allungata, questo per via degli episodi auto-conclusivi. Nonostante questo non puoi fare a meno di affezionarti ai personaggi e addirittura ad entrare in empatia anche con alcuni esponenti del Dark Kingdom, come ad esempio Nephrite (da noi Nevius). La colonna sonora è uno dei punti forti della serie, e registicamente non è male. Tuttavia questa prima serie è tra le meno riuscite della serie, se avesse avuto a disposizione la metà degli episodi sarebbe stato meglio... ma ciò non cambia quanto questa serie significhi per me e quanti ricordi vengano vedendola e rivedendola.


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Angelmoon

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
"Sailor Moon" è un anime degli anni '90 tratto dall'opera di Naoko Takeuchi "Pretty Guardian Sailor Moon" e racconta la storia di Usagi Tsukino, studentessa tutt'altro che modello, svogliata e piagnucolona, che riceve una spilla da una gatta di nome Luna, che le permette di trasformarsi in Sailor Moon per proteggere la Terra dal "Dark Kingdom". Ovviamente la nostra protagonista non sarà sola in questa avventura ma sarà accompagnata da altre quattro guerriere: Sailor Mercury (Ami Mizuno), Sailor Mars (Rei Hino), Sailor Jupiter (Makoto Kino) e infine Sailor Venus (Minako Aino), quest'ultima già nota come Sailor V. In tutto questo non poteva mancare la vena romantica, ed ecco spuntare Tuxedo Kamen (Mamoru Chiba), eroe mascherato che corre in aiuto di Sailor Moon per tirarla fuori dai guai... ma non è tutto, perché i due, oltre a innamorarsi nel presente, scoprono di essere legati tra loro anche dal passato.

Nonostante la trama dell'anime sia leggermente diversa da quella del manga, le sensazioni che riesce a creare sono le stesse, grazie anche a delle colonne sonore azzeccate. Il character design si allontana abbastanza dall'opera originale di Naoko Takeuchi, ma è ben realizzato; nonostante questo, alcuni episodi risultano disegnati in maniera frettolosa e senza i dovuti dettagli, rendendo a volte troppo visibile lo stile dei vari disegnatori che si alternavano nel disegnare i vari episodi. Proprio parlando di episodi, "Sailor Moon" ne conta 200, più tre film e due special - così tanti perché sono stati inseriti gli episodi filler, ossia episodi che non hanno nulla a che fare con la trama originale ma servono per allungare un po' la storia (in questo caso un bel po').
Nonostante sia stato uno degli anime più censurato della storia, con adattamento di nomi, tagli, modifiche di dialoghi importanti e cambi di sesso, "Sailor Moon" rimane uno degli anime che ha fatto la storia degli anni '90 e continua ancora oggi ad avere successo.


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Himy86

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
E' una grande emozione per me, in questo momento, recensire quello che è sempre stato (ed è tuttora) il mio anime preferito (a pari merito solo con "Hime-chan no Ribbon"), che ha segnato in maniera profonda e significativa i migliori anni della mia adolescenza, che mi ha tenuto compagnia tutti i pomeriggi dinanzi alla TV, a guardare l'indimenticabile programma per bambini "Bim Bum Bam" su Italia1, durante il quale mi ipnotizzavo completamente e non esistevo più per nessuno, solo per i miei amatissimi "cartoni animati". Che ricordi... dalle 16:00 del pomeriggio, di ogni santo giorno, abbandonavo qualsiasi cosa stessi facendo e non mi scollavo dalla televisione almeno fino alle 18:00, cioè fino alla fine di tutti gli anime che trasmettevano. Non c'era nulla o nessuno capace di distogliere la mia attenzione, e devo ammettere che anche oggi, nonostante la mia veneranda età, accade la stessa cosa.
Ecco, uno degli anime capaci di compiere questa "magia" era proprio Sailor Moon. Non scorderò mai il primo giorno in cui, in attesa del nuovo cartone animato che avrebbero trasmesso di lì a pochi minuti, mi accomodai sulla solita sedia e iniziai a chiedermi, tra me e me, quale cartone sarebbe andato in onda e se, soprattutto, mi sarebbe piaciuto (pensieri semplici e ingenui di una bambina). Le mie aspettative non sono andate affatto deluse, anzi. Già dalla sigla di apertura della prima serie ho capito all'istante che Sailor Moon sarebbe diventato il mio anime preferito, che sarebbe stato un vero successo in Italia e in tutto il resto del mondo, proprio com'è successo.

E’ una serie animata prodotta da Toei Animation, basata sul manga omonimo di Naoko Takeuchi, a partire dal 1992, prima in Giappone e poi in tutto il resto del mondo. La saga completa è composta da 5 serie televisive, per un totale di 200 episodi complessivi, 3 lungometraggi e 2 cortometraggi.
La protagonista è Usagi Tsukino, che nella versione anime italiana è diventata "Bunny" (dato che il suo nome, nella lingua giapponese, significa letteralmente "coniglio lunare"), una quattordicenne dormigliona, svogliata negli studi e abbastanza piagnucolona (almeno nella prima serie, poi crescerà e maturerà molto nelle altre serie a venire), una ragazzina assolutamente normale, che un giorno, mentre si sta recando a scuola, incontra una gatta nera con una falce di luna sulla fronte, aiutandola a liberarsi da una banda di piccoli teppistelli. La gatta si rivelerà essere una gatta parlante, che seguirà Bunny fino a casa e le rivelerà di provenire dal Regno della Luna, inviata dalla regina Selene per "risvegliare" tutte le guerriere Sailor, soprattutto Sailor Moon, e cercare sulla terra la "principessa Serenity", che non si sa chi sia né dove sia. Così Luna (questo il nome della gatta parlante) rivelerà alla nostra protagonista che quest'ultima è stata scelta per combattere contro le forze del male, intente a distruggere il pianeta, capitanate dalla Regina Periglia (nel manga è Queen Beryl). Le donerà una spilla magica, il "moon prism power" (manga docet) che con la formula: "Potere del cristallo di Luna, vieni a me!" la trasformerà nella combattente che veste alla marinara, appunto Sailor Moon. Nonostante lo scetticismo e sopratutto la paura iniziale, Bunny accetterà (controvoglia inizialmente) la missione che le è stata assegnata, e nel corso dei vari episodi verrà aiutata dalle altre quattro guerriere sailor: Mercury (Emi, una ragazza genio molto studiosa ma introversa, dolce e gentile con tutti, studentessa nella stessa scuola di Bunny), Mars (Rea, giovane sacerdotessa nel tempio della sua famiglia, dal carattere forte e deciso, spesso in disaccordo con Bunny - con la quale litiga per qualsiasi sciocchezza -, ma giudiziosa e coraggiosa), Jupiter (Morea, una ragazza molto alta e molto forte, che non sopporta le ingiustizie, un tipo un po' violento all'inizio ma che si rivelerà essere una ragazza sensibile, tranquilla, bravissima donna di casa e un vero talento nell'arte culinaria) e Venus (l'ultima ad arrivare tra le guerriere sailor, il suo nome è Marta, bellissima ragazza bionda, vanitosa e sempre pronta a nuove esperienze e avventure, che sarà accompagnata - come Bunny - da un gatto parlante dal pelo bianco, Artemis). Ovviamente, essendo una recensione sull'anime, ho riportato i nomi "cambiati" da Mediaset e non quelli originali.
Le cinque ragazze dovranno affrontare tanti nemici, come i quattro malvagi, seguaci della regina Periglia, fino allo scontro finale proprio con quest'ultima, posseduta dalla regina Metallia (entità oscura molto potente, che si risveglierà solo nelle ultime puntate della serie). Non saranno sole: con loro combatterà, prima come avversario poi come amico, il cavaliere mascherato che dice di chiamarsi Milord, di cui ovviamente la nostra Bunny sarà profondamente innamorata. Non svelo altro, chi avrà già visto questo splendido anime saprà come si svolgeranno le vicende e chi sarà la principessa Serenity, ma chi non l'ha ancora visto non deve rovinarsi lo spettacolo. Quindi, a chi non si è ancora avvicinato al mondo delle guerriere sailor, dico: "Guardate questo anime senza alcuna esitazione, altrimenti 'vi punirò in nome della Luna' !"

Allora, passiamo adesso alle mie considerazioni personali: innanzitutto, devo ammettere che questo è uno dei rari casi in cui mi è piaciuto molto sia l'anime che il manga, nonostante siano così completamente diversi in tutto, dall'inizio alla fine. Dico questo perché, in realtà, al contrario di molti altri, non ho affatto disprezzato la storia originale disegnata e narrata dall'autrice, Naoko Takeuchi, nonostante io abbia visto prima l'anime e poi aver letto il manga, come credo quasi tutti. All'epoca non ero neanche consapevole del fatto che esistesse il mondo dei manga e che gli anime che amo fossero stati tutti tratti da essi. Quando poi, crescendo, l'ho scoperto, ovviamente non me lo sono fatta ripetere due volte e ho subito provveduto ad acquistare tutti, ma proprio tutti, i manga che hanno ispirato le mie serie preferite, che hanno fatto la storia dell'animazione degli anni '80 - '90 e che tutt'oggi sono degli intramontabili evergreen, amati dai nostalgici (come me) ma anche dai più giovani.
Penso che "Sailor Moon", con i suoi pregi e i suoi difetti, sia davvero meritevole del successo di cui ha abbondantemente goduto negli anni. E' stato tra i primi anime in cui la protagonista, grazie all'aiuto di poteri magici, potesse trasformarsi in un'eroina e combattere contro i malvagi. E' stato quest'anime ad aver ispirato tutti gli altri majokko che sono succeduti nel tempo, la base della piramide da cui tutto è cominciato.

Personalmente, amo molto "Sailor Moon" perché, oltre all'elemento magia, esalta i valori dell'amicizia vera (ormai un'utopia ai giorni nostri), dell'amore per il prossimo (idem), il patriottismo per la propria terra e per il mondo in cui viviamo, nonché l'eterna lotta tra il bene e il male. A prescindere dal potentissimo fascino esercitato, bisogna notare una certa tendenza a "denunciare" i mali ed i problemi che affliggono l'umanità e la società contemporanea. Spesso infatti le persone sono attratte dalle cose superficiali, materiali ed effimere (come gioielli, moda, gli idol e bellezza esteriore), divenendo così inevitabilmente schiavi delle forze del male, liberamente interpretabili come la staticità, l'insicurezza e l'insoddisfazione per noi stessi, la monotonia dell'essere umano. Questo aspetto non è per nulla da sottovalutare, dato che, visto il pubblico giovane a cui è ed era rivolta la serie all'epoca, funge da spinta rigenerante per la società del domani. Non possiamo esimerci dallo spendere alcune parole d'encomio verso una serie che ha generato un vero e proprio fenomeno di massa in Italia e nel mondo; insomma, che ha fatto, e continua a fare, da metro di paragone per il genere shoujo.

Ovviamente, come non notare l'orribile mutilazione a cui questo anime è andato incontro con l'adattamento italiano? Per la maggior parte delle persone che, come me, è cresciuto con "Sailor Moon" negli anni '90, la versione italiana viene "accettata", ma è imparagonabile con quella giapponese: discorsi scialbi, tagli a scene per dare una parvenza di senso ai discorsi inventati di sana pianta, nomi, formule di trasformazione, attacchi, oggetti e posti completamente inventati (e senza senso), canzoni originali (assolutamente bellissime!) eliminate per lo più o sostituite da imbarazzanti versioni italiane, cultura giapponese sradicata a forza quando tutto l'anime è profondamente impregnato di "giapponesità".
Ritengo che, fondamentalmente, sia questa la grande pecca di questo anime, per il resto non posso fare altro che elogiarlo per il significato che ha ed ha avuto nella mia vita e per la mia crescita personale.

Per non parlare dei disegni. Il tratto della Takeuchi nel manga è molto bello, delizioso oserei dire, e anche quello dell'anime è di mio gradimento, nonostante alcuni cambiamenti e "arrotondamenti": occhioni enormi e brillanti, molto espressivi, pettinature stravaganti (come non adorare gli "odango" di Usagi?), vestiti molto carini (stiamo parlando di venti anni fa) e moderni a mio parere, nonostante la differenza temporale.
Peccato che sia stato tremendamente censurato, soprattutto nelle ultime serie, perché le scene più belle ed emozionanti sono in particolar modo proprio quelle "vietate ai minori". Comunque, per chi come me conosce anche la storia originale, apprezza questo anime al 100%, nonostante tutto.
Il mio voto: 10 e lode.


 3
Moscow-Reggio

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
Quando ero piccolo ero semplicemente PAZZO di "Sailor Moon". Non mi persi neanche una serie, a volte ho preferito persino tornare a casa a guardare le repliche (che avevo già viste!) che rimanere a giocare con gli amici nel quartiere (o, a seconda dell'orario di trasmissione, scendevo giù a giocare dopo aver finito di vedere "Sailor Moon"). Ero stracotto di Sailor Venus ("Marta"), e diversi miei amici maschi seguivano di tanto in tanto "Sailor Moon" perché effettivamente le belle ragazze attiravano, e poi si combatteva... La cotta per qualcuna delle Sailor era molto frequente e discutevamo su chi fosse la più bella. Noi giocavamo ai "Power Rangers" (su chi era il rosso, il blu, il bianco, il nero...), le ragazze a "Sailor Moon". Che io ricordi, nessuno dei miei amici maschi era fan sfegatato come me (lo ero anche più di qualunque ragazza!), la loro visione della serie era saltuaria, ma la maggior parte di loro guardava "Sailor Moon". Dalla prima serie (prima o seconda elementare) fino alla prima media (ultima serie), ho seguito e amato "Sailor Moon" come ho amato successivamente solo "Dragon Ball Z" (di cui fui un fan sfegatato a livelli psichiatrici). "Sailor Moon", insieme a moltissimi altri anime, e forse più di qualunque altra serie, è stata parte della mia infanzia, ovvero il periodo più bello della mia vita. Poi, dopo le superiori, la graduale conoscenza degli anime in streaming, senza censure, una nuova consapevolezza, una mentalità completamente nuova nei riguardi degli anime, la visione di serie come "Evangelion", "Cowboy Bebop", "Full Metal Alchemist"...

Mia sorella ha visto di recente tutte e cinque le serie di "Sailor Moon", senza censure (le parti censurate rimanevano in giapponese), e spesso mi sono trovato a guardare con lei diversi episodi, lunghi spezzoni, anche se non l'ho riguardato tutto. I disegni e le animazioni fanno ancora oggi un'ottima figura, le musiche sono accattivanti e in certi casi di assoluto valore, ancora oggi le scene "clou" restano impresse, sanno essere commoventi, i personaggi, grazie a una sceneggiatura di livello (la cui chicca restano senza dubbio i riferimenti e le citazioni colte alle culture più disparate), sono abbastanza caratterizzati e in certi casi discretamente carismatici (anche se i più carismatici e affascinanti appariranno solo nella terza serie) - non si può non amare e non "fare il tifo" per questo o quel personaggio -, e infine una storia importante, che intreccia almeno due piani: gli avvenimenti della "principessa della luna" e del suo principe, reincarnatisi, e gli eventi presenti, che verranno scoperti e si sublimeranno nel finale, culmine della serie e molto bello.
Il mio voto a "Sailor Moon"? Un 7, non di più. Come mai un voto solo discreto dopo le ottime premesse fatte? E’ molto semplice: quelli sopra erano i punti positivi, ma la serie, riguardata oggi con occhio consapevole e maturo, presenta anche un'infinità di difetti, errori e "vizi" (a dir poco).
La trama di base è buona, ma nei quarantasei episodi della serie è troppo, troppo diluita. Su un totale di quarantanove episodi, quelli indispensabili sono al massimo una ventina; se la serie fosse stata composta da ventisei, trenta episodi al massimo, sarebbe stata decisamente migliore. Il 95% degli episodi sono auto-conclusivi, il 90% di questi hanno una struttura assolutamente identica fra loro, e la metà di questi non incide minimamente sullo sviluppo della storia principale: potremmo definirli tranquillamente filler. Eppure questo, che a prima vista può sembrare un pesante macigno, non è assolutamente il problema principale: infatti, se anche si sceglie questa struttura narrativa, comune a molti altri anime (soprattutto del passato, oggi molto meno) e telefilm moderni, essa non inficia la qualità della serie, perché non è tanto la struttura della serie e degli episodi, quanto i contenuti, che fanno la differenza. Di anime equivalenti non me ne vengono in mente purtroppo, quindi per farvi un esempio userò un telefilm: anche "Dr. House" usa questa stessa, identica struttura, in cui il 90% degli episodi di una serie sono assolutamente ininfluenti sulla storia, e lo sviluppo degli eventi e dei personaggi, che per l'80% avvengono nelle prime due puntate e nelle ultime due; quasi tutti gli episodi sono auto-conclusivi e dedicati a un singolo caso, e al loro interno sono strutturati nello stesso modo degli altri (ricovero - ipotesi sulla malattia - prima diagnosi sbagliata - nuovi sintomi - esami - il paziente mente - seconda diagnosi sbagliata - nuovi sintomi - esami - il paziente mente - peggioramento delle condizioni - House ha un'illuminazione - diagnosi giusta - fine). Eppure, nella sua ripetitività e nella sua apparentemente banalissima struttura, ogni episodio trasmette qualcosa, perché i contenuti sono forti, profondi, si va dalla riflessioni su implicazioni morali, dissezione dell'animo umano, che quasi sempre è bugiardo, cattivo, malvagio, infido, un profondo svisceramento e una forte analisi dei sentimenti e della psiche di ognuno dei protagonisti e la sua lentissima evoluzione, a cui si aggiunge la complessità dei temi trattati, la "cervelloticità" di certe malattie, la diagnosi, il dramma... Lungi da me paragonare un telefilm americano maturo con un anime per ragazzini degli anni '90, tuttavia volevo mettere in evidenza come la struttura è esattamente la stessa; eppure, rivedere oggi "Sailor Moon" molto spesso "stanca", e pur non ignorando i tagli e la "infantilizzazione" che ha subito da parte di Mediaset, senza dubbio posso dire che nel complesso risulta abbastanza infantile e datato, e non per i riadattamenti subiti, ma a causa dell'anime stesso. E’ un po' come quando si riguarda oggi "Holly e Benji" (altro monumento della mia infanzia), e si ripensa a tutte le sciocchezze che mostravano (su cui i Gem Boy ci hanno fatto una canzone perfetta).

Riguardo a "Sailor Moon":
1) Ma i cattivi devono per forza rubare l'energia a Tokyo dove ci sono le Sailor? Non possono andare a rubarla in America, Africa, Europa, Russia, Australia, Kyrgystan? E se anche non fosse possibile (ma lo è, visto che sono in grado di teletrasportarsi dal mondo reale al regno delle tenebre, il loro mondo!), in qualunque altra parte del Giappone, che so, sull'isola di Hokkaido? Possibile che nel mondo di "Sailor Moon" la gente esista solo a Tokyo?
2) Quando i cattivi puntano una persona, un evento o un gruppo di persone, stai sicuro che, proprio in quel momento, a quell'evento parteciperà anche una o più Sailor, o che con quella persona/gruppo, almeno una delle Sailor farà amicizia, e che proprio quando l'attacco si starà per realizzare, le Sailor la frequenteranno, trovandosi lì al momento dell'attacco. Ah, ovviamente, sventati i piani dei malvagi, la persona/gruppo in questione con cui si era fatto amicizia non ricomparirà più nella serie, al fianco delle protagoniste, non verrà più neanche nominato; infine, se anche i cattivi potessero attaccare solo Tokyo, questa ricordiamo che ha oltre dieci milioni di abitanti, e una tale casistica rimane perciò talmente incredibile da essere ridicola: ripeto, riguardando oggi "Sailor Moon" non si può non pensarci e sorridere dell'ingenuità di quest'opera, per quanto abbia ottime cose, un po' come con "Holly & Benji". Ma andiamo avanti.
3) No comment sui risolini che scappano vedendo Sailor Moon trasformarsi con tutte quelle mosse e, soprattutto, fare tutti quei gesti onestamente ridicoli alla fine della trasformazione, degni della squadra Ginew, accompagnati dal motto "Sono la paladina della legge, la combattente che veste alla marinara, io sono Sailor Moon, e sono venuta fin qui per punirti in nome della Luna!". E a parte sorridere per l'ingenuità e un po' la "ridicolaggine" di vedere oggi una scena del genere, oggettivamente è una cosa che incide sulla qualità di tutta l'opera, perché: a) accade in ogni episodio; b) ciò significa che la stessa scena è riciclata e ritrita in ogni episodio, il che di per sé non è motivo di lode (anche se è uno stilema classico di moltissimi anime dell'epoca, vedi tutti gli anime robotici da "Mazinga" in avanti); c) infine, la trasformazione più le mosse occupano da sole un totale di circa tre minuti, cioè oltre un settimo della durata dell'episodio, e sulla sua economia complessiva pesa eccome (fortuna che da un certo punto in poi la trasformazione viene tagliata). E’ molto kitsch, inutile negarlo. E alla lunga stanca pure (mia sorella dalla seconda serie in poi ha iniziato a skippare per saltare quella parte, e, nonostante io la amassi da bambino, ora come ora come potrei darle torto?).
4) Ma perché i nemici non attaccano prima che si trasformi e soprattutto mentre si trasforma? Aspettano con calma che si trasformi? Considerando la lunga durata della trasformazione, che è il momento in cui le Sailor sono più vulnerabili, perché non attaccano? Soprattutto considerando che puntualmente vengono distrutti! Mah.
5) Nei primi episodi, quando Sailor Moon è sola ed è ancora impacciata nell'usare i suoi poteri, perché invece di far combattere il mostro non ci pensa il generale a sconfiggerla? Come ben presto si vedrà, i generali sono infinitamente più potenti di qualunque mostro, addirittura possono, nell'ordine: comunicare telepaticamente attraverso il cielo con le Sailor, spostare con la sola telepatia un aereo di linea, fare salti di venti metri, manipolare la mente dei comuni essere umani, provocare esplosioni, far crollare la terra, far spuntare robusti alberi di rovo e controllare gli elementi. Nella prima puntata, quando Sailor Moon ha appena ricevuto i poteri e riesce a sconfiggere il mostro solo grazie a un'enorme fortuna, non avrebbe mai potuto affrontare un generale, che invece di distruggerla in due secondi (ed eliminare così gli ostacoli), decide incredibilmente di ritirarsi (come farà in tutti gli altri episodi), ritenendo il proprio piano ormai fallito.
6) Il combattimento, nel 90% dei casi, si svolge in questo modo: il mostro sta menando di brutto Sailor Moon & company, poi, mentre sta per lanciare l'attacco finale, arriva Milord, lancia una rosa (ma è d'acciaio? come fa una rosa a rompere la pietra?), spara una classica frase da paladino tipo:"Non si feriscono i sentimenti di una povera fanciulla!" (a risentirlo oggi l'effetto è molto più ridicolo che "figo"), seguito da:"Tocca a te, Sailor Moon!". E in quel momento Sailor Moon, che fino ad allora le aveva prese, prende il suo diadema (o scettro, nelle serie successive), lo lancia dopo trenta secondi di mosse e preparazione urlando:"Cristallo di luna, azione!", e questo, colpito il mostro, lo uccide al primo colpo. Domande: ma mentre Sailor Moon fa tutte quelle mosse col diadema, il mostro che fa? Eppure, fino a quel momento stava stra-vincendo! E se basta così poco, perché Sailor Moon non lo lancia subito quel benedetto diadema, così lo elimina subito? E soprattutto, perché, eccezion fatta per un paio di mostri, i poteri delle altre Sailor possono solo ferire/indebolire i mostri, e non distruggerli?
7) Fortunatamente questa prima serie ce lo risparmia, ma nelle serie successive l'attacco finale di Sailor Moon procede da uno scettro che ha lucette che si illuminano ed emette suoni tipo sirene elettroniche; avete presente quei giocattoli (anche scettri) della "Giochi Preziosi" di diversi anni fa, in cui schiacciavi il tasto e si illuminavano e suonavano? Uguale. La 'tamarrata' per eccellenza, l'apoteosi del kitsch, imbarazzante a dir poco.
8) Gradualmente, la storia rivelerà molte cose delle Sailor, dei loro sentimenti e della loro caratterizzazione, soprattutto di Usagi e Mamoru, tuttavia, va detto come ogni Sailor sia uno stereotipo, ricopra un ruolo fisso tipico degli anime che soprattutto oggi è "stra-ritrito", ma che già allora non spiccava per originalità, tutt'altro: Usagi è l'imbranata pasticciona che va male a scuola, Ami la secchiona timida, Makoto quella forte e sportiva (ma ovviamente in realtà è buona e dolce). Rei e Minako sono le migliori, in quanto un po' meno "fisse": Rei battibecca sempre con Usagi, è un po' altezzosa ma in realtà è buona, dolce e simpatica (quando mai?), Minako è divertente e svampita ma anche atletica. Col procedere, i loro sentimenti ed eventualmente loro vere personalità verranno svelate, i rapporti tra loro evolveranno per poi stabilizzarsi; tuttavia nessuna di loro esce fuori dal suo "stereotipo" (per saperne di più, ne parlai nella mia recensione di "Kanon 2006", che qui non c'entra niente). Basti pensare a Usagi che per cinque serie resterà sempre nel suo stereotipo di pasticciona, per poi trasformarsi, nei momenti più drammatici della serie, in eroina forte senza paura che, pur di salvare il mondo e chi ama, sacrifica la propria vita; l'evoluzione da questo a quello ci può stare, ma non avviene attraverso un percorso di riflessione, di consapevolezza, avviene seguendo il solito cliché abusato del "loro/lei/lui si è sacrificato per salvarmi, ora devo farmi forza e combattere, devo farlo per lui e per il bene del mondo".
9) Ce ne sarebbero ancora di difetti/errori/cose discutibili da dire, ma mi fermo con quest'ultima: le Sailor sono studentesse delle medie, hanno appena quattordici anni, eppure sulla loro famiglia non si sa nulla, a parte quella di Usagi, che tuttavia resta sempre ai margini: in tutte e cinque le serie, l'unica cosa che ci viene rivelata è che il padre è capitano di una nave ed è sempre lontano, Usagi vive con la madre, casalinga, che resta sempre personaggio secondario. E questo è di gran lunga il meglio di tutta la serie: molte delle Sailor vivono da sole, non si sa come si mantengono, non si sa neanche se hanno i genitori. Non ci viene mostrato o spiegato quasi nulla in proposito. Si tratta di una lacuna immensa, perché le interazioni famigliari, il rapporto che ognuna ha con la famiglia è tema portante di una possibile introspezione e approfondimento di un personaggio, oltre al fatto che rende il tutto molto più realistico (se no come fa una liceale a vivere e mantenersi completamente da sola?). Questo è l'ennesimo elemento che toglie ogni dubbio sulle reali motivazioni dell'anime, e cioè che della crescita e dell'introspezione, così come di presentarsi come opera, non dico colta, ma almeno di spessore, complessa o perfettamente congeniata non gliene importa un fico secco; il suo scopo è il puro intrattenimento, l'intrattenimento di un pubblico che sia il più vasto possibile, essendo formato da femmine, principalmente, ma anche da un buon numero di maschi, e coprendo un target d'età media che va dagli otto ai sedici anni circa.

E qui veniamo al nocciolo: "Sailor Moon" è stata una vera rivoluzione nell'animazione, non c'è dubbio; ha creato un intero, prolifico genere (il "Majou-Shoujo"), dettandone tutti gli stilemi classici, ha rinnovato il modo di fare animazione degli anni '90. Ma lo ha fatto nel bene e nel male. Forse soprattutto nel male. E’ stato detto e ridetto di come "Sailor Moon" per primo abbia unificato gli shonen e gli shoujo, presentando una storia d'amore e i personaggi tipici di uno shoujo con l'elemento shonen caratterizzato dai combattimenti di forze del bene contro quelle del male, ed è vero; tuttavia bisogna specificare come essa abbia attinto alle cose più commerciali e qualitativamente meno rilevanti dei due generi: perché i combattimenti contro avversari sempre più forti, contro cui prima si è sul punto di soccombere per poi vincere alla fine, sono tra gli elementi maggiormente caratterizzanti gli shonen, forse il più classico, ma è anche vero che sono tra le cose meno rilevanti per la qualità di un'opera; shonen che verranno dopo, come "Bleach" e "Naruto", fanno di questo elemento la propria ossatura (e il proprio successo commerciale), tuttavia non rinunciano a un'introspezione dei personaggi e a un'evoluzione degli stessi (oltre che di una storia lunga e piena di colpi di scena che si sviluppa in ogni episodio), che ne rappresenta il cuore espressivo e il vero salto di qualità. Senza contare che se a combattere ci metti delle bellissime ragazze in gonnella, i maschi ne saranno per forza attirati: un ragazzo non guarda "Sailor Moon" come guarderebbe "Naruto", ma l'elemento di fan-service che strizza fortissimamente l'occhio al mondo maschile è forte, è determinante; la grande capacità di "Sailor Moon" è di fare del fan-service in modo talmente pudico, "casto" e velato da essere accettabile per le ragazze, così si prendono due piccioni con una fava: avere delle protagoniste che combattono in mini-gonna (che attira i maschi), ma allo stesso tempo essere un anime per ragazze, e, anzi, a tratti quasi femminista (qui non sono gli uomini che combattono per salvare le fanciulle, avviene anche il contrario). La stessa cosa vale per gli shoujo: le adolescenti li guarderanno per la storia d'amore (che nella realtà sarebbe impossibile), per i bei ragazzi affascinanti (che non esistono nella realtà), per l'elemento sognante e romantico, che quindi rappresenta il lato commerciale degli shoujo, oltre che il loro elemento maggiormente caratterizzante; ma le cose che determinano la qualità di uno shoujo, come per gli shonen, sono ben altri, ed esulano dagli elementi-tipo e gli stereotipi che li categorizzano. "Sailor Moon" non fa altro che prendere gli elementi più abusati, diretti e semplicistici dei due generi; è vero che prima di "Sailor Moon" nessuno aveva mai fatto una simile operazione, di questo va senza dubbio dato merito alla mangaka Takeuchi prima e a Junichi Sato poi, però "Sailor Moon" è creato (per non dire "studiato") per avere successo; mi rendo conto che mi si potrebbe accusare di parlare col senno di poi, ed è vero che probabilmente il successo che ha avuto ha superato di molto anche le attese iniziali dei creatori, ma ciò non toglie che sia un prodotto massimamente commerciale, di intrattenimento, senza alcuna grossa pretesa e dallo spessore artistico di poco conto (a conferirgli una dignità sono quegli elementi, importanti, di cui ho parlato all'inizio della recensione, ma si tratta di elementi, appunto, e non dell'opera nel suo complesso), e tale da considerare. Tutte le peculiarità, a cominciare proprio dalle sciocchezze, le ingenuità, gli errori grossolani, gli 'infantilismi' e le 'tamarrate' sopra esposte non sono elementi irrilevanti, non sono sviste isolate o piccole e rare forzature, ma ne compongono l'ossatura in massima parte, rappresentano la gran parte degli elementi caratterizzanti di quest'opera, tanto nel bene (soprattutto per il successo) quanto nel male (per l'effettiva qualità dell'opera); saranno proprio questi elementi che creeranno un intero genere, e tutte le opere successive non potranno non confrontarsi con questi standard, facendoli propri più o meno interamente: sono infatti molti gli anime ispirati (sarebbe meglio dire fotocopiati) da "Sailor Moon". Fortunatamente, in questo nuovo genere da esso creato e inaugurato, il majou shoujo, ci saranno altre opere che sapranno discostarsene, sapranno rinnovarsi presentando stilemi e standard ben diversi e con risultati migliori. Perché, malgrado tutti all'unanimità considerino "Sailor Moon" il miglior majou-shoujo di sempre (in parte per il successo e perché è stato il primo, in parte per nostalgia), successivamente ci sono state molte altre opere che, affinando certi stilemi, abbandonando certe ingenuità, presentandosi in maniera più matura, hanno nettamente superato "Sailor Moon": infatti "Madoka Magica" è opera di tutt'altro spessore, anzi, di tutt'altra categoria rispetto a "Sailor Moon" (pur coi suoi difetti); ma anche senza tirare in ballo un'opera di vent'anni dopo così complessa e particolare, basti pensare a "Card Captor Sakura", anime degli anni '90 che già si presentava ben più maturo e aveva superato la gran parte dei difetti di "Sailor Moon", oltre che molti stereotipi e stilemi tipici del genere che l'opera di Naoko Takeuchi/Junichi Sato aveva creato. E, anche se lo si può considerare solo marginalmente un majou-shoujo, non dimentichiamo "Rayearth", che con "Sailor Moon" non condivide il genere ma ne condivide molte, fondamentali peculiarità (le ragazze guerriere che combattono il male, anche se diversissime dalle classiche "ragazze magiche", che diventano tali quasi per caso, catapultate in un mondo magico, il tutto unito all'elemento sentimentale), anime del '94 eppure già "oltre" rispetto a "Sailor Moon". Così come non è affatto vero che l'opera tratta dal manga della Takeuchi è la maggior opera mai diretta da Junichi Sato: il maestro, il cui apporto qualitativo all'anime è determinante (da diverse citazioni allo storyboard, oltre alla sua inconfondibile impronta registica), ha diretto in tempi recenti opere di ben altro spessore come "Princess Tutu" e la trilogia di "Aria"; "Sailor Moon" al massimo, grazie al successo avuto, è stata la serie che l'ha consacrato e reso famoso, non la sua migliore.

E in ultima analisi, non mi venite a dire, riguardo alle "ingenuità" e a tutti i difetti trovati, che per gli anime dell'epoca era "normale", perché è la più grossa sciocchezza che si possa dire: in ambito shoujo esistevano da tempo opere come "Maison Ikkoku", "Georgie", "Kimagure Orange Road", "Versailles no Bara" e molti altri che, seppur diversissimi e con peculiarità del tutto differenti, erano opere di gran valore e mature (chi più, chi meno), pietre miliari capaci di competere per qualità complessiva anche con i più recenti capolavori; in ambito shonen esistevano da cinque-vent'anni serie come "Hokuto no Ken", "Saint Seiya", "Tigerman", "Rocky Joe", "Conan, il ragazzo del futuro", "Lupin III" e decine di altri anime che, chi più, chi meno, per caratterizzazione e profondità dei personaggi, trama, dialoghi, intreccio e maturità delle tematiche non hanno nulla da invidiare a molti dei capolavori odierni, a cui si aggiungono opere più leggere ma tutt'altro che smaliziate e prive di maturità come "Ranma 1/2", "Lamù" e "City Hunter" (ed esistevano da almeno vent'anni sia gli anime ultra-violenti, sia gli hentai), per non parlare, infine, di quelle perle meravigliose che sono i meisaku, la cui qualità, come genere nel suo complesso, ancora oggi forse non trova eguali. Solo un completo sprovveduto potrebbe pensare che gli anime "vecchi" siano solo "Holly & Benji", "Mila e Shiro", "Mazinga", "Yattaman", "Dragon Ball" o "Sailor Moon"; se poi si pensa che appena tre anni dopo "Sailor Moon" usciranno "Evangelion" e "Ghost in the shell", si capisce come il discorso del "Non decontestualizzare", del "Sì, ma tu devi pensare agli anni in cui è uscito!" e in generale della poca maturità e delle ingenuità "tipiche degli anime vecchi" sia la più clamorosa balla che un otaku potrebbe mai pensare. E, se anche fosse, non è comunque giustificabile.

Perciò, per quanto certi tempi andati mi manchino, per quanto allora abbia amato follemente "Sailor Moon", rimango obbiettivo e dico che questa serie ha molte buone cose, qualche spunto molto interessante, ma anche tanti, tanti difetti, e rivista oggi in molte parti fa sorridere, in qualche punto è addirittura imbarazzante; dico anche che in passato ci sono stati decine di anime ben superiori a questo, e che per quanto abbia fatto la storia e sia stata fondamentale, influente e famosa, questa serie va presa per quella che è, ovvero una buona serie di intrattenimento, un'opera commerciale, con tutti i pregi e soprattutto i difetti che questa definizione comporta.


 5
God87

Episodi visti: 46/46 --- Voto 5
Sailor Moon, aka ragazze vestite alla marinaretta, bei tenebrosi abbigliati da pinguini che appaiono in ogni battaglia solo per lanciare una rosa per terra, migliaia di filler, bionde svampite che combattono mostrucoli dementi nel nome della luna, low budget imperante... Le pernacchie si sprecano verso uno dei più famosi brand Toei, anche se bisogna puntualizzare come, a fronte di una lunga saga animata (cinque stagioni per un totale di circa 200 episodi) nata male e invecchiata peggio, diverse idee degne di nota in essa hanno creato i presupposti per la nascita di uno dei più inflazionati generi moderni: lo sentai mono, quando le majokko sono più di una, formano un gruppo e utilizzano i loro poteri magici come arma di offesa contro il malvagio conquistatore di turno. Se in tempi vicini le migliori strade saranno battute dalle varie saghe di My-Hime, Magical Girl Lyrical Nanoha e compagnia varia (senza dimenticare il recente e spietato Puella Magi Madoka Magica), non bisogna dimenticare come la strada maestra l'abbiano indicata Naoko Takeuchi e Toei Animation nei primi anni 90, reinventando il progetto, poi aborrito all'ultimo momento, di una nuova serie televisiva del Cutey Honey di Go Nagai.

Fondali poveri e a tinta unita (il cui onnipresente colore blu/viola copre anche arredamenti ed elementi del paesaggio) rappresentano gli economici e "furbi" scenari da fiaba di Sailor Moon, dove si muovono Usagi Tsukino, svampitissima e petulante bionda, e Luna, sventurata gatta lunare che ha trasmesso i consueti super poteri all'indegna protagonista. Loro scopo è recuperare il mistico Cristallo d'Argento conteso dal malvagio Dark Kingdom di Queen Beryl che, dopo aver distrutto la popolazione della luna (da cui proviene ovviamente il felino), ora si accinge a far sprofondare nelle tenebre anche la Terra.

Occasione per tediarci con combattimenti, combattimenti, combattimenti e ancora combattimenti, in circa 50 episodi dove la storia non avanza praticamente mai: Usagi e le sue amiche (altre quattro studentesse delle medie che come i lei otterranno poteri provenienti dai pianeti del sistema solare) affrontano gli emissari dei quattro generalissimi di Queen Beryl fino allo scontro finale, con sporadici intermezzi romantici, puntate l'una la fotocopia dell'altra (il tokusatsu torna a imperversare negli anni 90) e tremende gag vertenti sulla disumanità intellettuale della bionda eroina. Usagi, in effetti, insieme a Tsubasa Oozora e Kira Yamato è certo tra i peggiori protagonisti di sempre: una vergogna di femmina, piagnona e infantile, che si vanta dai pessimi risultati a scuola, ha una voce da anatra starnazzante ed è debole nei momenti in cui dovrebbe essere leader. Fortunatamente un respiro di sollievo è dato dalle altre ragazze, fisicamente piacevoli, addirittura quasi simpatiche (anche se perennemente semplici spalle) e a loro agio in intermezzi umoristici gradevoli e riusciti, capaci talvolta di strappare la risata.

Peccato solo per i cattivi da operetta, per il ridicolo involontario del misterioso Tuxedo Kamen e delle frasette da serie Z con cui introduce ogni suo arrivo, per le sole dieci puntate finali che mandano avanti una storia che prima non procede mai, per due episodi finali così sbrigativi da risultare orribili, e per le onnipresenti scenette di "trasformazione" delle ragazze in guerriere Sailor, animazione di quasi un intero minuto ripetuto meticolosamente episodio per episodio, che quando riguarda più ragazze contemporaneamente è capace di durarne quasi due. Per le sua numerose gag, la bellezza mozzafiato delle giovanissime eroine e il filleraggio a briglie sciolte Sailor Moon denota benissimo il target di riferimento infantile, e questo è un peccato. Un peccato perché il manga di riferimento, per quanto mal disegnato e troppo affrettato, era decisamente più interessante, un pelo più maturo, con lo stesso soggetto raccontato in modo diverso e in modo più spedito (Toei ha ricavato 46 episodi dai soli primi due volumi del manga!). Nell'anime hanno dato una caratterizzazione decente alle alleate di Usagi, mancante nella fonte originaria, ma quanti filler infiniti! E che qualità mediocre delle animazioni!

Non si possono fare troppo le pulci, comunque, a una serie rivolta esclusivamente ai bambini, per questo mi sarà inevitabile dare un voto approssimato all'eccesso. Chi non ha quell'età troverà ben poco da apprezzare, potrebbe guardarla solo come primo atto di una lunga storia che nei prosiegui diverrà più cupa e decente (la terza e la quarta serie vedono a regia e sceneggiatura i futuri creatori di Utena), oppure per notare, incuriosito, i rimandi al passando nagaiano della creatura della Takeuchi (le donne-mostro affrontate da Usagi richiamano le emissarie di Sister Jill; la sua Moon Pen invece l'Honey Flash).

Famoso infine l'adattamento (ma sarebbe meglio dire stravolgimento) italiano operato da Mediaset a tutte le serie di Sailor Moon, tra i più distruttivi di sempre. Nei riguardi di questo primo atto, oltre ai soliti tagli verso qualsiasi riferimento al Giappone, vale la pena citare l'italianizzazione dei nomi dei personaggi, una voce di Usagi radicalmente diversa dall'originale (non ne rende assolutamente l'insulsaggine, sembra quasi una ragazza normale) e il cambio di sesso di Zoisite, uno dei generali di Queen Beryl dell'altra sponda (troppo politicamente scorretto mostrarlo in atteggiamenti teneri con un altro uomo, potrebbe rendere diversamente etero i bambini come profetizzato da Vera Slepoj). Dynit ha recentemente rieditato l'intera serie in due boxoni dvd, con lo stesso rivoltante doppiaggio ma almeno sottotitoli fedeli.


 5
hallymay

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
Oddio, e come si fa a fare una recensione di Sailor Moon che non sfoci nel più melenso degli Amarcord? Sicuramente una buona parte degli utenti ha iniziato a leggere manga sull'onda della passione per questa storica serie, tipo me, e discernere tra la bellezza dei ricordi e il valore effettivo della serie è arduo.
Ma vabbè, proviamoci lo stesso.

Sailor Moon è un anime del 1992 che parla delle avventure di Usagi Tsukino, una quattordicenne pigra e piagnucolona che grazie all'incontro fortuito con una gatta, Luna, diventa Sailor Moon, la paladina della giustizia che veste alla marinara. Il suo compito è fermare i cattivi del Regno delle Tenebre, e al suo fianco nel corso degli episodi si affiancheranno altre quattro guerriere che a loro volta prendono i loro poteri da altri corpi celesti.
Perché una storia così semplice e una serie composta praticamente solo da episodi filler è diventato uno dei più grandi successi della storia degli anime, rendendo la testolina buffa di Usagi e le sue pose plateali di battaglia un'icona della cultura popolare giapponese? Semplice: perché Sailor Moon nella sua semplicità ha rivoluzionato gli shoujo.

Sailor Moon infatti è la prima eroina per ragazze che combatte. L'obbiettivo di Naoko Takeuchi, la creatrice, fu quello di unire i majokko (gli anime con le maghette) con i sentai (i telefilm in stile Power Rangers). Il risultato fu quello di creare finalmente un idolo delle ragazzine che non fosse più una triste orfanella che, con un eterno sorriso stampato in faccia, affronta un florilegio di disgrazie per un centinaio circa di episodi, né una maga che aggiusta i problemi degli altri con il tocco di una bacchetta magica, ma una ragazza uguale in tutto alle sue spettatrici che vive delle avventure esaltanti e da cui dipende il destino del mondo, esattamente come le sue controparti maschili degli shounen.

A questo poi si unisce una caratterizzazione dei personaggi estremamente diversa da tutte le sue antenate dei cari vecchi shoujo di una volta. Usagi infatti non è una ragazzina angelicata, una santa votata al bene della sua missione suprema, un'adolescente dotata di chissà quale immenso talento a cui tutto sacrifica. Usagi è svogliatissima a scuola, i suoi unici hobby sono mangiare e dormire, è frivola, è piagnucolona e se potesse la Terra non la salverebbe mica da quanto è fifona! Insomma, ha tanti limiti che bilanciano i suoi numerosi pregi, così da renderla estremamente carismatica come personaggio e per cui è impossibile non provare simpatia. Alla sua innovativa caratterizzazione si aggiungono poi dei comprimari anche loro ben fatti e interessanti, in modo tale che ogni ragazzina potesse trovare in chi rispecchiarsi e, quindi, appassionarsi. C'è Ami, che è la secchiona e coscienza morale del quintetto; Rei, la sacerdotessa shintoista, che è quella più focosa e pronta a far notare a Usagi la sua inettitudine; Makoto che è la ragazzona dall'aspetto forte e coraggioso, bravissima tra i fornelli e fissata con il pensiero del suo ex ragazzo; infine Minako, la ragazza più avvenente del gruppo e ancora più frivola di Usagi.

A tutto questo si unisce un umorismo brioso e scoppiettante, che porta l'anime ad essere in alcuni episodi enormemente esilarante, controbilanciato da una trama di fondo che, di puntata in puntata, si rivela essere romantica e piena di melò, fino a raggiungere il suo climax nelle ultime puntate, le quali costituiscono secondo me il finale più bello e poetico di tutte e cinque le serie. Insomma i motivi per cui Sailor Moon sia diventato un successo epocale sono evidenti a tutti quelli che hanno avuto il privilegio di godere della sua visione; un successo che non ha avuto più eguali da parte dei numerosi emuli, come le Tokyo Mew Mew o le Wedding Peach.

Tuttavia, se il successo di Sailor Moon è diventato spropositato lo si deve anche alle successive serie. In questa sede bisogna soffermarci a giudicare la prima. La prima serie di Sailor Moon secondo me è un'opera che carbura lentamente. La prima metà della serie è piacevole, ma la trama di fondo è esilissima (Sailor Moon deve fermare di puntata in puntata il Regno delle Tenebre che vuole rubare l'energia agli esseri umani per svegliare la loro sovrana, stop ) e il giochino degli episodi riempitivo alla fine stanca, visto che i motivi per andare avanti a vedere l'anime sono così tenui.
Solo con l'inizio della seconda parte, quella della ricerca del Cristallo di Luna e l'arrivo di Sailor Jupiter, Sailor Moon mostra tutte le sue potenzialità. Innanzitutto la trama si fa molto più complessa e quindi aumentano i motivi per continuare a vedere l'anime; il quintetto delle guerriere si completa e quindi gli episodi si fanno più ritmati e divertenti, riempitivi compresi; tutta la serie assume un aspetto più poetico e melodrammatico, senza mai perdere i suoi momenti umoristici, fino al giungere del bellissimo finale (che vedendolo per la prima volta in TV, senza sapere che Sailor Moon avrebbe avuto non un seguito, ma quattro, ha avuto sulla mia psiche effetti devastanti).

Dal punto di vista tecnico si vede che la Toei non spese fior di quattrini per la sua realizzazione. I suoi venti anni Sailor Moon li mostra tutti, con animazioni un po' raffazzonate, sfondi che non sono certo un miracolo di dettaglio, un character design volto alla semplicità.

Dare il voto dunque è una bella sfida: i miei ricordi e l'attaccamento nostalgico che ho per questa serie mi spingerebbero a mettere 30 e lode, ma i suoi difettucci la prima serie di Sailor Moon ce li ha eccome. Metto sette visti i macroscopici problemi intrinseci, anche perché per me il punto più alto questa saga non lo ha toccato con la prima serie.


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GreatMik

Episodi visti: 200/46 --- Voto 9
Sailor Moon (titolo originale "Bishoujo Senshi Sailor Moon" - "La bella guerriera Sailor Moon") è un anime del 1992 ispirato all'omonima serie manga di Naoko Takeuchi.
Questo anime/manga viene annoverato come uno dei precursori (se non proprio il primo) del genere Maho Shoujo (o Shoujo Majokko) che sta ad indicare quel tipo di opera che ha a che fare con delle ragazze dotate di poteri magici.
La prima serie di Sailor Moon, che è quello che analizzerò in questa recensione, inizia con il salvataggio di una gattina nera, con una "spelacchiatura" a forma di mezza luna in fronte, da una banda di teppistelli. A salvarla è Usagi Tsukino (Bunny nel doppiaggio italiano): una ragazzina di 14 anni che grazie ad una magica spilla regalatale da Luna, la gatta, riesce a trasformarsi nella combattente dell'amore e della giustizia: Sailor Moon!
Il compito di Sailor Moon è quello di sconfiggere gli abitanti del Dark Kingdom (Regno delle Tenebre) che attaccano la tTerra per sottrarre l'energia agli esseri umani. E così la nostra bella paladina dai lunghi codini biondi si troverà a combattere contro terribili esseri dalle sembianze mostruose che sconfiggerà con l'aiuto della sua Moon Tiara (Cristallo di Luna) e del suo Moon Stick (Scettro Lunare).

Ma ben presto Usagi scoprirà di non essere sola in questa avventura! Infatti a poco a poco si aggiungeranno a lei altre guerriere che l'aiuteranno nella battaglie: l'intelligente Ami (Amy) che si trasforma in Sailor Mercury, la misteriosa Rei (Rea) che diventerà Sailor Mars, la potente Makoto (Morea) che avrà come nome di battaglia Sailor Jupiter e l'energetica Minako (Marta) che assumerà le sembianze di Sailor Venus, accompagnata dal gatto bianco Artemis.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Insieme le 5 guerriere, con l'aiuto del fantomatico Tuxedo Kamen (Milord) sconfiggeranno uno dopo l'altro gli Shitenno, i generali dell'esercito del Dark Kingdom ed infine, Sailor Moon, nelle vesti della Principessa Serenity - in quanto sua reincarnazione - sconfiggerà anche Queen Beryl (Regina Periglia), la malvagia regina del Dark Kingdom, posseduta da Metaria (Metallia).
<b>[Fine spoiler.]</b>

Sailor Moon è un anime eterno. Rappresenta la continua lotta tra il bene e il male e l'incessante tentativo del caos di dominare sull'universo. In Sailor Moon sono centrali soprattutto il potere e la forza scaturiti dall'amore e dal perdono. La dolce e ingenua Sailor Moon offrirà sempre la redenzione ai suoi avversari.
Per quanto riguarda la struttura dell'anime, come tanti altri prodotti del suo genere (e non) ha come difetto l'eccessiva presenza di episodi riempitivi (filler) che rendono ripetitiva e a volte noiosa la visione della serie.
In ogni caso, consiglio calorosamente di guardare questo splendido anime, ma di approcciarlo nel modo giusto: ricordate che è tra i primi nel suo genere e che è un anime degli anni novanta, dove ancora non si usava la computer grafica! Ah, e se lo vedete in italiano, non fatevi ingannare dai dialoghi: sono stati stravolti e terribilmente semplificati: i dialoghi originali sono molto più maturi e sensati.
Per tutto quel che ho scritto sopra mi sento di dare a Sailor Moon, il mio anime preferito, un bel 9.


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Crystallyna

Episodi visti: 32/46 --- Voto 8
Sinceramente, a differenza di molte (e molti) altri non mi sono contagiata con il Virus Moon, come da qualche giorno si chiama l'adorazione giustificatissima che certi nutrono nei confronti della bionda paladina lunare.
La storia, un po' ingarbugliata, si può riassumere in poche righe? Proviamo.

Usagi Tsukino è una pigra e sbadata quattordicenne dal mediocre profitto scolastico. Un giorno incontra una gattina nera di nome Luna che le dona poteri, oggetti magici e missioni che combatterà in nome della luna, col nome di Sailor Moon. Deve trovare la reincarnazione della principessa Serenity sconfiggere i nemici e radunare le altre Sailor e trovare il Cristallo D'argento. <b>[Attenzione, spoiler!]</b> Dopo combattimenti vari e gag con un moro ragazzo che la prende in giro, Usagi scopre di essere lei Serenity e che quel ragazzo è Endymion, il suo defunto amore. Punto. <b>[Fine spoiler.]</b>

Ciò che vale è la sottospecie di colpo di scena non reso più tale data la sigla italiana che lo fa capire in certe parti fin troppo bene, nelle immagini e nel testo. Buona grafica, ottimi personaggi, musichette di qualità - dato che sono pur sempre musichette, altrimenti...

Nel complesso, un buon anime ma non imperdibile per chi non ama il genere. Comunque, è pur sempre vero che le mitiche Sailor sono le mamme di quasi tutti gli shojo e/o majokko.


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SesshoMara

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
Questo cartone animato mi ha accompagnata per tutta la mia infanzia, e quindi il voto che ho dato è una sorta di "remember nostalgico". Quando questo anime è stato trasmesso in Italia, bambine e bambini hanno cominciato a sognare di magia, trasformazioni e misteri temporali. Sì, perché "Sailor Moon" è stato uno dei primi cartoni animati giapponesi (o forse addirittura il primo) basati sulle avventure fantastiche di un gruppo di paladine arrivati nel nostro Paese. Penso (e forse la vedo così perché sono rimasta condizionata dalla mia esperienza personale) che nel suo genere sia uno degli anime migliori che ho visto; da bambina mi ha emozionata molto e giocavo sempre con le mie compagne di scuola alle avventure delle guerriere Sailor! Seriamente, chi non ha mai visto questo cartone animato? E' una sorta di grande classico degli anime giapponesi; credo che abbia lasciato un segno nei cuori delle bambine, e ora che sono donne lo porteranno nei loro cuori per tutta la vita.


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PiccolaCreamy88

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
In breve, Sailor Moon narra la storia di una ragazzina di 14 anni, sbadata e piagnucolona, di nome Usagi che un giorno incontra, non a caso, una gattina parlante che le dona il potere di trasformarsi in una guerriera sailor, scopo: lottare contro dei nemici che minacciano il pianeta Terra. La missione della nostra eroina sarà quella di trovare la principessa della luna e ricongiungersi con le altre quattro guerriere - Mars, Mercury, Jupiter e Venus.

Questo anime, assieme alle successive serie e a tutto ciò che gli riguarda, ha riempito l'infanzia e l'adolescenza della maggior parte dei bambini - e non solo - negli anni '90, me inclusa.
La storia è piacevole e, malgrado gli episodi autoconclusivi possano risultare un po' ripetitivi, posso confermare che non ci si annoia mai. Con Usagi si ride sempre, si piange, si prova tensione - quel briciolo che basta per un anime di quei tempi e al pubblico cui è diretto.
Per quanto riguarda i disegni, posso dire che mi piacciono moltissimo: le gambe davvero lunghe che caratterizzano le senshi danno proprio l'idea delle combattenti forti e perfette, e anche se provocanti non sfociano mai nel volgare.
Le musiche, sia le colonne sonore che le sigle di apertura e chiusura, sono fantastiche. Credo di non aver mai visto un anime che possegga più colonne sonore di Sailor Moon, tra l'altro una più bella dell'altra, particolarmente quelle tristi.
Quanto al doppiaggio italiano che è stato prodotto da Mediaset, ha sì censurato e adattato determinati dialoghi, anche se davvero poco rispetto agli "ingigantimenti" di cui si sente parlare in giro per il web, ma ha reso, in ogni modo, benissimo ogni personaggio.

Qualche pecca però può risiedere nel fatto che non vengono ben analizzati in profondità gli stati d'animo dei personaggi, né specificate le situazioni familiari e private delle altre senshi. Ma in ogni modo, questo prodotto vale, e non parlo soltanto da nostalgica, perché di anime ne ho visti a volontà - di tutti gli anni e di tutti i tipi.
Dunque come voto do un 10 pieno.

Karina

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Karina

Episodi visti: 143/46 --- Voto 8
Usagi Tsukino è una quattordicenne svagata e pigra dalla caratteristica capigliatura bionda con gli odango, che non eccelle a scuola. Questo è motivo di continue prese in giro da parte del pestifero fratellino minore Shingo e sgridate dalla madre casalinga. La sua migliore amica è Naru, e innamorato di lei è il secchione di turno, Umino. Tuttavia Usagi ha occhi solo per Furuhata, detto Furu, il biondo e bello proprietario di un game center assiduamente frequentato dalla ragazza. Tutto cambia una mattina apparentemente normale. Come al solito Usagi si sveglia tardi e solo grazie ai continui richiami della mamma; tutto lascia prevedere l'ennesimo ritardo da parte sua a scuola. Si prepara in fretta e furia e strada facendo incontra una gattina nera che soffre nelle mani di un gruppo di piccoli teppisti. Usagi la salva e nota che sulla fronte ha un cerotto. Capisce che alla gattina dà fastidio e lo toglie, scoprendo che dietro si celava uno strano simbolo a forma di mezzaluna dorata. Da lì in poi, Usagi otterrà dalla gattina (che ha la facoltà di parlare e pensare come un essere umano e si chiama Luna) poteri magici e utili gadget e affini per compiere la sua dura missione. Infatti deve radunare le "guerriere sailor", combattere strani nemici, trovare e proteggere la principessa Serenity e il cristallo d'argento, proteggere la luna e la Terra dai nemici. In breve tempo riesce a formare il sailor team, composto da lei, Ami Mizuno, Rei Hino, Minako Aino, Makoto Kino. Usagi/Sailor Moon è la leader, Ami/Mercury è la più intelligente e dolce, Rei/Mars è la più testarda e attiva, Makoto/Jupiter è la più romantica ma allo stesso tempo forte, Minako/Venus è pigra e solare, in origine era Sailor V. A queste si aggiungerà il raffinato e fascinoso Milord, ovvero Mamoru Chiba, che aiuterà nel momento di bisogno Sailor Moon. Quest'ultima si innamorerà follemente di lui e il sentimento verrà presto ricambiato. Peccato che nella vita reale nessuno dei due sappia la doppia identità dell'altro e si ritroveranno spesso a litigare in divertenti gag. <b>[Attenzione, spoiler!]</b> Si scoprirà che Princess Serenity non è altro che la stessa Usagi e il cristallo d'argento è dentro di lei. Il suo principe azzurro è proprio Mamoru Chiba, la reincarnazione del principe Endymion. Anche Luna e Artemis (una specia di Luna al maschile e dal pelo bianco) coroneranno il loro sogno d'amore e le senshi sconfiggeranno il male.
<b>[Fine spoiler.]</b>

A grandi linee, questa è la trama della prima serie. Sailor Moon è un anime carinissimo, un cult. Sarebbe più bello se il character design fosse leggermente più curato, se la mediaset non avesse censurato certe parti, se non fosse utilizzato troppo a scopo commerciale. Nonostante i difetti, c'è da dire che è troppo importante e troppo famoso. Non voglio stare qui a comparare manga/anime con grandi opere classiche del passato, ma è come se un ragazzo moderno trovasse insulsa la Divina Commedia. Certo, a lui non può piacere, ma resta il fatto che sarà sempre un classico, una pietra miliare per aspiranti scrittori. Ed è quello che succede a Sailor Moon, che ha avuto e continua ad avere migliaia di brutte copie. Semmai una riuscisse mai ad arrivare al suo livello, cosa pressoché impossibile, sarà sempre Sailor Moon la prima, la fonte d'ispirazione. Sarà sempre Sailor Moon quello che riguarda l'odierna opera shojo. Un classico senza tempo da vedere e apprezzare, ma sempre con occhi e mente aperta per eventuali difetti da notare e segnalare, perché come ha detto la creatrice Naoko Takeuchi, quest'opera ha tanti difetti. Ma comunque, Sailor Moon è sempre Sailor Moon e la mitica frase "Sono la bella guerriera che veste alla marinaretta, io sono Sailor Moon e sono venuta fin qui per punirti in nome della luna!" resterà per sempre nei nostri cuori cresciuti con buoni anime e buoni valori.

Lovely-Chan!

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Lovely-Chan!

Episodi visti: 194/46 --- Voto 9
Cosa dire su Sailor Moon? Rappresenta un pezzo di infanzia, un cult, ma soprattutto una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire nell'immaginario collettivo gli anime/manga di genere shojo. Per la prima volta si condensa magia, amore, comicità, azione e tristezza in un mix ben riuscito. Per la prima volta il concetto di essere paladine della giustizia è ben spiegato, non è uccidere gli altri in nome di una presunta giustizia, perché in sé uccidere è già sbagliato. Dimostrazione del fatto è il personaggio di Usagi/Bunny, che ci ricorda continuamente con bellissimi discorsi il vero senso di ciò.

Sailor Moon, in tutte le sue cinque bellissime serie, ci ha fatto capire molto, per i messaggi e per l'anime/manga in sé, perché è per tutti e dalla parte di tutti, perché essere eroi è una cosa che ora appartiene anche al sesso femminile, pur essendoci il bel Milord.
Character design molto buono, man mano si è sviluppato di più, trama non scontata né banale - ma talvolta un po' ripetitiva - scandita da bei messaggi e colpi di scena, battaglie delle senshi carine, personaggi ben strutturati, colonna sonora molto bella.

Che dire, a parte la monotonia di certi episodi e censure mediaset, è un capolavoro. In una parola: stupendo! Si merita un nove pieno. Anche il manga è bellissimo,nove pure quello. Da vedere.


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izumi

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
Ad essere sincera non ho mai visto tutte le serie di Sailor Moon ma solo la prima, perché non riuscivo più a tollerarlo. La storia della ragazza che improvvisamente si scopre principessa all'inizio mi affascinava molto, ma dopo un po' ho cominciato a stancarmi di vedere Bunny che inseguiva il suo belloccio travestito, che litigava con Rea per niente e che dopo una figura di sbadataggine più assoluta sconfiggeva l'alieno venuto per conquistare la Terra a tutti costi e con lei il Cristallo Lunare. Tutto questo mi faceva venire il latte alle ginocchia e non riuscivo a credere che tutte le mie compagne di scuola tornassero a casa con ansia il pomeriggio per sapere "cosa succederà oggi alla nostra eroina?".

L'unica cosa che devo dire è che i disegni sono veramente belli e precisi ed grazie a loro se ho imparato a disegnare i personaggi manga con le giuste proporzioni.
Mi scuso con tutto il cuore se ho offeso qualcuno, ma non posso cambiare il mio pensiero né tanto meno ciò che ho scritto.


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Elettra_

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
So che tutto quello che c’era da dire su colei che combatte in nome della Luna è già stato detto, ma non riesco ad esimermi dal fare una recensione su questo anime senza tempo.
Quando tra il 1992 e il 1993 viene trasmesso Bishoujo Senshi Sailor Moon in Giappone, tratto dal manga della talentuosa Naoko Takeuchi, nessuno poteva immaginare che avrebbe rivoluzionato il mondo degli anime e che avrebbe avuto un tale successo planetario. Takeuchi ha creato l’eroina per antonomasia che finalmente ha accontentato il pubblico fino ad allora orfano di una donna guerriera da prendere a modello. Prima che nascesse Sailor Moon il mondo degli anime era popolato di eroi maschili. Ora, finalmente a combattere contro i malvagi sono le donne, un gruppo di guerriere in cui l’unico maschio che vedremo impegnato nella lotta è Milord/Tuxedo Kamen, e rimarrà il solo per tutte e cinque le serie.

Ciò che rende unica Bunny/Usagi oltre alla sua inconfondibile “testolina buffa” è che lei è una figura antitetica a quella del classico eroe sprezzante del pericolo e pronto a sacrificare sé stesso per gli altri. Bunny non ci pensa proprio a sacrificarsi! È una fifona di prima categoria: sbadata, ritardataria, piagnucolona, inaffidabile e il cui unico interesse è uscire con le amiche e giocare ai videogames, insomma è la più comune delle quattordicenni. Le altre guerriere hanno ognuna una loro personalità, approfondita molto bene nel corso degli episodi. È facile per lo spettatore immedesimarsi in una di loro. Chi da piccola non ha mai giocato a fare la guerriera Sailor, scegliendo quella a cui somigliava di più?

S. M. è un inno all’amore, all’amicizia, alla giustizia, al coraggio. È una storia intrisa di riferimenti mitologici e astrologici, evidenti nella scelta dei nomi dei protagonisti. La mitologia greca racconta che Selene, dea della luna, era innamorata di Endimione, bellissimo figlio di Zeus. Da questo spunto l’autrice crea una romantica e toccante storia d’amore, che narra le vicende di due amanti vissuti mille anni fa sulla luna, i quali si ritrovano in un’altra vita e si innamorano nuovamente l’uno nell’altra.
Ciò che mi ha sempre colpito di quest’anime è come viene raccontata l’amicizia tra le guerriere. Le vediamo nella loro quotidianità di adolescenti, e quando combattono, pronte a rischiare la vita l’una per l’altra. In nessun’altro anime (tra quelli che ho visto) è rappresentato così bene il valore dell’amicizia. Tanto che vorresti davvero trovarle anche tu delle amiche così nella vita reale.

La censura non ha risparmiato quest'opera, a partire dalla sostituzione dei nomi, a ritocchi nei dialoghi, all’eliminazione dei riferimenti omosessuali e al taglio di alcune scene, come quella di Ubaldo che alza la gonna della professoressa (che scena hard!). Il problema è che, come al solito, quest’anime voleva essere venduto come prodotto per bambini mentre il pubblico a cui si riferiva erano gli adolescenti.
Davvero azzeccata la scelta di Elisabetta Spinelli come doppiatrice di Bunny/Usagi, credo sia riuscita a dare spessore al personaggio, caratterizzandola sia nei momenti comici che in quelli drammatici.
Altro grande pregio della serie sta nel suo essere un mix di gag esilaranti, scene di vita quotidiana, azione,combattimenti e momenti drammatici. Sailor Moon ti trascina nel suo mondo e riesce a farti ridere e piangere, c’è poco da fare.

Sono molto legata a livello affettivo a questo anime, tanto che ho bisogno ogni tanto di rivederlo perché ho una sorta di dipendenza nei confronti delle guerriere Sailor. Sono personaggi che mi sono entrati dentro, accompagnando la mia infanzia.
Questa prima serie è quella che considero la migliore, nonostante nelle serie successive ci saranno notevoli miglioramenti sia per quanto riguarda il comparto tecnico che per i disegni, questa rimarrà inarrivabile per originalità e trama.
Il character designer è molto bello, specialmente per l’epoca. Toccante l’opening originale in versione carillon, così come i brani al pianoforte che accompagnano le scene più drammatiche e simpaticissime le tracce che ritroviamo nei momenti comici.

Ora veniamo alle note dolenti, già perché pur essendo follemente innamorata di quest'anime, non posso sottrarmi dall’esporre i suoi difetti: risulta fin troppo evidente la schematicità degli episodi e la ripetitività dei combattimenti. Le 46 puntate sono divise in vari capitoli, ognuno finisce con la morte di uno dei cattivi del Regno delle Tenebre, a cui si arriva non senza sofferenza o alti momenti di pathos.
Nella prima parte di ogni episodio vediamo Bunny e le sue amiche nella loro vita quotidiana e nella seconda combattono contro il mostro di turno, Sailor Moon si comporta da fifona e sta per essere colpita quando viene salvata da una rosellina lanciata da Milord, a questo punto parte lo stacchetto musicale, la nostra protagonista fa un po’ di occhi a cuoricino per il suo amato e infine usa il cristallo di luna o lo scettro, sconfiggendo il nemico (non poteva cacciare la sua arma letale all’inizio, così da risparmiarsi un bel po’ di fatica??).

I difetti di cui sopra mi impediscono di mettere il massimo dei voti a questa serie, sebbene facendo una valutazione meramente affettiva le darei 10+.
Rimane comunque un ottimo anime che consiglio a chiunque. Se per caso siete fra quei 3 o 4 che ancora non l’hanno visto ve lo consiglio caldamente. Imperdibile.


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Marco23111988

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
No comment sull'adattamento italiano! Hanno tolto un mucchio di scene dove magari si vedeva un piccolo graffio o sono stati eliminati tutti i riferimenti al sesso, rovinando una bellissima serie per adolescenti, ma la cosa peggiore e che al posto delle scene tagliate, mettono un mucchio di spezzoni di altri episodi, spesso assolutamente fuori luogo.

Nella prima serie assistiamo alla nascita di Sailor Moon, alias Bunny, una ragazzina molto ingenua, pigra e imbranata che inizia insieme alla gattina Luna la ricerca delle altre guerriere sailor (Sailor Mercury, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Venus) e della loro principessa, che si scoprirà essere proprio Bunny! Ad aiutare le ragazze nella loro missione per proteggere il mondo c'e Milord, alias Marzio, di cui Sailor Moon si innamorerà perdutamente, corrisposta.

A tutte le serie darei un 7, perché? Perchè tutte le 5 serie mostrano un'ottima dose di ironia, romanticismo, azione e colpi di scena. Sia chiaro che la violenza in quest'anime è minima e per niente eccessiva come in Dragon Ball.
Tuttavia non posso darli più di 7, perché secondo me ci sono troppi episodi di riempimento totalmente inutili; nulla contro gli episodi distaccati dalla trama centrale, in fondo servono per staccare un attimo la spina, ma a volte si esagera! Ci sono veramente troppo episodi inutili.
Va bene mostrare la vita quotidiana delle guerriere sailor, ma di alcuni episodi, come i primi 6, se ne poteva fare a meno. Ci sono però anche episodi di riempimento molto belli, anche se non indispensabili: l'episodio 30 "Un mostro inatteso" è molto divertente ad esempio.
Il problema non sono tanto gli episodi filler in sé, ma il fatto che spesso pare che lo facciano apposta per tirare per le lunghe... uno alla fine si stufa!

Una cosa però mi infastidisce, in tutte e 5 le serie: come si fa non capire che Bunny, Marzio, Rea, Ami, Marta e Morea sono in realtà Sailor Moon, Milord, Sailor Mars, Sailor Merury, Sailor Venus e Sailor Jupiter? Mica cambiano cosi tanto! A parte forse Milord, che è mascherato, le altre non hanno nulla di diverso quando si trasformano.

La sigla per me è fatta bene, decisamente meglio di altre, la sigla giapponese non so se sarebbe stata bella tradotta in italiano.
Per me l'adattamento ai nomi non è male, se escludiamo quella da Minako a Marta, ma per esempio Marzio (Mamoru Chiba in originale) come nome non mi dispiace, sempre meglio di come l'hanno adattato in Spagna: Armando! Tra Usagi e Bunny non c'è tutta questa differenza: Usagi vuol dire Coniglio lunare, come in inglese Bunny vuol dire coniglio, anche se forse Bunny suona un po' stupidello come nome.

Luca

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Luca

Episodi visti: 46/46 --- Voto 8
"Sailor Moon", o lo si ama o lo si odia, indubbiamente rappresentò un vero e proprio caso quando uscì. I motivi secondo me sono molti: la storia mescolava abilmente combattimenti e vita quotidiana di un gruppo di ragazze, presentando una storia interessante, sebbene molto ripetitiva. Personalmente, credo che la prima serie, tra le cinque prodotte, sia quella dalla trama più lineare e a tratti scontata: i poteri e gli attacchi Sailor sono ovviamente a un livello "base" e i caratteri dei protagonisti sono appena abbozzati. Tuttavia, essendo questa serie quella che ha dato il via alla storia, non posso che valutarla molto positivamente.


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Luna-chan

Episodi visti: 46/46 --- Voto 8
Come sempre il primo amore non si scorda mai, e Sailor Moon per me è proprio questo. Benché presenti alcune differenze rispetto il manga, Sailor Moon è da sempre un anime di culto, basti solo pensare a quante serie hanno successivamente visto la luce grazie alla nostra combattente che veste alla marinara.
Ma Sailor Moon non è solo un anime famoso ed apprezzato, ma anche una vera e propria miniera di valori e buoni sentimenti, dove l'amicizia regna sovrana.
Una delle ultime scene dove Sailor Moon sconfigge il male grazie al sostegno delle sue compagne è ancora oggi una delle scena capaci di commuovermi fino alle lacrime!
Questa serie ha proprio tutto quello che si può desiderare, dall'amore eterno capace di sconfiggere qualunque cosa all'amicizia più vera, e per chi come me è cresciuto a pane e Usagi non c'è nulla di meglio!
Una sola parola: UNICA.


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Franky000

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
All’inizio degli anni Novanta un’onda di innovazione stava per colpire il mondo dei "majokko" e in generale dell’animazione nipponica. Si tratta di Sailor Moon, fortunatissima saga composta da cinque serie, tratte dai diciotto volumi del manga disegnato da Naoko Takeuchi e pubblicato sulla rivista Nakayoshi.
"Bishoujo Senshi Sailor Moon", la prima di queste serie, è composta da quarantasei episodi e narra le vicende di una ragazzina di quattordici anni, Tsukino Usagi, che un giorno salva per caso uno strano gatto nero con una macchia a forma di mezzaluna sulla fronte da una banda di teppisti. Quella stessa sera, Usagi, tornata a casa dopo un ennesimo fallimento di un test scolastico ritrova quello strano gatto che improvvisamente le parla, dice di chiamarsi Luna e le dice che strane cose stanno avvenendo a Tokyo.
Usagi, allora, ancora incredula, si trasforma per la prima volta in Sailor Moon al grido di: <i>“Moon Prism Power Make Up”</i>
Il compito di Usagi è quello di trovare la Principessa del regno della Luna insieme ad altre quattro guerriere: l’intelligentissima Ami, alias Sailor Mercury, Rei la sacerdotessa, Sailor Mars, la fortissima Makoto, Sailor Jupiter, e la bella Minako, Sailor Venus; al loro fianco le Sailor Senshi avranno un altro aiutante: il tenebroso Tuxedo Kamen. Insieme cercheranno inoltre di proteggere la Terra dagli attacchi del Dark Kingdom capitanato dalla perfida Queen Beryl che vuole distruggere la Terra come ha già fatto in precedenza con il regno della Luna.

Man mano che la serie procede si ripete in ogni episodio lo stesso schema: prima la vita quotidiana, poi l’arrivo del mostro e il lancio della rosa, infine il ritorno alla vita normale. Questo schema verrà utilizzato in tutte e cinque le serie ma non stancherà mai poiché le situazioni che ci vengono proposte cambiano da un episodio all’altro, rendendo il tutto più coinvolgente e interessante.
Altri punti di forza della serie sono la comicità delle vicende quotidiane dei protagonisti, i numerosi colpi di scena della serie che si susseguono uno dopo l’altro senza sosta e soprattutto la magistrale caratterizzazione dei tanti personaggi. Ognuno infatti ha un carattere delineato e preciso.

Dal punto di vista visivo Sailor Moon potrebbe sembrare al giorno d’oggi una serie superata ma, considerando che si tratta di una serie datata 1992, eccelle anche in questo campo grazie a disegni e animazioni ben riuscite e a fondali che risultano essere tra i migliori mai realizzati per un anime.
La colonna sonora è presente sempre al momento giusto con diversi motivetti, tutti molto carini; da ricordare sono le varie canzoni cantate dai doppiatori dei personaggi principali e la leggendaria “Moonlight Densetsu” che sarà l’opening fino alla quarta serie.

L’edizione italiana purtroppo non è il massimo poiché anche avendo un grande cast di doppiatori e strapiena di censure e tagli che rovinano non poco questa stupenda serie, arrivando anche a cambiare il sesso di un personaggio.
Resta comunque una grandissima opera che anche essendo uno shojo riesce a catturare e ad emozionare veramente tutti e si piazza quindi nella classifica delle migliori produzioni di sempre.
Voto: 9/9.5


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Swordman

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
Sailor Moon è in assoluto uno degli anime a cui sono più profondamente legato. E' un legame duplice, derivato dai ricordi dell'adolescenza e da una recente riscoperta della serie dovuta alla visione delle sigle italiane in rete, la quale che mi ha portato a scoprire nuovamente l'animazione giapponese. E' un caso particolare quello di Sailor Moon, per diversi motivi unico nel suo genere, che ha attraversato per anni il mondo dell'animazione dentro e fuori la terra del Sol Levante.

La storia inizia in modo molto simile a quella dei vari anime con protagoniste le maghette (o "majokko"). Usagi Tsukino è una studentessa di 14 anni, pasticciona, ingenua e non molto brava negli studi, che un giorno mentre torna da casa salva un gatto dalle grinfie di alcuni bambini che lo stavano tormentando. Tornata a casa, dopo una giornataccia a scuola viene raggiunta dal gattino che aveva aiutato. Sorprendentemente la gatta parla e comunica a Usagi che è stata scelta per diventare una paladina della giustizia e salvare il mondo da una minaccia incombente. Usagi da tonta qual'è crede di sognare, prende una spilla che la gatta fa comparire magicamente, pronuncia la formula per la trasformazione e... ed è l'inizio di tutto. Usagi si trasforma in Sailor Moon “bellissima guerriera dell'amore e della giustizia che veste alla marinara” (<i>"Ai to seigi no Sailor fuku bishojo senshi"</i>) e inizia la sua battaglia contro i misteriosi nemici del Dark Kingdom. Questa prima trasformazione diventerà un momento topico dell'animazione e che a posteriori rimarrà impresso sia nella versione giapponese con il mitico <i>“Moon prism power. Make Up!”</i> che nella versione nostrana in cui un <i>“Potere del cristallo di luna, vieni a me!”</i> per quanto sbagliato nella traduzione fece scuola.
Da qui emerge subito la grande differenza tra Sailor Moon e le sue sempai maghette fin li impegnate solo in imprese quotidiane o musicali. D'ora in poi si farà sul serio e la battaglia avrà come posta in gioco niente meno che il destino del mondo.

E' però, almeno all'inizio, una battaglia tutt'altro che epica quella di Usagi che, goffa e impreparata, farebbe poca strada se non arrivasse a salvarla il misterioso e affascinante Tuxedo Kamen, bel tenebroso che non poteva certo mancare in un opera tratta da uno shojo, verso il quale Usagi/Sailor Moon avrà subito un compulsivo batticuore.
Usagi poi non sarà da sola nella sua missione perché nel corso dell'avventura si uniranno a lei altre cinque Sailor Senshi. E qui sta uno dei colpi di genio dell'autrice Naoko Takeuchi, poi perfezionato dagli autori dell'anime: prendere un impianto da shojo e contaminarlo con i cliché e le meccaniche delle serie con gli eroi mascherati (tipo Kamen Rider e altri) molto diffusi in Giappone e esportati con successo anche oltre oceano (si vedano i Power Rangers). Ne viene fuori una miscela esplosiva, classica e al tempo stesso innovativa, capace di appassionare un pubblico assolutamente trasversale, maschile e femminile, di grandi e piccini.
Se tutto però riesce così bene, il motivo risiede in un cast di primissimo livello: Usagi inizialmente imbranata cresce e matura con il passare degli episodi mentre sul conto di Tuxedo Kamen si scoprono via via molte cose interessanti. Anche le altre Senshi però brillano di luce propria: la dolce Ami/Sailor Mercury, la focosa Rei/Sailor Mars, l'energica Makoto/Sailor Jupiter e l'allegra Minako/Sailor Venus formano con Usagi infatti un affiatato ed eterogeneo gruppo di amiche in cui ogni spettatore potrà trovare la sua paladina preferita.
Non da meno sono i malvagi del Dark Kingdom, a cominciare dai gregari, gli Youma, mostri di media manovalanza, a volte involontariamente protagonisti di momenti comici.
Ma a risaltare sulla scena saranno i quattro generali Jadeite, Nephrite, Zoisite e Kunzite, personaggi di indubbio spessore che, oltre alla vittoria alle Sailor, contenderanno anche la scena, fino ad arrivare alla loro sinistra e malvagia leader, Queen Beryl.

La storia si sviluppa gradatamente e con i tempi giusti. Ci sono infatti pochi episodi chiave, circa un quarto dei quarantotto totali, in cui la trama è accompagnata da dei riempitivi (filler) che però, oltre ad essere divertenti, servono anche ad approfondire il carattere e la personalità dei personaggi (delle Senshi in particolare ma non solo), aspetti questi un po' sacrificati nel manga. Così procedendo si arriverà al finale teso e appassionante su cui non si anticipa nulla perché il nemico spoiler va sempre combattuto.

La grafica, se vista ora, confrontata con ultra definite produzioni in HD, appare quasi retrò, specialmente negli sfondi tuttavia, ciò non significa che sia scadente, anzi, per l'epoca era decisamente all'avanguardia. Resta comunque gradevole, curata e ben colorata. Il successo che ha riscosso la serie, inoltre, ha permesso alla produzione di disporre di budget sempre più ampi che nelle serie successive serie sono stati utilizzati per un massiccio potenziamento del comparto grafico.

Le musiche anche dopo anni rimangono su livelli molto alti e costituiscono un marchio di fabbrica dell'intera saga. Motivetti molto vari accompagnano alla perfezione ogni momento della storia, da quelli più comici e drammatici fino a quelli più tesi e inerenti alla preparazione della battaglia (il tema di questa situazione è stupendo).
L'opening, anch'essa divenuta storica, è "Moonlight Densetsu" e si presenta in due versioni con la seconda che risulta decisamente la migliore. A dispetto del mio apprezzamento per questo anime Moonlight Densetsu non è la mia opening preferita in assoluto, anzi. E' una canzone romantica e sognatrice che sentiremo, riarrangiata in più forme, in sottofondo, ad accompagnare dei momenti importanti per cui alla fine non si potrà non affezionarcisi. Anche a chiudere ci sono dei brani molto romantici, ossia "Hearth Moving" e "Princess Moon", che però in versione televisiva non rendono molto.

Due parole meritano comunque di essere spese anche sull'edizione italiana. Tra le cinque serie che compongono la saga, questa prima serie è stata probabilmente quella meno censurata e meglio doppiata. Ben scelto il cast dei doppiatori con Elisabetta Spinelli su Usagi/Bunny, la quale, proprio per questo, resterà per lungo tempo “la voce di Sailor Moon”; il bravo Marco Balzarotti su Milord/Tuxedo Kamen e l'ottima Alessanra Karpoff su Rei che purtroppo già al termine della serie verrà rimpiazzata. Molto bene anche le altre Senshi, affidate alle brave Debora Magnahi (Ami), Donatella Fanfani (Makoto) e Roberta Gallina (Minako).
Resta comunque un adattamento complessivamente insufficiente, figlio dei tempi, e che, oltre a modificare i nomi di personaggi e dei colpi, ha soppresso tutte le belle canzoni che in momenti topici creano grande atmosfera e ha eliminato tutti i riferimenti alla cultura orientale.

Lo sblocco dopo anni dei diritti della serie ha ridato linfa a tutti i suoi fan. Non si può quindi che consigliare la visione di Sailor Moon a chiunque, sia nella versione italiana, cui sono affezionati tutti coloro che lo hanno visto nei primi passaggi in TV, sia, soprattutto, nella splendida versione originale. E' infatti in questa versione che l'anime raggiunge veramente un livello superiore.

simona

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simona

Episodi visti: 26/46 --- Voto 6
Mi dispiace guastare la media ma, sinceramente, io Sailor Moon non l'ho mai amata. La storia, a parer mio, è un po' noiosetta, la trama è tranquilla, lineare e caratterizzata sempre da una situazione iniziale molto ripetitiva che si rompe con l'arrivo dei mostri di turno da affrontare in combattimenti abbastanza surreali e banali. La cosa positiva di questa serie è il character design: i personaggi sono ben diversificati tra di loro, eccetto Sailor Moon e Sailor Venus, e le trasformazioni sono molto particolareggiate.
Il mio voto è 6.


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zacker5

Episodi visti: 201/46 --- Voto 10
Chi non conosce Sailor Moon? E' uno tra gli anime che più hanno avuto successo nella storia. Questo anime tratto dallo straordinario manga di Naoko Takeuchi rappresenta la prima vera forma di "majokko". Sailor Moon ha infatti il vanto di essere la prima serie ad avere come protagoniste un gruppo di ragazze combattenti. La storia narra di una ragazza piagnucolona e codarda chiamata Usagi ("Bunny" in Italia) che vive una vita normale come tutte le sue coetanee e che un giorno trova una gatta chiamata "Luna", la quale le dona dei poteri magici utili a salvare la Terra dalle forze del male.

Durante la storia Usagi sarà affiancata da delle splendide ragazze tutte ben caratterizzate: la dolce e intelligente Amy (alias Sailor Mercury), la caparbia e tenace veggente Rei ("Rea", alias Sailor Mars), la mascolina e forte Makoto ("Morea", alias Sailor Jupiter) ed infine, la dolce e sensibile Minako ("Marta", alias Sailor Venus). Sailor Moon purtroppo in Italia è stata un bel po' rovinata da Mediaset, tuttavia rimane lo stesso un capolavoro. L'opera nel suo complesso è stupenda e a livello scenografico i colori pastello sono azzeccatissimi. La storia è un perfetto intreccio tra romanticismo e combattimenti, conditi da una sana dose di humor. I personaggi sono ben fatti, come detto, ed in ognuno ci si può immedesimare. Mi raccomando, guardatelo


 3
The Narutimate Hero

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
Ci sono creazioni dotate di un gene che potremmo definire "gene X", che permette loro di scrivere la via per tutte le creazioni future dello stesso genere, che spesso viene inventato o re-inventato da queste opere "dotate".
Se è vero come è vero che il cinema di fantascienza è cambiato dopo Matrix e la televisione si è rivoluzionata dopo la nascita del Grande Fratello (ok, quest'ultimo esempio me lo potevo anche tenere), allora si può tranquillamente dire che il genere Majokko (che, ricordiamo, è una branca dello shojo, cioè il manga romantico per ragazze, che prevede per la protagonista, o le protagoniste, la capacità di trasformarsi e fare cose "speciali") non è più stato lo stesso, dopo l'arrivo di una ragazzina di 14 anni imbranata, un pò sfigata e piagnucolona che risponde al nome di Usagi Tsukino.
La rivoluzione sta nel fatto che, dopo il classico punto di partenza del genere (e cioè "un animaletto strano dona alla protagonista un oggetto per trasformarsi", in questo caso l'animaletto è un gatto nero di nome Luna), arriva il colpo di coda: a che cosa serve l'oggetto in questione, perchè trasformarsi?
Per combattere il male!
Peccato che prima di allora "combattere il male" era appannaggio dei maschietti e dei loro shonen, ricchi di intensi combattimenti e colpi di scena (e colpi segreti).
Alle signorine non restava, di solito, che farsi salvare e/o pregare che l'amato tornasse vivo dallo scontro.
Invece, sull'onda del girl power che negli anni '90 imperversava, stavolta sono i maschietti a farsi salvare, con l'unica eccezione (ma mica troppo, ma qui mi fermo sennò spoilero) del tenebroso Tuxedo Kamen, sempre pronto ad aiutare Sailor Moon quando questa si trova nei guai.
Non pensate a cose strane, qui non vedrete i fiumi di sangue di Saint Seiya o i combattimenti a velocità ultrasoniche di Dragon Ball Z, di solito la cosa si risolve semplicemente con la protagonista che lancia l'arma speciale del caso.
Attenzione, però!
Questo non significa che qui è tutto rose e fiori, i caduti in battaglia ci sono e un paio di colpi di scena saranno davvero strazianti.
Queste caratteristiche hanno reso Sailor Moon famosissima anche tra il pubblico di maschietti, che oltre ad appassionarsi ad avventure che andavano oltre "lo amo ma non so se mi ama" trovavano nelle stesse protagoniste una sorta di "fidanzata ideale", sia che si tratti della timida e studiosa Ami sia che si tratti della focosa e impulsiva Rei.
L'anime (ispirato al manga di Naoko Takeuchi) è composto di 46 episodi, di cui la maggioranza dei quali sono filler.
Il che detto così può sembrare "repellente", però i filler in questione sono talmente ben fatti ed esplorano talmente bene alcune tematiche solo sfiorate (o proprio ignorate) nel manga che più che il pensiero "uff, un'altra invenzione dell'anime per tirar tardi" nella vostra testa passerà il pensiero "ma come, questo nel manga non c'è? ma se era bellissimo?!"
Graficamente Sailor Moon è un anime in puro stile anni '90, con tutte le scelte stilistiche del genere tipiche dell'epoca, e può vantare una realizzazione tecnica di pregevole fattura.
Sul lato audio siamo anche qui su altissimi livelli, con musiche di sottofondo sempre ispirate ed efficenti nel rendere una scena romantica, triste od energica.
L'anime può inoltre vantare su alcune canzoni, usate da sfondo durante alcune scene particolarmente importanti, quasi tutte cantate dalla seiyu della protagonista, Kotono Mitsuishi, che peraltro fa un lavoro di doppiaggio praticamente perfetto, mostrando un'incredibile varietà di toni nel corso della saga, dando altro spessore alla nostra eroina.
L'opening, "Moonlight Densetsu", è una specie di energica nenia dai toni sognanti e a tratti quasi "arabeggianti" che ha l'incredibile potere di risultare "carina" a un primo ascolto e "indimenticabile" (nel senso letterale del termine, non vi uscirà più dalla testa) una volta giunti alla fine, anche perchè la si ritroverà spesso all'interno della serie stessa, ora come melodia malinconica suonata da un carillion ora come musica che fa da sfondo ad un balletto di due ragazzine.
E ora veniamo alla parte dolorosa, cioè alla versione italiana.
Purtroppo la versione italiana è figlia del suo tempo (metà anni '90, mediaset, periodo Alessandra Valeri Manera), il che significa che se è vero come è vero che il cast di doppiatori è quasi sempre azzeccato (con Elisabetta Spinelli su Usagi, che qui diventa Bunny) è anche vero che i nomi sono stati quasi tutti cambiati in maniera talvolta anche un pò fantasiosa, e/o italianizzati, molte scene sono state soggette a censure e rimaneggiamenti e le splendide canzoni che fanno di tanto in tanto capolino brutalmente rimosse.
Oltre all'assurdità di una sigla bella, ma clamorosamente spoilerosa.
C'è stato anche il tentativo di ridoppiare il tutto in maniera integrale a Roma, ma il blocco dei diritti da parte dell'autrice fece morire quest'operazione sul nascere.
Sailor Moon è, infine, una serie straordinaria, in grado di rapire il cuore in parti uguali a maschietti e femminucce, assolutamente ben gestita e che vi farà dire, una volta conclusi i titoli di coda del 46° e ultimo episodio: "aah, che bellezza", che consiglio a tutti indistintamente, senza farsi troppo condizionare dal genere e dai successori, perchè è iniziato tutto qui, con la combattente che veste alla marinara al grido di "Moon Prism Power, Make Up!"


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roooo83

Episodi visti: 201/46 --- Voto 10
Ancora oggi è in cima alla lista dei miei anime preferiti! Le uniche e originali ragazze combattenti, tutto quello che è venuto dopo è pura scopiazzatura! Usagi è semplicemente unica, bella e maldestra e talmente buona da scaldarti il cuore... c'è tanto da imparare da quest'anime e non ditemi che tutti 'sti buoni sentimenti sono banali e passati di moda: sognare è lecito! E in Sailor Moon c'è tanto amore e amicizia. Uno dei classici sempreverdi. Da vedere e rivedere!

chobit81

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chobit81

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
Un'anime bellissimo. Ricco di humor ma allo stesso tempo romantico. E' impossibile non innamorarsi della protagonista: una ragazza normale che va sempre male a scuola ma che riesce a fare amicizia con tante persone perchè è una ragazza semplice e genuina. E con tutte le sue paure viene scelta per combattere i cattivi. Con il passare della storia lei crescerà e diventerà più forte e coraggiosa (anche se rimarrà sempre una schiappa a scuola :-) ) L'anime è ricco di azione e sentimento. Inoltre è stato il primo anime ad aver creato delle eroine che combattono per il bene dell'umanità. Un capolavoro!


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Fomalhaut

Episodi visti: 200/46 --- Voto 8
Ho visto tutte le serie, non tutte le puntate, ma abbastanza per dare un 8 al più mitico majokko della storia. Sono cresciuta con Sailor Moon e non me ne pento; l'ho adorato e ancora mi fa piacere riguardare certi episodi, risentire le bellissime canzoni, sia le originali che le sigle italiane, alcune davvero stupende.

Perché allora non do un 10 stampato? Semplice. Due parole: filler e stereotipi.

Dunque, in un majokko è naturale che passino puntate a sconfiggere qualche irrilevante mostro scelto a caso dal cattivo, allora vediamo i poteri delle eroine, c'é un po' di character development, etc. Ma quando si arriva a dozzine di puntate così, diventa stancante. Secondo, i personaggi sono perfetti stereotipi stampati, ma non orrendamente, e non spicca talmente da rovinare la visione. Infatti, sebbene abbastanza raramente, mostrano sfumature diverse, che ci danno l'impressione di avere a che fare con ragazze carne e ossa. Potrei togliere altri punti per "uniformi" molto sexy ma poco adatti a combattere, censure italiane e cose simili, ma non lo faccio. Non potrei dare di peggio ad un fattore determinante della mia infanzia, nonché al mio primo vero anime. Chi non ha visto Sailor Moon non sa cos'è un vero majokko.


 1
demone dell'oscurità

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
La più grande risposta al femminile che si potesse dare ai Cavalieri dello zodiaco.

Vediamo un pò... Gli elementi di paragone ci sono tutti... Elementi di astronomia, astrologia, colpi segreti armature che in realtà sono vestitini da marinaretto, demoni alla conquista del mondo, 5 guerrieri amici e uniti da un vincolo indissolubile, bambini qualche volta al seguito, potere supremo del capo dei 5... Bene, è proprio la risposta femminile a Saint seiya, non manca assolutamente nulla, finale a base di trionfo della giustizia, meglio di così non si poteva proprio chiedere.

Gli avversari sono tutti "convertiti"al femminile, e comunque non c'è mai un momento di riposo, tanti venti di guerra spifferano dall'altra parte della dimensione terrena e il mondo è minacciato da demoni che vogliono governare la terra sotto le loro leggi, ma fino a quando ci sarà la paladina che veste alla marinara ciò non avverrà mai.

Come ogni protagonista femminile, c'è il tempo per l'amore, c'è il tempo di dedicarsi ad un uomo solitario nei modi, ma pur sempre legato da sentimenti che vanno al di là di essere alleati in battaglia.

Ed anche le altre sue quattro amiche non sono da meno, sia per poteri e peculiarità particolari nella loro vita "normale", laddove ritroviamo parecchi caratteri e modi di vivere delle ragazze giapponesi, laddove l'amicizia è basata per continuare a difendere questi valori, nonché l'orgoglio della forza femminile che a volte può essere sufficiente più degli uomini stessi per difendere il pianeta.

E' una visione sicuramente femminista dell'opera, ma ben studiata a tavolino, doveva allontanarsi l'idea di concepire il solito shonen più rivolto al pubblico maschile, ma devo dire che l'obiettivo è stato pienamente raggiunto, dispiace solo che le serie successive a questa conoscono un canovaccio già trito e ritrito e per nulla sorprendente, va bene sì la prima volta, ma ogni bel ballo alla fine stanca sempre!

Da vedere sicuramente, cartone famosissimo in tutto il mondo, le ragazzine sono andate in visibilio fin dalla prima visione dell'anime, oggi il loro posto è stato preso sicuramente dalle Winx, e fa piacere che siano stati degli italiani ad ideare un cartone su ispirazione proprio di questo anime, da cui molti elementi sono stati attinti, se lo si guarda bene e se ne fa un diretto confronto, purtroppo le serie successive a questa saranno seguite, ma non incontreranno, ribadisco, il successo della prima, che tra l'altro è stata replicata più volte da Mediaset.

Attenzione, però, esiste un film uscito di recente della serie in cui il doppiaggio è completamente diverso e più fedele al manga originale, io da bravo conservatore vi consiglio le voci storiche di questa serie, non ve ne pentirete assolutamente, e poi sono quelle in cui questo cartone deve proprio la sua fama qui in Italia, doppiaggio che io ho sempre apprezzato, assieme ai disegni, di eccellente fattura.


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Hachi84

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
Ricordo ancora quando c'era Bim Bum Bam alla tv e alle 16.00 trasmisero la prima puntata di Sailor Moon. Mi appassionò subito la storia di questa ragazzina pigra, fifona e mangiona destinata a diventare la paladina della terra.
La prima parte della serie però, fino a quando le guerriere Sailor non sono ancora tutte riunite è un pochino monotona; più ci si addentra nel vivo della storia e più si resta coinvolti. E' abbastanza toccante l'episodio in cui Nevius decide di mettersi alla fine della sua esistenza dalla parte del bene e proteggere la compagna di scuola di Bunny.
Inoltre è molto divertente il rapporto basato sui continui battibecchi di Bunny e Marzio e quando si scopre la sua vera identità non si può fare a meno di esserne felici e sperare che i due si mettano finalmente insieme.
Non mi è piaciuta la italianizzazione dei nomi, ma questa non è una novità nel nostro paese e oltretutto le varie serie della saga sono state rovinate dalle infinite e ingiustificate censure...La versione originale però non ha pecche notevoli. Do un sette alla prima serie per differenziare i voti ma nel complesso direi che tutta la saga merita un bel 10.


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Minako85

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
Chi non conosce Sailor Moon al giorno d'oggi? Credo che più o meno tutti sappiano chi è la guerriera che veste alla marinaretta e che combatte il male con i suoi meravigliosi poteri. Tutte le ragazze della mia età l'hanno seguita, moltissime l'hanno amata, alcune ancora oggi considerano questo anime il più bello che abbiano mai visto.
Per l'Italia fu qualcosa di innovativo: dopo tante eroine come Candy Candy, che affrontavano problemi tragici ma perfettamente "umani", Sailor Moon fu un cambio totale: i guerrieri che salvavano la terra non erano più uomini, ma giovani aggraziate ragazzine che combattevano con ugual grinta e passione.
All'epoca se ne parlò moltissimo, fu stigmatizzato, ad alcuni sorse persino il dubbio che facesse diventare i bambini maschi gay, poiché mostrava un modello di donna forte e combattivo. Nonostante tutto questo putiferio, Sailor Moon rimane ancora adesso un classico imperdibile amato dal pubblico di allora, maschile o femminile senza grandi distinzioni.
La grafica del 1992 di certo ai nostri occhi risulta forse approssimativa e arretrata, tuttavia per quell'epoca era un prodotto di buon livello, che è ulteriormente migliorato nelle serie successive.
L'unica pecca della serie è che la maggior parte degli episodi è composto sullo stesso schema, per cui c'è un mostro che prende di mira un personaggio, che deve essere salvato dalle nostre eroine. Questo alla lunga può diventare un po' ripetitivo, ma il tutto viene risollevato dagli episodi in cui avvengono colpi di scena e cambi anche drastici della situazione precedente.
Il doppiaggio italiano è buono, i doppiatori fanno bene il loro lavoro nonostante l'adattamento e le censure a cui soprattutto le serie successive sono state sottoposte, che rovinano e svalutano l'opera.
In definitiva, Sailor Moon è un anime che resterà per sempre nella storia.


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ALUCARD80

Episodi visti: 46/46 --- Voto 8
Sailor Moon, conosciuto con questo nome dalla stragrande maggior parte di tutti (e soprattutto tutte) le appassionate nel nostro paese, è sicuramente fra gli anime più famosi che sono passati per le televisioni italiane nell'arco degli anni novanta.
Predecessore e antesignano (ma non inventore del genere) dell'anime "mahou-shoujo" (ovvero prodotti indirizzati prevalentemente ad un pubblico femminile e che trattano solitamente storie di ragazze dai poteri speciali che riescono tramite magie o singolari poteri speciali a "trasformarsi" o divenire paladine della giustizia, a seconda della vicenda), Sailor Moon ha questa base classica molto semplice, che viene arricchita dal fatto che la stessa protagonista, Bunny, non ha una sola duplice identità, bensì una terza e misteriosa, inizialmente sconosciuta anche a lei.

La cosa principale che andrebbe sottolineata è come SM è stato letteralmente deformato dalla sua versione cartacea in poi: il passaggio dal manga originale all'anime non ne ha risentito più di tanto, ma dalla versione giapponese a quella italiana è stato letteralmente evirato, (grande maestra è la Mediaset in quest'arte impunita) omettendo accuratamente le parti più scabrose (che non erano nulla di che, alla fine) e ambigue, trasformandolo in un cartone animato per bambini. Nonostante questo è piaciuto tantissimo, e se si considera che la gente si sia affezionata al prodotto surrogato somministrato dalla nostra cara rete privata nazionale, immaginate cosa sarebbe stato con quello originario.
L'anime ha una storia molto lunga districata in varie serie di circa 50 puntate l'una, con un plot sistematico (classico delle serie pre evangelion, che ancora non avevano assimilato il classico stile a 13 episodi a serie o 24/26 per doppia serie), dove inizialmente le nostre cinque ragazze apparentemente acqua e sapone si trasformavano in paladine della giustizia e affrontavano il cattivo di turno mandato dai suoi padroni. Una delle cose che più mi sono piaciute di SM è che ha saputo avvicinare fans sia femminili che maschili, rompendo più di tutti gli altri lo schema dello shoujo come prodotto prevalentemente per ragazze, infatti io lo definisco personalmente come un shoujoshonen :P, un prodotto a metà fra i due generi. Seconda e non meno importante caratteristica, le serie di SM hanno avuto sempre un finale emozionante e concitato, che rompe gli schemi e appassiona lo spettatore.
Tecnicamente, stiamo parlando di qualcosa creato nel 1992 e per quel tempo si può tranquillamente dire che il risultato è più che buono, sia nelle animazioni, che nelle sigle e nei fondali, a volte indefiniti, una sorta di sogno evanescente e notturno che fa da teatro ai duelli delle sailor.
Ormai divenuto un must, lo consiglio a tutti quei pochi che ancora non lo conoscono.


 1
HoneyChan

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
Serie famosissima, difficile trovare qualcuno che non l'abbia anche solo sentita nominare. Ormai credo rappresenti uno dei classici imprescindibili, opera rivoluzionaria nel genere, che all'epoca ha portato veramente una ventata di novità, nonostante, in definitiva, lo schema degli episodi si ripetesse sostanzialmente sempre allo stesso modo, con scarsa progressione della trama principale, che trovava il suo epilogo solo negli ultimi episodi. Pochi anime/manga hanno riscosso pari successo in Italia, con da un lato schiere di ragazzine/i invasate/i tra i quali io ero schierata in primissima fila, dall'altra le associazioni dei genitori ed esperti vari ed eventuali, preoccupati per l'influenza che questo prodotto poteva esercitare sulle giovani menti. Questa prima serie è, assieme alla terza, la più bella, quella con una trama meglio costruita. La graduale introduzione dei vari personaggi rende la progressione degli episodi molto meno monotona rispetto alle precedenti. La rilevante presenza di scene d'azione la rende gradevole anche a un pubblico maschile. Per quello che è e per quello che ha rappresentato si merita sicuramente un 10 e una (ri)visione obbligata.


 3
Laurelin

Episodi visti: 46/46 --- Voto 7
L'inizio delle avventure di Sailor Moon. Che dire? I primi 5 episodi (parlo di quelli usciti si Mediaset) li ho trovati carini anche se un po' infantili. A parte qualche elemento di forte ripetitività nelle serie (in particolar modo le trasformazioni, che sono tutte uguali) la trama appassiona man mano che si prosegue. Certamente è uno shoujo commerciale che si avvale di elementi ricorrenti per allungare una storia che è interessante e che non avrebbe bisogno di altri intermezzi. Il manga di Sailor Moon è più interessante rispetto alla serie TV. I disegni sono molto belli, a parte quelli delle gag che cadono un po' troppo nel demenziale. Nel complesso dò voto 7, in quanto trovo più affascinanti le serie TV successive.


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Kotaro

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
In quella lontana primavera del 1992, nessuno sapeva che cosa successo, e quanto sarebbe stata importante per la storia del fumetto/animazione giapponese la comparsa di quella ragazza con un'improbabilissima capigliatura bionda.
Sailor Moon segnò uno spartiacque, rivoluzionando completamente la definizione di "shojo manga" e di "majokko", nonché anche la divisione settoriale tra "anime seguiti dai ragazzi" e "anime seguiti dalle ragazze".
Prende lo stile di disegno, l'attenzione al quotidiano e ai sentimenti, la storia d'amore, le ragazze dai poteri magici, elementi tipici degli shojo manga, e li mescola con l'azione, il lirismo, l'esaltazione dell'amicizia, i combattimenti, la lotta in nome di ideali giusti contro personaggi malvagi, i coreografici attacchi, le trasformazioni e le identità segrete, gli elementi fantastici, le trame ricche di colpi di scena, i power up caratteristici degli shonen manga d'azione e dei telefilm supereroistici.
Il risultato è qualcosa di completamente nuovo, di spettacolarmente innovativo e dall'appeal devastante.
In breve tempo, Sailor Moon conquista tutti: maschi, femmine, ragazzini, liceali, adulti, donne in carriera, otaku. Il successo è travolgente e si provvede immediatamente a creare una serie animata che supportasse le uscite mensili di Nakayoshi dove l'autrice Naoko Takeuchi lo pubblicava.

Varata nella primavera del 1992, Bishoujo Senshi Sailor Moon si compone di 46 episodi e, per l'epoca, era qualcosa di completamente nuovo.
Possiamo dire senza remore che Sailor Moon è, a conti fatti, una bellissima fiaba, che ci narra la sofferta storia d'amore della bellissima principessa della Luna, Serenity, e dell'indomito principe della Terra, Endymion, i quali, osteggiati dalla perfida e invidiosa regina Beryl, continuano a perdersi, a ritrovarsi, a ricercare la felicità e l'amore trascendendo il tempo, lo spazio e persino la morte.
La più classica delle fiabe si reinventa in epoca moderna trasformandosi in una storia che riesce a tratteggiare con immenso realismo e freschezza la quotidianità anni '90 della svampita protagonista Usagi, del suo sarcastico innamorato Mamoru e delle sue amiche del cuore Ami, Rei, Makoto e Minako, ragazzi come tanti nella Tokyo degli anni '90, ma anche guerrieri della giustizia segnati da un misterioso ed affascinante passato e destinati a una lotta dura, epica e sofferta contro il Dark Kingdom della regina Beryl, che vuole soggiogare la Terra del 20°secolo.

Sailor Moon è una storia apparentemente molto semplice e fondata su colpi di scena anche un pò banali se visti oggi, ma nel corso del suo svolgimento si dipana, si infittisce e riesce a mantenere altissima l'attenzione dello spettatore.
Certo, per compensare la brevità della versione cartacea e le sue dilazionate uscite mensili contro la settimanalità degli episodi televisivi, la storia è stata allungata di molto e più dell'80% di ciò che la serie televisiva mostra non è presente nel fumetto. Così facendo, si è dotata la serie di una certa ripetitività di base, grazie ai molti episodi riempitivi che magari possono anche risultare un po' noiosi, ma che furono allora e sono ancora oggi necessari nell'economia della serie per riuscire a caratterizzarne alla perfezione i personaggi.
Il cast è davvero ottimo. Usagi è una protagonista perfetta: simpaticissima, buffa, pasticciona e assolutamente identica in tutto e per tutto (capelli e poteri magici esclusi) a una qualsiasi studentessa delle medie reale, mentre Mamoru è un perfetto principe azzurro. Le quattro guerriere comprimarie compensano a vicenda i loro rispettivi difetti e punti di forza, risultando così differenti per poteri, caratteri e sentimenti l'una dall'altra, di modo che ogni tipologia di spettatore possa trovare quella che più preferisce, e che tutte e cinque insieme compongano uno dei più azzeccati gruppi di protagonisti che la storia dell'animazione giapponese ci abbia regalato.
Uguale discorso vale per i cattivi, che risultano qui essere tutt'altro che macchiette, ma dimostrano anche loro di poter provare sentimenti umanissimi nonostante il loro appartenere a una stirpe demoniaca.

Graficamente, l'essere una serie del 1992, oggi è un po' un fardello, dato che l'arretratezza grafica di Sailor Moon salta subito all'occhio di uno spettatore del 2000, ma per l'epoca era una grafica molto all'avanguardia, e le scene delle trasformazioni e degli attacchi delle guerriere sono rimaste scolpite nella memoria degli spettatori malgrado la loro grafica oggi sia superata.
La colorazione molto pallida e tenue, dovuta alle limitazioni tecniche dell'epoca o, chissà, magari ad una precisa scelta degli autori, tuttavia, rende alla perfezione l'atmosfera di nostalgia, di malinconia, di sospensione in un mondo fantastico tra passato e presente, tra realtà e sogno, che Sailor Moon, i suoi cristalli dalla luce tenue e il suo scintillante mondo fatato sulla Luna si portano dietro.
Il doppiaggio giapponese è ad ottimi livelli e si compone di parecchi nomi che erano all'epoca o sarebbero diventati (magari proprio grazie a Sailor Moon) noti in seguito e ancora oggi.
La colonna sonora è azzeccatissima, capitanata dall'immarcescibile sigla d'apertura "Moonlight Densetsu", che avrebbe accompagnato la serie per i successivi quattro anni e sarebbe presto assurta all'Olimpo delle sigle giapponesi più celebri, con le sue innumerevoli rivisitazioni, prima fra tutte la struggente versione "carillon" che fa bella mostra di sé già da questa prima serie del 1992 e a cui è affidato il commento sonoro delle scene più importanti e toccanti.

La prima serie di Sailor Moon è una bellissima storia ricca di pathos e colpi di scena, una favola romantica e struggente divisa tra passato e presente, vissuta da ottimi personaggi e accompagnata da un comparto grafico e sonoro davvero accattivante per l'epoca in cui uscì.
E' un piccolo passo su di una grandissima strada, il primo tassello di un enorme e bellissimo puzzle, un classico senza tempo e un pezzo di storia dell'animazione giapponese, che emozionò frotte di spettatori nel 1992 ed emozionerà sicuramente frotte di spettatori nel 2000.
Un'opera di un'importanza davvero enorme, che chiunque dovrebbe aver visto nella sua interezza (leggi: versione originale giapponese e non quella italiana, mutilata dai tagli e dalle censure e spuria di tutte le canzoni), sia egli un appassionato di shojo o meno, femmina o maschio, bambino o adulto che sia.


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Catulla

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
Un anime che ha segnato intere generazioni di ragazzine che guardandolo almeno una volta hanno sognato di essere le mitiche paladine della giustizia che vestono alla marinara.
Gli shojo saranno per forza condizionati d'ora in poi dallo schema del gruppo di amiche che usa poteri magici per trasformarsi e combattere contro nemici mostruosi, temibili e pericolosi.
La prima serie di Sailor Moon racconta le origini del mitico quintetto formato da ragazze semplici e spensierate, delle giovani studentesse come se ne vedono tante.
Si racconta che un tempo, nel lontano passato esisteva sulla Luna un meraviglioso regno, il Regno Argentato... Distrutto totalmente dai malvagi nemici del Regno delle Tenebre. Le guerriere Sailor traggono i loro mitici poteri da lì, rivivono sulla Terra avendo cancellato i ricordi di un passato distrutto, combattono sulla Terra in nome di un ideale:l 'amicizia e l'amore.
Da qui possiamo notare l'evoluzione di Usagi/Bunny, la protagonista: la scoperta dei suoi poteri, del dovere di combattere, la portano a scoprire pian piano i fili di una storia dimenticata, l'ombra di un amore impossibile, la nascita di un'intensa amicizia con le compagne di avventura... Tutto queste cose fanno evolvere la nostra ragazzina testarda e pasticciona, che spesso ci fa ridere con le sue inimitabili gag piene di deformed, spesso frignona ed impaurita dai ricorrenti mostri dei nemici, in una ragazza responsabile, forte e sopratutto piena di generosità e di spirito di sacrificio.
Salvare la Terra dal pericolo dell'oscurità con l'ausilio di un misterioso cristallo è il destino di queste giovani ragazze...
L'unica pecca: la costante ripetizione della trama per molti episodi: interviene un mostro a metà puntata e Sailor Moon con l'ausilio delle sue compagne lo sconfigge; ma ciò in fondo ha determinato anche la fortuna dell'anime, per cinque serie. La serie in compenso è composta da una serie di episodi-chiave che rappresentano la svolta della trama, molto bella per il pathos e i valori che vi vengono proposti, soprattutto negli episodi finali.
Animazioni buone e bella regia, oltre che la bellezza del character design e delle trasformazioni magiche sono i motivi per cui questo è uno degli shojo più fortunati della storia dell'animazione giapponese

chise

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chise

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Che posso dire... Chi non cantava le sigle di sailor moon dondolando sull'altalena?? Chi non ha apprezzato le splendide scene apocalittiche a fine di ogni serie e il valore di amicizia che ti trasmettevano queste giovani eroine alla riscossa... Per me rimarrà la storia più incantevole del mondo... Sia per il periodo azzeccatissimo in cui è stata mandata in onda sia per l'approccio che ha saputo instaurare con le bimbe della mia età che si appassionavano davanti alla TV per vedere le guerriere sailor alla riscossa... Le ultime serie poi con l'avvento di tecniche di animazione "migliori" erano uno spettacolo grafico senza pari... Di una scorrevolezza meravigliosa... Per non parlare del manga che aveva tavole stupende... E gli innumerevoli poster affascinanti fino al midollo... Una storia sicuramente banale... Ma... Chi ha il coraggio di dire che non fosse magica? Un mattone della mia infanzia che difenderò fino alla morte... Un feticcio che tutti terranno stretto nelle loro menti... Sailor moon è sailor moon e basta.


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Syaoran93

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Un capolavoro dell'animazione giapponese.
Sailor Moon è una pietra miliare dell'animazione, che ha fondato le basi di tutti gli anime shoujo/majokko che trasmettono oggigiorno.
Una storia particolare, dai costumi al character design mozzafiato, tutto questo è SAILOR MOON!
Ogni serie coinvolge lo spettatore in un mondo fantastico e non è mai monotono!
I collegamenti con la mitologia e l'astrologia rendono il tutto più speciale e appassionante, il tema dell'amore è molto affrontato, non parlo solo dell'amore tra uomo e donna ma anche di amore omosessuale(che purtroppo da noi è stato sempre censurato per tutte le serie); basti pensare alla coppia Michiru/Haruka(Sailor Neptune/Sailor Uranus) o al Trio Amazzonico della 4 serie, per non parlare di Zoisite e Nephrite!
Questo Anime ci insegna appunto questo, l'amore è bello in tutte le sue forme e solo grazie ad esso possiamo vivere, ci insegna a sperare in un futuro migliore e a non arrenderci mai!!
Tutto questo(e di più) è Bishoujo Senshi Sailor Moon!

Princess Neko

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Princess Neko

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Concordo con chi dice che questa serie ha i suoi anni, ma faccio presente che anche un capolavoro come FMA o Eureka Seven, tra un paio d'anni saranno superati e rinnovati da serie migliori! Io ho assistito alla nascita di Sailor Moon, e me ne sono subito innamorata, anche perché all'epoca non c'era assolutamente nulla del genere! Come per DragonBall che ha segnato il primo cartoon di combattimenti con un pizzico di umorismo (prima c'era Ken o L'uomo tigre o Gigi la trottola), Sailor Moon è stato il primo shoujo in cui le protagoniste usavano i loro poteri magici non per trasformarsi o modificare la realtà, bensì per combattere i nemici! prima di Sailor Moon c'erano solo Mimì, Creamy o Ranma!
Sailor Moon ha radicalmente cambiato il modo di vedere gli shoujo e di conseguenza si merita un 10 pieno! Per l'epoca sia musiche che animazioni sono da considerarsi ottime, così come la trama, la caratterizzazione dei personaggi e persino i filler, mai totalmente inutili o noiosi. Inoltre a mio avviso la seria va giudicata nella sua originalità, non nello scempio fatto dall'adattamento italiano! La serie italiana ha fatto pena ma questo non è assolutamente da imputare all'edizione originale, che resta degna di nota anche dopo più di 15 anni dalla sua uscita.

Onda

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Onda

Episodi visti: 200/46 --- Voto 5
Con tutta la buona volontà, una serie come questa ormai sente troppo il peso degli anni. Animazioni, colori, disegni... inoltre proprio perchè uno dei suoi punti di maggiore forza è facilmente imitabile, ovvero il concept di base, sono poi state create altre serie simili, ma più vivaci. Proprio quello che ne aveva fatto la fortuna, adesso ne decreta il superamento, moooolti episodi autoconclusivi senza incidere sulla trama, ripetizioni, lunghe trasformazioni presenti in tutti gli espisodi...
Certo con gli occhi dei ricordi o magari per un pubblico giovane e non troppo esigente dal lato tecnico, Sailor Moon si meriterebbe almeno un 8-9. Ma bisogna anche considerare che gli anni passano e la concorrenza si fa sempre più agguerrita.
Inoltre la versione italiana ha subito forti censure e un adattamento non degno della serie in versione originale.

*Magic*

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*Magic*

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Che dire... Sailor Moon è semplicemente una pietra miliare dell'animazione giapponese, la serie cha ha dato vita al genere delle majokko combattenti e che ha ottenuto un successo planetario, meritato. Questo prodotto non solo ha saputo scuotere il mondo, ma ha segnato anche il cuore di milioni di persone, con la sua trama ed i suoi personaggi. Un must evergreen da vedere.

Fra X

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Fra X

Episodi visti: 46/46 --- Voto 8
La prima mitica serie di "Sailor Moon"! A mio parere la più bella e magari anche la più genuina. Ne ho viste quattro (e devo dire che la terza poi è quella che preferisco dopo la numero 1 anche se col cambio di regia, mi pare di aver letto che c' è stato, e altre cose la saga assume un tono un pò più cupo e orrorifico) mentre della quinta solo qualche episodio. Pare un pò la risposta a serie come "I Cavalieri dlelo Zodiaco" e i "I 5 Samurai" anche se di recente ho letto che originariamente era stata creata solo una guerriera, Sailor V, che poi in questa serie apparirà come Sailor Venus. Ecco perché comunque c' erano videogiochi su di lei ed appariva, a differenza delle altre, già con i poteri. Difatti le verranno dati nella sua serie da Artemis. Quindi origini simili a Sailor Moon come era facile immaginare del resto.
Questa prima l' ho rivista di recente quando è stata trasmessa l' ultima volta nel 2004 (quando vennero saltate due puntate importanti per altro, grrrr) e devo dire che l' ho apprezzata di più di quand'ero piccolo.
La protagonista sarà svogliata e un pò vivace, però è proprio simpatica. Le altre, mano a mano che verranno, presenteranno poi ognuna le proprie caratteristiche. La nostra ricordo che si "scontrava" con la guerriera di Marte, sui cui ad un certo punto avrà anche un diverbio sentimentale.
C' è ogni volta uno scontro con un mostro lanciato a mano a mano da uno dei quattro ufficiali o quello che erano che sono agli ordini di una regina cattiva che a sua volta mi pare fosse subordinata ad un' altra visto quello che succedeva alla fine, con diversi sviluppi nel corso della saga.
Ci sono soprattutto azione e umorismo anche se con Milord, da noi si chiamava così, ad un certo punto con la sua ricerca della principessa che le appare in sogno e il suo passaggio forzato al male porterà una vena di tristezza nonché la musica del carion.
La scena più bella, ma di tutta la saga a mio parere, metterei la fine dell'episodio di quella principessa occhialuta in visita in Giappone.

Filo

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Filo

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Che dire... è unica, fantastica e inimitabile e irripetibile Sailor Moon, è l'unico cartone shojo che io abbia mai amato in assoluto, l'ho nel cuore perchè sono cresciuta con lei e non m'importava di altri anime. Ma adesso obiettivamente, se non ci fosse stata lei a cosa si sarebbero ispirati gli altri, lei diciamo che è stata una di quelle a cui gli autori si sarebbero ispirati per le loro opere, infatti molte eroine moderne assomigliano sia nei modi, nei vestiti, nei poteri e nelle situazioni a questa grandissima (Lucia di Mermaid Melody non assomiglia molto a Usagi?!). Tutti hanno un pò scopiazzato da loro, e poi vogliamo mettere il successo? E poi la grafica è spettacolare ogni volta che vedo quelle trasformazione rimango estasiata dalle movenze e dalla perfezione anatomica che ne trapelano, e poi il fascino che emana ogni sailor, ed ti riesce sempre a farti rimanere incollati allo schermo, ti riesce a farti emozionare e la trama non è per niente così scontata, ma anche l'amore è vissuto in modo più maturo, in tutti i suoi aspetti con i suoi pro e contro, e poi spesso la protagonista si allontana dal ruolo che hanno spesso gli eroi. E' una ragazza comune come noi e con molti difetti, ma che impara dalla vita e riesce a crescere e poi spesso cede il suo ruolo da protagonista o magari lo divide con altri (Chibiusa è un chiaro esempio o Chibichibi). La cosa che adoro di più è che i personaggi sono così REALI, ma ognuno è più speciale e particolare dell'altro. Un grande classico che vorrei fosse di nuovo messo in onda e che vorrei che le più giovani conoscessero: dò un 10 pieno.

Testu

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Testu

Episodi visti: 46/46 --- Voto 8
Bunny (Usagi) è una normale studentessa delle medie, o almeno credeva di esserlo fino a quando non incontrò Luna, una gatta nera in balia di un gruppo di mocciosi che le avevano appiccicato un cerotto sulla fronte. Quel cerotto copriva il simbolo a mezzaluna che le dava la peculiarità speciale di saper parlare la lingua umana, ma una volta liberata e recuperate le sue doti, arruolerà la giovane studentessa come "Sailor Moon", primo membro delle sailor guerriere per salvare l'umanità dal male e ritrovare la principessa Serenity del perduto regno lunare. Bunny non è esattamente il modello di guerriera che questa versione felina del grillo parlante si aspettava, è: svogliata, piagnucolona, goffa... insomma alcuanto inutile come eroina, per di più inizialmente molto dipendente dalla misteriosa figura di Milord, un bell'imbusto in marsina, il cui unico merito è sempre e solo quello di distrarre il mostro di turno per permettere alla Sailor-inetta di dare (dopo un precedente scontro di continue schivate) il colpo finale. Fortunatamente per lei le sailor sono una squadra, quindi pian piano si uniranno nuovi membri: la studiosa ed intelligentissima Amy/Sailor Mercury, la mora e focosa sacerdotessa Rea/Sailor Mars, la forzuta e giunonica Morea/Sailor Jupiter ed infine un pò in sordina la gentile e curiosa Marta/Sailor Venus. Grosso modo col susseguirsi della serie, la formula rimane la stessa, col cambiamento opzionale dei cattivi, delle trasformazioni e dei colpi, nonchè l'aggiunta di nuove Sailor paladine: Sailor Neptune, Uranus, Saturn, Pluto...Stars ecc, più in secondo piano rispetto al gruppetto principale del sistema solare. Naturalmente rimangono altri elementi degni di nota, come il personaggio della piccola Chibiusa, bambina del futuro molto importante nella seconda serie ma poi rimasta un personaggio comunque di primo piano come Sailor mascotte, grazie soprattutto alle sue importanti amicizie, ovvero Ottavia/Saturn e Pegasus.

Che dire Sailor Moon è stato un fenomeno televisivo per lungo tempo ed ha imperversato talmente tanto in tv (sia come cartone che come madrina pubblicitaria di oggettistica varia), che difficilmente qualcuno non la conoscerà, anzi la citò persino Enzo Salvi in Vacanze di natale 2000. Naturalmente la serie aveva anche delle piccole e simpatiche pecche, per esempio le Sailor non cambiavano aspetto per nulla quindi era ridicolo che nessuno le riconoscesse se trasformate alla marinara (Marzio poi come milord o cavaliere della luna si capiva sin dall'inizio), ma comunque non ci si faceva caso più di tanto, erano tante le serie storiche ad avere questi piccoli enigmi. Purtroppo la serie da noi arrivata, costituita da ben 5 stagioni + un paio di film svenduti come puntate continuative, sono state (sempre da noi) pesantemente censurate, forse uno dei peggiori casi in assoluto. Tante erano le accuse assurde di quel periodo contro questo anime: che fosse violento, che desse un cattivo insegnamento alle ragazzine, che istigasse i ragazzi all'altra sponda (quando semmai erano viste perchè scosciate), che in particolar modo le trasformazioni avessero un che di pornografico (quando l'immagine era giusto da barbie con colori psichedelici), ecc. Fatto sta che la caccia alle streghe verso questa serie ha minato profondamente la qualità del prodotto, tagliando scene lunghe riattaccate maldestramente, allegerendo dialoghi e altra roba ormai di uso comune, senza comunque riuscire negli intenti perbenisti, come quello di nascondere il rapporto tra Uranus e Neptune. A dire il vero un paio di nudi capitavano... di rado nella serie, ma non erano nulla di volgare o sottolineato, rimanevano bamboleschi e se poi si fossero limitati a tagliare "solo" quelle scene non sarebbe stato neanche un grande danno, poca roba, tranne nelle puntate con Galaxia uscite martoriate perchè considerate cruente, nonostante proprio sul finale frantumino per due episodi le scatole dello spettatore solo col sermone di una Bunny svolazzante che incita alla NON violenza. Alla fine molti hanno amato questa serie, indipendentemente da quanto fosse vistosamente rovinata quindi è stata triste la notizia che l'autrice Naoko Takeuchi, seccata dal trattamento irrispettoso per la sua opera abbia bloccato (tranne che in Giappone) i diritti mondiali impedendoci da anni di rivederla, ma se devo essere onesto mettendomi nei suoi panni credo abbia fatto bene. Secondo me, Sailor Moon è stata una bella serie e pur non essendo la prima reale innovatrice del genere, ha svecchiato da noi la concezione di ragazze magiche con cui ci aveva cresciuti lo studio Pierrot, dandogli una connotazione Sentai più dinamica ed ispirando poi i successivi lavori.

Credo che le prime tre stagioni siano le migliori, di pari passo alle sigle, mentre nelle restanti due stagioni nonostante compaiano sempre antagonisti accettabili, ritengo che la cura della storia sia avverta minore e la ripetività ormai si faccia sentire eccessivamente. A mio modesto avvisto delle ultime due se ne poteva (e se ne doveva) fare a meno. A volte, anche per via della serie sul cristallo d'argento ho avuto l'impressione che l'autrice riservasse miglior fato alle donne piuttosto che agli uomini (zaffiro, Nevius e compagnia bella), addirittura che i cantanti dell'ultima serie cambiassero fisicamente (non potevano essere marinai ?) mi ha lasciato perplesso, ma quets'ultimo se non ho capito male non fu una sua decisione.

Comunque Sailor moon è e resterà sempre un imperdibile tassello degli appassionati di animazione, una di quelle serie come Mazinga, Pollon, l'uomo tigre e Dragon ball, destinate a riecheggierà per anni ed anni ancora nei nostri ricordi e nelle prossime generazioni.

V-chan

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V-chan

Episodi visti: 200/46 --- Voto 8
Non esente da difetti, la lunga saga delle combattenti che vestono alla marinaretta, hanno senz'ombra di dubbio lasciato la loro impronta nella storia degli anime, riuscendo a riportare in auge la passione per i "cartoon giapponesi" in Italia come non succedeva ormai dagli anni del boom di "Goldrake" o "Mazinga".
Un vero e proprio fenomeno di costume in terra natale, e una gallina dalle uova d'oro per i produttori di giocattoli in tutto il mondo.

"Bishojo senshi Sailor Moon" andò in onda nel lontano marzo 92 in Giappone, in un periodo in cui in TV non c'era nulla di particolarmente interessante.
Ecco allora che minigonne, riferimenti mitologici e religiosi, accenni di astronomia, divise alla marinaretta e belle ragazze riuscirono a rubare i cuori dei giapponesi che ogni sabato alle 19 si sintonizzavano su Asahi TV per seguire le gesta di Usagi & company.
Una sorta di versione femminile di "Saint Seiya" che è riuscita a rispolverare il genere shojo e majokko donandogli nuova linfa vitale (e che vanta non pochi tentativi di imitazioni, spesso piuttosto sbiadite).

La storia sulle prime può apparire semplice e banale, ma con l'andare avanti delle puntate, la trama diventa pian piano più corposa, con riusciti momenti di pathos, per poi concludersi con il più classico dell'happy end in ogni serie.

SailorMoon però è un anime commerciale, e quindi il suo successo doveva essere prolungato il più possibile. Come? Con semplici (e a volte inutili) episodi autoconclusivi utili solo ad "allungare il brodo" e per far durare la serie il più lungo possibile con il conseguente riciclo di scene per le trasformazioni e l'uso dei poteri, diventati i veri "must" della saga.

Un successo planetario, che ha spinto i produttori alla creazione di diversi special, 3 film, musical teatrali (con più di 800 repliche), spettacoli dal vivo e un live action.

Un anime che ha segnato l'infanzia di molti di noi e che ci ha avvicinato al mondo dei manga.
Un ricordo che porterò per sempre nel mio cuore e che mi fa sospirare nostalgicamente ogni volta che osservo la Luna lassù in cielo.

Izu'

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Izu'

Episodi visti: 200/46 --- Voto 9
La mia prima recensione su AnimeClick.it
Su SailorMoon innanzitutto perchè, essendo una serie spettacolare se lo merita in pieno, in secondo luogo perchè ho letto tante di quelle boiate nelle altre recensioni che mi sono indignato..
Innanzitutto SailorMoon non ha aperto per niente il filone delle majokko che esistevano dagli anni 70, però è vero che ha aperto un nuovo filone con le maghette che, invece che risolvere i loro problemi, lottano per degli ideali.. questo è il vero cambiamento della serie e l'innovazione.. per chi non capisce la marinaretta, beh quello è un simbolo di appartenenza giapponese e noi non possiamo comprenderlo a pieno perchè non è nostra cultura..
In ogni caso SM non è solo un'eroina che spiagnucola aspettando che il fioraio di turno lanci una rosa, anzi spesso il fioraio di turno dev'essere protetto da lei..
In SailorMoon sparisce graduatamente Tuxedo Kamen e le Inner Senshi.. ma perchè la storia è incentrata su di lei non sugli altri.. inoltre Mamoru è sempre stato un personaggio di secondo piano fin dalla prima serie per cui finito il suo ruolo (di padre di quella bambina inutile, cosa che l'universo poteva evitarsi in qualsiasi secolo ) è sparito... inoltre non aveva nessun potere, che senso rimanere?
E' vero che SailorMoon è ripetitivo, lungo e a volte insensato... ma allora che diciamo su Naruto? 170 puntate di noia e forse 4, create eliminando tutti i ricordi, sguardi, inutilità, con un po di storia... io preferisco SailorMoon, 5 tutte diverse fra loro in un climax di novità.
E' stato uno dei primi anime di successo internazionale ad affrontare argomenti come l'omosessualità senza censure (da parte dei creatori ovviamente, Mediaset dovrebbe essere bombardata per lo scempio in SailorMoon e in tutto ciò che tocca), perchè il riferimento gaylesbo c'è in oguna delle 5 serie. E consiglio a chi accusa SailorMoon di essere un anime come tanti di guardarsi tutti questi tanti anime e giudicare prima di vedere una puntata a caso e sbuffare...
scusate se sono stato un po velenoso :P
In ogni caso questo anime si merita un bellissimo 9 (un punto in meno per il riempimento che proprio non mi piace).

SilverMoon

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SilverMoon

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
[...] Sailor Moon nasce con il concetto di "innovazione", è l'anime più importante della sua categoria, categoria che è nata da questo anime. Allora, io che sono ormai ossessionata dal mio amore per Sailor Moon, che ho gli anime comics, il manga originale e italiano... ho i dvd e di tutto e di più, posso dirvi che Sailor Moon rimane ineguagliabile in tutti i sensi: con le sue strazianti censure (anche se se ne sarebbe fatto ovlentieri a meno) o meno è un'anime di "fama" mondiale ormai. Per questo credo che non debba andare perso e spero che la Takeuchi ci dia ascolto che ormai neanche le lettere legge più. Mi spaice troppo che le generazioni future non possano sognare come abbiamo fatto noi...

moon

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moon

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
Sailormoon nella luunaaa... hihi. Questo cartone ha dato inizio alla mia grande passione per i manga, che tutt'ora continua ad appassionarmi! Ho visto tantissimi episodi e mi hanno davvrero coinvolto, mi piacerebbe rivederli tutti XD Può sembrare la classica storiella della ragazza imbranata che scopre di essere speciale e che è stata scelta per diffendere la'umanità; troverà l'amicizia e il vero amore... infatti si trattà della storiella che tanti lo definirebberò "BaNALE"! Invece la storia è avvincente e ti fa provare delle emozioni vere che vorresti viverle in prima persona, che ti fannno sognare e scappare dalla realtà... per una volta! Ciao e w i MANGA^.^

Shinichi

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Shinichi

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Sailor moon è il manga che ho seguito con più passione, in fondo mi ha cresciuto e anche se ho 16 anni e è sempre un argomento di discussione con i miei amici, ci ha fatto sognare ogni suo amore, ogni sua avventura, ogni sua trasformazione, ogni suo nemico. Nonostante sia così appassionato non ho idea di quanti episodi ho visto, però non ne ho persi molti. Mediaset ci ha proibito il suo ritorno, però nei nostri cuori rimarrà sempre quella magia che solo Sailor Moon poteva lasciare...

Maetel

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Maetel

Episodi visti: 100/46 --- Voto 8
E' gia' stato detto tutto il bene possibile nelle altre recensioni su sailor moon quindi non mi dilungo sugli aspetti positivi (anch'io a suo tempo ero una fan piu' che sfegatata come tutti!mi ha lasciato un segno indelebile ed é stata la magical girl per eccellenza) per cui volevo parlare di un lato negativo di SM che forse salta meno all'occhio. Nonostante Bunny venga criticata da tutti per essere egoista, pigra, mangiona, e chi piu' ne ha piu' ne metta (ma nei momenti difficili diventa coraggiosissima e generosa ) in realta' questo anime si incentra molto sulla bellezza femminile. Tanto che nell'ultima serie avrebbero inventato le starlight donne(ma per diventare più forti bisogna essere solo donne??) I personaggi maschili contano davvero poco, Marzio nell'ultima serie sparisce (era diventato noioso credo, le apparizioni di milord cha lancia la rosa erano quanto di piu' noioso e ripetitivo esistesse),tanto basta che ci sia la sempre bellissimasplendente sailormoon. Che, diciamoci la verita', non é proprio una ragazza modello... Insomma non so se a voi fa quest'effetto ma a me questo cartone mi fa pensare che quel che conta nella vita é essere belli e splendenti come Sailor Moon, di certo se sei brutto non diventerai mai una Sailor.

jemima

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jemima

Episodi visti: 180/46 --- Voto 10
Sailor moon mi ha accompagnata nella crecita quando ero solo una bambina... nei momenti brutti e in quelli belli io trovavo conforto in quei disegni che per me rappresentavano tutto ciò che io nn ero.... ma che tanto avrei voluto essere. L'eroina, l'amica, la buffa e la dolce di ogni situazione. Ho sempre seguito tutte le puntate... e mi dipiace molto sinceramente che mediaset non abbia piu riproposto Sailor Moon. In piu, per tutte le persone che appena uscita la serie non hanno fatto altro che criticarla, avrei da dire alcune cose. Mi chiedo come sia possibile dire che questo cartone animato non ha senso? Chi l'ha seguito dal principio sa bene che non è la classica storiella con la bacchetta magica (tipica di molti cartoni attuali o succesivi a sailor moon), Sailor Moon era molto di più. Solo il fatto di trovare presente, passato e futuro insieme, come tre mondi paralleli è, a mio avviso, una cosa decisamente diversa dal solito. Apparentemente uguali, ogni puntata spiegava qualcosa di diverso,qualcosa che ci affascinava sempre di piu fino a non poterne piu fare a meno. Vedevo i miei coetanei che compravano scettri lunari, penne lunari, tutto pur di somigliare alla nostra paladina della giustizia. A seguito di questo cartone animato ne sono usciti altri, sicuramente più banali rispetto a quello che era la nostra Sailor Moon. E' facile cercare una cartone in cui sia presente la magia e in cui ci sia una protagonista pronta a risolvere sempre tutto anche a costo della vita. Non è altrettanto semplice crearne uno con lo stesso intreccio, la stessa atmosfera e lo stesso coinvolgimento di Sailor Moon.
Sono anch io dell'opinione che Mediaset abbia dedicato troppo poco a questo cartone animato, riproporlo in un qualsiasi momento della giornata sarebbe gia tanto, dalla prima all ultima serie, è sinceramente triste pensare che i bambini di oggi e quelli a venire non potranno vivere le nostre stesse emozioni.

SilverMoon

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SilverMoon

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Ciao a tutti voi appassionati di anime! Mi trovo qui nella mia stanza a scrivere la recensione di quello che per me è stato uno degli anime più significativi nella storia dell'animazione... certo sarò poco obbiettiva perchè questo è il mio anime-manga preferito, ma Sailor Moon ha davvero lasciato un segno indelebile nei cuori dei suoi appassionati. Chi non ricorda le avventure delle bella e buffissima Bunny? Delle sue amiche che la prendevano sempre in giro ma che la difendevano fino alla morte in nome della loro amicizia? Chi non ricorda il dolce amore tra la nostra principessa Serenity e il suo dolce Endimion, a volte stuzzicato dalla gelosia della loro piccola creatura Kibiusa? Sailor Moon è un mix avvincente e soprattutto vincente di buoni sentimenti ma anche piccoli ostacoli per la loro realizzazione. E per chi dice che è ripetitivo non posso che chiedere se abbia mai pensato sul vero senso di quelle puntate apparentemente inutili... quelle puntate sono solo piccoli passi e ostacoli per arrivare al raggiungimento dei propri ideali... che come nella realtà sono indispensabili per rendere ancora più bello il tanto desiderato e infine avuto successo. Per quanto riguarda la trattazione da parte della Mediaset posso solo dire che ha veramente limitato il successo di Sailor Moon, per quanto questo sia già di per se famosissimo in tutta Europa. Storia stravolta, sigle tagliate, censure che chiunque le abbia fattte può considerarsi non solo un semplice lavoratore, ma un vero e proprio maniaco del taglia e cuci... lasciando buchi un po d'appertutto... pessimo! E per quanto stia cercando in tutti i modi di contribuire nell'impresa titanica di far ritrasmettere questo anime in tv non si han risultati... perchè anke voi che scrivete qui non aiutate le varie petizioni? In fondo siamo noi che facciam crescere questa grande società che è la Mediaset quindi perchè non kiedere quello che ci piace invece di farci incurcare le loro idee assolute? Spero che Sailor Moon venga ritrasmesso e non solo per me (ho già tutte le puntate), ma per i bimbi di oggi o i ragazzi che non han mai avuto occasione di segure l'anime dal principio alla fine... queste sono emozioni rubate alle nuove generazioni... e per noi che abbiamo avuto l'occasione di seguire le guerriere sailor sappiamo che queste emozioni sono importanti per sorridere e versare lacrime di gioia negli anni avvenire al solo pensiero di quanto ci facevano sognare... come ora... guardo la mia camera tappezzata di poster bamboline scettri e quant'altro possa avere una collezionista come me... e mi vien da sorridere... in me c'è sempre la bimba di una volta... X=D W Sailor Moon

HaruxMichi_love

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HaruxMichi_love

Episodi visti: 46/46 --- Voto 10
Cosa penso quando mi viene in mente Bishoujo Senshi Sailor Moon?
Innanzitutto all'orrida trasformazione che ha compiuto quando è arrivato all'uscio della Mediaset! Creato da Naoko Takeuchi (non mi ricordo se si scrive così) nei lontani anni della mia infanzia, Sailor Moon non è mai banale, poichè il banale, sono gli Anime attuali. Sailor Moon è stato il precedessore di molti dei maho-shoujo, che la gente oggi guarda, Perciò ritengo debba stare su un piedistallo.
Magari oggi non farà molta concorrenza alle nuve "avanzatissime tecnologie grafiche e tramistiche" (mi serviva qualcosa di altisonante, e non trovavo la parola! ^_^'), ma io non lo guardo oggi, lo guardo a i tempi quando ci ha fatto sognare. La storia parla di Giustizia e di Amore, nonchè Amicizia e tutti quei valori a cui molti fingono di dare credito, e che l'anime nonchè il manga riportano.
La protagonista indiscussa dell'Anime è Bunny, nonchè Sailor Moon, nochè principessa Selenity noche... si ok, la cosa si sviluppa un po' intricatamente ma tra dirlo e vederlo ci stanno due belle differenze. é attraverso i suoi occhi che il... fan, chiamiamolo così, guarda il mondo di Bishoujo Senshi Sailor Moon, gli occhi di una ragazza come tutte le altre, che cresce, ma con qualche cosa in più.
La mia recensione sarà pur breve ma in realtà inizia qua... alloooora... Parlando di censure... Cioè mi trasmettete durante il pomerigio di Domenica film Italiani di Dubbio Gusto e mi censurate qualche battuta d'amore tra Michiru e Haruka (rispettivamente Sailor Neptunos e Sailor Uranus... non mi chiedte i nomi Italiani perchè con mi somma gioia sto imparando a dimenticarli)... Non ci sono scene esplicitè, ci sono solo battute.
é Yuri e allora??? Avrei molto da ridire su questa cosa (ma non mi esprimo altrimenti andrei contro molta gente e anche contro le leggi della Chiesa e tutte ste stronzate varie, nonchè alle fans Yaoiste... etc etc etc) Poi... Volete capirlo si o no, che non per forza essere Anime, equivale a "prodotto scemo per mocciosi"?. prima che arivasse in Italia Sailor Moon aveva una trama.. Purtroppo dato che i soldi non crescono sugli alberi, mi sto adattando viaggiando su vari Siti nella ricerca vana di qualche informazione sulla vera Saga di Sailor Moon...
Pooi... io sono una fan scatenata di cristina D'Avena... ma sentite Oh voi Dei Decaduti che create i background Italiani degli Anime, voi un lavoro migliore non potevate trovarvelo? Cosa vuol dire Silor Moon, ripetuto per 4 5 volte ogni volta ogni tre minuti????... e che cacchio! Naturalmente distinguiamo... non è Cristina D'Avena che si crea le colonne sonore, quindi niente ripercussioni su di lei. Lei canta solo.
Penso di aver espresso tutto il mio amore su Sailor Moon. Perchè Sailor Moon sarà sempre quel bel anime che quando ero piccola mi faceva sognare. E questo, cari miei, non si tocca!

Coordialmente HaruxMichi_love (oh, Chise_Chan, come volete!)

shinji80

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shinji80

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
E chi se la può scordare!!! E' stato per me l' anime che mi ha iniziato a questo fantastico mondo che è l' avventura giapponese, mi ricordo che quando la mandarono in onda la prima volta è stato il 3 febbraio del 1995, e da li è cambiata la mia vita, non avevo alcun interesse ma con SM ho trovato un motivo valido per spendere il mio tempo libero, dal momento che da quel giorno mi sono appassionato all' animazione giapponese, undici anni sn passati e Sailor Moon è per me indimenticabile, romantico, spassoso, serio, commovente, e con azione quanto basta e con valori importanti come l' amicizia e l' amore!! Spero solo che Shin Vision vinca la sua battaglia per avere i diritti e farci vedere questo bellissimo nell' edizione che merita: W Sailor Moon W Shin Vision!!!

Yukimura Tokine

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Yukimura Tokine

Episodi visti: 100/46 --- Voto 8
Il mio primo anime serio....ho visto tutte le serie quando avevo circa 8-9-10-11 anni -chi si ricorda più...- ho scritto 100 episodi perchè non mi ricordo nemmeno il numero...
Bello, molto bello. Forse troppo lungo, ma mi ha appassionato molto: il reparto grafico è molto carino, le musiche accattivanti - ho qualcosa da ridire sul doppiaggio italiano ma dovrei occpuare come minimo 600 pagine di recensione, percui mi astengo... - la storia è ultra carina...
bellobellobello^_____^

Vale86

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Vale86

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Ho visto tutto e di più su questo anime che ritengo essere il più bello in assoluto, che cosa dire? L'amicizia tra ragazze, il coraggio, la grande ricchezza di emozioni sono solo alcuni aspetti di SM, elencarli tutti è impossibile! Il genere potrà anche non piacere, ci sono episodi "riempitivi", non posso mica negarlo anche perchè altrimenti non sarei obiettiva, ma al tempo stesso ogni episodio ha qualcosa che lo rende speciale. Poi l'animazione è davvero bella e non dimentichiamo che è il capostipite di tutta una serie di anime successivi che per quanto possano essere belli (anche se qui andiamo a gusti ^^) sono figli di SM, l'unica ed inimitabile! Insomma aspettando che i diritti siano sbloccati... W Sailor Moon!

narnia

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narnia

Episodi visti: 200/46 --- Voto 10
Ciao. Che posso dire se non: SONO PAZZA DI SAILOR MOON?!
Talmente pazza che sono diventata collezionista di tutte le serie e di tutti i suoi film. Chi giudica banale e ripetitivo Sailor Moon non sbaglia del tutto. Hanno perfettamente ragione nel dire che solo alcune puntate sono interessanti veramente, ma ci ha fatto credere nella magia, ha dato a noi "bambine di ieri" il potere di combattere il male con la fantasia e di togliere finalmente l'esclusiva ai maschietti.
E bisogna dare il merito che fu il precursore di tutti questi cartoni animati copia. Quindi evviva Sailor Moon ed evviva i vecchi manga. Quelli sì che erano cartoni animati.

jane_lane

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jane_lane

Episodi visti: 180/46 --- Voto 8
Da ragazzina ho guardato spesso Sailor Moon anche se a dir la verità non è che mi piacesse granchè, lo seguivo così come seguivo più o meno tutti i cartoni mediasettiani.
Chi dice che questo anime è molto ripetitivo ha ragione da vendere: in ogni serie le puntate interessanti sono pochine (2-3 centrali e quelle finali), le altre sono praticamente tutte uguali, senza contare il fatto che passano un terzo dell'episodio a trasformarsi o a preparare i colpi.
Però merita un voto alto per due motivi: primo perchè l'idea di base (una maghetta con tanto di scettri colorati e costume tamarro che invece di fare la idol combatte le forze del male) è stata una furbata pazzesca, e le serie che l'hanno ripresa non si contano.
Secondo perchè come qualcuno ha già fatto notare questo titolo ha fatto storia, nel bene o nel male Sailor Moon è rimasta nei ricordi di tutti noi.
Quindi tutto sommato un 8 Bunny & co. se lo meritano!

rada

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rada

Episodi visti: 180/46 --- Voto 9
Ammetto di non poter essere veramente obbiettiva nel giudicare Sailormoon... il fatto è che durante l'infanzia questo cartone animato era per me un'ossessione: se per qualche ragione perdevo una puntata delle sailor era una vera tragedia... una volta, mentre ero malata nel mio letto con la febbre, ho iniziato a invocare tra le lacrime Sailormoon e le sue comari... insomma, questo anime fa parte della mia breve vita in modo significativo, e non può che meritare un voto eccellente... i personaggi sono molto caratterizzati e le situazioni molto godibili, soprattutto per quanto riguarda la vita privata delle protagoniste e le drammatiche puntate finali di ogni serie. Una pecca che riconosco solo ora è la ripetitività dei combattimenti con il demone di ogni puntata: il demone attacca, le sailor a turno contrattaccano senza riuscire però a sconfiggerlo, così interviene sailor moon che lo mette ovviamente k.o. quando ero più piccola però questa ripetitività non mi pesava per niente, anzi, era una dovuta conferma della lotta delle sailor contro il male. Comunque questo anime contiene, tra un combattimento e l'altro,episodi molto divertenti, a volte toccanti, che rendono l'anime particolareggiato e molto piacevole anche per un pubblico un pò più cresciuto.

Zelgadis

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Zelgadis

Episodi visti: 46/46 --- Voto 9
Immagino che qualsiasi appassionato abbia visto almeno una volta Sailor Moon. Ripeto quanto detto su Evangelion (sì, proprio Eva): il voto è un giudizio personale, ma in questo caso conta poco, è un pezzo di storia, bisogna conoscere la serie per definirsi un appassionato. Sailor Moon, la combattente che veste alla marinara che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione. :D
Beh, capisco che a molti possa non piacere, ma ha lasciato una traccia indelebile nella storia dell'animazione.

Pincopallino

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Pincopallino

Episodi visti: 140/46 --- Voto 5
Sì, questo Anime é ottima fattura e sarebbe stato uno di quelli lasciano un segno permanente nella storia, peccato che la versione italiana sia stata brutalmente censurata (le prime 2 sono state quasi risparmiate, mentre le restanti 3 sono letteramente massacrate, praticamente una carneficina) specialmente l'ultimo episodio della 5^a. Musiche, dialoghi, scene e quant'altro é stato fatto a pezzi, soprattutto la relazione semi-lesbica tra Haruka e Michiru, stravolgimenti sessuali (Zoisite e Fish Eye nella versione italiana sono diventati donne e mentre in quella originale sono maschi!!!), musiche (alcune sono sparite e altre rimpiazzate).