Black Cat
Il manga di Black Cat è un buon manga, però non posso dire altrettanto di questo suo anime.
La qualità tecnica è molto, ma molto, variabile, buona in alcuni episodi ma in certi episodi è alquanto scadente sopratutto come animazioni.
La storia è la vera nota dolente di questo adattamento animato, qui hanno apportato delle modifiche e cambiamenti non sempre azzeccati, anzi che a volte lasciano a desiderare, inoltre hanno tagliato molte parti del manga, questo anime in alcuni punti sembra una versione molto semplificata e ridotta delle stesse parti del manga. Un' inaccettabile opera di tagli.
Per dirla in breve, questo anime di "Black Cat" è nettamente inferiore al suo manga.
Un occasione sprecata, potevano fare un buon anime invece non è stato così.
La qualità tecnica è molto, ma molto, variabile, buona in alcuni episodi ma in certi episodi è alquanto scadente sopratutto come animazioni.
La storia è la vera nota dolente di questo adattamento animato, qui hanno apportato delle modifiche e cambiamenti non sempre azzeccati, anzi che a volte lasciano a desiderare, inoltre hanno tagliato molte parti del manga, questo anime in alcuni punti sembra una versione molto semplificata e ridotta delle stesse parti del manga. Un' inaccettabile opera di tagli.
Per dirla in breve, questo anime di "Black Cat" è nettamente inferiore al suo manga.
Un occasione sprecata, potevano fare un buon anime invece non è stato così.
Non è facile esprimere un giudizio su "Black Cat" data la presenza di note positive ma anche di non trascurabili aspetti negativi. La storia è incentrata sul tema della giustizia. Sono rappresentate in particolare due realtà diverse: da una parte Kronos, associazione dedita al perseguimento della pace nel mondo, disposta a adoperare ogni mezzo, anche il più cruento, pur di raggiungere il proprio fine; dall'altra gli sweeper, cacciatori di taglie che, pur mirando allo stesso obiettivo di Kronos, seguono un'altra via che esclude l'omicidio. Tematica forte e ambiziosa che offre più volte spunti di riflessione e che si avvale di una buona caratterizzazione dei personaggi e anche di una discreta grafica.
La trama inizialmente sfrutta toni più drammatici che si smorzano con il proseguire della serie cadendo talvolta in tratti eccessivamente patetici se si considera lo sprint di partenza. Dinanzi al cambiamento così radicale del protagonista, che avviene da un episodio all'altro, sono rimasta disorientata. Le modalità di conduzione della trama non mi hanno entusiasmato. Soprattutto le scene d'azione, in cui è frequentemente adoperato il flashforward non mi hanno particolarmente impressionato, anzi l'adozione di tale tecnica produce un effetto abbastanza confusionario e, mostrando immagini successive, toglie a volte quel senso di suspense sempre presente in un combattimento. In particolare nel finale avrei preferito una narrazione più fluida e meno frammentata.
Il livello della trama rimane comunque nella media, gli avvenimenti si susseguono velocemente catturando con curiosità lo spettatore ma comunque non raggiungendo mai un eccezionale valore e certamente non brillando per originalità. Le musiche non sono niente male; carina la prima sigla di chiusura che con un andamento allegro riduce il tono più pesante dei primi episodi.
Nel complesso il punto forte di quest'anime è nell'intensità del messaggio che intende trasmettere e nella storia che punta soprattutto su passaggi a effetto. Il risultato è un prodotto piacevole ma nonostante ciò le pecche si fanno sentire. Credo che un 5 e mezzo come valutazione sia un compromesso ragionevole.
La trama inizialmente sfrutta toni più drammatici che si smorzano con il proseguire della serie cadendo talvolta in tratti eccessivamente patetici se si considera lo sprint di partenza. Dinanzi al cambiamento così radicale del protagonista, che avviene da un episodio all'altro, sono rimasta disorientata. Le modalità di conduzione della trama non mi hanno entusiasmato. Soprattutto le scene d'azione, in cui è frequentemente adoperato il flashforward non mi hanno particolarmente impressionato, anzi l'adozione di tale tecnica produce un effetto abbastanza confusionario e, mostrando immagini successive, toglie a volte quel senso di suspense sempre presente in un combattimento. In particolare nel finale avrei preferito una narrazione più fluida e meno frammentata.
Il livello della trama rimane comunque nella media, gli avvenimenti si susseguono velocemente catturando con curiosità lo spettatore ma comunque non raggiungendo mai un eccezionale valore e certamente non brillando per originalità. Le musiche non sono niente male; carina la prima sigla di chiusura che con un andamento allegro riduce il tono più pesante dei primi episodi.
Nel complesso il punto forte di quest'anime è nell'intensità del messaggio che intende trasmettere e nella storia che punta soprattutto su passaggi a effetto. Il risultato è un prodotto piacevole ma nonostante ciò le pecche si fanno sentire. Credo che un 5 e mezzo come valutazione sia un compromesso ragionevole.
Black Cat è una serie anime di ventitré episodi. A fare subito colpo sullo spettatore è senza dubbio il protagonista Train Heartnet, un giovane ragazzo di bell’aspetto, simpatico, ma se necessario capace di essere cattivo e spietato come pochi.
La trama, che trovo molto bella e intrigante, racconta di Train, un tempo facente parte di un’organizzazione per la quale commetteva omicidi su commissione, il quale, una volta conosciuta una ragazza di nome Saya, decide di mollare l’Organizzazione XIII per cui lavorava. Questo lo porta a diventare uno sweeper, cioè un cacciatore di taglie insieme al suo amico Sven. Un altro ex-membro dell’organizzazione, però, ucciderà Saya, la nuova amica di Train, il quale cercherà la sua personale vendetta, dando inizio alla caccia verso Creed, l’assassino di Saya.
I disegni e le animazioni sono molto buoni, e sono anche parecchio simili alle illustrazioni del manga di Yabuki Kentaro. Tutti i personaggi hanno un buon design è sono ben caratterizzati. Il mio preferito è il protagonista, ma anche Sven, Eve e i tanti e vari nemici non sono da meno.
Consiglio a tutti la visione di questa serie anime, per la storia valida e per i bei disegni, anche se consiglio maggiormente la lettura del manga, secondo me più completo, dettagliato e meglio disegnato. Io, infatti, l’ho gradito più dell’anime, anche se non sono rimasto per nulla deluso da quest’ultimo, che resta godibilissimo anche senza la lettura del manga.
Davvero belle entrambe le sigle, quella d’apertura e quella di chiusura, in particolare mi piacciono molto le canzoni.
Questa serie purtroppo non è stata ancora importata e doppiata, dunque è per ora visibile solo tramite fan sub.
La trama, che trovo molto bella e intrigante, racconta di Train, un tempo facente parte di un’organizzazione per la quale commetteva omicidi su commissione, il quale, una volta conosciuta una ragazza di nome Saya, decide di mollare l’Organizzazione XIII per cui lavorava. Questo lo porta a diventare uno sweeper, cioè un cacciatore di taglie insieme al suo amico Sven. Un altro ex-membro dell’organizzazione, però, ucciderà Saya, la nuova amica di Train, il quale cercherà la sua personale vendetta, dando inizio alla caccia verso Creed, l’assassino di Saya.
I disegni e le animazioni sono molto buoni, e sono anche parecchio simili alle illustrazioni del manga di Yabuki Kentaro. Tutti i personaggi hanno un buon design è sono ben caratterizzati. Il mio preferito è il protagonista, ma anche Sven, Eve e i tanti e vari nemici non sono da meno.
Consiglio a tutti la visione di questa serie anime, per la storia valida e per i bei disegni, anche se consiglio maggiormente la lettura del manga, secondo me più completo, dettagliato e meglio disegnato. Io, infatti, l’ho gradito più dell’anime, anche se non sono rimasto per nulla deluso da quest’ultimo, che resta godibilissimo anche senza la lettura del manga.
Davvero belle entrambe le sigle, quella d’apertura e quella di chiusura, in particolare mi piacciono molto le canzoni.
Questa serie purtroppo non è stata ancora importata e doppiata, dunque è per ora visibile solo tramite fan sub.
Rare volte mi capita di ricavare così pochi stimoli dalla visione di un film, di un anime o quant´altro, a un punto tale da rimanere completamente disinteressato a qualsiasi vicenda o discorso si sviluppino sullo schermo, e "Black Cat" è una di queste volte.
Lo definirei il "solito" shounen da quattro soldi, ecco. Nel senso che in giro vi sono fin troppe cavolate che rientrano in questo genere senza mai apportarvi una ventata d'innovazione, ed è alquanto grave che esse costituiscano addirittura il ventaglio di titoli più rinomati in tale ambito.
"Black Cat" è un nome abbastanza famoso: grazie al giro d´autori, produttori e sviluppatori coinvolti nel progetto, la controparte animata del manga di Kentaro Yabuki, pubblicato senza problemi su Shōnen Jump nel 2000, riceve molte attenzioni, in vari campi mediatici. Lo studio Gonzo dà come sempre prova della sua abilità nell´elaborare in ogni occasione una forma d´animazione che si conformi alle particolarità stilistiche della serie presa in considerazione, e il discorso non fa una grinza con questa produzione, capace di fornire molte soddisfazioni in tal senso. Infatti molto belli sono i colori, spettacolare è la dinamicità di alcune animazioni, efficacie l´impiego frequente di primi piani per le figure in movimento su schermo e così via. Niente male è la colonna sonora, che comunque non fa gridare al miracolo... Ed è proprio di quest´ultimo che "Black Cat" avrebbe bisogno per far sì che la minuscola lista di meriti non si concluda qui. Tutto il resto, detto francamente, è assolutamente inutile.
La storia parte con il piede giusto (ma si parla di un paio d´episodi), per poi piombare dentro un precipizio con tutta se stessa, come se volesse a tutti i costi risultare banale al punto da stufare lo spettatore, e il finale le dà il colpo di grazia. La narrazione è importuna, dozzinale, colma di dialoghi senza concretezza e macchiata qua e là da fasi di concitata azione non affinata da un minimo sprazzo di fantasia. La trama è di quelle che, osservate alla radice, non varrebbero la minima considerazione. Situazione analoga per i personaggi, che celebrano egregiamente la parola "stereotipo".
Insufficiente.
Lo definirei il "solito" shounen da quattro soldi, ecco. Nel senso che in giro vi sono fin troppe cavolate che rientrano in questo genere senza mai apportarvi una ventata d'innovazione, ed è alquanto grave che esse costituiscano addirittura il ventaglio di titoli più rinomati in tale ambito.
"Black Cat" è un nome abbastanza famoso: grazie al giro d´autori, produttori e sviluppatori coinvolti nel progetto, la controparte animata del manga di Kentaro Yabuki, pubblicato senza problemi su Shōnen Jump nel 2000, riceve molte attenzioni, in vari campi mediatici. Lo studio Gonzo dà come sempre prova della sua abilità nell´elaborare in ogni occasione una forma d´animazione che si conformi alle particolarità stilistiche della serie presa in considerazione, e il discorso non fa una grinza con questa produzione, capace di fornire molte soddisfazioni in tal senso. Infatti molto belli sono i colori, spettacolare è la dinamicità di alcune animazioni, efficacie l´impiego frequente di primi piani per le figure in movimento su schermo e così via. Niente male è la colonna sonora, che comunque non fa gridare al miracolo... Ed è proprio di quest´ultimo che "Black Cat" avrebbe bisogno per far sì che la minuscola lista di meriti non si concluda qui. Tutto il resto, detto francamente, è assolutamente inutile.
La storia parte con il piede giusto (ma si parla di un paio d´episodi), per poi piombare dentro un precipizio con tutta se stessa, come se volesse a tutti i costi risultare banale al punto da stufare lo spettatore, e il finale le dà il colpo di grazia. La narrazione è importuna, dozzinale, colma di dialoghi senza concretezza e macchiata qua e là da fasi di concitata azione non affinata da un minimo sprazzo di fantasia. La trama è di quelle che, osservate alla radice, non varrebbero la minima considerazione. Situazione analoga per i personaggi, che celebrano egregiamente la parola "stereotipo".
Insufficiente.
Facciamo così, l'anime può non essere quel superlativo assoluto che state cercando, può peccare in molti punti, può lasciare con l'amaro in bocca in alcune occasioni, può annoiare in altre, ma prendiamo tutte le puntate insieme, uniamo la storia e i personaggi: cosa ne viene fuori?
Un anime che sa fare il suo lavoro, intrattenere, raccontare delle storie e far provare delle emozioni. Capisco perfettamente che il manga è fatto in modo migliore, ma non me la sento proprio di "buttare" la versione anime; diciamo che la potete vedere per incentivarvi a seguire il manga, e se avete già il manga la potete vedere per gustarvi alcuni bei momenti e combattimenti in modo spensierato.
Per quanto mi riguarda è un prodotto che merita e che è già nella mia lista di anime preferiti.
Un anime che sa fare il suo lavoro, intrattenere, raccontare delle storie e far provare delle emozioni. Capisco perfettamente che il manga è fatto in modo migliore, ma non me la sento proprio di "buttare" la versione anime; diciamo che la potete vedere per incentivarvi a seguire il manga, e se avete già il manga la potete vedere per gustarvi alcuni bei momenti e combattimenti in modo spensierato.
Per quanto mi riguarda è un prodotto che merita e che è già nella mia lista di anime preferiti.
Purtroppo non me la sento di dare un voto più alto di 6 a questo anime.
E mi dispiace moltissimo, dato che il manga è tra i miei preferiti in assoluto (tant'è che la mia recensione del manga è da 10)!
L'anime non tiene assolutamente il passo.
Il primo problema è la variazione della trama, che non migliora assolutamente la storia, ma la rende anzi, più sbrigativa e inutilmente semplificata. I personaggi compiono azioni che non gli si confanno, tradendo il loro "vero spirito" e il loro vero carattere.
La grafica non è male, anche se la ripetizione dei frame si verifica troppe volte, abbassando notevolmente la qualità del lavoro.
Un consiglio? Se volete guardatelo pure, ma non fatevi sfuggire il manga!
E mi dispiace moltissimo, dato che il manga è tra i miei preferiti in assoluto (tant'è che la mia recensione del manga è da 10)!
L'anime non tiene assolutamente il passo.
Il primo problema è la variazione della trama, che non migliora assolutamente la storia, ma la rende anzi, più sbrigativa e inutilmente semplificata. I personaggi compiono azioni che non gli si confanno, tradendo il loro "vero spirito" e il loro vero carattere.
La grafica non è male, anche se la ripetizione dei frame si verifica troppe volte, abbassando notevolmente la qualità del lavoro.
Un consiglio? Se volete guardatelo pure, ma non fatevi sfuggire il manga!
Gli do un 7 per la storia che secondo me è molto bella, anche se non viene estesa molto bene. A parte la qualità dell'anime che è davvero scarsa, la trama, che sul manga è sviluppata leggermente meglio, è buona anche se piena di forzature. Devo dire che appena l'ho visto mi sono quasi forzato dal vederlo, dato che avevo letto il manga e mi era piaciuto molto,anche per il disegno, vedendo quell'animazione da quattro soldi in cui i volti dei personaggi a volte sono fatti bene ed altre sembrano degli sgorbi. Per il resto è un anime piuttosto banale per quanto riguarda i classici tipi con poteri strani (che alla fine sono pressappoco sempre gli stessi) e il buono di turno che con una pistola se ne va in giro tentando di compiere la sua vendetta(anche se non vuole vendicarsi :p), le scene di combattimento ultra tagliate,non si vede una goccia di sangue in tutto l'anime, segno che l'autore ha voluto commercializzarlo il più possibile, cosa che odio, e in un anime di azione è praticamente impossibile non vedere nemmeno una goccia di sangue, non sono sadico, ma cavolo un pò di veridicità... Se non fosse stato per le forzature sarebbe stato un anime da 8 pieno, però questo è quello che Kentaro Yabuki ci ha voluto proporre e noi l'accettiamo... anche se a malincuore.
P.S. Anche con tutte le critiche che gli ho fatto consiglio comunque di vederlo^^
P.S. Anche con tutte le critiche che gli ho fatto consiglio comunque di vederlo^^
Black Cat ritrae un Train Heartnet carismatico e virtuoso, che però raggiunge la sua completezza soltanto grazie ai cambiamenti instillati in lui dai personaggi che di giorno in giorno incontra, e per cui comincia a provare affetto. Come una boccia su di un tavolo verde, ogni incontro ne modifica la traiettoria e, colpo dopo colpo, anche la trama subisce capovolgimenti e inversioni di marcia.
Ogni personaggio è completo di un background approfondito, che fortunatamente non viene riproposto nella narrazione o flashback.
Lo svolgimento serrato è costellato di personaggi che per un motivo o per l’altro si ritrovano a dover combattere contro lo stesso nemico, e in una escalation di unione di gruppo e coesione quasi marziale, finiranno a spalleggiarsi come veri compagni.
Una morale buona da tenere a mente, ovvero che uccidere è sbagliato indipendentemente dalle circostanze (se sei tanto forte per potertelo permettere, aggiungo io), pur riportandoci a climi Daitarn Treniani, non diventa melensa e si limita a suggerire che, di tanto in tanto, ci può essere una alternativa.
Nel pacchetto è incluso un umorismo divertente e spontaneo che prende di mira gli stereotipi, dall’eroe alla liceale, al sempre impacciato sentimentalismo maschile.
Un finale un po’ in corsa stringe troppo i tempi, ma la conclusione rimane molto lineare e chiara.
Buona visione e giù di orichalcon!
Ogni personaggio è completo di un background approfondito, che fortunatamente non viene riproposto nella narrazione o flashback.
Lo svolgimento serrato è costellato di personaggi che per un motivo o per l’altro si ritrovano a dover combattere contro lo stesso nemico, e in una escalation di unione di gruppo e coesione quasi marziale, finiranno a spalleggiarsi come veri compagni.
Una morale buona da tenere a mente, ovvero che uccidere è sbagliato indipendentemente dalle circostanze (se sei tanto forte per potertelo permettere, aggiungo io), pur riportandoci a climi Daitarn Treniani, non diventa melensa e si limita a suggerire che, di tanto in tanto, ci può essere una alternativa.
Nel pacchetto è incluso un umorismo divertente e spontaneo che prende di mira gli stereotipi, dall’eroe alla liceale, al sempre impacciato sentimentalismo maschile.
Un finale un po’ in corsa stringe troppo i tempi, ma la conclusione rimane molto lineare e chiara.
Buona visione e giù di orichalcon!
Inizio con il dire che la qualità delle animazioni è un po superiore alla media, i disegni sono carini e la colonna sonora davvero davvero bella; il problema è che le sue qualità si fermano qui, le prime 3 puntate fanno sperare in un anime da 8 ma subito dopo le primissime puntate vi è un totale crollo della storia ma soprattutto dei personaggi. Il peggio però arriva solo nelle ultime puntate (18-23) dove probabilmente la produzione non avendo più a disposizione il direttore del montaggio, che con ogni probabilità si deve essere suicidato a causa dell'abominio che stava producendo, ha deciso di tagliare e montare il tutto come veniva disegnato dando vita a una porcheria di rara bruttezza. Devo dire però che per inverso CONSIGLIO QUESTO ANIME A TUTTI (sempre che ve ne sia qualcuno) GLI AMANTI DI GROOVE RAVE ADVENTURE, perchè era da quando l'ho visto che non provavo quella sensazione di disgusto. Se proprio si vuole mettere del buonismo in un anime o un manga in modo così sviscerato per lo meno si potrebbe guardare e imparare qualcosa da trigun...
Mi spiace dare un voto così basso a Black Cat, visto che mi piace molto il manga, ma bisogna dare a Cesare ciò che è di Cesare.
Rispetto al manga l'anime di Black Cat è troppo sbrigativo, ci sono abbastanza (anche troppi)cambiamenti rispetto alla trama della versione cartacea, e sinceramente la grafica e le animazioni lasciano un pò l'amaro in bocca.
Leggetevi il manga, quello merita la vostra attenzione, l'anime invece, se non siete dei fan sfegatati di Black Cat, lasciatelo perdere, ci sono molte produzioni migliori in giro.
Rispetto al manga l'anime di Black Cat è troppo sbrigativo, ci sono abbastanza (anche troppi)cambiamenti rispetto alla trama della versione cartacea, e sinceramente la grafica e le animazioni lasciano un pò l'amaro in bocca.
Leggetevi il manga, quello merita la vostra attenzione, l'anime invece, se non siete dei fan sfegatati di Black Cat, lasciatelo perdere, ci sono molte produzioni migliori in giro.
Un anime difficile da valutare.
Non è un opera d'arte, come molti la descrivono ma, soprattutto, non si può giudicare un anime dopo 3 episodi, al massimo posso concepire delle impressioni iniziali, non certo una votazione.
Molte serie si rivoluzionano nella loro durata addirittura soltanto verso la fine...
Ad ogni modo un disegno buono, credo molto ben azzeccate siano le musiche con le scene, una bella colonna sonora.
La trama è stata decritta bene (per sommi capi ovviamente, altrmenti si rovina la visione) da conzumata.
c'è lo studio Gonzo alle spalle pertanto è una garanzia.
Tornando all'anime l'inizio fa pensare (almeno a me ha dato questo effetto) ad un noir maschile.
Lui un killer spietato che sembra senza emozini ecc...
L'organizzazione Kronos (non so se ricordate Guyver) è un nome che ha il suo effetto. Ad ogni modo l'anime ha due cambi di scena significativi il primo nelle prime puntate circa dalla 3 alla 6 dove il personaggio cambia proprio la sua figura, addirittura l'abbigliamento... >_>
Ma anche la personalità, lo sguardo ne risentono.
Verso la fine entra in scena veramente troppa fantascenza , quì mi trovo d'accordo con matamoro, un pò troppo video game.
Non sò se non sono rimasto "contento" del risultato complessivo per le mie aspettative o altro, comunque sia questi cambiamenti sostanziali "senza sosta" lasciano un pò di amaro in bocca.
Regà il gilè che Train si mette dalla puntata 6 fino alla fine è ridicolo!!!
Diciamo che a mio parere se non avete cose più entusiasmanti potete vederlo, sicuramente allieterà le vostre serate ed è un buon prodotto.
Non è un opera d'arte, come molti la descrivono ma, soprattutto, non si può giudicare un anime dopo 3 episodi, al massimo posso concepire delle impressioni iniziali, non certo una votazione.
Molte serie si rivoluzionano nella loro durata addirittura soltanto verso la fine...
Ad ogni modo un disegno buono, credo molto ben azzeccate siano le musiche con le scene, una bella colonna sonora.
La trama è stata decritta bene (per sommi capi ovviamente, altrmenti si rovina la visione) da conzumata.
c'è lo studio Gonzo alle spalle pertanto è una garanzia.
Tornando all'anime l'inizio fa pensare (almeno a me ha dato questo effetto) ad un noir maschile.
Lui un killer spietato che sembra senza emozini ecc...
L'organizzazione Kronos (non so se ricordate Guyver) è un nome che ha il suo effetto. Ad ogni modo l'anime ha due cambi di scena significativi il primo nelle prime puntate circa dalla 3 alla 6 dove il personaggio cambia proprio la sua figura, addirittura l'abbigliamento... >_>
Ma anche la personalità, lo sguardo ne risentono.
Verso la fine entra in scena veramente troppa fantascenza , quì mi trovo d'accordo con matamoro, un pò troppo video game.
Non sò se non sono rimasto "contento" del risultato complessivo per le mie aspettative o altro, comunque sia questi cambiamenti sostanziali "senza sosta" lasciano un pò di amaro in bocca.
Regà il gilè che Train si mette dalla puntata 6 fino alla fine è ridicolo!!!
Diciamo che a mio parere se non avete cose più entusiasmanti potete vederlo, sicuramente allieterà le vostre serate ed è un buon prodotto.
Decisamente un bell'anime, divertente ma anche riflessivo in molti punti. Ottima a mio avviso la regia con flashforward e svolgimento a scatti della storia veramente ben congeniati e molto buona l'animazione ed il design. Caratterizzazioni degne di un anime di tal livello con tutti i protagonisti nettamente caratterizzati in maniera diversa l'uno dall'altro. Concordo appieno che bisogna vedere tutti gli episodi per gustarlo appieno, anche se nel finale a mio avviso diventa un po' troppo supereroistico e videogame style (gusti personali, a me non piacciono eccessivamente). Ho notato però che le azioni e i combattimenti passano in secondo piano rispetto alla psicologia dei personaggi ed allo svolgimento della trama, quindi il mio voto rimane un bel 9 pieno
Ho letto le altre recensioni, e posso affermare che black cat non si può valutare dai primi 3 episodi. Questo è uno di quelle anime che inizia con una storia la quale poi si stravolge completamente. In questo caso cambiano i compagni, gli ideali, le motivazioni e anche il carattere del protagonista.
Train è un ragazzo serial killer senza scrupoli,il migliore di tutta la sua società. La sua vita solitaria viene sconvolta da una ragazza, saya, che gli fa dubitare, con la sua dolcezza e con la sua voglia di vivere, dei suoi ideali, del suo "lavoro" e della sua vita. La morte della ragazza, cancella black cat e fa nascere un nuovo train che unito ad un cacciatore di taglie ed a una ragazzina, incomincia una nuova vita, dove i suoi principi via via spariscono e fanno posto a tutte le cose che saya gli diceva.
L' anime è molto ben strutturato nel suo complessivo, carino, 8 per me è il voto giusto perchè non è una di quelle serie imperdibili o indimenticabili.
Train è un ragazzo serial killer senza scrupoli,il migliore di tutta la sua società. La sua vita solitaria viene sconvolta da una ragazza, saya, che gli fa dubitare, con la sua dolcezza e con la sua voglia di vivere, dei suoi ideali, del suo "lavoro" e della sua vita. La morte della ragazza, cancella black cat e fa nascere un nuovo train che unito ad un cacciatore di taglie ed a una ragazzina, incomincia una nuova vita, dove i suoi principi via via spariscono e fanno posto a tutte le cose che saya gli diceva.
L' anime è molto ben strutturato nel suo complessivo, carino, 8 per me è il voto giusto perchè non è una di quelle serie imperdibili o indimenticabili.