Karin
Maaka Karin, giovane studentessa, nasconde un segreto, è infatti apparenente ad una famiglia di vampiri, ma, a differenza dei suoi parenti, riesce a condurre una vita diurna, poiché è una vampira al contrario. Infatti invece di succhiare il sangue e fuggire ai raggi del sole come i suoi famigliari, Karin ha delle enormi epistassi causate dall'aumento continuo del suo sangue. Tutto questo rimane, anche se con una certa fatica, sotto controllo, finché non si trasferisce nella sua classe un nuovo studente, Usui Kenta, con il quale Karin allaccerà un rapporto molto particolare.
Si tratta di una commedia sentimentale e scolastica, che aggiunge un pò di variazione sul tema grazie all'argomento vampiresco. Molte situazioni imbarazzanti per la protagonista, accompagnate da personaggi singolari e ben delineati, come il compagno di classe, spasimante non corrisposto da Karin, che è addirittura un cacciatore di vampiri e nulla sospetta della ragazza di cui è innamorato. Interessanti anche i componenti del nucleo famigliare della protagonista, dal padre geloso al fratello donnaiolo, dalla madre violenta alla sorella minore cupa e misteriosa.
Il ritmo dell'anime tuttavia non mi ha esaltato, e anche se devo ammettere che qesto "Karin" si lascia guardare piacevolmente, non riesce a decollare e raggiungere una votazione eccellente, anche se certamente si merita la sufficienza, abbondante e sacrosanta.
I diesgni sono carini e curati, da notare lo sguardo particolare di Usui Kenta, con una forma degli occhi che si diversifica da tutti gli altri personaggi.
Così, se vi piacciono le storie d'amore, quelle di vampiri e vi volete divertire con un prodotto leggero e adatto praticamente a tutti, vi consiglio di dare un'occhiata a questo prodotto.
Si tratta di una commedia sentimentale e scolastica, che aggiunge un pò di variazione sul tema grazie all'argomento vampiresco. Molte situazioni imbarazzanti per la protagonista, accompagnate da personaggi singolari e ben delineati, come il compagno di classe, spasimante non corrisposto da Karin, che è addirittura un cacciatore di vampiri e nulla sospetta della ragazza di cui è innamorato. Interessanti anche i componenti del nucleo famigliare della protagonista, dal padre geloso al fratello donnaiolo, dalla madre violenta alla sorella minore cupa e misteriosa.
Il ritmo dell'anime tuttavia non mi ha esaltato, e anche se devo ammettere che qesto "Karin" si lascia guardare piacevolmente, non riesce a decollare e raggiungere una votazione eccellente, anche se certamente si merita la sufficienza, abbondante e sacrosanta.
I diesgni sono carini e curati, da notare lo sguardo particolare di Usui Kenta, con una forma degli occhi che si diversifica da tutti gli altri personaggi.
Così, se vi piacciono le storie d'amore, quelle di vampiri e vi volete divertire con un prodotto leggero e adatto praticamente a tutti, vi consiglio di dare un'occhiata a questo prodotto.
"Karin" è stato il mio primo ecchi e devo dire non è niente male, anzi. L'inizio non mi entusiasmava ma poi ho cambiato idea appena ho notato la particolarità di "Karin", chiedendomi come a Yumi Nakayama le possa essere venuto in mente. Geniale! Anche la storia è molto divertente e non noiosa e vi dirò che questo anime mi ha lasciato una piacevole morale ossia che anche il diverso può essere accettato se si è disposto a conoscerlo, ma andiamo in ordine.
Ho amato da subito tutti i caratteri dei personaggi, la tenera sensualità di Karin, Anju e il suo autocontrollo impeccabile e Ren da bravo fratello maggiore veglia su di loro indossando una maschera di menefreghismo. Inoltre anche i genitori di Karin sono spassosi e Kenta è veramente dolce e paziente, il classico bravo ragazzo. Ho adorato alla follia il fatto che lei gli preparasse il bento e il finale è stato molto dolce. Altra cosa il fatto che ogni vampiro amasse un tipo di sangue diverso, molto originale. I disegni anche sono veramente belli, sopratutto gli occhi (a parte quelli di Usui Kenta) e il modo in cui "censurano" l'epistassi di Karin (i famosi fiori rossi). Per quanto riguarda i personaggi secondari ho adorato la coppia Winner e Maki. Lui è troppo simpatico con la sua parlantina bilingue che smonta il classico tipo da anime "bello che sconvolge" con questa idiozia amabile. Lei molto tenera e paziente, quasi quanto Kenta ma fa capire a Karin la sua gelosia in maniera molto pacata senza intaccare la loro amicizia, facendo capire che le amicizie vere vanno anche oltre queste sciocchezze relative.
Cosa ho odiato? Fondamentalmente poche cose strettamente legate ai personaggi, in alcuni casi il troppo menefreghismo di Ren e l'atteggiamento della nonna di Karin per non parlare del mistero di Kenta che chiama Karin sempre per cognome anche quando hanno palesato entrambi interesse. Per quanto riguarda il personaggio odiato, si aggiudica il trofeo il nonno di Winner che fino all'ultimo ha messo i bastoni tra le ruote a tutti, anche allo stesso nipote.
Per i personaggi amati come ho detto non ce n'è uno in particolare, forse Ren per il fatto che è misterioso e sexy (perdonatemi sono donna). Quindi consigliato a chi si approccia al genere, a chi piace uno shoujo al di là dello zucchero, perché qui c'è anche del pepe, e a chi vuole una storia divertente
Ho amato da subito tutti i caratteri dei personaggi, la tenera sensualità di Karin, Anju e il suo autocontrollo impeccabile e Ren da bravo fratello maggiore veglia su di loro indossando una maschera di menefreghismo. Inoltre anche i genitori di Karin sono spassosi e Kenta è veramente dolce e paziente, il classico bravo ragazzo. Ho adorato alla follia il fatto che lei gli preparasse il bento e il finale è stato molto dolce. Altra cosa il fatto che ogni vampiro amasse un tipo di sangue diverso, molto originale. I disegni anche sono veramente belli, sopratutto gli occhi (a parte quelli di Usui Kenta) e il modo in cui "censurano" l'epistassi di Karin (i famosi fiori rossi). Per quanto riguarda i personaggi secondari ho adorato la coppia Winner e Maki. Lui è troppo simpatico con la sua parlantina bilingue che smonta il classico tipo da anime "bello che sconvolge" con questa idiozia amabile. Lei molto tenera e paziente, quasi quanto Kenta ma fa capire a Karin la sua gelosia in maniera molto pacata senza intaccare la loro amicizia, facendo capire che le amicizie vere vanno anche oltre queste sciocchezze relative.
Cosa ho odiato? Fondamentalmente poche cose strettamente legate ai personaggi, in alcuni casi il troppo menefreghismo di Ren e l'atteggiamento della nonna di Karin per non parlare del mistero di Kenta che chiama Karin sempre per cognome anche quando hanno palesato entrambi interesse. Per quanto riguarda il personaggio odiato, si aggiudica il trofeo il nonno di Winner che fino all'ultimo ha messo i bastoni tra le ruote a tutti, anche allo stesso nipote.
Per i personaggi amati come ho detto non ce n'è uno in particolare, forse Ren per il fatto che è misterioso e sexy (perdonatemi sono donna). Quindi consigliato a chi si approccia al genere, a chi piace uno shoujo al di là dello zucchero, perché qui c'è anche del pepe, e a chi vuole una storia divertente
<b>Attenzione lievi spoiler</b>
Cercando di definire quest'anime mi è venuta in mente una sola parola: noia. Non ho mai visto una cosa così noiosa in vita mia; perfino adesso, quando ne parlo, mi annoio nel ricordare le puntate.
La storia parla di una ragazza-vampira che però ha un qualcosa di particolare, infatti è una vampira al contrario: invece di succhiare sangue lo inietta e vive di giorno come una normale liceale ed è spesso in preda a epistassi (fuoriuscite di sangue dal naso) per via del suo aumento repentino di sangue accanto a persone infelici. L'unica idea decente di quest'anime è questo fatto della protagonista che è vampira al contrario, che non fa sprofondare quest'anime in un inevitabile quattro, ma per il resto ci sono tutti i cliché degli shoujo e del genere vampire.
Cosa ancora più allucinante, oltre alla noia di quest'anime, è il "politically correct", che è troppo spinto a livelli assurdi. Capisco che "Karin" debba essere un anime d'amore e per ragazzi, ma cavolo addirittura il fatto che i vampiri nel succhiare il sangue non uccidono le persone, anzi tirano fuori, a seconda della loro affinità, tutti i brutti pensieri, mi sembra effettivamente troppo!
Trama: 5. "Karin" è il classico shoujo. Lui, individuo normale, scopre che lei è una vampira e stranamente (chissà come mai) si innamorano; il problema è che ci vogliono 22 - e dico 22! - puntate per dirsi a vicenda una cosa talmente scontata e prevedibile fin dalla prima puntata.
Personaggi: 5. Ci sono i classici personaggi degli shoujo. Lei, timida e impacciata; lui, belloccio e gentile insieme agli altri soliti, come il bello e figo, l'amica energica, ecc. In quest'anime, a parte qualche rara eccezione, come la protagonista, sua sorella e sua nonna, i personaggi sono disegnati veramente da cani.
Disegni: 4. Beh, vediamo, c'è la scuola, la casa e... Ah, non manca nemmeno la solita ruota panoramica, evviva la novità!
Consiglio quest'anime solo ed esclusivamente a chi ama alla follia gli shoujo, per il resto non guardatelo. Non è né un consiglio né una minaccia, ma una preghiera.
Cercando di definire quest'anime mi è venuta in mente una sola parola: noia. Non ho mai visto una cosa così noiosa in vita mia; perfino adesso, quando ne parlo, mi annoio nel ricordare le puntate.
La storia parla di una ragazza-vampira che però ha un qualcosa di particolare, infatti è una vampira al contrario: invece di succhiare sangue lo inietta e vive di giorno come una normale liceale ed è spesso in preda a epistassi (fuoriuscite di sangue dal naso) per via del suo aumento repentino di sangue accanto a persone infelici. L'unica idea decente di quest'anime è questo fatto della protagonista che è vampira al contrario, che non fa sprofondare quest'anime in un inevitabile quattro, ma per il resto ci sono tutti i cliché degli shoujo e del genere vampire.
Cosa ancora più allucinante, oltre alla noia di quest'anime, è il "politically correct", che è troppo spinto a livelli assurdi. Capisco che "Karin" debba essere un anime d'amore e per ragazzi, ma cavolo addirittura il fatto che i vampiri nel succhiare il sangue non uccidono le persone, anzi tirano fuori, a seconda della loro affinità, tutti i brutti pensieri, mi sembra effettivamente troppo!
Trama: 5. "Karin" è il classico shoujo. Lui, individuo normale, scopre che lei è una vampira e stranamente (chissà come mai) si innamorano; il problema è che ci vogliono 22 - e dico 22! - puntate per dirsi a vicenda una cosa talmente scontata e prevedibile fin dalla prima puntata.
Personaggi: 5. Ci sono i classici personaggi degli shoujo. Lei, timida e impacciata; lui, belloccio e gentile insieme agli altri soliti, come il bello e figo, l'amica energica, ecc. In quest'anime, a parte qualche rara eccezione, come la protagonista, sua sorella e sua nonna, i personaggi sono disegnati veramente da cani.
Disegni: 4. Beh, vediamo, c'è la scuola, la casa e... Ah, non manca nemmeno la solita ruota panoramica, evviva la novità!
Consiglio quest'anime solo ed esclusivamente a chi ama alla follia gli shoujo, per il resto non guardatelo. Non è né un consiglio né una minaccia, ma una preghiera.
Probabilmente molti di voi ne avranno abbastanza delle tipiche storie d'amore fra umani e vampiri che in questo periodo stanno spopolando invadendo ogni settore (film, telefilm, anime). Beh, possiamo dire che l'attributo "tipico" non si addice affatto a un'opera come "Karin". La nostra vampiressa infatti non è normale, ma è una vampiro al contrario. Questo le permette di stare tranquillamente alla luce del sole, ma le causa anche molti altri problemi. Venuto a conoscenza del suo segreto, Usui si offrirà di aiutarla. La vicinanza porterà inevitabilmente i due a innamorarsi. Molto importante e rilevante è anche il rapporto di Karin con la sorella minore mentre personaggi di minor rilevanza sono i genitori di entrambi i protagonisti. Molto bella e commovente è anche la storia della nonna di Karin, Elda, che riassume il terrore e la discriminazione che l'uomo prova nei confronti di ciò che è diverso nonché di quanto la volontà umana sia fragile e incapace di prevalere su quella che è la natura. Questo è grossomodo anche il significato dell'intera storia. L'unica differenza fra la storia generale e questa "mini-storia interna" è il finale. Il finale differente è una specie di "rivincita" dell'uomo che alla fine riesce a vincere i suoi timori per accogliere ogni cosa per quello che è. I disegni sono carini e particolari. Troppo spassoso è il padre di Karin con i soliti "eccessivo amore paterno". Consigliato.
PS: l'anime differisce molto dal manga, specialmente negli episodi finali, quindi non scartate quest'opera solo perché avete già letto il manga.
PS: l'anime differisce molto dal manga, specialmente negli episodi finali, quindi non scartate quest'opera solo perché avete già letto il manga.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
La storia racconta di Karin Maaka, una normale studentessa un po' imbranata. O almeno, così sembra. La nostra protagonista in realtà nasconde un terribile segreto: è la secondogenita di un'antichissima famiglia di vampiri emigrata dal continente a causa delle continue persecuzioni da parte degli esseri umani. Ma non è finita qui: Karin non è una vampira come tutte le altre, ma una vampira "al contrario", cioè invece di succhiare sangue, ne produce in eccesso, e se non lo inietta in qualche povero mal capitato - che non ricorderà nulla - causerà una fortissima epistassi. Inoltre la protagonista non prova nessun fastidio allo stare sotto il sole. La vita di Karin prosegue tranquilla fino all'arrivo di un nuovo compagno di classe che le fa provare delle sensazioni che non aveva mai provato prima, Usui Kenta. Amore? Sbagliato. La vampira "al contrario", come ogni vampiro, è attratta dal sangue di un tipo di persona particolare. Ad esempio, lei è attratta dal sangue delle persone infelici.
Capiterà che a causa del contatto con Usui, la ragazza rischi più volte di avere delle epistassi e, cercando di evitarne una, addenterà il collo di una giovane signora, che si scoprirà essere proprio la madre di Usui! Il ragazzo piano piano, anche grazie all'intervento di Anju, sorella minore di Karin, scoprirà il terribile segreto di Karin, decidendo di proteggerla, sotto minaccia dei genitori di Karin. Da qui prenderanno il via situazioni imbarazzanti che renderanno la vita ai protagonisti non proprio facile. Il tutto si complicherà ulteriormente con l'arrivo di Winner Sinclair, un cacciatore di vampiri che si innamorerà perdutamente proprio di Karin. Il cuore di Karin verso chi andrà? E immaginate cosa può succedere se tua nonna - dall'aspetto di una ragazzina di 16 anni - è contraria all'amore tra umani e vampiri e ha intenzione di uccidere la persona che ti piace.
Karin ha una storia avvincente, ricca di colpi di scena, dove però non mancano le gag esilaranti.
Karin mi ha colpita subito, sia per grafica sia per la trama. E' stato un anime che ho divorato in pochi giorni, e mi è piaciuto talmente tanto da vederlo altre 3 volte. L'anime ha una storia leggera, senza troppe pretese, perfetta per i pomeriggi d'estate. Gli episodi volano senza accorgersene, fino ad arrivare a un finale non proprio convincente, chiuso in fretta e che lascia un po' con l'amaro in bocca.
I personaggi sono ben caratterizzati, sia i principali sia i secondari: interessante la relazione tra le sorelle Maaka. I personaggi più divertenti sono i genitori di Karin, Henry e Carrera Maaka. Henry, buono e accomodante; Carrera violenta e abile "Tiraciabatte".
Personaggi di rilievo sono Ren Maaka, fratello di Karin e incallito dongiovanni, Tokitou Mak, sua migliore amica che proverà qualcosa per Winner, e Elda Maaka nonna della protagonista, contraria alle relazioni tra esseri umani e vampiri. Il perché? Lo scoprirete solo guardando l'anime.
La storia racconta di Karin Maaka, una normale studentessa un po' imbranata. O almeno, così sembra. La nostra protagonista in realtà nasconde un terribile segreto: è la secondogenita di un'antichissima famiglia di vampiri emigrata dal continente a causa delle continue persecuzioni da parte degli esseri umani. Ma non è finita qui: Karin non è una vampira come tutte le altre, ma una vampira "al contrario", cioè invece di succhiare sangue, ne produce in eccesso, e se non lo inietta in qualche povero mal capitato - che non ricorderà nulla - causerà una fortissima epistassi. Inoltre la protagonista non prova nessun fastidio allo stare sotto il sole. La vita di Karin prosegue tranquilla fino all'arrivo di un nuovo compagno di classe che le fa provare delle sensazioni che non aveva mai provato prima, Usui Kenta. Amore? Sbagliato. La vampira "al contrario", come ogni vampiro, è attratta dal sangue di un tipo di persona particolare. Ad esempio, lei è attratta dal sangue delle persone infelici.
Capiterà che a causa del contatto con Usui, la ragazza rischi più volte di avere delle epistassi e, cercando di evitarne una, addenterà il collo di una giovane signora, che si scoprirà essere proprio la madre di Usui! Il ragazzo piano piano, anche grazie all'intervento di Anju, sorella minore di Karin, scoprirà il terribile segreto di Karin, decidendo di proteggerla, sotto minaccia dei genitori di Karin. Da qui prenderanno il via situazioni imbarazzanti che renderanno la vita ai protagonisti non proprio facile. Il tutto si complicherà ulteriormente con l'arrivo di Winner Sinclair, un cacciatore di vampiri che si innamorerà perdutamente proprio di Karin. Il cuore di Karin verso chi andrà? E immaginate cosa può succedere se tua nonna - dall'aspetto di una ragazzina di 16 anni - è contraria all'amore tra umani e vampiri e ha intenzione di uccidere la persona che ti piace.
Karin ha una storia avvincente, ricca di colpi di scena, dove però non mancano le gag esilaranti.
Karin mi ha colpita subito, sia per grafica sia per la trama. E' stato un anime che ho divorato in pochi giorni, e mi è piaciuto talmente tanto da vederlo altre 3 volte. L'anime ha una storia leggera, senza troppe pretese, perfetta per i pomeriggi d'estate. Gli episodi volano senza accorgersene, fino ad arrivare a un finale non proprio convincente, chiuso in fretta e che lascia un po' con l'amaro in bocca.
I personaggi sono ben caratterizzati, sia i principali sia i secondari: interessante la relazione tra le sorelle Maaka. I personaggi più divertenti sono i genitori di Karin, Henry e Carrera Maaka. Henry, buono e accomodante; Carrera violenta e abile "Tiraciabatte".
Personaggi di rilievo sono Ren Maaka, fratello di Karin e incallito dongiovanni, Tokitou Mak, sua migliore amica che proverà qualcosa per Winner, e Elda Maaka nonna della protagonista, contraria alle relazioni tra esseri umani e vampiri. Il perché? Lo scoprirete solo guardando l'anime.
Quest'anime si meriterebbe un 10 come colori, disegni e character design, per non parlare delle opening e delle ending molto simpatiche. Purtroppo però presenta anche dei seri difetti. La storia principale è portata avanti male ed è immersa in un mare di fill-in riempiti di luoghi comuni e situazioni già viste. Non si capisce bene dove gli autori vogliano andare a parare: Karin dovrebbe essere un anime umoristico/sentimentale, ma non fa particolarmente ridere e l'aspetto sentimentale non coinvolge più di tanto. Verso la fine sono state appiccicate delle scene eccessivamente violente/drammatiche che non hanno nulla a che fare con il tenore della storia fino a quel punto. In molte puntate sembra veramente che la trama sia stata create in fretta e furia mettendo insieme delle scene a casaccio.
La cosa mi dispiace particolarmente perché il manga originale è invece caratterizzato da una storia molto coerente, con una trama portante chiara e dei personaggi e delle situazioni originali e coinvolgenti. Inoltre il manga è molto più dolce e delicato. L'anime è stato infantilizzato e banalizzato, arrivando addirittura a inventare di sana pianta dei personaggi stupidi come l'odiosissimo Winner. Tutta la sotto-trama dei cacciatori di vampiri, la storia della gioventù di nonna Elda e la vita scolastica di Ren (addirittura con connotazioni shonen ai) sono completamente inventate.
Io non pretendo che un anime segua scrupolosamente il manga da cui è stato tratto, anzi mi pare giusto che ci siano delle differenze: ma in questo caso le parti inventate ex-novo sono veramente stupide, motivo per cui credo che l'autrice del manga non abbia avuto nulla a che fare con la storia dell'anime.
È vero che al momento della messa in onda dell'anime il manga non era ancora terminato però questa non è una scusante, per almeno tre motivi. In primo luogo, sono state tagliate dal manga delle sotto-trame che erano presenti e rimpiazzate scientemente con dei fill-in di livello molto inferiore; in secondo luogo, non c'era bisogno di arrivare a 24 puntate se non c'erano abbastanza idee: con 12 puntate l'anime sarebbe stato sicuramente migliore; in terzo luogo, anche volendo inventare, si poteva fare di meglio.
Le ultime 4/5 puntate migliorano un po' (pur con gravi difetti) perché almeno non sono fill-in ma contribuiscono alla storia. Il mio voto è 6,5 perché colori e disegni sono molto validi e il character design (fedele al manga, anche se il seno di Karin e il fan service sono stati accentuati) mi piace. Peccato, perché con i personaggi e il materiale a disposizione si sarebbe potuto fare molto di più.
La cosa mi dispiace particolarmente perché il manga originale è invece caratterizzato da una storia molto coerente, con una trama portante chiara e dei personaggi e delle situazioni originali e coinvolgenti. Inoltre il manga è molto più dolce e delicato. L'anime è stato infantilizzato e banalizzato, arrivando addirittura a inventare di sana pianta dei personaggi stupidi come l'odiosissimo Winner. Tutta la sotto-trama dei cacciatori di vampiri, la storia della gioventù di nonna Elda e la vita scolastica di Ren (addirittura con connotazioni shonen ai) sono completamente inventate.
Io non pretendo che un anime segua scrupolosamente il manga da cui è stato tratto, anzi mi pare giusto che ci siano delle differenze: ma in questo caso le parti inventate ex-novo sono veramente stupide, motivo per cui credo che l'autrice del manga non abbia avuto nulla a che fare con la storia dell'anime.
È vero che al momento della messa in onda dell'anime il manga non era ancora terminato però questa non è una scusante, per almeno tre motivi. In primo luogo, sono state tagliate dal manga delle sotto-trame che erano presenti e rimpiazzate scientemente con dei fill-in di livello molto inferiore; in secondo luogo, non c'era bisogno di arrivare a 24 puntate se non c'erano abbastanza idee: con 12 puntate l'anime sarebbe stato sicuramente migliore; in terzo luogo, anche volendo inventare, si poteva fare di meglio.
Le ultime 4/5 puntate migliorano un po' (pur con gravi difetti) perché almeno non sono fill-in ma contribuiscono alla storia. Il mio voto è 6,5 perché colori e disegni sono molto validi e il character design (fedele al manga, anche se il seno di Karin e il fan service sono stati accentuati) mi piace. Peccato, perché con i personaggi e il materiale a disposizione si sarebbe potuto fare molto di più.
Karin Chibi Vampire è senza dubbio un anime bellissimo e originale (per questo faccio un applauso a Nagesaki Yuna). Bello è bello, però, come tutto in questo mondo, ha qualche difetto:
1 - Compare spesso la frase "è imbarazzante", specialmente nei titoli degli episodi (24 episodi su 24 s'intitolano "questo è imbarazzante" "quest'altro è imbarazzante", "andare di qua è imbarazzante", "tal dei tali è imbarazzante"... porca paletta, è una orribile vita imbarazzante! Personalmente direi che, più che altri, la protagonista in sé è imbarazzante).
2 - Usui Kenta. Tutti i personaggi sono disegnati in maniera molto simile, ma sono fatti bene, con degli occhi accurati nei minimi riflessi... ecco, Usui Kenta è stato dimenticato da Dio, praticamente. Gli occhi sono due puntini in uno spazio bianco che sembra l'oceano e i capelli lo fanno sembrare un porcospino (tra l'altro non si muovono mai, cioè nemmeno col vento! Cavolo che capelli inflessibili... possibile che abbia una parrucca perchè in realtà non ha capelli?).
3 - La nonna di Karin: Elda Maaka. Lei è uno dei personaggi che mi piacciono di più, ma nell'episodio i cui arriva fa un mucchio di scenate perchè la povera nipotina Karin le ha più grosse delle sue! Evidentemente quelle di Elda si sono rinsecchite durante tutto il tempo passato nella bara... (per chi non sapesse di cosa sto parlando, guardate l'episodio 15).
4 - Che bel modello di fratello che è Ren Maaka! Vabbè che, anche per Anju, Karin non è proprio un "modello da seguire"...
Ce ne sono pochi altri di "difetti", diciamo così, ma non voglio approfittare di questo spazio per scriverci tutte le cavolate che mi vengono in mente su Karin Chibi Vampire, perciò posso solo consigliarvi di guardare questo anime.
1 - Compare spesso la frase "è imbarazzante", specialmente nei titoli degli episodi (24 episodi su 24 s'intitolano "questo è imbarazzante" "quest'altro è imbarazzante", "andare di qua è imbarazzante", "tal dei tali è imbarazzante"... porca paletta, è una orribile vita imbarazzante! Personalmente direi che, più che altri, la protagonista in sé è imbarazzante).
2 - Usui Kenta. Tutti i personaggi sono disegnati in maniera molto simile, ma sono fatti bene, con degli occhi accurati nei minimi riflessi... ecco, Usui Kenta è stato dimenticato da Dio, praticamente. Gli occhi sono due puntini in uno spazio bianco che sembra l'oceano e i capelli lo fanno sembrare un porcospino (tra l'altro non si muovono mai, cioè nemmeno col vento! Cavolo che capelli inflessibili... possibile che abbia una parrucca perchè in realtà non ha capelli?).
3 - La nonna di Karin: Elda Maaka. Lei è uno dei personaggi che mi piacciono di più, ma nell'episodio i cui arriva fa un mucchio di scenate perchè la povera nipotina Karin le ha più grosse delle sue! Evidentemente quelle di Elda si sono rinsecchite durante tutto il tempo passato nella bara... (per chi non sapesse di cosa sto parlando, guardate l'episodio 15).
4 - Che bel modello di fratello che è Ren Maaka! Vabbè che, anche per Anju, Karin non è proprio un "modello da seguire"...
Ce ne sono pochi altri di "difetti", diciamo così, ma non voglio approfittare di questo spazio per scriverci tutte le cavolate che mi vengono in mente su Karin Chibi Vampire, perciò posso solo consigliarvi di guardare questo anime.
Karin è un anime piccante, non in quel senso, non capitemi male, piccante nel senso che, essendo molto "osè" riesce comunque a mantenere la sua comicità e che sorprende con le sue continue gag tra i protagonisti.
Le scende in cui perde sangue dal naso sono assolutamente coreografiche, il sangue che si "trasforma" in una specie di piccoli petali di rosa è una delle scene che preferisco di più.
I doppiatori mi sono piaciuti molto, soprattutto quando Karin pronuncia la sua tipica frase: "HAZUKASHII"!
In quel momento mi viene sempre da ridere.
Purtroppo, pecca dell'anime è che non segue completamente il manga, infatti avendo letto il manga fino al volume 9 mi accorgo che molti personaggi (tra cui il padre di Kenta e Yuriya) non vengono nemmeno una volta presentati, personaggi che credo avrebbero potuto allungare la storia e renderla molto più fedele al manga.
L'opening e l'ending sono perfette, mi piacciono molto sono orecchiabili e sono cantate benissimo!
Insomma lo consiglio vivamente per farsi due risate e anche qualcos'altro.
Le scende in cui perde sangue dal naso sono assolutamente coreografiche, il sangue che si "trasforma" in una specie di piccoli petali di rosa è una delle scene che preferisco di più.
I doppiatori mi sono piaciuti molto, soprattutto quando Karin pronuncia la sua tipica frase: "HAZUKASHII"!
In quel momento mi viene sempre da ridere.
Purtroppo, pecca dell'anime è che non segue completamente il manga, infatti avendo letto il manga fino al volume 9 mi accorgo che molti personaggi (tra cui il padre di Kenta e Yuriya) non vengono nemmeno una volta presentati, personaggi che credo avrebbero potuto allungare la storia e renderla molto più fedele al manga.
L'opening e l'ending sono perfette, mi piacciono molto sono orecchiabili e sono cantate benissimo!
Insomma lo consiglio vivamente per farsi due risate e anche qualcos'altro.
Karin è un anime davvero originale per la sua trama, per i suoi personaggi, per i suoi intrecci emozionali e sentimentali. La storia di Karin si distingue da tutte le altre storie sui vampiri ed è questo elemento che lo rende originale e brillante. Anche se si vedono delle scene di morsi questo manga non è poi cosi brutale e pesante come le altre storie vampiriane ma si presenta con una visione piacevole. Senz'altro Karin è capace di conquistare tutti noi (compresa me), capace anche di trasmettere simpatia e qualche volta anche 'solitudine', per via della sua natura al 'contrario' (infatti a parte il padre e la sorella, nessuno sembra capire il suo conflitto interiore). Comunque questo manga mi piace proprio per il fatto che l'autore scava e indaga negl'animi dei personaggi mettendo alla luce tutte le loro paure, ansie, ecc... Lo consiglio a tutti, anche se la fine deluderà molto...
Letto il manga mi sono incuriosito e ho voluto seguire l'anime. Che dire? Il mio voto esprime ciò che penso: un anime ben riuscito che mi ha colpito principalmente per la dolcezza della protagonista e la trama semplice ma toccante. I personaggi sono adorabili, dal primo all'ultimo! Vedremo come lo doppieranno qui nello stivale. Consigliato a tutti quelli che amano emozionarsi :)
Un bell'anime che mi resterà nel cuore: dite ciò che volete, è vero che non sarà un capolavoro di originalità e tecnica, ma esprime una dolcezza e una semplicità che mi hanno conquistato. Karin, la tenera vampiretta al contrario che all'inizio sembra portare la sua famiglia al fallimento, ma che farà capire a tutti che la cosa più importante è trovare il modo di star bene con se stessi e con chi ci sta intorno non badando alle differenze.
Vi piacerà.
Vi piacerà.
voto : 6.5
L'anime inizia in un modo abbastanza infantile, però dopo un po' di episodi gradualmente questo "alone", man mano, svanisce come a prospettare un finale quasi triste ,degno dell'evoluzione interiore che i personaggi acquisiscono nel corso della vicenda. Tuttavia come spesso accade negli anime in generale, il finale non è in grado di reggere lo spessore dell'opera cosicché in conclusione l'anime lascia ben poco allo spettatore.
Per questo motivo l'opera non è da considerarsi un vero e proprio capolavoro.
Detto ciò, comunque, in generale Karin è più che guardabile.
Lo consiglio a coloro che si dedicano in modo superficiale al genere romantico.
L'anime inizia in un modo abbastanza infantile, però dopo un po' di episodi gradualmente questo "alone", man mano, svanisce come a prospettare un finale quasi triste ,degno dell'evoluzione interiore che i personaggi acquisiscono nel corso della vicenda. Tuttavia come spesso accade negli anime in generale, il finale non è in grado di reggere lo spessore dell'opera cosicché in conclusione l'anime lascia ben poco allo spettatore.
Per questo motivo l'opera non è da considerarsi un vero e proprio capolavoro.
Detto ciò, comunque, in generale Karin è più che guardabile.
Lo consiglio a coloro che si dedicano in modo superficiale al genere romantico.
Ho visto questo anime un po' di tempo fa, ma lo ricordo ancora abbastanza da poter esprimere un giudizio su di esso. L'anime appartiene indubbiamente al genere commedia romantica a sfondo scolastico, rispettandone grossomodo tutti i cliché più tipici. Tuttavia, la storia e la stessa protagonista, una vampira "al contrario", hanno delle caratteristiche molto originali e piacevoli, che spingono ogni volta a voler sapere come finisce la vicenda.
Indubbiamente non è nulla di rivoluzionario, ma è un'ottima opera di evasione, che si lascia guardare con facilità, e che soprattutto diverte e fa sorridere.
Dal punto di vista tecnico, possiamo dire che Karin sia un po' al di sotto della media, specialmente se parliamo del J.C. Staff, studio che nello stesso periodo stava lavorando alla prima serie di Shakugan no Shana (su cui probabilmente ha concentrato la maggior parte delle sue forze). I disegni e le animazioni sono generalmente buoni, la colonna sonora è abbastanza anonima e non suscita particolari sensazioni, ma fa il suo dovere, e le sigle, specialmente quella iniziale, sono molto carine e orecchiabili.
Una nota finale: le immagini della opening hanno una certa quantità di fanservice alquanto fuori luogo (dato che gli episodi si mantengono solitamente su livelli piuttosto "casti" xD), ma in molti potrebbero esserne sviati, facendo pensare all'ennesimo anime ecchi, cosa che Karin NON è assolutamente!
Indubbiamente non è nulla di rivoluzionario, ma è un'ottima opera di evasione, che si lascia guardare con facilità, e che soprattutto diverte e fa sorridere.
Dal punto di vista tecnico, possiamo dire che Karin sia un po' al di sotto della media, specialmente se parliamo del J.C. Staff, studio che nello stesso periodo stava lavorando alla prima serie di Shakugan no Shana (su cui probabilmente ha concentrato la maggior parte delle sue forze). I disegni e le animazioni sono generalmente buoni, la colonna sonora è abbastanza anonima e non suscita particolari sensazioni, ma fa il suo dovere, e le sigle, specialmente quella iniziale, sono molto carine e orecchiabili.
Una nota finale: le immagini della opening hanno una certa quantità di fanservice alquanto fuori luogo (dato che gli episodi si mantengono solitamente su livelli piuttosto "casti" xD), ma in molti potrebbero esserne sviati, facendo pensare all'ennesimo anime ecchi, cosa che Karin NON è assolutamente!
Ahahah, una vampira impacciata, che può vivere di giorno, mangia come gli umani, non gi da fastidio l'aglio e le croci, che manco l'acqua corrente la ferma e per di più invece di succhiarlo il sague lo inocula! Per fortuna che è carinissima e ha un corpo da maggiorata (tipico delle protagoniste degli anime, sti poveri mangaka si consolano delle tristi misure delle loro conpatriote... XD) La nostra piccola Karin è uno spasso, nelle prime puntate le sue disavventure mi hanno fatto piegare dal ridere e a volte sussultare per le troppe situazioni "hazukashii"! A volte penso che l'autore si sia divertito a torturare il suo personaggio tanto da portarla verso la fine a una crisi esistenziale pesantissima! Ben disegnato, esilarante, romantico e stop. Leggero e piacevole per chiunque cerchi un po di simpatia. Un grazie al gruppo PTP che l'ha reso disponibile in Italia.
Che piacevole sorpresa!
Girovagavo alla ricerca di qualche anime giapponese e quasi per caso sono finito sul fansub di KARIN MAAKA... letta la trama (con riflessi di Rensie la strega), ho deciso di seguirmi la serie.
Ebbene:
Divertente, allegro, particolare (non è il solito vampiro), mixato in un cocktail di sentimenti, passione e d'amore!
Non gli do 10 perchè al momento per me 10 lo prendono solo Death Note, Black Cat e Bleach, ma un 9.5 si, senz'altro.
Ve lo consiglio! In tre giorni l'ho finito di vedere!
Girovagavo alla ricerca di qualche anime giapponese e quasi per caso sono finito sul fansub di KARIN MAAKA... letta la trama (con riflessi di Rensie la strega), ho deciso di seguirmi la serie.
Ebbene:
Divertente, allegro, particolare (non è il solito vampiro), mixato in un cocktail di sentimenti, passione e d'amore!
Non gli do 10 perchè al momento per me 10 lo prendono solo Death Note, Black Cat e Bleach, ma un 9.5 si, senz'altro.
Ve lo consiglio! In tre giorni l'ho finito di vedere!
Come storia è abbastanza originale, i personaggi sono tutti molto simpatice e ben caretterizzati, soprattutto la protagonista che è assolutamente fuori dal comune! Ciò che non mi piace e che ha mooooolto influenzato sul voto che ho dato è:
1- non c'è molta cotinuità nella storia, ogni puntata pare una storia a sè stante;
2- la grafica è troppo immatura, le ragazze hanno uno sguardo praticamnte identico!!!
3- le relazioni amorose che si creano. Soprattutto per i vari triangoli amorosi che spuntano fuori quando meno te loo aspetti, proprio come dei funghi parassiti che spuntano ogni dove in un bosco! (la similitudine non è delle migliori, però rende abbastanza bene la mia idea)
1- non c'è molta cotinuità nella storia, ogni puntata pare una storia a sè stante;
2- la grafica è troppo immatura, le ragazze hanno uno sguardo praticamnte identico!!!
3- le relazioni amorose che si creano. Soprattutto per i vari triangoli amorosi che spuntano fuori quando meno te loo aspetti, proprio come dei funghi parassiti che spuntano ogni dove in un bosco! (la similitudine non è delle migliori, però rende abbastanza bene la mia idea)
Quando un anime riesce ad appassionarmi, cioè mi fa venire la curiosità di vedere la prossima puntata, significa che ha già raggiunto il suo obbiettivo, per quanto mi riguarda.
La storia di una vampira che inietta sangue invece di succhiarlo... abbastanza carina! La serie è discreta, riesce a coinvolgere lo spettatore, anche se di certo non ci sono grossi colpi di scena. Anzi se si può rimproverare qualcosa a questa serie è proprio la mancanza di colpi di scena. Si ha la sensazione che un seguito sia quantomeno NECESSARIO, dato che il personaggio maschile principale sembra nascondere un misterioso segreto...
La storia di una vampira che inietta sangue invece di succhiarlo... abbastanza carina! La serie è discreta, riesce a coinvolgere lo spettatore, anche se di certo non ci sono grossi colpi di scena. Anzi se si può rimproverare qualcosa a questa serie è proprio la mancanza di colpi di scena. Si ha la sensazione che un seguito sia quantomeno NECESSARIO, dato che il personaggio maschile principale sembra nascondere un misterioso segreto...
Karin è una commedia romantica in cui la protagonista, Karin, appunto, è la figlia di una antica famiglia di vampiri. Tuttavia, lei è una vampira decisamente atipica, poiché invece di succhiare sangue per sopravvivere, fa esattamente l'opposto... Il suo corpo ne produce in gran quantità e deve iniettarlo nelle persone (ma lei non vuole farlo e, il più delle volte, finisce per svenire in una pozza del suo stesso sangue prodotto in eccesso, fuoriuscitole dal naso). In realtà, Karin produce sangue in eccesso solamente quando percepisce che nelle vicinanze si trova una persona estremamente triste, e le cose si faranno estremamente complicate quando a scuola incontrerà un nuovo studente, Usui Kenta, dal quale percepirà una continua ed enorme sensazione di tristezza. Decisa a risolvere la situazione e a non farsi scoprire, Karin cercherà di capire i motivi della tristezza di Usui Kenta e tenterà, con molta discrezione, di aiutarlo a risolverli.
La trama è abbastanza originale e divertente, e porta una ventata di aria fresca nel panorama delle storie a sfondo vampiresco, in genere cupe e seriose. I disegni sono molto buoni per quanto riguarda i personaggi, ma lasciano un po' a desiderare gli sfondi, a volte poco curati nel tratto e nella colorazione.
Questo anime è quasi sempre carino e piacevole da guardare ma ci sono alcune puntate 'filler' davvero insulse ed inutili. Alla fine, infatti, si scopre che quello che diverte di più nel cartone è vedere come si evolve la situazione fra la quasi-vampira Karin e lo sfigato Usui Kenta. Molte delle altre 'side-story' risultano noiose e insignificanti e servono solamente ad allungare il brodo per giungere alla quota di 24 puntate.
Il finale purtroppo è risultato fin troppo prevedibile e inoltre rimangono dei dettagli non ben chiariti.
In definitiva è un anime molto simpatico, ma avrei gradito qualche episodio 'filler' in meno, un ritmo più elevato in alcuni degli ultimi episodi (in particolare, le puntate 20, 21 e 22 sono quasi soporifere...) ed un finale un po' più avvincente e meno prevedibile.
La trama è abbastanza originale e divertente, e porta una ventata di aria fresca nel panorama delle storie a sfondo vampiresco, in genere cupe e seriose. I disegni sono molto buoni per quanto riguarda i personaggi, ma lasciano un po' a desiderare gli sfondi, a volte poco curati nel tratto e nella colorazione.
Questo anime è quasi sempre carino e piacevole da guardare ma ci sono alcune puntate 'filler' davvero insulse ed inutili. Alla fine, infatti, si scopre che quello che diverte di più nel cartone è vedere come si evolve la situazione fra la quasi-vampira Karin e lo sfigato Usui Kenta. Molte delle altre 'side-story' risultano noiose e insignificanti e servono solamente ad allungare il brodo per giungere alla quota di 24 puntate.
Il finale purtroppo è risultato fin troppo prevedibile e inoltre rimangono dei dettagli non ben chiariti.
In definitiva è un anime molto simpatico, ma avrei gradito qualche episodio 'filler' in meno, un ritmo più elevato in alcuni degli ultimi episodi (in particolare, le puntate 20, 21 e 22 sono quasi soporifere...) ed un finale un po' più avvincente e meno prevedibile.