La sirenetta
"La sirenetta" è un film d'animazione di grande successo realizzato dalla Walt Disney Pictures nel 1989. Il film è basato sulla fiaba di Hans Christian Andersen, ma con un tocco di romanticismo e modifiche tipiche della Disney.
La storia segue le avventure di Ariel, una principessa sirena che sogna di vivere sulla terraferma. Quando Ariel salva la vita al principe Eric, si innamora di lui e decide di fare un patto con la strega del mare Ursula: in cambio della sua voce, Ursula le darà gambe umane per tre giorni. Se Ariel riuscirà a farsi baciare da Eric entro lo scadere del tempo, diventerà umana per sempre; altrimenti, Ursula avrà il potere su di lei. Alla fine, dopo varie avversità, il principe e Ariel si sposano.
"La sirenetta" è stato un successo immediato, in particolare tra le bambine di tutto il mondo. Il film ha rappresentato un'icona per la generazione di bambine degli anni '80 e '90, e continua ad essere amato e apprezzato da generazioni di bambine attuali.
Questo è un film musicale, e le sue canzoni hanno contribuito al successo del film. La canzone "Part of Your World" cantata da Ariel durante il film, è una canzone molto famosa in tutto il mondo, e ha ispirato generazioni di bambine a sognare un mondo migliore.
I personaggi del film sono anche molto piacevoli. Ariel è una principessa forte e indipendente, che è disposta a tutto per seguire il suo cuore. Eric è un principe gentile e premuroso, che ama Ariel per quello che è. Ursula è una strega malvagia e astuta, che rappresenta il lato oscuro della natura umana. Il padre di Ariel, il re, e le sorelle di Ariel rappresentano la famiglia e l'amore famigliare. Inoltre, tutte le creature marine sono divertenti e realizzate davvero in un modo gradevole.
"La sirenetta" è un classico della Disney apprezzato in tutto il mondo da grandi e bambini. Il film è un'opera ricca di messaggi positivi, che insegnano l'importanza dell'amore, della famiglia e del coraggio di seguire i propri sogni.
Ariel è una giovane ragazza che sogna di vivere un'avventura e di trovare l'amore. Questo la rende un personaggio con cui le bambine possono facilmente identificarsi.
"La sirenetta" è un film che trasporta le bambine in un mondo marino fantastico e magico. Questo mondo è ricco di colori, di suoni e di personaggi affascinanti, che catturano l'immaginazione dei bambini/e.
La storia segue le avventure di Ariel, una principessa sirena che sogna di vivere sulla terraferma. Quando Ariel salva la vita al principe Eric, si innamora di lui e decide di fare un patto con la strega del mare Ursula: in cambio della sua voce, Ursula le darà gambe umane per tre giorni. Se Ariel riuscirà a farsi baciare da Eric entro lo scadere del tempo, diventerà umana per sempre; altrimenti, Ursula avrà il potere su di lei. Alla fine, dopo varie avversità, il principe e Ariel si sposano.
"La sirenetta" è stato un successo immediato, in particolare tra le bambine di tutto il mondo. Il film ha rappresentato un'icona per la generazione di bambine degli anni '80 e '90, e continua ad essere amato e apprezzato da generazioni di bambine attuali.
Questo è un film musicale, e le sue canzoni hanno contribuito al successo del film. La canzone "Part of Your World" cantata da Ariel durante il film, è una canzone molto famosa in tutto il mondo, e ha ispirato generazioni di bambine a sognare un mondo migliore.
I personaggi del film sono anche molto piacevoli. Ariel è una principessa forte e indipendente, che è disposta a tutto per seguire il suo cuore. Eric è un principe gentile e premuroso, che ama Ariel per quello che è. Ursula è una strega malvagia e astuta, che rappresenta il lato oscuro della natura umana. Il padre di Ariel, il re, e le sorelle di Ariel rappresentano la famiglia e l'amore famigliare. Inoltre, tutte le creature marine sono divertenti e realizzate davvero in un modo gradevole.
"La sirenetta" è un classico della Disney apprezzato in tutto il mondo da grandi e bambini. Il film è un'opera ricca di messaggi positivi, che insegnano l'importanza dell'amore, della famiglia e del coraggio di seguire i propri sogni.
Ariel è una giovane ragazza che sogna di vivere un'avventura e di trovare l'amore. Questo la rende un personaggio con cui le bambine possono facilmente identificarsi.
"La sirenetta" è un film che trasporta le bambine in un mondo marino fantastico e magico. Questo mondo è ricco di colori, di suoni e di personaggi affascinanti, che catturano l'immaginazione dei bambini/e.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Sinossi
È un'avventura profonda come lo stesso mare/oceano in cui è ambientata e la cui profondità va contemplata, analizzata, sintetizzata e impressa nella nostra coscienza e consapevolezza. Due mondi apparentemente così distanti, sia culturalmente che psicologicamente, quello del popolo del mare e quello degli esseri umani: il primo è un popolo che vive in pace e tranquillità e al sicuro nella profondità dell'oceano ed è contento di ciò che ha, senza bisogno di molte novità, il secondo invece desidera ampliare il proprio potenziale ed esplorare in profondità, per meglio capire, contemplare e comprendere il suo rapporto con esso e con sé stesso, per conquistare l'immortalità promessa dalla Provvidenza. Sembrerebbe tutto regolare, ma, come ben sappiamo, nulla è così regolare come sembra. Abbiamo Ariel, figlia di Re Tritone, la quale, a differenza del resto del popolo atlantideo, è desiderosa di soddisfare la sua curiosità (d'altronde, si sa che la curiosità è donna), e dall'altra abbiamo Erik, un principe umano che deve adempiere ai suoi doveri di futuro sovrano, il quale si accontenta di quello che ha?! Difficile da dire. Fatto sta che questi due mondi sono divisi più che altro dalla non conoscenza, dal risentimento che un padre ha nei confronti di coloro che ipoteticamente gli hanno portato via l'amore della sua vita, e dalla paura (si ha paura solo di ciò che non si conosce). La nostra Ariel, stufa di essere trattata come una bambina indifesa e debole, va oltre i propri limiti, anche ricorrendo all'aiuto della Strega del Mare, Ursula. Questa, percependo l'inesperienza e la testardaggine di Ariel, ne approfitta per farle firmare un contratto capestro che le dà la possibilità di ottenere il bacio di vero amore dal principe Erik, ma deve farcela entro tre giorni ed evitare che egli si innamori di un'altra ragazza, altrimenti tornerà ad essere una sirena e diventerà proprietà di Ursula stessa. Ariel accetta, e in cambio dona la sua voce a Ursula, la quale però è decisa ad ottenere la proprietà di Ariel, per usarla contro Tritone e impadronirsi del regno di Atlantide e di tutti gli oceani del mondo. Infatti, Ursula assume le sembianze di una giovane fanciulla e usa la voce di Ariel per farlo innamorare e sposarlo, per prendere il controllo sia del mondo degli umani che di quello dei popoli del mare. Ma i nostri intervengono e sabotano il matrimonio. A questo punto ad Ursula non rimane che giocare l'ultima carta: il sole tramonta sul terzo giorno e Ariel diventa sua proprietà, e la usa per ricattare Tritone e quindi farsi dare la corona e il tridente, per diventare la nuova regina degli oceani. A questo punto Erik cerca di salvare Ariel e fa in modo di uccidere anche Ursula, liberando così anche tutti quelli che non hanno potuto pagarle il pegno che le dovevano. Alla fine, recuperato il suo potere e resosi conto che l'amore che Ariel prova per Erik è sincero e puro, Tritone acconsente affinché lei lo sposi. Vengono celebrate le nozze.
Analisi e sintesi comparativa
Se mettiamo a confronto la pellicola con la fiaba originale di Andersen, notiamo fin da subito che vi sono delle differenze significative. Nella pellicola Ariel si innamora di un principe e chiede aiuto ad Ursula per coronare il suo sogno. Nella favola invece sono le sue sorelle a chiedere aiuto alla Strega del Mare per fare in modo che Ariel torni ad essere una sirena e torni a vivere nell'Oceano. Nella pellicola Ariel torna ad essere sirena, ma non diventa schiuma, perché il matrimonio di Erik e Ursula/Vanessa viene interrotto e rovinato, mentre nella fiaba Ariel diventa schiuma, perché purtroppo non riesce a coronare il suo sogno, poiché il matrimonio tra il principe e l'altra pretendente va a buon fine, e quindi diventa schiuma. Quindi vi sono delle differenze, così come delle similitudini, anche nel tipo di amore che viene celebrato nella pellicola e nella fiaba. Nella pellicola si fa leva sul fatto che Ariel cambia la sua natura da marina a umana per trovare un amore coniugale. Nella fiaba invece Ariel cambia la sua natura marina in umana, per poi non essere corrisposta, ma avendo sempre provato un amore puro, seppur mai dichiarato, a una natura divina. Infatti, Andersen prese le distanze dalla versione di Undine di Friedrich de La Motte Fouqué, perché questa richiedeva l'intervento di una figura maschile per poter ascendere e trascendere la natura umana, fino a raggiungere quella divina. Quindi l'amore qui trattato è più di natura umana.
Collegamenti e rimandi ad altre opere affini
In base a questo punto mi vengono in mente collegamenti ad opere, seppur distanti ma al contempo affini, come "Il gabbiano Livingstone", anche se questo è più collegato con la fiaba di Andersen, poiché parla della natura trascendentale dell'amore, poiché Ariel, come il gabbiano Jonathan Livingstone, si eleva e cerca di ascendere a livelli di coscienza e consapevolezza superiori. Altri rimandi che non si possono trascurare sono sicuramente "La tempesta" di Shakespeare, in quanto il personaggio di Ariel di Andersen è ispirato all'omonimo personaggio shakespeariano, dal momento che, in sua presenza e su ordine del suo padrone Prospero, egli scatena delle tempeste che fanno naufragare il Re di Napoli. Quindi qui abbiamo un riadattamento del personaggio shakespeariano.
Personaggi
In virtù di questo aspetto risulta necessario fare degli ulteriori approfondimenti: Ariel significa "Leone di Dio" in lingua ebraica; può forse suggerire un rimando al carattere indomabile di Ariel, la quale dimostra un coraggio da leoni nel voler prima di tutto cambiare la propria natura da marina a umana e poi trascendere questa per raggiungere quella divina (nella favola di Andersen). Nella pellicola dimostra di avere il coraggio di combattere per amore del ragazzo che ama, andando anche contro le regole e le convenzioni del suo regno e di suo padre, e arrivando anche a chiedere l'aiuto della Strega del Mare. E qui prende le distanze dal personaggio di Shakespeare, perché questo invece obbedisce al mago Prospero in cambio della libertà, visto che questo l'aveva liberato dalla strega Sycorax (unico punto in comune, prigioniero della strega?!). Gli altri personaggi sono un po' di contorno, con le soli possibili eccezioni di Sebastian (il quale rappresenta, metaforicamente, il granchio che pizzica la nostra coscienza), Ursula, la trascinatrice/antagonista della vicenda, e Tritone, rispettivamente la drag queen desiderosa di riaffermarsi e il padre pieno di angoscia e di risentimento per via del fatto che quello che è accaduto tanto tempo fa possa ripetersi, e infine Erik, il salvatore, colui che redime la protagonista dalla sua condizione (forse l'alter ego del Prospero shakespeariano?!). Tutti loro sono una cornice per Ariel. Ognuno di loro è dotato di una certa personalità che aiuta Ariel a crescere sia nel bene che nel male (per fare un riferimento a Nietzsche, qualunque cosa è lecita, se si tratta di combattere per amore. "Al di là del bene e del male").
Grafica
La grafica è grandiosa, stupefacente, specialmente gli occhi dei personaggi sono di gran lunga più luminosi, enormi, come se fossero dei personaggi di un anime/manga. I colori sono semplicemente meravigliosi, distribuiti a pennello, come se formassero un dipinto vivo. I disegni sono fluidi, dinamici e spontanei, di conseguenza lo sono anche i personaggi.
Colonna sonora
La colonna sonora è originale, si distingue dalla composizione tradizionale. Specialmente con gli assoli di Ariel, Sebastian e Ursula, i quali fanno una vera cornice a sé stante per quanto riguarda la colonna sonora. Le canzoni riflettono il pathos delle singole scene in un modo strabiliante, che ci fa venire voglia di "immergersi" fino "in fondo al mar" (ti chiedo scusa per averti rubato la battuta, Sebastian) e contemplare appieno gli stati emotivi, sentimentali e mentali dei personaggi.
Messaggi e insegnamenti
I messaggi sono abbastanza semplici da capire. Mai arrendersi, e soprattutto essere disposti a combattere per ciò che si desidera e ciò che ci incuriosisce e ci attira, e ad approfondirlo, analizzarlo, sintetizzarlo, contemplarlo, perché ci riguarda molto più di quello che pensiamo, e a poco a poco diventa parte di noi e noi di esso. Insegna che non ci sono scorciatoie, e a diffidare di coloro che ce le propongono.
Voto: 9
Sinossi
È un'avventura profonda come lo stesso mare/oceano in cui è ambientata e la cui profondità va contemplata, analizzata, sintetizzata e impressa nella nostra coscienza e consapevolezza. Due mondi apparentemente così distanti, sia culturalmente che psicologicamente, quello del popolo del mare e quello degli esseri umani: il primo è un popolo che vive in pace e tranquillità e al sicuro nella profondità dell'oceano ed è contento di ciò che ha, senza bisogno di molte novità, il secondo invece desidera ampliare il proprio potenziale ed esplorare in profondità, per meglio capire, contemplare e comprendere il suo rapporto con esso e con sé stesso, per conquistare l'immortalità promessa dalla Provvidenza. Sembrerebbe tutto regolare, ma, come ben sappiamo, nulla è così regolare come sembra. Abbiamo Ariel, figlia di Re Tritone, la quale, a differenza del resto del popolo atlantideo, è desiderosa di soddisfare la sua curiosità (d'altronde, si sa che la curiosità è donna), e dall'altra abbiamo Erik, un principe umano che deve adempiere ai suoi doveri di futuro sovrano, il quale si accontenta di quello che ha?! Difficile da dire. Fatto sta che questi due mondi sono divisi più che altro dalla non conoscenza, dal risentimento che un padre ha nei confronti di coloro che ipoteticamente gli hanno portato via l'amore della sua vita, e dalla paura (si ha paura solo di ciò che non si conosce). La nostra Ariel, stufa di essere trattata come una bambina indifesa e debole, va oltre i propri limiti, anche ricorrendo all'aiuto della Strega del Mare, Ursula. Questa, percependo l'inesperienza e la testardaggine di Ariel, ne approfitta per farle firmare un contratto capestro che le dà la possibilità di ottenere il bacio di vero amore dal principe Erik, ma deve farcela entro tre giorni ed evitare che egli si innamori di un'altra ragazza, altrimenti tornerà ad essere una sirena e diventerà proprietà di Ursula stessa. Ariel accetta, e in cambio dona la sua voce a Ursula, la quale però è decisa ad ottenere la proprietà di Ariel, per usarla contro Tritone e impadronirsi del regno di Atlantide e di tutti gli oceani del mondo. Infatti, Ursula assume le sembianze di una giovane fanciulla e usa la voce di Ariel per farlo innamorare e sposarlo, per prendere il controllo sia del mondo degli umani che di quello dei popoli del mare. Ma i nostri intervengono e sabotano il matrimonio. A questo punto ad Ursula non rimane che giocare l'ultima carta: il sole tramonta sul terzo giorno e Ariel diventa sua proprietà, e la usa per ricattare Tritone e quindi farsi dare la corona e il tridente, per diventare la nuova regina degli oceani. A questo punto Erik cerca di salvare Ariel e fa in modo di uccidere anche Ursula, liberando così anche tutti quelli che non hanno potuto pagarle il pegno che le dovevano. Alla fine, recuperato il suo potere e resosi conto che l'amore che Ariel prova per Erik è sincero e puro, Tritone acconsente affinché lei lo sposi. Vengono celebrate le nozze.
Analisi e sintesi comparativa
Se mettiamo a confronto la pellicola con la fiaba originale di Andersen, notiamo fin da subito che vi sono delle differenze significative. Nella pellicola Ariel si innamora di un principe e chiede aiuto ad Ursula per coronare il suo sogno. Nella favola invece sono le sue sorelle a chiedere aiuto alla Strega del Mare per fare in modo che Ariel torni ad essere una sirena e torni a vivere nell'Oceano. Nella pellicola Ariel torna ad essere sirena, ma non diventa schiuma, perché il matrimonio di Erik e Ursula/Vanessa viene interrotto e rovinato, mentre nella fiaba Ariel diventa schiuma, perché purtroppo non riesce a coronare il suo sogno, poiché il matrimonio tra il principe e l'altra pretendente va a buon fine, e quindi diventa schiuma. Quindi vi sono delle differenze, così come delle similitudini, anche nel tipo di amore che viene celebrato nella pellicola e nella fiaba. Nella pellicola si fa leva sul fatto che Ariel cambia la sua natura da marina a umana per trovare un amore coniugale. Nella fiaba invece Ariel cambia la sua natura marina in umana, per poi non essere corrisposta, ma avendo sempre provato un amore puro, seppur mai dichiarato, a una natura divina. Infatti, Andersen prese le distanze dalla versione di Undine di Friedrich de La Motte Fouqué, perché questa richiedeva l'intervento di una figura maschile per poter ascendere e trascendere la natura umana, fino a raggiungere quella divina. Quindi l'amore qui trattato è più di natura umana.
Collegamenti e rimandi ad altre opere affini
In base a questo punto mi vengono in mente collegamenti ad opere, seppur distanti ma al contempo affini, come "Il gabbiano Livingstone", anche se questo è più collegato con la fiaba di Andersen, poiché parla della natura trascendentale dell'amore, poiché Ariel, come il gabbiano Jonathan Livingstone, si eleva e cerca di ascendere a livelli di coscienza e consapevolezza superiori. Altri rimandi che non si possono trascurare sono sicuramente "La tempesta" di Shakespeare, in quanto il personaggio di Ariel di Andersen è ispirato all'omonimo personaggio shakespeariano, dal momento che, in sua presenza e su ordine del suo padrone Prospero, egli scatena delle tempeste che fanno naufragare il Re di Napoli. Quindi qui abbiamo un riadattamento del personaggio shakespeariano.
Personaggi
In virtù di questo aspetto risulta necessario fare degli ulteriori approfondimenti: Ariel significa "Leone di Dio" in lingua ebraica; può forse suggerire un rimando al carattere indomabile di Ariel, la quale dimostra un coraggio da leoni nel voler prima di tutto cambiare la propria natura da marina a umana e poi trascendere questa per raggiungere quella divina (nella favola di Andersen). Nella pellicola dimostra di avere il coraggio di combattere per amore del ragazzo che ama, andando anche contro le regole e le convenzioni del suo regno e di suo padre, e arrivando anche a chiedere l'aiuto della Strega del Mare. E qui prende le distanze dal personaggio di Shakespeare, perché questo invece obbedisce al mago Prospero in cambio della libertà, visto che questo l'aveva liberato dalla strega Sycorax (unico punto in comune, prigioniero della strega?!). Gli altri personaggi sono un po' di contorno, con le soli possibili eccezioni di Sebastian (il quale rappresenta, metaforicamente, il granchio che pizzica la nostra coscienza), Ursula, la trascinatrice/antagonista della vicenda, e Tritone, rispettivamente la drag queen desiderosa di riaffermarsi e il padre pieno di angoscia e di risentimento per via del fatto che quello che è accaduto tanto tempo fa possa ripetersi, e infine Erik, il salvatore, colui che redime la protagonista dalla sua condizione (forse l'alter ego del Prospero shakespeariano?!). Tutti loro sono una cornice per Ariel. Ognuno di loro è dotato di una certa personalità che aiuta Ariel a crescere sia nel bene che nel male (per fare un riferimento a Nietzsche, qualunque cosa è lecita, se si tratta di combattere per amore. "Al di là del bene e del male").
Grafica
La grafica è grandiosa, stupefacente, specialmente gli occhi dei personaggi sono di gran lunga più luminosi, enormi, come se fossero dei personaggi di un anime/manga. I colori sono semplicemente meravigliosi, distribuiti a pennello, come se formassero un dipinto vivo. I disegni sono fluidi, dinamici e spontanei, di conseguenza lo sono anche i personaggi.
Colonna sonora
La colonna sonora è originale, si distingue dalla composizione tradizionale. Specialmente con gli assoli di Ariel, Sebastian e Ursula, i quali fanno una vera cornice a sé stante per quanto riguarda la colonna sonora. Le canzoni riflettono il pathos delle singole scene in un modo strabiliante, che ci fa venire voglia di "immergersi" fino "in fondo al mar" (ti chiedo scusa per averti rubato la battuta, Sebastian) e contemplare appieno gli stati emotivi, sentimentali e mentali dei personaggi.
Messaggi e insegnamenti
I messaggi sono abbastanza semplici da capire. Mai arrendersi, e soprattutto essere disposti a combattere per ciò che si desidera e ciò che ci incuriosisce e ci attira, e ad approfondirlo, analizzarlo, sintetizzarlo, contemplarlo, perché ci riguarda molto più di quello che pensiamo, e a poco a poco diventa parte di noi e noi di esso. Insegna che non ci sono scorciatoie, e a diffidare di coloro che ce le propongono.
Voto: 9
"La Sirenetta", classico Disney basato sull'omonima fiaba di Hans Christian Andersen, è un'opera molto importante per la Walt Dinsey Pictures, poiché, grazie all'enorme successo ottenuto, ha dato vita all'era nota come "Rinascimento Disney".
La storia narra appunto delle vicende di Ariel, ultima figlia di Re Tritone, il sovrano d'Atlantica, che, perdutamente innamorata del mondo degli umani che le appare un posto meraviglioso, trasgredisce di continuo gli ordini del genitore che le proibisce di risalire in superficie. Sempre coltivando il suo sogno, invece, la giovane sirena aiutata dall'amico Flounder, un pesciolino, copre ogni giorno vaste distanze alla ricerca di un qualsiasi oggetto appartenente agli umani da aggiungere alla sua collezione segreta. Una notte si avvicina a una nave dove si sta tenendo la festa di compleanno del principe Eric, e per la ragazza è amore a prima vista. Quando poco dopo una tempesta affonderà l'imbarcazione, Ariel non esiterà a salvare il giovane da una morte sicura, portarlo sulla spiaggia e cantare per lui una canzone. Svegliato da quella voce melodica, i due hanno giusto il tempo di guardarsi per un attimo negli occhi, prima che ognuno venga richiamato al proprio mondo. Informato dal suo consigliere e compositore di corte, il granchio Sebastian, di quanto accaduto, Re Tritone va su tutte le furie e rimprovera aspramente la figlia, distruggendo la sua collezione di oggetti appartenenti agli umani. Arrabbiata e disperata, Ariel si ritrova a chiedere aiuto a Ursula, la strega del mare esiliata dal Regno di Atlantica, e stringere con lei un pericoloso patto: la sua preziosa voce in cambio di un paio di gambe umane! Se entro tre giorni la ragazza riuscirà a fare innamorare di sé il principe Eric e a farsi baciare da lui, potrà vivere per sempre con gli umani; in caso contrario tornerà sirena e le apparterrà in eterno, in modo da consentirle di avere la sua vendetta su Re Tritone, responsabile del suo esilio. Inizia quindi in questo modo la vera avventura di Ariel.
"La sirenetta" è un'opera molto piacevole e scorrevole, ottimamente animata, che conquista facilmente.
Il cast è decisamente ben riuscito e i personaggi hanno notevole spessore, a partire da Ariel, la protagonista, perfetta nelle sue vesti di sedicenne ribelle alla ricerca del suo posto nel mondo e in conflitto col padre. Ottimo partner è anche il principe Eric, che si dimostra il primo principe con un carattere di spicco e non solo figura di sfondo. Non è inoltre l'eroe senza macchia e senza paura, ma alterna al suo coraggio un buon cuore, senso di ironia e un pizzico di timidezza che lo rendono ancora più umano. Degni di nota sono anche Re Tritone, affezionatissimo alla figlia ma preoccupato per il suo futuro e impacciato nell'instaurare un buon dialogo con lei, la malvagia strega Ursula che alterna come si deve crudeltà, eleganza e un pizzico di seduzione nonostante la mole e il viso affatto grazioso, e Sebastian, sincero amico di Ariel e Re Tritone e voce del buon senso, indimenticabile anche per il suo scontro con il cuoco Louie e per la famosissima canzone "Under the see".
A proposito di colonna sonora, le canzoni presenti in "La sirenetta" hanno vinto Oscar e ricevuto nomination, e alcuni considerano questo classico come "il film che ha portato Broadway nei cartoni animati".
"La sirenetta" è una storia molto completa e non banale, ricca di azioni e gag fino all'ultimo minuto, che sa divertire e farsi ricordare grazie alle sue inimitabili canzoni, e al contempo far riflettere toccando temi sempre attuali.
Ho apprezzato l'impegno di Ariel ed Eric per raggiungere i loro scopi e i loro sogni, così come le crescite individuali dei vari personaggi, principali e secondari. Anche Ursula, accompagnata dalle murene Flotsam e Jetsam, mi sembra un personaggio cattivo molto elegante e davvero ben riuscito.
Se penso a "La sirenetta" mi vengono in mente solo riflessioni e ricordi positivi, sia legati alla mia infanzia che alla mia età adulta, dove ho potuto riscoprirlo e amarlo ulteriormente.
Caldamente consigliato a tutti e immancabile nella collezione di ogni amante dei classici di Walt Disney.
La storia narra appunto delle vicende di Ariel, ultima figlia di Re Tritone, il sovrano d'Atlantica, che, perdutamente innamorata del mondo degli umani che le appare un posto meraviglioso, trasgredisce di continuo gli ordini del genitore che le proibisce di risalire in superficie. Sempre coltivando il suo sogno, invece, la giovane sirena aiutata dall'amico Flounder, un pesciolino, copre ogni giorno vaste distanze alla ricerca di un qualsiasi oggetto appartenente agli umani da aggiungere alla sua collezione segreta. Una notte si avvicina a una nave dove si sta tenendo la festa di compleanno del principe Eric, e per la ragazza è amore a prima vista. Quando poco dopo una tempesta affonderà l'imbarcazione, Ariel non esiterà a salvare il giovane da una morte sicura, portarlo sulla spiaggia e cantare per lui una canzone. Svegliato da quella voce melodica, i due hanno giusto il tempo di guardarsi per un attimo negli occhi, prima che ognuno venga richiamato al proprio mondo. Informato dal suo consigliere e compositore di corte, il granchio Sebastian, di quanto accaduto, Re Tritone va su tutte le furie e rimprovera aspramente la figlia, distruggendo la sua collezione di oggetti appartenenti agli umani. Arrabbiata e disperata, Ariel si ritrova a chiedere aiuto a Ursula, la strega del mare esiliata dal Regno di Atlantica, e stringere con lei un pericoloso patto: la sua preziosa voce in cambio di un paio di gambe umane! Se entro tre giorni la ragazza riuscirà a fare innamorare di sé il principe Eric e a farsi baciare da lui, potrà vivere per sempre con gli umani; in caso contrario tornerà sirena e le apparterrà in eterno, in modo da consentirle di avere la sua vendetta su Re Tritone, responsabile del suo esilio. Inizia quindi in questo modo la vera avventura di Ariel.
"La sirenetta" è un'opera molto piacevole e scorrevole, ottimamente animata, che conquista facilmente.
Il cast è decisamente ben riuscito e i personaggi hanno notevole spessore, a partire da Ariel, la protagonista, perfetta nelle sue vesti di sedicenne ribelle alla ricerca del suo posto nel mondo e in conflitto col padre. Ottimo partner è anche il principe Eric, che si dimostra il primo principe con un carattere di spicco e non solo figura di sfondo. Non è inoltre l'eroe senza macchia e senza paura, ma alterna al suo coraggio un buon cuore, senso di ironia e un pizzico di timidezza che lo rendono ancora più umano. Degni di nota sono anche Re Tritone, affezionatissimo alla figlia ma preoccupato per il suo futuro e impacciato nell'instaurare un buon dialogo con lei, la malvagia strega Ursula che alterna come si deve crudeltà, eleganza e un pizzico di seduzione nonostante la mole e il viso affatto grazioso, e Sebastian, sincero amico di Ariel e Re Tritone e voce del buon senso, indimenticabile anche per il suo scontro con il cuoco Louie e per la famosissima canzone "Under the see".
A proposito di colonna sonora, le canzoni presenti in "La sirenetta" hanno vinto Oscar e ricevuto nomination, e alcuni considerano questo classico come "il film che ha portato Broadway nei cartoni animati".
"La sirenetta" è una storia molto completa e non banale, ricca di azioni e gag fino all'ultimo minuto, che sa divertire e farsi ricordare grazie alle sue inimitabili canzoni, e al contempo far riflettere toccando temi sempre attuali.
Ho apprezzato l'impegno di Ariel ed Eric per raggiungere i loro scopi e i loro sogni, così come le crescite individuali dei vari personaggi, principali e secondari. Anche Ursula, accompagnata dalle murene Flotsam e Jetsam, mi sembra un personaggio cattivo molto elegante e davvero ben riuscito.
Se penso a "La sirenetta" mi vengono in mente solo riflessioni e ricordi positivi, sia legati alla mia infanzia che alla mia età adulta, dove ho potuto riscoprirlo e amarlo ulteriormente.
Caldamente consigliato a tutti e immancabile nella collezione di ogni amante dei classici di Walt Disney.