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CippyWolf

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
"Sono Sakamoto, perché?" è una serie composta da dodici episodi più un tredicesimo che fa da speciale/riassunto.
La trama è praticamente inesistente, visto che ogni episodio non farà altro che presentarci il protagonista, per l'appunto Sakamoto, durante svariati avvenimenti diversi e come riuscirà ad uscirne in maniera divertente o spettacolare.

Nonostante non ci sia una trama a fare da filo conduttore rispetto ai vari episodi, essendo quindi uno slegato dall'altro ad eccezione dello speciale conclusivo, lo spettatore sarà invogliato a concludere la visione della serie, per vedere fin dove riuscirà ad arrivare la spettacolarità e l'incredibilità del nostro buon Sakamoto: proprio in questo la serie trova il suo principale punto di forza e di debolezza, cioè nella figura stessa di Sakamoto. Di forza, perché, per quanto mi riguarda, riesce splendidamente a raggiungere il suo obbiettivo l'autore originale del soggetto, rendendo la figura del protagonista veramente magnetica e superlativa, accentrando sulle sue gesta l'intero peso dell'intrattenimento dello spettatore, riuscendoci egregiamente; purtroppo, come altro lato della medaglia, questa serie senza il protagonista è praticamente il nulla cosmico, essendo tutto costruito per gravitare intorno a Sakamoto, riducendo tutti i personaggi, ad eccezione del protagonista, a un mero ruolo corale e funzionale per l'evento comico e/o mitico che dovrà svolgere Sakamoto.
Quindi, se un dato sketch studiato dall'autore non dovesse funzionare, tale pecca diventerebbe un incredibile macigno da mandare giù per lo spettatore, inficiando irrimediabilmente la visione dell'episodio, non potendo reggersi su altri soggetti o argomenti se non Sakamoto.

Ho apprezzato che durante alcuni episodi si siano inseriti pezzi di intermediazione, in cui i tre teppisti della classe di Sakamoto avranno delle brevi discussioni fra loro mentre "giocheranno" a pallavolo, così da poter far tirare il fiato allo spettatore rispetto alla figura di Sakamoto, che a dosi eccessive potrebbe dare noia o creare assuefazione.

Devo dire che, se contassi solo il mero soggetto, il voto sarebbe di un punto in meno, ma soggettivamente ho apprezzato molto entrambe le sigle: l'opening molto ritmata e carica fa iniziare positivamente la visione dell'episodio, mentre l'ending è molto più tranquilla e rilassante, e personalmente ha toccato più di una corda dentro di me, ma il gruppo è già abbastanza celebre per il suo talento a comporre canzoni particolarmente toccanti. Per il resto del comparto sonoro e delle OST, in generale riescono a ben accompagnare la visione degli episodi e le mirabolanti gesta di Sakamoto senza mai essere né troppo invasive né insulse o blande, ma ben dosate e ben inserite in base al contesto in cui sono state immesse.

Infine, per la grafica, l'ho trovata molto pulita e ben fatta, dando ovviamente particolare risalto alla figura di Sakamoto, ma anche per quanto riguarda altri personaggi o il movimento in generale ho ritrovato un ottimo lavoro, con azioni fluide e precise, anche per le azioni più spettacolari e inconsuete messe in atto da Sakamoto, tranne per gli sketch inerenti i tre teppisti, in cui saranno volutamente molto blande e semplicistiche, così da concentrare l'attenzione dello spettatore sulle loro battute.
Entrambe le sigle hanno rispettato anche visivamente l'ottima opinione che avevo del comparto sonoro, risultando molto movimentata e colorata la canzone di apertura, mentre quella conclusiva risulterà molto più romantica e "romanzata", dando uno splendido senso di pace e tranquillità che ben si sposa dopo episodi molto movimentati o scene più toccanti.

In conclusione, la serie si presenta veramente molto bene sia sul lato grafico che per quanto riguarda il lato sonoro, quindi diciamo un ottimo contenitore per una serie comica, che purtroppo non sempre riesce a centrare il suo obbiettivo fondante, cioè intrattenere lo spettatore con le gesta di Sakamoto, che per forza di cose non tutte risulteranno ben riuscite per la totalità dei suoi fruitori, non avendo tutti lo stesso senso dell'umorismo, quindi l'apprezzamento finale risulterà molto soggettivo. Per quanto mi riguarda, i momenti che mi hanno fatto sorridere, e più, sono stati ben maggiori rispetto a quelli che non ho apprezzato, quindi non posso che promuovere la mia esperienza con questa serie.


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Scarlett7

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
"Sakamoto desu ga?" è una commedia abbastanza recente di dodici episodi.

La storia racconta le vicende di Sakamoto, una matricola del liceo, molto amato dalle ragazze ma detestato dai ragazzi, che si divertono a fargli degli scherzi o a metterlo in situazioni pericolose, da cui Sakamoto riesce sempre a uscire con classe, in un modo o in un altro. Insomma, la serie non ha una trama vera e propria, ma in un certo senso me lo aspettavo già da una commedia!

L'eccessiva perfezione di Sakamoto si evince sin dal primo episodio, il che permette di constatare immediatamente come tutte le comparse o personaggi ricorrenti della serie siano degli idioti rispetto allo stesso Sakamoto, che ha sempre quel quid in più. Tuttavia questa cosa mi ha impedito di empatizzare col protagonista, e poi... peccato per quel neo sotto l'occhio e gli occhiali, se non li avesse avuti forse sarebbe stato il più carino!
Inoltre, essendo questa una commedia, in teoria dovrebbe far ridere, ma in pratica non lo fa. Cioè, ho riso pochissimo, su dodici puntate avrò riso sì e no in quattro o cinque puntate, e la maggior parte era qualche sorrisetto abbozzato. Per non parlare di gag che mi annoiavano a morte oppure mi facevano rimanere di sasso. Caso eclatante è stato sicuramente quello riguardante la madre di Yoshinobu Kubota. Oh my, my, my... era necessario inserire quel personaggio? Mi sono dovuta sorbire la madre di Kubota che si invaghisce di Sakamoto e quest'ultimo che si inventa uno stratagemma incredibilmente stupido per scrollarsela di dosso! Per non parlare di quando va a scuola al posto di Kubota e rivede Sakamoto... e io che credevo ci fosse un limite al peggio!
I personaggi introdotti, come quello di Acchan o la rappresentante di classe Fujita o Aina sono stati personaggi a mio dire un po' sempliciotti, soprattutto Acchan, che ha avuto un cambiamento dall'inizio della serie fino a metà abbastanza buono, e da metà fino alla fine che è stato invece proprio incomprensibile, per me non in linea col personaggio e il suo sviluppo nei precedenti episodi. Lo stesso Yoshinobu Kubota è un personaggio insulso che diventa amico di Sakamoto un po' dal nulla: a questo punto Acchan è più legato a Sakamoto di quanto sia Kubota!

Perciò, viene da pensare che butterei tutto di questa serie. E invece no! Perché la presenza di Hayabuse salva un po' la serie da un voto catastrofico! E' il mio personaggio preferito e le scene con lui sono sempre ben accette per quel che mi riguarda, quindi anche mettere Hayabuse a caso nelle puntate mi rendeva felice.
Per quanto riguarda le puntate, salvo solo la dieci e la dodici. Nella dieci ovviamente c'è Hayabusa nella seconda parte di puntata che è stata più seriosa, ma la prima parte è stata decisamente il top! Mai riso così tanto per Sakamoto! La dodicesima ed effettiva ultima puntata della serie, senza contare l'inutile OAV che non aggiunge né toglie niente alla serie, è stata interessante, e sul finale mi ha molto colpita, mostrando un aspetto di Sakamoto che nessuno ha mai visto fino a questa puntata.

Il comparto grafico è molto buono. La opening è bellissima, così come la ending un po' malinconica, ma tanto bella.

Il voto della serie doveva essere 2.5, ma è incredibile come quei cinque minuti finali e Hayabuse abbiano aiutato la serie a rimontare.
Voto: 4


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Otaku moderato

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
Ed eccomi alle prese con un'altra commedia scolastica, solo che stavolta vi è un tipo fuori dal comune come protagonista: il suo nome è Sakamoto.

Nonostante sia solo del primo anno, Sakamoto (nessuno sa il suo nome) ha già attirato l'attenzione di tutta la scuola; il fatto è che ha una personalità che lo fa apparire come un maestro dell'eleganza, e ogni cosa che fa la fa con classe; quando serve, sfrutta queste qualità per poter aiutare i compagni di classe, risolvere problemi e mettere in riga i bulli e gli studenti che lo prendono di mira per invidia, per poi rimanere "convertiti" dalla sua abilità per mezzo delle sue "tecniche speciali".

L'anime, nei suoi dodici episodi (più il recente episodio speciale), narra di fatto questo, ma il bello è che Sakamoto, pur essendo il protagonista, non viene mostrato come personaggio principale; il fatto è che vediamo il suo particolare modo di fare attraverso gli occhi di altri studenti: i suoi compagni di classe, ognuno con il proprio carattere e che ha avuto modo di avere a che fare con Sakamoto, nel bene o nel male, per poi venire aiutato da lui per mezzo delle sue "tecniche speciali". Ciò permette di mostrare Sakamoto per quello che vedono gli altri, ovvero un tipo perfetto e irraggiungibile che lentamente cambierà il carattere di molti, e farà breccia nel cuore delle affascinanti ragazze della serie; non sempre la sua figura avrà a che fare con la scuola, spesso anche fuori.

Tutto ciò porterà a momenti all'insegna della risata e dello stupore, pur non mancando di momenti un pochino seri. Per il resto, la solita analisi, ovvero una qualità grafica a posto, anche se verrà mostrato un po' di fanservice maschile, e musiche veramente bizzarre da sentire; il continuo ripetersi del tema principale e l'opening vi rimarranno nel cervello, complice la magistrale interpretazione di Sakamoto da parte di Hikaru Midorikawa.

Poco d'aggiungere; preparatevi ad assistere alla personificazione della perfezione adolescenziale, ma in fondo... "Lui è Sakamoto, perché?"


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alex di gemini

Episodi visti: 12/13 --- Voto 8
Quante volte ci saremo sentiti dire da bambini e non solo: "Ma perché perdi tempo a guardare quelle storie impossibili e irrealistiche?". Da questo punto di vista Sakamoto è una vera assurdità, il massimo dell'irrealtà. Nei suoi dodici episodi, o si potrebbe dire in più di ventiquattro, dato che a parte l'ultimo ciascuno parla di due o addirittura tre avventure, Sakamoto compie le cose più impossibili. Anzi, è un personaggio oltre l'improbabile. E' un sedicenne con l'agilità di un ninja, l'abilità manuale di un maggiordomo di Buckingham Palace, nonché con un'abilità prestidigitatoria da far invidia al mago SIlvan, visto che tira fuori sempre l'oggetto giusto al momento giusto. In più sa cantare come un cantante d'opera veterano, e in tutto ciò che fa sa essere perfetto e affascinante come un grande attore. Manco a dirlo ha un successo illimitato con le ragazze e non solo, aiuta i deboli e parla poco, prende voti stellari e il suo sogno è lavorare alla Nasa in vista dello sbarco e della colonizzazione di Marte.

Tutto logico, no? Eppure Sakamoto è molto di più ed è estremamente realistico. Vivendo con lui le sue avventure, scopriremo man mano come sia realistico, come, oltre che estremamente divertente, sia un personaggio pieno di elementi educativi. Come sia l'amico che tutti vorremmo aver incontrato nella vita e, anche se non l'abbiamo mai incontrato, sarà un come se avessimo vissuto sul serio con lui, come se avesse davvero arricchito la nostra vita. Come poche altre serie ci farà tornare sui banchi del liceo, ci farà rivivere le nostre esperienze e ci farà uscire arricchiti, con reali e nuove esperienze. Giusto per ricordare una sola delle sue battute: "Se un giorno non doveste più credere in voi stessi e in tutto ciò che avrete fatto finora, credete almeno negli amici che credono in voi".

La regia, manco a dirlo, è curatissima, la grafica e le sigle ottime.
Voto: otto


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Nox

Episodi visti: 12/13 --- Voto 5
“Sakamoto desu ga?” è un anime di dodici episodi andato in onda dall’aprile al luglio del 2016.

Inizierò immediatamente col dire che sono rimasta molto delusa. Dato il successo del manga, mi aspettavo delle gag brillanti e risate in ogni puntata. Inutile dire che non è successo niente del genere.

Sakamoto è il più "cool" dei liceali e, in ogni episodio, formato da due o tre storie completamente a sé stanti, il ragazzo dimostra le sue capacità nel risolvere le situazioni più difficili e assurde.

Secondo me, il primo grande difetto di questo anime è la completa assenza di una qualsivoglia trama orizzontale. Ogni storia è slegata dalla precedente e dalla successiva e, in realtà, dura solo pochi minuti all’interno di una puntata canonica. Per questo ritengo che la serie avrebbe reso molto di più in un format più breve.

La vera tragedia, comunque, sono i personaggi.
Sakamoto dovrebbe essere questo ragazzo fantastico che in ogni sua azione è, come dice la sigla, “cool” ai limiti dell’inverosimile. E qui sta il problema. Ogni semplice movimento, dal togliersi la giacca al bere dell’acqua, non viene svolto come farebbe un normale essere umano, ma viene caricato ed esagerato in modi che, idealmente, dovrebbero far ridere, o lasciare lo spettatore a bocca aperta sul grado di "figaggine" che Sakamoto riesce a raggiungere.
Io sono morta di sbadigli.
Per quanto riguarda i personaggi secondari, questi sono inesistenti.
Il protagonista manca di una qualsivoglia controparte, tutti quanti stanno sullo sfondo come tappezzeria, e prendono vita solo per applaudire, basiti dalla bravura e dall’intelligenza di Sakamoto, trattandolo come se fosse un dio sceso in terra, facendo apparire stelline, fiori e cuoricini cinquanta volte a puntata.
Alcuni dei ragazzi, gelosi del suo successo, cercheranno di umiliarlo facendogli degli scherzi, ma Sakamoto ne uscirà in modo ancora più "cool", e anche i suoi nemici si innamoreranno di lui, entrando a far parte del suo fan club (che comprende chiunque abbia mai respirato la sua stessa aria).
Le cose sono due: o Sakamoto è il più grande manipolatore della storia o sono tutti gli altri ad essere rincitrulliti (io punto sulla seconda).

Riassumendolo in una frase o meno: “Deludente.”