Terra Formars: Revenge
Con la seconda stagione di "Terraformars", che ovviamente riprende proprio da dov'era terminata la serie precedente, ecco che subito saltano all'occhio le prime tristissime note negative: un cambio di regia e di animazioni che sconvolge (in negativo) l'intero anime. Di fatto si è davanti ad un'opera completamente diversa dalla precedente, e sinceramente ho fatto anche una discreta fatica a riconoscerne tutti i personaggi, ma non è questa la nota più dolente, perché a subire maggiormente per questo cambiamento sono le ambientazioni e le atmosfere caratteristiche presenti nella prima stagione. Se prima era tutto buio e cupo, e si percepiva quell'alone crudo e di mistero, ora invece è tutto rappresentato con colori chiari e accessi, con un inevitabile ridimensionamento dell'intero comparto visivo; inoltre vengono proposte (a casaccio) anche diverse scenette comiche, che davvero stonano completamente con il resto dell'opera, snaturandone l'identità.
Mentre dal punto di vista della trama l'anime è pressoché uguale al precedente, con la solita pessima caratterizzazione dei personaggi, che rimangono sempre troppi a mio avviso, e una storia che fatica veramente tanto a decollare, se da una parte viene risolto il "mistero" del tradimento, dall'altra la storia non sembra aver intenzione di terminare in questa modalità, lasciando praticamente tutte le questioni in sospeso.
È una seconda stagione che reputo inferiore alla precedente, nonostante la trama faccia qualche passo in più in avanti: il brusco cambiamento apportato danneggia troppo l'opera, che già di suo non era di certo brillantissima. Purtroppo è un anime insufficiente.
Voto finale: 5
Mentre dal punto di vista della trama l'anime è pressoché uguale al precedente, con la solita pessima caratterizzazione dei personaggi, che rimangono sempre troppi a mio avviso, e una storia che fatica veramente tanto a decollare, se da una parte viene risolto il "mistero" del tradimento, dall'altra la storia non sembra aver intenzione di terminare in questa modalità, lasciando praticamente tutte le questioni in sospeso.
È una seconda stagione che reputo inferiore alla precedente, nonostante la trama faccia qualche passo in più in avanti: il brusco cambiamento apportato danneggia troppo l'opera, che già di suo non era di certo brillantissima. Purtroppo è un anime insufficiente.
Voto finale: 5
Nel 2030 viene ideato il progetto Terraforming, che consiste nel voler rendere l'atmosfera del pianeta Marte adattabile ai Terrestri. Per realizzare questo sogno, si inviano scarafaggi e licheni che, attraverso la loro capacità di adattarsi ad ogni ambiente, avranno il compito di attirare la luce del sole e riscaldare il pianeta, così con il corso degli anni da renderlo sempre più adattabile all'uomo. Dopo cinquecento anni la U-NASA invia una squadra su Marte per verificarne le condizioni, ma ecco che trovano l'impossibile, scarafaggi umanoidi dotati di grande forza e intelligenza che per natura sentono il bisogno di schiacciare ogni essere umano che incrociano. Anche l'uomo avrà però sviluppato le proprie capacità, ovvero quelle di mescolare il proprio DNA con quello di determinati insetti, rendendoli così degli ibridi, la cui vera forma viene manifestata attraverso un siero farmacologico.
Il progetto Terraforming venne dunque abbandonato, ma un nuovo virus proveniente da Marte minaccia la vita sulla Terra, e di conseguenza altre squadre verranno di seguito inviate sul pianeta rosso con l'obiettivo di cercare un antidoto che permetterà di salvare gli esseri umani infetti.
La seconda stagione di "Terra Formars" era attesa da molti con delle aspettative, ma con il cambio della regia non proprio tutto è stato soddisfacente. Ciò che si imprime negativamente su questa stagione è l'ambientazione, che viene resa meno violenta e cupa della precedente, quindi in stile 'tamarro' e meno splatter, e con qualche scenetta divertente mirata a sdrammatizzare alcuni momenti pesanti; tuttavia "Terra Formars: Revenge" non merita sicuramente di essere etichettato come flop della stagione, dato che comunque sotto altri aspetti intrattiene e convince.
Lo sviluppo della trama riprende lì dove la precedente stagione si era fermata, facendo notare subito alcuni cambiamenti della regia che però verranno di seguito dimenticati; la storia sarà sempre molto coinvolgente, quindi non ci farà notare quelli che sono i cambiamenti. Sicuramente non hanno fatto passi da gigante, infatti la trama non avanzerà di molto, ma almeno ci svelerà molti particolari importanti che sicuramente renderanno interessante questa stagione; i personaggi aiuteranno molto a definire una trama quasi discreta e a renderci sempre molto attenti alle loro trasformazioni, che aiutano i combattimenti ad essere più emozionanti e travolgenti. Alcuni aspetti sono appunto emozionanti e, riprendendo la faccenda dell'ambientazione, qui si intravede di molto il cambiamento, che però in certi casi non si dimostra negativo, anzi, in alcuni momenti questi aspetti renderanno più viva la visione.
Purtroppo anche il comparto tecnico ha subito un piccolo calo. I disegni e le animazioni sono inizialmente nella norma e quindi apprezzabili, ma da metà stagione si incominciano a intravedere dei disegni mediocri e sproporzionati attraverso alcuni combattimenti che sarebbero potuti diventare epici con qualche miglioria in più.
Il comparto sonoro non delude, grazie a una colonna sonora piacevole e delle sigle orecchiabili; il doppiaggio originale è come sempre molto godibile.
Concludo questa recensione dicendo che anche questa volta non vedremo un finale, ma comunque ci saranno delle scene importanti che fanno ben capire come la prossima stagione sarà determinante per questo titolo.
Consiglio la visione di questa serie.
Il progetto Terraforming venne dunque abbandonato, ma un nuovo virus proveniente da Marte minaccia la vita sulla Terra, e di conseguenza altre squadre verranno di seguito inviate sul pianeta rosso con l'obiettivo di cercare un antidoto che permetterà di salvare gli esseri umani infetti.
La seconda stagione di "Terra Formars" era attesa da molti con delle aspettative, ma con il cambio della regia non proprio tutto è stato soddisfacente. Ciò che si imprime negativamente su questa stagione è l'ambientazione, che viene resa meno violenta e cupa della precedente, quindi in stile 'tamarro' e meno splatter, e con qualche scenetta divertente mirata a sdrammatizzare alcuni momenti pesanti; tuttavia "Terra Formars: Revenge" non merita sicuramente di essere etichettato come flop della stagione, dato che comunque sotto altri aspetti intrattiene e convince.
Lo sviluppo della trama riprende lì dove la precedente stagione si era fermata, facendo notare subito alcuni cambiamenti della regia che però verranno di seguito dimenticati; la storia sarà sempre molto coinvolgente, quindi non ci farà notare quelli che sono i cambiamenti. Sicuramente non hanno fatto passi da gigante, infatti la trama non avanzerà di molto, ma almeno ci svelerà molti particolari importanti che sicuramente renderanno interessante questa stagione; i personaggi aiuteranno molto a definire una trama quasi discreta e a renderci sempre molto attenti alle loro trasformazioni, che aiutano i combattimenti ad essere più emozionanti e travolgenti. Alcuni aspetti sono appunto emozionanti e, riprendendo la faccenda dell'ambientazione, qui si intravede di molto il cambiamento, che però in certi casi non si dimostra negativo, anzi, in alcuni momenti questi aspetti renderanno più viva la visione.
Purtroppo anche il comparto tecnico ha subito un piccolo calo. I disegni e le animazioni sono inizialmente nella norma e quindi apprezzabili, ma da metà stagione si incominciano a intravedere dei disegni mediocri e sproporzionati attraverso alcuni combattimenti che sarebbero potuti diventare epici con qualche miglioria in più.
Il comparto sonoro non delude, grazie a una colonna sonora piacevole e delle sigle orecchiabili; il doppiaggio originale è come sempre molto godibile.
Concludo questa recensione dicendo che anche questa volta non vedremo un finale, ma comunque ci saranno delle scene importanti che fanno ben capire come la prossima stagione sarà determinante per questo titolo.
Consiglio la visione di questa serie.
Il manga è riuscito subito a conquistarmi grazie alla sua storia e al modo in cui ci viene raccontata. Purtroppo, per quanto riguarda le trasposizioni animate, “Terra Formars” non è ancora riuscito a trovare la giusta strada. La prima serie non aveva colpito più di tanto. Gli mancava qualcosa, soprattutto a livello di regia. E, dunque, come si presenterà questa nuova avventura?
Cambia gran parte dello staff e si vedono subito i primi segni di un pesante restauro, eppure, e lo sottolineo con estremo rammarico, non credo sia riuscita ancora a rendere merito a una storia veramente entusiasmante. Tredici episodi ricchi d’azione: la fantascienza c’è e, con essa, anche quel tocco di drammaticità che ha sempre caratterizzato questo titolo. E allora cosa manca?
Andiamo con ordine e vediamo subito la trama. Questa riprende all’incirca da dove era stata interrotta: i nostri eroi, costretti a una dura sopravvivenza su Marte, si ritrovano improvvisamente accerchiati. Da un lato ci sono gli scarafaggi mutanti, sempre pronti a sterminare gli “invasori”; dall’altra, però, vi è un nemico ancora più pericoloso, il gruppo cinese. Dopo aver tradito i compagni, non possono più fallire. Tagliano le comunicazioni con la Terra e si apprestano a catturare i due “casi speciali”, Akari e Michelle.
Insomma, la strada sembra diventare a ogni passo più impervia. Bisogna trovare al più presto un antidoto per la malattia che si è diffusa sulla Terra, ma, allo stesso tempo, non si possono certo lasciare indisturbati questi spaventosi scarafaggi. Tra intrighi politi e scontri all’ultimo sangue, la situazione pare complicarsi sempre di più.
Inizio con una piccola precisazione: a livello di grafica, la prima serie non mi era affatto dispiaciuta. Tratti forti e marcati, lineamenti dei personaggi maturi e spigolosi, toni cupi e un’atmosfera sempre tesa. Insomma, riusciva in parte a donare quel senso di ansia e preoccupazione, derivabile da un’avventura di tal tipo. Invece, in questa nuova stagione, credo si sia perso gran parte di tale effetto.
“Terra Formars” si è trasformato, da seinen, in un semplice shounen fantascientifico. I protagonisti calano in quanto a serietà e drammaticità, preferendo invece accrescerne le caratteristiche comiche. Ed ecco allora che compaiono addirittura alcuni episodi tendenzialmente ecchi, in cui si mette in mostra, in maniera succinta, il corpo delle belle fanciulle presenti. Niente da ridire, ma sicuramente non mantiene la fedeltà all’opera originale.
Anche la realizzazione dei combattimenti non è riuscita a impressionarmi più di tanto. Non solo mantengono l’andamento lento e cadenzato della prima serie, ma ho avuto l’impressione che le scene parlate siano addirittura aumentate. Come risultato, si sono ottenuti scontri a rallentatore e piuttosto prevedibili, con gli scarafaggi che calano alquanto in dinamicità e pericolosità. E’ mancata del tutto quella scintilla che fa nascere la sorpresa, lo stupore di fronte a un’occasione inaspettata.
Delle incongruenze che si manifestano anche sul piano tecnico, con una grafica molto più luminosa. Rispetto all’esperienza passata, pare quasi di essere a una scampagnata nel deserto, con tanto di gag comiche e siparietti divertenti. I personaggi mostrano lineamenti più delicati, ma si possono riscontrare scene in cui la cura dei dettagli cala vistosamente. Senza dimenticare i movimenti alquanto farraginosi e poco realistici, che rendono il tutto ancor più piatto e privo di qualità.
Buona la colonna sonora, anche se, alle volte, non sono riuscito ad apprezzare appieno i repentini cambi di musica da una fase più concitata a una più rilassante. Bene il doppiaggio che, d’altra parte, mostra comunque un cast di tutto rispetto.
Insomma, “Terra Formars: Revenge” ottiene la sufficienza, ma non va oltre. Che non ci siano riusciti o semplicemente non abbiano avuto la volontà di compiere un passo in più, le cose cambiano poco. Il prodotto finale, seppur piacevole, non possiede ancora la forza e la decisione di conquistare lo spettatore. Ho avuto come l’impressione di un lavoro frettoloso, poco curato, che abbia scelto di mantenere una qualità bassa. Il finale è intrigante, ma, d’altro canto, non avevo dubbi sulla validità della trama.
Ci sarà mai una terza stagione? Sinceramente spero di sì, ma, dopo le prime due, il rischio che non si voglia più puntare su tale titolo sussiste.
Voto finale: 6 più
Cambia gran parte dello staff e si vedono subito i primi segni di un pesante restauro, eppure, e lo sottolineo con estremo rammarico, non credo sia riuscita ancora a rendere merito a una storia veramente entusiasmante. Tredici episodi ricchi d’azione: la fantascienza c’è e, con essa, anche quel tocco di drammaticità che ha sempre caratterizzato questo titolo. E allora cosa manca?
Andiamo con ordine e vediamo subito la trama. Questa riprende all’incirca da dove era stata interrotta: i nostri eroi, costretti a una dura sopravvivenza su Marte, si ritrovano improvvisamente accerchiati. Da un lato ci sono gli scarafaggi mutanti, sempre pronti a sterminare gli “invasori”; dall’altra, però, vi è un nemico ancora più pericoloso, il gruppo cinese. Dopo aver tradito i compagni, non possono più fallire. Tagliano le comunicazioni con la Terra e si apprestano a catturare i due “casi speciali”, Akari e Michelle.
Insomma, la strada sembra diventare a ogni passo più impervia. Bisogna trovare al più presto un antidoto per la malattia che si è diffusa sulla Terra, ma, allo stesso tempo, non si possono certo lasciare indisturbati questi spaventosi scarafaggi. Tra intrighi politi e scontri all’ultimo sangue, la situazione pare complicarsi sempre di più.
Inizio con una piccola precisazione: a livello di grafica, la prima serie non mi era affatto dispiaciuta. Tratti forti e marcati, lineamenti dei personaggi maturi e spigolosi, toni cupi e un’atmosfera sempre tesa. Insomma, riusciva in parte a donare quel senso di ansia e preoccupazione, derivabile da un’avventura di tal tipo. Invece, in questa nuova stagione, credo si sia perso gran parte di tale effetto.
“Terra Formars” si è trasformato, da seinen, in un semplice shounen fantascientifico. I protagonisti calano in quanto a serietà e drammaticità, preferendo invece accrescerne le caratteristiche comiche. Ed ecco allora che compaiono addirittura alcuni episodi tendenzialmente ecchi, in cui si mette in mostra, in maniera succinta, il corpo delle belle fanciulle presenti. Niente da ridire, ma sicuramente non mantiene la fedeltà all’opera originale.
Anche la realizzazione dei combattimenti non è riuscita a impressionarmi più di tanto. Non solo mantengono l’andamento lento e cadenzato della prima serie, ma ho avuto l’impressione che le scene parlate siano addirittura aumentate. Come risultato, si sono ottenuti scontri a rallentatore e piuttosto prevedibili, con gli scarafaggi che calano alquanto in dinamicità e pericolosità. E’ mancata del tutto quella scintilla che fa nascere la sorpresa, lo stupore di fronte a un’occasione inaspettata.
Delle incongruenze che si manifestano anche sul piano tecnico, con una grafica molto più luminosa. Rispetto all’esperienza passata, pare quasi di essere a una scampagnata nel deserto, con tanto di gag comiche e siparietti divertenti. I personaggi mostrano lineamenti più delicati, ma si possono riscontrare scene in cui la cura dei dettagli cala vistosamente. Senza dimenticare i movimenti alquanto farraginosi e poco realistici, che rendono il tutto ancor più piatto e privo di qualità.
Buona la colonna sonora, anche se, alle volte, non sono riuscito ad apprezzare appieno i repentini cambi di musica da una fase più concitata a una più rilassante. Bene il doppiaggio che, d’altra parte, mostra comunque un cast di tutto rispetto.
Insomma, “Terra Formars: Revenge” ottiene la sufficienza, ma non va oltre. Che non ci siano riusciti o semplicemente non abbiano avuto la volontà di compiere un passo in più, le cose cambiano poco. Il prodotto finale, seppur piacevole, non possiede ancora la forza e la decisione di conquistare lo spettatore. Ho avuto come l’impressione di un lavoro frettoloso, poco curato, che abbia scelto di mantenere una qualità bassa. Il finale è intrigante, ma, d’altro canto, non avevo dubbi sulla validità della trama.
Ci sarà mai una terza stagione? Sinceramente spero di sì, ma, dopo le prime due, il rischio che non si voglia più puntare su tale titolo sussiste.
Voto finale: 6 più