Kinnikuman Second Generations Movie 1
Nel 2001 era ancora solo un progetto futuro la realizzazione dell'anime ispirato a Kinnikuman nisei, manga del duo artistico Yudatemago che fa da sequel all'originale Kinnikuman, e che sarebbe poi giunto sui teleschermi italiani con il titolo di Ultimate Muscle.
Ciononostante, Toei Animation decise di produrre uno special a esso dedicato, in modo da preparare le folle per quello che poi sarebbe stato l'anime vero e proprio.
Mantaro Kinniku è l'eroe figlio di Suguru Kinniku, attuale re del pianeta Kinniku e primo Kinnikuman, wrestler che combatte i chojin malvagi.
Mentre si sta esibendo con i suoi compagni della nuova generazione di chojin buoni, Mantaro viene attaccato da The Cyborg, un omone vestito da rinoceronte, e fa quello che fa di solito nelle situazioni di pericolo. Si dà alla fuga.
Così facendo però lascia i suoi compagni da soli, e con le loro sole forze loro non riescono a battere il nemico, che poi rapirà Meat, l'allenatore-manager di Mantaro, tenendolo in ostaggio e minacciando di ucciderlo se l'eroe non si presenterà sulla Torre di Tokyo per affrontarlo.
Questo special è tecnicamente ben fatto, con una qualità grafica superiore rispetto all'anime, e anche la colonna sonora si difende bene, con tanto di canzone finale "Muscle Beat".
Forse però, al film, avrebbe giovato una durata superiore, visto che dura poco più di un episodio normale dell'anime; anime che però ai tempi non c'era ancora.
Insomma, se siete fan della serie dategli un occhio, giusto per curiosità, agli altri invece consiglio prima la visione dell'anime, che è più "sostanzioso" come situazioni e temi.
Ciononostante, Toei Animation decise di produrre uno special a esso dedicato, in modo da preparare le folle per quello che poi sarebbe stato l'anime vero e proprio.
Mantaro Kinniku è l'eroe figlio di Suguru Kinniku, attuale re del pianeta Kinniku e primo Kinnikuman, wrestler che combatte i chojin malvagi.
Mentre si sta esibendo con i suoi compagni della nuova generazione di chojin buoni, Mantaro viene attaccato da The Cyborg, un omone vestito da rinoceronte, e fa quello che fa di solito nelle situazioni di pericolo. Si dà alla fuga.
Così facendo però lascia i suoi compagni da soli, e con le loro sole forze loro non riescono a battere il nemico, che poi rapirà Meat, l'allenatore-manager di Mantaro, tenendolo in ostaggio e minacciando di ucciderlo se l'eroe non si presenterà sulla Torre di Tokyo per affrontarlo.
Questo special è tecnicamente ben fatto, con una qualità grafica superiore rispetto all'anime, e anche la colonna sonora si difende bene, con tanto di canzone finale "Muscle Beat".
Forse però, al film, avrebbe giovato una durata superiore, visto che dura poco più di un episodio normale dell'anime; anime che però ai tempi non c'era ancora.
Insomma, se siete fan della serie dategli un occhio, giusto per curiosità, agli altri invece consiglio prima la visione dell'anime, che è più "sostanzioso" come situazioni e temi.
Anni addietro, il leggendario eroe del wrestling Suguru “Kinnikuman” Kinniku protesse l’universo dai malvagi, per poi ritirarsi a vita privata.
Protagonista del film è Mantaro, il figlio di quell’eroe leggendario e anche lui eroe del wrestling intergalattico in erba. Tuttavia, a differenza del padre, a Mantaro non interessa affatto lottare, né tanto meno rischiare la vita, in quanto le uniche cose che lo interessano sono strafogarsi di gyuudon e fare colpo sulle ragazze.
Dice un proverbio, però, che buon sangue non mente, e nel destino di Mantaro c’è scritto di seguire le orme paterne e scrivere la sua personale leggenda come “Kinnikuman Nisei”, l’eroe della seconda generazione…
Kinnikuman Nisei è un film della durata di una mezz’oretta che fa da episodio pilota per l’omonima serie animata che, tratta da un popolare manga, avrebbe debuttato sui teleschermi del Giappone appena un anno dopo l’uscita di questa produzione.
Avendo recentemente scoperto la serie ed essendomici appassionato, mi è venuto lo sfizio di guardare anche questo film, credendo che sarebbe stata un’avventura aggiuntiva per gli eroi che avevo imparato a conoscere in tv.
Mi sbagliavo, perché questo Kinnikuman Nisei è, come ho detto prima, non un’ulteriore avventura di Mantaro e compagnia, ma un pilot della serie televisiva, della cui continuità non fa parte.
La scarsa durata e la scoperta di questo fatto mi avevano indisposto nei confronti del film, dato che nell’arco di una sola mezz’ora sarebbe stato impossibile per gli autori rendere al meglio una trama (considerando che, per esempio, i film di Dragon Ball Z non riuscivano a caratterizzare bene la vicenda con ben più tempo a disposizione).
In linea di massima, così è stato. La storia è unicamente incentrata sul combattimento fra Mantaro e The Cyborg, un malvagio lottatore che ha rapito Meat, il manager del ragazzo, e lascia come mere comparse i compagni dell’accademia di lotta Terry The Kid, Seiuchin e Gazelleman, le cui presenze qui sono ridotte a un’apparizione di pochi minuti ciascuno e a un paio di scenette comiche. Ovviamente, essendo uscito prima della serie animata, non vi figurano né i personaggi che appaiono successivamente nella stessa, come Kevin Mask, Checkmate, Jaegar o la stessa fidanzata di Mantaro, Rinko, né i personaggi della serie originale anni ’80 (di cui Kinnikuman Nisei è il seguito ufficiale), a eccezione di papà Suguru.
La vicenda scorre liscia liscia e a un livello piuttosto superficiale, senza approfondire troppo i suoi personaggi né presentandone di troppo complicati. Se confrontato con molte personalità ben più complesse viste negli episodi televisivi, infatti, il cattivo The Cyborg - che peraltro sarà presente nella serie tv in un arco filler, ma fra i personaggi lì presentati non sarà certo il più interessante -, nonostante l’azzeccatissimo design, non riuscirà a spiccare né caratterialmente né per l’originalità delle tecniche di lotta da lui utilizzate.
Mentre mi stavo già preparando a dire di questo Kinnikuman Nisei che si trattava di una produzione poco più che sufficiente e nulla più, tuttavia, ecco che il film comincia a incalzarmi, regalandomi un combattimento che è sì semplice rispetto a molti altri che verranno nella serie tv, ma anche sorprendentemente emozionante e spettacolare. Non saprei dirvi perché, saranno state l’ottima realizzazione grafica, la splendida colonna sonora, le bellissime animazioni, la curiosità di ascoltare un doppiaggio con nomi e nomignoli originali (la versione della serie tv da me visionata era mutuata da quella americana, con un diverso adattamento di nomi e dialoghi) o l’emozione di vedere rappresentato in animazione, ancora una volta, quel lottare in nome dell’amicizia e della lealtà che è tanto caro ai giapponesi e che tanto mi piace ritrovare. Fatto sta che questo Kinnikuman Nisei mi ha fatto emozionare ed esaltare in maniera incredibile e inspiegabile, facendomi dimenticare tutti i suoi difetti summenzionati.
Si tratta di una produzione atta a fare da antipasto a una serie tv, e che cerca di presentare quelli che saranno i suoi punti salienti, come la comicità demenziale dei personaggi e i combattimenti molto originali e passionali. Naturalmente, nell’arco di una sola mezz’ora non può venire fuori qualcosa di perfetto, e Kinnikuman Nisei si porta dietro diversi difetti, ma è un piacevole intrattenimento, capace d'incuriosire lo spettatore e di dirottarlo verso la serie televisiva, la quale gli farà ritrovare in maniera più approfondita quanto visto nel film.
Da segnalare, fra i pregi, un’ottima realizzazione tecnica, con disegni coloratissimi e un sapiente uso della computer grafica, e un doppiaggio molto pregevole, con uno spassosissimo Masaya Onosaka nel ruolo di Mantaro (che manterrà nella serie televisiva), un bravissimo Akira Kamiya che riprende il suo celebre ruolo di Suguru Kinniku e un sempre apprezzabilissimo Akio Ohtsuka nel ruolo del malvagio The Cyborg.
Da segnalare è poi una piacevolissima sorpresa che riguarda sia il doppiaggio sia la colonna sonora. Nel cast dei doppiatori è infatti presente un nome inedito e particolare: Nobuaki Kakuda, doppiatore, conosciuto soprattutto per le nuove produzioni legate a Hokuto no Ken, e sportivo, dato che è non soltanto un apprezzato marzialista, ma anche arbitro d'incontri di lotta. Questi si occupa non soltanto di fare da voce narrante, ma è anche interprete della canzone portante del film, l’emozionante “Muscle Beat”, che è possibile ascoltare sia come azzeccatissimo sottofondo al combattimento sia come sigla di chiusura, corredata da una simpatica parodia dello scontro fra Mantaro e The Cyborg realizzata in superdeformed.
Kinnikuman Nisei, insomma, è un film di cui potenzialmente noi fans stranieri potremmo anche fare a meno, dato che è nato unicamente per i fans giapponesi, che già conoscevano questi personaggi tramite la lettura del manga e avranno sicuramente apprezzato questo “antipasto” prima di rivederli in azione e in movimento in tv. Da noi in Italia il manga non c’è, quindi l’effetto non sarà sicuramente lo stesso, ma data l’immensa cura spesa per il comparto tecnico e la tutto sommato apprezzabile riuscita del lungometraggio, un’occhiata a questo film la si può anche dare, e chissà che non rappresenti un ottimo e piacevole punto di partenza per entrare nel vasto ed emozionante universo di Kinnikuman.
Protagonista del film è Mantaro, il figlio di quell’eroe leggendario e anche lui eroe del wrestling intergalattico in erba. Tuttavia, a differenza del padre, a Mantaro non interessa affatto lottare, né tanto meno rischiare la vita, in quanto le uniche cose che lo interessano sono strafogarsi di gyuudon e fare colpo sulle ragazze.
Dice un proverbio, però, che buon sangue non mente, e nel destino di Mantaro c’è scritto di seguire le orme paterne e scrivere la sua personale leggenda come “Kinnikuman Nisei”, l’eroe della seconda generazione…
Kinnikuman Nisei è un film della durata di una mezz’oretta che fa da episodio pilota per l’omonima serie animata che, tratta da un popolare manga, avrebbe debuttato sui teleschermi del Giappone appena un anno dopo l’uscita di questa produzione.
Avendo recentemente scoperto la serie ed essendomici appassionato, mi è venuto lo sfizio di guardare anche questo film, credendo che sarebbe stata un’avventura aggiuntiva per gli eroi che avevo imparato a conoscere in tv.
Mi sbagliavo, perché questo Kinnikuman Nisei è, come ho detto prima, non un’ulteriore avventura di Mantaro e compagnia, ma un pilot della serie televisiva, della cui continuità non fa parte.
La scarsa durata e la scoperta di questo fatto mi avevano indisposto nei confronti del film, dato che nell’arco di una sola mezz’ora sarebbe stato impossibile per gli autori rendere al meglio una trama (considerando che, per esempio, i film di Dragon Ball Z non riuscivano a caratterizzare bene la vicenda con ben più tempo a disposizione).
In linea di massima, così è stato. La storia è unicamente incentrata sul combattimento fra Mantaro e The Cyborg, un malvagio lottatore che ha rapito Meat, il manager del ragazzo, e lascia come mere comparse i compagni dell’accademia di lotta Terry The Kid, Seiuchin e Gazelleman, le cui presenze qui sono ridotte a un’apparizione di pochi minuti ciascuno e a un paio di scenette comiche. Ovviamente, essendo uscito prima della serie animata, non vi figurano né i personaggi che appaiono successivamente nella stessa, come Kevin Mask, Checkmate, Jaegar o la stessa fidanzata di Mantaro, Rinko, né i personaggi della serie originale anni ’80 (di cui Kinnikuman Nisei è il seguito ufficiale), a eccezione di papà Suguru.
La vicenda scorre liscia liscia e a un livello piuttosto superficiale, senza approfondire troppo i suoi personaggi né presentandone di troppo complicati. Se confrontato con molte personalità ben più complesse viste negli episodi televisivi, infatti, il cattivo The Cyborg - che peraltro sarà presente nella serie tv in un arco filler, ma fra i personaggi lì presentati non sarà certo il più interessante -, nonostante l’azzeccatissimo design, non riuscirà a spiccare né caratterialmente né per l’originalità delle tecniche di lotta da lui utilizzate.
Mentre mi stavo già preparando a dire di questo Kinnikuman Nisei che si trattava di una produzione poco più che sufficiente e nulla più, tuttavia, ecco che il film comincia a incalzarmi, regalandomi un combattimento che è sì semplice rispetto a molti altri che verranno nella serie tv, ma anche sorprendentemente emozionante e spettacolare. Non saprei dirvi perché, saranno state l’ottima realizzazione grafica, la splendida colonna sonora, le bellissime animazioni, la curiosità di ascoltare un doppiaggio con nomi e nomignoli originali (la versione della serie tv da me visionata era mutuata da quella americana, con un diverso adattamento di nomi e dialoghi) o l’emozione di vedere rappresentato in animazione, ancora una volta, quel lottare in nome dell’amicizia e della lealtà che è tanto caro ai giapponesi e che tanto mi piace ritrovare. Fatto sta che questo Kinnikuman Nisei mi ha fatto emozionare ed esaltare in maniera incredibile e inspiegabile, facendomi dimenticare tutti i suoi difetti summenzionati.
Si tratta di una produzione atta a fare da antipasto a una serie tv, e che cerca di presentare quelli che saranno i suoi punti salienti, come la comicità demenziale dei personaggi e i combattimenti molto originali e passionali. Naturalmente, nell’arco di una sola mezz’ora non può venire fuori qualcosa di perfetto, e Kinnikuman Nisei si porta dietro diversi difetti, ma è un piacevole intrattenimento, capace d'incuriosire lo spettatore e di dirottarlo verso la serie televisiva, la quale gli farà ritrovare in maniera più approfondita quanto visto nel film.
Da segnalare, fra i pregi, un’ottima realizzazione tecnica, con disegni coloratissimi e un sapiente uso della computer grafica, e un doppiaggio molto pregevole, con uno spassosissimo Masaya Onosaka nel ruolo di Mantaro (che manterrà nella serie televisiva), un bravissimo Akira Kamiya che riprende il suo celebre ruolo di Suguru Kinniku e un sempre apprezzabilissimo Akio Ohtsuka nel ruolo del malvagio The Cyborg.
Da segnalare è poi una piacevolissima sorpresa che riguarda sia il doppiaggio sia la colonna sonora. Nel cast dei doppiatori è infatti presente un nome inedito e particolare: Nobuaki Kakuda, doppiatore, conosciuto soprattutto per le nuove produzioni legate a Hokuto no Ken, e sportivo, dato che è non soltanto un apprezzato marzialista, ma anche arbitro d'incontri di lotta. Questi si occupa non soltanto di fare da voce narrante, ma è anche interprete della canzone portante del film, l’emozionante “Muscle Beat”, che è possibile ascoltare sia come azzeccatissimo sottofondo al combattimento sia come sigla di chiusura, corredata da una simpatica parodia dello scontro fra Mantaro e The Cyborg realizzata in superdeformed.
Kinnikuman Nisei, insomma, è un film di cui potenzialmente noi fans stranieri potremmo anche fare a meno, dato che è nato unicamente per i fans giapponesi, che già conoscevano questi personaggi tramite la lettura del manga e avranno sicuramente apprezzato questo “antipasto” prima di rivederli in azione e in movimento in tv. Da noi in Italia il manga non c’è, quindi l’effetto non sarà sicuramente lo stesso, ma data l’immensa cura spesa per il comparto tecnico e la tutto sommato apprezzabile riuscita del lungometraggio, un’occhiata a questo film la si può anche dare, e chissà che non rappresenti un ottimo e piacevole punto di partenza per entrare nel vasto ed emozionante universo di Kinnikuman.
Dire che ultimate muscle è osceno è poco! L'anime più brutto che sia mai stato prodotto nell'arco di 50 anni! I disegni sono ridotti all'osso e gli sfondi su cui si volgono le battaglie bruttissimi e poco curati. La banalità dei personaggi raggiunge i massimi livelli, peccato che ognuno debba compensare la propria nullità caratteriale con battute prese da chissà dove e scenette al limite della sopportazione. 4 sarebbe troppo, ma io glielo do per decenza dato che la serie normale è indecente rispetto a questo obbrobrio che loro chiamano OAV! Ve lo sconsiglio assolutamente se volete di nuovo guardare un anime con piacere!
Il film di Kinnikuman è molto carino e deriva dalla serie tv dal titolo "Ultimate Muscle: The Kinnikuman Legacy" disponibile anche in italiano.
Questa è una grande parodia del wrestling, sport che negli ultimi anni ha ottenuto grande successo tanto che in questa serie risulta l'unico modo per salvare la terra da alcuni wrestler alieni. Il protagonista Kid Muscle è un wrestler figlio del grande King Muscle, grande lottatore che ha salvato già la terra; ora tocca a Kid seguire le orme del padre, la cui eredità sarà abbastanza pesante da sopportare. Gli alieni vogliono impadronirsi del segreto "Ultimate Muscle" che rende la famiglia Muscle tanto forte. Così Kid assieme ad alcuni compagni dovrà sconfiggere gli alieni a suon di mosse spettacolari e voli acrobatici su ring tanto strani quanto improbabili.
Kinnikuman è un anime davvero carino e la sua demenzialità in certe scene fa davvero sbellicare dalle risate, nonchè il numero incredibile di mosse (ciascun lottatore deve avere la sua mossa segreta finale). Davvero particolare anche l'aspetto dei lottatori (parodia di quelli veri che si vestono in modo stravagante) di cui veramente pochi si direbbero umani. Vorrei sottolineare inoltre la presenza dei telecronisti che con i loro commenti idioti rendono ogni incontro una barzelletta anche nei momenti teoricamente più critici.
In conclusione ritengo Kinnikuman, sia la serie che il film davvero da non perdere in quanto unici sia per originalità che per comicità
Questa è una grande parodia del wrestling, sport che negli ultimi anni ha ottenuto grande successo tanto che in questa serie risulta l'unico modo per salvare la terra da alcuni wrestler alieni. Il protagonista Kid Muscle è un wrestler figlio del grande King Muscle, grande lottatore che ha salvato già la terra; ora tocca a Kid seguire le orme del padre, la cui eredità sarà abbastanza pesante da sopportare. Gli alieni vogliono impadronirsi del segreto "Ultimate Muscle" che rende la famiglia Muscle tanto forte. Così Kid assieme ad alcuni compagni dovrà sconfiggere gli alieni a suon di mosse spettacolari e voli acrobatici su ring tanto strani quanto improbabili.
Kinnikuman è un anime davvero carino e la sua demenzialità in certe scene fa davvero sbellicare dalle risate, nonchè il numero incredibile di mosse (ciascun lottatore deve avere la sua mossa segreta finale). Davvero particolare anche l'aspetto dei lottatori (parodia di quelli veri che si vestono in modo stravagante) di cui veramente pochi si direbbero umani. Vorrei sottolineare inoltre la presenza dei telecronisti che con i loro commenti idioti rendono ogni incontro una barzelletta anche nei momenti teoricamente più critici.
In conclusione ritengo Kinnikuman, sia la serie che il film davvero da non perdere in quanto unici sia per originalità che per comicità