Promise Cinderella
Una serie che è stato faticoso iniziare, ma che non mi sono pentita di avere concluso. Il suo difetto principale: il pilot. Ho mantenuto questa serie in watchlist tra le serie sospese per mesi poiché, dopo aver visto il primo episodio, ero convinta di trovarmi di fronte a una storia priva di credibilità, con personaggi incoerenti e la cui evoluzione sarebbe sembrata forzata. E in effetti, a partire dal secondo episodio sembra di assistere a una serie completamente diversa. Per cui il mio consiglio è, se vi trovate nella mia stessa situazione, non fermatevi al primo episodio e provate ad andare avanti.
La premessa è in effetti decisamente improbabile, ed è questo l'elemento che abbassa il punteggio. Non fraintendiamoci, nel corso del primo episodio viene spiegato perché Hayame accetta di stare al gioco di Issei, ma anche così il fatto che una donna accetti di convivere con un ragazzo appena conosciuto senza tentare di informarsi sulla famiglia di lui o sull'effettivo costo dell'oggetto che lui afferma che lei gli abbia danneggiato resta abbastanza improbabile. Il tono in un certo senso giocoso della sigla e del pilot danno un'impressione globalmente sbagliata nei riguardi della storia successiva, che si rivela invece essere matura e profonda sotto diversi punti di vista.
La storia è ambientata ai nostri tempi ma l'impianto generale della trama è abbastanza fiabesco, tuttavia si comprende facilmente che ciò è voluto per riprendere esplicitamente la storia di Cenerentola. Hayame è una ragazza sfortunata dal punto di vista della storia familiare, che anni prima ha avuto la possibilità di scappare via col suo principe e l'ha rifiutata, per restare accanto alla famiglia. E questo principe si ripresenta inaspettatamente dopo il divorzio di lei, in un contesto, quello del Ryokan di lusso, che è qui l'equivalente del palazzo reale della fiaba classica. Le sorelle invidiose sono, per quella che è stata la mia interpretazione, riprese nella figura delle colleghe che inizialmente la ostracizzano; il principe è il buon Seigo Kataoka, che Hayame ritrova nelle vesti del proprietario del Ryokan e il quale è ambito da tutte, anche qui forse più per la sua posizione che per reale apprezzamento del carattere di lui; la figura della matrigna malvagia è sovrapposta in un certo senso a quella della strega cattiva di Biancaneve, la cui motivazione principale è l'invidia verso la protagonista e che è in questo contesto rappresentata da una coetanea, sebbene di rango superiore a quello di Hayame; il ruolo della fata madrina, che la strega cattiva cerca a un certo punto di auto-attribuirsi, è svolto efficacemente dalla nonna Etsuko, dal maggiordomo Yoshitora e da Kurose. In generale il lavoro di ripresa della fiaba è ben svolto e mi ha lasciato un senso di soddisfazione.
E in questo contesto così classico, cosa accade? Accade che arriva fin dall'inizio a soppiantare tutto il personaggio di Issei. Issei è fuori luogo rispetto alla fiaba, così come è inizialmente fuori luogo rispetto al Ryokan, eppure le motivazioni di questa sua situazione sono spiegate efficacemente nel corso della serie. La caratterizzazione di Issei è un crescendo continuo, forse con un po' troppo divario tra ciò che vediamo all'inizio e ciò che vediamo nelle ultime puntate, ma che è complessivamente ben spiegata a livello di sceneggiatura e che l'attore Gordon Maeda riesce a rendere in modo meraviglioso, cambiando aspetto, personalità e atteggiamento di pari passo con lo sviluppo di Issei e riuscendo allo stesso a conservare elementi del "vecchio" Issei anche in quello "nuovo", rendendo così il suo sviluppo del tutto credibile.
Molto meno interessante il personaggio di Seigo, che resta tutto sommato fino alla fine una personalità debole e manovrabile, anche se con i suoi momenti di gloria; questo potrebbe tuttavia non essere visto come un errore di caratterizzazione, nella misura in cui Seigo è in tutto e per tutto un principe di stampo tradizionale, che si scopre inadatto a conquistare completamente una donna forte e indipendente come Hayame. E Hayame è davvero forte e indipendente, il che cozza in parte con quanto di lei vediamo nel pilot, ma la rende per tutta la serie una protagonista apprezzabile, che mai si piega di fronte alle richieste dell'autorità in quanto tale e che sempre mette in discussione quanto di dubbio vede nel mondo, spinta dal suo senso di giustizia, sia nei riguardi degli altri che nei riguardi di se stessa. Ciò che mantiene del personaggio di Cenerentola sono l'ingenuità del carattere e la bontà con cui riesce sempre a guardare al prossimo, spingendo per una riappacificazione anche quando è stata lei stessa la vittima delle azioni altrui. Il "gioco" stesso che dalla locandina sembra essere un elemento centrale della trama non lo è affatto, in quanto già dal secondo episodio i "giochi" proposti da Issei non si rivelano altro che azioni che Hayame sceglie di intraprendere volontariamente, all'inizio, e andando avanti con la trama addirittura pretesti per portare avanti situazioni di stallo tra loro, come nel caso dei fuochi d'artificio o del litigio riguardo la convivenza.
Non lasciatevi in definitiva ingannare dal primo episodio. E' l'adattamento di una fiaba con qualche ingenuità del caso, ma il percorso di Issei Kataoka e il carattere di Hayame Katsuragi vi potrebbero sorprendere.
La premessa è in effetti decisamente improbabile, ed è questo l'elemento che abbassa il punteggio. Non fraintendiamoci, nel corso del primo episodio viene spiegato perché Hayame accetta di stare al gioco di Issei, ma anche così il fatto che una donna accetti di convivere con un ragazzo appena conosciuto senza tentare di informarsi sulla famiglia di lui o sull'effettivo costo dell'oggetto che lui afferma che lei gli abbia danneggiato resta abbastanza improbabile. Il tono in un certo senso giocoso della sigla e del pilot danno un'impressione globalmente sbagliata nei riguardi della storia successiva, che si rivela invece essere matura e profonda sotto diversi punti di vista.
La storia è ambientata ai nostri tempi ma l'impianto generale della trama è abbastanza fiabesco, tuttavia si comprende facilmente che ciò è voluto per riprendere esplicitamente la storia di Cenerentola. Hayame è una ragazza sfortunata dal punto di vista della storia familiare, che anni prima ha avuto la possibilità di scappare via col suo principe e l'ha rifiutata, per restare accanto alla famiglia. E questo principe si ripresenta inaspettatamente dopo il divorzio di lei, in un contesto, quello del Ryokan di lusso, che è qui l'equivalente del palazzo reale della fiaba classica. Le sorelle invidiose sono, per quella che è stata la mia interpretazione, riprese nella figura delle colleghe che inizialmente la ostracizzano; il principe è il buon Seigo Kataoka, che Hayame ritrova nelle vesti del proprietario del Ryokan e il quale è ambito da tutte, anche qui forse più per la sua posizione che per reale apprezzamento del carattere di lui; la figura della matrigna malvagia è sovrapposta in un certo senso a quella della strega cattiva di Biancaneve, la cui motivazione principale è l'invidia verso la protagonista e che è in questo contesto rappresentata da una coetanea, sebbene di rango superiore a quello di Hayame; il ruolo della fata madrina, che la strega cattiva cerca a un certo punto di auto-attribuirsi, è svolto efficacemente dalla nonna Etsuko, dal maggiordomo Yoshitora e da Kurose. In generale il lavoro di ripresa della fiaba è ben svolto e mi ha lasciato un senso di soddisfazione.
E in questo contesto così classico, cosa accade? Accade che arriva fin dall'inizio a soppiantare tutto il personaggio di Issei. Issei è fuori luogo rispetto alla fiaba, così come è inizialmente fuori luogo rispetto al Ryokan, eppure le motivazioni di questa sua situazione sono spiegate efficacemente nel corso della serie. La caratterizzazione di Issei è un crescendo continuo, forse con un po' troppo divario tra ciò che vediamo all'inizio e ciò che vediamo nelle ultime puntate, ma che è complessivamente ben spiegata a livello di sceneggiatura e che l'attore Gordon Maeda riesce a rendere in modo meraviglioso, cambiando aspetto, personalità e atteggiamento di pari passo con lo sviluppo di Issei e riuscendo allo stesso a conservare elementi del "vecchio" Issei anche in quello "nuovo", rendendo così il suo sviluppo del tutto credibile.
Molto meno interessante il personaggio di Seigo, che resta tutto sommato fino alla fine una personalità debole e manovrabile, anche se con i suoi momenti di gloria; questo potrebbe tuttavia non essere visto come un errore di caratterizzazione, nella misura in cui Seigo è in tutto e per tutto un principe di stampo tradizionale, che si scopre inadatto a conquistare completamente una donna forte e indipendente come Hayame. E Hayame è davvero forte e indipendente, il che cozza in parte con quanto di lei vediamo nel pilot, ma la rende per tutta la serie una protagonista apprezzabile, che mai si piega di fronte alle richieste dell'autorità in quanto tale e che sempre mette in discussione quanto di dubbio vede nel mondo, spinta dal suo senso di giustizia, sia nei riguardi degli altri che nei riguardi di se stessa. Ciò che mantiene del personaggio di Cenerentola sono l'ingenuità del carattere e la bontà con cui riesce sempre a guardare al prossimo, spingendo per una riappacificazione anche quando è stata lei stessa la vittima delle azioni altrui. Il "gioco" stesso che dalla locandina sembra essere un elemento centrale della trama non lo è affatto, in quanto già dal secondo episodio i "giochi" proposti da Issei non si rivelano altro che azioni che Hayame sceglie di intraprendere volontariamente, all'inizio, e andando avanti con la trama addirittura pretesti per portare avanti situazioni di stallo tra loro, come nel caso dei fuochi d'artificio o del litigio riguardo la convivenza.
Non lasciatevi in definitiva ingannare dal primo episodio. E' l'adattamento di una fiaba con qualche ingenuità del caso, ma il percorso di Issei Kataoka e il carattere di Hayame Katsuragi vi potrebbero sorprendere.