logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
kirk

Volumi letti: 40/40 --- Voto 8,5
Anni fa ne avevo letto i primi quindici volumi ma la lentezza con cui andava avanti me lo ha fatto scadere e poi non mi convinceva la quarta saga: Trinetra.
Ma dopo che ho recuperato alcuni mesi fa Genzo, la storia orrifica di un burattinaio nell’epoca Tokugawa mi sono convinto, pur con delle perplessità, di leggere tutto questo manga.
La prima perplessità era dovuta al fatto che conoscevo già buona parte della storia avendola letta negli anni ‘90 su Kappa Magazine e su Young – Il mensile del fantastico.
Ma nonostante ciò, complice la cattiva memoria, ho trovato che pur non sorprendendomi la serie mi dava comunque un feedback di buone impressioni, conoscevo già Pai, Yakumo, Khan, Galga, Benares ecc. ma nonostante ciò la storia mi piaceva ancora e i primi undici volumi erano da 10.
D’altronde sebbene in Italia non sia divenuto un manga imprescindibile ricordiamo che in Giappone fu un successone, tanto da essere considerato dai Kappa Boys degno di apparire sin da subito sulla loro rivista insieme a Oh, mia dea (che prima o poi devo recuperare) e Ghost in the Shell (quest’ultimo, allora chiamato Squadra Speciale Ghost, era quello più rischioso, ma forse lo dico perché non mi piaceva).
Ho rivalutato anche Trinetra ma devo ammettere che occupa troppo spazio e alla fine si capisce che l’autore di una gallina dalle uova d’oro faccia fatica a tirarle il collo. Ma quasi trenta volumi per finire questa parte mi hanno un po’ stancato e sono convinto che si potessero ridurre minimo di un terzo. Per carità la storia continua a filare ma si sente che l’autore ne trova sempre una nuova per allungare il brodo.
Per quanto riguarda invece il tratto devo dire che mi piace e diventa veramente bello con una grande attenzione a certi dettagli soprattutto verso la fine.
Certo non arriva al virtuosismo di altri autori in primis Miura e Kazushi Hagiwara… ma almeno possiamo dire che l’autore non ha perso il senno durante lo svolgimento dell’autore e l’opera è arrivata alla sua conclusione, cosa che è uno dei doveri di un mangaka.
Allora qual è il mio giudizio finale? Opera promossa con un 8 ½ e consigliata a chi ama i fantasy in salsa mitologica.


 2
whitestrider

Volumi letti: 40/40 --- Voto 9,5
3x3 Occhi è il capolavoro dimenticato degli anni '90 (sebbene sia cominciato nel 1988), una serie così epica eppure così poco ricordata dal pubblico, nonostante sia stata pure trasposta in una manciata di OAV (che però coprono solo pochi volumi del manga).
Come diversi altri lettori scopro 3x3 Occhi verso la seconda metà degli anni '90, pubblicato sulle pagine di Young (rivista edita da Star Comics), per mezzo di un amico che gira disperatamente le fumetterie di mezza regione per recuperare gli arretrati. Ovviamente riesco a farmi prestare qualche numero e mi innamoro presto di questo manga, ma il fatto che sia difficile reperirne i volumi (era infatti pubblicato anche su Kappa Magazine) mi frenano alquanto (bisogna considerare che all'epoca non c'era eBay, internet non era diffuso come oggi, ed in generale le notizie e le merci viaggiavano assai più lentamente).
Alcuni anni dopo vengo a sapere della pubblicazione di "Trinetra", ovvero la cosiddetta seconda serie di "3x3 Occhi", e leggo anche questa "a scrocco" da un altro amico. Al che penso di acquistare questa seconda serie, almeno, ma fortunatamente non lo faccio, per diversi motivi. Diversi anni più tardi, durante un'estate di una decina d'anni fa, mi imbatto nelle scansioni in inglese della serie, e decido di leggerle per la prima volta dal primo capitolo! Tempo poche settimane, e finisco tutte le scansioni disponibili: mancano purtroppo un paio di volumi! Ed ora? Cerco in rete informazioni, e scopro che fortunatamente la Star Comics aveva ripubblicato la serie, tutti e 40 i volumi.
Mi fiondo allora in fumetteria, e compro i volumi che mi mancano, e dopo averli divorati decido di acquistare anche gli altri che mi mancano (con calma, ovviamente, un paio di volumi alla volta), per poter rileggere tutto il manga da capo, stavolta in italiano.
Tutta questa storia per farvi capire quanto quest'opera mi sia piaciuta, mi abbia impressionato e colpito. Difficilmente mi sarei aspettato un finale del genere e soprattutto uno svolgimento simile dai primi volumi. Yuzo Takada riesce a costruire un mondo pieno di personaggi fantastici e improbabili, ma riesce anche a far affezionare il lettore alla maggior parte di loro (persino ai cattivi, come Benares, probabilmente uno degli antagonisti più carismatici di tutta la storia dei manga). Incredibile poi come l'autore riesca a evitare i cliché più frequenti, come i "power up" dei protagonisti (che diventano sì più forti con il passare del tempo, ma se la vedono comunque sempre brutta di fronte alle minacce che incombono).
Per non parlare dell'uso della mitologia in 3x3 Occhi: la protagonista Pai è infatti l'alter ego di Parvati, il nome di una delle numerose divinità induiste, e anche diversi personaggi hanno nomi di divinità o di luoghi legati all'India (come ad esempio il già citato Benares).
Un'opera complessa e articolata come 3x3 Occhi avrebbe senz'altro meritato un maggior successo a livello mondiale, ma soprattutto il suo autore avrebbe meritato una maggior fama, non solo (anche se soprattutto) per questo manga, ma anche per tutte le altre opere a cui ha lavorato, incluso "Nuku Nuku, l'invincibile ragazza-gatto", "Blue Seed" e i suoi altri manga minori, come "Genzo", "Little Jumper" e "Shizume".


 3
ryo79

Volumi letti: 40/40 --- Voto 10
"3×3 Occhi" potrebbe essere classificato come un fantasy-horror per cui bisogna aspettarsi una buona quantità di sangue (Yakumo, solo nei primi numeri, viene sbudellato una dozzina di volte... ovviamente senza conseguenze), combattimenti senza esclusione di colpi, demoni, riti ed evocazioni varie!
La storia è molto scorrevole e ben scritta. La trama, ricca di colpi di scena, è coerente e ben strutturata. L'autore riesce ad integrare l'esistenza dei Sanzhiyan Hum Kara nella mitologia mediorientale; per esempio associando i triclopi alle divinità Indù ed imputando a loro la creazione dei miti Egizi. Attorno al filo narrativo principale, vengono inserite delle vicende secondarie che servono all'autore per introdurre nuovi personaggi fondamentali per proseguire la storia.
Dato che il manga è stato scritto nell'arco di 15 anni, si può notare, con il proseguimento della storia, la maturazione dell'autore sia per quello che riguarda il tratto sia per le vicende narrate. I personaggi sono ben caratterizzati e il design dei demoni rappresentati è molto vario e originale. Per quello che riguarda i riti e le evocazioni, l'autore si rifà molto alle tradizioni cinese, indù e tibetana.

L'edizione Italiana di "3×3 Occhi" è stata pubblicata dalla Star Comics. La sua pubblicazione è stata decisamente "movimentata". Il manga è stato pubblicato per la prima volta sul mensile Kappa Magazine, in seguito c'è stato un cambio di testata e di formato venendo pubblicato sul mensile Young (assieme da altri manga tra cui "Rayearth" e "Seraphic Feather"). Con l'inizio della seconda saga è stato spostato su Storie di Kappa con il titolo "Trinetra". La pubblicazione è proseguita con periodicità semestrale (più o meno) e si è interrotta nel dicembre del 2004.
Nel luglio del 2004 inizia la pubblicazione su Greatest, con periodicità mensile, ricominciando dall'inizio con l'intento di raccogliere tutta l'opera in un'unica testata, con il titolo "3×3 Occhi" ed un formato corrispondente ai tankōbon giapponesi.


 1
BITMAN

Volumi letti: 40/40 --- Voto 9
La storia si apre in Tibet e Pai è l'ultima discendente dei Sanzhiyan Hum Kara, l'antico popolo dei Triclopi, detentore del segreto dell'eterna giovinezza ed immortalità, mentre Yakumo è un normale studente giapponese, il cui padre svolge ricerche sui Triclopi in Tibet e prima di morire il professore promette a Pai che l'ignaro Yakimo l'aiuterà a diventare un essere umano.
Pai va in Giappone e trova Yakumo, ma costui resta ucciso dalla furia di Takuhi, un demone di cui Pai perde il controllo, ed allora per rimediare al danno, Pai decide di trasformare Yakumo in un Wu, un guardiano immortale, destinato a restarle accanto per sempre.
Da allora i due inizieranno una lunga serie di avventure, alla ricerca di un modo per tornare entrambi esseri umani.
Manga avventuroso, in cui abbonda l'elemento sovrannaturale e fantastico, e c'è ampio spazio per lo sviluppo della storia d'amore dei due protagonisti, si rivela una lettura gradevole anche per il tratto dell'autore, molto ricco di particolari.
La linearità della trama, molto lunga, è a a volte compromessa dai molti personaggi che la popolano, che creano delle storie di contorno non sempre facili da seguire.
Questo manga ha avuto in Italia una vicenda tormentata: la sua pubblicazione è stata iniziata e interrotta per ben 6 volte, fino alla ristampa completa e conclusa della Star Comics.


 0
ramensoup

Volumi letti: 40/40 --- Voto 8
Prima di iniziare a leggere questa serie mi sono preso la briga di trovare tutti i volumi...non è stato facile, ma volevo leggerlo senza interruzioni.
Ho iniziato la lettura partendo dal presupposto di leggere un seinen visto che è in questo modo che viene classificato; pertanto mi aspettavo i canoni tipici di questa tipologia (tematiche serie possibilmente sviluppate anche su un piano psicologico e/o filosofico). In realtà (e questa è solo la mia opinione) di serio non c'è un granché e inoltre ci sono diverse caratteristiche per cui sarebbe più facile etichettarlo come shonen che non come seinen.
Fatta questa premessa, non voglio dire che questo manga tratti tematiche sciocche, ma che probabilmente prima di leggerlo ci si aspetta qualcosa di diverso. Ad ogni modo l'ho trovato di piacevole lettura, sopratutto la prima metà. Infatti i primi volumi li ho letteralmente divorati, anche perché la trama è fresca ed è ancora tutto da scoprire. La storia si snoda brillantemente e i personaggi sono caratterizzati a dovere grazie anche alla giusta dose, senza eccessi, di stereotipi.
Superando la prima metà della serie si ha sempre più chiara la volontà di Takada di "allungare il brodo". Questa cosa l'ho notata spesso nelle serie manga lunghe in cui i capitoli non sono autoconclusivi (come Berserk ad esempio) ed è un vero peccato perché così facendo la trama perde di incisività.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, quindi il disegno, non è che c'è molto da dire...il tratto è ottimo! Anche se ora sembra un po' datato, consideriamo che si tratta di un manga che ha visto la luce alla fine degli anni '80 dove i canoni stilistici erano un po' diversi qua quelli attuali.
Il voto sembra molto alto rispetto alla premessa disfattista di questa recensione, ma ci tengo a precisare che quella non era una critica all'opera in sé (che è davvero di ottimo livello), semplicemente mi aspettavo qualcosa di diverso.


 4
phoenix

Volumi letti: 40/40 --- Voto 9
3X3 Occhi narra le vicende di Pai e Yakumo. La prima appare piuttosto svampita ed è una "triclope", l'ultima sopravvissuta di una razza dalla vita eterna, che essendo rimasta sola per 300 anni desidera diventare umana. A causa dell'immortalità che i triclopi possono donare, si ritrova quindi nel mirino di molti demoni e uomini che desiderano l'immortalità.
Su indicazione del defunto padre di Yakumo, Pai si mette sulle tracce di Yakumo per farsi aiutare dell'impresa di umanizzazione e, una volta trovatolo, si vedrà costretta a farlo diventare il proprio "wu" per salvarlo. Un wu è la guardia del corpo che ogni triclope può avere affianco a se, accogliendo nel proprio corpo l'anima di un altro essere vivente, quest'ultimo quindi diventerà un morto vivente immortale come il triclope, dal quale inoltre riceve energia per rigenerare le proprie; a testimonianza di ciò, al wu compare un kanji che significa "nulla" sulla fronte.
Yakumo scopre inoltre che Pai possiede una seconda personalità più seria e aggressiva che si manifesta quando apre il suo terzo occhio. Yakumo finisce per affezionarsi Pai ad aiutarla nella speranza di poter tornare umano e di poter, poi, vivere una vita serena con lei.
Fin da subito sono presenti diverse incognite: chi o cosa ha portato l'immortale popolo dei tricolopi alla rovina? Pai è davvero la sola sopravvissuta? Esiste realmente per Pai la possibilità di diventare umana?

L'opera ha una struttura complessa e può essere divisa in due parti che però non hanno una distinzione netta. Nella prima parte ci sono i tentavi Pai e Yakumo di diventare umani, e vi compare un caleidoscopio di personaggi, mentre la seconda può essere considerata come un unica grande saga che coinvolge molti dei personaggi incontrati nella prima parte, in quello che in effetti è lo svolgersi della trama principale che si era già delineato in parte svolto nella prima parte.
A casa della grossa mole di personaggi e situazioni, l'opera potrebbe essere stata negativamente influenzata durante la sua serializzazione, che fino a qualche anno fa è stata piuttosto discontinua, ma è un opera di tutto rispetto che meriterebbe un seguito ed un risalto maggiore. Ora che è finita recuperando velocemente i volumetti e leggendola con continuità la si potrebbe godere in ogni sua sfaccettatura.

L'opera ha avuto diverse edizioni che corrispondono alle varie serie di cui è composta, ma quella che consiglio è l'edizione completa in monografico sulla collana Graetest che comprende tutte le serie. E' la solita edizione Star Comics ma è da segnalare il capovolgimento del senso di lettura.


 2
Nae

Volumi letti: 40/40 --- Voto 9
3x3 occhi è un manga davvero eccezionale, anche se è inquietante pensare che, avendolo io seguito in quasi "tempo reale", ci sia voluto qualcosa come quasi un decennio per vederne la fine.
Dunque, il tratto si evolve col passare degli anni, e l'evoluzione va verso il meglio, anche se non ci sono mai tavole spiacevoli da vedere. Il punto forte comunque resta la trama, una storia assolutamente stupenda che si dipana vi via con svariati colpi di scena.
Si seguono le vicende di Yakumo Fyji, semplice ragazzo giapponese il cui bizzarro incontro con Pai, una strana ragazza proveniente dal Tibet, lo trascinerà nella più incredibile delle avventure.
Pai non è solo una stravagante tibetana che conosceva il padre di Yakumo, lei è anche l'ultima dei Sanzhiyan Hum Kara, la Stirpe dei Triclopi, Demoni Sacri in possesso di enormi poteri nonché dell'Immortalità e dell'Eterna Giovinezza.
Per salvare Pai dal demone racchiuso nel suo bastone, Yakumo rischia di perdere la vita, ma la triclope (Parvati IV) ruba l'anima del ragazzo rendendo suo Wu, ossia la sua guardia del corpo il suo custode. I wu, i custodi dei Sanzhiyan, sono esseri immortali che non possono essere uccisi a meno che non si uccida il triclope che porta con sè la sua anima; questo fa si che tali soggetti possano combattere senza freni per la protezione del loro signore.
Ben presto Yakumo si rende conto che Pai non è che una personalità della triclope, ossia la versione "umana", e si ritroverà ad amare questo lato del demone cui è legato indissolubilmente.
Con qualche deviazione di pensiero durante il percorso, in linea generale Pai cerca per tutta la durata del manga una e una cosa sola: diventare un essere umano tramite il rito di umanizzazione.
I due protagonisti incontreranno molte figure amiche e nemiche nel loro percorso che li porterà anche a crescere interiormente e a conoscersi vicendevolmente in modo davvero profondo. La parte finale della saga, Trinetra, è secondo me il momento più vivo della vicenda dove si tirano le somme in tutti i sensi.
La storia ha tutte le fondamenta costruite, Yakumo non è un bambino da addestrare e redarguire, come è stato per molto tempo nei confronti della Sanzhiyan, è un Wu a tutti gli effetti capace e abile, l'incontro con Madurai ha dato avvio alla fine della sua preparazione che otterrà poi la sua vera conclusione con Amara nel misterioso spazio alla ricerca del terzo triclope per il rito di umanizzazione.
Tutti i personaggi importanti e di accompagnamento sono ottimamente caratterizzati ed approfonditi, ci si affeziona alle varie figure e si "soffre con loro" via via le cose proseguono nell'intricata e mai banale trama.
Confesso che sono stata tentata di dare un 10 ma qualcosa a me nel finale ha deluso, sebbene abbia un senso e sia una buonissima conclusione per questa epica avventura.
Senza dubbio un manga che consiglio.


 8
shuuchan

Volumi letti: 40/40 --- Voto 9
Nata dal pennino di Yuzo Takada, quest'opera è uno dei più completi e interessanti manga d'avventura mai pubblicati in Italia.
La storia ha per protagonista Yakumo Fujii, studente che vive da solo a Shinjuku lavorando in gay-bar per tirare avanti. Un giorno incontra Pai, una ragazza cinese che dice di avere 300 anni e di essere l'ultima esponente dell'antico popolo dei Sanzhiyan Hum Kara, la Stirpe dei Triclopi in possesso dei segreti dell'Immortalità e dell'Eterna Giovinezza. Pai sta cercando un modo per realizzare il suo più grande desiderio, quello di diventare un essere umano. Tuttavia, in seguito ad un incidente, per salvare la vita al ragazzo Pai è costretta ad usare le Arti dei Sanzhiyan, e trasferisce l'anima di Yakumo nel proprio corpo trasformando lui in un Wu, un essere immortale in grado di rigenerarsi da ogni ferita, la cui esistenza è però indissolubilmente legata a quella del suo Triclope. I due, braccati da esseri che bramano il potere dell'Immortalità, partono così alla ricerca di un modo per tornare esseri umani.
La trama è ricca, articolata, piena di suspense e colpi di scena, non dà un attimo di tregua e mostra un'impressionante varietà di situazioni (tra cui spiccano per originalità i capitoli dedicati al santuario lunare, al subspazio e al pianeta di Amara). Incessanti i riferimenti alla mitologia e alla storia tradizionale, soprattutto di alcune grandi religioni orientali (Induismo e Buddhismo). Il finale è un inarrestabile "crescendo" dai toni apocalittici che per certi versi ricorda, nelle tematiche affrontate, un'opera completamente differente come "Evangelion".
I personaggi sono molti e tutti ben caratterizzati. A partire da Yakumo, costretto suo malgrado a diventare un perfetto combattente per difendere la sua Triclope; per arrivare a Pai, irresistibile nella sua doppia personalità, da un lato ingenua e imbranata (ma è davvero così?) e dall'altro portatrice di un sapere e di una responsabilità millenari. Altri personaggi indimenticabili sono il temibile Benares, il mago Asrath Khan, e Hua-She/Ayanokoji, il demone serpente, forse la figura più complessa e meglio riuscita dell'intera opera.
Graficamente il manga parte da standard appena sufficienti, soprattutto a livello di sicurezza di tratto e di regia, per poi migliorare inesorabilmente nel corso dei vari capitoli e raggiungere il suo massimo a partire dall'inizio della quarta saga, "Trinetra". Da quel momento in poi il tratto diventa elegantissimo e pulito, efficace, e le tavole si presentano molto equilibrate per quel che riguarda i contrasti bianco/nero. Il design è particolare e non a tutti potrebbe piacere, ma si può comunque apprezzare per la sua completezza.
Per chi ama le storie d'avventura questa è un'opera da non perdere assolutamente.


 4
klimtom

Volumi letti: 40/40 --- Voto 10
Diciamolo sinceramente: ho letteralmente ADORATO questo manga. 3x3 Occhi pone le sue basi sulla leggenda dei Sanzhiyan Hum Kara o Triclopi, esseri millenari dai poteri soprannaturali che possiedono la capacità di inglobare dentro di se l'anima di un essere umano, facendolo così diventare un Wu (letteralmente "Nulla") ovvero un individuo immortale la cui esistenza diviene legata indissolubilmente a quella del triclope che lo ha generato.
Nonostante un inizio un po' "lento" (l'impressione che ho avuto è quella che nemmeno Yuzo Takada avesse in mente dove volesse andare con queste premesse) la storia segue le vicissitudini di Pai e Yakumo, una triclope e il suo Wu che cercano disperatamente di ritrovare la loro umanità. La serie viene divisa in quattro "macroblocchi":
<I>La statua dell'umanità</I> [vol. 1-2]; <I>Alla ricerca del Santuario</I> [vol. 3-5]; <I>Il segreto dei Triclopi</I> [vol. 6-11] ed infine <I>Trinetra</I> [vol. 12-40]. Seguono la crescita delle capacità combattive di Yakumo e Pai, intrecciata però alle problematiche che nascono dall'immortalità e dalla perdita della condizione umana.
In questo manga troviamo tutto: amore, disagi psicologici, combattimenti, tradimenti, ma più di tutto troviamo una storia di base costruita a regola d'arte e piena di colpi di scena. A tutto questo aggiungiamo richiami alla mitologia indiana (Shiva, Ganesha, etc...) che riesce a riesumare un'aria "fantasy" ma inserita nel contesto urbano dei giorni nostri e totalmente fuori dal comune.
Il manga è edito dalla Star Comics e possiede tutte le caratteristiche tipiche delle edizioni della stessa casa editrice. Non posso far altro che consigliarlo vivamente a chiunque voglia leggere un capolavoro.


 3
Hadrill

Volumi letti: 40/40 --- Voto 7
Manga avventuroso, in cui abbonda l'elemento sovrannaturale e fantastico, e c'è ampio spazio per lo sviluppo della storia d'amore dei due protagonisti, si rivela una lettura gradevole anche per il tratto dell'autore, molto ricco di particolari.
La linearità della trama, molto lunga, è a a volte compromessa dai molti personaggi che la popolano, che creano delle storie di contorno non sempre facili da seguire.


 4
nekochan

Volumi letti: 40/40 --- Voto 10
Ritengo che siano veramente pochi gli anime e i manga che si meritino un 10, ma questo voto a 3x3 occhi lo metto senza esitare. Personalmente lo considero uno dei migliori manga mai realizzati, Takada ci ha messo davvero l'anima. Innanzitutto il manga comprende una vasta gamma di elementi che lo rendono un prodotto potenzialmente piacevole per tutti: l'horror prevale su tutti, anche se più marcatamente nella prima parte, ma c'è anche il mistero, il sovrannaturale, il comico, il romantico... alla fine si aggiunge anche una bella atmosfera apocalittica che ci sta una favola.
E il bello è che questi elementi sono giostrati benissimo, contribuendo a rendere la storia varia e interessante. E questo è un altro grandissimo pregio dell'opera, in quanto riesce a mantenere un buonissimo ritmo per tutti e 40 i volumi senza che ci siano cali d'interesse, specialmente alla fine, che di solito è la parte più delicata. Ma poi la struttura stessa dell'opera è ben congeniata e studiata: la trama è complessa e non semplice da portare avanti, ma alla fine tutti i nodi andranno al pettine, tutti gli indizi lasciati per strada e le azioni dei personaggi troveranno una loro logica, senza alcuna incongruenza interna. E' una delle cose che più mi è piaciuta di questo manga, perchè contribuisce a renderlo un prodotto saldo e completo e non è una cosa che si vede in tutti i manga. Lo stile di disegno all'inizio è molto acerbo, e personalmente non mi piaceva neanche tanto, ma l'evoluzione che si segue per tutto il manga è incredibile e porta a uno stile maturo davvero bello e particolare. Splendidi anche i personaggi, tutti con delle bellissime caratterizzazioni e anche con qualche tocco di originalità ( gli occhi di Yakumo per esempio ). E che altro dire? Il finale mi ha totalmente soddisfatto, e non è poco. Avevo sentito dire che alle romantiche sarebbe potuto non piacere... ma cavolo, io l'ho trovato perfetto. Inoltre lo scadere proprio alla fine è uno dei più grandi rischi di serie lunghe come questa, ma direi che Takada se l'è cavata alla grande. Non posso che consigliare a tutti di leggerlo, perchè, almeno per me, ne vale assolutamente la pena.


 4
Romiz

Volumi letti: 15/40 --- Voto 6
Mi è piaciuta molto la prima parte, dopo di che non mi è più piaciuto; all'inizio mi prendeva, lo leggevo con piacere, dal 15° in poi non riuscivo più a leggerlo mi annoiava, ma i gusti credo che siano personali.
E molto bello l'inizio quando Fuji a paura di se stesso e sfrutta il suo potere di Wu spaventando la gente, come quando si e buttato contro la polizia per bloccarla.