Zetman
Questo volume presenta quattro storie “fantastiche” del bravissimo disegnatore Masakazu Katsura.
All’epoca di questo artista erano già usciti Video Girl Ai/Len che era splendidamente disegnato ma la cui storia non mi coinvolse e un opera più rozza dal punto di vista del tratto e poco coinvolgente chiamata “Present from Lemon” pubblicati ambedue dai Kappa boys sotto il marchio della stella.
“Zetman” fu per me una scoperta… Katsura oltre saper disegnare bene sapeva anche narrare cose interessanti: non ho comprato la storia di “Zetman” successivamente uscita in più volumi perché ho trovato l’input di questo racconto il più debole dei quattro o forse perché la storia finisce male… i racconti del seguito sono un crescendo. Ricordiamo che in Giappone molte volte i racconti unici servono da racconti pilota: ma non si può sempre sviluppare una serie. “Shin-no-shin” avrebbe potuto diventare una miniserie carina ma “Woman in the men” che è il racconto migliore graficamente e per come è costruita la storia non può trasformarsi in altro. La storia di come un uomo dall’animo femmineo si virilizzerà è interessante. L’ultimo racconto (“Shadow Lady”) si trasformerà in una mini serie della cui recensioni mi occuperò presto.
Ricordo che in Giappone si pubblicano i manga prima in rivista e si sviluppano settimana per settimana. Se uno ha un alto gradimento si trasforma in serie. Due racconti su quattro di questo volume si sono trasformati in opere più lunghe sia pure molto diverse. Quando sono interessanti per i lettori che comprano i magazine durano a lungo… In Italia noi non conosciamo i magazine in quanto da noi non hanno mai funzionato se non all’inizio per conoscere i manga. Da noi arrivano i manga già monografici e quindi non capiamo quanto sia snervante per il lettore leggere un fumetto un episodio a settimana, come sia gratificante per l’artista ricevere riconoscimenti dai lettori, consigli e di come sia facile che ci si dimentichi delle ingenuità di alcune scelte del mangaka: “Present from Lemon” a noi può sembrare una storia trita e ritrita ma ad un lettore che compra al massimo una o due pubblicazioni settimanali di 500 pagine (e che poi butta) poteva piacere, ma le storie presenti in quest’albo sono decisamente di livello superiore e meritevoli dello sviluppo successivo.
All’epoca di questo artista erano già usciti Video Girl Ai/Len che era splendidamente disegnato ma la cui storia non mi coinvolse e un opera più rozza dal punto di vista del tratto e poco coinvolgente chiamata “Present from Lemon” pubblicati ambedue dai Kappa boys sotto il marchio della stella.
“Zetman” fu per me una scoperta… Katsura oltre saper disegnare bene sapeva anche narrare cose interessanti: non ho comprato la storia di “Zetman” successivamente uscita in più volumi perché ho trovato l’input di questo racconto il più debole dei quattro o forse perché la storia finisce male… i racconti del seguito sono un crescendo. Ricordiamo che in Giappone molte volte i racconti unici servono da racconti pilota: ma non si può sempre sviluppare una serie. “Shin-no-shin” avrebbe potuto diventare una miniserie carina ma “Woman in the men” che è il racconto migliore graficamente e per come è costruita la storia non può trasformarsi in altro. La storia di come un uomo dall’animo femmineo si virilizzerà è interessante. L’ultimo racconto (“Shadow Lady”) si trasformerà in una mini serie della cui recensioni mi occuperò presto.
Ricordo che in Giappone si pubblicano i manga prima in rivista e si sviluppano settimana per settimana. Se uno ha un alto gradimento si trasforma in serie. Due racconti su quattro di questo volume si sono trasformati in opere più lunghe sia pure molto diverse. Quando sono interessanti per i lettori che comprano i magazine durano a lungo… In Italia noi non conosciamo i magazine in quanto da noi non hanno mai funzionato se non all’inizio per conoscere i manga. Da noi arrivano i manga già monografici e quindi non capiamo quanto sia snervante per il lettore leggere un fumetto un episodio a settimana, come sia gratificante per l’artista ricevere riconoscimenti dai lettori, consigli e di come sia facile che ci si dimentichi delle ingenuità di alcune scelte del mangaka: “Present from Lemon” a noi può sembrare una storia trita e ritrita ma ad un lettore che compra al massimo una o due pubblicazioni settimanali di 500 pagine (e che poi butta) poteva piacere, ma le storie presenti in quest’albo sono decisamente di livello superiore e meritevoli dello sviluppo successivo.
Per gli amanti del maestro Masakazu Katsura, del suo tratto grafico e della sua tipologia di narrazione è uscito questo volumetto con 4 storie brevi. Le storie in questione sono molto differenti le une dalle altre, ed oserei dire opere giovanili in cui si notano già elementi di fanservice, humor e avventura che poi troveremo in altre sue opere. Ho definito le storie "giovanili" in quanto sono abbastanza superficiali e poco originali e come opere a sé stanti sono alquanto inconsistenti. Per esempio è molto interessante la prima, Zetman, pilot dell'omonima sua serie uscita anni più tardi.
Lo Zetman presentato qui è una sorta di cavaliere oscuro, molto simile a Batman ma con origini differenti. Il suo creatore è un programmatore di videogiochi ossessionato dalla giustizia, tanto da creare un videogioco con protagonista Zetman. Poi capita il solito incidente alla Video Girl AI e il programmatore diventa lui stesso Zetman.
Il secondo episodio prende a grandi braccia da Terminator, ma con una vena demenziale, in cui un vecchio scienziato manda nel passato un robot sofisticato per eliminare il suo rivale in amore che gli ha rovinato la vita, conquistando l'unico amore della sua vita. La storia è abbastanza demenziale, con protagonisti decerebrati, e ricca di fanservice.
La terza storia è di arti marziali con una vena comica. Il protagonista, erede di un dojo, è uno smidollato pauroso che deve difendere l'onore della propria palestra dal solito antagonista. La sua amica d'infanzia, invece, avrebbe la determinazione necessaria per affrontare la sfida. Tramite uno strano macchinario avviene uno scambio di corpi tra i due, e lo scontro può avvenire non senza complicazioni. L'episodio è arricchito da tutte quelle situazioni imbarazzanti del caso.
L'ultimo fa il vezzo alle tante maghette che si trasformano che hanno popolato gli schermi degli anni 80 e 90. Una ragazza, grazie ai trucchi della nonna, con la scusa di diventare bella e conquistare il suo amore, diventa invece Shadow Lady, una sorta di super eroina coniglietto che aiuterà un investigatore a trovare un pericoloso dinamitardo.
Dal breve riassunto che ho fatto per tutte e 4 le serie avrete capito che la qualità della narrazione non è eccellente, e che tali opere vanno viste solo se siete un fan di Masakazu Katsura che vuole conoscere tutte le opere del maestro.
Lo Zetman presentato qui è una sorta di cavaliere oscuro, molto simile a Batman ma con origini differenti. Il suo creatore è un programmatore di videogiochi ossessionato dalla giustizia, tanto da creare un videogioco con protagonista Zetman. Poi capita il solito incidente alla Video Girl AI e il programmatore diventa lui stesso Zetman.
Il secondo episodio prende a grandi braccia da Terminator, ma con una vena demenziale, in cui un vecchio scienziato manda nel passato un robot sofisticato per eliminare il suo rivale in amore che gli ha rovinato la vita, conquistando l'unico amore della sua vita. La storia è abbastanza demenziale, con protagonisti decerebrati, e ricca di fanservice.
La terza storia è di arti marziali con una vena comica. Il protagonista, erede di un dojo, è uno smidollato pauroso che deve difendere l'onore della propria palestra dal solito antagonista. La sua amica d'infanzia, invece, avrebbe la determinazione necessaria per affrontare la sfida. Tramite uno strano macchinario avviene uno scambio di corpi tra i due, e lo scontro può avvenire non senza complicazioni. L'episodio è arricchito da tutte quelle situazioni imbarazzanti del caso.
L'ultimo fa il vezzo alle tante maghette che si trasformano che hanno popolato gli schermi degli anni 80 e 90. Una ragazza, grazie ai trucchi della nonna, con la scusa di diventare bella e conquistare il suo amore, diventa invece Shadow Lady, una sorta di super eroina coniglietto che aiuterà un investigatore a trovare un pericoloso dinamitardo.
Dal breve riassunto che ho fatto per tutte e 4 le serie avrete capito che la qualità della narrazione non è eccellente, e che tali opere vanno viste solo se siete un fan di Masakazu Katsura che vuole conoscere tutte le opere del maestro.
Questo volumetto di Masakazu Katsura è una raccolta di storie brevi di genere diversissimo. Abbiamo una storia dedicata ad un misterioso supereroe (a cui un po' Katsura si richiamerà anni dopo, col suo manga tuttora in corso intitolato appunto Zetman), un'altra su una misteriosa ladra in stile Occhi di gatto completa di detective innamorato che la insegue, una commediola scolastica che affronta un po' il tema dei viaggi del tempo ed un'altra che affronta il tema poi ripreso dalla Morinaga in Un segreto x 2, cioè un ragazzo timido ed una ragazza sfrontata che si scambiano i corpi. Insomma, ce n'è per tutti i gusti.
I miei preferiti sono i 2 shoujo scolastici, soprattutto quello sulla strana coppia, ma consiglierei la lettura di questo volumetto a chiunque si volesse accostare per la prima volta a questo poliedrico autore, che fra l'altro ha uno stile di disegno superbo nel suo realismo.
Il mio voto è 9.
I miei preferiti sono i 2 shoujo scolastici, soprattutto quello sulla strana coppia, ma consiglierei la lettura di questo volumetto a chiunque si volesse accostare per la prima volta a questo poliedrico autore, che fra l'altro ha uno stile di disegno superbo nel suo realismo.
Il mio voto è 9.
Il volume in questione è una raccolta di storie brevi autoconclusive relative a quelle che poi diverranno famose serie dell'autore, come Zetman (2003), Shadow Lady, e altre ancora. Effettivamente la mia lettura si è fermata al primo episodio, che da anche il nome a questo one-shot, ovvero Zetman; questo perché non ero interessato alle altre opere ma solo alla conoscenza del "punto di partenza" di Zetman (2003).
In realtà dal punto di vista della storia non vi è assolutamente niente in comune con la serie in corso di Zetman (2003); un altro discorso va fatto per il personaggio, infatti dal punto di vista comportamentale e ideologico lo Zetman di questo one-shot non ha ispirato come ci si potrebbe aspettare il protagonista di Zetman (2003), bensì ha portato alla creazione di un altro coprotagonista, ovvero Koga/Alphas, un personaggio ossessionato dalla continua ricerca della "vera giustizia". Anche dal punto di vista del disegno del protagonista, se all'inizio Zetman appare uguale a Zetman (2003), con l'ultima trasformazione le sue sembianze si avvicinano moltissimo a quelle di un costume da super eroe, quindi molto più simile al super eroe Alphas.
I disegni sono quelli inconfondibili di Masakazu Katsura, più grezzi però rispetto a quelli di Zetman (2003), e anche se l'episodio è breve, l'autore è riuscito a caratterizzare molto bene il protagonista, facendo percepire al lettore l'angoscia che vive.
Un manga che consente di fare paragoni con serie famose dell'autore, ma naturalmente senza troppe pretese.
In realtà dal punto di vista della storia non vi è assolutamente niente in comune con la serie in corso di Zetman (2003); un altro discorso va fatto per il personaggio, infatti dal punto di vista comportamentale e ideologico lo Zetman di questo one-shot non ha ispirato come ci si potrebbe aspettare il protagonista di Zetman (2003), bensì ha portato alla creazione di un altro coprotagonista, ovvero Koga/Alphas, un personaggio ossessionato dalla continua ricerca della "vera giustizia". Anche dal punto di vista del disegno del protagonista, se all'inizio Zetman appare uguale a Zetman (2003), con l'ultima trasformazione le sue sembianze si avvicinano moltissimo a quelle di un costume da super eroe, quindi molto più simile al super eroe Alphas.
I disegni sono quelli inconfondibili di Masakazu Katsura, più grezzi però rispetto a quelli di Zetman (2003), e anche se l'episodio è breve, l'autore è riuscito a caratterizzare molto bene il protagonista, facendo percepire al lettore l'angoscia che vive.
Un manga che consente di fare paragoni con serie famose dell'autore, ma naturalmente senza troppe pretese.
Graficamente meriterebbe un voto più alto visto il bel tratto di Katsura, il problema è che le trame delle varie storie sono un po' debolucce e a volte poco originali anche se indubbiamente piacevoli e divertenti, con temi e messaggi vicini al mondo degli adolescenti. E' presente una certa dose di fan-service, fortunatamente contenuto in modo da non disturbare la lettura.
Un volumetto molto utile per avvicinarsi al mondo di Masakatsu Katsura. Lo consiglio vivamente a tutti coloro che sono appassionati di manga, in quanto permette di avvicinarsi a quello stile accattivante, marcato e che racchiude molti generi dal comico all' horror... e con molte curve in bella vista appena possibile.
Le storie sono purtroppo molto brevi, appena si comincia ad innamorarsene sono già sulla linea d'arrivo, per fortuna che Zetman e Shadow Lady sono stati sviluppati a parte, e devo dire che sono entrambi dei buoni prodotti.
In definitiva un buon volume grazie al quale mi sono innamorato di questo grande autore!
Le storie sono purtroppo molto brevi, appena si comincia ad innamorarsene sono già sulla linea d'arrivo, per fortuna che Zetman e Shadow Lady sono stati sviluppati a parte, e devo dire che sono entrambi dei buoni prodotti.
In definitiva un buon volume grazie al quale mi sono innamorato di questo grande autore!
Il volume è di per sé molto bello: racchiude alcuni degli one shot più belli del Maestro, ed il tratto è graffiante, accattivante e gommoso rispetto al più recente ed ispirato dai comics americani. Peccato che quando ci si affezioni ai personaggi la storia sia prossima a finire e si desidera avere la possibilità di legger serie distinte e separate per ogni singola avventura. Chi ha apprezzato comunque DNA2 e Shadow Lady, non può perdersi questo volume che sa giostrarsi molto bene tra horror, commedia, azione e quel pizzico di curve che non fa mai male... !