Sasameki Koto
Chi mi conosce sa che normalmente non apprezzo il genere scolastico e le storie di amore adolescenziali con ragazzine kawaii. Non apprezzo particolarmente neanche lo yuri. "Sasameki koto" (letteralmente "parole sussurrate") però è un'eccezione, e l'ho giudicato molto positivamente nonostante il genere di appartenenza.
In primo luogo sono stato attratto dai disegni, specialmente la copertina che si vede sulla scheda di AnimeClick. Si tratta di disegni semplici, puliti, lineari, spesso anche senza sfondo. Le ragazze sono belle, senza per questo sembrare pornostar, e senza neppure sembrare troppo infantili. La trama è semplice e lineare, una classica storia d'amore in cui i protagonisti impiegano più di mille pagine anche solo per capire che si amano, non parliamo poi di arrivare a cose avanzate come tenersi per mano o addirittura darsi un bacio. Il cast di comprimari è ridotto (cosa buona e giusta), sono tutti simpatici e svolgono egregiamente un ruolo secondario senza rubare spazio alla storia d'amore principale tra la protagonista Sumika e la coprotagonista Ushio. Gli aspetti yuri sono ben presenti ma non danno problemi perché il manga è stato scritto da un uomo (Takashi Ikeda) e un lettore maschio può senza problemi identificarsi con Sumika, che di fatto prende il ruolo di un protagonista maschile, senza per questo essere un'idiota, come tipico degli harem.
"Sasameki Koto" non è assimilabile a un harem moderno: si tratta invece di un manga sentimentale assimilabile alla vecchia scuola, con una gran quantità di lacrime e personaggi delicatissimi, ossessionati dall'idea di ferire l'altro, dotati di una gran timidezza e una grande difficoltà nel gestire le questioni sentimentali. La lunghezza è perfetta per la durata della storia, che copre i tre anni di liceo delle protagoniste. Il manga inizia come tanti altri e il primo volume non impressiona più di tanto, del resto si trattava del primo lavoro raccolto in volume dell'autore e doveva essere un semplice one shot. Visto il successo ottenuto, però, il progetto originale venne esteso e alla fine ci siamo trovati con nove volumi e una serie anime all'attivo, serie che non ho visto e su cui non posso commentare. Quello che posso dire invece è che il manga migliora progressivamente con l'andare dei volumi e che a un certo punto prende e non si riesce più a smettere per sapere come andrà a finire. C'è anche una parte umoristica che sdrammatizza le situazioni e svolge bene il suo ruolo di alleggerimento, però va detto che si tratta di un manga più sentimentale che umoristico. Insomma bello, un otto pieno e abbondante, un manga che sicuramente raccomando a chi apprezza buoni sentimenti e lacrime a profusione. Ho segnato il nome dell'autore tra quelli da tenere d'occhio.
In primo luogo sono stato attratto dai disegni, specialmente la copertina che si vede sulla scheda di AnimeClick. Si tratta di disegni semplici, puliti, lineari, spesso anche senza sfondo. Le ragazze sono belle, senza per questo sembrare pornostar, e senza neppure sembrare troppo infantili. La trama è semplice e lineare, una classica storia d'amore in cui i protagonisti impiegano più di mille pagine anche solo per capire che si amano, non parliamo poi di arrivare a cose avanzate come tenersi per mano o addirittura darsi un bacio. Il cast di comprimari è ridotto (cosa buona e giusta), sono tutti simpatici e svolgono egregiamente un ruolo secondario senza rubare spazio alla storia d'amore principale tra la protagonista Sumika e la coprotagonista Ushio. Gli aspetti yuri sono ben presenti ma non danno problemi perché il manga è stato scritto da un uomo (Takashi Ikeda) e un lettore maschio può senza problemi identificarsi con Sumika, che di fatto prende il ruolo di un protagonista maschile, senza per questo essere un'idiota, come tipico degli harem.
"Sasameki Koto" non è assimilabile a un harem moderno: si tratta invece di un manga sentimentale assimilabile alla vecchia scuola, con una gran quantità di lacrime e personaggi delicatissimi, ossessionati dall'idea di ferire l'altro, dotati di una gran timidezza e una grande difficoltà nel gestire le questioni sentimentali. La lunghezza è perfetta per la durata della storia, che copre i tre anni di liceo delle protagoniste. Il manga inizia come tanti altri e il primo volume non impressiona più di tanto, del resto si trattava del primo lavoro raccolto in volume dell'autore e doveva essere un semplice one shot. Visto il successo ottenuto, però, il progetto originale venne esteso e alla fine ci siamo trovati con nove volumi e una serie anime all'attivo, serie che non ho visto e su cui non posso commentare. Quello che posso dire invece è che il manga migliora progressivamente con l'andare dei volumi e che a un certo punto prende e non si riesce più a smettere per sapere come andrà a finire. C'è anche una parte umoristica che sdrammatizza le situazioni e svolge bene il suo ruolo di alleggerimento, però va detto che si tratta di un manga più sentimentale che umoristico. Insomma bello, un otto pieno e abbondante, un manga che sicuramente raccomando a chi apprezza buoni sentimenti e lacrime a profusione. Ho segnato il nome dell'autore tra quelli da tenere d'occhio.