Kingdom
"Kingdom" è un manga storico ambientato nell'epoca degli stati combattenti in Cina, nella cosiddetta "guerra dei 500 anni" che portò all'unificazione della Cina.
Il manga segue fedelmente quella che è la vera storia della guerra in questione, con ovviamente delle licenze per adattarla ad un manga per ragazzi. Il ritmo si tiene alto sin dal primo volume e, arrivato adesso al volume 58, non ho avvertito il minimo calo sotto nessun punto di vista. Nel campo di battaglia le lotte fra generali sono sempre molto spettacolari, le strategie di guerra sono ben spiegate e interessanti; lo stesso accade quando ci si sposta dal campo di battaglia e si va ad analizzare la situazione da un punto di vista politico, economico e strategico.
I personaggi sono caratterizzati benissimo, soprattutto i generali avversari che si impara a conoscere e temere, alcuni si distinguono per la forza fisica, altri per la loro intelligenza e tutti hanno le loro peculiarità che ti permettono di entrare in sintonia con quello che provano i protagonisti quando si trovano al loro cospetto.
Il protagonista del manga è un ragazzo di umili origini il quale ha il sogno di diventare il più grande generale del mondo, la premessa può non essere fra le più originali, ma l'evoluzione del personaggio nell'arco di questi 58 volumi è sempre stata lineare e coerente, con una crescita fisica che è andata di pari passo con quella emotiva. Molto interessante anche la figura di Yin Zheng, personaggio di una grande importanza storica nella storia della Cina.
Sotto il punto di vista artistico il manga è sicuramente ben disegnato ma non un capolavoro, i disegni sono molto semplici, ma riescono comunque a caratterizzare bene personaggi e ambientazioni. Le battaglie sono poi chiarissime, non ci si perde mai nella confusione ma si capisce sempre quello che sta succedendo, cosa a volte rara e che invece apprezzo molto.
Per concludere, per quella che è la mia esperienza, credo che "Kingdom", fra i manga di tipo storico, sia fra i più interessanti, in quanto riesce ad unire bene e bilanciare il lato storico con il lato più fantastico ed esagerato tipico dei manga.
Il manga segue fedelmente quella che è la vera storia della guerra in questione, con ovviamente delle licenze per adattarla ad un manga per ragazzi. Il ritmo si tiene alto sin dal primo volume e, arrivato adesso al volume 58, non ho avvertito il minimo calo sotto nessun punto di vista. Nel campo di battaglia le lotte fra generali sono sempre molto spettacolari, le strategie di guerra sono ben spiegate e interessanti; lo stesso accade quando ci si sposta dal campo di battaglia e si va ad analizzare la situazione da un punto di vista politico, economico e strategico.
I personaggi sono caratterizzati benissimo, soprattutto i generali avversari che si impara a conoscere e temere, alcuni si distinguono per la forza fisica, altri per la loro intelligenza e tutti hanno le loro peculiarità che ti permettono di entrare in sintonia con quello che provano i protagonisti quando si trovano al loro cospetto.
Il protagonista del manga è un ragazzo di umili origini il quale ha il sogno di diventare il più grande generale del mondo, la premessa può non essere fra le più originali, ma l'evoluzione del personaggio nell'arco di questi 58 volumi è sempre stata lineare e coerente, con una crescita fisica che è andata di pari passo con quella emotiva. Molto interessante anche la figura di Yin Zheng, personaggio di una grande importanza storica nella storia della Cina.
Sotto il punto di vista artistico il manga è sicuramente ben disegnato ma non un capolavoro, i disegni sono molto semplici, ma riescono comunque a caratterizzare bene personaggi e ambientazioni. Le battaglie sono poi chiarissime, non ci si perde mai nella confusione ma si capisce sempre quello che sta succedendo, cosa a volte rara e che invece apprezzo molto.
Per concludere, per quella che è la mia esperienza, credo che "Kingdom", fra i manga di tipo storico, sia fra i più interessanti, in quanto riesce ad unire bene e bilanciare il lato storico con il lato più fantastico ed esagerato tipico dei manga.
Sono arrivato grazie alla mia conoscenza (seppur non eccelsa dell’inglese) al 64° volume di Kingdom e sebbene mi spaventi quanto possa ancora durare devo dire che non mi annoia, anzi con il tempo migliora.
Iniziato come uno shonen, un battle shonen storico dove vediamo comparire due coppie come possibili protagonisti (mi riferisco a Shih e Biao, due servi che sognano di diventare generali, e a Sei e suo fratello, membri della famiglia reale ed aspiranti sovrani del Qin), vediamo via via morire dei personaggi in congiure o guerre. Sei diventa re del Qin e con la sua intelligenza riesce a resistere agli intrighi di chi vuole portargli via il regno, anche se dopo alcuni volumi in cui è un personaggio fondamentale diventa via via marginale. E’ lui il motore delle guerre per via del suo sogno di unificare la Cina ma sul campo si muovono Shih e i generali dei vari stati.
Shi rimane il protagonista, ma ci saranno momenti in cui il suo spazio verrà occupato da qualcun altro più funzionale alla storia che è in fatti corale. Compariranno centinaia di personaggi, alcuni destinati a durare poche pagine altri molto presenti.
Fra questi Riboku uno tre grandi cieli dello Zhao che darà filo da torcere ai generali Qin ma che verrà tradito dal suo Re in seguito ad una congiura di palazzo. Si perché la guerra è trattata in modo sfaccettato, ci sono i grandi scontri individuali, ma ci sono anche le tattiche, gli inganni, le casualità che cambiano tutto.
Se come ho detto all’inizio l’autore ha provato a fare uno shonen poi l’ha trasformato in opera più adulta che può gareggiare con "Vinland Saga" o "Vagabond". Questa decisione è stata premiata e se all’inizio l’opera sembrava troppo particolare per aver successo ora è uno dei titoli di punta della casa del Pirata, la grande Shueisha.
Uno dei fattori che può indurvi a non comprare o leggere questo manga è la lunghezza: siamo al 64° volume e lo Zhao non è ancora caduto. Sappiamo che siamo alla fine del periodo degli stati combattenti in Cina: ne sono rimasti sette ed uno di loro ingloberà tutti gli altri formando l’impero cinese. Il primo imperatore (Sei) è conosciuto come Shi Huang-di ed ha una fama pessima, per aver perseguitato i dotti confuciani che saranno la spina dorsale del Cina sotto le successive dinastie di imperatori. Fino ad adesso Hasa e riuscito a mantenerlo un personaggio incontaminato il quale ha il grande sogno di unificare la Cina per far finire definitivamente le guerre… riuscirà così anche in futuro? E qual’ è il destino di Shi? Diventerà grande generale o andrà oltre si perché secondo me lui è… no, andiamo troppo in là lasciamo che ce lo racconti il nostro grande autore, con i suoi bei disegni che sono uno splendore per gli occhi.
Iniziato come uno shonen, un battle shonen storico dove vediamo comparire due coppie come possibili protagonisti (mi riferisco a Shih e Biao, due servi che sognano di diventare generali, e a Sei e suo fratello, membri della famiglia reale ed aspiranti sovrani del Qin), vediamo via via morire dei personaggi in congiure o guerre. Sei diventa re del Qin e con la sua intelligenza riesce a resistere agli intrighi di chi vuole portargli via il regno, anche se dopo alcuni volumi in cui è un personaggio fondamentale diventa via via marginale. E’ lui il motore delle guerre per via del suo sogno di unificare la Cina ma sul campo si muovono Shih e i generali dei vari stati.
Shi rimane il protagonista, ma ci saranno momenti in cui il suo spazio verrà occupato da qualcun altro più funzionale alla storia che è in fatti corale. Compariranno centinaia di personaggi, alcuni destinati a durare poche pagine altri molto presenti.
Fra questi Riboku uno tre grandi cieli dello Zhao che darà filo da torcere ai generali Qin ma che verrà tradito dal suo Re in seguito ad una congiura di palazzo. Si perché la guerra è trattata in modo sfaccettato, ci sono i grandi scontri individuali, ma ci sono anche le tattiche, gli inganni, le casualità che cambiano tutto.
Se come ho detto all’inizio l’autore ha provato a fare uno shonen poi l’ha trasformato in opera più adulta che può gareggiare con "Vinland Saga" o "Vagabond". Questa decisione è stata premiata e se all’inizio l’opera sembrava troppo particolare per aver successo ora è uno dei titoli di punta della casa del Pirata, la grande Shueisha.
Uno dei fattori che può indurvi a non comprare o leggere questo manga è la lunghezza: siamo al 64° volume e lo Zhao non è ancora caduto. Sappiamo che siamo alla fine del periodo degli stati combattenti in Cina: ne sono rimasti sette ed uno di loro ingloberà tutti gli altri formando l’impero cinese. Il primo imperatore (Sei) è conosciuto come Shi Huang-di ed ha una fama pessima, per aver perseguitato i dotti confuciani che saranno la spina dorsale del Cina sotto le successive dinastie di imperatori. Fino ad adesso Hasa e riuscito a mantenerlo un personaggio incontaminato il quale ha il grande sogno di unificare la Cina per far finire definitivamente le guerre… riuscirà così anche in futuro? E qual’ è il destino di Shi? Diventerà grande generale o andrà oltre si perché secondo me lui è… no, andiamo troppo in là lasciamo che ce lo racconti il nostro grande autore, con i suoi bei disegni che sono uno splendore per gli occhi.
Kingdom è un manga storico/di guerra iniziato nel 2006 e ancora in corso, è basato sulla "guerra dei 500 anni" avvenuta fra i vari regni cinesi centinaia di anni fa e si sviluppa seguendo la vita del giovane Xin, ragazzo di campagna rimasto orfano durante la guerra e che ha come desiderio quello di diventare il più grande generale di tutta la Cina
I protagonisti dell'opera sono il già citato Xin e Ying Zheng. Il primo è disposto a tutto e ci proverà in ogni modo pur di raggiungere il proprio obbiettivo di diventare un grande generale, il secondo invece è principe ereditario di uno dei regni e aspira a riunificare tutta la Cina sotto un unico regno, e di carattere è più calmo e riflessivo
Gli sviluppi politici e gli intrighi, l'azione e gli scontri sui cambi di battaglia e la crescita dei personaggi sono i punti forti dell'opera, e riescono a mantenersi di alto livello per la totalità degli oltre 500 capitoli usciti finora. Per quanto riguarda in particolare le battaglie e gli sviluppo politici sono entrambi ispirati ad avvenimenti realmente accaduti e storicamente accurati, e vengono resi chiari e comprensibili anche ai lettori che non conoscono la storia della Cina. Per altri personaggi importanti come i grandi generali l'autore si è preso invece qualche libertà in più, rendendoli ancora più forti e carismatici delle loro controparti storiche
I disegni sono buoni anche se inizialmente potrebbero apparire abbastanza particolari, comunque sia nel giro di pochi volumi le tavole e le vignette diventano molto chiare e pulite, ed estremamente dettagliate quando ci si trova sui cambi di battaglia (per i quali sono presenti anche "inquadrature" da lontano di notevole qualità)
Nel complesso Kingdom è una grande opera della quale consiglio a tutti la lettura
I protagonisti dell'opera sono il già citato Xin e Ying Zheng. Il primo è disposto a tutto e ci proverà in ogni modo pur di raggiungere il proprio obbiettivo di diventare un grande generale, il secondo invece è principe ereditario di uno dei regni e aspira a riunificare tutta la Cina sotto un unico regno, e di carattere è più calmo e riflessivo
Gli sviluppi politici e gli intrighi, l'azione e gli scontri sui cambi di battaglia e la crescita dei personaggi sono i punti forti dell'opera, e riescono a mantenersi di alto livello per la totalità degli oltre 500 capitoli usciti finora. Per quanto riguarda in particolare le battaglie e gli sviluppo politici sono entrambi ispirati ad avvenimenti realmente accaduti e storicamente accurati, e vengono resi chiari e comprensibili anche ai lettori che non conoscono la storia della Cina. Per altri personaggi importanti come i grandi generali l'autore si è preso invece qualche libertà in più, rendendoli ancora più forti e carismatici delle loro controparti storiche
I disegni sono buoni anche se inizialmente potrebbero apparire abbastanza particolari, comunque sia nel giro di pochi volumi le tavole e le vignette diventano molto chiare e pulite, ed estremamente dettagliate quando ci si trova sui cambi di battaglia (per i quali sono presenti anche "inquadrature" da lontano di notevole qualità)
Nel complesso Kingdom è una grande opera della quale consiglio a tutti la lettura
Ho scoperto questo manga per caso, ero in fumetteria, era esposto il numero 32 che ovviamente non ho preso. Tornato a casa mi sono iniziato ad informare ed ho iniziato a recuperarlo.
Posso affermarlo senza alcun dubbio, che sia uno dei manga più belli ed interessanti che abbia mai letto. Ma andiamo per ordine.
La storia segue le gesta di Xin il quale da semplice plebeo, punta a diventare un grande generale per riscattare la sua vita. I primi numeri sembrano ricalcare la classica struttura degli shonen, ma passati questi numeri l' opera si allarga enormemente diventando uno splendido manga storico che ci guiderà (in teoria) verso la creazione del grande impero cinese. In Giappone fa numeri da capogiro, in Italia ancora è poco conosciuto, o se ne parla poco, ma fidatevi, una volta iniziato vi catturerà grazie a dei personaggi splendidi, perfettamente caratterizzati, disegni splendidi con uno stile unico, battaglie memorabili che vi resteranno impresse nella mente per sempre. Vi emozionerete nel vedere Xin salire di grado, vi commuoverete per le perdite (con dei colpi di scena spaventosi), vi esalterete per l' ultimo fendente che farà cambiare le sorti della battaglia, e perché no, sorriderete anche per qualche battuta ben congeniata.
Farete il tifo per la vostra fazione, è per il vostro generale.
Quindi fatevi coraggio (perché per ora ce ne vuole per iniziarlo), iniziate a recuperare i primi numeri (dovrebbero essere ristampati i primi a breve) e vi regalerete una delle letture più belle degli ultimi anni.
Posso affermarlo senza alcun dubbio, che sia uno dei manga più belli ed interessanti che abbia mai letto. Ma andiamo per ordine.
La storia segue le gesta di Xin il quale da semplice plebeo, punta a diventare un grande generale per riscattare la sua vita. I primi numeri sembrano ricalcare la classica struttura degli shonen, ma passati questi numeri l' opera si allarga enormemente diventando uno splendido manga storico che ci guiderà (in teoria) verso la creazione del grande impero cinese. In Giappone fa numeri da capogiro, in Italia ancora è poco conosciuto, o se ne parla poco, ma fidatevi, una volta iniziato vi catturerà grazie a dei personaggi splendidi, perfettamente caratterizzati, disegni splendidi con uno stile unico, battaglie memorabili che vi resteranno impresse nella mente per sempre. Vi emozionerete nel vedere Xin salire di grado, vi commuoverete per le perdite (con dei colpi di scena spaventosi), vi esalterete per l' ultimo fendente che farà cambiare le sorti della battaglia, e perché no, sorriderete anche per qualche battuta ben congeniata.
Farete il tifo per la vostra fazione, è per il vostro generale.
Quindi fatevi coraggio (perché per ora ce ne vuole per iniziarlo), iniziate a recuperare i primi numeri (dovrebbero essere ristampati i primi a breve) e vi regalerete una delle letture più belle degli ultimi anni.
Kingdom è un manga che, se andate a guardare online, riceve quasi sempre voti e recensioni di altissima qualità, ma di cui abbastanza raramente si sente parlare. Quindi è tempo di diffondere la voce sul perchè questo manga sia decisamente un validissimo acquisto.
Come sempre quando si parla di manga storici bisogna tenere ben presente il tempo e l'ambientazione del fumetto, che in questo caso è la Cina durante il periodo degli stati combattenti.
In questi tempi l 'antica Cina non era un unica nazione, ma era suddivisa in 7 regni, che col passare degli anni erano in uno stato di guerriglia permanente (da qui il sottotitolo "La Guerra dei 500 anni").
Questo è dunque un manga che parla prima di tutto di guerra, e quindi passeremo gran parte della nostra lettura su vastissimi campi di battaglia. Ma non solo, l'aspetto militare del manga viene complementato dalla difficile e complessa situazione politica, dando vita a un delicato gioco di equilibri costituiscono il fulcro della trama.
Questo non significa che avremo solo un susseguirsi di battaglie senza senso, in quanto i nostri protagonisti hanno un obiettivo ben preciso da raggiungere, lasciando al lettore la voglia di vedere cosa ne sarà di loro.
Inoltre questo è un manga dal feeling molto epico, con grandi campagne militari, importantissime figure storiche quasi leggendarie, con persone che faranno di tutto pur di vincere le loro battaglie, facendo investire realmente il lettore nel susseguirsi delle vicende.
Arriviamo quindi a parlare dei personaggi, sicuramente uno dei punti forti del manga:
Il protagonista assoluto della storia è il giovane Xin, orfano di guerra, che fin da piccolo conduce una vita misera da servo insieme ad un suo caro amico. I due, nei pochi momenti liberi si sfidano continuamente a duello, diventando entrambi parecchio abili con la spada. Il loro sogno è quello di arruolarsi e diventare i più grandi generali della Cina, in modo anche da "raddrizzare" la loro attuale situazione quotidiana.
Xin è un ragazzo abbastanza irascibile che spesso agisce senza pensare cautamente alle conseguenze, ma che dimostra di avere un buon cuore e una naturale predisposizione alla leadership. Tuttavia partirà decisamente dal basso, senza i favori di nessuno in questo suo tortuoso viaggio per il successo. Con lo svolgersi della trama vedremo quindi uno Xin maturare, imparare, affinando le sue abilità e migliorando la sua capacità di adattarsi alle terribili situazioni che si trova a fronteggiare. Il tutto provando di persona sulla propria pelle la crudeltà e la violenza della guerra, pur sapendo che per raggiungere il suo sogno la guerra sia l'unica via. Quindi chi legge avrà a cuore le vicende di Xin che non utilizzerà nessun power up o magie di sorta per superare le difficoltà, ma solo il suo sangue e sudore.
La sua storia è anche inesorabilmente intrecciata a quella di un altro importante personaggio di Kingdom ovvero Ying Zheng: egli è il principe ereditario del regno di Qin, ma ha vissuto la sua infanzia maltrattato in un altro regno della cina, Zhao. Sia Xin che Ying Zheng si ritroveranno coinvolti in uno scandalo politico, e di fatto decideranno di unire le forze per raggiungere un grande obiettivo comune: unificare la Cina in un unico grande stato. Uno lo avrebbe fatto diventando re di Qin ed espandendo il proprio dominio sulle altre nazioni, e l'altro lo avrebbe fatto vincendo le battaglie in prima persona.
Quindi Kingdom presenta una trama che si divide in due filoni paralleli. Assisteremo ad ogni sorta di intrigo di potere, e controversie politiche per quanto riguarda Ying Zheng, con le decisioni prese dal Palazzo Reale che andranno quindi a influenzare la storia di Xin. Il tutto reso molto, ma molto bene dall'autore.
Kingdom presenta anche personaggi secondari a VAGONATE, più o meno importanti. Parliamo di soldati semplici, di strateghi, di personaggi politici, civili, e sopratutto i vari grandi generali degli eserciti. Ogni regno della Cina ha questi grandi capi militari, ognuno con un grande carisma ed una grande abilità, con una grande capacità di alzare il morale delle proprie truppe, e in un certo senso anche quello del lettore, grazie anche a grandi dialoghi e discorsi motivazionali. Al contempo però quando un personaggio muore il lettore lo sente sul serio, di fatti le scene tragiche non mancheranno e sono veramente ben fatte dall'autore, rendendole importanti per tutti i personaggi coinvolti.
Lo stile di disegno è particolare a prima vista, ma ci si fa subito l'occhio e si nota subito la massima cura nei dettagli, sia dei personaggi che degli sfondi, noterete inoltre un grande miglioramento dello stile dai primi volumi a quelli successivi. La cosa che colpisce di più però è la pulizia e la nitidezza delle tavole. Parliamo di un manga in cui una gran quantità di scene di svolge in momenti concitatissimi nel bel mezzo di guerre che contano più di centomila uomini per fazione, eppure tutto risulta chiaro e cristallino, dando la possibilità al lettore di non perdersi mai e di avere sempre l'attenzione massima su ciò che sta accadendo. Un'altra peculiarità artistica sono le grandi visuali a volo d'uccello che ci mostrano l'ampiezza e la maestosità di questi immensi eserciti che si scontrano. Questo particolare tipo di rappresentazione viene usato più volte dall'autore diventando una sorta di marchio di fabbrica.
Vorrei fare infine alcune conclusioni finali su alcuni punti di forza di Kingdom:
Gli eventi storici realmente accaduti, di cui abbiamo testimonianza scritta, non verranno alterati nel manga a detta dell'autore. Il modo e i personaggi possono essere diversi da quello che ci racconta la storia (anche se spesso sono piuttosto veritieri), ma il risultato finale sarà lo stesso, dando un incredibile vena di realismo a tutta l'opera (insomma se vi siete persi la lezione di storia a scuola potete rimediare qui :D).
Un altro grande vanto di questo manga è semplicemente quanto siano ben spiegate e coinvolgenti le battaglie di Kingdom. Una guerra può durare anche parecchi volumi, ma il lettore è sempre appiccicato alla carta, poichè non solo i capitoli spesso terminano con qualche cliffhanger, ma anche perchè il corso delle battaglie non è mai scontato o noioso in nessun modo. Sia dal punto di vista dell'azione sia dal punto di vista strategico, l'autore farà di tutto per farci coinvolgere direttamente nella grande guerra colpendoci un pò da tutte le direzioni.
Inoltre non guasta il fatto che ad inizio volume avremo sempre un corposo riassunto della trama e un diagramma che ci ricorda tutti i personaggi coinvolti in maniera chiara e veloce.
Kingdom risulterà quindi un opera grandiosa, attualmente ancora ben lontana dalla sua conclusione, invogliandoti ad addentrarti in quest'epoca, così distante da noi, ed essere lì in prima persona ad assistere alla grande guerra dei 500 anni.
Come sempre quando si parla di manga storici bisogna tenere ben presente il tempo e l'ambientazione del fumetto, che in questo caso è la Cina durante il periodo degli stati combattenti.
In questi tempi l 'antica Cina non era un unica nazione, ma era suddivisa in 7 regni, che col passare degli anni erano in uno stato di guerriglia permanente (da qui il sottotitolo "La Guerra dei 500 anni").
Questo è dunque un manga che parla prima di tutto di guerra, e quindi passeremo gran parte della nostra lettura su vastissimi campi di battaglia. Ma non solo, l'aspetto militare del manga viene complementato dalla difficile e complessa situazione politica, dando vita a un delicato gioco di equilibri costituiscono il fulcro della trama.
Questo non significa che avremo solo un susseguirsi di battaglie senza senso, in quanto i nostri protagonisti hanno un obiettivo ben preciso da raggiungere, lasciando al lettore la voglia di vedere cosa ne sarà di loro.
Inoltre questo è un manga dal feeling molto epico, con grandi campagne militari, importantissime figure storiche quasi leggendarie, con persone che faranno di tutto pur di vincere le loro battaglie, facendo investire realmente il lettore nel susseguirsi delle vicende.
Arriviamo quindi a parlare dei personaggi, sicuramente uno dei punti forti del manga:
Il protagonista assoluto della storia è il giovane Xin, orfano di guerra, che fin da piccolo conduce una vita misera da servo insieme ad un suo caro amico. I due, nei pochi momenti liberi si sfidano continuamente a duello, diventando entrambi parecchio abili con la spada. Il loro sogno è quello di arruolarsi e diventare i più grandi generali della Cina, in modo anche da "raddrizzare" la loro attuale situazione quotidiana.
Xin è un ragazzo abbastanza irascibile che spesso agisce senza pensare cautamente alle conseguenze, ma che dimostra di avere un buon cuore e una naturale predisposizione alla leadership. Tuttavia partirà decisamente dal basso, senza i favori di nessuno in questo suo tortuoso viaggio per il successo. Con lo svolgersi della trama vedremo quindi uno Xin maturare, imparare, affinando le sue abilità e migliorando la sua capacità di adattarsi alle terribili situazioni che si trova a fronteggiare. Il tutto provando di persona sulla propria pelle la crudeltà e la violenza della guerra, pur sapendo che per raggiungere il suo sogno la guerra sia l'unica via. Quindi chi legge avrà a cuore le vicende di Xin che non utilizzerà nessun power up o magie di sorta per superare le difficoltà, ma solo il suo sangue e sudore.
La sua storia è anche inesorabilmente intrecciata a quella di un altro importante personaggio di Kingdom ovvero Ying Zheng: egli è il principe ereditario del regno di Qin, ma ha vissuto la sua infanzia maltrattato in un altro regno della cina, Zhao. Sia Xin che Ying Zheng si ritroveranno coinvolti in uno scandalo politico, e di fatto decideranno di unire le forze per raggiungere un grande obiettivo comune: unificare la Cina in un unico grande stato. Uno lo avrebbe fatto diventando re di Qin ed espandendo il proprio dominio sulle altre nazioni, e l'altro lo avrebbe fatto vincendo le battaglie in prima persona.
Quindi Kingdom presenta una trama che si divide in due filoni paralleli. Assisteremo ad ogni sorta di intrigo di potere, e controversie politiche per quanto riguarda Ying Zheng, con le decisioni prese dal Palazzo Reale che andranno quindi a influenzare la storia di Xin. Il tutto reso molto, ma molto bene dall'autore.
Kingdom presenta anche personaggi secondari a VAGONATE, più o meno importanti. Parliamo di soldati semplici, di strateghi, di personaggi politici, civili, e sopratutto i vari grandi generali degli eserciti. Ogni regno della Cina ha questi grandi capi militari, ognuno con un grande carisma ed una grande abilità, con una grande capacità di alzare il morale delle proprie truppe, e in un certo senso anche quello del lettore, grazie anche a grandi dialoghi e discorsi motivazionali. Al contempo però quando un personaggio muore il lettore lo sente sul serio, di fatti le scene tragiche non mancheranno e sono veramente ben fatte dall'autore, rendendole importanti per tutti i personaggi coinvolti.
Lo stile di disegno è particolare a prima vista, ma ci si fa subito l'occhio e si nota subito la massima cura nei dettagli, sia dei personaggi che degli sfondi, noterete inoltre un grande miglioramento dello stile dai primi volumi a quelli successivi. La cosa che colpisce di più però è la pulizia e la nitidezza delle tavole. Parliamo di un manga in cui una gran quantità di scene di svolge in momenti concitatissimi nel bel mezzo di guerre che contano più di centomila uomini per fazione, eppure tutto risulta chiaro e cristallino, dando la possibilità al lettore di non perdersi mai e di avere sempre l'attenzione massima su ciò che sta accadendo. Un'altra peculiarità artistica sono le grandi visuali a volo d'uccello che ci mostrano l'ampiezza e la maestosità di questi immensi eserciti che si scontrano. Questo particolare tipo di rappresentazione viene usato più volte dall'autore diventando una sorta di marchio di fabbrica.
Vorrei fare infine alcune conclusioni finali su alcuni punti di forza di Kingdom:
Gli eventi storici realmente accaduti, di cui abbiamo testimonianza scritta, non verranno alterati nel manga a detta dell'autore. Il modo e i personaggi possono essere diversi da quello che ci racconta la storia (anche se spesso sono piuttosto veritieri), ma il risultato finale sarà lo stesso, dando un incredibile vena di realismo a tutta l'opera (insomma se vi siete persi la lezione di storia a scuola potete rimediare qui :D).
Un altro grande vanto di questo manga è semplicemente quanto siano ben spiegate e coinvolgenti le battaglie di Kingdom. Una guerra può durare anche parecchi volumi, ma il lettore è sempre appiccicato alla carta, poichè non solo i capitoli spesso terminano con qualche cliffhanger, ma anche perchè il corso delle battaglie non è mai scontato o noioso in nessun modo. Sia dal punto di vista dell'azione sia dal punto di vista strategico, l'autore farà di tutto per farci coinvolgere direttamente nella grande guerra colpendoci un pò da tutte le direzioni.
Inoltre non guasta il fatto che ad inizio volume avremo sempre un corposo riassunto della trama e un diagramma che ci ricorda tutti i personaggi coinvolti in maniera chiara e veloce.
Kingdom risulterà quindi un opera grandiosa, attualmente ancora ben lontana dalla sua conclusione, invogliandoti ad addentrarti in quest'epoca, così distante da noi, ed essere lì in prima persona ad assistere alla grande guerra dei 500 anni.
Il fumetto storico è affascinante. In Occidente ha una lunga tradizione (soprattutto nel mondo francofono) ma anche in Giappone l'esotismo temporale ha riscosso successo. Influenzato dal tradizionale isolazionismo nipponico, ha sempre attinto alla propria storia senza disdegnare fin dall'inizio incursioni nelle vicende estere. Spesso poi il genere è ibridato con altri come il fantasy, l'horror, il thriller ecc. facendo in questo scuola anche al fumetto occidentale. Ma uno degli elementi più intriganti di questo tipo di manga è la maggior attenzione all'accuratezza storica, rispetto ai fumetti occidentali che in questo sono più carenti. Anche i mangaka sono avvezzi all'uso di "licenze poetiche" ma la maggioranza ha l'abitudine di documentarsi col tipico rigore del Sol Levante. Yasuhisa Hara fa questo e molto di più. Il suo stile è improntato alla cura dei dettagli, sia graficamente che narrativamente. Il suo tratto, in apparenza semplice, rivela una cura soprattutto per le figure piccole, che nelle scene di massa danno un senso realistico agli sfondi. Curata anche la ricostruzione iconografica, soprattutto per le architetture. La maggior parte dell'opera è di ambientazione bellica ed è proprio in questa che Hara eccelle. Scene di massa e visuali a volo d'uccello sono i punti forti dell'autore che non disdegna anche la cura per i duelli a singolar tenzone. Lo stile ricorda quello delle stampe belliche occidentali con i plotoni e le truppe disposte in formazione. L'attenzione ai dettagli permette al lettore di cogliere la concitazione degli scontri grazie al tratto con cui sono resi la polvere, il sangue, il sudore, stilizzati ma allo stesso tempo palpabili.
Ma è con la struttura narrativa che il mangaka conquista davvero. Partendo dagli stilemi classici del romanzo di formazione, l'autore appassiona con un vero romanzo storico, ricco fin dall'inizio di colpi di scena, intrighi politici e militari. Hara riesce soprattutto (cosa rara nei manga) a mantenere sempre costante questa tensione, volume dopo volume. A colpire sono in particolare la cura per le tattiche, le strategie, che unite agli accorgimenti iconografici danno al lettore l'illusione di trovarsi di fronte un testo di strategia militare. Questo stile, senza dubbio figlio degli RPG avvicina però il manga più a opere come il De Bello Gallico. Il paragone è d'obbligo visto che l'autore ha dichiarato di essersi documentato sul Zhan Guo Ce (Strategie degli stati in guerra), antico testo storico cinese composto fra il III e il I secolo a.C.; e sullo Shiji (Memorie di uno storico), opera composta fra il II e il I secolo a.C. dal più grande storico cinese, Sima Qian. Solide basi storiografiche quindi. L'opera è infatti ambientata nel III secolo a.C. durante quel periodo della storia cinese noto come "Periodo degli Stati Combattenti". E' uno dei momenti più travagliati della storia d'Oriente in cui la Cina era divisa in sette Regni perennemente in guerra fra loro. Su tutti alla fine trionferà il Re di Qin che conquisterà gli altri sei regni divenendo il primo imperatore storico della Cina. Nato col nome di Ying Zheng, è il comprimario del protagonista, Li Xin. Pur essendo entrambi giovani hanno grandi ambizioni. Dovranno districarsi fra una marea di ostacoli e nemici per poter diventare rispettivamente imperatore e generale supremo. Assistiamo quindi alla crescita personale e pubblica di due personaggi storici che come quasi tutti gli altri protagonisti e antagonisti sono realmente esistiti.
La vis narrativa dell'autore coinvolge e appassiona come nessun altro documentario storico saprebbe fare, nonostante la sorte dei protagonisti sia stata scritta millenni or sono. Eppure non si può fare a meno di desiderare subito nuovi sviluppi. E' evidente però che l'autore ha fatto ricorso (e dovrà far ricorso) a delle imprecisioni storiche; piccole e non invasive del quadro storico. L'autore sta (volutamente o meno) anche generando aspettative intriganti per gli sviluppi futuri che aprono la porta a tutta una serie di interrogativi (che contribuiscono ad acuire la tensione della trama). Il quesito più interessante infatti riguarda proprio il rapporto tra i due protagonisti, e soprattutto la figura di Ying Zheng. Divenuto imperatore e autoproclamatosi Qin Shi Huang Di (Primo Augusto Imperatore di Qin) è uno dei personaggi più ambigui della storia. Avendo perseguitato il confucianesimo verrà da esso tramandato ai posteri come un mostro. Ancora oggi è annoverato fra i protagonisti più abbietti della Storia mondiale: gente come Nerone, Attila, Hitler e Stalin. Cattiva propaganda a parte vi sono concrete ragioni storiche per identificare Qin Shi Huang come una figura losca. Era roso da una sfrenata ambizione per perseguire la quale ha fatto ricorso all'oppressione, alla persecuzione e al genocidio. In questo non era molto diverso da molti altri tiranni. Il suo mito è legato al suo ruolo storico di "unificatore" e "pacificatore" della Cina e al ritrovamento del famoso esercito di terracotta che presidia la sua maestosa tomba. Fu anche colui che unì le molte fortificazioni del nord in quella che poi divenne la Grande Muraglia. Insomma è a tutti gli effetti il vero padre della Cina e la sua figura è nota anche in Occidente. Compare come protagonista in molti film come "L'Imperatore e l'assassino" o il capolavoro "Hero". Ma questi film, come la storiografia più recente, tendono infatti a fare di Ying Zheng una figura più sfaccettata, più complessa. Il re pazzo e spietato diviene quindi una sorta di Alessandro Magno cinese: dispotico, megalomane, crudele, ma anche geniale, magnetico e carismatico. Questo dunque è il problema: Come evolverà Ying Zheng secondo Yasuhisa Hara? Sarà solo un mostro sadico e folle o diverrà un antieroe byroniano? Ma soprattutto: Come reagirà Li Xin alle inquietanti tendenze di Zheng? Come potranno coesistere il suo senso dell'onore e i suoi principi con le efferatezze di colui che non è solo il suo padrone ma anche un amico? Entrambi hanno consacrato sè stessi e la loro vita ai loro sogni e si sono reciprocamente scambiati questo peso; ma fin dove sono disposti a spingersi per perseguirli? E se dovessero entrare in conflitto che accadrebbe? Queste domande sibilano fra la polvere dei secoli. Per le risposte c'è solo Kingdom.
Ma è con la struttura narrativa che il mangaka conquista davvero. Partendo dagli stilemi classici del romanzo di formazione, l'autore appassiona con un vero romanzo storico, ricco fin dall'inizio di colpi di scena, intrighi politici e militari. Hara riesce soprattutto (cosa rara nei manga) a mantenere sempre costante questa tensione, volume dopo volume. A colpire sono in particolare la cura per le tattiche, le strategie, che unite agli accorgimenti iconografici danno al lettore l'illusione di trovarsi di fronte un testo di strategia militare. Questo stile, senza dubbio figlio degli RPG avvicina però il manga più a opere come il De Bello Gallico. Il paragone è d'obbligo visto che l'autore ha dichiarato di essersi documentato sul Zhan Guo Ce (Strategie degli stati in guerra), antico testo storico cinese composto fra il III e il I secolo a.C.; e sullo Shiji (Memorie di uno storico), opera composta fra il II e il I secolo a.C. dal più grande storico cinese, Sima Qian. Solide basi storiografiche quindi. L'opera è infatti ambientata nel III secolo a.C. durante quel periodo della storia cinese noto come "Periodo degli Stati Combattenti". E' uno dei momenti più travagliati della storia d'Oriente in cui la Cina era divisa in sette Regni perennemente in guerra fra loro. Su tutti alla fine trionferà il Re di Qin che conquisterà gli altri sei regni divenendo il primo imperatore storico della Cina. Nato col nome di Ying Zheng, è il comprimario del protagonista, Li Xin. Pur essendo entrambi giovani hanno grandi ambizioni. Dovranno districarsi fra una marea di ostacoli e nemici per poter diventare rispettivamente imperatore e generale supremo. Assistiamo quindi alla crescita personale e pubblica di due personaggi storici che come quasi tutti gli altri protagonisti e antagonisti sono realmente esistiti.
La vis narrativa dell'autore coinvolge e appassiona come nessun altro documentario storico saprebbe fare, nonostante la sorte dei protagonisti sia stata scritta millenni or sono. Eppure non si può fare a meno di desiderare subito nuovi sviluppi. E' evidente però che l'autore ha fatto ricorso (e dovrà far ricorso) a delle imprecisioni storiche; piccole e non invasive del quadro storico. L'autore sta (volutamente o meno) anche generando aspettative intriganti per gli sviluppi futuri che aprono la porta a tutta una serie di interrogativi (che contribuiscono ad acuire la tensione della trama). Il quesito più interessante infatti riguarda proprio il rapporto tra i due protagonisti, e soprattutto la figura di Ying Zheng. Divenuto imperatore e autoproclamatosi Qin Shi Huang Di (Primo Augusto Imperatore di Qin) è uno dei personaggi più ambigui della storia. Avendo perseguitato il confucianesimo verrà da esso tramandato ai posteri come un mostro. Ancora oggi è annoverato fra i protagonisti più abbietti della Storia mondiale: gente come Nerone, Attila, Hitler e Stalin. Cattiva propaganda a parte vi sono concrete ragioni storiche per identificare Qin Shi Huang come una figura losca. Era roso da una sfrenata ambizione per perseguire la quale ha fatto ricorso all'oppressione, alla persecuzione e al genocidio. In questo non era molto diverso da molti altri tiranni. Il suo mito è legato al suo ruolo storico di "unificatore" e "pacificatore" della Cina e al ritrovamento del famoso esercito di terracotta che presidia la sua maestosa tomba. Fu anche colui che unì le molte fortificazioni del nord in quella che poi divenne la Grande Muraglia. Insomma è a tutti gli effetti il vero padre della Cina e la sua figura è nota anche in Occidente. Compare come protagonista in molti film come "L'Imperatore e l'assassino" o il capolavoro "Hero". Ma questi film, come la storiografia più recente, tendono infatti a fare di Ying Zheng una figura più sfaccettata, più complessa. Il re pazzo e spietato diviene quindi una sorta di Alessandro Magno cinese: dispotico, megalomane, crudele, ma anche geniale, magnetico e carismatico. Questo dunque è il problema: Come evolverà Ying Zheng secondo Yasuhisa Hara? Sarà solo un mostro sadico e folle o diverrà un antieroe byroniano? Ma soprattutto: Come reagirà Li Xin alle inquietanti tendenze di Zheng? Come potranno coesistere il suo senso dell'onore e i suoi principi con le efferatezze di colui che non è solo il suo padrone ma anche un amico? Entrambi hanno consacrato sè stessi e la loro vita ai loro sogni e si sono reciprocamente scambiati questo peso; ma fin dove sono disposti a spingersi per perseguirli? E se dovessero entrare in conflitto che accadrebbe? Queste domande sibilano fra la polvere dei secoli. Per le risposte c'è solo Kingdom.
Kingdom è un manga a metà tra shonen e seinen. Per violenza e temi trattati è un manga per adulti, ma altri aspetti (personaggi e comicità) lo rendono più simile a un prodotto per ragazzi. Ho trovato questo connubio di generi molto efficace e insolitamente equilibrato. Apprezzo sia i seinen che gli shonen, ma non sopporto le atmosfere eccessivamente cupe o troppo scanzonate. Kingdom riesce nella difficile impresa di prendere ciò che di meglio hanno questi due generi e il risultato è sbalorditivo.
Kingdom è un manga storico, un genere che grazie anche a Vinland Saga sto apprezzando sempre più. La storia dell'unificazione della Cina viene narrata con un tono epico e spettacolare. Grandi battaglie si alternano efficacemente a congiure e intrighi di palazzo.
Il disegno è molto buono, "sporco" e dettagliato al tempo stesso. I dettagli dei volti hanno dell'incredibile.
L'edizione, con sovracopertina rigida, è perfetta, ma si traduce con un alto prezzo, peraltro aumentato dall'ultimo numero.
Trama 9
Personaggi 8
Disegno 8
Edizione 8
Kingdom è un manga storico, un genere che grazie anche a Vinland Saga sto apprezzando sempre più. La storia dell'unificazione della Cina viene narrata con un tono epico e spettacolare. Grandi battaglie si alternano efficacemente a congiure e intrighi di palazzo.
Il disegno è molto buono, "sporco" e dettagliato al tempo stesso. I dettagli dei volti hanno dell'incredibile.
L'edizione, con sovracopertina rigida, è perfetta, ma si traduce con un alto prezzo, peraltro aumentato dall'ultimo numero.
Trama 9
Personaggi 8
Disegno 8
Edizione 8
Kingdom è un manga elaborato di cui si nota un attento lavoro già solo scrutandone la sovracoperta. Disegni molto caratteristici con parecchi particolari. Inutile dire che mi ha attirato sin dal suo annuncio, questo è un genere che mi ha dato buone soddisfazioni. Epoca antica, la Cina è una polveriera dove ci sono guerre su guerre. Xin e Piao sono due orfanelli che di giorno lavorano per un padrone che li ha adottati e la sera si allenano con la spada. Obiettivo diventare generali. Piao però non solo è un orfanello ma è praticamente un sosia del Re Ying Zheng. Questo prima o poi viene scoperto dalla corte e viene "rapito" per fare il sosia del Re appunto. Il suo compito sarà quello di presenziare al suo posto per garantirne la sicurezza in un periodo florido di colpi di stato e tentati omicidi ai regnanti. Diciamo che questa è la base di una storia assai più intricata e complessa dove l'autore non si limita a narrare le vicende avventurose dei protagonisti ma cerca di insegnare al lettore anche la storia e le tecniche belliche. Diciamo che assomiglia più ad un libro di storia che ad un manga. I disegni come dicevo sopra sono ben curati e definiti, direi addirittura egregi con ambientazioni e scenografie veramente mozzafiato. Difficile riprodurre situazioni in battaglia con cavalli, spade e movimenti ma l'autore ci riesce perfettamente. La trama inizialmente è molto più introspettiva e sentimentale, prima ovviamente di farsi da parte per una trama più di azione però con il passare dei numeri l'ho trovata un po' pesantuccia specialmente perchè comincia a complicarsi un po'. I personaggi mi sono piaciuti abbastanza, diciamo che ci sono forse un po' troppi casi di avversari stereotipati però non mancano anche personaggi carichi di carisma e ben congegnati. Nel complesso scelta discutibile ma comunque buona.
Infine la confezione di GP Publishing la trovo adatta al manga che tratta, sovracoperta, formato ampio, carta su carta tendente al giallastro e un tantino ruvida. Purtroppo tutto questo esige un costo di € 5,90 a numero e considerando che attualmente in Giappone siamo al numero 30 (in corso) non so quanto possa essere accessibile a tutti.
Detto questo consiglio il manga, è un ottimo seinen, che ha i suoi difettucci ma che comunque sicuramente piacerebbe a chiunque.
Infine la confezione di GP Publishing la trovo adatta al manga che tratta, sovracoperta, formato ampio, carta su carta tendente al giallastro e un tantino ruvida. Purtroppo tutto questo esige un costo di € 5,90 a numero e considerando che attualmente in Giappone siamo al numero 30 (in corso) non so quanto possa essere accessibile a tutti.
Detto questo consiglio il manga, è un ottimo seinen, che ha i suoi difettucci ma che comunque sicuramente piacerebbe a chiunque.
TRAMA IN BREVE:
Kingdom è ambientato durante la guerra dei 500 anni in Cina e segue le (dis)avventure del giovane orfano Xin che desidera diventare un grande generale.
COMMENTO GENERALE:
Vi piacciono i videogiochi di strategia come 'Age of Empires'? Vi siete mai messi nei panni di un guerriero del passato che combatte nell'esercito? O in quelli di un generale che COMANDA l'esercito? Bene, Kingdom è il manga che fa per voi, è il manga che da spazio alle vostre domande sulle guerre del passato; quando la forza fisica e la tecnica facevano la differenza, piuttosto che la tecnologia più avanzata e le ricchezze più grandi. La guerra, infatti, è la vera protagonista ed è anche uno dei personaggi manga meglio caratterizzati degli ultimi tempi. Yasuhisa Hara riesce, infatti, ad approfondire il tema bellico da ogni possibile punto di osservazione: descrive le motivazioni politico-diplomatiche che causano gli scontri, descrive la strategia militare dei grandi generali e focalizza sulle abilità richieste ai singoli guerrieri approfondendone la dimensione personale, senza mai trattarli come singole unità che compongono un esercito. Tutto questo viene armonicamente mescolato con l'aggiunta di dettagli molto interessanti sulla cultura cinese dei tempi che furono. L'ambizione di Xin diventa, quindi, quasi una cornice (una bella cornice) per un quadro altrettanto meritevole.
STILE DEL DISEGNO:
Il disegno può sembrare a prima vista poco intrigante e spersonalizzato, quasi non adatto ad un seinen storico, ma leggendo ci si accorge come tutto ciò non sia affatto vero. Il tratto scelto dall'autore è sì sporco e a volte poco dettagliato ma è chiaro che si tratta di una decisione ben precisa del disegnatore. Il disegno sporco e poco delineato conferisce una sensazione di antico che si sposa benissimo con le classiche tele cinesi, mentre le forme, che talvolta risultano palesemente sproporzionate, servono all'autore per mettere in evidenza l'importanza dei personaggi e, soprattutto, dei generali rispetto alla gente comune.
EDIZIONE:
Ottima. 5,90 con sovraccoperta e carta ruvida con sfumature sul giallo, obbligatoria per uno storico.
VOTO:
Il mio voto (8) è scaturito dalla capacità dell'autore di cambiare punto di osservazione ed argomento in una maniera straordinaria, senza lasciare mai il lettore stranito dalla sua scelta. Non me la sento di mettergli un voto maggiore per due motivi principalmente: perché non è ancora finito, e perché alcune, ma rare volte la storia pecca di originalità, niente di fastidioso, comunque.
CONSIGLIATO A:
Tutti. Soprattutto a chi apprezza Vinland Saga, i videogiochi di strategia ed in generale la guerra d'altri tempi. Ma si presta, davvero, ad essere letto da chiunque.
Kingdom è ambientato durante la guerra dei 500 anni in Cina e segue le (dis)avventure del giovane orfano Xin che desidera diventare un grande generale.
COMMENTO GENERALE:
Vi piacciono i videogiochi di strategia come 'Age of Empires'? Vi siete mai messi nei panni di un guerriero del passato che combatte nell'esercito? O in quelli di un generale che COMANDA l'esercito? Bene, Kingdom è il manga che fa per voi, è il manga che da spazio alle vostre domande sulle guerre del passato; quando la forza fisica e la tecnica facevano la differenza, piuttosto che la tecnologia più avanzata e le ricchezze più grandi. La guerra, infatti, è la vera protagonista ed è anche uno dei personaggi manga meglio caratterizzati degli ultimi tempi. Yasuhisa Hara riesce, infatti, ad approfondire il tema bellico da ogni possibile punto di osservazione: descrive le motivazioni politico-diplomatiche che causano gli scontri, descrive la strategia militare dei grandi generali e focalizza sulle abilità richieste ai singoli guerrieri approfondendone la dimensione personale, senza mai trattarli come singole unità che compongono un esercito. Tutto questo viene armonicamente mescolato con l'aggiunta di dettagli molto interessanti sulla cultura cinese dei tempi che furono. L'ambizione di Xin diventa, quindi, quasi una cornice (una bella cornice) per un quadro altrettanto meritevole.
STILE DEL DISEGNO:
Il disegno può sembrare a prima vista poco intrigante e spersonalizzato, quasi non adatto ad un seinen storico, ma leggendo ci si accorge come tutto ciò non sia affatto vero. Il tratto scelto dall'autore è sì sporco e a volte poco dettagliato ma è chiaro che si tratta di una decisione ben precisa del disegnatore. Il disegno sporco e poco delineato conferisce una sensazione di antico che si sposa benissimo con le classiche tele cinesi, mentre le forme, che talvolta risultano palesemente sproporzionate, servono all'autore per mettere in evidenza l'importanza dei personaggi e, soprattutto, dei generali rispetto alla gente comune.
EDIZIONE:
Ottima. 5,90 con sovraccoperta e carta ruvida con sfumature sul giallo, obbligatoria per uno storico.
VOTO:
Il mio voto (8) è scaturito dalla capacità dell'autore di cambiare punto di osservazione ed argomento in una maniera straordinaria, senza lasciare mai il lettore stranito dalla sua scelta. Non me la sento di mettergli un voto maggiore per due motivi principalmente: perché non è ancora finito, e perché alcune, ma rare volte la storia pecca di originalità, niente di fastidioso, comunque.
CONSIGLIATO A:
Tutti. Soprattutto a chi apprezza Vinland Saga, i videogiochi di strategia ed in generale la guerra d'altri tempi. Ma si presta, davvero, ad essere letto da chiunque.
All'inizio l'ho comprato con qualche incertezza, avendo visto le prime immagini su internet il tratto non mi piaceva molto e la storia non mi attirava, ma dopo aver divorato letteralmente il 1° mi sono innamorato di questo manga che considero una delle uscite migliori di quest'anno, ma iniziamo la recensione senza divagare ancora di più.
Siamo nella nazione di Quin, nella Cina occidentale. La storia presenta immediatamente il protagonista, Xin, un orfano di guerra che vive come servo nella casa del capo villaggio insieme all'amico Piao. Insieme ogni giorno si allenano nell'arte della guerra per realizzare il loro sogno, ovvero diventare grandi Generali acquistando meriti in battaglia. La routine dei 2 ragazzi pero viene interrotta quando Chang Wen Jun, un nobile che lavora alle dirette dipendenze del Re, vedendo i 2 ragazzi allenarsi decide di portarne uno al palazzo reale e viene scelto Piao. Con difficoltà Xin accetta la situazione e giura all'amico che lo raggiungerà presto per realizzare il loro sogno. Questo avvenimento segnerà un cambiamento nella vita di entrambi i ragazzi che li porterà in un modo o nell'altro ad essere protagonisti della sanguinosa guerra che sconvolgerà l'intera Cina.
Come già detto all'inizio non mi convinceva molto ma devo ammettere che leggendolo alla fine il tratto a cominciato a piacermi molto, inoltre è molto adatto al tipo di storia e viene abbellito dal color paglierino delle pagine.
Per concludere è un manga da avere nella propria collezione, ogni volume ti fa appassionare sempre di più e presenta numerosi colpi di scena. Se siete scettici, provatelo e non fate l'errore di non prenderlo perché è una serie poco conosciuta che conta già 23 volumi per il costo di 5,90 euro, perché è superiore a molti manga in circolazione in questo momento.
Siamo nella nazione di Quin, nella Cina occidentale. La storia presenta immediatamente il protagonista, Xin, un orfano di guerra che vive come servo nella casa del capo villaggio insieme all'amico Piao. Insieme ogni giorno si allenano nell'arte della guerra per realizzare il loro sogno, ovvero diventare grandi Generali acquistando meriti in battaglia. La routine dei 2 ragazzi pero viene interrotta quando Chang Wen Jun, un nobile che lavora alle dirette dipendenze del Re, vedendo i 2 ragazzi allenarsi decide di portarne uno al palazzo reale e viene scelto Piao. Con difficoltà Xin accetta la situazione e giura all'amico che lo raggiungerà presto per realizzare il loro sogno. Questo avvenimento segnerà un cambiamento nella vita di entrambi i ragazzi che li porterà in un modo o nell'altro ad essere protagonisti della sanguinosa guerra che sconvolgerà l'intera Cina.
Come già detto all'inizio non mi convinceva molto ma devo ammettere che leggendolo alla fine il tratto a cominciato a piacermi molto, inoltre è molto adatto al tipo di storia e viene abbellito dal color paglierino delle pagine.
Per concludere è un manga da avere nella propria collezione, ogni volume ti fa appassionare sempre di più e presenta numerosi colpi di scena. Se siete scettici, provatelo e non fate l'errore di non prenderlo perché è una serie poco conosciuta che conta già 23 volumi per il costo di 5,90 euro, perché è superiore a molti manga in circolazione in questo momento.
Come è possibile che non vi sia alcuna recensione?!
La storia si apre con la presentazione di 2 personaggi: il protagonista Xin e il suo compagno Piao. Eh, chi sono 'sti due? Due servi, di 12-13 anni, che dopo aver svolto i loro doveri quotidianamente si allenano duramente a colpi di bastoni, con il sogno di diventare prima o poi, grazie a meriti acquisiti in battaglia, famosissimi generali. Il normale susseguirsi della routine giornaliera viene sconvolto quando improvvisamente un uomo di corte, presentatosi al podere del padrone dei nostri eroi, decide di prendere Piao e portarlo nella capitale, Qin. Perché mai proprio lui, e non il protagonista Xin? Che succederà ora che i due ragazzi sono stati separati? Perché Piao è stato portato via? C'entra forse qualcosa con la notizia che a corte si sta svolgendo una guerra interna tra i due tra i due fratelli eredi al trono?
Ambientato nella Cina della guerra dei 500 anni, l'esordiente Yasihisa Hara riesce perfettamente con il suo stile a ricordare l'iconografia cinese. Il tratto è pulito, impeccabile anatomicamente e graficamente. Regala sfondi dettagliati e panorami mozzafiato, il tutto con la semplicità e con l'attenzione al dettaglio di cui già dai primi numeri si fa carico.
La sceneggiatura è originale, lineare, chiara e soprattutto regala numerosi colpi di scena. Ogni numero presenta capovolgimenti di situazioni ed eventi inaspettati, che lasciano il lettore (quello cerebralmente attivo) senza parole e confuso.
Vi piace Vinland Saga? Non perdetevi Kingdom, attualmente consta di 22 volumi all'attivo: bel risultato per un esordiente, no? Qualcosa vorrà pur dire!
Se decidete di iniziarlo, non fermatevi ai primi due numeri (errore di cui inizialmente mi sono macchiato io stesso): dal terzo in poi c'è veramente da leccarsi i baffi!
Non lamentatevi poi del prezzo eh: edizione e formato veramente superbi.
La storia si apre con la presentazione di 2 personaggi: il protagonista Xin e il suo compagno Piao. Eh, chi sono 'sti due? Due servi, di 12-13 anni, che dopo aver svolto i loro doveri quotidianamente si allenano duramente a colpi di bastoni, con il sogno di diventare prima o poi, grazie a meriti acquisiti in battaglia, famosissimi generali. Il normale susseguirsi della routine giornaliera viene sconvolto quando improvvisamente un uomo di corte, presentatosi al podere del padrone dei nostri eroi, decide di prendere Piao e portarlo nella capitale, Qin. Perché mai proprio lui, e non il protagonista Xin? Che succederà ora che i due ragazzi sono stati separati? Perché Piao è stato portato via? C'entra forse qualcosa con la notizia che a corte si sta svolgendo una guerra interna tra i due tra i due fratelli eredi al trono?
Ambientato nella Cina della guerra dei 500 anni, l'esordiente Yasihisa Hara riesce perfettamente con il suo stile a ricordare l'iconografia cinese. Il tratto è pulito, impeccabile anatomicamente e graficamente. Regala sfondi dettagliati e panorami mozzafiato, il tutto con la semplicità e con l'attenzione al dettaglio di cui già dai primi numeri si fa carico.
La sceneggiatura è originale, lineare, chiara e soprattutto regala numerosi colpi di scena. Ogni numero presenta capovolgimenti di situazioni ed eventi inaspettati, che lasciano il lettore (quello cerebralmente attivo) senza parole e confuso.
Vi piace Vinland Saga? Non perdetevi Kingdom, attualmente consta di 22 volumi all'attivo: bel risultato per un esordiente, no? Qualcosa vorrà pur dire!
Se decidete di iniziarlo, non fermatevi ai primi due numeri (errore di cui inizialmente mi sono macchiato io stesso): dal terzo in poi c'è veramente da leccarsi i baffi!
Non lamentatevi poi del prezzo eh: edizione e formato veramente superbi.