Puella Magi Madoka Magica
Ogni volta che un anime dal soggetto originale riscuote un minimo di successo, è norma che venga creata successivamente una versione cartacea per far monetizzare ancora di più il titolo in questione.
Dato che "Madoka Magica" ha riscosso ben più di un minimo successo, ecco che immancabile è arrivata la sua versione manga.
Tre volumi che adattano in modo fedele ma a velocità elevata gli eventi della storia, al ritmo di circa quattro episodi per volume.
La storia è sempre quella di Madoka e delle sue amiche che stringono un patto con Kyubei, essere magico che dona loro il potere per diventare delle Puella Magi e combattere le Streghe. Quello che le ragazze non sanno è che la contropartita ha un prezzo davvero molto alto.
Il manga, esattamente come l'anime, propone una storia che all'inizio sembra il classico majokko, ma che poi con le sue trovate e vari colpi di scena, riesce a capovolgere la situazione, portando a un finale drammatico.
Almeno in teoria, e secondo alcuni.
In verità, "Madoka Magica" non è poi così rivoluzionario. La storia, anche in versione cartacea, conserva gli stessi difetti, e dal volume due in poi diventa noiosa e priva di senso quando le ragazze iniziano a comportarsi come le invasate che sono, senza seguire alcuna logica.
Di buono ci sono i disegni, nettamente migliori di quelli inguardabili dell'anime. Nelle scene di lotta contro le streghe però, tutto si fa confuso e difficile da seguire.
Insomma, in breve, il manga di "Madoka Magica" non è altro che il classico manga su commissione, realizzato solo per spillare soldi ai fan.
Pertanto, se ritenete l'anime quel capolavoro idolatrato da molti, il manga non vi deluderà, altrimenti meglio indirizzarsi verso altro.
Dato che "Madoka Magica" ha riscosso ben più di un minimo successo, ecco che immancabile è arrivata la sua versione manga.
Tre volumi che adattano in modo fedele ma a velocità elevata gli eventi della storia, al ritmo di circa quattro episodi per volume.
La storia è sempre quella di Madoka e delle sue amiche che stringono un patto con Kyubei, essere magico che dona loro il potere per diventare delle Puella Magi e combattere le Streghe. Quello che le ragazze non sanno è che la contropartita ha un prezzo davvero molto alto.
Il manga, esattamente come l'anime, propone una storia che all'inizio sembra il classico majokko, ma che poi con le sue trovate e vari colpi di scena, riesce a capovolgere la situazione, portando a un finale drammatico.
Almeno in teoria, e secondo alcuni.
In verità, "Madoka Magica" non è poi così rivoluzionario. La storia, anche in versione cartacea, conserva gli stessi difetti, e dal volume due in poi diventa noiosa e priva di senso quando le ragazze iniziano a comportarsi come le invasate che sono, senza seguire alcuna logica.
Di buono ci sono i disegni, nettamente migliori di quelli inguardabili dell'anime. Nelle scene di lotta contro le streghe però, tutto si fa confuso e difficile da seguire.
Insomma, in breve, il manga di "Madoka Magica" non è altro che il classico manga su commissione, realizzato solo per spillare soldi ai fan.
Pertanto, se ritenete l'anime quel capolavoro idolatrato da molti, il manga non vi deluderà, altrimenti meglio indirizzarsi verso altro.
Puella Magi Madoka Magica può sembrare un manga dai tratti dolci e gentili, ma dietro questi se ne cela un altro caratterizzato da crudeltà. Le protagoniste sono poco più che delle ragazzine affascinate dal mondo della magia di cui vogliono far parte incuranti delle conseguenze che ciò comporterebbe. Un manga-ossimoro con disegni che posso trarre in inganno, quasi tipici di uno shojo ma con un contenuto da seinen. La trama è ben articolata; sebbene sia solo di tre volumi, questo manga delinea molto bene il carattere di ogni personaggio, tanto che ognuno potrebbe rispecchiarsi in una delle tante sfumature caratteriali. Ciò che più stupisce penso sia il finale, al quale l'autore avrebbe dovuto dedicare forse qualche pagina in più, ma nel complesso ben riuscito. Inoltre tratta temi di un certo spessore, come il sacrificio di sé stessi per il bene di qualcuno a cui si tiene o ancora l'importanza di vivere un'adolescenza spensierata senza il peso di fardelli tanto grandi. Insomma un po' metaforico per chi volesse intenderlo così. Lo consiglio a chi vuole un majokko un po' diverso dagli altri
Puella Magi Madoka Magica è la trasposizione cartacea, in 3 volumi, dell'omonima serie tv che alcuni osannano come capolavoro, altri bollano come anime sopravvalutato, ma che sicuramente ha ottenuto un enorme successo, non immeritato, in Giappone, tanto da portare a spin-off e film cinematografici.
La vita di Madoka e Sayaka, compagne di scuole, è sconvolta dalla scoperta dell'esistenza delle streghe e delle maghe/Puella Magi (la traduzione fatta dalla Dynit per l'anime e dalla Panini per il manga diverge per quanto riguarda questo e altri termini): le prime generano disperazione, le seconde le combattono, ottenendo i loro poteri dal patto con un misterioso essere dall'aspetto dolce e carino, QB, in cambio della realizzazione di un desiderio, non importa quanto grande esso sia. In realtà questi elementi tipici del genere majokko sono ribaltati nel corso dell'opera, man mano che emergono le reali intenzioni di QB e il destino cui sono condannate le ragazze che stipulano un patto con lui: proprio in questo, così come negli innumerevoli riferimenti al Faust (a cominciare dall'idea stessa di patto col "demonio" e dalla caratterizzazione di QB come una sorta di Mefistofele della situazione), sta la grandezza di Puella Magi Madoka Magica.
Il ritmo dell'azione è rapido (del resto l'anime si compone di una dozzina di episodi, non di più) ma in tre volumi si riescono a conoscere meglio le cinque maghette protagoniste: Madoka è una ragazza insicura ma nel contempo altruista, che soffre per la propria impotenza nell'aiutare gli altri; Sayaka è innamorata di un ragazzo ma questo sentimento avrà conseguenze drammatiche; Mami cerca di recitare il ruolo della senpai per le due compagne più giovani; Homura e Kyoko, introdotte inizialmente come antagonisti, rivelano invece storie tragiche. Insomma, roba già vista in tantissimi anime e letta in moltissimi manga, ma che rende questi personaggi così interessanti (tranne forse Madoka, che con i suoi atteggiamenti da frignona potrebbe non piacere a nessuno).
Il tratto del disegno ricorda, finché possibile, quello dell'anime, anche se purtroppo è impossibile rendere su carta le bizzarre soluzioni visive e stilistiche di cui la serie si serve per rappresentare le streghe. Le atmosfere sono cupe e in contrasto con la solita immagine che ci si fa delle storie di genere majokko, e il manga non esita a esasperare anche alcuni di questi elementi (ad esempio le scene cruente, che nell'anime sono viste in maniera molto più edulcorata, qui sono più dirette).
La trasposizione è fedele, forse anche troppo, e questo potrebbe deludere chi avendo già visto la serie tv si aspettava qualcosa di leggermente diverso.
La vita di Madoka e Sayaka, compagne di scuole, è sconvolta dalla scoperta dell'esistenza delle streghe e delle maghe/Puella Magi (la traduzione fatta dalla Dynit per l'anime e dalla Panini per il manga diverge per quanto riguarda questo e altri termini): le prime generano disperazione, le seconde le combattono, ottenendo i loro poteri dal patto con un misterioso essere dall'aspetto dolce e carino, QB, in cambio della realizzazione di un desiderio, non importa quanto grande esso sia. In realtà questi elementi tipici del genere majokko sono ribaltati nel corso dell'opera, man mano che emergono le reali intenzioni di QB e il destino cui sono condannate le ragazze che stipulano un patto con lui: proprio in questo, così come negli innumerevoli riferimenti al Faust (a cominciare dall'idea stessa di patto col "demonio" e dalla caratterizzazione di QB come una sorta di Mefistofele della situazione), sta la grandezza di Puella Magi Madoka Magica.
Il ritmo dell'azione è rapido (del resto l'anime si compone di una dozzina di episodi, non di più) ma in tre volumi si riescono a conoscere meglio le cinque maghette protagoniste: Madoka è una ragazza insicura ma nel contempo altruista, che soffre per la propria impotenza nell'aiutare gli altri; Sayaka è innamorata di un ragazzo ma questo sentimento avrà conseguenze drammatiche; Mami cerca di recitare il ruolo della senpai per le due compagne più giovani; Homura e Kyoko, introdotte inizialmente come antagonisti, rivelano invece storie tragiche. Insomma, roba già vista in tantissimi anime e letta in moltissimi manga, ma che rende questi personaggi così interessanti (tranne forse Madoka, che con i suoi atteggiamenti da frignona potrebbe non piacere a nessuno).
Il tratto del disegno ricorda, finché possibile, quello dell'anime, anche se purtroppo è impossibile rendere su carta le bizzarre soluzioni visive e stilistiche di cui la serie si serve per rappresentare le streghe. Le atmosfere sono cupe e in contrasto con la solita immagine che ci si fa delle storie di genere majokko, e il manga non esita a esasperare anche alcuni di questi elementi (ad esempio le scene cruente, che nell'anime sono viste in maniera molto più edulcorata, qui sono più dirette).
La trasposizione è fedele, forse anche troppo, e questo potrebbe deludere chi avendo già visto la serie tv si aspettava qualcosa di leggermente diverso.
Prima di vedere l'anime di Madoka Magica ho letto il manga, ovvero questa piccola serie di 3 volumi. Innanzitutto mi piaceva la trama riportata sul primo numero della serie che dice: "un bel giorno nella vita di Madoka compare un magico animaletto, QB, che le propone di esaudire un suo desiderio e di donarle i poteri per combattere le streghe. Ma, si sa, ogni cosa ha un prezzo...Quello che la nostra protagonista e le sue amiche dovranno pagare sarà molto alto!"
Ma l'apparenza inganna: QB, che in realtà si chiama Kyubey (nel primo volume del manga hanno fatto questo errore di traduzione), non è affatto un animaletto dolce e carino come ci fa credere la trama e il disegno sul retro del manga. Ed inoltre le copertine sono ingannevoli, dato che Madoka e le sue amiche non sono le tipiche maghette in costume che lottano contro il male vincendo sempre. Anzi. Direi che per certi versi ogni volta che lottano vengono ferite, nell'animo o nel corpo, e non sempre vincono.
A differenza dell'anime, il manga di madoka Magica è più crudo e violento, soprattutto nelle scene di battaglia.
Sulle copertine di madoka Magica però viene riportato il genere della storia come SHOJO, ovvero manga e anime di genere femminile per ragazze.
Attenzione: Madoka Magika non è uno shojo ma un seinen! (vale a dire che ha una trama che affronta temi psicologi profondi ed è più adatta ad un pubblico di maggiore età).
Insomma, se avete comprato questo manga pensando che la trama sia un po' per bambine piccole, be, vi sbagliate. Madoka Magica è un manga bellissimo, lo consiglio fortemente a tutti. Però ovviamente ci sono alcune cose che non mi sono particolarmente piaciute, anche facendo un paragone veloce con l'anime.
Innanzitutto i disegni del manga secondo me sono più scadenti rispetto a quelli dell'anime, in quanto sembrano ancora più infantili.
Poi i mondi delle streghe nel manga non sono così belli come appaiono nella serie animata. Chiaramente questo è dovuto al fatto che è molto complicato disegnare bene questi mondi in bianco e nero in spazi così ristretti come sono le vignette.
<b>DA QUI IN POI SPOILER!</b>
Parliamo un po' della morte di Mami Tomoe. Nell'anime è chiaramente esplicito che viene uccisa da una strega davanti agli occhi di Madoka e Sayaka, ma non ci sono scene crude e violente. In pratica non si vede niente di quando la strega ammazza Mami. Nel manga, invece, è disegnato molto bene il momento in cui la stessa strega che la uccide nell'anime le stacca la testa. Certo, i disegni sono in bianco e nero e forse non rende tanto, ma è disegnato e si capisce. Inoltre è uscita anche una versione a colori di questo manga, per chi preferisse.
Anche la morte di Sayaka non rende così bene, ma anche nell'anime secondo me dovevano soffermarsi di più sulla sua trasformazione in una orribile strega. A parte questo credo ce le altre scene siano ben fatte, soprattutto il volume numero 3 quando Homura rimane sola sulla terra e perde la sua migliore amica Madoka.
Alla fine mi è piaciuto tanto questo manga e questa storia, che ha rivoluzionato il mondo delle maghette in costume. Decisamente BELLO!
Ma l'apparenza inganna: QB, che in realtà si chiama Kyubey (nel primo volume del manga hanno fatto questo errore di traduzione), non è affatto un animaletto dolce e carino come ci fa credere la trama e il disegno sul retro del manga. Ed inoltre le copertine sono ingannevoli, dato che Madoka e le sue amiche non sono le tipiche maghette in costume che lottano contro il male vincendo sempre. Anzi. Direi che per certi versi ogni volta che lottano vengono ferite, nell'animo o nel corpo, e non sempre vincono.
A differenza dell'anime, il manga di madoka Magica è più crudo e violento, soprattutto nelle scene di battaglia.
Sulle copertine di madoka Magica però viene riportato il genere della storia come SHOJO, ovvero manga e anime di genere femminile per ragazze.
Attenzione: Madoka Magika non è uno shojo ma un seinen! (vale a dire che ha una trama che affronta temi psicologi profondi ed è più adatta ad un pubblico di maggiore età).
Insomma, se avete comprato questo manga pensando che la trama sia un po' per bambine piccole, be, vi sbagliate. Madoka Magica è un manga bellissimo, lo consiglio fortemente a tutti. Però ovviamente ci sono alcune cose che non mi sono particolarmente piaciute, anche facendo un paragone veloce con l'anime.
Innanzitutto i disegni del manga secondo me sono più scadenti rispetto a quelli dell'anime, in quanto sembrano ancora più infantili.
Poi i mondi delle streghe nel manga non sono così belli come appaiono nella serie animata. Chiaramente questo è dovuto al fatto che è molto complicato disegnare bene questi mondi in bianco e nero in spazi così ristretti come sono le vignette.
<b>DA QUI IN POI SPOILER!</b>
Parliamo un po' della morte di Mami Tomoe. Nell'anime è chiaramente esplicito che viene uccisa da una strega davanti agli occhi di Madoka e Sayaka, ma non ci sono scene crude e violente. In pratica non si vede niente di quando la strega ammazza Mami. Nel manga, invece, è disegnato molto bene il momento in cui la stessa strega che la uccide nell'anime le stacca la testa. Certo, i disegni sono in bianco e nero e forse non rende tanto, ma è disegnato e si capisce. Inoltre è uscita anche una versione a colori di questo manga, per chi preferisse.
Anche la morte di Sayaka non rende così bene, ma anche nell'anime secondo me dovevano soffermarsi di più sulla sua trasformazione in una orribile strega. A parte questo credo ce le altre scene siano ben fatte, soprattutto il volume numero 3 quando Homura rimane sola sulla terra e perde la sua migliore amica Madoka.
Alla fine mi è piaciuto tanto questo manga e questa storia, che ha rivoluzionato il mondo delle maghette in costume. Decisamente BELLO!
L'aspetto che più apprezzo del filone "maghette combattenti" è che il tema principale è sempre l'amicizia, caratteristica che accomuna maggiormente il genere agli shonen rispetto all'universo shojo che gravita attorno all'amore di coppia. Si tratta sempre di un'amicizia chimerica, idealizzata all'ennesima potenza, ma per quel che mi riguarda sempre bella da vedere e da sognare. "Puella Magi Madoka Magica" non è diverso, cambia il target di riferimento (infatti non è classificato come shojo bensì come seinen), ma sempre una storia d'amicizia resta.
C'è un'icarnazione del male da combattere, delle normali ragazzine improvvisamente investite di poteri inimmaginabili, abiti da combattimento colorati e frou-frou e una pucciosa mascotte parlante che dispensa i poteri di cui sopra; a differenziare "PMMM" dalle altre serie con maghette è il taglio più adulto che si è voluto dare a quest'opera con avvincenti colpi di scena in un'atmosfera cupa e pessimista che sa coinvolgere e appassionare chi vi si avvicina.
Il mio primo impatto con "PMMM" è stato tramite l'anime e la lettura del manga ne ha risentito: la storia e le dinamiche sono le stesse, ma mai come questa volta ho sentito la mancanza dei colori e della colonna sonora della serie animata. Le scene di combattimento a volte le ho trovate confuse, mentre dovrebbero essere le tavole più chiare e immediate per godere appieno di un'opera del genere.
In definitiva ritengo questo manga piacevole e onesto, ma non può reggere il paragone con la serie animata da cui è tratto.
C'è un'icarnazione del male da combattere, delle normali ragazzine improvvisamente investite di poteri inimmaginabili, abiti da combattimento colorati e frou-frou e una pucciosa mascotte parlante che dispensa i poteri di cui sopra; a differenziare "PMMM" dalle altre serie con maghette è il taglio più adulto che si è voluto dare a quest'opera con avvincenti colpi di scena in un'atmosfera cupa e pessimista che sa coinvolgere e appassionare chi vi si avvicina.
Il mio primo impatto con "PMMM" è stato tramite l'anime e la lettura del manga ne ha risentito: la storia e le dinamiche sono le stesse, ma mai come questa volta ho sentito la mancanza dei colori e della colonna sonora della serie animata. Le scene di combattimento a volte le ho trovate confuse, mentre dovrebbero essere le tavole più chiare e immediate per godere appieno di un'opera del genere.
In definitiva ritengo questo manga piacevole e onesto, ma non può reggere il paragone con la serie animata da cui è tratto.
Madoka Magica è una rivisitazione cartacea dell'omonimo anime scritto dal Magica Quartet e che si caratterizza per la sua intenzione, a mio parere, di elevare il genere majokko a qualcosa di più complesso.
Si cerca di fare un'introspezione più o meno approfondita di quelle che a primo occhio sembrano le classiche ragazzine stereotipate, portandole ad affrontare una situazione più grande di loro e decisamente poco "magica".
Prima di acquistare quest'opera ero un pò scettica, i pareri negativi dei fan della serie avevano fatto scendere le mie aspettative ancora più in basso... ma ho deciso di tentare comunque.
Devo dire che la trama scorre troppo velocemente, in pratica se prima non hai visto l'anime il manga non trasmette le stesse emozioni, ma in compenso ciò che non si era osato nella serie animata come la pazzia, la paura, il sangue che nell'anime venivano mostrati soft ed idealizzati, qui sono espliciti ed esaltati da un disegno cupo e in parte graffiante.
Senza troppi giri di parole, il manga merita, da qualcosa in più che mancava guardando l'anime.
Lo consiglio giusto ai fan di Madoka, e come tale non mi sento totalmente delusa, anche perchè c'è da ricordare che la stessa disegnatrice in una postilla precisa di considerare l'opera come un universo a sè e non come l'anime preso e trasportato su carta.
Si cerca di fare un'introspezione più o meno approfondita di quelle che a primo occhio sembrano le classiche ragazzine stereotipate, portandole ad affrontare una situazione più grande di loro e decisamente poco "magica".
Prima di acquistare quest'opera ero un pò scettica, i pareri negativi dei fan della serie avevano fatto scendere le mie aspettative ancora più in basso... ma ho deciso di tentare comunque.
Devo dire che la trama scorre troppo velocemente, in pratica se prima non hai visto l'anime il manga non trasmette le stesse emozioni, ma in compenso ciò che non si era osato nella serie animata come la pazzia, la paura, il sangue che nell'anime venivano mostrati soft ed idealizzati, qui sono espliciti ed esaltati da un disegno cupo e in parte graffiante.
Senza troppi giri di parole, il manga merita, da qualcosa in più che mancava guardando l'anime.
Lo consiglio giusto ai fan di Madoka, e come tale non mi sento totalmente delusa, anche perchè c'è da ricordare che la stessa disegnatrice in una postilla precisa di considerare l'opera come un universo a sè e non come l'anime preso e trasportato su carta.
Il manga di madoka magica viene tratto dall'anime di successo. Molte persone dicono che è un manga bruttissimo, è molto meglio l'anime e tanto altro.
Io l'anime l'ho incominciato a guardare dopo aver letto il primo volume, di madoka non conoscevo nulla, proprio zero e il volumetto non è stato una cosa terribile.
Certo, i fatti scorrono troppo velocemente e mettere quattro episodi dell'anime in ogni volume è un po' esagerato, perchè ogni episodio contiene un tassello importante per la conclusione della storia e imporre al lettore quattro episodi per manga è troppo, se fossero stati due episodi dell'anime per volume sarebbe potuto venire un bellissimo lavoro.
Alcuni passi non vengono ben chiariti come il perchè madoka sia la maga più forte, sì, viene detto che Homura ha avvolto linee temporali con pilastro centrale Madoka, ma se tu leggi solo il manga e non hai visto l'anime ti sorge questa domanda: ok, Madoka è l'asse centrale di varie assi temporali che Homura le ha creato attorno... E quindi? Io comunque neanche il passato di Homura ho capito bene, infatti non è molto chiaro.
Quindi, secondo me questo manga non è da buttare via, infatti leggendo il primo volume mi sono incuriosita e ho incominciato a guardare l'anime che, è vero, è molto più bello della versione cartacea e normalmente per una persona che ha visto l'anime e che poi legge il manga è ovvio che gli risulterà noioso e brutto. Infatti nell'anime i fatti si assaporano meglio, le barriere delle streghe, la colonna sonora che coinvolge, il poter sentire la voce dei personaggi nelle varie situazioni è molto più coinvolgente e quindi migliore.
I disegni mi piacciono molto anche le copertine sono molto belle, mi continuo a dire che nella prima potevano metterci anche Kyoko, ma questo vabbè.
Qualcosina nel disegno cambio come lo scudo di Homura ad esempio, che potevano lasciarlo uguale dato che non è un elemento trascurato.
L'unica cosa del disegno è che le puella magi -che rimane puella magi anche al plurale e non diventa mica "le puelle magi"- sembrano più grandi di quello che sembrano nell'anime, ma forse è nell'anime che dovrebbero sembrare più grandi infondo frequentano il liceo. Poi Kyubey, cavolo quanto è espressivo, il vero Kyube non deve fare una piega e poi che orrore nel primo volume viene chiamato QB che noi italiani dovremmo pronunciare "cubi"? Ma che roba è? Se no poi il nome QB non assomiglia al vero nome di Kyube!!
Non so se consigliarlo però se siete indecisi tra anime e manga scegliete l'anime, perchè i colpi si scena nel manga non fanno tanto effetto, come l'evento del primo volume io non ho avuto nessuna reazione, invece guardando l'anime alla fine Mami è diventata il mio personaggio preferito, nel manga all'inizio avevo pure scambiato Mami per l'altra amica di Madoka e Sayaka, quindi
Io l'anime l'ho incominciato a guardare dopo aver letto il primo volume, di madoka non conoscevo nulla, proprio zero e il volumetto non è stato una cosa terribile.
Certo, i fatti scorrono troppo velocemente e mettere quattro episodi dell'anime in ogni volume è un po' esagerato, perchè ogni episodio contiene un tassello importante per la conclusione della storia e imporre al lettore quattro episodi per manga è troppo, se fossero stati due episodi dell'anime per volume sarebbe potuto venire un bellissimo lavoro.
Alcuni passi non vengono ben chiariti come il perchè madoka sia la maga più forte, sì, viene detto che Homura ha avvolto linee temporali con pilastro centrale Madoka, ma se tu leggi solo il manga e non hai visto l'anime ti sorge questa domanda: ok, Madoka è l'asse centrale di varie assi temporali che Homura le ha creato attorno... E quindi? Io comunque neanche il passato di Homura ho capito bene, infatti non è molto chiaro.
Quindi, secondo me questo manga non è da buttare via, infatti leggendo il primo volume mi sono incuriosita e ho incominciato a guardare l'anime che, è vero, è molto più bello della versione cartacea e normalmente per una persona che ha visto l'anime e che poi legge il manga è ovvio che gli risulterà noioso e brutto. Infatti nell'anime i fatti si assaporano meglio, le barriere delle streghe, la colonna sonora che coinvolge, il poter sentire la voce dei personaggi nelle varie situazioni è molto più coinvolgente e quindi migliore.
I disegni mi piacciono molto anche le copertine sono molto belle, mi continuo a dire che nella prima potevano metterci anche Kyoko, ma questo vabbè.
Qualcosina nel disegno cambio come lo scudo di Homura ad esempio, che potevano lasciarlo uguale dato che non è un elemento trascurato.
L'unica cosa del disegno è che le puella magi -che rimane puella magi anche al plurale e non diventa mica "le puelle magi"- sembrano più grandi di quello che sembrano nell'anime, ma forse è nell'anime che dovrebbero sembrare più grandi infondo frequentano il liceo. Poi Kyubey, cavolo quanto è espressivo, il vero Kyube non deve fare una piega e poi che orrore nel primo volume viene chiamato QB che noi italiani dovremmo pronunciare "cubi"? Ma che roba è? Se no poi il nome QB non assomiglia al vero nome di Kyube!!
Non so se consigliarlo però se siete indecisi tra anime e manga scegliete l'anime, perchè i colpi si scena nel manga non fanno tanto effetto, come l'evento del primo volume io non ho avuto nessuna reazione, invece guardando l'anime alla fine Mami è diventata il mio personaggio preferito, nel manga all'inizio avevo pure scambiato Mami per l'altra amica di Madoka e Sayaka, quindi
Puella Magi Madoka Magica è stato un anime molto dibattuto ultimamente perché se buona parte del pubblico lo ha ritenuto un anime molto innovativo, una restante parte sostiene che abbia solo messo insieme cose già viste in altri anime. Il manga è stato creato dopo il successo dell'anime e si ripropone di ripercorrere la stessa storia che ha avuto tanto successo in tre volumi. La trasposizione del manga è molto fedele, anche nella divisione in capitoli: ad ogni capitolo corrisponde un episodio. Non ho notato molte differenze se non nel design dei personaggi.
Parlando della storia, inizia come un classicissimo majokko: due amiche, un buffo animaletto che chiede loro di stringere un patto con lui per poter diventare puellae magi, ragazze magiche, che hanno il compito di combattere le streghe. In cambio, l'animaletto di nome Kyubey esaudirà un loro desiderio qualsiasi.
Lo ammetto: questo è stato il primo manga definito majokko che abbia mai letto, quindi non posso fare un confronto sicuro con altro opere del passato. Posso solo dire che ho apprezzato davvero molto la storia, che inizia con toni allegri, leggeri, sembra una semplice commedia dai toni molto delicati, magari anche un po' infantili. Successivamente però ho dovuto ricredermi: l'atmosfera diviene nel giro di pochi capitoli cupa, pesante, triste e tutto per una serie di scoperte che le nostre cinque protagoniste (Sayaka, Madoka, Homura, Mami e Kyoko) faranno sulla loro condizione di puellae magi, perché tutto ha un prezzo e quello che loro devono pagare è fin troppo alto. Non posso essere più precisa per evitare spoiler, ma queste verità porteranno danni psicologici non indifferenti e disperazione. Si comincia con una preghiera e si finisce con una maledizione, ecco la frase che il manga stesso usa per riassumere il tutto.
Il disegno non è dei migliori che abbia mai visto, ma si adatta abbastanza al tipo di storia che deve rendere.
Il mio voto è 8 perché l'opera è buona, ma il primo volume non prende immediatamente come i successivi e il disegno non mi entusiasma troppo.
Parlando della storia, inizia come un classicissimo majokko: due amiche, un buffo animaletto che chiede loro di stringere un patto con lui per poter diventare puellae magi, ragazze magiche, che hanno il compito di combattere le streghe. In cambio, l'animaletto di nome Kyubey esaudirà un loro desiderio qualsiasi.
Lo ammetto: questo è stato il primo manga definito majokko che abbia mai letto, quindi non posso fare un confronto sicuro con altro opere del passato. Posso solo dire che ho apprezzato davvero molto la storia, che inizia con toni allegri, leggeri, sembra una semplice commedia dai toni molto delicati, magari anche un po' infantili. Successivamente però ho dovuto ricredermi: l'atmosfera diviene nel giro di pochi capitoli cupa, pesante, triste e tutto per una serie di scoperte che le nostre cinque protagoniste (Sayaka, Madoka, Homura, Mami e Kyoko) faranno sulla loro condizione di puellae magi, perché tutto ha un prezzo e quello che loro devono pagare è fin troppo alto. Non posso essere più precisa per evitare spoiler, ma queste verità porteranno danni psicologici non indifferenti e disperazione. Si comincia con una preghiera e si finisce con una maledizione, ecco la frase che il manga stesso usa per riassumere il tutto.
Il disegno non è dei migliori che abbia mai visto, ma si adatta abbastanza al tipo di storia che deve rendere.
Il mio voto è 8 perché l'opera è buona, ma il primo volume non prende immediatamente come i successivi e il disegno non mi entusiasma troppo.
Il 2011 è un anno che gli appassionati di animazione, giapponese e non, ricorderanno come l'anno della prima messa in onda di un certo "Puella Magi Madoka Magica" (adattato in Italia da Dynit solo come "Madoka Magica"), noto anche come l'anime che ha rinnovato il genere majokko, che anche se gradevole, è diventato sempre più ripetitivo dopo la nascita di Sailor Moon. Il successo che "Madoka" ha avuto, continua e continuerà ad avere è senz'altro proporzionale alla sua qualità, in quanto anche al di fuori del genere di appartenenza ovvero quello delle maghette, questa serie rimane un prodotto a mio parere eccellente, un must che ogni appassionato di anime e cartoon prima o poi dovrà guardare.
Lo strabordante successo della serie anime ha portato nel 2011 stesso, alla creazione del relativo manga (e anche di vari spin-off), affidato ad Hanokage, un'autrice attiva principalmente nell'ambito delle doujinshi e per la quale "Puella Magi Madoka Magica" rappresenta la prima vera e propria serie manga. E secondo me, questa è una cosa da non sottovalutare se si vuole giudicare correttamente questo manga. L'autrice nei free-talks afferma di aver fatto un mezzo disastro (per varie ragioni) e che l'opera da lei disegnata non va considerata come l'esatta trasposizione del relativo anime, ma come una delle tante storie parallele e alternative della storia originale. Durante la lettura, però ci si accorge di quanto Hanokage sia forse troppo severa con sè stessa, poiché anche se l'anime è almeno due spanne sopra, il manga è veramente realizzato in maniera ottima, considerando che si tratta anche dell'opera di un'esordiente. Il manga è quindi un'opera imperdibile?
La storia comincia sempre con le quattordicenni Madoka Kaname e Sayaka Miki che incontrano il tenero gatto/pokèmon/qualcosa-di-indefinito Kyubey, che propone loro di diventare Puella Magi e combattere streghe come la loro senpai Mami Tomoe, in cambio della realizzazione di un qualsiasi desiderio.
La trama è interessante, ricca di colpi di scena, con tantissimi risvolti psicologici. Tanti sono i temi trattati e i valori trasmessi, da quelli più dolci tipici del genere majokko come speranza, amore, spirito di sacrificio a quelli più tristi come la morte, la follia, le conseguenze (spesso tragiche) delle proprie azioni (spesso sbagliate), la solitudine e l'egoismo. Una Puella Magi non combatte per vocazione, ma per egoismo personale, è sola contro le streghe e soprattutto sola contro sè stessa. Per lei non c'è spazio per gentilezza e altruismo, prima che agli altri deve pensare a sè, deve conoscersi e sapere ciò che vuole per prendere decisioni senza rimpianti. E ovviamente continuare a combattere accettando tutti i subdoli meccanismi della sua condizione se vuole sopravvivere. "Madoka Magica" non è quello che sembra, non è un semplice majokko come le copertine e il tipo di disegni vogliono far credere. E' un vero e proprio pugno nello stomaco. Questo però, per quanto riguarda l'anime. Il manga non riesce a ritrarre al meglio tutti questi aspetti, risultando quindi un prodotto carino ma non indispensabile.
Si sente moltissimo la mancanza della splendida colonna sonora e delle animazioni dell'anime, inoltre il ritmo dei capitoli è troppo veloce e ne risentono un po' tutte le parti dell'opera, non viene aggiunto niente alla storia, anche se vengono riportate tutte le scene più importanti. A essere sacrificati sono soprattutto i personaggi secondari come la professoressa Saotome e Junko Kaname, ovvero la madre di Madoka. Anche Mami ha poco spazio e alle scelte di Sayaka si sarebbe dovuto dedicare almeno due volumi. Si poteva senz'altro fare di più. Magari approfondendo più Mami e aggiungendo più capitoli e situazioni inedite sul rapporto tra Kyoko e Sayaka e sul passato di Homura, con almeno il doppio dei volumi, si sarebbe potuto creare un ottimo prodotto.
Carini, invece, i disegni di Hanokage, che ci mostra tavole che diventano sempre più dettagliate nel corso dei vari capitoli, con l'abbondare dei neri nella seconda parte della storia e con buona cura del character design dei vari personaggi e delle illustrazioni.
Un po' troppo veloci i combattimenti, anche se molto cruenti. Forse il pregio maggiore del manga è proprio la maggiore violenza sia visiva che psicologica di molte scene, a volte si sfiora lo splatter, evidenziando il contrasto con il chara carino e da majokko.
Buono anche il maggiore accento posto sulla componente yuri, grazie all'inserimento di alcune scene inedite nel corso dei capitoli raccolti nel terzo volume.
Planet Manga ci presenta "Puella Magi Madoka Magica" in due edizioni: una standard da edicola a € 4.50 e una da fumetteria a € 6.50. Quest'ultima presenta sì sovraccoperta e pagine a colori (ehm una pagina a colori) ma non vale assolutamente il prezzo di copertina. Il primo volume di entrambe le versioni è troppo rigido ma fortunatamente la qualità migliora con i seguenti. Buona l'idea di allegare delle spillette e molto furba anche la decisione del logo "Planet Shojo", ottima per trarre in inganno anche un pubblico ignaro del reale contenuto del manga.
Il mio voto è 6 e mezzo, ma considerando che si tratta dell'opera di una mangaka esordiente, considerando anche che la storia generale è sempre quella da anime a manga, arrotondo volentieri a 7. Quest'opera indubbiamente risulterà ridondante per chi ha già visto l'anime (cosa che in Italia è stata accentuata dall'aver avuto entrambe le versioni in contemporanea) e senza dubbio non è all'altezza di quest'ultimo, ma io lo considero ugualmente un acquisto da prendere in considerazione per i fan di Madoka Magica oltre che per la storia, anche per i disegni più carini, per la maggiore violenza e per alcune scelte narrative dell'autrice. Lo consiglio a coloro che hanno amato l'anime più che altro per puro fanatismo, ma anche a chi non ha mai sentito parlare di questo titolo, sperando possa avvicinarsi anche a quel gioiellino animato creato dalla Shaft.
Lo strabordante successo della serie anime ha portato nel 2011 stesso, alla creazione del relativo manga (e anche di vari spin-off), affidato ad Hanokage, un'autrice attiva principalmente nell'ambito delle doujinshi e per la quale "Puella Magi Madoka Magica" rappresenta la prima vera e propria serie manga. E secondo me, questa è una cosa da non sottovalutare se si vuole giudicare correttamente questo manga. L'autrice nei free-talks afferma di aver fatto un mezzo disastro (per varie ragioni) e che l'opera da lei disegnata non va considerata come l'esatta trasposizione del relativo anime, ma come una delle tante storie parallele e alternative della storia originale. Durante la lettura, però ci si accorge di quanto Hanokage sia forse troppo severa con sè stessa, poiché anche se l'anime è almeno due spanne sopra, il manga è veramente realizzato in maniera ottima, considerando che si tratta anche dell'opera di un'esordiente. Il manga è quindi un'opera imperdibile?
La storia comincia sempre con le quattordicenni Madoka Kaname e Sayaka Miki che incontrano il tenero gatto/pokèmon/qualcosa-di-indefinito Kyubey, che propone loro di diventare Puella Magi e combattere streghe come la loro senpai Mami Tomoe, in cambio della realizzazione di un qualsiasi desiderio.
La trama è interessante, ricca di colpi di scena, con tantissimi risvolti psicologici. Tanti sono i temi trattati e i valori trasmessi, da quelli più dolci tipici del genere majokko come speranza, amore, spirito di sacrificio a quelli più tristi come la morte, la follia, le conseguenze (spesso tragiche) delle proprie azioni (spesso sbagliate), la solitudine e l'egoismo. Una Puella Magi non combatte per vocazione, ma per egoismo personale, è sola contro le streghe e soprattutto sola contro sè stessa. Per lei non c'è spazio per gentilezza e altruismo, prima che agli altri deve pensare a sè, deve conoscersi e sapere ciò che vuole per prendere decisioni senza rimpianti. E ovviamente continuare a combattere accettando tutti i subdoli meccanismi della sua condizione se vuole sopravvivere. "Madoka Magica" non è quello che sembra, non è un semplice majokko come le copertine e il tipo di disegni vogliono far credere. E' un vero e proprio pugno nello stomaco. Questo però, per quanto riguarda l'anime. Il manga non riesce a ritrarre al meglio tutti questi aspetti, risultando quindi un prodotto carino ma non indispensabile.
Si sente moltissimo la mancanza della splendida colonna sonora e delle animazioni dell'anime, inoltre il ritmo dei capitoli è troppo veloce e ne risentono un po' tutte le parti dell'opera, non viene aggiunto niente alla storia, anche se vengono riportate tutte le scene più importanti. A essere sacrificati sono soprattutto i personaggi secondari come la professoressa Saotome e Junko Kaname, ovvero la madre di Madoka. Anche Mami ha poco spazio e alle scelte di Sayaka si sarebbe dovuto dedicare almeno due volumi. Si poteva senz'altro fare di più. Magari approfondendo più Mami e aggiungendo più capitoli e situazioni inedite sul rapporto tra Kyoko e Sayaka e sul passato di Homura, con almeno il doppio dei volumi, si sarebbe potuto creare un ottimo prodotto.
Carini, invece, i disegni di Hanokage, che ci mostra tavole che diventano sempre più dettagliate nel corso dei vari capitoli, con l'abbondare dei neri nella seconda parte della storia e con buona cura del character design dei vari personaggi e delle illustrazioni.
Un po' troppo veloci i combattimenti, anche se molto cruenti. Forse il pregio maggiore del manga è proprio la maggiore violenza sia visiva che psicologica di molte scene, a volte si sfiora lo splatter, evidenziando il contrasto con il chara carino e da majokko.
Buono anche il maggiore accento posto sulla componente yuri, grazie all'inserimento di alcune scene inedite nel corso dei capitoli raccolti nel terzo volume.
Planet Manga ci presenta "Puella Magi Madoka Magica" in due edizioni: una standard da edicola a € 4.50 e una da fumetteria a € 6.50. Quest'ultima presenta sì sovraccoperta e pagine a colori (ehm una pagina a colori) ma non vale assolutamente il prezzo di copertina. Il primo volume di entrambe le versioni è troppo rigido ma fortunatamente la qualità migliora con i seguenti. Buona l'idea di allegare delle spillette e molto furba anche la decisione del logo "Planet Shojo", ottima per trarre in inganno anche un pubblico ignaro del reale contenuto del manga.
Il mio voto è 6 e mezzo, ma considerando che si tratta dell'opera di una mangaka esordiente, considerando anche che la storia generale è sempre quella da anime a manga, arrotondo volentieri a 7. Quest'opera indubbiamente risulterà ridondante per chi ha già visto l'anime (cosa che in Italia è stata accentuata dall'aver avuto entrambe le versioni in contemporanea) e senza dubbio non è all'altezza di quest'ultimo, ma io lo considero ugualmente un acquisto da prendere in considerazione per i fan di Madoka Magica oltre che per la storia, anche per i disegni più carini, per la maggiore violenza e per alcune scelte narrative dell'autrice. Lo consiglio a coloro che hanno amato l'anime più che altro per puro fanatismo, ma anche a chi non ha mai sentito parlare di questo titolo, sperando possa avvicinarsi anche a quel gioiellino animato creato dalla Shaft.
Un manga che trae la sua origine da una controparte cartacea, molto spesso, è brutto. Ammettiamolo senza giri di parole: è molto raro vedere una trasposizione uguale a quella dell'anime.
Eppure non è il caso del manga di Madoka Magica. Segue fedelmente la storia dell'anime, cambiando giusto l'ambientazione, rendendola contemporanea, e il vestito di Homura.
Nonostante ciò, o forse proprio per questo, il manga sembra un frettoloso riassunto. Sia ben chiaro, ci sono tutte le scene salienti e non manca niente, ma per apprezzarlo sul serio bisogna non aver visto la serie animata. Sennò sembrerà sempre qualcosa di noioso.
Sarebbe meglio non parlare dell'edizione italiana, ma a dover di recensione mi tocca.
L'edizione italiana è da buttare. Sul serio, non sto scherzando. Il volume (visto che finora è uscito solo il primo) è adatto a giocarci a frisbee per quanto è duro. Aprirlo è un'impresa: si rischia di romperlo. L'edizione deluxe cambia rispetto a quella normale per la sovracopertina e per due pagine a colori. Basta.
Mentre Madoka, dalla Dynit, viene trattata come un capolavoro con un'edizione che rasenta la perfezione, la Panini la tratta come una serie di second'ordine. Non parliamo poi del fatto che le due case editrici non si sono messe d'accordo sulla traduzione e quindi vediamo "demoni familiari" al posto di "famigli", "Puella magi" al posto di "maghe", ecc.
Personalmente avrei preferito spendere un pò di più per avere anime e manga insieme.
Il mio voto finale, ciò detto, è un sette. Perché il manga è bello proprio per la sua assoluta fedeltà alla serie animata e per alcune scene, disegnate benissimo.
Se invece dovessi guardare l'edizione presentata dalla Panini... beh, sarebbe un 4. Ed è un peccato, perché così si rovina un'ottima opera.
Eppure non è il caso del manga di Madoka Magica. Segue fedelmente la storia dell'anime, cambiando giusto l'ambientazione, rendendola contemporanea, e il vestito di Homura.
Nonostante ciò, o forse proprio per questo, il manga sembra un frettoloso riassunto. Sia ben chiaro, ci sono tutte le scene salienti e non manca niente, ma per apprezzarlo sul serio bisogna non aver visto la serie animata. Sennò sembrerà sempre qualcosa di noioso.
Sarebbe meglio non parlare dell'edizione italiana, ma a dover di recensione mi tocca.
L'edizione italiana è da buttare. Sul serio, non sto scherzando. Il volume (visto che finora è uscito solo il primo) è adatto a giocarci a frisbee per quanto è duro. Aprirlo è un'impresa: si rischia di romperlo. L'edizione deluxe cambia rispetto a quella normale per la sovracopertina e per due pagine a colori. Basta.
Mentre Madoka, dalla Dynit, viene trattata come un capolavoro con un'edizione che rasenta la perfezione, la Panini la tratta come una serie di second'ordine. Non parliamo poi del fatto che le due case editrici non si sono messe d'accordo sulla traduzione e quindi vediamo "demoni familiari" al posto di "famigli", "Puella magi" al posto di "maghe", ecc.
Personalmente avrei preferito spendere un pò di più per avere anime e manga insieme.
Il mio voto finale, ciò detto, è un sette. Perché il manga è bello proprio per la sua assoluta fedeltà alla serie animata e per alcune scene, disegnate benissimo.
Se invece dovessi guardare l'edizione presentata dalla Panini... beh, sarebbe un 4. Ed è un peccato, perché così si rovina un'ottima opera.
Do un sei politico a questo manga, ma semplicemente perché, dopo aver visto l'anime, è noioso leggerne la versione cartacea. Conoscendo già tutti i colpi di scena del caso non c'è nulla che colpisca e che tiene incollato. Sarò molto più curioso, invece, di leggere lo spin off.
Tuttavia è disegnato piuttosto bene, ma non è neanche così accattivante da tenerti incollato a guardare i disegni che risultano semplici, puliti ma non esaltanti.
Insomma, francamente non mi pare da consigliare ma, piuttosto, lasciare perdere il manga e guardare invece l'anime.
Tuttavia è disegnato piuttosto bene, ma non è neanche così accattivante da tenerti incollato a guardare i disegni che risultano semplici, puliti ma non esaltanti.
Insomma, francamente non mi pare da consigliare ma, piuttosto, lasciare perdere il manga e guardare invece l'anime.
Manga con colpi di scena subito tra le prime pagine, anche se troppo simile all'anime.
Il manga è disegnato molto bene e per coloro che lo leggono come primo manga in assoluto sarà difficile abituarsi alla lettura da destra verso sinistra, soprattutto nelle prime pagine in cui c'è un po' più di caos tra le vignette.
Lo trovo comunque scorrevole e veloce da leggere anche per chi non ha guardato l'anime.
Inoltre consiglio per una lettura completa di emozioni eccezionali di guardare l'anime sub Ita su PopcornTV.it
Il manga è disegnato molto bene e per coloro che lo leggono come primo manga in assoluto sarà difficile abituarsi alla lettura da destra verso sinistra, soprattutto nelle prime pagine in cui c'è un po' più di caos tra le vignette.
Lo trovo comunque scorrevole e veloce da leggere anche per chi non ha guardato l'anime.
Inoltre consiglio per una lettura completa di emozioni eccezionali di guardare l'anime sub Ita su PopcornTV.it