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Atom

Volumi letti: 17/17 --- Voto 8
Ancora una volta, la collaborazione tra Ryoichi Ikegami e Buronson ci regala un titolo di grande spessore.
Ancora una volta, Buronson si diletta  con una storia incentrata sul mondo della yakuza e sulle dinamiche che si muovono attorno ad esso, sottolineando il concetto secondo il quale, più è grande il potere che si detiene, più aumentano gli scheletri nel proprio armadio.

La trama di "Heat" è quindi un susseguirsi di guerre tra clan,  voltafaccia di alleati, riappacificazioni, regolamenti di conti, morti violente, ma anche molto, moltissimo sentimento; inteso nel senso più generico della sua accezione.

La narrazione poggia completamente sulle robuste spalle del protagonista. Un ragazzo tra i venti e i trent'anni, di bell'aspetto e, sotto tutti i punti di vista, decisamente in forma.
Tatsumi Karasawa è un personaggio dalla debordante  personalità, alla quale pare che proprio nessuno sia in grado di resistere. Un uomo che non sembra conoscere la parola sconfitta e che non si piega di fronte a niente e nessuno; il cui unico credo è pestare chi non gli va a genio, vivendo nel modo che egli ritiene più corretto.
Le sue azioni sono incredibilmente limpide e sempre coerenti, prescindendo da chiunque gli si pari innanzi, sia egli un "teppistello" di strada, oppure il boss della più grande organizzazione yakuza del paese.
Difatti, la sua presenza getta nello scompiglio le compagini criminali di Kabukicho, quartiere multietnico di Tokyo e brulicante di traffici illeciti, che vedono sovvertito il naturale corso delle proprie attività.
L'enorme forza interiore che il protagonista possiede riesce a generare un vero e proprio caos nella mente dei suoi interlocutori, che cercano subito di dare una bella lezione al "moccioso" impertinente, scoprendo però che non è affar semplice. Nel loro subconscio si apre così una frattura, una crepa, che finisce per minare le convinzioni di una vita, rendendoli ancora più aggressivi, quasi in preda ad un delirio febbrile.
Karasawa, infatti, si comporta sempre con estrema naturalezza, anche quando si tratta di azioni che nessuno mai si sognerebbe di compiere nei confronti di un mafioso, per non parlare di un boss. Proprio per questa ragione, quanto più questi è convinto che nessuno mai gli mancherà di rispetto, tanto più  l'essere preso a pesci in faccia dal primo sconosciuto, davanti ai propri uomini, può causare una certa irritazione, ma soprattutto il crollo di una serie di certezze che si davano ormai per scontate.
Toccare tali certezze vuol dire smontare pezzo dopo pezzo le fondamenta di un individuo e non  esiste cosa più pericolosa.
Alla fine, però, chi prima chi dopo, finiscono tutti per alzare bandiera bianca di fronte a questa personalità tanto forte, quanto genuina, ammettendo l'eccezionalità del personaggio.

Come sempre, Buronson dedica molta attenzione anche ai personaggi secondari, che godono di un trattamento davvero privilegiato. Ognuno ha una propria psicologia e, come accade nella realtà, nessuna di queste è così semplice da essere compresa in poco tempo. Molti di essi non avranno comportamenti lineari e scontati, anzi. Ad essere sinceri, lo sceneggiatore gioca un po troppo con le sue creature e spesso esagera con i colpi di scena, voluti ad ogni costo.

Leggendo "Heat", si ha la sensazione di assistere ad un'opera teatrale. Stilisticamente perfetto, formalmente ineccepibile. Probabilmente, se Buronson avesse deciso di rendere più "borghese" e meno inamidata la sua creazione, la fluidità della narrazione ne avrebbe guadagnato.
Tutto appare fin troppo preciso ed infiocchettato, troppo patinato, in un gioco di incastri palesemente premeditato, finendo per rendere poco realistica e credibile la trama. Il sangue versato dai personaggi sembra più opera di truccatori su un set cinematografico, che non il risultato delle ferite loro inferte.
Senza contare che i magnifici disegni di Ikegami non fanno che accentuare questo inno alla bellezza ed alla perfezione, alla costante ricerca di un'estetica portata alle sue estreme conseguenze.
Buronson anche in questa occasione non si smentisce  e, nella sua visione estremamente romantica, plasma degli yakuza gentiluomini.
Secondo lo sceneggiatore ogni uomo possiede un animo buono; sono solo i condizionamenti esterni a renderlo malvagio, ma a farlo ritornare sulla "retta" via ci pensa il nostro Karasawa.

Come già detto, i disegni di lkegami sono qualcosa che difficilmente si dimentica; sono da incorniciare ed appendere in salone. Un limite il maestro però lo ha. A mio avviso le espressioni sono a volte troppo forzate ed i movimenti legnosi, poco fluidi. Soprattutto la corsa non è il suo punto forte.
Parliamo ovviamente di inezie, inoltre, aspetto da non sottovalutare, i disegni di Ikegami riescono a sposarsi perfettamente con le idee di Buronson. I due sembrano nati per lavorare insieme.

Per quanto riguarda l'edizione, questa volta è doveroso complimentarsi con la Star comics per il lavoro svolto. Mi emoziona quasi dirlo. Non parliamo di perfezione, ma è senz'altro la loro miglior edizione che mi sia capitata tra le mani. Ottime le sovraccoperte, buona la carta utilizzata, peccato per il formato un po' scomodo da leggere. Lo spessore, infatti, non agevola la lettura e causa anche una leggera ondulazione dovuta alla ripetuta pressione delle dita sulle pagine.


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brera85

Volumi letti: 3/17 --- Voto 9
Ho letto la trama di questo manga, mi è sembrata particolarmente interessante e intrigante.
Sono rimasta piacevolmente affascinata, dopo aver letto il primo volume, così alla fine ho deciso di continuare la serie.
La trama e ambientata in un quartiere di Tokyo, per l'esattezza Shinijuku, dove faremo la conoscenza di Tatsumi Karasawa, un uomo molto ambizioso e astuto, che in soli due giorni diventa il proprietario di un Host Club.
Diventa il capo banda di un gruppo di dilettanti e questo segnerà la sua ascesa al potere, riuscirà a tener testa a pezzi grossi della Yukaza, tra le quali spicca quella di maggior livello: la Kansai Konno.
Tatsumi è un personaggio molto carismatico e furbo, riesce sempre a fregare i suoi avversari, non si preoccupa minimamente di affrontarli, anzi riesce, anche in modi assurdi a venir fuori da situazioni complicate.
Il tratto di Ryoichi Ikegami è assolutamente stupendo, la cura nei dettagli che mostra in questa serie è maniacale, non si può non apprezzarne il tratto, che a mio parere è veramente straordinario.
In conclusione "Heat" è una serie particolarmente interessante, mai noiosa o scialba, l'azione è presente, non in modo costante, ma in alcune situazioni ha un buon ritmo narrativo.
In questo manga riesco ad apprezzare sia le qualità grafiche, e sia la storia, nella quale vi sono alcuni piccoli misteri, da scoprire man mano che si procede con la lettura, trovo che nulla sia lasciato al caso.
Questa serie mi prende particolarmente e la consiglio più che altro, ad un pubblico maturo, non solo per il genere che tratta, ma anche per alcune scene, non propriamente adatte a tutti.
Buona l'edizione da parte della Star Comics ad un prezzo non eccessivo.

Disegno: 10
Storia: 9
Edizione: 8


 1
KratosNoir

Volumi letti: 2/17 --- Voto 10
Malavita, belle donne e violenza. Questo è il mix che propone Heat, sembra guidato dalla regia di Scorsese. Già dalle prime pagine la storia ti cattura ti catapulta in un mondo lurido, governato da regole ben precise. Ci pensa però il nostro carismatico protagonista a dettare nuove regole, le sue, e le sbatte in faccia agli scagnozzi della yakuza come se nulla fosse. Ma si sa l'occhio vuole pure la sua parte e diciamo pure che la sua parte ce l'ha ed anche una buona parte. Disegni stupendi, dettagliati, minuziosità nei particolari sia per i personaggi sia per la lurida città che fa cornice alla storia. Edito da star comics il volume si presenta di buona fattura. Munito di sovracopertina, buona rilegatura. Non sarebbe guastata qualche pagina a colori e magari una qualità della carta migliore (quella usata tende un po al giallino)ma queste sono soltanto piccole sottigliezze maniacali di un collezionista di manga che non intaccano l'opera in se. Volume bello corposo di circa 350 pagine ne giustifica il prezzo.
Conclusione: per gli amanti delle storie sulla criminalità del già citato Scorsese e del compagno di banco Tarantino, consiglio vivamente questo manga. Piacevole alla lettura e agli occhi (non mancano le belle fanciulle). Promosso a pieni voti.


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ooolycn

Volumi letti: 1/17 --- Voto 7
Do dato il voto 7 perché ho fatto più o meno una media tra disegni e storia.
Per i disegni ai quali do 9 non c'è nulla di negativo da dire, siamo davanti ad uno stile realistico, perciò un disegno tuffato in una marea di dettagli, bellissimo il design dei personaggi, anche se l'autore tende a fare rassomiglianti i vari personaggi; mi stupisce non solo la cura per i dettagli, ma soprattutto il tratteggio, utilizzato in modo impeccabile tanto da far sembrare il tutto una bellissima foto.
Per quanto riguarda la storia do un 5/6 perché non tira più di tanto il lettore. Non si ha quella sensazione di venire trascinati dalla storia e non poter smettere di leggere. Abbiamo questi personaggi tutti con una bella personalità. Ma parliamo del protagonista, ha un carattere forte che conquista tutti, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e ha un concetto di giustizia tutto suo, un modo di aiutare gli altri tutto suo, ottiene quello che vuole a modo suo, insomma fa tutto a modo suo, usando bene la testa. In oltre ha un grande potere nel suo "affare" tanto potente da fare svenire le donne, badate la s non è casuale, le fa proprio svenire... Insomma è bravo nel suo lavoro. La storia già dal 1° volume non inizia per niente in modo soft, da subito fa vedere l'andamento del manga e lo mantiene per tutto il tempo lasciandoti con il mistero: cosa ci sarà nel passato di questo protagonista?
Beh se vi piacciono le storie forti con mafia e casini vari vi consiglio di leggerlo! (vorrei sottolineare che per adesso ho letto solo il primo volume di conseguenza mi sono basato solo su quello per fare la recensione)