Assembler 0X
- Titolo originale
- Assembler 0X
- Titolo inglese
- Assembler 0X
- Titolo Kanji
- アセンブラOX
- Nazionalità
- Giappone
- Casa Editrice
- Kodansha
- Storia
- Kia Asamiya
- Disegni
- Kia Asamiya
- Categoria
- Seinen
- Genere
- Commedia Demenziale Drammatico Fantascienza Sentimentale
- Anno
- 1992
- Volumi
- 4
- Stato in patria
- completato
- Stato in Italia
- completato
- Disponibilità
- Star Comics (compralo su Amazon.it)
- Valutazione cc
- 7,083 (#4309 in manga) (2 valutazioni con 0 recensioni)
- Opinioni
- 0 0 0 - 0,00% promosso
- Serializzato su
- Afternoon
- Immagini
- 7 (by Pluto)
- Tag generici
- Assassini Compiler
- Nella tua lista
- Per utilizzare la tua lista personale devi essere registrato.
- Nelle liste come
- 1 In lettura, 15 Completo, 0 Pausa, 0 Sospeso, 0 Da rileggere, 5 Da leggere - drop rate: 0,00%
Trama: Assembler vuole assolutamente diventare un essere umano per amore di Toshi Igarashi, che a lei sembra preferire Megumi Tendoji. Ma come in una fiaba, Assembler per rinascere come umana deve prima morire. E cosi dopo essere stata investita da un'auto, Assembler rinasce come ragazza umana, dando il via ad una serie di avventure sempre più demenziali in compagnia della sua compagna Compiler.
Note: in Italia è stato pubblicato a puntate sulla rivista Kappa Magazine della Star Comics, dal numero 37 (Luglio 1995) al 62 (agosto 1997). Sul n° 51 sono presenti 4 tavole a colori. La cosa più assurda fu, la 'serie nella serie', ovvero Nerima Queen, che Kia Asamiya inserì in un attacco di follia per alcuni episodi in collaborazione con la stessa Naoko Takeuchi che realizzò i costumi delle protagoniste, in pratica una parodia di Sailor Moon. Pubblicata su Kappa Magazine n° 49, 50 e 51.
Note: in Italia è stato pubblicato a puntate sulla rivista Kappa Magazine della Star Comics, dal numero 37 (Luglio 1995) al 62 (agosto 1997). Sul n° 51 sono presenti 4 tavole a colori. La cosa più assurda fu, la 'serie nella serie', ovvero Nerima Queen, che Kia Asamiya inserì in un attacco di follia per alcuni episodi in collaborazione con la stessa Naoko Takeuchi che realizzò i costumi delle protagoniste, in pratica una parodia di Sailor Moon. Pubblicata su Kappa Magazine n° 49, 50 e 51.