Accel World
Come spesso succede, quando un light novel riscontra un successo più che discreto, non è insolito che venga realizzato un adattamento manga, in modo tale da, diciamolo schiettamente, aumentare i profitti. Questo non necessariamente è negativo in un mondo che, d'altra parte, va avanti grazie alle rendite e non tanto alla qualità delle varie opere. "Accel World", per fortuna, è una creazione tutt'altro che pessima, anzi, credo che il successo sia più che meritato, vista anche la storia originale e avvincente.
Ma concentriamoci sul manga, iniziato nel 2010 e ancora in corso d'opera. La storia segue necessariamente le stesse vicende della light novel, raccontando così le disavventure di Arita e della Principessa Neraneve, alle prese con un gioco tutto particolare. Accel World infatti non è soltanto un picchiaduro qualsiasi, ma un vero e proprio mondo a parte, dove i vari ragazzi hanno la possibilità di entrarvi, grazie a speciali collari, e vincere dei punti che, una volta tornati nel mondo reale, offrono abilità sensazionali. Bloccare il tempo, prevedere il futuro o muoversi alla velocità della luce sono solo alcune delle tecniche usufruibili grazie ai punti accumulati nel gioco e, guardandoli bene, sono premi più che appetibili, in grado di rendere "Accel World" un gioco tutt'altro che pacifico. Una volta sprecati tutti i punti è "game over" e, per lo sconfitto, risulta impossibile installare nuovamente tale applicazione.
Violenza, mistero e intrighi rendono il tutto ancora più esaltante, senza contare poi la presenza di alcuni "Re", giocatori incredibilmente potenti, che aleggia maestosa sopra i normali players. A tutto questo va aggiunta anche la bella storia d'amore tra la Principessa e il piccolo e cicciottello Arita, così da creare una trama davvero interessante, ricca di risvolti inaspettati.
Per quanto riguarda il disegno, devo ammettere di non averlo apprezzato appieno, non solo per gli occhioni esageratamente grandi che rendono il tutto un po' troppo "fanciullesco", ma anche per alcune scene realizzate in maniera poco precisa, in contrasto con altre che, invece, mostrano una cura totalmente diversa.
Dunque, per finire, non mi rimane che complimentarmi con Reki Kawahara (lo scrittore della light novel), che, dopo il successo di Sword Art Online, è riuscito a ripetersi con un'altra opera davvero interessante e piacevole. Anzi, termino proprio con una dichiarazione di quest'ultimo che, forse preso da chissà quale foga, ha annunciato l'uscita di una terza creazione…chissà come sarà.
Voto finale: 7… e mezzo!
Ma concentriamoci sul manga, iniziato nel 2010 e ancora in corso d'opera. La storia segue necessariamente le stesse vicende della light novel, raccontando così le disavventure di Arita e della Principessa Neraneve, alle prese con un gioco tutto particolare. Accel World infatti non è soltanto un picchiaduro qualsiasi, ma un vero e proprio mondo a parte, dove i vari ragazzi hanno la possibilità di entrarvi, grazie a speciali collari, e vincere dei punti che, una volta tornati nel mondo reale, offrono abilità sensazionali. Bloccare il tempo, prevedere il futuro o muoversi alla velocità della luce sono solo alcune delle tecniche usufruibili grazie ai punti accumulati nel gioco e, guardandoli bene, sono premi più che appetibili, in grado di rendere "Accel World" un gioco tutt'altro che pacifico. Una volta sprecati tutti i punti è "game over" e, per lo sconfitto, risulta impossibile installare nuovamente tale applicazione.
Violenza, mistero e intrighi rendono il tutto ancora più esaltante, senza contare poi la presenza di alcuni "Re", giocatori incredibilmente potenti, che aleggia maestosa sopra i normali players. A tutto questo va aggiunta anche la bella storia d'amore tra la Principessa e il piccolo e cicciottello Arita, così da creare una trama davvero interessante, ricca di risvolti inaspettati.
Per quanto riguarda il disegno, devo ammettere di non averlo apprezzato appieno, non solo per gli occhioni esageratamente grandi che rendono il tutto un po' troppo "fanciullesco", ma anche per alcune scene realizzate in maniera poco precisa, in contrasto con altre che, invece, mostrano una cura totalmente diversa.
Dunque, per finire, non mi rimane che complimentarmi con Reki Kawahara (lo scrittore della light novel), che, dopo il successo di Sword Art Online, è riuscito a ripetersi con un'altra opera davvero interessante e piacevole. Anzi, termino proprio con una dichiarazione di quest'ultimo che, forse preso da chissà quale foga, ha annunciato l'uscita di una terza creazione…chissà come sarà.
Voto finale: 7… e mezzo!