Orange (Ichigo Takano)
"Orange" è uno shoujo in sette volumi di Ichigo Takano, tuttavia, considerando che gli ultimi due sono delle storie extra, il vero finale lo abbiamo nel 5° volume.
L’incipit è interessante, ci viene presentata Naho, una ragazza di 16 anni che sta per frequentare il secondo anno di liceo, riceve improvvisamente delle lettere dalla sé stessa del futuro in cui le viene chiesto di evitare il suo più grande rimpianto e cioè salvare il compagno di scuola Kakeru dalla morte.
Sebbene inizialmente scettica, Naho inizia a leggere le lettere poiché prevedono alcuni degli eventi che poi effettivamente accadono, il più importante dei quali è l'iscrizione di Kakeru, uno studente trasferito da Tokyo nella sua classe.
Naho con l’aiuto dei suoi amici riuscirà a salvare la vita di Kakeru? Lo scoprirete leggendo questo dolcissimo e delicato manga.
Molto particolare la struttura di questa storia in cui i tasselli del puzzle ci vengono mostrati un po’ alla volta e questo rende molto interessante la lettura.
Il tratto della Ichigo è piuttosto buono, soprattutto per i volti dei protagonisti.
Ciò che ho trovato invece poco esaltante è la protagonista, spesso molto ingenua e il manga è permeato da un buonismo troppo eccessivo.
Il finale è stato parecchio scontato ma può essere una perfetta lettura per giovani adolescenti dove quello che emerge è soprattutto l’importanza dell’amicizia.
L’incipit è interessante, ci viene presentata Naho, una ragazza di 16 anni che sta per frequentare il secondo anno di liceo, riceve improvvisamente delle lettere dalla sé stessa del futuro in cui le viene chiesto di evitare il suo più grande rimpianto e cioè salvare il compagno di scuola Kakeru dalla morte.
Sebbene inizialmente scettica, Naho inizia a leggere le lettere poiché prevedono alcuni degli eventi che poi effettivamente accadono, il più importante dei quali è l'iscrizione di Kakeru, uno studente trasferito da Tokyo nella sua classe.
Naho con l’aiuto dei suoi amici riuscirà a salvare la vita di Kakeru? Lo scoprirete leggendo questo dolcissimo e delicato manga.
Molto particolare la struttura di questa storia in cui i tasselli del puzzle ci vengono mostrati un po’ alla volta e questo rende molto interessante la lettura.
Il tratto della Ichigo è piuttosto buono, soprattutto per i volti dei protagonisti.
Ciò che ho trovato invece poco esaltante è la protagonista, spesso molto ingenua e il manga è permeato da un buonismo troppo eccessivo.
Il finale è stato parecchio scontato ma può essere una perfetta lettura per giovani adolescenti dove quello che emerge è soprattutto l’importanza dell’amicizia.
Inizio la mia recensione dicendo due cose: la prima è che non avendo comprato il manga ma avendolo solo avuto a disposizione grazie ad un amico ho letto solo 5 volumi, mi era stato garantito che in quei primi 5 volumi c’era una finale appropriato e il il sesto era un di più e probabilmente è così.
La seconda precisazione è sull’editore: Animeclick mette un solo editore per tutte le varie serie, ma a volte ce ne sono più di uno, uno storico ed uno che ripubblica, uno che inizia un manga e uno che lo continua, com’è successo ad esempio a Guyver passato in corso dalla Tokuma Shoten alla Kadokawa… com’è successo appunto a questo fumetto iniziato dalla Ichigo Takano nell’aprile 2012 nel magazine Margaret della Shueisha, interrotto per motivi di salute dopo due volumi e ripreso an paio di anni dopo su Action della Futabasha. Ricordo che Margaret è una rivista shojo mentre Action credo proprio sia una rivista shonen… il tratto dell’autrice non è cambiato ma al terzo volume si inizia a sentire un minimo cambiamento.
La trama è semplice all’inizio del primo volume arriva ad una studentessa una lettera spedita da se stessa dal futuro: conoscerà proprio quel giorno un ragazzo destinato a … per una volta non faccio spoiler ma mi soffermerò sui punti forti e deboli del manga, soprattutto dal punto di vista teorico: si può cambiare il passato? Accetto la risposta della mangaka: ovvero ni. Se il passato si cambia si crea un mondo parallelo in cui esiste il nuovo futuro e continua ad esistere il futuro in cui l’evento cambiato non è cambiato affatto. Come si fa a cambiare il passato? Non è chiaro come le lettere siano arrivate: basta un forte desiderio? Scientificamente potrebbe succedere nello spazio attraversando un buco nero. Noi non sapremo mai come sono arrivate le lettere del futuro.
Certo questo è un manga di sentimenti e i sentimenti si portano dietro come rimpianti quando le cose vanno male.
Io ho dei dubbi sul comportamento dei ragazzi i quali provano a cambiare il futuro in continuazione, secondo me basta la minima cosa che cambia per cambiare tutto e non ci vogliono 5 volumi per palesare i sentimenti presenti già dai primi episodi. Le lettere e alcuni comportamenti Kakeru e Naho sono ripetitivi e mi ricordavano il verso di Ultimo: “e non mi sento mai all’altezza di stare con te”. Sia il primo che la seconda sanno che la controparte è meravigliosa dal loro punto di vista e pur palesando i loro sentimenti o non si capiscono o restano a metà strada, fanno un passo avanti ed uno indietro… per fortuna che tutto finisce al quinto volume, il che mi permette di valutare positivamente questo shojo.
La seconda precisazione è sull’editore: Animeclick mette un solo editore per tutte le varie serie, ma a volte ce ne sono più di uno, uno storico ed uno che ripubblica, uno che inizia un manga e uno che lo continua, com’è successo ad esempio a Guyver passato in corso dalla Tokuma Shoten alla Kadokawa… com’è successo appunto a questo fumetto iniziato dalla Ichigo Takano nell’aprile 2012 nel magazine Margaret della Shueisha, interrotto per motivi di salute dopo due volumi e ripreso an paio di anni dopo su Action della Futabasha. Ricordo che Margaret è una rivista shojo mentre Action credo proprio sia una rivista shonen… il tratto dell’autrice non è cambiato ma al terzo volume si inizia a sentire un minimo cambiamento.
La trama è semplice all’inizio del primo volume arriva ad una studentessa una lettera spedita da se stessa dal futuro: conoscerà proprio quel giorno un ragazzo destinato a … per una volta non faccio spoiler ma mi soffermerò sui punti forti e deboli del manga, soprattutto dal punto di vista teorico: si può cambiare il passato? Accetto la risposta della mangaka: ovvero ni. Se il passato si cambia si crea un mondo parallelo in cui esiste il nuovo futuro e continua ad esistere il futuro in cui l’evento cambiato non è cambiato affatto. Come si fa a cambiare il passato? Non è chiaro come le lettere siano arrivate: basta un forte desiderio? Scientificamente potrebbe succedere nello spazio attraversando un buco nero. Noi non sapremo mai come sono arrivate le lettere del futuro.
Certo questo è un manga di sentimenti e i sentimenti si portano dietro come rimpianti quando le cose vanno male.
Io ho dei dubbi sul comportamento dei ragazzi i quali provano a cambiare il futuro in continuazione, secondo me basta la minima cosa che cambia per cambiare tutto e non ci vogliono 5 volumi per palesare i sentimenti presenti già dai primi episodi. Le lettere e alcuni comportamenti Kakeru e Naho sono ripetitivi e mi ricordavano il verso di Ultimo: “e non mi sento mai all’altezza di stare con te”. Sia il primo che la seconda sanno che la controparte è meravigliosa dal loro punto di vista e pur palesando i loro sentimenti o non si capiscono o restano a metà strada, fanno un passo avanti ed uno indietro… per fortuna che tutto finisce al quinto volume, il che mi permette di valutare positivamente questo shojo.
"Orange" è un inno alla vita e alla celebrazione dell'amicizia. L'autrice attraverso questa opera trasmette un messaggio significativo di importanza sociale.
"Spero che coloro che leggono Orange abbiano domani felici. Spero che possiate trascorrere dieci anni senza rimpianti, e se esistessero persone come Kakeru, spero che le possiate salvare. "
Lo fa appellandosi al mondo dei suoi lettori disposti a coglierla e a riconoscere che esistono delle esistenze meno fortunate della nostra dove tutto è scontato e dove occorre lasciare il segno, essere abili in qualcosa, per conquistarsi un posto nel mondo. Il protagonista maschile della nostra storia ha condotto una esistenza in bilico tra la normalità e i disagi della sua età, finché la mamma non gli propone di lasciare la città e trasferirsi insieme a lei nel villaggio dove vive la nonna.
Kakeru viene accolto in un gruppo di compagni di scuola, amici, che inaspettatamente lo faranno stare bene e tra loro una in particolare lo aiuterà in un percorso di consapevolezza del proprio valore individuale.
Questa ragazza si chiama Naho Takamiya e nasconde un segreto: la mattina dell'arrivo di questo ragazzo riceverà una mail dalla se stessa di 26 anni. E' una richiesta di aiuto da un futuro in cui Kakeru non c'è più. Come le briciole di pollicino, la lettera ripercorre dei momenti salienti che sfidano la protagonista del presente ad agire in modo diverso in alcune situazioni. Riuscirà Naho a modificare il destino? Questo non posso scriverlo, ma indipendentemente dal compimento o meno di un destino già scritto il messaggio è semplice: "In qualunque modo vada, tu puoi fare qualcosa per chi ti è accanto e puoi contribuire a rendere unico il suo presente".
Non ricordo qual è stata l'ultima volta che un fumetto mi ha trasmesso questi brividi e mi ha commossa sinceramente. Credo che questa opera sia eccezionale e che il messaggio racchiuso abbia un'importanza culturale fondamentale in una terra dove il tasso di suicidi è uno dei più alti al mondo. Dove ti è trasmessa l'idea che sono le cose ad avere un'anima; che in qualunque modo vada la tua esistenza, il mondo girerà allo stesso modo. Voi cosa ne pensate? Io non sono d'accordo. E per questo il mio voto è un 9 pieno: perché da domani guarderò alle stesse cose e persone con occhi differenti e ad avermelo trasmesso è stata la matita di Ichigo Takano.
"Spero che coloro che leggono Orange abbiano domani felici. Spero che possiate trascorrere dieci anni senza rimpianti, e se esistessero persone come Kakeru, spero che le possiate salvare. "
Lo fa appellandosi al mondo dei suoi lettori disposti a coglierla e a riconoscere che esistono delle esistenze meno fortunate della nostra dove tutto è scontato e dove occorre lasciare il segno, essere abili in qualcosa, per conquistarsi un posto nel mondo. Il protagonista maschile della nostra storia ha condotto una esistenza in bilico tra la normalità e i disagi della sua età, finché la mamma non gli propone di lasciare la città e trasferirsi insieme a lei nel villaggio dove vive la nonna.
Kakeru viene accolto in un gruppo di compagni di scuola, amici, che inaspettatamente lo faranno stare bene e tra loro una in particolare lo aiuterà in un percorso di consapevolezza del proprio valore individuale.
Questa ragazza si chiama Naho Takamiya e nasconde un segreto: la mattina dell'arrivo di questo ragazzo riceverà una mail dalla se stessa di 26 anni. E' una richiesta di aiuto da un futuro in cui Kakeru non c'è più. Come le briciole di pollicino, la lettera ripercorre dei momenti salienti che sfidano la protagonista del presente ad agire in modo diverso in alcune situazioni. Riuscirà Naho a modificare il destino? Questo non posso scriverlo, ma indipendentemente dal compimento o meno di un destino già scritto il messaggio è semplice: "In qualunque modo vada, tu puoi fare qualcosa per chi ti è accanto e puoi contribuire a rendere unico il suo presente".
Non ricordo qual è stata l'ultima volta che un fumetto mi ha trasmesso questi brividi e mi ha commossa sinceramente. Credo che questa opera sia eccezionale e che il messaggio racchiuso abbia un'importanza culturale fondamentale in una terra dove il tasso di suicidi è uno dei più alti al mondo. Dove ti è trasmessa l'idea che sono le cose ad avere un'anima; che in qualunque modo vada la tua esistenza, il mondo girerà allo stesso modo. Voi cosa ne pensate? Io non sono d'accordo. E per questo il mio voto è un 9 pieno: perché da domani guarderò alle stesse cose e persone con occhi differenti e ad avermelo trasmesso è stata la matita di Ichigo Takano.
"Orange" è un manga del 2012 scritto ed illustrato da "Ichigo Takano"; edito in Italia da "Flashbook Edizioni", della durata di 5 volumi + extra.
L'opera comincia introducendo il personaggio di Naho Takamiya, giovane ed ingenua studentessa di 16 anni, alle prese con gli ultimi spensierati anni di liceo. A spezzare l'ordinaria routine ci penserà però una singolare lettera destinata alla protagonista, spedita proprio da quest'ultima, dove all'interno vi sono indicate delle richieste da parte di quella che sembra essere niente di meno che la sé stessa del futuro. La lettera si presenta come una sorta di ultimo tentativo per rimediare agli errori commessi della Naho di 10 anni nel futuro, la quale spiega che quello stesso giorno si aggiungerà alla sua classe un ragazzo nuovo appena trasferito da Tokyo, tale Kakeru Naruse, e prega la nostra protagonista di prendersi cura di lui e di salvarlo, in quanto nel futuro in cui vive lei quel ragazzo, così importante, non c'è più. Da questa premessa la protagonista, partita con giustificato scetticismo riguardo la veridicità della lettera, dovrà constatare come i fatti riportati sulla stessa corrispondano sempre a realtà, finendo così per convincersi che quella lettera arrivi davvero dal futuro, e che sarà appunto lei con le sue scelte a doverlo cambiare. Il tempo passa e facciamo la conoscenza anche degli amici della protagonista, Suwa, Takako, Azu e Hagita; ed è appunto grazie a loro che la storia potrà finalmente cominciare, quando al termine della prima giornata di lezione decidono di invitare il nuovo studente a tornare a casa con loro, decisione che in seguito li tormenterà, costringendoli a chiedersi se avessero effettivamente fatto bene quel giorno a prendere quella decisione. Intraprenderanno così, tra apparenti giorni sereni e problemi di cuore, una silenziosa lotta per salvare l'anima del loro nuovo amico.
Nota di merito va senz'altro alla capacità dell'autrice di trasmettere così tante emozioni partendo da un semplice supporto cartaceo e da una storia ben scritta. L'opera nonostante il suo carattere quasi fantascientifico, riguardo il tema dei viaggi nel tempo, si dimostra capace di tenersi bene ancorata a quella che è la realtà, ciò ci viene dimostrato dall'estrema attenzione riservata a dettagli quali le fantastiche espressioni facciali dei protagonisti, o la ricostruzione di scenari di vita che immagino prendano pienamente spunto che quelli realmente caratterizzanti il paesino di Matsumoto. Spezzo inoltre una lancia a favore del fatto che i protagonisti, anche quelli non proprio principali, non siano solo dei gusci vuoti riempitivi, ma ognuno abbia una propria profondità e personalità davvero convincenti.
La storia si difende bene, vantando profondità che mai mi sarei aspettato da uno shoujo. Lodevole è la volontà di creare qualcosa che resti il più fedele possibile a quella che potrebbe essere anche vista come una vera realtà alternativa, senza stravolgere troppo la formula con eventi poco credibili o situazioni al limite della normalità; ciò nonostante forse per colpa della troppa prevedibilità non sempre riesce a tenere alto l'interesse del lettore.
I volumi sono caratterizzati da una narrazione a tratti discontinua, che risalta mostrandoci in contemporanea ciò che accade nel nostro universo ed in quello ambientato 10 anni nel futuro, fatto che non solo aiuta a capire meglio il cambiamento di mentalità dei protagonisti, ma rende anche più facile capire il perché questa storia ha avuto inizio, grazie una sapiente integrazione di ciò che riusciamo a capire dalle situazione dei protagonisti nel futuro e dagli eventi invece vissuti dagli stessi nel presente. Discorso differente va, invece, fatto per i disegni, caratterizzati da un tratto tondeggiante tipico degli shoujo, che da il suo meglio nella rappresentazione dei protagonisti in generale, ma si concede qualche dimenticanza per quanto riguarda gli sfondi e gli scenari, lasciando diverse vignette vuote o condite da retini.
Quanto appena affermato potrà sicuramente riguardare solamente il mio soggettivo giudizio, pertanto di seguito vorrei elencare i pregi, e ciò che invece si potrebbe migliorare dell'opera:
-PREGI-
Nonostante la storia sia breve, riesce a raccontare tutto senza lasciare nulla in sospeso.
Disegni molto realistici, sia per quanto riguarda i personaggi, che gli scenari, quando presenti.
La grande cura del contesto la farebbe quasi sembrare una storia vera.
Il linguaggio del corpo e le espressioni dei protagonisti sono parte essenziale della narrazione.
Pochi personaggi e nomi facili da ricordare.
I sentimenti e le emozioni sembrano quasi uscire dalla carta stampata, coinvolgendo il lettore.
-DA MIGLIORARE-
Scene e situazioni ripetitive.
La protagonista spesso ricade nei soliti errori.
La protagonista è davvero troppo emotiva ed ingenua, fatto che causa frustrazione nel lettore.
Alcuni personaggi non hanno lo spazio che meriterebbero.
Alcune parti di trama sono visibilmente sottotono rispetto alle parti focali della narrazione.
L'edizione ha un costo di 6,90 euro cad., abbastanza caro a mio parere per dei volumi abbastanza sottili e senza pagine a colori, ma con sovracopertina. Apprezzata invece la morbidezza delle pagine, che consente senza fatica la lettura dell'opera anche impugnandola con una mano sola. Voglio inoltre precisare che, nonostante la storia si concluda ufficialmente con il volume 5, l'autore continua a rilasciare altri volumi dedicati ad approfondimenti, chiamati extra. Al momento siamo arrivati al n.6 .
Consiglio l'acquisto a tutti coloro che apprezzano delle storie di vita "vere", fortemente incentrate sui sentimenti.
Questo era il mio piccolo e soggettivo pensiero riguardo a quest'opera, che a mio parere è un buon prodotto da non sottovalutare, nonostante la spesa forse un po' eccessiva. In conclusione posso affermare che chi deciderà di addentrarsi in questa lettura si troverà davanti una storia carica di emozioni, positive e negative, drammi familiari, problemi di cuore e tanta volontà di rimediare agli errori del passato.
L'opera comincia introducendo il personaggio di Naho Takamiya, giovane ed ingenua studentessa di 16 anni, alle prese con gli ultimi spensierati anni di liceo. A spezzare l'ordinaria routine ci penserà però una singolare lettera destinata alla protagonista, spedita proprio da quest'ultima, dove all'interno vi sono indicate delle richieste da parte di quella che sembra essere niente di meno che la sé stessa del futuro. La lettera si presenta come una sorta di ultimo tentativo per rimediare agli errori commessi della Naho di 10 anni nel futuro, la quale spiega che quello stesso giorno si aggiungerà alla sua classe un ragazzo nuovo appena trasferito da Tokyo, tale Kakeru Naruse, e prega la nostra protagonista di prendersi cura di lui e di salvarlo, in quanto nel futuro in cui vive lei quel ragazzo, così importante, non c'è più. Da questa premessa la protagonista, partita con giustificato scetticismo riguardo la veridicità della lettera, dovrà constatare come i fatti riportati sulla stessa corrispondano sempre a realtà, finendo così per convincersi che quella lettera arrivi davvero dal futuro, e che sarà appunto lei con le sue scelte a doverlo cambiare. Il tempo passa e facciamo la conoscenza anche degli amici della protagonista, Suwa, Takako, Azu e Hagita; ed è appunto grazie a loro che la storia potrà finalmente cominciare, quando al termine della prima giornata di lezione decidono di invitare il nuovo studente a tornare a casa con loro, decisione che in seguito li tormenterà, costringendoli a chiedersi se avessero effettivamente fatto bene quel giorno a prendere quella decisione. Intraprenderanno così, tra apparenti giorni sereni e problemi di cuore, una silenziosa lotta per salvare l'anima del loro nuovo amico.
Nota di merito va senz'altro alla capacità dell'autrice di trasmettere così tante emozioni partendo da un semplice supporto cartaceo e da una storia ben scritta. L'opera nonostante il suo carattere quasi fantascientifico, riguardo il tema dei viaggi nel tempo, si dimostra capace di tenersi bene ancorata a quella che è la realtà, ciò ci viene dimostrato dall'estrema attenzione riservata a dettagli quali le fantastiche espressioni facciali dei protagonisti, o la ricostruzione di scenari di vita che immagino prendano pienamente spunto che quelli realmente caratterizzanti il paesino di Matsumoto. Spezzo inoltre una lancia a favore del fatto che i protagonisti, anche quelli non proprio principali, non siano solo dei gusci vuoti riempitivi, ma ognuno abbia una propria profondità e personalità davvero convincenti.
La storia si difende bene, vantando profondità che mai mi sarei aspettato da uno shoujo. Lodevole è la volontà di creare qualcosa che resti il più fedele possibile a quella che potrebbe essere anche vista come una vera realtà alternativa, senza stravolgere troppo la formula con eventi poco credibili o situazioni al limite della normalità; ciò nonostante forse per colpa della troppa prevedibilità non sempre riesce a tenere alto l'interesse del lettore.
I volumi sono caratterizzati da una narrazione a tratti discontinua, che risalta mostrandoci in contemporanea ciò che accade nel nostro universo ed in quello ambientato 10 anni nel futuro, fatto che non solo aiuta a capire meglio il cambiamento di mentalità dei protagonisti, ma rende anche più facile capire il perché questa storia ha avuto inizio, grazie una sapiente integrazione di ciò che riusciamo a capire dalle situazione dei protagonisti nel futuro e dagli eventi invece vissuti dagli stessi nel presente. Discorso differente va, invece, fatto per i disegni, caratterizzati da un tratto tondeggiante tipico degli shoujo, che da il suo meglio nella rappresentazione dei protagonisti in generale, ma si concede qualche dimenticanza per quanto riguarda gli sfondi e gli scenari, lasciando diverse vignette vuote o condite da retini.
Quanto appena affermato potrà sicuramente riguardare solamente il mio soggettivo giudizio, pertanto di seguito vorrei elencare i pregi, e ciò che invece si potrebbe migliorare dell'opera:
-PREGI-
Nonostante la storia sia breve, riesce a raccontare tutto senza lasciare nulla in sospeso.
Disegni molto realistici, sia per quanto riguarda i personaggi, che gli scenari, quando presenti.
La grande cura del contesto la farebbe quasi sembrare una storia vera.
Il linguaggio del corpo e le espressioni dei protagonisti sono parte essenziale della narrazione.
Pochi personaggi e nomi facili da ricordare.
I sentimenti e le emozioni sembrano quasi uscire dalla carta stampata, coinvolgendo il lettore.
-DA MIGLIORARE-
Scene e situazioni ripetitive.
La protagonista spesso ricade nei soliti errori.
La protagonista è davvero troppo emotiva ed ingenua, fatto che causa frustrazione nel lettore.
Alcuni personaggi non hanno lo spazio che meriterebbero.
Alcune parti di trama sono visibilmente sottotono rispetto alle parti focali della narrazione.
L'edizione ha un costo di 6,90 euro cad., abbastanza caro a mio parere per dei volumi abbastanza sottili e senza pagine a colori, ma con sovracopertina. Apprezzata invece la morbidezza delle pagine, che consente senza fatica la lettura dell'opera anche impugnandola con una mano sola. Voglio inoltre precisare che, nonostante la storia si concluda ufficialmente con il volume 5, l'autore continua a rilasciare altri volumi dedicati ad approfondimenti, chiamati extra. Al momento siamo arrivati al n.6 .
Consiglio l'acquisto a tutti coloro che apprezzano delle storie di vita "vere", fortemente incentrate sui sentimenti.
Questo era il mio piccolo e soggettivo pensiero riguardo a quest'opera, che a mio parere è un buon prodotto da non sottovalutare, nonostante la spesa forse un po' eccessiva. In conclusione posso affermare che chi deciderà di addentrarsi in questa lettura si troverà davanti una storia carica di emozioni, positive e negative, drammi familiari, problemi di cuore e tanta volontà di rimediare agli errori del passato.
Il sogno dell'uomo di viaggiare nel tempo è stato uno dei temi offerti dalla fantascienza che maggiormente ha saputo stuzzicare la fantasia degli scrittori. In fondo a chi non piacerebbe andare nel futuro per osservare coi propri occhi in che modo si evolverà la civiltà umana o andare nel passato per vivere in prima persona eventi di cui si è letto tanto nei libri di storia? Quello che, però, in tanti sceglierebbero di fare sarebbe cercare di sfruttare i viaggi del tempo per migliorare la propria vita, cambiando in modo favorevole il corso gli eventi: l'esempio più conosciuto è quello di Marty McFly che, in “Ritorno al futuro” decide di comprare un almanacco per sfruttarlo nel suo presente scommettendo sui vari eventi sportivi con una probabilità di vittoria del 100%.
Applicando, invece, le varie teorie sui viaggi nel tempo agli shoujo-manga la domanda che si ottiene è questa: come ci comporteremmo se dal futuro ci venisse recapitata una lettera che ci avvertisse dell'incombenza di un pericolo sulla persona amata e che ci spiegasse cosa fare per tentare di evitare la tragedia? Ed è proprio su questa domanda che si fonda questo Orange, manga del 2012 firmato Ichigo Takano.
Naho è una ragazza di sedici anni che riceve una lettera inviata da sé stessa dieci anni nel futuro; in essa viene descritto il dramma di Kakeru, un suo nuovo compagno di classe di cui si innamorerà al primo sguardo; il ragazzo, a causa di un lutto familiare di cui si sente responsabile, sta meditando addirittura il suicidio. In particolare la lettera informa Naho che il ragazzo compirà l'insano gesto il 15 di febbraio, il giorno successivo alla festività di San Valentino; per evitare questo evento la ragazza dovrà compiere tutta una serie di azioni volte a migliorare lo stato d'animo del ragazzo e favorire una corretta elaborazione del lutto.
Devo dire che mi aspettavo un po' di più da questo titolo, specie dopo le ottime recensioni che avevo visto/letto. Per capirci: Orange è uno shoujo davvero ottimo sotto diversi punti di vista ma a mio avviso contiene delle pecche che lo rendono da un lato meno credibile e dall'altro meno coinvolgente.
Da scrittore di shoujo e non di manga fantascientifici, l'autore si rivela un vero disastro nello spiegare come fosse possibile, per delle lettere, viaggiare nel tempo. Non è un difetto da poco: su questo evento, infatti, si basa tutta la sceneggiatura del manga, La spiegazione data nell'ultimo volumetto è davvero ridicola e mostra tutta l'incapacità nel trovare una risposta adeguata; almeno si è avuto il buonsenso di liquidare il tutto in poche tavole ma forse era addirittura meglio non affrontare per niente il problema e limitarsi ad un “sicuramente troveremo il modo”. Sarebbe stata una soluzione che avrebbe incontrato comunque le mie critiche ma almeno si sarebbero evitate teorie troppo balzane.
In secondo luogo, pur basandosi su un'ipotesi molto affascinante, il manga non riesce però a creare dei profili psicologici attendibili; per lunghi tratti i comportamenti dei personaggi mi sono sembrati piuttosto forzati e ciò a danno della capacità del lettore di immedesimarsi con loro e di lasciarsi coinvolgere completamente dalla storia. Kakeru, in particolare, è un personaggio dotato di un certo carisma ma basta una frase infelice per farlo cadere nello sconforto e perdere quest'aura che si portava dietro; per non parlare di Suwa il cui totale altruismo è talmente irreale da risultare spesso irritante.
Nonostante questi difetti, però, bisogna riconoscere che questo Orange è un manga che ti lascia col fiato sospeso capitolo dopo capitolo e che sa piazzare al momento giusto la scena che ti fa battere il cuore. Grazie anche a dei disegni di qualità davvero eccellente, la storia riesce davvero ad appassionare il lettore che difficilmente lascerà cadere dalle mani il volumetto prima di averne terminato la lettura. Ed è forse un peccato che questo manga si concluda dopo solo cinque volumi, dato che qualcuno in più avrebbe consentito di approfondire maggiormente la conoscenza dei personaggi secondari i quali, a mio avviso, erano tutti dotati di un gran potenziale.
Quindi, in definitiva, la mia valutazione è positiva: Orange non è certamente un capolavoro ma è comunque un prodotto che verrà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere. Spero che presto il suo autore decida di misurarsi con lavori un po' più impegnativi: limitarsi a lavori così, per un mangaka che sa disegnare così bene, sarebbe davvero un delitto.
Applicando, invece, le varie teorie sui viaggi nel tempo agli shoujo-manga la domanda che si ottiene è questa: come ci comporteremmo se dal futuro ci venisse recapitata una lettera che ci avvertisse dell'incombenza di un pericolo sulla persona amata e che ci spiegasse cosa fare per tentare di evitare la tragedia? Ed è proprio su questa domanda che si fonda questo Orange, manga del 2012 firmato Ichigo Takano.
Naho è una ragazza di sedici anni che riceve una lettera inviata da sé stessa dieci anni nel futuro; in essa viene descritto il dramma di Kakeru, un suo nuovo compagno di classe di cui si innamorerà al primo sguardo; il ragazzo, a causa di un lutto familiare di cui si sente responsabile, sta meditando addirittura il suicidio. In particolare la lettera informa Naho che il ragazzo compirà l'insano gesto il 15 di febbraio, il giorno successivo alla festività di San Valentino; per evitare questo evento la ragazza dovrà compiere tutta una serie di azioni volte a migliorare lo stato d'animo del ragazzo e favorire una corretta elaborazione del lutto.
Devo dire che mi aspettavo un po' di più da questo titolo, specie dopo le ottime recensioni che avevo visto/letto. Per capirci: Orange è uno shoujo davvero ottimo sotto diversi punti di vista ma a mio avviso contiene delle pecche che lo rendono da un lato meno credibile e dall'altro meno coinvolgente.
Da scrittore di shoujo e non di manga fantascientifici, l'autore si rivela un vero disastro nello spiegare come fosse possibile, per delle lettere, viaggiare nel tempo. Non è un difetto da poco: su questo evento, infatti, si basa tutta la sceneggiatura del manga, La spiegazione data nell'ultimo volumetto è davvero ridicola e mostra tutta l'incapacità nel trovare una risposta adeguata; almeno si è avuto il buonsenso di liquidare il tutto in poche tavole ma forse era addirittura meglio non affrontare per niente il problema e limitarsi ad un “sicuramente troveremo il modo”. Sarebbe stata una soluzione che avrebbe incontrato comunque le mie critiche ma almeno si sarebbero evitate teorie troppo balzane.
In secondo luogo, pur basandosi su un'ipotesi molto affascinante, il manga non riesce però a creare dei profili psicologici attendibili; per lunghi tratti i comportamenti dei personaggi mi sono sembrati piuttosto forzati e ciò a danno della capacità del lettore di immedesimarsi con loro e di lasciarsi coinvolgere completamente dalla storia. Kakeru, in particolare, è un personaggio dotato di un certo carisma ma basta una frase infelice per farlo cadere nello sconforto e perdere quest'aura che si portava dietro; per non parlare di Suwa il cui totale altruismo è talmente irreale da risultare spesso irritante.
Nonostante questi difetti, però, bisogna riconoscere che questo Orange è un manga che ti lascia col fiato sospeso capitolo dopo capitolo e che sa piazzare al momento giusto la scena che ti fa battere il cuore. Grazie anche a dei disegni di qualità davvero eccellente, la storia riesce davvero ad appassionare il lettore che difficilmente lascerà cadere dalle mani il volumetto prima di averne terminato la lettura. Ed è forse un peccato che questo manga si concluda dopo solo cinque volumi, dato che qualcuno in più avrebbe consentito di approfondire maggiormente la conoscenza dei personaggi secondari i quali, a mio avviso, erano tutti dotati di un gran potenziale.
Quindi, in definitiva, la mia valutazione è positiva: Orange non è certamente un capolavoro ma è comunque un prodotto che verrà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere. Spero che presto il suo autore decida di misurarsi con lavori un po' più impegnativi: limitarsi a lavori così, per un mangaka che sa disegnare così bene, sarebbe davvero un delitto.
Ci sono gli shoujo delle passioni gridate; degli amori che sono tutto un fremito ed un palpito; dei triangoli amorosi e delle gelosie che ne conseguono. Gli shoujo degli stereotipi che - per carità - non guastano affatto, perché non è scritto da nessuna parte che si debba ammazzare il tempo leggendo manga che siano dei capolavori di originalità e profondità. E poi ci sono le "perle rare''."'Orange'' una perla rara lo è sicuramente. Lontano dai soliti canoni dello shoujo, il manga segue una strada tutta sua, difficile, perché non vuole puntare su quei meccanismi da shoujo che, anche se triti e ritriti, piacciono e riscuotono facili apprezzamenti. "Orange'' è, nel suo genere, un manga con una fortissima identità che non si concentra sulle solite faccende di cuore che riempiono i manga di questo tipo, ma affronta il tema delicato della cura dell'altro. Un amico, gravato da una depressione che altrove, in un futuro mondo parallelo, lo avrebbe portato al suicidio. L'impresa dei protagonisti è quella di tentare di tutto per salvarlo, per creare un mondo in cui Kakeru possa sorridere e in cui nessuno di loro sia perseguitato dal rimpianto che lo assale alla vista di un meraviglioso tramonto arancione: la poesia del mondo, quando si vive nel rimorso di non aver fatto abbastanza per qualcuno di caro, lungi dal meravigliare, addolora, perché non la si può condividere con chi si vorrebbe farlo.
La storia comprende tutte e tre le dimensioni temporali, ma quella che si vuole privilegiare è quella del presente: il messaggio è di viverlo pienamente, non dando mai per scontate le persone che ci stanno intorno, non rimandando a ''domani'' le cose importanti che si vorrebbero dir loro. Un evento non calcolato potrebbe portarcele via e destinarci per sempre al rimpianto. Prendersi sempre cura, giorno dopo giorno, di chi sta male, cercando di avere gli occhi per accorgersi del suo dolore e trovando il modo di avvicinarsi a lui, con quella delicatezza che sola può evitare di frantumarlo. Tutte le premure, le gentilezze, i sacrifici che i protagonisti dell'opera compiono per Kakeru, per fargli desiderare di vivere, mi sono giunte al cuore e mi hanno commossa. Un manga in cui l'amore non è solo quello romantico, ma è quello degli amici che non possono lasciar andar via una persona importante, pena la loro stessa serenità. Non aspettatevi le solite ''emozioni da shoujo''; con ''Orange'' ci si commuove sul serio per la leggiadria dell'opera che riesce, nella semplicità, a trattare un argomento complesso. Capirete che sarà valsa la pena di leggerlo quando vedrete Kakeru sorridere senza ombre di tristezza sul suo volto.
La storia comprende tutte e tre le dimensioni temporali, ma quella che si vuole privilegiare è quella del presente: il messaggio è di viverlo pienamente, non dando mai per scontate le persone che ci stanno intorno, non rimandando a ''domani'' le cose importanti che si vorrebbero dir loro. Un evento non calcolato potrebbe portarcele via e destinarci per sempre al rimpianto. Prendersi sempre cura, giorno dopo giorno, di chi sta male, cercando di avere gli occhi per accorgersi del suo dolore e trovando il modo di avvicinarsi a lui, con quella delicatezza che sola può evitare di frantumarlo. Tutte le premure, le gentilezze, i sacrifici che i protagonisti dell'opera compiono per Kakeru, per fargli desiderare di vivere, mi sono giunte al cuore e mi hanno commossa. Un manga in cui l'amore non è solo quello romantico, ma è quello degli amici che non possono lasciar andar via una persona importante, pena la loro stessa serenità. Non aspettatevi le solite ''emozioni da shoujo''; con ''Orange'' ci si commuove sul serio per la leggiadria dell'opera che riesce, nella semplicità, a trattare un argomento complesso. Capirete che sarà valsa la pena di leggerlo quando vedrete Kakeru sorridere senza ombre di tristezza sul suo volto.
"Orange" è un manga composto da cinque volumi ideato e disegnato da Ichigo Takano a partire dall'aprile del 2012, e portato in Italia da Flashbook Edizioni fra il 2014 e il 2015.
Naho Takamiya è una normale ragazza come tante altre, sino a quando, nella primavera dei suoi sedici anni, non riceve una lettera spedita dalla sé stessa del futuro, la quale cercherà di metterla in guardia e di condizionare le sue scelte al fine di salvare Kakeru, un suo compagno di classe appena trasferitosi nella scuola, costretto dal corso degli venti a sopportare un peso per lui insostenibile.
"Orange" presenta sicuramente un incipit interessante ed originale per uno shoujo, sul quale l'autrice riesce a costruire una trama ben strutturata ed estremamente coinvolgente. La storia viene sviluppata in maniera magistrale, ed altrettanto curati sono i personaggi e i rapporti che intercorrono fra essi. Ciò che colpisce veramente di "Orange" è il grande impatto emotivo che riesce a suscitare in soli cinque volumi. Nonostante la brevità, l'opera si dimostra coinvolgente ed emozionante oltre le aspettative, e sicuramente non mancherà di far cadere qualche lacrimuccia ai più sensibili. Complice del suo successo è anche una narrazione fluida ed essenziale, che si concentra solamente su ciò che è realmente importante senza perdersi in inutili cliché, ed, in sostanza, senza allungare troppo il brodo. Un continuo crescendo di emozioni che troverà il suo massimo nella fase finale dell'opera, quando finalmente si scopriranno il destino e le scelte dei protagonisti, elementi che sarà difficile intuire prima del tempo.
Dal punto di vista tecnico, l'autrice riesce ad esprimere benissimo i sentimenti dei protagonisti attraverso le loro espressioni, donandogli in questo modo un più avanzato livello di caratterizzazione. Il tratto è semplice e delicato, e si addice perfettamente alla tipologia dell'opera. Come sempre, l'edizione Italiana curata da Flashbook Edizioni è parecchio costosa.
In conclusione, "Orange" è un'opera veramente intrigante e coinvolgente, uno shoujo semplice e toccante come ormai se ne vedono pochi. Una lettura estremamente consigliata agli amanti del genere, e non solo.
Naho Takamiya è una normale ragazza come tante altre, sino a quando, nella primavera dei suoi sedici anni, non riceve una lettera spedita dalla sé stessa del futuro, la quale cercherà di metterla in guardia e di condizionare le sue scelte al fine di salvare Kakeru, un suo compagno di classe appena trasferitosi nella scuola, costretto dal corso degli venti a sopportare un peso per lui insostenibile.
"Orange" presenta sicuramente un incipit interessante ed originale per uno shoujo, sul quale l'autrice riesce a costruire una trama ben strutturata ed estremamente coinvolgente. La storia viene sviluppata in maniera magistrale, ed altrettanto curati sono i personaggi e i rapporti che intercorrono fra essi. Ciò che colpisce veramente di "Orange" è il grande impatto emotivo che riesce a suscitare in soli cinque volumi. Nonostante la brevità, l'opera si dimostra coinvolgente ed emozionante oltre le aspettative, e sicuramente non mancherà di far cadere qualche lacrimuccia ai più sensibili. Complice del suo successo è anche una narrazione fluida ed essenziale, che si concentra solamente su ciò che è realmente importante senza perdersi in inutili cliché, ed, in sostanza, senza allungare troppo il brodo. Un continuo crescendo di emozioni che troverà il suo massimo nella fase finale dell'opera, quando finalmente si scopriranno il destino e le scelte dei protagonisti, elementi che sarà difficile intuire prima del tempo.
Dal punto di vista tecnico, l'autrice riesce ad esprimere benissimo i sentimenti dei protagonisti attraverso le loro espressioni, donandogli in questo modo un più avanzato livello di caratterizzazione. Il tratto è semplice e delicato, e si addice perfettamente alla tipologia dell'opera. Come sempre, l'edizione Italiana curata da Flashbook Edizioni è parecchio costosa.
In conclusione, "Orange" è un'opera veramente intrigante e coinvolgente, uno shoujo semplice e toccante come ormai se ne vedono pochi. Una lettura estremamente consigliata agli amanti del genere, e non solo.
Manga consigliato su tutta la linea. Meraviglioso il modo di lavorare di questa mangaka: disegni puliti che sanno trasmettere le emozioni, accuratezza nello srotolare il tempo e bravura nello svelare nei tempi e nei modi giusti quegli elementi più nascosti di cui è pregna la trama, spietatezza senza crudeltà nel presentare anche i lati egoistici oltre a quelli buoni e l'umanità dei personaggi, nessuno dei quali ha mera funzione riempitiva né appare improvvisamente senza ragione o pretesto ben fondato nella storia. Ci sono poi dei personaggi di cui è impossibile non innamorarsi...
Credo poi che la lentezza e totale assenza di periodicità nel rilascio di ogni volume abbia aiutato nell'assimilare con calma ogni aspetto e ogni emozione della storia; chi lo leggerà tutto insieme, senza dover attendere per forza l'annuncio del volume successivo di volta in volta (in realtà ho sperimentato questo solo tra quarto e quinto volume ma mi sono resa conto dell'importanza di ciò nel ben apprezzare un'opera del genere), potrebbe apprezzarlo meno... manca infatti la tensione romantica tipica degli shoujo, in quanto le tematiche affrontate qui sono molteplici e nessuna è trascurata rispetto all'altra. Più fondamentale di tutti è però il tema del valore della vita di ognuno e del suo posto nella realizzazione di un'umanità unica di cui fa parte assieme ad ogni altra vita individuale.
Credo poi che la lentezza e totale assenza di periodicità nel rilascio di ogni volume abbia aiutato nell'assimilare con calma ogni aspetto e ogni emozione della storia; chi lo leggerà tutto insieme, senza dover attendere per forza l'annuncio del volume successivo di volta in volta (in realtà ho sperimentato questo solo tra quarto e quinto volume ma mi sono resa conto dell'importanza di ciò nel ben apprezzare un'opera del genere), potrebbe apprezzarlo meno... manca infatti la tensione romantica tipica degli shoujo, in quanto le tematiche affrontate qui sono molteplici e nessuna è trascurata rispetto all'altra. Più fondamentale di tutti è però il tema del valore della vita di ognuno e del suo posto nella realizzazione di un'umanità unica di cui fa parte assieme ad ogni altra vita individuale.
Io, di solito, i manga preferisco leggerli, piuttosto che parlarne; quindi è davvero raro che mi venga la voglia di scrivere una recensione... Solo che dopo aver finito di leggere l'ultimo volume di "Orange" - e aver pianto come una bambina mentre lo leggevo - non ho potuto fare a meno di venire qui e comunicarvi che questo manga è bellissimo! Era da molto tempo che uno shōjo non mi emozionava così! E non posso fare a meno di consigliarne la lettura!
In pochi volumi la mangaka è riuscita a descrivere molto bene le varie sfaccettature dei personaggi, delineandone la psicologia e le emozioni. Pur essendo presente l'elemento amoroso, credo che "Orange" sia prima di tutto una bellissima storia sull'amicizia. Oltre ai sentimenti che legano le persone, questo manga descrive bene anche la fragilità dell'adolescenza ed il rimpianto, quel rimpianto che porta con sé il dolore del non poter cambiare una cosa già accaduta, il senso di colpa, la rabbia, la nostalgia...
Nonostante la trama possa apparire un po' banale, trovo che sia stata sviluppata con la giusta sensibilità e con modi tutt'altro che banali. Sin dalle prime pagine si viene rapiti: la storia ci trascina con sé e si finisce per vivere le emozioni che vivono i vari personaggi. Tra i personaggi, il più enigmatico è Kakeru: nei primi quattro volumi l'autrice descrive molto bene la distanza che lui ha deciso di frapporre tra sé e gli altri; si intuisce la sua fragilità ed il fatto che sotto al suo sorriso si nasconda un mondo interiore tutt'altro che sereno. I suoi pensieri e le sue emozioni reali emergono solo per brevi attimi, come bagliori sfuggenti, quando gli amici riescono a far breccia nel muro che lui ha innalzato tra sé e gli altri; ma, per quattro volumi, si tratta solo di piccoli frammenti. Nel quinto volume il muro finalmente crolla e l'autrice ci descrive tutto il turbinio di pensieri ed emozioni che il ragazzo ha vissuto fino a quel momento. In poche pagine veniamo immersi nel dolore vissuto da questo ragazzo e nel suo mondo di rimorsi ed insicurezze: la bravura della Takano consiste proprio nel fatto che riesce a descriverci questo universo in maniera concisa e senza scadere nel banale o nel patetico.
Il finale, per quanto possa apparire scontato, non è privo di colpi di scena che mi hanno fatto vivere un grande senso di ansia: riusciranno a salvare Kakeru? O è stato tutto inutile?
Credo che l'autrice abbia voluto sottolineare l'importanza di vivere la propria vita con coraggio, senza fuggire, anche di fronte alle situazioni più dolorose; ma, soprattutto, che abbia voluto evidenziare l'importanza di esprimere chiaramente i propri pensieri e di agire seguendo i propri sentimenti, senza timori, per non ritrovarsi a vivere una vita fatta di rimpianti. E tutto questo lo fa trasmettendoci un messaggio di fiducia e di speranza per il futuro.
In pochi volumi la mangaka è riuscita a descrivere molto bene le varie sfaccettature dei personaggi, delineandone la psicologia e le emozioni. Pur essendo presente l'elemento amoroso, credo che "Orange" sia prima di tutto una bellissima storia sull'amicizia. Oltre ai sentimenti che legano le persone, questo manga descrive bene anche la fragilità dell'adolescenza ed il rimpianto, quel rimpianto che porta con sé il dolore del non poter cambiare una cosa già accaduta, il senso di colpa, la rabbia, la nostalgia...
Nonostante la trama possa apparire un po' banale, trovo che sia stata sviluppata con la giusta sensibilità e con modi tutt'altro che banali. Sin dalle prime pagine si viene rapiti: la storia ci trascina con sé e si finisce per vivere le emozioni che vivono i vari personaggi. Tra i personaggi, il più enigmatico è Kakeru: nei primi quattro volumi l'autrice descrive molto bene la distanza che lui ha deciso di frapporre tra sé e gli altri; si intuisce la sua fragilità ed il fatto che sotto al suo sorriso si nasconda un mondo interiore tutt'altro che sereno. I suoi pensieri e le sue emozioni reali emergono solo per brevi attimi, come bagliori sfuggenti, quando gli amici riescono a far breccia nel muro che lui ha innalzato tra sé e gli altri; ma, per quattro volumi, si tratta solo di piccoli frammenti. Nel quinto volume il muro finalmente crolla e l'autrice ci descrive tutto il turbinio di pensieri ed emozioni che il ragazzo ha vissuto fino a quel momento. In poche pagine veniamo immersi nel dolore vissuto da questo ragazzo e nel suo mondo di rimorsi ed insicurezze: la bravura della Takano consiste proprio nel fatto che riesce a descriverci questo universo in maniera concisa e senza scadere nel banale o nel patetico.
Il finale, per quanto possa apparire scontato, non è privo di colpi di scena che mi hanno fatto vivere un grande senso di ansia: riusciranno a salvare Kakeru? O è stato tutto inutile?
Credo che l'autrice abbia voluto sottolineare l'importanza di vivere la propria vita con coraggio, senza fuggire, anche di fronte alle situazioni più dolorose; ma, soprattutto, che abbia voluto evidenziare l'importanza di esprimere chiaramente i propri pensieri e di agire seguendo i propri sentimenti, senza timori, per non ritrovarsi a vivere una vita fatta di rimpianti. E tutto questo lo fa trasmettendoci un messaggio di fiducia e di speranza per il futuro.
Ho appena finito "Orange" e mi sono precipitata a scrivere la recensione per dirvi di leggere questo Shoujo con la S maiuscola, come pochi se ne vedono ultimamente. Era dai tempi di "Bokura Ga Ita", che non mi emozionavo così, con tanto di lacrime. Sopratutto con l'ultimo volume mi son venuti i brividi e la tremarella durante la lettura. "Orange" è uno di quei manga che non vorresti si concludessero mai, perché hai il terrore di vedere quella fatidica parola: fine. Andiamo per gradi...
"Orange" è un manga composto da cinque volumi, tutti editi dalla Flashbook, disegnato e scritto da Ichigo Takano. L'abbiamo conosciuta grazie a "Dreamin' Sun", dello stesso editore, e devo dire che in quest'opera si è proprio superata. Le aspettative che riponevo nella Takano per "Orange", sono state ben riposte. Il suo stile di disegno è davvero fenomenale, l'accuratezza nei dettagli è dominante, e l'espressività dei primi piani si può comparare con la Obata di "Bokura". La morbidezza del tratto trasmette tutte le emozioni dei personaggi, tutti indistintamente disegnati benissimo.
La trama è delle più complicate, ma ovvie: se potessimo cambiare il passato, non faremmo di tutto per provarci? Siamo a Nagano, è l'inizio del secondo anno e Naho Takamiya trova una lettera indirizzata a lei, scritta dalla se stessa di 10 anni dopo. Non ci fa molto caso, sta facendo tardi, mette la lettera nella borsa e scappa a scuola. In aula la apre e c'è scritto dettagliatamente che quello stesso giorno avrebbe fatto tardi e che sarebbe arrivato un nuovo alunno in classe. Ed infatti così sarà, Kakeru Naruse entra in classe e, come scritto nella lettera, si siederà proprio accanto a lei. "Ti prego di non avere i miei stessi rimpianti" cita la lettera. Quali rimpianti? C'entra per caso il nuovo arrivato? E' tutto uno scherzo? Quello stesso giorno Naho e i suoi inseparabili amici, Azusa, Takako, Saku e Hiroto, cercano di fare subito amicizia con il ragazzo di Tokyo, sebbene una chiosa nella lettera l'avvisasse di non invitarlo con loro. Che cosa accadrà andando avanti con la conoscenza? E' possibile che quelle lettere siano vere? Bisogna sempre assecondare i consigli lì scritti?
Questo manga porta con sé un carico emotivo davvero notevole, e vi attirerà come api al miele per la bellezza con cui è narrato e sviluppato, sin dal primo volume. E' una storia d'amore e di amicizia, di gioie e di dolori, di rimpianti e di riscatto, e sopratutto di speranza. Ichigo Takano mi ha colpita dritta al cuore, sono follemente innamorata di questo manga per tantissimi motivi che non vi posso spiegare, vi rovinerebbe la sorpresa, dovete assolutamente leggerlo. Vi basta sapere che durante il manga, sebbene siano solo cinque volumi, tutte le psicologie sono ben sviluppate, e tutti i caratteri son ben definiti. Vi affezionerete a tutto il gruppo. Fidatevi se vi dico che per gli amanti degli shoujo, "Orange" non deve assolutamente mancare nella vostra collezione. E per chi si volesse avvicinare al genere, consiglierei a occhi chiusi quest'opera. E' completa di tutto, e ha anche elementi in più, come il fantascientifico. Com'è possibile ricevere una lettera dal futuro? I sentimenti che ci spingono nel voler assolutamente cambiare qualcosa del passato, hanno il grande potere di viaggiare nel tempo? Tutti e cinque i protagonisti sono aggrappati alla persona di Kakeru, alla sua anima.
La mia gioia per questo manga la posso dunque esprimere con un 10 e lode. Affianco quest'opera a titoli come "Bokura Ga Ita", già citato all'inizio, ma anche pietre miliari dello shoujo come "Kodomo no Omocha" o "Lovely Complex" o "Marmalade Boy". Grazie di vero cuore alla Flashbook per averci portato anche questo titolo della Takano. La sua edizione è perfetta come sempre, con volumi morbidi, ottimo contrasto bianco/nero, sovraccoperta: vale i soldi spesi. Son contenta che a Dicembre 2015 sia uscito un film live action e che nell'estate 2016 uscirà l'anime omonimo: sono occasioni per amare ancora di più questa serie.
Vi lascio con una frase della Takano scritta nel postscriptum: "Non esistono vite che possono andare perse, abbiate cura di ogni giorno, ogni singolo momento e voi stessi".
"Orange" è un manga composto da cinque volumi, tutti editi dalla Flashbook, disegnato e scritto da Ichigo Takano. L'abbiamo conosciuta grazie a "Dreamin' Sun", dello stesso editore, e devo dire che in quest'opera si è proprio superata. Le aspettative che riponevo nella Takano per "Orange", sono state ben riposte. Il suo stile di disegno è davvero fenomenale, l'accuratezza nei dettagli è dominante, e l'espressività dei primi piani si può comparare con la Obata di "Bokura". La morbidezza del tratto trasmette tutte le emozioni dei personaggi, tutti indistintamente disegnati benissimo.
La trama è delle più complicate, ma ovvie: se potessimo cambiare il passato, non faremmo di tutto per provarci? Siamo a Nagano, è l'inizio del secondo anno e Naho Takamiya trova una lettera indirizzata a lei, scritta dalla se stessa di 10 anni dopo. Non ci fa molto caso, sta facendo tardi, mette la lettera nella borsa e scappa a scuola. In aula la apre e c'è scritto dettagliatamente che quello stesso giorno avrebbe fatto tardi e che sarebbe arrivato un nuovo alunno in classe. Ed infatti così sarà, Kakeru Naruse entra in classe e, come scritto nella lettera, si siederà proprio accanto a lei. "Ti prego di non avere i miei stessi rimpianti" cita la lettera. Quali rimpianti? C'entra per caso il nuovo arrivato? E' tutto uno scherzo? Quello stesso giorno Naho e i suoi inseparabili amici, Azusa, Takako, Saku e Hiroto, cercano di fare subito amicizia con il ragazzo di Tokyo, sebbene una chiosa nella lettera l'avvisasse di non invitarlo con loro. Che cosa accadrà andando avanti con la conoscenza? E' possibile che quelle lettere siano vere? Bisogna sempre assecondare i consigli lì scritti?
Questo manga porta con sé un carico emotivo davvero notevole, e vi attirerà come api al miele per la bellezza con cui è narrato e sviluppato, sin dal primo volume. E' una storia d'amore e di amicizia, di gioie e di dolori, di rimpianti e di riscatto, e sopratutto di speranza. Ichigo Takano mi ha colpita dritta al cuore, sono follemente innamorata di questo manga per tantissimi motivi che non vi posso spiegare, vi rovinerebbe la sorpresa, dovete assolutamente leggerlo. Vi basta sapere che durante il manga, sebbene siano solo cinque volumi, tutte le psicologie sono ben sviluppate, e tutti i caratteri son ben definiti. Vi affezionerete a tutto il gruppo. Fidatevi se vi dico che per gli amanti degli shoujo, "Orange" non deve assolutamente mancare nella vostra collezione. E per chi si volesse avvicinare al genere, consiglierei a occhi chiusi quest'opera. E' completa di tutto, e ha anche elementi in più, come il fantascientifico. Com'è possibile ricevere una lettera dal futuro? I sentimenti che ci spingono nel voler assolutamente cambiare qualcosa del passato, hanno il grande potere di viaggiare nel tempo? Tutti e cinque i protagonisti sono aggrappati alla persona di Kakeru, alla sua anima.
La mia gioia per questo manga la posso dunque esprimere con un 10 e lode. Affianco quest'opera a titoli come "Bokura Ga Ita", già citato all'inizio, ma anche pietre miliari dello shoujo come "Kodomo no Omocha" o "Lovely Complex" o "Marmalade Boy". Grazie di vero cuore alla Flashbook per averci portato anche questo titolo della Takano. La sua edizione è perfetta come sempre, con volumi morbidi, ottimo contrasto bianco/nero, sovraccoperta: vale i soldi spesi. Son contenta che a Dicembre 2015 sia uscito un film live action e che nell'estate 2016 uscirà l'anime omonimo: sono occasioni per amare ancora di più questa serie.
Vi lascio con una frase della Takano scritta nel postscriptum: "Non esistono vite che possono andare perse, abbiate cura di ogni giorno, ogni singolo momento e voi stessi".
"Orange" è un manga di 5 volumetti, attualmente concluso, ideato e disegnato da Ichigo Takano. Una storia essenzialmente shoujo, dove il sentimentalismo e la commedia scolastica vengono accompagnati con grande maestria da buoni elementi soprannaturali e misteriosi. Una trama intricata, ma allo stesso tempo semplice per il modo in cui ci è stata narrata.
"Orange" si è dimostrato un manga assai duro da leggere, non tanto per la sua mediocrità, quanto per la sua bellezza. I personaggi, così come la storia in generale, non possono che far nascere nel lettore un marea di sentimenti contrastanti: ansia, gioia, preoccupazione... un travaglio unico, in cui non si può far altro che continuare a divorare pagine su pagine, sperando di non venire sradicati da quest'inondazione di emozioni.
Naho Takamiya è una ragazza normalissima: sedici anni e una vita scolastica nella media. Vive con passione le proprie avventure, senza farsi trascinare più di tanto dalla monotonia... insomma, una classica liceale giapponese. Peccato che la sua vita sarà destinata a mutare con l'arrivo di Kakeru, un nuovo e taciturno compagno di classe, ma soprattutto da una strana lettera che, a quanto pare, è stata mandata da Naho stessa dieci anni nel futuro.
In questa lettera c'è scritto di stare molto vicina a Kakeru, perché le giornate felici che trascorreranno a scuola non dureranno per sempre. Succederà qualcosa di brutto al ragazzo e Naho deve cercare di impedire che ciò avvenga, grazie soprattutto ai suggerimenti della "se stessa" futura.
Kakeru non mi sta simpatico, e già questo può chiarire alcune delle mie seguenti riflessioni. Arriva, conquista il cuore della bella Naho e impersona subito la figura melodrammatica del protagonista. Certamente ha dei problemi, ma non per questo alcuni suoi atteggiamenti possono essere condivisi. Molto meglio l'amico di Naho, Suwa, che, ovviamente innamorato della bella fanciulla, è costretto a nascondere il suo amore per lei così da poterla aiutare nel "salvataggio" dell'amico in comune. Suwa mostra una maturità sconcertante e un crudezza impressionante. A dispetto di Kakeru, comprende bene la situazione e riesce a guardarsi intorno, facendo ben attenzione a moderare le proprie passioni.
Il suo personaggio, così come l'intera storia, verrà esaltato ancora di più dai brevi spezzoni in cui ci viene mostrato l'incontro dei vari protagonisti nel futuro. Una storia parallela, che si intreccia in modo incantevole a quella principale, aumentandone ancora di più il pathos.
Belli i disegni, che cercano di superare il classico "tratto shoujo", prendendo una strada tutta caratteristica. I personaggi si attengono piuttosto discretamente ai cliché del genere, almeno nel design, sebbene li oltrepassino in quanto a costruzione caratteriale. Gli sfondi sono ben curati e la storia viene narrata in maniera fluida e coinvolgente.
Cinque volumetti di grande impatto emotivo, non troppi né troppo pochi. Il finale è piuttosto scontato in un certo senso ( o meglio, in un normale shoujo), ma in una storia del genere non lo è per nulla. Non posso comunque dire di averlo apprezzato appieno, sebbene abbia compreso il suo grande valore. Due linee temporali che si scontrano l'una con l'altra... quale prevarrà? Riusciranno a cambiare il passato? E cosa accadrà al futuro già scritto? Tante domande per un manga veramente bello.
Voto finale: 9
"Orange" si è dimostrato un manga assai duro da leggere, non tanto per la sua mediocrità, quanto per la sua bellezza. I personaggi, così come la storia in generale, non possono che far nascere nel lettore un marea di sentimenti contrastanti: ansia, gioia, preoccupazione... un travaglio unico, in cui non si può far altro che continuare a divorare pagine su pagine, sperando di non venire sradicati da quest'inondazione di emozioni.
Naho Takamiya è una ragazza normalissima: sedici anni e una vita scolastica nella media. Vive con passione le proprie avventure, senza farsi trascinare più di tanto dalla monotonia... insomma, una classica liceale giapponese. Peccato che la sua vita sarà destinata a mutare con l'arrivo di Kakeru, un nuovo e taciturno compagno di classe, ma soprattutto da una strana lettera che, a quanto pare, è stata mandata da Naho stessa dieci anni nel futuro.
In questa lettera c'è scritto di stare molto vicina a Kakeru, perché le giornate felici che trascorreranno a scuola non dureranno per sempre. Succederà qualcosa di brutto al ragazzo e Naho deve cercare di impedire che ciò avvenga, grazie soprattutto ai suggerimenti della "se stessa" futura.
Kakeru non mi sta simpatico, e già questo può chiarire alcune delle mie seguenti riflessioni. Arriva, conquista il cuore della bella Naho e impersona subito la figura melodrammatica del protagonista. Certamente ha dei problemi, ma non per questo alcuni suoi atteggiamenti possono essere condivisi. Molto meglio l'amico di Naho, Suwa, che, ovviamente innamorato della bella fanciulla, è costretto a nascondere il suo amore per lei così da poterla aiutare nel "salvataggio" dell'amico in comune. Suwa mostra una maturità sconcertante e un crudezza impressionante. A dispetto di Kakeru, comprende bene la situazione e riesce a guardarsi intorno, facendo ben attenzione a moderare le proprie passioni.
Il suo personaggio, così come l'intera storia, verrà esaltato ancora di più dai brevi spezzoni in cui ci viene mostrato l'incontro dei vari protagonisti nel futuro. Una storia parallela, che si intreccia in modo incantevole a quella principale, aumentandone ancora di più il pathos.
Belli i disegni, che cercano di superare il classico "tratto shoujo", prendendo una strada tutta caratteristica. I personaggi si attengono piuttosto discretamente ai cliché del genere, almeno nel design, sebbene li oltrepassino in quanto a costruzione caratteriale. Gli sfondi sono ben curati e la storia viene narrata in maniera fluida e coinvolgente.
Cinque volumetti di grande impatto emotivo, non troppi né troppo pochi. Il finale è piuttosto scontato in un certo senso ( o meglio, in un normale shoujo), ma in una storia del genere non lo è per nulla. Non posso comunque dire di averlo apprezzato appieno, sebbene abbia compreso il suo grande valore. Due linee temporali che si scontrano l'una con l'altra... quale prevarrà? Riusciranno a cambiare il passato? E cosa accadrà al futuro già scritto? Tante domande per un manga veramente bello.
Voto finale: 9
Finendo di leggere "Orange", mi sono chiesta se lo stavo leggendo perché mi piaceva oppure per l'ansia di sapere la fine. Senza dubbio per entrambe le cose. Prima di tutto ho apprezzato molto i disegni e la narrazione, questo manga si fa leggere con piacere anche se in certi momenti mi ha fatta sentire ansiosa. La storia inizia quando la protagonista, la sedicenne Naho, riceve una lettera dalla se stessa del futuro. La Naho di 26 anni la prega di prendersi molta cura del loro nuovo compagno di classe Kakeru per non avere rimpianti. Kakeru, infatti, nel futuro non c'è più. Anche se inizialmente Naho è un po' scettica si accorge che tutte le cose della lettera si avverano, così cerca di seguire le richieste della se stessa del futuro perché non vuole che succeda nulla a Kakeru. La ragazza, come predetto dalla lettera, si innamora di lui, tuttavia, anche se la lettera le fa delle richieste Naho deve combattere con la propria timidezza. Dovrà d'ora in poi cercare di cancellare i rimpianti della se stessa del futuro ma per farlo dovrà avere molto coraggio per superare le sue paure.
Per tutta la durata della storia la ragazza cercherà di cambiare il futuro e questo mette davvero ansia! Perché si avrà sempre paura che qualcosa vada storto o che lei non si comporti come richiesto, che non riesca a trovare il coraggio di affrontare i suoi sentimenti.
Sono sicura che valga la pena leggere questo manga perché ha una storia molto particolare e intrigante, anche se il finale è stato un po' troppo sbrigativo. Assegno un bell'otto pieno e spero mi ricapiterà l'occasione di leggere manga simili.
Per tutta la durata della storia la ragazza cercherà di cambiare il futuro e questo mette davvero ansia! Perché si avrà sempre paura che qualcosa vada storto o che lei non si comporti come richiesto, che non riesca a trovare il coraggio di affrontare i suoi sentimenti.
Sono sicura che valga la pena leggere questo manga perché ha una storia molto particolare e intrigante, anche se il finale è stato un po' troppo sbrigativo. Assegno un bell'otto pieno e spero mi ricapiterà l'occasione di leggere manga simili.
<i> Orange </i> è uno shōjo manga in 5 volumi scritto ed illustrato da Ichigo Takano, pubblicato in Giappone tra il 2012 ed il 2015. La voglia di recensire questo magnifico titolo era davvero tanta fin dal primo numero letto, ma ho preferito attendere la conclusione della serie per poter avere un'idea totale, e non solo parziale, sull'opera. Comincio con il dire che, già dopo i primissimi capitoli, nutrivo delle grandissime speranze per <i> Orange </i>, speranze che non sono state minimamente deluse.
Naho Takamiya è una normale sedicenne che, in un giorno di primavera, riceve una lettera spedita dalla se stessa del futuro. All'inizio Naho è ovviamente convinta che si tratti di uno scherzo, ma comincia a cambiare idea quando i fatti descritti nella lettera accadono realmente, in particolare l'arrivo nella sua classe di un nuovo studente trasferitosi da Tokyo, Kakeru Naruse. Incuriosita e impaurita allo stesso tempo, Naho si decide a leggere più attentamente la strana lettera; questa descrive, giorno per giorno, gli avvenimenti importanti tra lei ed il suo gruppo di amici, in cui entrerà presto anche Kakeru, e si conclude con la preghiera di non lasciarsi sfuggire le cose davvero importanti e di prendersi cura del nuovo arrivato, perché Kakeru, nel futuro in cui Naho ha scritto la lettera, non sarà più presente.
I temi fondamentali dell'opera sono, a mio modo di vedere, tre: i rimpianti per le scelte sbagliate, le seconde possibilità nella vita e la paura di agire. Certamente sono temi correlati tra loro e vengono affrontati in due "mondi" diversi dalla stessa persona in età diverse. La Naho del futuro ha una bellissima vita, è sposata con l'uomo che ama e con lui ha avuto un bambino. Eppure, per quanto sia felice, ha molti rimpianti. Kakeru non è più con lei e Naho non riesce a perdonarsi tutti gli sbagli commessi: perché non si è accorta della sofferenza di Kakeru? Perché non ha avuto il coraggio di rivolgergli la parola o di fare quel gesto in quella data circostanza? Perché non ha avuto la forza di stargli vicino per sostenerlo? Stupidamente pensiamo che ci possa sempre essere un domani in cui avremo la possibilità di raccogliere tutto il coraggio che abbiamo e farci avanti. Ma la realtà non è una fiaba, non sempre c'è il lieto fine e ci sono occasioni in cui quel domani tanto agognato non può arrivare, e a quel punto non possiamo fare assolutamente più nulla. Sebbene il passato non si possa cambiare, anche solo l'idea di poter fare qualcosa per rimediare ai nostri sbagli è sicuramente un modo per alleggerirci la coscienza, ma se la persona in questione non è più con noi anche questa possibilità ci è preclusa.
Cambierebbe qualcosa se fossimo a conoscenza degli avvenimenti futuri? La Naho del presente, grazie alla lettera ricevuta, ha una "seconda possibilità" per (ri)vivere l'anno in cui ha conosciuto Kakeru. All'inizio ha paura, non vuole sapere cosa ha in serbo per lei il futuro ma poi, quando capisce che la questione è ben più importante del "vivere senza rimpianti la sua gioventù", decide di fare affidamento a quanto scritto sulla lettera per salvare Kakeru, ma il tutto non è così facile come potrebbe sembrare. Il suo carattere, molto timido e riservato, le impedisce di fare determinate cose, per timore di provocare fastidi a chi le sta intorno, e qui subentra la paura di agire. Fare qualcosa che non si sente di fare è giusto? Anche senza considerare la violenza che si fa costringendosi ad agire (cosa che, magari, può anche farla crescere come persona), il nuovo comportamento aiuterà sul serio Kakeru o non cambierà nulla? Potrebbe anche peggiorare la situazione. Conoscere il futuro potrebbe sicuramente spingerci a fare qualcosa, ma potrebbe anche bloccarci completamente. La paura di sbagliare è una cosa naturale, ma sapere quali sarebbero le conseguenze di un nostro eventuale errore (perdere qualcosa o qualcuno a noi prezioso) potrebbe anche risultare insopportabile senza il supporto di qualcuno. Nell'affrontare queste paure Naho è aiutata da tutti i suoi amici, Suwa in primis, che faranno di tutto per sostenere la ragazza nei momenti difficili.
Una delle cose che più mi ha colpito di questo manga è stata la particolare atmosfera che riesce a trasmettere al lettore. Atmosfera triste, malinconica, commovente, dolce e tenera allo stesso tempo, senza però risultare deprimente o sdolcinata. Il realismo dei fatti raccontati (con l'eccezione della lettera dal futuro, ovviamente) è assoluto e aiuta l'immersione completa del lettore nell'atmosfera creata dalle pagine di questa stupenda storia.
I personaggi, soprattutto Naho, Kakeru e Suwa (Chino, Hagita e Murasaka sono un po' più marginali), sono caratterizzati davvero bene e in modo molto realistico. Il fatto, poi, che la Takano approfondisca i loro sentimenti e pensieri un poco alla volta, pagina dopo pagina, al passo con le situazioni che affrontano è davvero intrigante. Dei tre personaggi "principali", Naho e Kakeru non mi sono piaciuti troppo. La prima troppo imbarazzata e impaurita per agire, sempre a scervellarsi per decidere la cosa giusta da fare, quando magari, in certe situazioni, una semplice frase del tipo "Kakeru, sappi che ti vogliamo bene e per te ci saremo sempre" poteva essere più che sufficiente; il secondo troppo chiuso nella sua convinzione di non poter vivere la sua vita felicemente, deciso a punirsi per aver perso qualcuno di importante per un suo errore. Di contro ho trovato il personaggio di Suwa davvero brillante, in apparenza stereotipato (il classico ragazzo pronto a sacrificare la sua felicità per quella degli altri), ma le sue motivazioni lo rendono a dir poco fantastico.
Anche i disegni sono molto belli, puliti ed aggraziati. Ichigo Takano è davvero brava a far trasparire sul volto dei suoi personaggi, attraverso gli occhi o il sorriso, i loro sentimenti, cosa, secondo me, davvero importante: in fondo <i> Orange </i> racconta la crescita psicologica di un gruppo di amici e lo sviluppo dei rapporti umani tra questi. Inoltre la scena è sempre chiara e strutturata in modo impeccabile.
Il ritmo della narrazione è piuttosto lento ma mai noioso e segue lo sviluppo dei pensieri della protagonista. Trovo appropriato che l'andamento non sia troppo spedito, in questo modo la psicologia di Naho e compagni risulta essere più realistica e viene dato al lettore il tempo di assimilare le emozioni provate dai protagonisti ed immedesimarsi nella situazione.
Durante la lettura ho sempre pensato che questa storia potesse avere due possibili messaggi. Il primo è che certe cose, a prescindere da come ci comportiamo o da cosa vorremmo veramente, non potranno mai cambiare. In questa ottica l'unica cosa che ci resta da fare è quella di goderci ogni istante a nostra disposizione, per non avere rimpianti in futuro: in fondo "vivere appieno la propria vita" vuol dire proprio questo, no? Il secondo, forse un po' più positivo del primo, è che se ci impegniamo veramente fino in fondo, facendo però attenzione anche ai sentimenti degli altri, è possibile sfruttare qualsiasi seconda possibilità la vita ci offra. Per evitare possibili spoiler sul finale non dirò per quale delle due propendo ora che ho finito il manga, mi limiterò solo a dire che le scene conclusive sono di una tenerezza tale da avermi lasciato quasi senza fiato.
In conclusione è un'opera che consiglio senza pensarci due volte. E' vero che l'edizione della Flashbook è un po' costosa, ma sono convito che, per la qualità della fattura del volumetto e per la bellezza di <i> Orange </i>, valga ogni singolo centesimo speso.
Naho Takamiya è una normale sedicenne che, in un giorno di primavera, riceve una lettera spedita dalla se stessa del futuro. All'inizio Naho è ovviamente convinta che si tratti di uno scherzo, ma comincia a cambiare idea quando i fatti descritti nella lettera accadono realmente, in particolare l'arrivo nella sua classe di un nuovo studente trasferitosi da Tokyo, Kakeru Naruse. Incuriosita e impaurita allo stesso tempo, Naho si decide a leggere più attentamente la strana lettera; questa descrive, giorno per giorno, gli avvenimenti importanti tra lei ed il suo gruppo di amici, in cui entrerà presto anche Kakeru, e si conclude con la preghiera di non lasciarsi sfuggire le cose davvero importanti e di prendersi cura del nuovo arrivato, perché Kakeru, nel futuro in cui Naho ha scritto la lettera, non sarà più presente.
I temi fondamentali dell'opera sono, a mio modo di vedere, tre: i rimpianti per le scelte sbagliate, le seconde possibilità nella vita e la paura di agire. Certamente sono temi correlati tra loro e vengono affrontati in due "mondi" diversi dalla stessa persona in età diverse. La Naho del futuro ha una bellissima vita, è sposata con l'uomo che ama e con lui ha avuto un bambino. Eppure, per quanto sia felice, ha molti rimpianti. Kakeru non è più con lei e Naho non riesce a perdonarsi tutti gli sbagli commessi: perché non si è accorta della sofferenza di Kakeru? Perché non ha avuto il coraggio di rivolgergli la parola o di fare quel gesto in quella data circostanza? Perché non ha avuto la forza di stargli vicino per sostenerlo? Stupidamente pensiamo che ci possa sempre essere un domani in cui avremo la possibilità di raccogliere tutto il coraggio che abbiamo e farci avanti. Ma la realtà non è una fiaba, non sempre c'è il lieto fine e ci sono occasioni in cui quel domani tanto agognato non può arrivare, e a quel punto non possiamo fare assolutamente più nulla. Sebbene il passato non si possa cambiare, anche solo l'idea di poter fare qualcosa per rimediare ai nostri sbagli è sicuramente un modo per alleggerirci la coscienza, ma se la persona in questione non è più con noi anche questa possibilità ci è preclusa.
Cambierebbe qualcosa se fossimo a conoscenza degli avvenimenti futuri? La Naho del presente, grazie alla lettera ricevuta, ha una "seconda possibilità" per (ri)vivere l'anno in cui ha conosciuto Kakeru. All'inizio ha paura, non vuole sapere cosa ha in serbo per lei il futuro ma poi, quando capisce che la questione è ben più importante del "vivere senza rimpianti la sua gioventù", decide di fare affidamento a quanto scritto sulla lettera per salvare Kakeru, ma il tutto non è così facile come potrebbe sembrare. Il suo carattere, molto timido e riservato, le impedisce di fare determinate cose, per timore di provocare fastidi a chi le sta intorno, e qui subentra la paura di agire. Fare qualcosa che non si sente di fare è giusto? Anche senza considerare la violenza che si fa costringendosi ad agire (cosa che, magari, può anche farla crescere come persona), il nuovo comportamento aiuterà sul serio Kakeru o non cambierà nulla? Potrebbe anche peggiorare la situazione. Conoscere il futuro potrebbe sicuramente spingerci a fare qualcosa, ma potrebbe anche bloccarci completamente. La paura di sbagliare è una cosa naturale, ma sapere quali sarebbero le conseguenze di un nostro eventuale errore (perdere qualcosa o qualcuno a noi prezioso) potrebbe anche risultare insopportabile senza il supporto di qualcuno. Nell'affrontare queste paure Naho è aiutata da tutti i suoi amici, Suwa in primis, che faranno di tutto per sostenere la ragazza nei momenti difficili.
Una delle cose che più mi ha colpito di questo manga è stata la particolare atmosfera che riesce a trasmettere al lettore. Atmosfera triste, malinconica, commovente, dolce e tenera allo stesso tempo, senza però risultare deprimente o sdolcinata. Il realismo dei fatti raccontati (con l'eccezione della lettera dal futuro, ovviamente) è assoluto e aiuta l'immersione completa del lettore nell'atmosfera creata dalle pagine di questa stupenda storia.
I personaggi, soprattutto Naho, Kakeru e Suwa (Chino, Hagita e Murasaka sono un po' più marginali), sono caratterizzati davvero bene e in modo molto realistico. Il fatto, poi, che la Takano approfondisca i loro sentimenti e pensieri un poco alla volta, pagina dopo pagina, al passo con le situazioni che affrontano è davvero intrigante. Dei tre personaggi "principali", Naho e Kakeru non mi sono piaciuti troppo. La prima troppo imbarazzata e impaurita per agire, sempre a scervellarsi per decidere la cosa giusta da fare, quando magari, in certe situazioni, una semplice frase del tipo "Kakeru, sappi che ti vogliamo bene e per te ci saremo sempre" poteva essere più che sufficiente; il secondo troppo chiuso nella sua convinzione di non poter vivere la sua vita felicemente, deciso a punirsi per aver perso qualcuno di importante per un suo errore. Di contro ho trovato il personaggio di Suwa davvero brillante, in apparenza stereotipato (il classico ragazzo pronto a sacrificare la sua felicità per quella degli altri), ma le sue motivazioni lo rendono a dir poco fantastico.
Anche i disegni sono molto belli, puliti ed aggraziati. Ichigo Takano è davvero brava a far trasparire sul volto dei suoi personaggi, attraverso gli occhi o il sorriso, i loro sentimenti, cosa, secondo me, davvero importante: in fondo <i> Orange </i> racconta la crescita psicologica di un gruppo di amici e lo sviluppo dei rapporti umani tra questi. Inoltre la scena è sempre chiara e strutturata in modo impeccabile.
Il ritmo della narrazione è piuttosto lento ma mai noioso e segue lo sviluppo dei pensieri della protagonista. Trovo appropriato che l'andamento non sia troppo spedito, in questo modo la psicologia di Naho e compagni risulta essere più realistica e viene dato al lettore il tempo di assimilare le emozioni provate dai protagonisti ed immedesimarsi nella situazione.
Durante la lettura ho sempre pensato che questa storia potesse avere due possibili messaggi. Il primo è che certe cose, a prescindere da come ci comportiamo o da cosa vorremmo veramente, non potranno mai cambiare. In questa ottica l'unica cosa che ci resta da fare è quella di goderci ogni istante a nostra disposizione, per non avere rimpianti in futuro: in fondo "vivere appieno la propria vita" vuol dire proprio questo, no? Il secondo, forse un po' più positivo del primo, è che se ci impegniamo veramente fino in fondo, facendo però attenzione anche ai sentimenti degli altri, è possibile sfruttare qualsiasi seconda possibilità la vita ci offra. Per evitare possibili spoiler sul finale non dirò per quale delle due propendo ora che ho finito il manga, mi limiterò solo a dire che le scene conclusive sono di una tenerezza tale da avermi lasciato quasi senza fiato.
In conclusione è un'opera che consiglio senza pensarci due volte. E' vero che l'edizione della Flashbook è un po' costosa, ma sono convito che, per la qualità della fattura del volumetto e per la bellezza di <i> Orange </i>, valga ogni singolo centesimo speso.
La sedicenne Naho riceve una lettera misteriosa proveniente dalla sé stessa di 10 anni più avanti nel futuro, contenente una richiesta: quel giorno arriverà in classe un nuovo studente, Kakeru, che nel futuro non ci sarà più. La Naho del futuro vuole che la Naho del passato si prenda cura di Kakeru e non commetta i suoi stessi errori.
Inizialmente Naho crede che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto, ma tutto quello che la lettera predice sembra avverarsi, così è costretta a prendere una decisione.
"Orange" parla di rimpianti. Di quello che spesso non diciamo per paura, orgoglio, o semplicemente perché è difficile. Della cura degli altri.
Infatti il messaggio portante di "Orange" è che spesso per paura o incapacità preferiamo tacere i nostri sentimenti e questo non ha conseguenze solo su noi stessi che ci teniamo tutto dentro, ma anche sugli altri, che non potranno mai conoscere la verità.
Naho è pavida, troppo presa da sé stessa e dalle cose che le fanno paura, in una parola non vuole esporsi troppo (cosa tipica per la società giapponese, in cui mettersi in mostra è considerato come un atteggiamento negativo) e da una parte preferisce tacere quello che sta iniziando a provare per Kakeru, dall'altra è disattenta e non si accorge dei segnali che lui le manda (come quando le nasconde un messaggio importante nella gomma da cancellare e se ne accorge sono quando è troppo tardi).
Kakeru è l'opposto: fin troppo sensibile, osserva Naho e nota ogni piccolo cambiamento, e tuttavia per timidezza anche lui non riesce a dire tutto quello che vuole.
È incredibile il salto di qualità fatto dalla Takano. Il suo manga precedente, "Dreamin'sun" era uno shoujo classico, simpatico ma banale. Qui invece siamo di fronte a un manga drammatico e intenso, una profonda lezione di vita.
I disegni sono buoni, ritroviamo un tratto decisamente in linea con quanto visto in "Dreamin'Sun", anche se la lettura è molto più scorrevole stavolta.
Dalla storia editoriale travagliata, inizialmente "Orange" veniva pubblicato sulla rivista Margaret della Shueisha, in seguito dopo divergenze tra la Takano e la Shueisha è passato alla Futabasha e la sua serializzazione è potuta proseguire serenamente.
Bene per l'edizione italiana di Flashbook, come al solito, molto curata nei dettagli e con una bellissima sovraccoperta.
Consigliato a chi è stufo dei soliti shoujo e cerca qualcosa di più profondo.
Inizialmente Naho crede che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto, ma tutto quello che la lettera predice sembra avverarsi, così è costretta a prendere una decisione.
"Orange" parla di rimpianti. Di quello che spesso non diciamo per paura, orgoglio, o semplicemente perché è difficile. Della cura degli altri.
Infatti il messaggio portante di "Orange" è che spesso per paura o incapacità preferiamo tacere i nostri sentimenti e questo non ha conseguenze solo su noi stessi che ci teniamo tutto dentro, ma anche sugli altri, che non potranno mai conoscere la verità.
Naho è pavida, troppo presa da sé stessa e dalle cose che le fanno paura, in una parola non vuole esporsi troppo (cosa tipica per la società giapponese, in cui mettersi in mostra è considerato come un atteggiamento negativo) e da una parte preferisce tacere quello che sta iniziando a provare per Kakeru, dall'altra è disattenta e non si accorge dei segnali che lui le manda (come quando le nasconde un messaggio importante nella gomma da cancellare e se ne accorge sono quando è troppo tardi).
Kakeru è l'opposto: fin troppo sensibile, osserva Naho e nota ogni piccolo cambiamento, e tuttavia per timidezza anche lui non riesce a dire tutto quello che vuole.
È incredibile il salto di qualità fatto dalla Takano. Il suo manga precedente, "Dreamin'sun" era uno shoujo classico, simpatico ma banale. Qui invece siamo di fronte a un manga drammatico e intenso, una profonda lezione di vita.
I disegni sono buoni, ritroviamo un tratto decisamente in linea con quanto visto in "Dreamin'Sun", anche se la lettura è molto più scorrevole stavolta.
Dalla storia editoriale travagliata, inizialmente "Orange" veniva pubblicato sulla rivista Margaret della Shueisha, in seguito dopo divergenze tra la Takano e la Shueisha è passato alla Futabasha e la sua serializzazione è potuta proseguire serenamente.
Bene per l'edizione italiana di Flashbook, come al solito, molto curata nei dettagli e con una bellissima sovraccoperta.
Consigliato a chi è stufo dei soliti shoujo e cerca qualcosa di più profondo.
So che non riuscirò a rendere giustizia alla bellezza di questo manga con questa misera recensione, ma mi sento in dovere di scriverla, per quanto povera essa risulterà essere....
Naho Takamiya ha 16 anni e un giorno, riceve una lettera dalla se stessa 10 anni nel futuro. Nella lettera in questione vengono riportati vari avvenimenti che finiscono per accadere davvero, come l'arrivo di un giovane studente: Kakeru Naruse. Il ragazzo entrerà subito a far parte del gruppo di amici di Naho, ma purtroppo tra 10 anni non ci sarà più....
Ho le lacrime agli occhi... solo quelle per testimoniare la bellezza di quest'opera... Orange è un manga dell'abilissima Ichigo Takano e purtroppo risulta in hiatus, a causa di problemi tra l'autrice e Shueisha. Un vero peccato, dato che si tratta di uno dei manga migliori di sempre.
I disegni sono a mio parere eccezionali. Il tratto della sensei è curatissimo e molto molto dolce e grazioso. Nettamente migliore rispetto a quello già bello di Dreamin'Sun, realizzato immediatamente prima. Le tavole sono prive di retini, i disegni sono molto personali e trasmettono alla perfezione la malinconia che pervade tutto il manga. I sorrisi, gli occhi, i volti, i paesaggi... tutto è perfetto e volto a trasmettere emozioni che le sole parole non possono dare.
La narrazione è eccellente, alternata tra futuro e presente, divertente a momenti, pacata e soprattutto molto malinconica. Si narra la storia di crescita di Naho che, grazie a Kakeru, all'amore che prova per lui e al desiderio di volerlo salvare, comincerà a cambiare, a cercare di godersi ogni attimo e a non avere rimpianti e a vivere davvero il ragazzo, godendosi e essendo felice di averlo al suo fianco... Si narra la storia di Kakeru che forse sta trovando un modo per superare il suo immenso dolore grazie a Naho, grazie ai suoi amici, giorno per giorno... Si racconta l'amicizia di un gruppo di sei ragazzi, un'amicizia vera, sincera. Non di quelle perfette e prive di difficoltà, ma quella reale, fatta di felicità e sacrifici, fatti unicamente per i propri amici e i propri cari... E qui è d'obbligo citare Suwa Hiroto, il migliore, il più buono forse, tra i sei protagonisti.
C'è spazio per tantissime cose, mai narrate in maniera stereotipata, mai una volta banali. Anche il tema della sciacquetta rivale, viene reso in modo vivido e reale.
Non c'è posto per i clichè in Orange.
La Takano trova con quest'opera il perfetto equilibrio tra brio e tristezza, gestisce tutto in maniera scorrevole, nè affrettata nè lenta...
E riesce a caratterizzare con pochi capitoli il suo cast, rendendolo vicino ai lettori, rendendo i suoi personaggi umani, dolci e perfetti nelle loro imperfezioni e nei loro difetti. La forza, la debolezza, i sacrifici di tutti loro, non potranno non toccare il cuore, non potranno non far riflettere. Nessuno viene lasciato in ombra: conosceremo, oltre ai sei ragazzi del presente, i loro alter ego del futuro, li seguiremo nei loro tentativi di salvare Kakeru e li vedremo provare a svelare i suoi segreti.
Sono senza parole, per capire questo manga bisogna obbligatoriamente leggerlo, sperando che prima o poi abbia una prosecuzione e un finale degno di ciò che fino ad ora è stato. Dicono che la perfezione non esista, ma per me Orange lo è e se non lo è, si avvicina moltissimo ad esserlo. Ti scalda il cuore e ti commuove, ti cambia e si crea un posto nel cuore di chi legge. Dovrebbero leggerlo tutti, soprattutto chi è convinto che i manga shoujo siano tutti banali, pieni di triangoli e figure geometriche, sciacquette e figoni bruni e biondi usciti da una rivista di Playboy.
Profondo, dolcissimo, emozionante, con un pizzico di brio, malinconico, commovente. Questo e molto, molto, infinitamente di più è Orange, il miglior manga da me letto, talmente bello da far persino paura e da far dubitare che sia stato partorito da mente umana. Plauso quindi a Ichigo Takano, per la sua maestria e bravura...
Naho Takamiya ha 16 anni e un giorno, riceve una lettera dalla se stessa 10 anni nel futuro. Nella lettera in questione vengono riportati vari avvenimenti che finiscono per accadere davvero, come l'arrivo di un giovane studente: Kakeru Naruse. Il ragazzo entrerà subito a far parte del gruppo di amici di Naho, ma purtroppo tra 10 anni non ci sarà più....
Ho le lacrime agli occhi... solo quelle per testimoniare la bellezza di quest'opera... Orange è un manga dell'abilissima Ichigo Takano e purtroppo risulta in hiatus, a causa di problemi tra l'autrice e Shueisha. Un vero peccato, dato che si tratta di uno dei manga migliori di sempre.
I disegni sono a mio parere eccezionali. Il tratto della sensei è curatissimo e molto molto dolce e grazioso. Nettamente migliore rispetto a quello già bello di Dreamin'Sun, realizzato immediatamente prima. Le tavole sono prive di retini, i disegni sono molto personali e trasmettono alla perfezione la malinconia che pervade tutto il manga. I sorrisi, gli occhi, i volti, i paesaggi... tutto è perfetto e volto a trasmettere emozioni che le sole parole non possono dare.
La narrazione è eccellente, alternata tra futuro e presente, divertente a momenti, pacata e soprattutto molto malinconica. Si narra la storia di crescita di Naho che, grazie a Kakeru, all'amore che prova per lui e al desiderio di volerlo salvare, comincerà a cambiare, a cercare di godersi ogni attimo e a non avere rimpianti e a vivere davvero il ragazzo, godendosi e essendo felice di averlo al suo fianco... Si narra la storia di Kakeru che forse sta trovando un modo per superare il suo immenso dolore grazie a Naho, grazie ai suoi amici, giorno per giorno... Si racconta l'amicizia di un gruppo di sei ragazzi, un'amicizia vera, sincera. Non di quelle perfette e prive di difficoltà, ma quella reale, fatta di felicità e sacrifici, fatti unicamente per i propri amici e i propri cari... E qui è d'obbligo citare Suwa Hiroto, il migliore, il più buono forse, tra i sei protagonisti.
C'è spazio per tantissime cose, mai narrate in maniera stereotipata, mai una volta banali. Anche il tema della sciacquetta rivale, viene reso in modo vivido e reale.
Non c'è posto per i clichè in Orange.
La Takano trova con quest'opera il perfetto equilibrio tra brio e tristezza, gestisce tutto in maniera scorrevole, nè affrettata nè lenta...
E riesce a caratterizzare con pochi capitoli il suo cast, rendendolo vicino ai lettori, rendendo i suoi personaggi umani, dolci e perfetti nelle loro imperfezioni e nei loro difetti. La forza, la debolezza, i sacrifici di tutti loro, non potranno non toccare il cuore, non potranno non far riflettere. Nessuno viene lasciato in ombra: conosceremo, oltre ai sei ragazzi del presente, i loro alter ego del futuro, li seguiremo nei loro tentativi di salvare Kakeru e li vedremo provare a svelare i suoi segreti.
Sono senza parole, per capire questo manga bisogna obbligatoriamente leggerlo, sperando che prima o poi abbia una prosecuzione e un finale degno di ciò che fino ad ora è stato. Dicono che la perfezione non esista, ma per me Orange lo è e se non lo è, si avvicina moltissimo ad esserlo. Ti scalda il cuore e ti commuove, ti cambia e si crea un posto nel cuore di chi legge. Dovrebbero leggerlo tutti, soprattutto chi è convinto che i manga shoujo siano tutti banali, pieni di triangoli e figure geometriche, sciacquette e figoni bruni e biondi usciti da una rivista di Playboy.
Profondo, dolcissimo, emozionante, con un pizzico di brio, malinconico, commovente. Questo e molto, molto, infinitamente di più è Orange, il miglior manga da me letto, talmente bello da far persino paura e da far dubitare che sia stato partorito da mente umana. Plauso quindi a Ichigo Takano, per la sua maestria e bravura...
È difficile valutare con un solo volumetto letto, ma comunque ci proverò. È da considerarsi solo come una valutazione parziale: ovvio che, magari più avanti, potrei cambiare parere. Comunque, andiamo.
Naho Takamiya, 16 anni, riceve una lettera della se stessa futura di 10 anni più in là: all'inizio pensa sia uno scherzo, ma quando tutto ciò che è scritto nella lettera, come il fatto di svegliarsi in ritardo o di avere un nuovo compagno di classe di nome Kakeru, avviene, allora cambia idea. La lettera è una specie di diario dei primi giorni con Kakeru: grazie a quella Naho trova il coraggio che le manca e cerca di migliorare il suo carattere. Inoltre, quella lettera le dice di non lasciare solo il ragazzo e di prendersi cura di lui, poichè tra 10 anni esatti lui non ci sarà più...
Ok, ho letto un solo volume, ma dire che già adoro questo manga è dire poco.
La storia già di per sé è accattivante e invoglia alla lettura, ma sopratutto è narrata a ritmo sostenuto, così da non annoiare. Inoltre, vi sono molti colpi di scena tali da rendere "avvincente" la vicenda, sempre se si possa usare questa parola per uno shoujo.
I disegni, beh, sono stupendi a parere mio. Il tratto del sensei Takano è pulito e curato: mi piacciono soprattutto gli occhi, molto espressivi. Inoltre, l'alternarsi di passato e presente dà una velocità non da poco all'alternarsi degli eventi. Dopo aver finito un capitolo hai una voglia pazzesca di andare avanti ancora, e ancora.
Poi, beh, ho letto il primo volume e già ho pianto. Ok, lo ammetto, io sono una dalla lacrima facile, ma già dal fatto che i primi capitoli facciano quest'effetto si capisce il coinvolgimento emotivo che questo manga riesce a trasmetterti.
Infine, i personaggi sono ben caratterizzati: ognuno diverso dall'altro, tutti spiccano per una qualità e nessuno, almeno fin'ora, viene lasciato in disparte.
Naho non è la solita protagonista tutto amore, cuoricini e felicità: è forte e debole al tempo stesso con la sua fragilità, la sua forza e le sue paure.
Kakeru, invece, beh, nel corso della storia si scopre che è un ragazzo solo che cerca di sorridere sempre, ma che è molto attento agli altri e li capisce nel profondo.
Beh, dopo questo poema, non posso far altro che consigliarvi questo manga: non ve ne pentirete!
Naho Takamiya, 16 anni, riceve una lettera della se stessa futura di 10 anni più in là: all'inizio pensa sia uno scherzo, ma quando tutto ciò che è scritto nella lettera, come il fatto di svegliarsi in ritardo o di avere un nuovo compagno di classe di nome Kakeru, avviene, allora cambia idea. La lettera è una specie di diario dei primi giorni con Kakeru: grazie a quella Naho trova il coraggio che le manca e cerca di migliorare il suo carattere. Inoltre, quella lettera le dice di non lasciare solo il ragazzo e di prendersi cura di lui, poichè tra 10 anni esatti lui non ci sarà più...
Ok, ho letto un solo volume, ma dire che già adoro questo manga è dire poco.
La storia già di per sé è accattivante e invoglia alla lettura, ma sopratutto è narrata a ritmo sostenuto, così da non annoiare. Inoltre, vi sono molti colpi di scena tali da rendere "avvincente" la vicenda, sempre se si possa usare questa parola per uno shoujo.
I disegni, beh, sono stupendi a parere mio. Il tratto del sensei Takano è pulito e curato: mi piacciono soprattutto gli occhi, molto espressivi. Inoltre, l'alternarsi di passato e presente dà una velocità non da poco all'alternarsi degli eventi. Dopo aver finito un capitolo hai una voglia pazzesca di andare avanti ancora, e ancora.
Poi, beh, ho letto il primo volume e già ho pianto. Ok, lo ammetto, io sono una dalla lacrima facile, ma già dal fatto che i primi capitoli facciano quest'effetto si capisce il coinvolgimento emotivo che questo manga riesce a trasmetterti.
Infine, i personaggi sono ben caratterizzati: ognuno diverso dall'altro, tutti spiccano per una qualità e nessuno, almeno fin'ora, viene lasciato in disparte.
Naho non è la solita protagonista tutto amore, cuoricini e felicità: è forte e debole al tempo stesso con la sua fragilità, la sua forza e le sue paure.
Kakeru, invece, beh, nel corso della storia si scopre che è un ragazzo solo che cerca di sorridere sempre, ma che è molto attento agli altri e li capisce nel profondo.
Beh, dopo questo poema, non posso far altro che consigliarvi questo manga: non ve ne pentirete!