Come farti dire "Ti amo"?
"Come farti dire Ti Amo?" è una serie shoujo scolastico-sentimentale di Masami Nagata, edita dalla Goen e proposta in 9 volumi con una bella edizione dalla grafica accattivante. "Come farti dire Ti Amo?" si propone nel primo volume come una raccolta di storie autoconclusive, che prosegue negli 8 successivi con lo sviluppo della relazione nata nel primo racconto che ha attribuito il nome alla serie. E' una lettura imperdibile per gli amanti del mondo della creatività pasticciera-dolciaria e per i lettori shoujo alla ricerca di una commedia frizzante con la giusta "dose" (q.b.) di tensione emotiva.
I protagonisti di questa storia sono i liceali Haru e Nanoka, rispettivamente presidente e membro del club scolastico di cucina. Nanoka è l'antieroina per eccellenza: nulla del suo aspetto e del suo comportamento (disprezzabile dallo stesso sesso) è dato al caso, si impegna con determinazione per essere la più bella e ambita della scuola al fine di attirare il "Buon Partito". Tra i potenziali candidati, la sua attenzione ricade su Haru, che lei considera "uomo del suo destino" per i suoi modi gentili e non convenzionali nel trattare con le ragazze. Nanoka, attenta a ad ogni singolo dettaglio del suo aspetto e abituata ad essere adulata da tutti, si troverà in un rapporto dove il suo lui è "liscio" come il burro fuso.
La storia, senza svelarne i retroscena, racconta il modo in cui queste due persone completamente diverse sopravvivono alle classiche dinamiche (e minacce) di coppia. Se Nanoka mantiene con tenacia le redini della sua relazione d'amore, Haru è impegnato su un altro obiettivo personale che lo distrae e allo stesso tempo lo rende affascinante. L'ingenuità del protagonista maschile e l'irruenza (talvolta condita da incredulità) della protagonista femminile sono i due ingredienti che mantengono la lettura vivace e ironica; senza contare i visi distorti di Nanoka, il cui effetto sorpresa mi ha scatenato delle risate di cuore. Nonostante l'impegno per apparire perfetta, la protagonista è talmente naturale e schietta da collezionare più guai che prodezze. Lui, poveraccio, condisce con qualche dolce gli episodi ma la sua presenza si mantiene tiepida.
Nel complesso è una serie shoujo carica di buon umore e distende gli animi se siete impegnati in letture più complesse. Secondo me potrebbe piacere a chi ha apprezzato lo stile di Wataru Yoshizumi perché si caratterizza in egual modo per la bellezza del tratto grafico e per la capacità di raccontare con brio protagoniste dalle caratteristiche apparentemente assurde. Anche qui, inoltre, i protagonisti maschili restano in secondo piano lasciando mantenere la cabina di regia all'(anti)eroina.
Riflessione a parte è per il finale, che contribuisce ad abbassare il voto che ho dato. Dopo 8 volumi di episodi, coinvolgenti in alcuni aspetti più di altri, speravo si concretizzasse in una situazione più definita. Mi ha lasciato la sensazione di essere incompiuto e - infondo - con un messaggio diverso rispetto a quello di apertura. Resta comunque una serie shoujo, che indipendentemente dal finale, è apprezzabile e ricca di appigli simpatici.
I protagonisti di questa storia sono i liceali Haru e Nanoka, rispettivamente presidente e membro del club scolastico di cucina. Nanoka è l'antieroina per eccellenza: nulla del suo aspetto e del suo comportamento (disprezzabile dallo stesso sesso) è dato al caso, si impegna con determinazione per essere la più bella e ambita della scuola al fine di attirare il "Buon Partito". Tra i potenziali candidati, la sua attenzione ricade su Haru, che lei considera "uomo del suo destino" per i suoi modi gentili e non convenzionali nel trattare con le ragazze. Nanoka, attenta a ad ogni singolo dettaglio del suo aspetto e abituata ad essere adulata da tutti, si troverà in un rapporto dove il suo lui è "liscio" come il burro fuso.
La storia, senza svelarne i retroscena, racconta il modo in cui queste due persone completamente diverse sopravvivono alle classiche dinamiche (e minacce) di coppia. Se Nanoka mantiene con tenacia le redini della sua relazione d'amore, Haru è impegnato su un altro obiettivo personale che lo distrae e allo stesso tempo lo rende affascinante. L'ingenuità del protagonista maschile e l'irruenza (talvolta condita da incredulità) della protagonista femminile sono i due ingredienti che mantengono la lettura vivace e ironica; senza contare i visi distorti di Nanoka, il cui effetto sorpresa mi ha scatenato delle risate di cuore. Nonostante l'impegno per apparire perfetta, la protagonista è talmente naturale e schietta da collezionare più guai che prodezze. Lui, poveraccio, condisce con qualche dolce gli episodi ma la sua presenza si mantiene tiepida.
Nel complesso è una serie shoujo carica di buon umore e distende gli animi se siete impegnati in letture più complesse. Secondo me potrebbe piacere a chi ha apprezzato lo stile di Wataru Yoshizumi perché si caratterizza in egual modo per la bellezza del tratto grafico e per la capacità di raccontare con brio protagoniste dalle caratteristiche apparentemente assurde. Anche qui, inoltre, i protagonisti maschili restano in secondo piano lasciando mantenere la cabina di regia all'(anti)eroina.
Riflessione a parte è per il finale, che contribuisce ad abbassare il voto che ho dato. Dopo 8 volumi di episodi, coinvolgenti in alcuni aspetti più di altri, speravo si concretizzasse in una situazione più definita. Mi ha lasciato la sensazione di essere incompiuto e - infondo - con un messaggio diverso rispetto a quello di apertura. Resta comunque una serie shoujo, che indipendentemente dal finale, è apprezzabile e ricca di appigli simpatici.
Come farti dire "ti amo"? è una manga di genere shoujo di Masami Nagata, portato in Italia dalla Goen.
In patria si è concluso con 9 volumi; qui da noi sono stati pubblicati a tutt'oggi 7 volumi, che io mi sono dovuta sforzare di leggere, avendoli ormai acquistati.
Probabilmente per il genere, non ci si può aspettare chissà quale storia e personaggi, ma neppure incappare in uno sviluppo che a tratti è risultato lento o addirittura noioso, salvo qualche lieve inpennata negli ultimi volumetti, ma nulla di travolgente o entusiasmante, almeno per me, o forse non sono portata per letture così dolci e tranquille.
La protagonista Nanoka è una liceale abituata ad usare tutte le tattiche del caso per far capitolare i ragazzi ai suoi piedi, per il semplice gusto di essere al centro costante delle attenzioni maschili, ma in realtà, mai realmente coinvolta dal ragazzo di turno che scarica senza esitare, se per qualche ragione, il tizio non si rivela all'altezza alle sue aspettative.
Un' apparente mangiatrice di uomini, in realtà, una giovane con le sue insicurezze, che si fa forte delle sue tecniche di seduzione, buone per tutte le stagioni e valide per conquistare qualsiasi ragazzo, o così crede lei.
Questa in linea generale la trama centrale dell'opera.
Naturalmente le cose non sono affatto così, e quando Nanoka si innamorerà - per la prima volta sul serio - dell' occhialuto Haru, presidente del club di cucina, tutte le sue ferree certezze su come conquistare un ragazzo, saranno messe in discussione o addirittura confutate, perchè Haru non reagisce come gli altri ragazzi.
Il problema di questo manga è una trama che sembra non decollare mai, a tratti monotona e ripetitiva, e dei personaggi che non brillano caratterialmente, anzi appaiono piuttosto scialbi, canonici, non odiosi, ma neppure così affascinanti da saper catturare il lettore, quando non cadono in comportamenti un po' stupidi.
Nanoka stessa non è riuscita, almeno all'inizio, a catturare le mie simpatie, piuttosto la trovavo superficiale e irritante nel suo voler applicare le sue teorie di conquista a tutte le altre fanciulle come lei, a cui sente di dover donare le sue perle di saggezza, troppo convinta che ciò che va bene per lei, vada bene anche agli altri.
Nella storia manca qualcuno che le faccia da contraltare e la metta in discussione sul serio; tutti, ragazzi e ragazze, pendono dalle sue labbra, e l'unica che la contrasta, seppur in maniera minima e la sua compagna di classe, Tamaki, un po' risentita con lei per vecchi trascorsi.
Nanoka mi ha fatto tenerezza solo quando, finalmente, l'ho vista vacillare e commettere un errore, quando rivela le sue insicurezze e fragilità di adolescente.
Haru è il classico bravo ragazzo, sempre gentile e calmo, non particolarmente intraprendente, ma aperto con tutti e pronto a dare una mano, non certo uno sciupafemmine.
Forse proprio per queste sue qualità farà innamorare di sè un'altra bella ragazza, Akari, più bella ancora della protagonista, una figura femminile interessante per la sua avversione/odio verso gli uomini, che fa di lei l'opposto di Nonoka.
Il problema dei personaggi secondari, quando sono interessanti, è che emergono poco e non hanno tantissimo spazio, restano ai margini e sono tratteggiati piuttosto frettolosamente; la vicenda di Akari ha un suo sviluppo, ma è sempre in funzione solo della protagonista; oppure gli viene dato eccessivo spazio come a Kenko, ragazzo bello e popolare ma vacuo e contraddittorio, che dice il contrario di ciò che pensa, ed entra in rivalità col fidanzato di Nonoka, in una maniera abbastanza insulsa, ha un debole per la protagonista, ma non ha il carisma per sottrarla ad Haru, non è mai davvero una minaccia. In realtà, nella storia non c'è nessuna tensione di questo genere, i sentimenti sono forti, tranquilli e sicuri, e le piccole incertezze, le incomprensioni si risolvono sempre in fretta e senza drammi.
I disegni non sono brutti, il tratto è morbido e dolce, tipico di questo genere; ci sono rossori, batticuori, fiori e gli sfondi sono essenziali, direi ridotti al minimo dove serve.
Che dire in definitiva di questo manga?
Non ho molta voglia di proseguire la lettura, di cui mi aspetto un sicuro, prevedibile lieto fine.
Se avete voglia di qualcosa di leggero, romantico e non troppo impegnativo, va benissimo, non è neppure così malvagio, ma non aspettatevi chissà che storia. Ci sono di sicuro shoujo migliori di questo.
Voto 5 e mezzo.
In patria si è concluso con 9 volumi; qui da noi sono stati pubblicati a tutt'oggi 7 volumi, che io mi sono dovuta sforzare di leggere, avendoli ormai acquistati.
Probabilmente per il genere, non ci si può aspettare chissà quale storia e personaggi, ma neppure incappare in uno sviluppo che a tratti è risultato lento o addirittura noioso, salvo qualche lieve inpennata negli ultimi volumetti, ma nulla di travolgente o entusiasmante, almeno per me, o forse non sono portata per letture così dolci e tranquille.
La protagonista Nanoka è una liceale abituata ad usare tutte le tattiche del caso per far capitolare i ragazzi ai suoi piedi, per il semplice gusto di essere al centro costante delle attenzioni maschili, ma in realtà, mai realmente coinvolta dal ragazzo di turno che scarica senza esitare, se per qualche ragione, il tizio non si rivela all'altezza alle sue aspettative.
Un' apparente mangiatrice di uomini, in realtà, una giovane con le sue insicurezze, che si fa forte delle sue tecniche di seduzione, buone per tutte le stagioni e valide per conquistare qualsiasi ragazzo, o così crede lei.
Questa in linea generale la trama centrale dell'opera.
Naturalmente le cose non sono affatto così, e quando Nanoka si innamorerà - per la prima volta sul serio - dell' occhialuto Haru, presidente del club di cucina, tutte le sue ferree certezze su come conquistare un ragazzo, saranno messe in discussione o addirittura confutate, perchè Haru non reagisce come gli altri ragazzi.
Il problema di questo manga è una trama che sembra non decollare mai, a tratti monotona e ripetitiva, e dei personaggi che non brillano caratterialmente, anzi appaiono piuttosto scialbi, canonici, non odiosi, ma neppure così affascinanti da saper catturare il lettore, quando non cadono in comportamenti un po' stupidi.
Nanoka stessa non è riuscita, almeno all'inizio, a catturare le mie simpatie, piuttosto la trovavo superficiale e irritante nel suo voler applicare le sue teorie di conquista a tutte le altre fanciulle come lei, a cui sente di dover donare le sue perle di saggezza, troppo convinta che ciò che va bene per lei, vada bene anche agli altri.
Nella storia manca qualcuno che le faccia da contraltare e la metta in discussione sul serio; tutti, ragazzi e ragazze, pendono dalle sue labbra, e l'unica che la contrasta, seppur in maniera minima e la sua compagna di classe, Tamaki, un po' risentita con lei per vecchi trascorsi.
Nanoka mi ha fatto tenerezza solo quando, finalmente, l'ho vista vacillare e commettere un errore, quando rivela le sue insicurezze e fragilità di adolescente.
Haru è il classico bravo ragazzo, sempre gentile e calmo, non particolarmente intraprendente, ma aperto con tutti e pronto a dare una mano, non certo uno sciupafemmine.
Forse proprio per queste sue qualità farà innamorare di sè un'altra bella ragazza, Akari, più bella ancora della protagonista, una figura femminile interessante per la sua avversione/odio verso gli uomini, che fa di lei l'opposto di Nonoka.
Il problema dei personaggi secondari, quando sono interessanti, è che emergono poco e non hanno tantissimo spazio, restano ai margini e sono tratteggiati piuttosto frettolosamente; la vicenda di Akari ha un suo sviluppo, ma è sempre in funzione solo della protagonista; oppure gli viene dato eccessivo spazio come a Kenko, ragazzo bello e popolare ma vacuo e contraddittorio, che dice il contrario di ciò che pensa, ed entra in rivalità col fidanzato di Nonoka, in una maniera abbastanza insulsa, ha un debole per la protagonista, ma non ha il carisma per sottrarla ad Haru, non è mai davvero una minaccia. In realtà, nella storia non c'è nessuna tensione di questo genere, i sentimenti sono forti, tranquilli e sicuri, e le piccole incertezze, le incomprensioni si risolvono sempre in fretta e senza drammi.
I disegni non sono brutti, il tratto è morbido e dolce, tipico di questo genere; ci sono rossori, batticuori, fiori e gli sfondi sono essenziali, direi ridotti al minimo dove serve.
Che dire in definitiva di questo manga?
Non ho molta voglia di proseguire la lettura, di cui mi aspetto un sicuro, prevedibile lieto fine.
Se avete voglia di qualcosa di leggero, romantico e non troppo impegnativo, va benissimo, non è neppure così malvagio, ma non aspettatevi chissà che storia. Ci sono di sicuro shoujo migliori di questo.
Voto 5 e mezzo.
Questo manga nasce da una one-shot che ha avuto molto successo fra il pubblico in Giappone, e per questo l'autrice ha deciso di trasformarla in una serie vera e propria. E meno male, aggiungo io, perché la trama è frizzante, leggera, una ventata d'aria fresca, con disegni molto dolci e aggraziati. L'autrice è attenta ai dettagli, le espressioni dei protagonisti sono molto curate, e il tratto è morbido, piacevole.
Relativamente alla trama, Nanoka è una ragazza molto forte e sicura di sé, e trasmette questa sicurezza anche a chi legge. Non si sente la classica insicurezza/fragilità dell'eroina shoujo, ma un deciso "So quello che voglio e so come ottenerlo". Il che per certi versi è anche istruttivo, ma per non rendere le cose troppo serie l'autrice ha avuto l'interessante idea di inserire le "pillole di saggezza" di Nanoka su come comportarsi con i ragazzi per poi smontarle una dopo l'altra (o quasi); perché alla fine in amore l'unica regola è che non ci sono regole.
Do un voto relativamente alto, 8, perché trovo che possa essere una lettura molto interessante per le ragazze che si affacciano al delicato mondo dei sentimenti, e anche per chi ha semplicemente voglia di leggere uno shoujo leggero e rilassante. Inoltre mi sono innamorata dei disegni, lo confesso.
Relativamente alla trama, Nanoka è una ragazza molto forte e sicura di sé, e trasmette questa sicurezza anche a chi legge. Non si sente la classica insicurezza/fragilità dell'eroina shoujo, ma un deciso "So quello che voglio e so come ottenerlo". Il che per certi versi è anche istruttivo, ma per non rendere le cose troppo serie l'autrice ha avuto l'interessante idea di inserire le "pillole di saggezza" di Nanoka su come comportarsi con i ragazzi per poi smontarle una dopo l'altra (o quasi); perché alla fine in amore l'unica regola è che non ci sono regole.
Do un voto relativamente alto, 8, perché trovo che possa essere una lettura molto interessante per le ragazze che si affacciano al delicato mondo dei sentimenti, e anche per chi ha semplicemente voglia di leggere uno shoujo leggero e rilassante. Inoltre mi sono innamorata dei disegni, lo confesso.