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optimus07

Volumi letti: 22/22 --- Voto 7
Quello che oggi mi appresto a recensire, è una storia di cui ho visto solo la prima stagione anime. Rimasto particolarmente compiaciuto, ho chiesto ad un mio amico di prestarmi l'intera opera e, dopo circa un mesetto di lettura, posso finalmente esporre le mie impressioni su "Beastars", opera pubblicata su Shuukan Shounen Champion tra il 2016 e il 2020.

La trama si può, in soldoni, esporre così: in un mondo popolato unicamente da animali, Legoshi, lupo grigio per natura carnivoro, vive in modo molto negativo il suo essere, finché, dopo aver conosciuto una coniglietta, Haru, inizia a innamorarsi di lei. Ovviamente, la coppia vivrà una serie di disavventure, in quanto Erbivori e Carnivori, all'interno del racconto, solo di recente hanno avuto una convivenza (neanche troppo) pacifica. Gli equilibri vengono sconvolti con la misteriosa morte di un alpaca, studente dell'Istituto scolastico da loro frequentato e loro compagno di scuola.

Parto esprimendo gli aspetti positivi di quest'opera: i personaggi. Il modo in cui ogni animale si muove all'interno della storia raccontando il proprio vissuto, la propria vita e i propri traumi è pressoché insuperabile e su questo non si discute proprio: c'è una profondità psicologica non indifferente all'interno di "Beastars" che sicuramente non passa affatto inosservata. Paru Itagaki, autrice dell'opera, ha fatto un ottimo lavoro. Legoshi, personaggio che a prima vista potrebbe sembrare contraddittorio, ha, in realtà i suoi buoni motivi per sentirsi in difetto col mondo. Stessa cosa può dirsi per Louis, un cervo rosso con cui inizialmente il lupo si troverà a scontrarsi, ma con cui poi diventerà grande amico, che ha sulle spalle un passato per nulla invidiabile e di cui cercherà piano piano di sbarazzarsi. L'idea di rappresentare i personaggi come animali è geniale perché non si ha un riferimento ad una persona specifica: tutti possiamo ritrovarci in dei momenti di debolezza e, purtroppo, molto spesso ci viene difficile superarli. Alla fine, il tutto si riduce al semplice fatto che sono le relazioni sociali a salvarci, è il nostro rapporto con il prossimo che ci forma e ci rende quelli che siamo. "Nessuno si salva da solo".

Plauso va naturalmente anche alle tematiche che, seppur "nascoste", sono piuttosto evidenti e ben delineate, prima tra tutti la questione del razzismo: gli Erbivori hanno paura dei Carnivori perché temono che potrebbero sbranarli da un momento all'altro e, perciò, li tengono a distanza e non si fidano di loro. Di nuovo, qui è importante evidenziare il fatto che, al di là della loro natura, dietro quegli animali si nascondono sentimenti e che è tutto un preconcetto costruito dalla società. Il fatto che i Carnivori si nutrano di carne, non significa che siano a prescindere degli esseri cattivi. Lo stesso Legoshi è un Carnivoro, eppure vuole reprimere se stesso. Fa bene? Fa male? Ai posteri l'ardua sentenza, io non posso dirvi troppo perché altrimenti vi rovinerei la storia. Sotto questo punto di vista, mi verrebbe da definire "Beastars" un'opera pedagogica a pieno titolo, un racconto che, agli occhi dei più ingenui (bambini e ragazzi) può trasformarsi in un'occasione per educarsi al rispetto verso il prossimo e al rifuggire ogni pregiudizio nei confronti di coloro con cui entriamo in contatto.

Ora, purtroppo, mi tocca passare agli aspetti negativi, perché devo anche giustificare il motivo del come mai quest'opera non si sia beccato un 10 pieno nonostante questi elogi. Beh, molto semplicemente, il problema sono i personaggi. Esatto, questo tema è croce e delizia dell'intera opera. Se da una parte vediamo un'analisi dettagliata dei pensieri di ognuno, dall'altra, forse per dare un'impostazione alla narrazione il più corale possibile, è andato ogni tanto perdendosi il fulcro della trama. Compaiono molto spesso personaggi che sembra ricopriranno ruoli importanti ma che poi, in realtà, sono lì solo per fare numero e allungare il brodo. Mi vengono in mente Sagwan e Seven (che incontrerete molto avanti nella storia) che oltre a fornire supporto a Legoshi, non avranno assolutamente nessun compito particolare. Degli stessi Yafya e Gosha (ben più centrali rispetto ai due precendenti) viene raccontato il passato ma, sinceramente, del primo non mi è rimasto quasi niente, sono sincero. Occasione sprecata anche con Gohin che, dopo un po', viene praticamente accantonato e dimenticato in un angolino. Mano a mano che si va avanti, si ha quella terribile impressione di star leggendo un'opera differente o magari addirittura un sequel. Questo evento si nota soprattutto nella terza "saga" (in realtà, l'autrice ha inserito nei volumetti una riflessione su questo termine affermando che non dividerebbe "Beastars" in archi narrativi ma io l'ho fatto perché così vi può aiutare più facilmente ad avere una visione di insieme) in cui tutto quello che è stato fino ad allora, viene accantonato e si inizia con qualcosa che non ha quasi niente a che fare con i volumetti precedenti.

Attenzione: questa parte contiene spoiler!

Altro punto a sfavore, riguarda da una parte il modo in cui gli ultimi volumi sono stati "rushati", e dall'altra la gestione del rapporto tra Haru e Legoshi. Quanto agli ultimi volumi, a dire il vero, rileggendoli, ci sono tanti avvenimenti, però, non so, non ho avuto lo stesso interesse verso la storia che, invece, mi ha tenuto incollato alle pagine nei primi 12 volumi circa. Ho avuto a un certo punto l'impressione che l'autrice volesse concludere tutto e mandare in soffitta tutti i personaggi il prima possibile. Sarà stata una sensazione, probabilmente rileggendola potrei cambiare idea ma sono qui per parlarvi delle mie impressioni a caldo. In caso, aggiornerò la recensione. Quanto al rapporto tra Legoshi e Haru, con l'avanzare della trama ho trovato veramente sbagliato il modo in cui la storia tra i due innamorati è proceduta. Haru (giustamente) chiedeva più attenzioni e Legoshi ogni volta rispondeva con "devo diventare più forte e non posso dirti niente", fino ad arrivare a momenti davvero patetici che, se ci penso ancora, mi fanno venire l'orticaria. Un vero peccato, perché ho fatto il tifo per loro due (e per Legoshi in primis) sin dal primo capitolo della storia ma, piano piano, ho iniziato ad odiare i loro momenti romantici. Dispiace davvero tanto per tutto ciò che ho dovuto leggere.

Fine parte contenente spoiler

Se siete arrivati fino a qui sani e salvi, la recensione è finita. Complimenti! Spero di non avervi annoiati. Voglio solo aggiungere che consiglio questo bellissimo, ma a tratti barcollante, "Beastars" a coloro che sono alla ricerca di un'opera originale che tratta a sua volta in modo originale dei temi attualissimi. È tutto.


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Killa85

Volumi letti: 22/22 --- Voto 8
Parto col dire che "Beastars" è una di quelle opere che mi porto nel cuore. Amo la sua originalità e il modo in cui Paru Itagaki ti fa empatizzare con i personaggi. In paio di scene comprese nei primi 12 volumi, ho pianto (ma veramente). Cerco di non fare spoiler.

I primi 12 o 13 volumi (non so dire con esattezza), ovvero i primi due archi narrativi li ho trovati perfetti (sono da 10 come voto, per quel che mi riguarda). Le relazioni dei personaggi, i conflitti interiori, la tensione sempre più alta e colpi di scena che davvero non mi aspettavo. Bellissimo. Qualcosa poi, però, è andato storto. La stessa Paru ha ammesso che quando ha iniziato quest'opera, non aveva un'idea precisa su come l'avrebbe poi sviluppata.

Sarà per il successo improvviso, la mole di lavoro e il peso delle aspettative, ma dal volume 13/14 diventa, purtroppo, un bel minestrone. Pieno di buoni ingredienti ma... veramente troppo pieno per 22 volumi. Perdiamo dei personaggi ben idealizzati e sostituiti da altri meno definiti e che non hanno avuto nessun peso ai fini della trama. Tanti archi narrativi lasciati in sospeso. Dialoghi troppo lunghi. Anche durante i combattimenti parlano troppo. Si sente che l'autrice voleva raccontare tutto, ma allo stesso tempo non vedeva l'ora di finire. Mi dispiace per lei, perché si vede che ha amato la sua opera.

Comunque nonostante questo, ho amato "Beastars" . E ve lo consiglio assolutamente.
Molti si preoccupano per la terza stagione della serie animata; che non riesca a coprire tutti i volumi. E io penso che sarebbe un bene, invece. Gli elementi essenziali sono pochi in verità. Molte cose si possono tranquillamente tagliare, mantenendo la trama intatta. Rimango in attesa per il 2024.

Ciao Legoshi, ti ho adorato da morire!


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Shiho Miyano

Volumi letti: 22/22 --- Voto 8,5
«Beastars» è la prima opera serializzata di Paru Itagaki, iniziata nel 2016 si è conclusa, in ventidue volumi, nel 2020. Era stata preceduta da un volume unico, «Beast Complex», raccolta di storie brevi che presenta, in modo ancora frammentario, universo e temi sviluppati poi in questa, pluripremiata, «Beastars».

L’incipit del racconto è l’uccisione di Tem, giovane alpaca e membro del club di teatro, all’interno dell’istituto scolastico Cherryton frequentato dai ragazzi di questa società in cui animali antropomorfi convivono, cercando di ridurre al minimo i problemi della coesistenza fra erbivori e carnivori.

Si tratta di un’opera in cui si intrecciano diversi filoni: il “giallo” da cui parte la storia, il romanzo di formazione del protagonista, la descrizione di questa società e dei suoi problemi. La scelta di ambientare la storia fra animali antropomorfi sembra essere meno pretestuosa che in altre opere: non è un “parlare di un altro mondo, per parlare del nostro” sfruttando gli animali per un effetto buffo; c’è, invece, una sorta di interesse direi quasi “etologico”, un gioco intellettuale del provare a immaginare problemi e soluzioni di una eventuale società di animali antropomorfi, e questo diverte più di quanto si possa pensare inizialmente. Anche nei disegni traspare questo interesse, ad esempio la coda di Legoshi e quelle degli altri canidi sottolineano con precisione le emozioni che provano. Nell'approcciarsi a questa storia c’è da tenere presente che, evidentemente, Paru Itagaki ama spiazzare il lettore: i suoi personaggi sono campioni del pensiero laterale; i loro processi mentali sono spesso inaspettati e contro-intuitivi, eppure non irritano. È molto facile affezionarsi a loro, protagonisti e comprimari. Facile affezionarsi a Legoshi, imponente, timido e generoso, che - dal momento che frequentava lo stesso club di teatro di Tem - vuole capire cosa sia successo e lo vediamo cercare di capire e tentennare, fra impegno fisico e investigazione, con quel tocco di ingenuità che, scopriamo subito, gli è proprio; ancora più facile è affezionarsi a Louis, cervo rosso, stella del club di teatro, presentato come rivale di Legoshi per la conquista della coniglietta Haru e, rapidamente, acquisire uno spessore non da poco, personaggio di una potenza singolare. Riuscita anche Haru, caratterizzata dal coraggio che deriva dal sapersi fisicamente debole. Se la poca esperienza dell’autrice negli ultimi archi si fa sentire, la capacità di creare personaggi decisamente interessanti, intriganti (e spiazzanti) è sicuramente un pregio e su questo non delude: i personaggi sono tanti e ognuno riesce a suscitare interesse, ad avere un suo perché, anche il bighorn Pina, su cui inizialmente avevo molti dubbi.

Un manga che diverte e interroga il lettore, con il gusto di non tralasciare gli angoli meno nobili della vita degli animali (umani e non), i desideri, le ambiguità, la rabbia, anche la follia. Non c’è la volontà di mettere a suo agio il lettore, rimane sempre un piccolo sottofondo di ruvidezza, una visione peculiare che rimane interessante. Il tratto dell’autrice si fa più sicuro con i volumi ed è più efficace che estetizzante, anche a questo tratto è facile affezionarsi.

«Beastars» lo definirei un manga che parte e ti conquista subito, sulla media distanza perde un po’, ma rimane comunque una lettura piacevole fino all’ultimo volume, con un finale leggermente affrettato, ma che non delude.


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menelito

Volumi letti: 22/22 --- Voto 7,5
Attenzione, la recensione contiene lievi spoiler;
impossibile da evitare se si vuole fare un discorso completo.

Sono molto combattuto sul ritenerla un'occasione sprecata oppure, semplicemente, un'ottima opera fuori dai canoni e niente più.
Aveva un potenziale enorme, ma si è persa in banalità incredibili, come ragionamenti cervellotici e contraddittori; eventi solo in apparenza fondamentali che avrebbero dovuto dare una svolta ad alcuni personaggi ma di fatto vengono "dimenticati" dopo pochi capitoli; linee di trama repentinamente aperte ed allo stesso modo abbandonate senza alcun motivo; oppure l'inserimento in corso di alcuni personaggi che di fatto aggiungono poco o niente alla storia, nonostante un paio di questi avrebbero dovuto essere di fondamentale importanza; o ancora dei personaggi dotati di caratteristiche proprio senza senso (come un certo personaggio che, per qualche motivo, non è dotato di saliva velenosa ma direttamente di una sostanza che pare acido solforico...).
E sì, parlo di mancanza di senso in un universo con degli animali parlanti perché almeno in diversi casi la caratterizzazione del personaggio antropomorfo va di pari passo con le caratteristiche comunemente conosciute dell'animale reale che rappresenta, mentre in altri casi questo concetto basilare non viene affatto applicato.
Tutto questo tralasciando l'assurda logica della genetica di questo universo, che meriterebbe un discorso a parte... ma quella fa parte del "patto narrativo"; il lettore può anche starci a passare sopra certe cose, purché il resto della storia venga reso più interessante dall'inserimento di questi elementi 'nonsense'.

E il sassolone dalla scarpa ce lo siamo levato... ora passiamo finalmente ai lati positivi!
Primo: questa storia è Divertente non perché faccia ridere a crepapelle, ma perché appassiona in molti dei suoi lati.
I personaggi principali hanno personalità molto accattivanti: Legoshi è un pezzo di pane, capace però di sfoderare gli artigli nel momento del bisogno; Haru col tempo diventa forte e non solo negli atteggiamenti, ma anche nello spirito; Louis vive avventure, come dire, particolari... e da personaggio quasi spocchioso diventa tragicomico rendendolo inaspettatamente uno dei miei preferiti.
Insomma, il cast principale per tirare fuori qualcosa di interessante c'è tutto, e devo dire che per la maggior parte della storia ci sono riusciti eccome. Per esempio ho apprezzato la rappresentazione dei rapporti fra alcuni personaggi, come Legoshi e Jack; divertenti o a volte proprio toccanti. O tristi. Come nel finale dove mi ha sorpreso la piega che si è voluto dare ad alcuni personaggi fondamentali; non ho gradito tali avvenimenti proprio per la simpatia che provavo per i suddetti personaggi, ma ho apprezzato la non banalità di questa scelta.
Da aggiungere che, soprattutto nella prima parte, ci sono degli elementi che rasentano il thriller; l'ombra dell'assassino nascosto fra la gente che si conosce è un elemento che non mi è dispiaciuto affatto ed ha aggiunto una buona tensione allo svolgimento della storia.

Infine i disegni: li ho adorati; non sono di un'accuratezza magistrale, anzi, ma credo sia stato fatto un ottimo lavoro sull'espressività dei personaggi (Haru è il top) e da questo stile grafico "particolare" penso ne abbiano giovato sia i momenti di tensione, sia i momenti più comici. Col passare dei volumi ho percepito un'evoluzione dal punto di vista grafico, ma trovo che ciò non abbia né migliorato né peggiorato l'esperienza di lettura, quindi lo ritengo uno sviluppo ininfluente.

In conclusione: una bella storia di misteri, amori, disagi e riflessioni.
La migliore del mondo? Assolutamente no. Ma mi ha fatto riflettere e notare che, come la società presente in questa storia, anch'io spesso mi contraddico nei miei ideali... e, ultimo ma non ultimo, mi sono divertito parecchio nel leggerla.


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xxDenix28

Volumi letti: 22/22 --- Voto 9,5
Un commento su "Beastars" per, magari, convincere qualche curioso a iniziare la lettura.

Preambolo, "Beastars" è un manga che ci porta all'interno di una società interamente formata da animali antropomorfi, di cui fanno parte carnivori ed erbivori, in un mondo moderno e attuale. Qui seguiremo le vicende di uno studente, Legoshi, un lupo grigio. Se posso dire, ottima impalcatura per nascondere situazioni molto attuali che accadono nel nostro mondo, e camuffarle sotto forma di istinti, razze e necessità grazie all'aiuto degli animali.

La storia si divide in due archi narrativi, non fatevi prendere troppo dalla prima metà del primo arco, in quanto servirà per lo più a presentare i personaggi attraverso un ambiente scolastico, come nelle migliori commedie romantiche, questo vi permetterà di inquadrare il carattere dei personaggi e a mettere alcuni punti fermi che si protrarranno per tutta l'opera. Andando avanti con la lettura inizierete ad avere un accenno del vero "Beastars" con la conclusione del primo arco.
Con l'inizio del secondo arco, l'opera cambia genere passando dal genere Scolastico/Slice of Life a quello Drammatico/Psicologico, è un cambiamento importante che probabilmente ha portato a far storcere il naso a qualche lettore, per questo lo voglio sottolineare. Come detto il secondo arco prenderà altre vie, passando per diversi aspetti della società moderna: mafia, tabù, situazioni familiari, eroi popolari... peccando un po' nella caratterizzazione di nuovi personaggi secondari, come invece non lo è stato nella prima parte del manga, cercando di chiudere alcuni punti e ahimè aprendone altri che resteranno incognite.

Conclusioni, "Beastars" per me è un ottimo manga shounen che tocca vari generi e che fa da specchio alla società attuale, sono stato felice di seguire le avve... la vita di Legoshi e la sua maturazione, insieme ovviamente agli altri personaggi principali non citati in questa recensione (che meritano tanto), e a prova di questo, mi sono sentito perso al suo finale come quando si ritorna da un lungo viaggio che non si voleva finire.

Buona lettura e un grazie a Paru Itagaki.


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vittoluca

Volumi letti: 22/22 --- Voto 9
Indubbiamente tra i manga meglio riusciti degli ultimi anni.

Analisi della storia (no spoiler):
La storia di un amore impossibile e di un lupo che deve lottare per farsi valere, anzi per far valere i suoi pensieri in un mondo confuso, bigotto e corrotto. Questo è il contesto dove si ambienta la storia.
Presentatosi come un classico slice of life scolastico, dopo il sesto volume Beastars trova la sua dimensione ampliando i suoi orizzonti anche all'esterno dell'istituto ma pur sempre mantenendo i canoni classici del genere.
Tra trame che si intrecciano in maniera lineare, colpi di scena tra una pagina e l'altra, evoluzioni incredibili dei personaggi l'autrice è sempre riuscita a tenermi incollato ad ogni singolo volumetto.
La trama avanza a tratti galoppanti, dettando un ritmo per niente scontato che alterna scene di combattimento molto dinamiche a passeggiate rilassanti anche interne allo stesso capitolo.

Personaggi (no spoiler):
Il cast iniziale di Legoshi, Luis e Haru rappresenta il più classico triangolo amoroso tipico del genere, perciò non voglio soffermarmi su questo, quanto più sul rapporto tra i primi due davanti al quale sono rimasto veramente sbalordito. I personaggi secondari appaiono a volte un po' invasivi in alcuni tratti di narrazione occupando interi capitoli come esclusiva a loro, ma andando avanti con la narrazione potremo capire il perchè di quel focus.
In alcuni tratti di trama proprio il cast allargato diventa interamente protagonista, diventando una vera e propria opera corale dove addirittura Legoshi viene lasciato in secondo piano. I cattivi sono perfetti per la storia da raccontare, perchè le loro motivazioni (contestualizzate nel mondo dove vivono) sono condivisibili da parte del pubblico, che però è cosciente di condannarne i metodi.

In un mondo così crudele è facile empatizzare con ogni personaggio perché, chi più e chi meno, ne condividiamo atteggiamenti e ideali e questo è il vero punto di forza del manga.

Ambientazione:
Il mondo dove vivono i personaggi è spietato, crudele e spesso ingiusto. La costruzione stessa della società e la rivoluzione che portano le vicende della storia fa cogliere il marcio di un mondo corrotto, un mondo con regole solo di facciata dove i più forti regnano. La critica sociale dell'autrice è chiara e diretta e ci porta a riflettere sulla nostra realtà.

Disegni:
Lo stile acquerellato dell'autrice è perfetto per la storia romantica ma decisa dell'opera. Durante i momenti più rilassanti anche i tratti si fanno più morbidi mentre durante i combattimenti i corpi si irrigidiscono e i movimenti sono più lineari, dinamici. Gli scontri sono sempre chiari e le espressioni dei personaggi sempre chiare.


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JackTheBeastar

Volumi letti: 22/22 --- Voto 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ho letto tutto "Beastars", c'è poco da dire...
Personalmente credo sia il miglior manga mai fatto.

Premessa a parte, giuro di non aver mai visto una tale profondità di tematiche in nessun opera. "Beastars" semplicemente, ti accompagna in un viaggio che ti illustra come è la realtà spiegandoti tutte le sue sfaccettature, sia negative che positive.

Tratta tematiche e argomenti di ogni tipo, citandone un paio, parliamo di: rabbia repressa, "desiderio", depressione, criminalità, illegalità, mafia, suicidio, autodistruzione, terrorismo, sessualità, prostituzione, amicizia, amore... e potrei continuare per molto.

Consiglio a chiunque di leggere questo manga, una volta finito è impossibile non innamorarsene.
Per coloro a cui interessa più la trama, sappiate che non è fissa come viene riferito in molte descrizioni; non stiamo parlando solamente del protagonista e di ciò che gli succede, stiamo parlando dell'intero universo che gli sta attorno. Per darvi una idea... in questo manga quasi ogni personaggio secondario che potreste vedere in qualche scena ha almeno un capitolo dedicato, poiché il desiderio dell'autrice non è quello di raccontare una semplice storia, ma di spiegare il meraviglioso universo parallelo a quello umano, che lei ha creato.

Ragazzi davvero, se non avete iniziato... leggetevi "Beastars", per coloro che adorano il realismo, come me, dateci un'occhiata.
Un'ultima cosa, non cadete nel pregiudizio del: "È un furry!" No non è così... io avevo fatto questo errore quando ho iniziato a vedere la serie animata, mi dicevo: "Guarda, una serie Netflix sui furry! Mai frase più stupida ho detto...

"Beastars" sarà parte della vostra vita una volta che lo avrete letto, vi auguro una buona lettura.

Jack


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Murtang96

Volumi letti: 15/22 --- Voto 9
"Beastars", per me, può essere considerata una delle opere migliori di questo decennio, e ben vale la fama che ha guadagnato da quando è uscito in Italia.
Nella mia recensione valuterò diversi aspetti del manga quali: stile, temi trattati, cura dei personaggi e dei luoghi, e ritmo narrativo. Tuttavia cercherò di ignorare la trama per evitare spoiler e cercherò inoltre di essere il più neutrale possibile.

A livello stilistico il manga può considerarsi una rivelazione in sé, ignorando i primi volumi dove il tratto può sembrare un bel po' incerto, vediamo una crescita stilistica con il progredire dell'opera, che tuttavia mantiene il suo carattere distintivo e fresco.

Il tema principale trattato in questa opera è la convivenza di carnivori e erbivori in un mondo dove la ragione contrasta i sensi, e il conflitto è all'ordine del giorno.
Ambientato in un mondo fin troppo simile al nostro, dove la vita reale si scontra con la politica corrotta che cerca di mantenere un ordine ideale, anche quando spesso non è realmente possibile, seguiamo le vicende di Legoshi, un lupo grigio, che crescendo si ritrova a doversi confrontare la società e coesistere con i suoi istinti più primordiali, lo vediamo crescere e combattere i dualismi della società e del suo carattere.

Una nota di merito va fatta all'autrice, che nel creare questa opera è riuscita a dare spazio agli innumerevoli personaggi secondari che compongono l'opera, che senza strappare la scena al nostro personaggio principale, risultano essere tridimensionali e interessanti quanto lui, e permettono di creare spessore all'opera e animano i luoghi, che possiedono in questo modo la stessa vita dei personaggi stessi.

La narrazione è forse il punto più forte di questo manga, il suo ritmo è perfettamente studiato, il passaggio dalle scene di dialogo a quelle di azione è eseguito magistralmente, durante i combattimenti il dialogo è ridotto al minimo permettendo così al lettore di soffermarsi ad osservare il tratto del disegno, e le scene discorsive non vengono appesantite più del necessario dai dialoghi, permettendo al lettore una lettura scorrevole e leggera.

Termino con una nota personale.
L'opera è ancora in corso, per questo non mi permetto di dare un voto più alto del 9, in quanto la conclusione di una manga nella mia opinione corrisponde a uno dei caratteri più importanti nel giudicare un'opera.

Utente120128

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Utente120128

Volumi letti: 12/22 --- Voto 8,5
Per ora sembrerebbe un piccolo capolavoro.

Tento di evitare ogni spoiler. Sono al dodicesimo volume e con ansia attendo i prossimi. La lettura è semplice e scorrevole. I dialoghi sono interessanti e mai banali o noiosi.
Un mondo animale ben sviluppato con tante peculiarità e aspetti intriganti. Oltre al tema principale della trama (un omicidio a scuola), ad attrarre la curiosità del lettore è infatti il mondo animale costruito attorno ai personaggi. Questo mondo è principalmente diviso in due: carnivori ed erbivori. Emerge un mondo a tratti molto violento, crudo e a tratti romantico. La convivenza tra specie diverse genera variegate situazioni. La storia è sviluppata molto bene e tiene incollato alla lettura. I disegni, tendenzialmente luminosi, sono accurati (se pur semplici). Adatto anche ad un pubblico adulto.

P.s. Ho visto qualche puntata dell'anime: a mio avviso perde molto, consiglio pertanto di godersi prima la lettura del manga.

Honze

Volumi letti: 15/22 --- Voto 1
La storia di "Beastars" perde fin troppo presto il filo conduttore originale che ha così tanto contribuito al suo iniziale successo.

Una narrazione in origine caratterizzata da molte tinte grigie e una premessa coraggiosa altresì volta a dissezionare il melting pot della società moderna e le fisiologiche difficoltà che ne derivano, sapientemente mascherando con furries crudi e adulti, drammi e speranze della quotidianità così facilmente immedesimabile dai lettori, con rapidità si trasforma in un vero e proprio cane intento a mordersi la coda, girando a vuoto ed abbandonando storia e personaggi così ben inizialmente caratterizzati nel più putrido ristagno immaginabile.

Privo di crescita, privo di senso, fin troppo privo di gusto, nell'avvicendarsi dei capitoli baratta stupidamente l’ottima premessa iniziale per banalità idiote ed ambientazioni vomitevoli in cui scientemente rigurgita i tanti personaggi creati e richiamati, protagonista, deuteragonista, antagonisti, aiutanti, secondari e di cornice, nella vana ricerca di un eccessivo distacco dall'apparente banalità del furry disneyano, pacioccone, amichevole, di percepita infima complessità, andando tuttavia a decadere alternativamente nella noia totale o in scene raccapriccianti di coprofilia, violenza sanguinaria, depravazioni, masochismo ed eccessive allusioni sessuali, complessivamente prive di alcun utile contributo nella crescita dei personaggi ovvero nello sviluppo della storia.

La continua e prepotente ricerca nei successivi capitoli di questo infrangere moralità e precetti assodati nella produzione di una storia, nel vano tentativo di apparire sempre “diversi”, non riesce tuttavia a garantire l’unicità dell’opera, facilmente determinatasi nei primi volumi e ben presto abbandonata, finendo per somigliare fin troppo nei momenti peggiori a qualche lurida fan-fic furry amatoriale del dark web e nei pochi passaggi migliori di questo blocco di idee, nel più sterile scambio di battute in episodi settimanali autoconclusivi di una noiosa rom-com priva di crescita, priva di sviluppo.

Abbandonate le interessanti premesse iniziali, cosa resta?

Una storia oramai noiosa che non progredisce; azioni prive di logica; personaggi che girano a vuoto nei soliti luoghi, compiendo azioni già viste; scene vomitevoli che non contribuiscono ad alcun sviluppo. Le ambientazioni stesse iniziano a venire private di razionalità. Il mondo e la società come sono stati fino ad oggi costruiti ed immaginati si espandono senza logica, forzatamente infiltrando diversità evolutive ed in conclusione richiamando alla stessa, banale, “magia Disney” degli animali parlanti cotanto avversata; i personaggi si mischiano nei soliti luoghi ed il lettore viene inondato da rigurgiti di nuove informazioni, dati e fatti mai prima di allora trattati, dispensati arbitrariamente da protagonisti, antagonisti e personaggi secondari, imposti per verità e dogma, vanamente cercando di arricchire una storia oramai sterile, un mondo oramai noioso. Tutto questo, causato dall'inutile e oramai perversa ricerca di apparire differenti. Nel vano tentativo di cercare qualcosa di più, si perde l’unicità originale della storia e dei personaggi, cadendo nel vuoto della noia e nel baratro del disgusto. Un’ottima premessa, uno sviluppo disgustoso, una prosecuzione noiosa.

Letto il primo arco narrativo, per non farsi lasciare un amaro gusto in bocca, è da abbandonare.

Goffredo Gamma
Goffredo Gamma

Volumi letti: 13/22 --- Voto 9,5
"Beastars" è uno shonen a "matrioska".
Camaleontico nei generi e ricco di quei piccoli dettagli che ti influenzano e invogliano ulteriormente la lettura.
La trama ha molti sviluppi quindi cercherò di semplificarla al massimo: Legosi è un lupo grigio, di 17 anni, che a causa della sua eccentricità non ha molti amici o comunque non ha buoni rapporti con i suoi compagni e un giorno, facendo la guardia a due suoi amici che stavano (contro le regole) occupando un'aula di notte ferisce e tenta di mangiare la piccola coniglietta Haru. Oltre a ciò l'omicidio subito dall'alpaca Tem causerà gravi problemi tra i ragazzi della scuola dove vive, e l'odio e la paura la faranno da padrone.
La storia praticamente inizia come un classico dramma scolastico, poi si passa al romanticismo più puro con tanto di triangolo amoroso e si sfocia, durante vari cicli successivi e alla ricerca dell'assassino di Tem, al thriller più cupo e adrenalinico e al dramma umano. Ma "Beastars" è anche una commedia, non sarà raro ridere alle reazioni dei personaggi, alle cose assurde che fa Legosi, o comunque ci saranno battutine grottesche e nerissime ad accompagnare il tutto.

"Beastars" è un titolo che si può descrivere con la parola: emozionante, un "100ml di adrenalina endovena" continuo, sia per il lato romantico complessato sempre in sviluppo tra Haru e Legosi, sia per il rapporto che lui avrà con se stesso, suo nonno e i suoi tantissimi amici veri che si farà durante la storia. Come ogni shonen ovviamente c'è la morale paiedeutica, come ad esempio il rispetto altrui e il non giudicare mai una persona perché non sapresti mai come potrebbe essere in realtà o come potrebbe cambiare. Esempi chiave sono Legosi, ovviamente, Haru che è una ragazza vera e umana, ricca di virtù e di debolezze, ma sempre forte e capace di tenere testa anche a un leone nonostante lei sia un soldo di cacio e poi l'assassino -di cui non rivelo nulla- ma l'autrice giocherà moltissimo con questo personaggio ambiguo che passa dall'essere dolce e "tenero" a un folle sofferente a causa della sua stessa natura e quindi pericolosissimo. Oltre a ciò il mondo e i personaggi sono molto dettagliati, quasi in maniera maniacale, anche in maniera etologica (la scienza che studia il comportamento degli animali), ad esempio i carnivori hanno occhi con pupilla piccolissima, mani e piedi dettagliati e "selvaggi" come direbbe Legosi, gli erbivori occhi pieni e iridi enormi, oppure i carnivori mangiano legumi, uova e pane sia perché necessitano determinate proteine e perché il masticare per loro è una cosa che li rilassa, e li fa sentire vivi.
"Beastars" ha tutte le carte in regola per essere un capolavoro, per i personaggi, la trama e i dubbi morali che ti crea e il fatto che abbia vinto il premio Osamu Tezuka ne è una prova, la cosa strana è che è l'opera di un'esordiente.