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DarkSoulRead

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7,5
“Le persone sono ossessionate dai buoni propositi. Persino le intenzioni migliori non sono che il frutto dell’egoismo o di un senso della giustizia deviato… diventano tanto comuni da accomunarsi come le nubi prima della tempesta. Una volta che questa si scatena possiamo evitare di venire travolti?
Il tempo passa lasciandomi indietro, se la tempesta deve colpirmi, preferisco che si tratti di una di quelle primaverili… quella che annuncia l’arrivo del bel tempo, quando crescono le piccole foglie verdi”.

“Inio Asano Short Stories” è una raccolta antologica di 13 storie brevi scritte da Asano tra il 2010 e il 2018, decade in cui il mangaka ha consolidato definitivamente la sua cifra stilistica, realizzando opere del calibro di “Buonanotte, Punpun” e “Solanin”, influenzando e scuotendo il movimento fumettistico nipponico come pochi altri autori seinen contemporanei.

Il volume si apre con “Il mostro Recchan”, che oltre ad essere un dichiarato omaggio ad “Akira” risulta una stilettata all’ipocrisia buonista della società giapponese in perfetto stile Asano, sempre in bilico tra nonsense e filosofia, tra messinscena e fotorealismo.
Notevole la sperimentale “Un uomo gentile” love story suddivisa in 3 capitoli in cui le stesse tavole ci vengono proposte prima da un punto di vista neutrale, poi da quello della protagonista femminile, ed infine da quello del protagonista maschile.
Asano stesso si aspettava di essere emulato dagli altri mangaka nella trovata originale e brillante di cambiare il punto di vista al lettore, tuttavia data una lieve inconsistenza narrativa (la storia è condensata in una breve passeggiata a cui l’uomo cerca di dare un seguito), e le modifiche apportate man mano con i cambi di prospettiva che non aggiungono alcun sottotesto o significato finale, arricchendo la lettura iniziale meno di quanto avrebbero potenzialmente potuto, la ministoria non ha purtroppo avuto il riscontro mediatico che l’idea meritava, rimanendo di fatto un unicum nel panorama manga.
Torna il tema del suicidio tanto caro all’autore, che esplora i social network tra politica e analisi demografiche, tra crisi adolescenziali ed erotismo soft, avventurandosi anche in temi per lui ancora inesplorati, come l’orrore della guerra, motivo di “Funghetti vs Bambù”, racconto che nonostante alcuni spunti interessanti non riesce a lasciare il segno.
Nel susseguirsi dei capitoli assistiamo Asano sperimentare e mutare stile, senza però mai perdere quella rimarcata libertà d’espressione che lo contraddistingue.
Il volume contiene numerose reference a più livelli: dal mainstream di “Doraemon” passando per le più ricercate citazioni al cinema, tra le quali spiccano “Sonatine” di Takeshi Kitano e “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Cohen.
Nel finale è presente anche un breve capitolo extra dedicato a Kengo Hanazawa, stimato collega e autore di “I am a hero”, (i due lavorano per la stessa rivista).

Tra alti e (fortunatamente pochi) bassi, ad innalzare il valore qualitativo del volume è “Tempest”, impressionante racconto distopico che sembra un episodio (di quelli usciti bene) di “Black Mirror”.
In un futuro imprecisato, compiuti gli 85 anni in Giappone gli anziani vengono sottoposti ad un esame che non ammette errori; in caso di mancato superamento dell’esame il cittadino viene privato di ogni diritto umano, compreso quello di poter utilizzare il proprio denaro. In alternativa può ricorrere al suicidio assistito. Il tutto per agevolare il sistema pensionistico nazionale e tagliare l’ingente esborso economico causato da individui considerati ormai improduttivi. Asano confeziona un gioiellino del dramma fantascientifico tanto bello da togliere il respiro, una visione utopistica di orwelliana memoria che si rivela una sorta di “Ikigami” in miniatura nei suoi inquietanti “messaggi dal futuro”. Anche l’idea di “sacrificare” una minoranza in virtù del benessere della nazione ricorda l’opera cult di Motorō Mase, che risulta una della maggiori fonti d’ispirazione di Asano per questo struggente racconto.

“Inio Asano Short Stories” è una gioia per gli occhi, un caleidoscopio di tecniche pittoriche che si impone visivamente come opera più eterogenea del sensei.
Nel volume sono presenti tutti i connotati stilistici dell’autore: dal tratto classico di “Solanin” fino al deformed di “Buonanotte, Punpun”, passando per il fotorealismo sperimentale del capitolo “La lampada delle falene” che ritroveremo in “Reiraku - La Caduta”, una delle opere di spicco dell’ultimo Asano.

Un volume da cui, nonostante qualche passaggio a vuoto, si evince tutta l’abilità narrativa e artistica di uno dei mangaka più importanti dell’era moderna.
Purtroppo la qualità è un po’ incostante, e dato che si passa da paragrafi carichi di pathos a capitoli decisamente evitabili senza alcun collante narrativo, c’è il rischio di restare un po’ insoddisfatti dalle aspettative generate dai momenti più alti.
Ad ogni modo una lettura decisamente consigliata, valida anche come entry point per l’autore, dato che spaziando in più campi riesce a coprire maggiormente il gusto comune, fattore di cui non sempre si beneficia quando si tratta di autori dalla specifica ricercatezza contenutistica come Inio Asano.


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Shura94

Volumi letti: 1/1 --- Voto 7,5
"Inio Asano Short Stories", come dice il titolo, è una raccolta di 13 storie brevi scritte e disegnate da Inio Asano tra il 2010 e il 2018. La raccolta è stata pubblicata in Italia da Panini Comics nel 2020.

Per quanto riguarda la trama delle singole storie, mi sembra inutile snocciolarle qui poiché rischierei di fare spoiler data la brevità dei racconti. Tuttavia, posso dire con schiettezza che alcune storie mi hanno colpito mentre altre non mi hanno preso più di tanto. Quella che mi ha colpito più di tutte è sicuramente “Tempest” (scritta nel 2018). È una storia che fa riflettere molto e che sottolinea come: “persino le intenzioni migliori non sono che il frutto dell’egoismo o di un senso di giustizia deviato”. Un’altra storia davvero interessante è Il Mostro “Recchan” (scritta nel 2015). In questa storia l’autore mette al centro dell’attenzione l’ipocrisia del genere umano. Infine, l’ultima storia che mi ha colpito positivamente è in realtà una sorta di trilogia. Si tratta della stessa storia raccontata da tre punti di vista diversi. Questa storia è stata scritta nel 2016 per pubblicizzare un liquore ed ho apprezzato molto la metodologia narrativa utilizzata dall’autore. Le altre storie non mi hanno colpito invece più di tanto anche se ho apprezzato il riferimento ad altre opere come nella storia intitolata D (scritta nel 2014) o anche nella storia “Mio Amato Kengo” (scritta nel 2016).

Ritengo che uno dei punti di forza dell’autore sia l’approfondimento psicologico dei personaggi che riesce a rappresentare sia con i disegni sia con le poche frasi che fa dire ad essi. Interessante, infine, è la postfazione a fine volume dove l’autore racconta dei retroscena e vari approfondimenti sulle varie storie.
Voto Trama: 7 (N.B. La storia “Tempest” ha come voto personale 9)

Per quanto riguarda i disegni, l’autore sa il fatto suo. Sono veramente molto belli e ben si adattano allo stile di racconto e al genere delle storie. Molto interessante è l’approfondimento relativo alla storia Funghetti VS Bambù (scritta nel 2014) dove l’autore afferma di aver utilizzato delle foto scattate in Italia (per l’occasione del Lucca Comics & Games) che ha poi utilizzato per ispirarsi alla realizzazione degli sfondi. Si può notare l’evoluzione del disegno, visto l’arco temporale nel quale sono state scritte le storie, tuttavia io ho apprezzato sia i disegni delle storie scritte in precedenza (Girasoli del 2010) sia i disegni delle storie più recenti (Tempest del 2018).
Voto Disegni: 8,5

Per quanto riguarda l’edizione edita da Panini Comics con etichetta Planet Manga, il volume si presenta di grande formato (15x21) e dotato di sovraccoperta. Non vi sono pagine a colori ad esclusione dell’indice dove tra l’altro vi è un refuso relativo alla numerazione delle pagine (almeno nel mio volume). Il prezzo di copertina l’ho trovato un po' eccessivo vista anche la qualità della carta.
Voto Edizione: 7,5

È la prima opera che leggo di Inio Asano e devo dire che alcune storie mi hanno veramente colpito. Tuttavia, per come ne ho sentito parlare forse mi ero fatto delle aspettative diverse. Sottolineo che i generi slice of life e sentimentale non sono tra i miei preferiti e forse per questo motivo non ho apprezzato diverse storie presenti nella raccolta. Consiglio l’opera a chi ama il genere drammatico e il genere psicologico.
Voto Complessivo: 7,5