Parasite in Love
Kosaka è un giovane ragazzo affetto da germofobia (paura eccessiva e irragionevole dei germi), è un ottimo haker e il suo senso di inadeguatezza verso il mondo lo portano a elaborare un virus informatico che, una volta diffuso, isoli completamente il telefono contaminato da ogni linea per qualche giorno. La sua volontà è quella di rilasciarlo per le feste natalizie così da obbligare il Giappone a sentirsi completamente solo nel periodo più festosamente falso dell' anno solo per fare sentire alla gente come lui si sentì ogni giorno. Dopo aver progettato la sua personalissima vendetta viene avvicina da un uomo che gli propone un "lavoro" dovrà avvicinarsi ad una persona e ottenere alcune informazioni in cambio di denaro.
Sanagi è una giovane ragazza affetta da scopofobia (paura morbosa di essere osservata o di incrociare lo sguardo altrui). Per questa sua malattia ha smesso di andare a scuola e di frequentare posti affollati, si nasconde dietro alle sue grandi cuffie per potersi allontanare dal mondo ed è esasperata dalla preoccupazione di Izumi. Le capita spesso di incontrare persone che si avvicinano a lei perché pagate da Izumi con il solo scopo di farsela amica e cercare di aiutare la sua condizione, quando anche Kosaka si avvicina per lo stesso motivo infatti non è di certo sorpresa ma decide per una volta di assecondare la cosa e si lascia avvicinare perché, forse solo per una volta, Izumi ha trovato davvero qualcuno che possa capirla. Sanagi però è proprio un tipino strano, invade con prepotenza nella vita di Kosaka che non digerisce proprio bene la presenza di quella ragazza nella sua vita che contamina coi propri germi ogni cosa e che diventa scontrosa ad ogni parola detta. Eppure, per quanto i due ragazzi si studino nelle rispettive mancanze sono in grado di instaurare un legame affettivo capace di aiutarli in qualche modo a superare le proprie paure. Kosaka infatti sarà l'unico mandato da Izumi che si dimostra in grado di comprendere le difficoltà di Sanagi e, a sua volta, Sanagi si dimostra essere l'unica a vedere oltre alle difficoltà di Kosaka e a viverlo come una persona e non come uno strambo.
Peccato però che le cose non possono essere tanto facili come potrebbero sembrare e, forse, l'apparenza non è altro che un cinema montato ad hoc per nascondere una terribile verità. Sanagi è così affascinata dal mondo dei vermi, dal loro sistema di accoppiamento e dal loro stile di vita che sembra esserci qualcosa di molto più grande dentro al suo cuore che non è ancora pronta ad aprire a Kosaka.
Personalmente sono confusa, non so esattamente se io possa dire che mi senta o meno soddisfatta della lettura. Da dove iniziare? La storia è originale o meglio abbastanza innovativa rispetto a quello che fino ad ora io abbia mai letto al riguardo, i disegni abbastanza dettagliati seppur non si soffermino mai ad un analisi diversa dei soli personaggi parlanti, i dialoghi semplici ma boh mi è sembrato tutto estremamente freddo e distaccato, alle volte estremamente sbrigativo e spicciolo. L'ho letto in un sol boccone aspettandomi sempre qualcosa che potesse finalmente saziare la mia voglia di emozioni e di novità eppure niente. Alla fine non mi è rimasto niente se non una bella letturina molto fine a se stessa e un incolmabile senso di tristezza addosso. Il tutto ha note sempre molto evidenti di depressione e di pessimismo che raffreddano il legame coi personaggi, la storia è deprimente e sempre orientata a un evoluzione infelice.
Penso che una lettura così, data ad un lettore leggermente in crisi con la propria vita, potrebbe rivelarsi una potenziale arma a doppio taglio dal gran peso cupo che trasmette. Ok che non tutte le storie debbano essere favolette frivole e felici ma anche così è "too much". Diciamo che può essere una lettura velocissima ma da prendere con le pinze.
Sanagi è una giovane ragazza affetta da scopofobia (paura morbosa di essere osservata o di incrociare lo sguardo altrui). Per questa sua malattia ha smesso di andare a scuola e di frequentare posti affollati, si nasconde dietro alle sue grandi cuffie per potersi allontanare dal mondo ed è esasperata dalla preoccupazione di Izumi. Le capita spesso di incontrare persone che si avvicinano a lei perché pagate da Izumi con il solo scopo di farsela amica e cercare di aiutare la sua condizione, quando anche Kosaka si avvicina per lo stesso motivo infatti non è di certo sorpresa ma decide per una volta di assecondare la cosa e si lascia avvicinare perché, forse solo per una volta, Izumi ha trovato davvero qualcuno che possa capirla. Sanagi però è proprio un tipino strano, invade con prepotenza nella vita di Kosaka che non digerisce proprio bene la presenza di quella ragazza nella sua vita che contamina coi propri germi ogni cosa e che diventa scontrosa ad ogni parola detta. Eppure, per quanto i due ragazzi si studino nelle rispettive mancanze sono in grado di instaurare un legame affettivo capace di aiutarli in qualche modo a superare le proprie paure. Kosaka infatti sarà l'unico mandato da Izumi che si dimostra in grado di comprendere le difficoltà di Sanagi e, a sua volta, Sanagi si dimostra essere l'unica a vedere oltre alle difficoltà di Kosaka e a viverlo come una persona e non come uno strambo.
Peccato però che le cose non possono essere tanto facili come potrebbero sembrare e, forse, l'apparenza non è altro che un cinema montato ad hoc per nascondere una terribile verità. Sanagi è così affascinata dal mondo dei vermi, dal loro sistema di accoppiamento e dal loro stile di vita che sembra esserci qualcosa di molto più grande dentro al suo cuore che non è ancora pronta ad aprire a Kosaka.
Personalmente sono confusa, non so esattamente se io possa dire che mi senta o meno soddisfatta della lettura. Da dove iniziare? La storia è originale o meglio abbastanza innovativa rispetto a quello che fino ad ora io abbia mai letto al riguardo, i disegni abbastanza dettagliati seppur non si soffermino mai ad un analisi diversa dei soli personaggi parlanti, i dialoghi semplici ma boh mi è sembrato tutto estremamente freddo e distaccato, alle volte estremamente sbrigativo e spicciolo. L'ho letto in un sol boccone aspettandomi sempre qualcosa che potesse finalmente saziare la mia voglia di emozioni e di novità eppure niente. Alla fine non mi è rimasto niente se non una bella letturina molto fine a se stessa e un incolmabile senso di tristezza addosso. Il tutto ha note sempre molto evidenti di depressione e di pessimismo che raffreddano il legame coi personaggi, la storia è deprimente e sempre orientata a un evoluzione infelice.
Penso che una lettura così, data ad un lettore leggermente in crisi con la propria vita, potrebbe rivelarsi una potenziale arma a doppio taglio dal gran peso cupo che trasmette. Ok che non tutte le storie debbano essere favolette frivole e felici ma anche così è "too much". Diciamo che può essere una lettura velocissima ma da prendere con le pinze.
Mi dispiace non essere in linea con i voti alti delle altre recensioni, ma a me questo manga ha lasciato solo tanta tristezza e amarezza. In una parola lo definirei deprimente.
La trama è ben strutturata e con colpi di scena, ma le tematiche narrate mi hanno lasciato una sensazione costante di pessimismo.
Le vicende ruotano intorno ai due innamorati, Kosaka che è affetto da germofobia ( paura eccessiva e irragionevole dei germi) e Sanagi, affetta da scopofobia ( paura morbosa di essere osservata, incrociare lo sguardo altrui).
Conosciuti attraverso un esperimento (le ragioni inizialmente non ci vengono svelate) i due cominciano ad avvicinarsi e a empatizzare grazie alle loro fobie fino ad innamorarsi.
Ma nel secondo volume la dura verità viene a galla: Kosaka e Sanagi sono stati infettati da un parassita che controlla il loro cervello, le loro azioni ed emozioni.
I sentimenti che provano appartengono davvero alla loro mente o sono stati indotti?
Su questo dilemma ruota tutta la storia, portando alla luce pazienti infetti del passato che, spinti dai parassiti, hanno compiuto suicidio di massa. Il nonno di Sagani, come medico e preoccupato ovviamente per la sorte della nipote, cerca in tutti i modi una cura antiparassitaria, ma riuscirà nel suo intento?
L'autore si sofferma in alcuni punti sulla parassitologia spiegandone i dettagli, pare essersi documentato a fondo, ma a lungo andare può risultare pesante e rendere la lettura meno scorrevole.
I disegni sono buoni e la J-pop ha fatto una splendida edizione con box da collezione.
Il mio voto è basso perchè la trama per me è stata emotivamente pesante e deprimente dall'inizio alla fine.
La trama è ben strutturata e con colpi di scena, ma le tematiche narrate mi hanno lasciato una sensazione costante di pessimismo.
Le vicende ruotano intorno ai due innamorati, Kosaka che è affetto da germofobia ( paura eccessiva e irragionevole dei germi) e Sanagi, affetta da scopofobia ( paura morbosa di essere osservata, incrociare lo sguardo altrui).
Conosciuti attraverso un esperimento (le ragioni inizialmente non ci vengono svelate) i due cominciano ad avvicinarsi e a empatizzare grazie alle loro fobie fino ad innamorarsi.
Ma nel secondo volume la dura verità viene a galla: Kosaka e Sanagi sono stati infettati da un parassita che controlla il loro cervello, le loro azioni ed emozioni.
I sentimenti che provano appartengono davvero alla loro mente o sono stati indotti?
Su questo dilemma ruota tutta la storia, portando alla luce pazienti infetti del passato che, spinti dai parassiti, hanno compiuto suicidio di massa. Il nonno di Sagani, come medico e preoccupato ovviamente per la sorte della nipote, cerca in tutti i modi una cura antiparassitaria, ma riuscirà nel suo intento?
L'autore si sofferma in alcuni punti sulla parassitologia spiegandone i dettagli, pare essersi documentato a fondo, ma a lungo andare può risultare pesante e rendere la lettura meno scorrevole.
I disegni sono buoni e la J-pop ha fatto una splendida edizione con box da collezione.
Il mio voto è basso perchè la trama per me è stata emotivamente pesante e deprimente dall'inizio alla fine.
«Parasite in Love» (originalmente “Koisuru Kiseijuu”) è un manga, scritto da Sugaru Miaki e disegnato da Yuuki Hotate, profondo e affascinate per le tematiche espresse.
Kosaka è un giovane ossessionato dall’igiene tanto che non riesce ad uscire dalla sua casa, tutto è troppo sporco per lui. Un giorno letteralmente si ritrova costretto a interagire con Sanagi, una ragazza anche lei ossessionata da un incontenibile paura di incrociare gli sguardi altrui. Sono due persone che non si sentono accettate da questo mondo, due persone più sole di tante altre, ma che insieme potrebbero non esserlo più. L’incontro non è causale, è stato voluto, costruito, persino pagato, e la vita dei due potrebbe essere in pericolo.
Kosaka è affetto da germofobia, una paura eccessiva e irragionevole dei germi, mentre Sanagi è affetta da scopofobia, una paura morbosa di attirare l'altrui attenzione. Interessante scelta di due fobie che sembrano essere nate in tempi moderni. Tempi pandemici a parte la paura dei germi è molto comune mentre il non volere essere al centro dell’attenzione è una paura molto più diffusa di quanto si crede, anche in questa epoca “social”, frutto, anche, ma non solo di un'insicurezza generale.
Il primo volume segue per buona parte una normale e ben scritta storia d’amore, piacevole anche per chi non è appassionato del genere e si potrebbe anche pensare che le vicende dei due potevano finire nelle ultime pagine di quel tomo.
Estremi a tutti i costi. La grande differenza di età (lei ha 17 anni lui una trentina) sembra in realtà essere solo una forzatura dell’autrice, non è funzionale alla storia, non si ha percezione e per certi versi lei sembrerà essere più adulta di lui. Ci si dimentica spesso leggendo che lui sia molto più grande di lei e alla fine per quello che si è letto andava benissimo che i due fossero coetanei. Alla fine della storia c’è una nota dell’autrice dove dice di aver aggiunto in un secondo momento questa estrema divergenza, ma in realtà non l’ha mai fatto.
Molte chiacchiere. Il manga è l’adattamento del libro uscito nel 2016 (è prevista l’uscita a breve di un adattamento live dove gli attori principali saranno Kento Hayashi e Nana Komatsu) mantenendo gli eccessivi dialoghi, sfociando nella verbosità soprattutto a partire dal secondo numero. Si parla molto e quasi sempre sono note tecniche che spiegano nel dettaglio l’idea che ha dato il nome alla storia. Si vede che l’autrice ha fatto ricerche in merito e il voler spiegare è qualcosa che si apprezza, ma a volte sembra esagerare rendendo meno piacevole la lettura in alcuni punti.
Qualcosa non convince: la giustificazione degli eventi iniziali potrebbe non convincere il lettore, il quale seguendo i pensieri del protagonista e il naturale evolversi degli eventi del primo numero viene convinto dalla sincerità di questi. La differenza fra amore e passione: fra un insieme di eventi che avvicina l’uno all’altra e all’impulso che non si controlla.
Temi profondi e interessanti, da far riflettere il lettore: Ho paura, gli altri non mi capiscono, sono sola, non potrò mai essere amata per chi sono veramente.
E’ una sequenza tanto logica tanto spaventosa che porta – anche - al cercare la morte. Considerando il periodo più critico, per certi versi, quello dell’adolescenza e considerando anche la spiccata maturità certi pensieri volano più facilmente nella mente della protagonista, e non solo in lei.
Ed è anche un pensiero tanto lontano, per fortuna, da molte persone. Poi ovviamente esistono altri fattori che ci avvicinano al comprendere tali stati d’animo, per una scrittrice è davvero difficile rappresentarli. Infatti Miaki ci riesce ma in parte, dando forse anche la "giusta" (o una giusta) risposta nel finale ma non dandole il giusto risalto, mancando, almeno in parte, l'occasione di trasmettere un qualche messaggio davvero positivo al lettore, anche una speranza in altri.
I disegni sono notevoli, affascinanti, Yuuki Hotate ha un bel tratto il quale si è visto poco in opere importanti (al momento in cui scrivo ha lavorato soltanto in un’antologia). La disegnatrice riesce a rendere vivi, reali i vari protagonisti, tanto da sembrare di poterli incontrare camminando per strada.
Consigliato a chi cerca una storia d’amore che fa riflettere.
Kosaka è un giovane ossessionato dall’igiene tanto che non riesce ad uscire dalla sua casa, tutto è troppo sporco per lui. Un giorno letteralmente si ritrova costretto a interagire con Sanagi, una ragazza anche lei ossessionata da un incontenibile paura di incrociare gli sguardi altrui. Sono due persone che non si sentono accettate da questo mondo, due persone più sole di tante altre, ma che insieme potrebbero non esserlo più. L’incontro non è causale, è stato voluto, costruito, persino pagato, e la vita dei due potrebbe essere in pericolo.
Kosaka è affetto da germofobia, una paura eccessiva e irragionevole dei germi, mentre Sanagi è affetta da scopofobia, una paura morbosa di attirare l'altrui attenzione. Interessante scelta di due fobie che sembrano essere nate in tempi moderni. Tempi pandemici a parte la paura dei germi è molto comune mentre il non volere essere al centro dell’attenzione è una paura molto più diffusa di quanto si crede, anche in questa epoca “social”, frutto, anche, ma non solo di un'insicurezza generale.
Il primo volume segue per buona parte una normale e ben scritta storia d’amore, piacevole anche per chi non è appassionato del genere e si potrebbe anche pensare che le vicende dei due potevano finire nelle ultime pagine di quel tomo.
Estremi a tutti i costi. La grande differenza di età (lei ha 17 anni lui una trentina) sembra in realtà essere solo una forzatura dell’autrice, non è funzionale alla storia, non si ha percezione e per certi versi lei sembrerà essere più adulta di lui. Ci si dimentica spesso leggendo che lui sia molto più grande di lei e alla fine per quello che si è letto andava benissimo che i due fossero coetanei. Alla fine della storia c’è una nota dell’autrice dove dice di aver aggiunto in un secondo momento questa estrema divergenza, ma in realtà non l’ha mai fatto.
Molte chiacchiere. Il manga è l’adattamento del libro uscito nel 2016 (è prevista l’uscita a breve di un adattamento live dove gli attori principali saranno Kento Hayashi e Nana Komatsu) mantenendo gli eccessivi dialoghi, sfociando nella verbosità soprattutto a partire dal secondo numero. Si parla molto e quasi sempre sono note tecniche che spiegano nel dettaglio l’idea che ha dato il nome alla storia. Si vede che l’autrice ha fatto ricerche in merito e il voler spiegare è qualcosa che si apprezza, ma a volte sembra esagerare rendendo meno piacevole la lettura in alcuni punti.
Qualcosa non convince: la giustificazione degli eventi iniziali potrebbe non convincere il lettore, il quale seguendo i pensieri del protagonista e il naturale evolversi degli eventi del primo numero viene convinto dalla sincerità di questi. La differenza fra amore e passione: fra un insieme di eventi che avvicina l’uno all’altra e all’impulso che non si controlla.
Temi profondi e interessanti, da far riflettere il lettore: Ho paura, gli altri non mi capiscono, sono sola, non potrò mai essere amata per chi sono veramente.
E’ una sequenza tanto logica tanto spaventosa che porta – anche - al cercare la morte. Considerando il periodo più critico, per certi versi, quello dell’adolescenza e considerando anche la spiccata maturità certi pensieri volano più facilmente nella mente della protagonista, e non solo in lei.
Ed è anche un pensiero tanto lontano, per fortuna, da molte persone. Poi ovviamente esistono altri fattori che ci avvicinano al comprendere tali stati d’animo, per una scrittrice è davvero difficile rappresentarli. Infatti Miaki ci riesce ma in parte, dando forse anche la "giusta" (o una giusta) risposta nel finale ma non dandole il giusto risalto, mancando, almeno in parte, l'occasione di trasmettere un qualche messaggio davvero positivo al lettore, anche una speranza in altri.
I disegni sono notevoli, affascinanti, Yuuki Hotate ha un bel tratto il quale si è visto poco in opere importanti (al momento in cui scrivo ha lavorato soltanto in un’antologia). La disegnatrice riesce a rendere vivi, reali i vari protagonisti, tanto da sembrare di poterli incontrare camminando per strada.
Consigliato a chi cerca una storia d’amore che fa riflettere.
Ho acquistato il box completo ed esteticamente si presenta bene, solito box J-Pop dai buoni materiali che fa la sua figura in libreria. Le copertine, o meglio, le sovraccoperte dei volumi hanno tutte una bella presentazione, coprendo però una copertina un po' sterile esteticamente. Nel complesso è una buona edizione, anche se ho trovato un po' scomodo leggere alcune pagine che si addentrano troppo a ridosso della rilegatura; per chi non gradisce aprire troppo i volumi è un po' un problema arrivare a leggere i balloon di queste pagine.
Ho apprezzato molto questo manga nel suo complesso. Essendo un po' stanco di storie infinite e lunghe attese per avere tra le mani tutti i volumi di un manga, queste storie brevi senza dilungamenti sono un po' una boccata d'aria fresca.
Senza spoiler, come si legge in ogni riassunto della trama, la storia gira attorno a due ragazzi, un ventisettenne germofobico che non riesce a tenersi un lavoro e vivere tra la gente e una diciassettenne dalle scarse capacità relazionali che ha smesso si andare a scuola a causa dell'ansia che prova a stare tra la gente. I due si conoscono tramite un intermediario e, dopo un primo periodo di diffidenza, imparano a conoscersi scoprendo che stando insieme le loro ansie diminuiscono. Iniziano dunque ad aiutarsi a vicenda a vincere le proprie paure finendo così per innamorarsi.
La trama di fondo è abbastanza semplice e scontata, ma intervengono questi parassiti citati dal titolo a dare originalità alla storia. Quella che può sembrare un semplice dramma romantico che si risolve con l'amore risulta essere invece un inganno da parte di sconosciuti parassiti che si sono insediati nei protagonisti, causando il loro allontanamento dalla società e attirandoli l'un l'altra facendoli innamorare, ma è davvero così? Su questo interrogativo si sviluppa la trama, alla ricerca di una terapia che possa rimuovere questi parassiti e nel dubbio che questo amore sia reale o indotto dagli indesiderati ospiti. Non manca però qualche altro interessante spunto che non voglio anticipare. Molto apprezzabile anche la credibilità dei richiami di parassitologia, molto presenti nella storia, l'autore deve essersi documentato davvero molto per questo manga.
La lettura risulta piacevole, scorre bene e senza grossi rallentamenti, a parte un lungo flashback nel secondo volume ma funzionale a mettere chiarezza sulla vicenda. Il disegno nel complesso è pulito, con una buona cura dei personaggi e degli ambienti, regalando qua e la qualche primo piano di tutto rispetto sui protagonisti su cui mi sono soffermato ben volentieri. Essendo solo tre volumetti non vi è molto spazio per scene di circostanza o anche per un approfondito sviluppo dei personaggi, ma nel totale non manca nulla per potersi godere a pieno la storia. Per cui la brevità, che potrebbe essere vista come un aspetto negativo, è stata, dalla mia personale prospettiva, un pro che mi ha spinto ad arrivare fino in fondo senza stancarmi.
In definitiva non la si può considerare un'opera imperdibile, ma per chi cerca uno stacco dai totli più conosciuti o semplicemente una storia breve da leggere tutta d'un fiato, penso che questa possa essere una valida opzione.
Ho apprezzato molto questo manga nel suo complesso. Essendo un po' stanco di storie infinite e lunghe attese per avere tra le mani tutti i volumi di un manga, queste storie brevi senza dilungamenti sono un po' una boccata d'aria fresca.
Senza spoiler, come si legge in ogni riassunto della trama, la storia gira attorno a due ragazzi, un ventisettenne germofobico che non riesce a tenersi un lavoro e vivere tra la gente e una diciassettenne dalle scarse capacità relazionali che ha smesso si andare a scuola a causa dell'ansia che prova a stare tra la gente. I due si conoscono tramite un intermediario e, dopo un primo periodo di diffidenza, imparano a conoscersi scoprendo che stando insieme le loro ansie diminuiscono. Iniziano dunque ad aiutarsi a vicenda a vincere le proprie paure finendo così per innamorarsi.
La trama di fondo è abbastanza semplice e scontata, ma intervengono questi parassiti citati dal titolo a dare originalità alla storia. Quella che può sembrare un semplice dramma romantico che si risolve con l'amore risulta essere invece un inganno da parte di sconosciuti parassiti che si sono insediati nei protagonisti, causando il loro allontanamento dalla società e attirandoli l'un l'altra facendoli innamorare, ma è davvero così? Su questo interrogativo si sviluppa la trama, alla ricerca di una terapia che possa rimuovere questi parassiti e nel dubbio che questo amore sia reale o indotto dagli indesiderati ospiti. Non manca però qualche altro interessante spunto che non voglio anticipare. Molto apprezzabile anche la credibilità dei richiami di parassitologia, molto presenti nella storia, l'autore deve essersi documentato davvero molto per questo manga.
La lettura risulta piacevole, scorre bene e senza grossi rallentamenti, a parte un lungo flashback nel secondo volume ma funzionale a mettere chiarezza sulla vicenda. Il disegno nel complesso è pulito, con una buona cura dei personaggi e degli ambienti, regalando qua e la qualche primo piano di tutto rispetto sui protagonisti su cui mi sono soffermato ben volentieri. Essendo solo tre volumetti non vi è molto spazio per scene di circostanza o anche per un approfondito sviluppo dei personaggi, ma nel totale non manca nulla per potersi godere a pieno la storia. Per cui la brevità, che potrebbe essere vista come un aspetto negativo, è stata, dalla mia personale prospettiva, un pro che mi ha spinto ad arrivare fino in fondo senza stancarmi.
In definitiva non la si può considerare un'opera imperdibile, ma per chi cerca uno stacco dai totli più conosciuti o semplicemente una storia breve da leggere tutta d'un fiato, penso che questa possa essere una valida opzione.