Nausicaä della Valle del Vento
"Nausicaa della valle del vento" è un’opera del Maestro Hayao Miyazaki che ha avuto un parto molto lungo: pubblicata su Animage della Tokuma Shoten a partire dal 1982 ci ha impiegato dodici anni per arrivare alla conclusione, ad un ritmo più comune per certi disegnatori occidentali che al mondo del fumetto giapponese.
Tutto ciò a permesso la creazione di una storia con poche sbavature e con disegni molto belli anche se non perfetti. Ma cos’è la perfezione? L’importante è che i disegni si adattano alla storia che si imbastisce.
Io credo il valore dell’arte sia non tanto nei significati che essa pone ma nell’occhio di chi la vede.
Per esempio andando in museo che contiene opere di tutte le epoche molti non sapranno riconoscere il simbolismo dietro le stesse ma di sicuro sapranno giudicare se per loro l’opera è bella o no.
Così se anche spogliassimo Nausicaa dai significati che molti ci vedono (pacifismo, ecologismo, critica al potere…) con ogni probabilità l’avventura della principessa piacerebbe lo stesso per quel pieno di azione che ci mette.
Inoltre accanto alla protagonista principali ci sono numerosi personaggi che hanno dei ruoli importanti anche se nessuno riesce a sostituirsi alla principessa della valle del vento.
Ricordo Lord Yupa, abilissimo maestro spadaccino che è stato l’insegnante della principessa, Kushana, figlia dell’imperatore di Tulkmenia, valorosissima eppure perseguitata dalla propria famiglia. Nata come antagonista diventa una brava persona, come quasi tutti quelli che Nausicaa incontra, perché lei è in grado ti trovare il meglio nelle persone e tirarlo fuori.
Solo pochi malvagi non si pentono: il padre di Kushana ha una morte migliore di come ha vissuto ma è ancora corrotto dal potere così come l’imperatore dei Dorok, intenzionato a distruggere il mondo più che a sottometterlo.
Dopo aver dipinto l’affresco di questa storia non mi resta che consigliarla a tutti, va bene per i bambini, quasi fosse una favola, come per gli adulti, quasi fosse una lettura impegnata.
Voto 8 ½.
Tutto ciò a permesso la creazione di una storia con poche sbavature e con disegni molto belli anche se non perfetti. Ma cos’è la perfezione? L’importante è che i disegni si adattano alla storia che si imbastisce.
Io credo il valore dell’arte sia non tanto nei significati che essa pone ma nell’occhio di chi la vede.
Per esempio andando in museo che contiene opere di tutte le epoche molti non sapranno riconoscere il simbolismo dietro le stesse ma di sicuro sapranno giudicare se per loro l’opera è bella o no.
Così se anche spogliassimo Nausicaa dai significati che molti ci vedono (pacifismo, ecologismo, critica al potere…) con ogni probabilità l’avventura della principessa piacerebbe lo stesso per quel pieno di azione che ci mette.
Inoltre accanto alla protagonista principali ci sono numerosi personaggi che hanno dei ruoli importanti anche se nessuno riesce a sostituirsi alla principessa della valle del vento.
Ricordo Lord Yupa, abilissimo maestro spadaccino che è stato l’insegnante della principessa, Kushana, figlia dell’imperatore di Tulkmenia, valorosissima eppure perseguitata dalla propria famiglia. Nata come antagonista diventa una brava persona, come quasi tutti quelli che Nausicaa incontra, perché lei è in grado ti trovare il meglio nelle persone e tirarlo fuori.
Solo pochi malvagi non si pentono: il padre di Kushana ha una morte migliore di come ha vissuto ma è ancora corrotto dal potere così come l’imperatore dei Dorok, intenzionato a distruggere il mondo più che a sottometterlo.
Dopo aver dipinto l’affresco di questa storia non mi resta che consigliarla a tutti, va bene per i bambini, quasi fosse una favola, come per gli adulti, quasi fosse una lettura impegnata.
Voto 8 ½.
Sebbene tutti lo conoscono, non altrettanti lo hanno letto e diciamolo subito: il manga non solo anticipa tutte le opere cinematografiche di Miyazaki per contenuti, ma è anche di molto superiore nell’esporre queste tematiche.
E’ un’ opera ad ampio respiro, nel vero senso della parola, epica e molto sfaccettata.
Forse uno dei motivi che spinge i tantissimi fan di Miyazaki a non approcciarsi a questo manga è che in realtà è molto distante dagli standard del manga risultando forse più europeo di ogni altro, anche più - dell’altro conosciutissimo - Akira.
Dunque è un fumetto di impostazione sicuramente francese per via della cura grafica, il formato, i testi e i tempi biblici di pubblicazione. Secondo me va fatto leggere soprattutto ai “mangofili” che si ostinano a ripudiare il fumetto europeo cosicché individuino le palesi differenze con la produzione che tanto amano e forse un giorno daranno una possibilità ad un’altra realtà.
Per esempio la maggior parte dei manga usa balloon enormi che ricoprono mezza tavola e contengono poche frasi, è così. Mentre in Nausicaa i disegni hanno molto spazio, nonostante i balloon siano pieni di testo, perché il formato è maggiore del tipico tankobon e i caratteri più piccoli.
Per non parlare degli sfondi, che di solito latitano nei manga, degli "escamotage drammatici" utilizzati dai mangaka, ovvero vignettone con primi e primissimi piani, o ancora linee cinetiche in ogni dove, anche in un semplice dialogo, solo dare quella carica tipicamente giapponese.
Bene, tutto questo in Nausicaa è assente; anche grazie al fatto che l'autore si prende tutto il tempo necessario, senza la pressione delle scadenze.
Passando alla sceneggiatura, faccio davvero fatica a pensare che Miyazaki abbia scritto anche i testi di questo fumetto in quanto non hanno l’ingenuità tipicamente giapponese, di cui lui a mio avviso è profeta supremo nei suoi film, ma al contrario sono molto maturi e coerenti con l’atmosfera. Non è per nulla lento o prolisso, è anzi molto dinamico e moderno; molto cinematico registicamente, specie nelle lotte, e dal ritmo sostenuto.
Nausicaa è risultato sfiancante per Miyazaki, che riesce a portarlo a termine dopo molti anni solo perché aveva preso l’impegno e non voleva un’opera tronca.
Dunque in questo denso lavoro ha riversato nel calderone disparati elementi culturali, è effettivamente un sapiente mix di oriente ed occidente in ogni aspetto: dai nomi ad ogni sorta di riferimento culturale (religioni, culti e tradizioni), dal design (abiti, animali, mostri e tutto) all’architettura, gli sfondi sono curatissimi nella tradizione europea e il character design è invece quello tipico – espressivo – dei manga.
L’ambientazione post-apocalittica coniugata alla fantasia creativa dell’autore lo rendono unico nel panorama nipponico per ricercatezza e qualità. In realtà non parlo solo di quel genere specifico ma, in generale, la sua capacità nel creare un mondo sfaccettato e coerente dall’incredibile sense of wonder ha pochi rivali, mentre uno che lo surclassa in tal senso è sicuramente "The Five Star Stories".
Le tematiche sono le solite e su tutte si erge: uomo vs natura. Forse la vera differenza con le altre opere dell’autore non è nemmeno l’essenza cruda che caratterizza il manga, perché di certo da questo punto non è eclatante, ma la figura di Nausicaa. La protagonista infatti non subisce un vero e proprio percorso formativo essendo in sostanza un archetipo e un vero messia, quindi non risulta nemmeno infantile. Lei rappresenta la purezza e la speranza del futuro e come spesso accade sono i giovani a simboleggiarle.
Ergo il percorso di crescita è relegato ai soli personaggi secondari, profondamente cambiati dall’interagire con Nausicaa nel corso degli eventi.
L’ultimo volume per me è il migliore e un po’ come Alita, molto meno high concept, offre svariati spunti elevando la densità e la profondità dell’opera tramite dialoghi filosofeggianti e moralistici.
Il colore seppia dona quel fascino di testo antico, una testimonianza o forse è più un monito a frenare l’idiozia, l’ossessione distruttiva che ci contraddistingue dagli animali.
Comunque c’è da dire che non è tutto oro ciò che luccica, infatti è abbastanza action e in realtà potrebbe anche non esserlo. Poi Miyazaki potrà anche essere stato ispirato da Moebius ma non è certamente un “metalhurlantiano” e i suoi limiti si vedono: quasi mai fa respirare i disegni e di solito i campi lunghi sono compressi in vignette piccole perché c’è un numero minimo a cui si attiene, tanto è vero che non c’è una splash in sette volumi ma forse una sola doppia.
Concludo dicendo che mi ha sorpreso, non tanto per la qualità, ma perché mi ha davvero affascinato.
E’ un’ opera ad ampio respiro, nel vero senso della parola, epica e molto sfaccettata.
Forse uno dei motivi che spinge i tantissimi fan di Miyazaki a non approcciarsi a questo manga è che in realtà è molto distante dagli standard del manga risultando forse più europeo di ogni altro, anche più - dell’altro conosciutissimo - Akira.
Dunque è un fumetto di impostazione sicuramente francese per via della cura grafica, il formato, i testi e i tempi biblici di pubblicazione. Secondo me va fatto leggere soprattutto ai “mangofili” che si ostinano a ripudiare il fumetto europeo cosicché individuino le palesi differenze con la produzione che tanto amano e forse un giorno daranno una possibilità ad un’altra realtà.
Per esempio la maggior parte dei manga usa balloon enormi che ricoprono mezza tavola e contengono poche frasi, è così. Mentre in Nausicaa i disegni hanno molto spazio, nonostante i balloon siano pieni di testo, perché il formato è maggiore del tipico tankobon e i caratteri più piccoli.
Per non parlare degli sfondi, che di solito latitano nei manga, degli "escamotage drammatici" utilizzati dai mangaka, ovvero vignettone con primi e primissimi piani, o ancora linee cinetiche in ogni dove, anche in un semplice dialogo, solo dare quella carica tipicamente giapponese.
Bene, tutto questo in Nausicaa è assente; anche grazie al fatto che l'autore si prende tutto il tempo necessario, senza la pressione delle scadenze.
Passando alla sceneggiatura, faccio davvero fatica a pensare che Miyazaki abbia scritto anche i testi di questo fumetto in quanto non hanno l’ingenuità tipicamente giapponese, di cui lui a mio avviso è profeta supremo nei suoi film, ma al contrario sono molto maturi e coerenti con l’atmosfera. Non è per nulla lento o prolisso, è anzi molto dinamico e moderno; molto cinematico registicamente, specie nelle lotte, e dal ritmo sostenuto.
Nausicaa è risultato sfiancante per Miyazaki, che riesce a portarlo a termine dopo molti anni solo perché aveva preso l’impegno e non voleva un’opera tronca.
Dunque in questo denso lavoro ha riversato nel calderone disparati elementi culturali, è effettivamente un sapiente mix di oriente ed occidente in ogni aspetto: dai nomi ad ogni sorta di riferimento culturale (religioni, culti e tradizioni), dal design (abiti, animali, mostri e tutto) all’architettura, gli sfondi sono curatissimi nella tradizione europea e il character design è invece quello tipico – espressivo – dei manga.
L’ambientazione post-apocalittica coniugata alla fantasia creativa dell’autore lo rendono unico nel panorama nipponico per ricercatezza e qualità. In realtà non parlo solo di quel genere specifico ma, in generale, la sua capacità nel creare un mondo sfaccettato e coerente dall’incredibile sense of wonder ha pochi rivali, mentre uno che lo surclassa in tal senso è sicuramente "The Five Star Stories".
Le tematiche sono le solite e su tutte si erge: uomo vs natura. Forse la vera differenza con le altre opere dell’autore non è nemmeno l’essenza cruda che caratterizza il manga, perché di certo da questo punto non è eclatante, ma la figura di Nausicaa. La protagonista infatti non subisce un vero e proprio percorso formativo essendo in sostanza un archetipo e un vero messia, quindi non risulta nemmeno infantile. Lei rappresenta la purezza e la speranza del futuro e come spesso accade sono i giovani a simboleggiarle.
Ergo il percorso di crescita è relegato ai soli personaggi secondari, profondamente cambiati dall’interagire con Nausicaa nel corso degli eventi.
L’ultimo volume per me è il migliore e un po’ come Alita, molto meno high concept, offre svariati spunti elevando la densità e la profondità dell’opera tramite dialoghi filosofeggianti e moralistici.
Il colore seppia dona quel fascino di testo antico, una testimonianza o forse è più un monito a frenare l’idiozia, l’ossessione distruttiva che ci contraddistingue dagli animali.
Comunque c’è da dire che non è tutto oro ciò che luccica, infatti è abbastanza action e in realtà potrebbe anche non esserlo. Poi Miyazaki potrà anche essere stato ispirato da Moebius ma non è certamente un “metalhurlantiano” e i suoi limiti si vedono: quasi mai fa respirare i disegni e di solito i campi lunghi sono compressi in vignette piccole perché c’è un numero minimo a cui si attiene, tanto è vero che non c’è una splash in sette volumi ma forse una sola doppia.
Concludo dicendo che mi ha sorpreso, non tanto per la qualità, ma perché mi ha davvero affascinato.
Un manga straordinario. Grande appassionato di Hayao Miyazaki, non potevo non leggere questo fumetto, imprescindibile per capire a pieno anche tutti i suoi film successivi. In esso si trovano tutti i temi cari al regista:ecologismo, guerra, natura umana e pacifismo. Anche i personaggi come in gran parte delle opere di Miyazaki sono estremamente complessi come la stessa protagonista (la cui psicologia é molto diversa dalla controparte filmica). Il manga inoltre riesce a trattare molto bene il tema ecologico che nel film omonimo non trova a mio parere un trattamento adeguato (nel lungometraggio emerge di piú l'insensatezza della guerra e la crudeltà umana). Disegni meravigliosi che ti fanno entrare nell'atmosfera distopica dell'opera, immagini che non risparmiano nemmeno gli aspetti piú crudi. Se avete amato il film tratto da questo manga, il mio consiglio é quello di leggerlo, ne rimmarete soddisfatti. Promosso a pieni voti, 10.
Quando si parla di Hayao Miyazaki le presentazioni sono superflue. Persino chi non ha la minima idea di cosa sia un anime conosce i suoi film. Molti si dicono amanti della sua filosofia, altri restano affascinati dai magnifici acquerelli che popolano le sue pellicole, ma provate a dire a queste persone che il loro caro regista è, prima di tutto, uno straordinario mangaka e osservate attentamente la mandibola calante.
Solo agli appassionati è dato il privilegio di conoscere fino in fondo il pensiero di Miyazaki, perché solamente "Nausicaa della valle del vento" riesce a racchiudere la vastità delle tematiche care a questo autore.
In un mondo sconvolto da guerre e catastrofi naturali, nel quale le zone dove poter vivere respirando aria pura vanno scomparendo, dove la gran parte dell'antica tecnologia è ormai perduta, gli esseri umani cercano di sopravvivere riunendosi in clan, tribù e regni, che ricordano quelli di un ipotetico medioevo in un possibile futuro.
Una sconfinata foresta tossica, popolata da una gran varietà di insetti dalle proporzioni smisurate, avanza inesorabilmente, inglobando intere città e spargendo miasmi velenosi nell'aria. E' proprio in questo luogo misterioso che Miyazaki ci presenta Nausicaa, principessa della Valle del vento, regno sperduto tra i monti dove sembra regnare una pace quasi surreale.
L'opera descrive proprio il viaggio della fanciulla, alla disperata ricerca di una strada per la salvezza del pianeta e per una coesistenza pacifica tra le varie anime che lo compongono. In realtà, è un viaggio intrapreso da ciascun personaggio e da tutte le popolazioni di cui il manga ci parla. Un viaggio per la salvezza, un "cammino" per ritrovare se stessi.
Miyazaki ci ha ormai abituati a giovani eroine dotate di grande carattere, fascino, intelligenza e forza di volontà, ma Nausicaa è per certo la più sfavillante che la sua creatività abbia mai ideato. I tantissimi personaggi che popolano questo manga sono senza dubbio caratterizzati in maniera impeccabile, ma il lavoro che l'autore compie sulla personalità della protagonista è qualcosa di incredibile.
La ragazza viene infatti dipinta come una profetessa, un apostolo, quasi una santa. I suoi pensieri e le sue azioni sono permeate di carità ed amore come non mi era mai capitato di leggere in un fumetto.
Di personaggi simili ce ne sono certamente altri; mi viene in mente la figura di Julia o della stessa Lynn in "Hokuto no Ken", ma ciò che vedremo fare da Nausicaa va ben al di là dell'amore materno. Non si limita ad un sentimento di affetto verso il genere umano. Le creature viventi sono tutte egualmente degne di vivere e di essere amate, siano esse piante, insetti, animali o esseri umani e, per quanto diverse, leggere il cuore di ciascuna di esse non le crea alcun problema. La serenità dipinta sul volto della fanciulla è qualcosa di sovrumano e la sua pacatezza, anche nelle situazioni più difficili, ne sottolinea la straordinarietà.
Miyazaki descrive l'uomo come un parassita che succhia, senza sosta, la linfa vitale del pianeta che lo ospita. Un essere incapace di vivere in simbiosi con ciò che lo circonda e che anzi non fa altro che sfruttare compulsivamente le risorse che l'ambiente gli offre, depauperandolo di ogni sua ricchezza.
Ma la stupidità umana non finisce certamente qui. Il parallelo con gli ordigni atomici che fa l'autore è quanto mai evidente. La follia e l'ego dell'essere umano sono tanto smisurati da renderlo incapace di vedere ciò che ha di fronte gli occhi: la propria autodistruzione, la propria estinzione
Più approfondisco la lettura di questo manga, più sono convinto che di manga non si debba parlare. Rinchiuderlo in una categoria, qual'è quella dei fumetti, ne riduce assai il prestigio; non certamente per un problema insito nella forma espressiva del fumetto stesso, ma perché i manga, ahimè, siamo in pochi ad apprezzarli.
"Nausicaa della valle del vento" è un opera universale, che tutti dovrebbero avere il piacere di leggere, anzi, mi correggo, l'obbligo morale di leggere. Perché insegna così tante cose, che nemmeno il maestro più preparato o il genitore più assennato o il religioso più credente sarebbero in grado di trasmettere. Leggere quest'opera apre la mente e rassicura gli animi e, probabilmente, chi non ha un cuore abbastanza puro ne resterà disgustato.
Miyazaki è certamente una di quelle rare personalità dotate di sensibilità, creatività e capacità fuori dal comune, tali che in futuro sarà molto difficile trovarne un degno sostituito. Guardando le sue tavole c'è da farsi venire un attacco di panico al pensiero che qualcuno abbia potuto disegnare tutte quelle linee con tanta precisione e certosina dedizione. Ogni pagina immerge il lettore nel mondo ideato dall'autore, fatto di "caccia bombardieri", navi volanti, insetti, uomini, animali e tanta, tantissima natura; un universo dettagliato, brulicante di vita e assolutamente vivo. Ogni cosa è immaginata fin nei minimi dettagli, che vengono minuziosamente riprodotti sulle tavole.
In "Nausicaa" possiamo ammirare il concentrarsi di tutte le passioni e le convinzioni proprie dell'autore. L'amore per la natura, l'armonia tra i popoli, l'integrazione razziale e l'abominio della guerra, di cui ci mostra tutti i volti senza fare alcuno sconto, sono senza dubbio i temi portanti dell'opera. Ovviamente anche l'amore per gli insetti e la passione per il volo sono costantemente in primo piano, senza dimenticare il ruolo essenziale che la componente fantastica esercita all'interno della narrazione.
La Panini Comics ha compreso sino in fondo l'importanza del titolo ed ha creato un'edizione superlativa che giustifica ampiamente i quasi dieci euro di esborso. Il formato A4 può apparire scomodo, ma anche i più scettici dovranno ricredersi, proprio in virtù del fatto che ogni tavola è un tripudio di minuzie e di dettagli che, con un formato più piccolo, rischierebbero di non essere colti.
Le sovraccoperte sono meravigliose e nei risvolti di copertina si nasconde uno splendida tavola a colori ripiegata. Nel primo numero, invece, è stato inserito addirittura un poster.
Unico appunto è l'assenza totale della traduzione di caratteri ed onomatopee presenti al di fuori dei balloon. Capisco che alcuni autori non vogliano vedersi toccare le proprie creazioni, ma una traduzione al di fuori della vignetta era d'obbligo. Molte situazioni si intuiscono, ma è fuor di dubbio che la fruibilità dell'opera ne risenta.
Solo agli appassionati è dato il privilegio di conoscere fino in fondo il pensiero di Miyazaki, perché solamente "Nausicaa della valle del vento" riesce a racchiudere la vastità delle tematiche care a questo autore.
In un mondo sconvolto da guerre e catastrofi naturali, nel quale le zone dove poter vivere respirando aria pura vanno scomparendo, dove la gran parte dell'antica tecnologia è ormai perduta, gli esseri umani cercano di sopravvivere riunendosi in clan, tribù e regni, che ricordano quelli di un ipotetico medioevo in un possibile futuro.
Una sconfinata foresta tossica, popolata da una gran varietà di insetti dalle proporzioni smisurate, avanza inesorabilmente, inglobando intere città e spargendo miasmi velenosi nell'aria. E' proprio in questo luogo misterioso che Miyazaki ci presenta Nausicaa, principessa della Valle del vento, regno sperduto tra i monti dove sembra regnare una pace quasi surreale.
L'opera descrive proprio il viaggio della fanciulla, alla disperata ricerca di una strada per la salvezza del pianeta e per una coesistenza pacifica tra le varie anime che lo compongono. In realtà, è un viaggio intrapreso da ciascun personaggio e da tutte le popolazioni di cui il manga ci parla. Un viaggio per la salvezza, un "cammino" per ritrovare se stessi.
Miyazaki ci ha ormai abituati a giovani eroine dotate di grande carattere, fascino, intelligenza e forza di volontà, ma Nausicaa è per certo la più sfavillante che la sua creatività abbia mai ideato. I tantissimi personaggi che popolano questo manga sono senza dubbio caratterizzati in maniera impeccabile, ma il lavoro che l'autore compie sulla personalità della protagonista è qualcosa di incredibile.
La ragazza viene infatti dipinta come una profetessa, un apostolo, quasi una santa. I suoi pensieri e le sue azioni sono permeate di carità ed amore come non mi era mai capitato di leggere in un fumetto.
Di personaggi simili ce ne sono certamente altri; mi viene in mente la figura di Julia o della stessa Lynn in "Hokuto no Ken", ma ciò che vedremo fare da Nausicaa va ben al di là dell'amore materno. Non si limita ad un sentimento di affetto verso il genere umano. Le creature viventi sono tutte egualmente degne di vivere e di essere amate, siano esse piante, insetti, animali o esseri umani e, per quanto diverse, leggere il cuore di ciascuna di esse non le crea alcun problema. La serenità dipinta sul volto della fanciulla è qualcosa di sovrumano e la sua pacatezza, anche nelle situazioni più difficili, ne sottolinea la straordinarietà.
Miyazaki descrive l'uomo come un parassita che succhia, senza sosta, la linfa vitale del pianeta che lo ospita. Un essere incapace di vivere in simbiosi con ciò che lo circonda e che anzi non fa altro che sfruttare compulsivamente le risorse che l'ambiente gli offre, depauperandolo di ogni sua ricchezza.
Ma la stupidità umana non finisce certamente qui. Il parallelo con gli ordigni atomici che fa l'autore è quanto mai evidente. La follia e l'ego dell'essere umano sono tanto smisurati da renderlo incapace di vedere ciò che ha di fronte gli occhi: la propria autodistruzione, la propria estinzione
Più approfondisco la lettura di questo manga, più sono convinto che di manga non si debba parlare. Rinchiuderlo in una categoria, qual'è quella dei fumetti, ne riduce assai il prestigio; non certamente per un problema insito nella forma espressiva del fumetto stesso, ma perché i manga, ahimè, siamo in pochi ad apprezzarli.
"Nausicaa della valle del vento" è un opera universale, che tutti dovrebbero avere il piacere di leggere, anzi, mi correggo, l'obbligo morale di leggere. Perché insegna così tante cose, che nemmeno il maestro più preparato o il genitore più assennato o il religioso più credente sarebbero in grado di trasmettere. Leggere quest'opera apre la mente e rassicura gli animi e, probabilmente, chi non ha un cuore abbastanza puro ne resterà disgustato.
Miyazaki è certamente una di quelle rare personalità dotate di sensibilità, creatività e capacità fuori dal comune, tali che in futuro sarà molto difficile trovarne un degno sostituito. Guardando le sue tavole c'è da farsi venire un attacco di panico al pensiero che qualcuno abbia potuto disegnare tutte quelle linee con tanta precisione e certosina dedizione. Ogni pagina immerge il lettore nel mondo ideato dall'autore, fatto di "caccia bombardieri", navi volanti, insetti, uomini, animali e tanta, tantissima natura; un universo dettagliato, brulicante di vita e assolutamente vivo. Ogni cosa è immaginata fin nei minimi dettagli, che vengono minuziosamente riprodotti sulle tavole.
In "Nausicaa" possiamo ammirare il concentrarsi di tutte le passioni e le convinzioni proprie dell'autore. L'amore per la natura, l'armonia tra i popoli, l'integrazione razziale e l'abominio della guerra, di cui ci mostra tutti i volti senza fare alcuno sconto, sono senza dubbio i temi portanti dell'opera. Ovviamente anche l'amore per gli insetti e la passione per il volo sono costantemente in primo piano, senza dimenticare il ruolo essenziale che la componente fantastica esercita all'interno della narrazione.
La Panini Comics ha compreso sino in fondo l'importanza del titolo ed ha creato un'edizione superlativa che giustifica ampiamente i quasi dieci euro di esborso. Il formato A4 può apparire scomodo, ma anche i più scettici dovranno ricredersi, proprio in virtù del fatto che ogni tavola è un tripudio di minuzie e di dettagli che, con un formato più piccolo, rischierebbero di non essere colti.
Le sovraccoperte sono meravigliose e nei risvolti di copertina si nasconde uno splendida tavola a colori ripiegata. Nel primo numero, invece, è stato inserito addirittura un poster.
Unico appunto è l'assenza totale della traduzione di caratteri ed onomatopee presenti al di fuori dei balloon. Capisco che alcuni autori non vogliano vedersi toccare le proprie creazioni, ma una traduzione al di fuori della vignetta era d'obbligo. Molte situazioni si intuiscono, ma è fuor di dubbio che la fruibilità dell'opera ne risenta.
Si tratta di un'opera destinata a lasciare il segno, come del resto tutto ciò che possiede un valore intrinseco così elevato: Nausicaa della Valle del Vento è un caposaldo a cui far ricorso nei momenti di smarrimento, un appiglio per lo spirito che vaga sconsolato nella landa della solitudine. Il suo messaggio risuona nella mente per ben più del normale tempo di metabolizzazione; penetra nel pensiero e si fonde ad esso, contribuendo ad ampliare la filosofia di vita che ognuno di noi costruisce giorno dopo giorno, mattoncino dopo mattoncino.
La storia inizia a svilupparsi pienamente dal terzo volume in poi. Personaggi come Lord Yupa e la principessa Kushana, ma anche lo stesso Kurotowa, consigliere di Kushana, sono sempre più coinvolti nelle dinamiche degli avvenimenti, condizionandone necessariamente il loro susseguirsi. Ci si aspetterebbe che la Storia, quella con la s maiuscola, seguisse il suo corso senza soste; che la stupidità e l'ingordigia degli uomini portassero inevitabilmente a dolore e distruzione; che l'indifferenza con cui opera la Natura apparisse gelida e inesorabile. Eppure tutto questo non accade. O meglio, la sofferenza è presente, ma è presente anche Nausicaa. Lei è l'elemento cardine, lei è il punto di svolta di questa rivoluzione.
Nausicaa è un essere puro, gentile, nobile, profondamente convinta della dignità e della bontà di ogni altro essere vivente. Il rispetto per la vita di Nausicaa si configura in un amore incondizionato per il più debole come per il più feroce; la logica del dono della nostra eroina non conosce restrizioni, si espande a macchia d'olio e tutti, nessuno escluso, vengono toccati dalla forza del suo appello. Nausicaa vorrebbe un mondo ideale ma non è un'ingenua, conosce l'animo umano, le sue limitazioni e i suoi difetti di fabbricazione ineliminabili. Quello che la rende superiore agli altri è proprio l'accettazione di questa debolezza, l'aver capito che è importante lottare contro il male e le ingiustizie, ma allo stesso tempo è fondamentale saper contemplare con sguardo sereno i propri limiti. La sincerità di Nausicaa parla alla nostra libertà, la sua voce non può essere ignorata perché portatrice di un messaggio universale di fronte al quale non si può far altro che inchinarsi: la carica morale delle sue azioni è immensa ed è quasi impossibile rimanerne immuni.
Immaginate ora di leggere tutto questo: cullati dai fondali del Mar Marcio; sbalorditi di fronte alla minuzia con cui gli insetti sono rappresentati; in trepidazione ogniqualvolta Nausicaa si trova in una situazione di pericolo; sollevati subito dopo che la paura è passata; in uno stato di pacata quiete per aver appreso che " la purezza e la corruzione sono entrambe la sostanza della vita". Immaginate infine di intraprendere la lettura di questa splendida opera, assumendovi il rischio di venir contagiati da questa piccola regina del cielo, una piccola grande donna che con le sue azioni ha salvato ciò che di più alto vi è in noi: la purezza, la nobiltà, il bene; in una parola, la nostra umanità.
Immaginare non è mai stato così bello.
La storia inizia a svilupparsi pienamente dal terzo volume in poi. Personaggi come Lord Yupa e la principessa Kushana, ma anche lo stesso Kurotowa, consigliere di Kushana, sono sempre più coinvolti nelle dinamiche degli avvenimenti, condizionandone necessariamente il loro susseguirsi. Ci si aspetterebbe che la Storia, quella con la s maiuscola, seguisse il suo corso senza soste; che la stupidità e l'ingordigia degli uomini portassero inevitabilmente a dolore e distruzione; che l'indifferenza con cui opera la Natura apparisse gelida e inesorabile. Eppure tutto questo non accade. O meglio, la sofferenza è presente, ma è presente anche Nausicaa. Lei è l'elemento cardine, lei è il punto di svolta di questa rivoluzione.
Nausicaa è un essere puro, gentile, nobile, profondamente convinta della dignità e della bontà di ogni altro essere vivente. Il rispetto per la vita di Nausicaa si configura in un amore incondizionato per il più debole come per il più feroce; la logica del dono della nostra eroina non conosce restrizioni, si espande a macchia d'olio e tutti, nessuno escluso, vengono toccati dalla forza del suo appello. Nausicaa vorrebbe un mondo ideale ma non è un'ingenua, conosce l'animo umano, le sue limitazioni e i suoi difetti di fabbricazione ineliminabili. Quello che la rende superiore agli altri è proprio l'accettazione di questa debolezza, l'aver capito che è importante lottare contro il male e le ingiustizie, ma allo stesso tempo è fondamentale saper contemplare con sguardo sereno i propri limiti. La sincerità di Nausicaa parla alla nostra libertà, la sua voce non può essere ignorata perché portatrice di un messaggio universale di fronte al quale non si può far altro che inchinarsi: la carica morale delle sue azioni è immensa ed è quasi impossibile rimanerne immuni.
Immaginate ora di leggere tutto questo: cullati dai fondali del Mar Marcio; sbalorditi di fronte alla minuzia con cui gli insetti sono rappresentati; in trepidazione ogniqualvolta Nausicaa si trova in una situazione di pericolo; sollevati subito dopo che la paura è passata; in uno stato di pacata quiete per aver appreso che " la purezza e la corruzione sono entrambe la sostanza della vita". Immaginate infine di intraprendere la lettura di questa splendida opera, assumendovi il rischio di venir contagiati da questa piccola regina del cielo, una piccola grande donna che con le sue azioni ha salvato ciò che di più alto vi è in noi: la purezza, la nobiltà, il bene; in una parola, la nostra umanità.
Immaginare non è mai stato così bello.
Non nascondo che, per diversi anni dalla prima visione, io abbia detestato Nausicaä della Valle del Vento, la seconda pellicola animata girata da Hayao Miyazaki, senza dubbio complice il pessimo doppiaggio italiano datato Anni Ottanta a cura della RAI. Deciso a ripercorrere le origini di un gigante dell'animazione giapponese quale è Miyazaki, ho dato un'ulteriore possibilità al film, visionandolo in originale con i sottotitoli: a quel punto, la mia opinione è mutata tanto radicalmente e così in positivo da spingermi a leggere la ben più corposa controparte cartacea, scritta e disegnata dallo stesso Miyazaki. La stesura del manga, in corso già dal 1982 e cioè da ben due anni prima dell'uscita del film, si prolungò fino al 1994, concludendosi dopo ben dodici anni di lavoro maniacale e sette volumi complessivi.
Kaze no Tani no Nausicaä, questo il titolo originale, è uno dei manga di genere post-apocalittico in assoluto tra i più rappresentativi nel panorama fumettistico internazionale. La vicenda si colloca in un futuro molto lontano in cui la Terra è ormai divenuta irriconoscibile: a causa di una grande civiltà industriale, le risorse del pianeta sono state consumate da tempo e un conflitto catastrofico passato alla storia come "I Sette Giorni di Fuoco" ha condotto il genere umano sull'orlo dell'estinzione. Nel periodo in cui si svolge la vicenda principale, la superficie del globo è ormai ricoperta da una gigantesca giungla tossica definita "mare della putrefazione", nonché patria dei feroci insetti di proporzioni fantascientifiche denominati Ohmu. Gli ultimi resti dell'umanità abitano invece la vasta area desertica che lambisce i confini della giungla e, poiché hanno obliato la tecnologia avanzata dei loro avi, gli umani si difendono dagli insetti colossali per mezzo di armi e scudi di argilla. In questo contesto si collocano la principessa Nausicaä, la nostra protagonista foriera di messaggi ambientalisti, e la sua Valle del Vento, un piccolo paradiso naturale fatto di rocce a strapiombo e terreni coltivabili in cui una pacifica comunità di esseri umani trae sostentamento dai mulini a vento sparsi su tutto il territorio. A spezzare i tranquilli equilibri del villaggio è una guerra scoppiata tra il bellicoso regno di Tolmekia e l'altrettanto militarmente potente e quanto mai agguerrito Impero di Dorok. Proprio nel tentativo di gettare una luce sul mistero che si cela dietro alla giungla tossica e al colossale conflitto, la giovane e coraggiosa Nausicaä si troverà al centro di eventi dalla portata epocale...
A saltare subito all'occhio del lettore sono le tavole color seppia (!) disegnate del maestro Miyazaki: esse conferiscono infatti un'aura "storica" e oltremodo singolare al racconto, quasi come se stessimo sfogliando un antico manoscritto. Il character design di Miyazaki è ormai riconoscibile ai più, ma qui abbiamo modo di verificare il maestro sia abilissimo anche nel tratteggiare in bicromia fondali, costumi, armi e veicoli dai dettagli molto elaborati. Per quanto riguarda la trama, purtroppo non posso fare ulteriori commenti senza il rischio di rivelare troppi risvolti narrativi d'importanza fondamentale. Mi limiterò a dire che siamo di fronte a una storia densa, complessa e vastissima che necessita sicuramente più di una lettura: ad oggi credo di aver colto a mala pena la metà dei contenuti dell'opera, sia in merito a temi di elevata morale comunque mai infantile o edulcorata (anzi, è piuttosto cruda ed esplicita), sia riguardo a intrighi tra i vari personaggi e le fazioni coinvolte: il conflitto tra queste ultime è infatti sceneggiato egregiamente, e i personaggi, pur nella loro semplice caratterizzazione e diversificazione, svolgono bene il loro ruolo e non deludono le aspettative. Una particolare nota di merito va senz'altro a Kushana, l'antagonista, un personaggio poliedrico, a tutto tondo e davvero ben concepito; lo stesso si può dire a proposito del finale, in cui il messaggio trasmesso dall'autore risulta senza dubbio positivo, ma le ultime, splendide pagine trasudano tristezza, nostalgia e pessimismo. In definitiva, e nonostante tutto, per Miyazaki non c'è alcuna vera speranza per l'umanità: a voi scoprire in che modo il maestro pervenga a una simile conclusione. Sono più che convinto che Nausicaä della Valle del Vento sia un'opera affascinante di fondamentale importanza per qualunque appassionato della nona arte.
Kaze no Tani no Nausicaä, questo il titolo originale, è uno dei manga di genere post-apocalittico in assoluto tra i più rappresentativi nel panorama fumettistico internazionale. La vicenda si colloca in un futuro molto lontano in cui la Terra è ormai divenuta irriconoscibile: a causa di una grande civiltà industriale, le risorse del pianeta sono state consumate da tempo e un conflitto catastrofico passato alla storia come "I Sette Giorni di Fuoco" ha condotto il genere umano sull'orlo dell'estinzione. Nel periodo in cui si svolge la vicenda principale, la superficie del globo è ormai ricoperta da una gigantesca giungla tossica definita "mare della putrefazione", nonché patria dei feroci insetti di proporzioni fantascientifiche denominati Ohmu. Gli ultimi resti dell'umanità abitano invece la vasta area desertica che lambisce i confini della giungla e, poiché hanno obliato la tecnologia avanzata dei loro avi, gli umani si difendono dagli insetti colossali per mezzo di armi e scudi di argilla. In questo contesto si collocano la principessa Nausicaä, la nostra protagonista foriera di messaggi ambientalisti, e la sua Valle del Vento, un piccolo paradiso naturale fatto di rocce a strapiombo e terreni coltivabili in cui una pacifica comunità di esseri umani trae sostentamento dai mulini a vento sparsi su tutto il territorio. A spezzare i tranquilli equilibri del villaggio è una guerra scoppiata tra il bellicoso regno di Tolmekia e l'altrettanto militarmente potente e quanto mai agguerrito Impero di Dorok. Proprio nel tentativo di gettare una luce sul mistero che si cela dietro alla giungla tossica e al colossale conflitto, la giovane e coraggiosa Nausicaä si troverà al centro di eventi dalla portata epocale...
A saltare subito all'occhio del lettore sono le tavole color seppia (!) disegnate del maestro Miyazaki: esse conferiscono infatti un'aura "storica" e oltremodo singolare al racconto, quasi come se stessimo sfogliando un antico manoscritto. Il character design di Miyazaki è ormai riconoscibile ai più, ma qui abbiamo modo di verificare il maestro sia abilissimo anche nel tratteggiare in bicromia fondali, costumi, armi e veicoli dai dettagli molto elaborati. Per quanto riguarda la trama, purtroppo non posso fare ulteriori commenti senza il rischio di rivelare troppi risvolti narrativi d'importanza fondamentale. Mi limiterò a dire che siamo di fronte a una storia densa, complessa e vastissima che necessita sicuramente più di una lettura: ad oggi credo di aver colto a mala pena la metà dei contenuti dell'opera, sia in merito a temi di elevata morale comunque mai infantile o edulcorata (anzi, è piuttosto cruda ed esplicita), sia riguardo a intrighi tra i vari personaggi e le fazioni coinvolte: il conflitto tra queste ultime è infatti sceneggiato egregiamente, e i personaggi, pur nella loro semplice caratterizzazione e diversificazione, svolgono bene il loro ruolo e non deludono le aspettative. Una particolare nota di merito va senz'altro a Kushana, l'antagonista, un personaggio poliedrico, a tutto tondo e davvero ben concepito; lo stesso si può dire a proposito del finale, in cui il messaggio trasmesso dall'autore risulta senza dubbio positivo, ma le ultime, splendide pagine trasudano tristezza, nostalgia e pessimismo. In definitiva, e nonostante tutto, per Miyazaki non c'è alcuna vera speranza per l'umanità: a voi scoprire in che modo il maestro pervenga a una simile conclusione. Sono più che convinto che Nausicaä della Valle del Vento sia un'opera affascinante di fondamentale importanza per qualunque appassionato della nona arte.
Non sono di certo un estimatore delle opere di Miyazaki, preferendo ad esse anime più articolati, complessi e non infarciti di retorica e buonismo. Tuttavia, dopo aver letto il manga di "Nausicaa della valle del vento", e aver notato le sue profonde differenze rispetto al film, mi sono accorto che Miyazaki è stato in grado di creare un'opera cartacea mastodontica, assai sofisticata e dalle molteplici sfaccettature, molto diversa dai suoi classici anime da botteghino. Il film di "Nausicaa della valle del vento" era in alcuni tratti abbastanza prolisso, e aveva un finale abbastanza affrettato. Invece il manga è veloce, incalzante, epico. La caratterizzazione dei personaggi è degna dei Seinen più moderni, la cura dei dettagli maniacale. Inoltre la sceneggiatura molto serrata spinge il lettore a divorarsi tutti i volumi uno dopo l'altro, e non soffre affatto di lentezza.
Nausicaa, principessa dal nome mitologico (preso direttamente dall'Odissea!) e protagonista indiscussa del manga, è una figura messianica, una vera e propria redentrice che si muove in un mondo post-apocalittico dilaniato dalla guerra, dall'inquinamento e dall'inconprensione. Ella è la personificazione di un idealismo e coraggio assoluti, infatti non compirà durante le sue avventure un vero e proprio viaggio di formazione, ma saranno le persone che la incontreranno a cambiare, contando anche il famosissimo "dio guerriero", temibile arma di distruzione biomeccancia dotata di autocoscienza, e il malvagio e inquietante antagonista principale dell'opera.
Altre parole sono inutili: questo è un manga che va assolutamente letto, un vero e proprio racconto epico trasposto in fumetto. Forse, insieme ad "Akira" , "Nausicaa della valle del vento" è il miglior Seinen d'azione mai creato. Queste due opere infatti superano alla lunga i rispettivi film omonimi, colmando tutte le loro lacune e aggiungendo molte cose in più.
L'edizione composta da sette volumi della Planet Manga ha una traduzione fedele all'originale, le pagine color seppia (che sono l'ideale per rendere bene le atmosfere steampunk tipiche dell'autore) e lo stesso formato gigante degli albi di "Akira", che permette al lettore di aprezzare maggiormante i dettagli e la dinamicità dei combattimenti. L'edizione Granata Press la sconsiglio, in quanto è in bianco e nero, ha una traduzione diversa e il numero contenente il finale (il 23 per essere precisi) è praticamente introvabile. A voi la scelta.
Nausicaa, principessa dal nome mitologico (preso direttamente dall'Odissea!) e protagonista indiscussa del manga, è una figura messianica, una vera e propria redentrice che si muove in un mondo post-apocalittico dilaniato dalla guerra, dall'inquinamento e dall'inconprensione. Ella è la personificazione di un idealismo e coraggio assoluti, infatti non compirà durante le sue avventure un vero e proprio viaggio di formazione, ma saranno le persone che la incontreranno a cambiare, contando anche il famosissimo "dio guerriero", temibile arma di distruzione biomeccancia dotata di autocoscienza, e il malvagio e inquietante antagonista principale dell'opera.
Altre parole sono inutili: questo è un manga che va assolutamente letto, un vero e proprio racconto epico trasposto in fumetto. Forse, insieme ad "Akira" , "Nausicaa della valle del vento" è il miglior Seinen d'azione mai creato. Queste due opere infatti superano alla lunga i rispettivi film omonimi, colmando tutte le loro lacune e aggiungendo molte cose in più.
L'edizione composta da sette volumi della Planet Manga ha una traduzione fedele all'originale, le pagine color seppia (che sono l'ideale per rendere bene le atmosfere steampunk tipiche dell'autore) e lo stesso formato gigante degli albi di "Akira", che permette al lettore di aprezzare maggiormante i dettagli e la dinamicità dei combattimenti. L'edizione Granata Press la sconsiglio, in quanto è in bianco e nero, ha una traduzione diversa e il numero contenente il finale (il 23 per essere precisi) è praticamente introvabile. A voi la scelta.
Il tema dell'inquinamento e della distruzione dell'ecosistema da parte dell'essere umano, non è nuovo al genere fantasy, basta leggersi due classici del genere, come "Il Signore degli Anelli" di Tolkien o "Le Cronache di Narnia - Il Principe Caspian", dove l'essere umano (anche se nel "Signore degli Anelli" era lo stregone Saruman) distrugge la foresta e l'ecosistema indiscriminatamente per ricavare la propria utilità personale, ma alla fine verrà duramente punito dalla natura che gli si rivolterà contro. In "Nausicaa della Valle del Vento", ritroviamo le stesse tematiche anche se in maniera più pessimistica e drammatica, che però consentono a tale manga di trascendere l'ambito del fumetto, elevandosi a opera d'arte.
Dopo i cosiddetti "Sette Giorni di Fuoco", in cui gli esseri umani scatenarono una ferocissima guerra tra loro, la natura a seguito dell'enorme inquinamento scatenatosi decide di ribellarsi e dal nulla spunta il "Mar Marcio", una foresta le cui esalazioni velenose rendono impossibile la vita degli esseri umani e di molti esseri viventi, ad eccezione di alcuni esseri come i "Vermi Re". Mille anni dopo nulla è cambiato, il "Mar Marcio" a seguito delle spore sparse dalle sortite dei "Vermi Re" fuori dalla foresta, continua ad espandersi indiscriminatamente inglobando le poche terre ancora in mano agli esseri umani. Costoro, non hanno imparato alcuna lezione dal passato, continuando a farsi guerra tra loro per procurarsi i migliori territori ancora non contaminati dal "Mar Marcio". Proprio a causa della guerra, la giovane e dolce Nausicaa, principessa della Valle del Vento, che ama profondamente la natura e gli esseri viventi, è chiamata al fronte per unirsi all'esercito di Tolmekia. Nausicaa, approfittando di ciò, è decisa a risolvere i misteri dietro l'origine del "Mar Marcio", dei "Sette Giorni di Fuoco" e della funzione dei "Vermi Re".
Nell'arco dei 7 volumi, verrà tratteggiata una storia molto ampia e vasta, che consentirà all'autore di esprimere la sua invettiva contro la stupidità dell'essere umano che continua a devastare la natura pur di prevalere sull'altro, e che non si fa alcuno scrupolo nell'impiegare anche armi bio-chimiche, che possono compromettere il fragile ecosistema esistente. La critica più forte dell'opera è però rivolta verso la guerra, che alla fine non provoca solo enorme distruzione, desolazione e degrado tra i vari popoli. I loro sovrani incuranti di tutto, non pensano ad altro che eliminare i loro rivali al trono (anche i propri familiari) e combattere per il nulla (la maggior parte del mondo, è ridotta ad un arido deserto).
In tale contesto si muove la giovane principessa Nausicaa. La ragazza, pur presentando alcuni cliché (solita persona con dei poteri speciali richiamata da una profezia profezia), risulta un personaggio molto interessante e che più volte con le sue amare considerazioni, in modo lucido e disincantato, fa riflettere non poco il lettore su quanto il suo mondo attuale non sia poi tanto diverso da quello di Nausicaa. All'interno della principessa, sono presenti due animi, uno buono e gentile, ma anche un altro violento, verso cui ella prova paura. Nausicaa nonostante tutto, ha il compito di ristabilire un legame tra l'essere umano e la natura che è stato da tempo infranto, anche se la sua forza di volontà varie volte sarà messa a dura prova, per via della stupidità dell'essere umano che le farà più volte pensare di lasciar perdere il suo compito e lasciare che la natura distrugga tutto. Intorno alla giovane si muovono anche altri personaggi secondari, che contribuiscono a delineare il vasto mondo in cui è ambientata l'opera. Vi sono personaggi come ad esempio Kushana (ma anche Kurotowa), che si pongono a metà strada tra la figura idealizzata di Nausicaa e la degradazione dell'essere umano, avendo nel corso dell'opera (specialmente Kushana), un'ottima evoluzione psicologica.
Il disegno di Miyazaki, è ben lontano dai canoni manga. Il character design dei personaggi è molto semplice, infatti i loro visi, sono alquanto minimalisti e sempliciotti, anche se ciò non inficia sulla loro espressività. I paesaggi sono invece molto dettagliati e tratteggiati, con alcune (purtroppo poche) spettacolari tavole a doppia pagina, che consentono allo spettatore di immergersi letteralmente nello spettacolo della natura. La carta di color seppia conferisce ai disegni un effetto quasi fiabesco, ed in certi punti della narrazione anche una connotazione onirica, con dei giochi di luce ed ombre.
Insomma, se vi piacciono le opere di Miyazaki (io ho letto solo Nausicaa e le sue produzioni animate non le ho mai viste, ma le tematiche a quanto ho capito sono queste), non potete assolutamente farvi mancare questa pietra miliare del fumetto anni 80', che ancora oggi a distanza di oltre 30 anni, riesce ad essere tremendamente attuale. L'opera presenta anche dei difetti, come la scarsa presenza scenica dei personaggi secondari e sopratutto del finale, che seppur pur ben si integri con la malinconia dell'opera, è stato lasciato troppo aperto. Diffidate però da chi vi dice che l'opera risulti eccessivamente lenta, ciò non è assolutamente vero, perché la narrazione ha un andamento sostenuto, né troppo lento e né troppo veloce. Se avevate dubbi su "Nausicaa della Valle del Vento" per tale motivo, spero siano stati dissipati e che vi procuriate al più presto la splendida edizione della Planet Manga, la quale rende giustizia a questa grande opera, presentandola in un grande formato con sovra-coperta e munita di un poster iniziale in ogni volume, al prezzo di 9.90 euro.
Dopo i cosiddetti "Sette Giorni di Fuoco", in cui gli esseri umani scatenarono una ferocissima guerra tra loro, la natura a seguito dell'enorme inquinamento scatenatosi decide di ribellarsi e dal nulla spunta il "Mar Marcio", una foresta le cui esalazioni velenose rendono impossibile la vita degli esseri umani e di molti esseri viventi, ad eccezione di alcuni esseri come i "Vermi Re". Mille anni dopo nulla è cambiato, il "Mar Marcio" a seguito delle spore sparse dalle sortite dei "Vermi Re" fuori dalla foresta, continua ad espandersi indiscriminatamente inglobando le poche terre ancora in mano agli esseri umani. Costoro, non hanno imparato alcuna lezione dal passato, continuando a farsi guerra tra loro per procurarsi i migliori territori ancora non contaminati dal "Mar Marcio". Proprio a causa della guerra, la giovane e dolce Nausicaa, principessa della Valle del Vento, che ama profondamente la natura e gli esseri viventi, è chiamata al fronte per unirsi all'esercito di Tolmekia. Nausicaa, approfittando di ciò, è decisa a risolvere i misteri dietro l'origine del "Mar Marcio", dei "Sette Giorni di Fuoco" e della funzione dei "Vermi Re".
Nell'arco dei 7 volumi, verrà tratteggiata una storia molto ampia e vasta, che consentirà all'autore di esprimere la sua invettiva contro la stupidità dell'essere umano che continua a devastare la natura pur di prevalere sull'altro, e che non si fa alcuno scrupolo nell'impiegare anche armi bio-chimiche, che possono compromettere il fragile ecosistema esistente. La critica più forte dell'opera è però rivolta verso la guerra, che alla fine non provoca solo enorme distruzione, desolazione e degrado tra i vari popoli. I loro sovrani incuranti di tutto, non pensano ad altro che eliminare i loro rivali al trono (anche i propri familiari) e combattere per il nulla (la maggior parte del mondo, è ridotta ad un arido deserto).
In tale contesto si muove la giovane principessa Nausicaa. La ragazza, pur presentando alcuni cliché (solita persona con dei poteri speciali richiamata da una profezia profezia), risulta un personaggio molto interessante e che più volte con le sue amare considerazioni, in modo lucido e disincantato, fa riflettere non poco il lettore su quanto il suo mondo attuale non sia poi tanto diverso da quello di Nausicaa. All'interno della principessa, sono presenti due animi, uno buono e gentile, ma anche un altro violento, verso cui ella prova paura. Nausicaa nonostante tutto, ha il compito di ristabilire un legame tra l'essere umano e la natura che è stato da tempo infranto, anche se la sua forza di volontà varie volte sarà messa a dura prova, per via della stupidità dell'essere umano che le farà più volte pensare di lasciar perdere il suo compito e lasciare che la natura distrugga tutto. Intorno alla giovane si muovono anche altri personaggi secondari, che contribuiscono a delineare il vasto mondo in cui è ambientata l'opera. Vi sono personaggi come ad esempio Kushana (ma anche Kurotowa), che si pongono a metà strada tra la figura idealizzata di Nausicaa e la degradazione dell'essere umano, avendo nel corso dell'opera (specialmente Kushana), un'ottima evoluzione psicologica.
Il disegno di Miyazaki, è ben lontano dai canoni manga. Il character design dei personaggi è molto semplice, infatti i loro visi, sono alquanto minimalisti e sempliciotti, anche se ciò non inficia sulla loro espressività. I paesaggi sono invece molto dettagliati e tratteggiati, con alcune (purtroppo poche) spettacolari tavole a doppia pagina, che consentono allo spettatore di immergersi letteralmente nello spettacolo della natura. La carta di color seppia conferisce ai disegni un effetto quasi fiabesco, ed in certi punti della narrazione anche una connotazione onirica, con dei giochi di luce ed ombre.
Insomma, se vi piacciono le opere di Miyazaki (io ho letto solo Nausicaa e le sue produzioni animate non le ho mai viste, ma le tematiche a quanto ho capito sono queste), non potete assolutamente farvi mancare questa pietra miliare del fumetto anni 80', che ancora oggi a distanza di oltre 30 anni, riesce ad essere tremendamente attuale. L'opera presenta anche dei difetti, come la scarsa presenza scenica dei personaggi secondari e sopratutto del finale, che seppur pur ben si integri con la malinconia dell'opera, è stato lasciato troppo aperto. Diffidate però da chi vi dice che l'opera risulti eccessivamente lenta, ciò non è assolutamente vero, perché la narrazione ha un andamento sostenuto, né troppo lento e né troppo veloce. Se avevate dubbi su "Nausicaa della Valle del Vento" per tale motivo, spero siano stati dissipati e che vi procuriate al più presto la splendida edizione della Planet Manga, la quale rende giustizia a questa grande opera, presentandola in un grande formato con sovra-coperta e munita di un poster iniziale in ogni volume, al prezzo di 9.90 euro.
Hayao Miyazaki è oramai una figura mondiale dell'animazione, grazie ai suoi lavori e a quello del suo studio riesce ancora ad appassionare diverse generazioni: le più vecchie, nonostante la crescita, rimangono legate ai ricordi e guardano con occhi malinconici i suoi nuovi lavori assaporando lo stile e i ricordi legati al passato e alle emozioni regalate, mentre quelle più giovano scoprono un nuovo mondo fantastico nel quale immergersi.
Parlare della carriera di un uomo di tale calibro è un'impresa lunga e ardua, ma passando solo per gli eventi principali che la arricchiscono si passa sempre attraverso Nausicaa della Valle Del Vento. Dopo varie collaborazioni sempre più importanti in opere che saranno sempre considerate pietre miliari (quali Heidi, Anna dai capelli rossi e Conan il ragazzo del futuro) lo studio Animage convinse l'autore a disegnare un manga, mercato nel quale era stato attivo marginalmente anni prima. Il prodotto in questione è proprio Nausicaa e visto il successo ottenuto durante la serializzazione, durata diversi anni, gli è stata proposta la trasposizione in film d'animazione. La fama non si è fatta attendere e, grazie all'acclamazione di pubblico e critica, Miyazaki compie il grande passo, ovvero fondare l'ormai famosissimo Studio Ghibli le cui opere sono talmente famose da valicare i confini nazionali e hanno ottenuto premi e nomination in tutto il mondo.
L'eccessivo avanzamento di una civiltà ha portato il mondo alla rovina, tra tecnologie e manipolazioni genetiche l'intera popolazione mondiale è stata decimata da guerre e soprattutto dal collasso naturale dovuto all'inquinamento e da un irrispettoso comportamento verso il pianeta. Dopo tanti anni le poche persone rimaste hanno cominciato a costruire nuovi villaggi, dove c'è stato un ritorno alle origini per via della tecnologia quasi completamente perduta. Nausicaa è la figlia del re di uno di questi villaggi, che si trova proprio nella Valle Del Vento, e il suo amore per la natura la porta spesso a visitare il Mare Della Putrefazione, un immenso bosco che occupa un vasto spazio sul pianeta e dove un nuovo ecosistema di piante ed insetti continua la sua evoluzione e la sua crescita lontano dagli umani grazie ai miasmi velenosi.
Ben presto però la tranquilla vita della ragazza è sconvolta: la guerra, nonostante lo stato penoso del mondo, continua a imperversare e ad affrontarsi ci sono le due nazioni principali che si contendono i vasti deserti vuoti e mortali. Per via dello stato di salute del padre la ragazza decide di andare al posto suo, e finisce con fare un'incredibile scoperta riguardo al Mare Della Putrefazione ed i suoi abitanti.
Dopo l'inizio rocambolesco e fumoso, utile a mostrare il mondo alla deriva, l'opera diventa lentamente più chiara e comprensibile e trasposta perfettamente il lettore al suo interno grazie all'ottima capacità dell'autore di catturare letteralmente l'attenzione del lettore. Inizia così un lento ma continuo evolversi della vicenda, che vede avvicendarsi numerosi antagonisti ed alleati che permettono di venire a conoscenza di molti particolari che approfondiscono il fascino e la storia del pianeta.
I temi sono quindi la colonna portante dell'intera opera, si parte parlando soprattutto della natura, del rispetto della stessa e della pericolosità dovuta all'eccessiva curiosità dell'uomo che si diverte a modificarla, e in tutto questo trovano spazio leggere ma veritiere divagazioni sulla guerra, mostrando come spesso migliaia di morti scaturiscono da motivi materiali e stupidi, condannando così intere civiltà per il nulla (il fatto che combattano per contendersi deserti lo sottolinea perfettamente). Due temi che si rivedono spesso e volentieri nelle future opere del maestro, perché sono argomenti per lui importanti coi quali conta di valorizzare in modo positivo i giovani lettori e allo stesso tempo invita i più maturi a riflettere.
Il tutto è mosso da numerosi personaggi che offrono discrete caratterizzazioni, soprattutto la principessa Nausicaa, dal cuore gentile e amante della natura, e la Regina che saprà regalare interessanti sorprese. Anche l'antagonista risulta gradevole, in netto contrasto con l'eroina.
Una storia lunga e lenta, ma non per questo poco accattivante, anzi, l'abilità di Miyazaki di proiettare il lettore immediatamente nel "suo" universo non manca e in breve si finisce rapiti in mezzo all'affascinante ambientazione e la storia, in cui non mancano saltuari colpi di scena. Il finale, purtroppo, passa per qualche situazione leggermente confusa che non sarà perfettamente comprensibile ai lettori novizi, i quali potranno comunque godere appieno del tutto come fosse una bellissima favola, ma quello più navigato potrà dedicarsi alle metafore e ai significati nascosti di alcune frasi. Nel complesso risulta degno di tutta l'opera e conclude giustamente il tutto.
I disegni di Miyazaki hanno uno spirito ed una classe da fare invidia ai mangaka moderni. Il character design è il classico dell'autore ed è ormai un marchio di fabbrica e nonostante lo stile minimalista i volti sapranno essere incredibilmente espressivi e profondi, tanto che si percepisce la minima variazione sul volto della protagonista che spesso parla di più al lettore attraverso le immagini che con le parole.
Il lato più gradevole è il tratto libero, che dona un effetto rotondo e morbido ad ogni oggetto per via del fatto che non sono stati usati attrezzi "del mestiere", nemmeno per i complessi velivoli che potrebbero lasciare il lettore per ore ad osservare i particolari.
Il tutto risulta incredibilmente profondo grazie all'accurato lavoro effettuato nelle ombreggiature che dona consistenza ad ogni oggetto e personaggio, mentre i pochi ma ottimi neri aiutano a dare vita agli sfondi, spesso ripetitivi per motivi ovvi, ma sempre gradevoli.
Il design degli insetti e delle piante è il fiore all'occhiello dell'opera: risultano non solo originali ma anche studiati come dimostrano alcuni schemi dell'autore sulla crescita delle stesse.
I disegni in poche parole sembrano aver vita propria e regalano tavole ricche di dettagli nelle quali è impossibile non soffermarsi ad assaporare ogni singolo tratto che le compone.
In Italia l'opera è arrivata in diverse edizioni, una della Granata con volumetti "sottiletta", successivamente riproposta da Panini in volumi fedeli all'originale e con un nuovo adattamento. Infine si arriva al fiore all'occhiello dell'editore, ovvero la versione rinominata "Nuova Edizione". I sette volumetti che la compongono offrono un prezzo sì elevato, ma sono di un formato enorme rispetto a qualsiasi altra edizione mai vista, offrono una sovraccoperta resistente, una rilegatura ottima e si arriva al gioiello dell'edizione: la carta e l'inchiostro. La carta è volutamente di un giallo paglierino per accompagnare l'inchiostro seppia che è stato scelto per la stampa, una stampa talaltro ottima che non mostra né sbavature né imperfezioni con un risultato incredibilmente nitido e pulito, perfetto per godersi al meglio i disegni. Il tutto regala un effetto anticato, come se ci si trovasse davanti ad un reperto storico di una civiltà perduta, anche se in verità è una pietra miliare del fumetto.
L'adattamento della Panini è sublime, offre le tavole identiche alle originali grazie alla scomparsa delle famose "pecette" e con lo sfruttamento di un preziosissimo e perfetto lavoro grafico e le onomatopee sono lasciate in originale. La nota negativa riguarda il primo numero, che offre piccoli errori che potrebbero sfuggire, anche se nella ristampa prontamente effettuata son stati sistemati.
Il capolavoro su carta di Miyazaki. Una storia intrigante che rapisce ed emoziona il lettore, toccando tematiche comuni all'autore (guerra, natura ed ecologia) ma affrontate in modo innovativo e mai noioso, insegnando così dei valori ai più giovani e interessanti riflessioni per i più grandi.
Da leggere, con la speranza che torni a disegnare manga oltre che a produrre ottimi film con lo Studio Ghibli.
Parlare della carriera di un uomo di tale calibro è un'impresa lunga e ardua, ma passando solo per gli eventi principali che la arricchiscono si passa sempre attraverso Nausicaa della Valle Del Vento. Dopo varie collaborazioni sempre più importanti in opere che saranno sempre considerate pietre miliari (quali Heidi, Anna dai capelli rossi e Conan il ragazzo del futuro) lo studio Animage convinse l'autore a disegnare un manga, mercato nel quale era stato attivo marginalmente anni prima. Il prodotto in questione è proprio Nausicaa e visto il successo ottenuto durante la serializzazione, durata diversi anni, gli è stata proposta la trasposizione in film d'animazione. La fama non si è fatta attendere e, grazie all'acclamazione di pubblico e critica, Miyazaki compie il grande passo, ovvero fondare l'ormai famosissimo Studio Ghibli le cui opere sono talmente famose da valicare i confini nazionali e hanno ottenuto premi e nomination in tutto il mondo.
L'eccessivo avanzamento di una civiltà ha portato il mondo alla rovina, tra tecnologie e manipolazioni genetiche l'intera popolazione mondiale è stata decimata da guerre e soprattutto dal collasso naturale dovuto all'inquinamento e da un irrispettoso comportamento verso il pianeta. Dopo tanti anni le poche persone rimaste hanno cominciato a costruire nuovi villaggi, dove c'è stato un ritorno alle origini per via della tecnologia quasi completamente perduta. Nausicaa è la figlia del re di uno di questi villaggi, che si trova proprio nella Valle Del Vento, e il suo amore per la natura la porta spesso a visitare il Mare Della Putrefazione, un immenso bosco che occupa un vasto spazio sul pianeta e dove un nuovo ecosistema di piante ed insetti continua la sua evoluzione e la sua crescita lontano dagli umani grazie ai miasmi velenosi.
Ben presto però la tranquilla vita della ragazza è sconvolta: la guerra, nonostante lo stato penoso del mondo, continua a imperversare e ad affrontarsi ci sono le due nazioni principali che si contendono i vasti deserti vuoti e mortali. Per via dello stato di salute del padre la ragazza decide di andare al posto suo, e finisce con fare un'incredibile scoperta riguardo al Mare Della Putrefazione ed i suoi abitanti.
Dopo l'inizio rocambolesco e fumoso, utile a mostrare il mondo alla deriva, l'opera diventa lentamente più chiara e comprensibile e trasposta perfettamente il lettore al suo interno grazie all'ottima capacità dell'autore di catturare letteralmente l'attenzione del lettore. Inizia così un lento ma continuo evolversi della vicenda, che vede avvicendarsi numerosi antagonisti ed alleati che permettono di venire a conoscenza di molti particolari che approfondiscono il fascino e la storia del pianeta.
I temi sono quindi la colonna portante dell'intera opera, si parte parlando soprattutto della natura, del rispetto della stessa e della pericolosità dovuta all'eccessiva curiosità dell'uomo che si diverte a modificarla, e in tutto questo trovano spazio leggere ma veritiere divagazioni sulla guerra, mostrando come spesso migliaia di morti scaturiscono da motivi materiali e stupidi, condannando così intere civiltà per il nulla (il fatto che combattano per contendersi deserti lo sottolinea perfettamente). Due temi che si rivedono spesso e volentieri nelle future opere del maestro, perché sono argomenti per lui importanti coi quali conta di valorizzare in modo positivo i giovani lettori e allo stesso tempo invita i più maturi a riflettere.
Il tutto è mosso da numerosi personaggi che offrono discrete caratterizzazioni, soprattutto la principessa Nausicaa, dal cuore gentile e amante della natura, e la Regina che saprà regalare interessanti sorprese. Anche l'antagonista risulta gradevole, in netto contrasto con l'eroina.
Una storia lunga e lenta, ma non per questo poco accattivante, anzi, l'abilità di Miyazaki di proiettare il lettore immediatamente nel "suo" universo non manca e in breve si finisce rapiti in mezzo all'affascinante ambientazione e la storia, in cui non mancano saltuari colpi di scena. Il finale, purtroppo, passa per qualche situazione leggermente confusa che non sarà perfettamente comprensibile ai lettori novizi, i quali potranno comunque godere appieno del tutto come fosse una bellissima favola, ma quello più navigato potrà dedicarsi alle metafore e ai significati nascosti di alcune frasi. Nel complesso risulta degno di tutta l'opera e conclude giustamente il tutto.
I disegni di Miyazaki hanno uno spirito ed una classe da fare invidia ai mangaka moderni. Il character design è il classico dell'autore ed è ormai un marchio di fabbrica e nonostante lo stile minimalista i volti sapranno essere incredibilmente espressivi e profondi, tanto che si percepisce la minima variazione sul volto della protagonista che spesso parla di più al lettore attraverso le immagini che con le parole.
Il lato più gradevole è il tratto libero, che dona un effetto rotondo e morbido ad ogni oggetto per via del fatto che non sono stati usati attrezzi "del mestiere", nemmeno per i complessi velivoli che potrebbero lasciare il lettore per ore ad osservare i particolari.
Il tutto risulta incredibilmente profondo grazie all'accurato lavoro effettuato nelle ombreggiature che dona consistenza ad ogni oggetto e personaggio, mentre i pochi ma ottimi neri aiutano a dare vita agli sfondi, spesso ripetitivi per motivi ovvi, ma sempre gradevoli.
Il design degli insetti e delle piante è il fiore all'occhiello dell'opera: risultano non solo originali ma anche studiati come dimostrano alcuni schemi dell'autore sulla crescita delle stesse.
I disegni in poche parole sembrano aver vita propria e regalano tavole ricche di dettagli nelle quali è impossibile non soffermarsi ad assaporare ogni singolo tratto che le compone.
In Italia l'opera è arrivata in diverse edizioni, una della Granata con volumetti "sottiletta", successivamente riproposta da Panini in volumi fedeli all'originale e con un nuovo adattamento. Infine si arriva al fiore all'occhiello dell'editore, ovvero la versione rinominata "Nuova Edizione". I sette volumetti che la compongono offrono un prezzo sì elevato, ma sono di un formato enorme rispetto a qualsiasi altra edizione mai vista, offrono una sovraccoperta resistente, una rilegatura ottima e si arriva al gioiello dell'edizione: la carta e l'inchiostro. La carta è volutamente di un giallo paglierino per accompagnare l'inchiostro seppia che è stato scelto per la stampa, una stampa talaltro ottima che non mostra né sbavature né imperfezioni con un risultato incredibilmente nitido e pulito, perfetto per godersi al meglio i disegni. Il tutto regala un effetto anticato, come se ci si trovasse davanti ad un reperto storico di una civiltà perduta, anche se in verità è una pietra miliare del fumetto.
L'adattamento della Panini è sublime, offre le tavole identiche alle originali grazie alla scomparsa delle famose "pecette" e con lo sfruttamento di un preziosissimo e perfetto lavoro grafico e le onomatopee sono lasciate in originale. La nota negativa riguarda il primo numero, che offre piccoli errori che potrebbero sfuggire, anche se nella ristampa prontamente effettuata son stati sistemati.
Il capolavoro su carta di Miyazaki. Una storia intrigante che rapisce ed emoziona il lettore, toccando tematiche comuni all'autore (guerra, natura ed ecologia) ma affrontate in modo innovativo e mai noioso, insegnando così dei valori ai più giovani e interessanti riflessioni per i più grandi.
Da leggere, con la speranza che torni a disegnare manga oltre che a produrre ottimi film con lo Studio Ghibli.
Nel futuro, la terra è stata devastata da un terribile conflitto, i Sette Giorni di Fuoco, che ha lasciato dietro di se un pianeta contaminato e distrutto, decimando piante, animali e esseri umani. Inoltre, sul pianeta ha fatto la sua comparsa il Mar Marcio, una foresta velenosa in cui è impossibile vivere, popolata da insetti giganteschi e mostruosi, che ha cominciato a ingrandirsi, minacciando di coprire ogni continente. In questo futuro apocalittico in cui convivono ambientazioni medioevali e invenzioni futuristiche, vive Nausicaa, giovane e coraggiosa principessa della Valle di Vento, un pacifico paese tra le montagne. Ma, allo scoppio della guerra tra il Principato di Dorok e il regno di Tolmekia, Nausicaa è costretta ad abbandonare la sua terra e prendere parte a una guerra crudele e sanguinosa, affrontando un lungo viaggio, conoscendo nuove persone e giungendo a scoprire la verità celata dietro i Sette Giorni di Fuoco e Mar Marcio.
Nausicaa è un personaggio assolutamente singolare: forte, coraggiosa, matura quanto un'adulta, fa convivere in sé un animo gentile e altruista, che la porta fin dall'inizio a intuire che il Mar Marcio e i suoi insetti non sono nemici da distruggere, ma creature nobili e potenti da rispettare, e uno spirito valoroso e intrepido, che ne fa una perfetta guerriera, ma che per la sua ferocia spaventa anche lei.
Sono molti i temi affrontati in Nausicca della Valle del vento, temi tutti tipici del suo autore: l'assurdità della guerra, i sacrifici in vite umane che essa impone e, soprattutto, il rapporto tra uomo e natura e i limiti che l'umanità deve riconoscere. Questi temi sono affrontati con grande maturità; non aspettatevi quindi un manga leggero o divertente. La storia si articola in modo molto complesso, fino a giungere a un finale che ho trovato magnifico, malinconico e perfettamente in linea con il messaggio che l'autore vuole lanciare: il pianeta Terra non appartiene all'uomo, che ne è solo uno degli innumerevoli abitanti.
Ho trovato i disegni di Miyazaki splendidi, oltre che molto diversi dal solito stile manga. Inoltre, la scelta di stampare il fumetto in seppia invece che in nero, cosa che all'inizio mi aveva lasciata perplessa, si è alla fine rivelata molto valida. Degne di una nota particolare sono le illustrazioni del Mar Marcio: tratteggiate con linee sottili e fittissime, in un'esplosione di forme conosciute e non, sono una vera gioia per gli occhi.
Nausicaa è un personaggio assolutamente singolare: forte, coraggiosa, matura quanto un'adulta, fa convivere in sé un animo gentile e altruista, che la porta fin dall'inizio a intuire che il Mar Marcio e i suoi insetti non sono nemici da distruggere, ma creature nobili e potenti da rispettare, e uno spirito valoroso e intrepido, che ne fa una perfetta guerriera, ma che per la sua ferocia spaventa anche lei.
Sono molti i temi affrontati in Nausicca della Valle del vento, temi tutti tipici del suo autore: l'assurdità della guerra, i sacrifici in vite umane che essa impone e, soprattutto, il rapporto tra uomo e natura e i limiti che l'umanità deve riconoscere. Questi temi sono affrontati con grande maturità; non aspettatevi quindi un manga leggero o divertente. La storia si articola in modo molto complesso, fino a giungere a un finale che ho trovato magnifico, malinconico e perfettamente in linea con il messaggio che l'autore vuole lanciare: il pianeta Terra non appartiene all'uomo, che ne è solo uno degli innumerevoli abitanti.
Ho trovato i disegni di Miyazaki splendidi, oltre che molto diversi dal solito stile manga. Inoltre, la scelta di stampare il fumetto in seppia invece che in nero, cosa che all'inizio mi aveva lasciata perplessa, si è alla fine rivelata molto valida. Degne di una nota particolare sono le illustrazioni del Mar Marcio: tratteggiate con linee sottili e fittissime, in un'esplosione di forme conosciute e non, sono una vera gioia per gli occhi.
Una grande opera. senza dubbio alcuno. Miyazaki supera la sua trasposizione animata con questo manga. L'edizione è eccellente: sovracopertina, grande formato, poster, inchiostro seppiato e buona carta. La storia parte in sordina e non colpisce da subito, ma è progressiva in un continuo salire di rivelazioni e emozioni fino a un finale epico. I personaggi li conosciamo alla perfezione, sono tutti "vivi" e agiscono per quello in cui credono. Il tratto è sublime, e ci regala grandi vignette tutte ben particolareggiate. Non serve aggiungere altro. Consigliato ad un pubblico maturo.
La storia è ambientata in un mondo dove la tecnologia è in gran parte andata perduta, e la stessa natura è diventata pericolosa per l'uomo. Infatti si è creata un'immensa foresta, chiamata mar marcio, che occupa gran parte del territorio e che emette miasmi letali per l'essere umano che li respira per un periodo prolungato se non usa una sorta di maschera antigas.
Nausicaä, la protagonista, si troverà coinvolta in una guerra tra i popoli di Tolmekia e Dorok come rappresentante della Valle del vento per rispettare gli accordi con i primi. Attraverso questa guerra, Nausicaä verrà a contatto con entrambi i popoli, accrescerà il suo già sviluppato legame con la natura, e scoprirà come questa guerra stia rischiando di creare una crescita del mar marcio che ridurrebbe ai minimi termini i territori a disposizione degli uomini.
La guerra, di conseguenza, diventa solo un contorno agli eventi della storia che si concentrano più che altro sulla natura e su come l'uomo tenda spesso ad abusarne senza considerare le conseguenze.
L'opera è nel complesso bella ma, a causa dei temi trattati e del tono piuttosto serio che mantiene, potrebbe non piacere ai neofiti che magari vorrebbero o dovrebbero orientarsi su qualcosa di più semplice.
Nausicaä, la protagonista, si troverà coinvolta in una guerra tra i popoli di Tolmekia e Dorok come rappresentante della Valle del vento per rispettare gli accordi con i primi. Attraverso questa guerra, Nausicaä verrà a contatto con entrambi i popoli, accrescerà il suo già sviluppato legame con la natura, e scoprirà come questa guerra stia rischiando di creare una crescita del mar marcio che ridurrebbe ai minimi termini i territori a disposizione degli uomini.
La guerra, di conseguenza, diventa solo un contorno agli eventi della storia che si concentrano più che altro sulla natura e su come l'uomo tenda spesso ad abusarne senza considerare le conseguenze.
L'opera è nel complesso bella ma, a causa dei temi trattati e del tono piuttosto serio che mantiene, potrebbe non piacere ai neofiti che magari vorrebbero o dovrebbero orientarsi su qualcosa di più semplice.
Questo è un capolavoro manga, tanto di cappello al maestro Miyazaki, che il soli 7 volumi ha saputo raccontare una storia magica, fantastica e piena di sentimento...
<i>"La civiltà industriale è stata distrutta da un grande conflitto e ai margini di una giungla tossica vivono i sopravvissuti, tra cui la principessa Nausicaä che regna sulla Valle del Vento, un'autentica oasi di pace e serenità in cui la ragazza si dedica alla salvaguardia del nuovo, delicato equilibrio ambientale ancora una volta minacciato dalla stupidità dell'uomo."</i>
A mio parere è più bello il manga dell'anime.
Unica pecca è l'editore italiano: la Panini per questo manga (anche se l'edizione era di tutto rispetto, tranne il primo volume dove c'erano vari errori) si è fatta pagare 9,90 euro per ogni volume, sinceramente la spesa è sostenibile visto che sono pochi volumi, ma per me è una rapina vera e propria per chi è appassionato di manga e legge di tutto!
Non sono uno di quelli che fanno caso all'edizione, alla carta, alla sovraccoperta, ecc... a me basta che la traduzione e la stampa siano curate, poi se la carta è bianca, se la stampa è color seppia, sinceramente non me ne importa!
L'unica cosa per cui pagherei volentieri di più sono le pagine a colori che rendono al massimo in ogni opera!
Consiglio a tutti di leggerlo, è un'opera che non dovrebbe mancare in nessuna libreria. Buona lettura!
<i>"La civiltà industriale è stata distrutta da un grande conflitto e ai margini di una giungla tossica vivono i sopravvissuti, tra cui la principessa Nausicaä che regna sulla Valle del Vento, un'autentica oasi di pace e serenità in cui la ragazza si dedica alla salvaguardia del nuovo, delicato equilibrio ambientale ancora una volta minacciato dalla stupidità dell'uomo."</i>
A mio parere è più bello il manga dell'anime.
Unica pecca è l'editore italiano: la Panini per questo manga (anche se l'edizione era di tutto rispetto, tranne il primo volume dove c'erano vari errori) si è fatta pagare 9,90 euro per ogni volume, sinceramente la spesa è sostenibile visto che sono pochi volumi, ma per me è una rapina vera e propria per chi è appassionato di manga e legge di tutto!
Non sono uno di quelli che fanno caso all'edizione, alla carta, alla sovraccoperta, ecc... a me basta che la traduzione e la stampa siano curate, poi se la carta è bianca, se la stampa è color seppia, sinceramente non me ne importa!
L'unica cosa per cui pagherei volentieri di più sono le pagine a colori che rendono al massimo in ogni opera!
Consiglio a tutti di leggerlo, è un'opera che non dovrebbe mancare in nessuna libreria. Buona lettura!
Ho scoperto una cosa: quando Franco Califano cantava "Tutto il resto è noia", era perchè aveva appena finito di leggere Nausicaa. Come dargli torto?!
Ad una prima lettura superficiale, Nausicaa sembra vestire i panni di un fumetto stereotipato pseudo ecologista, che deve semplicemente ricordare agli uomini di rispettare l'ambiente e la natura. Ma ad un'analisi più attenta possiamo notare che altre sono le tematiche trattate con la stessa importanza: gli orrori della guerra, la sorda avarizia dei regnanti, il fallimento delle istituzioni, la mancanza nel Mondo dell'umanità ed altro ancora. Sembrano tutte cose estremamente banali, ma in realtà tutto questo serve da contorno al vero messaggio che quel genio pazzoide (trovate una definizione più azzeccata?) di Miyazaki ha voluto celare dietro al "Velo di Maya": Nausicaa è una dichiarazione d'amore all'imperfezione umana!
Qualcuno ha affermato che il personaggio principale pecca di ingenuità perché risulta come la tipica paladina della giustizia che lotta per soverchiare un sistema ingiusto. Ebbene non può commettere errore più grave. Nausicaa è la tipica figura che può essere ricollegata all'Olteuomo di Nietsche, perché rifiuta le ristrettezze della ragione imposte dalla civiltà del passato. Rigetta quella mentalità che tendeva alla creazione di una razza umana senza difetti, ben inscatolata in rigide strutture, per affermare lo spirito dionisiaco della nostra specie. Nausicaa è consapevole che "purezza e corruzione sono due facce della stessa medaglia", per questo distrugge il tempio di Shuwa, affermando nostro pregio più grande: il forte spirito di sopravvivenza.
La caratterizzazione dei personaggi ma anche la storia stessa è finalizzata all'acquisizione del messaggio, per questo può risultare superficiale, ma mi raccomando fate attenzione.
Riguardo allo stile artistico del nostro amico Hayao, notate che tutte le sfumature del paesaggio sono composte da segni di matita disegnati uno ad uno, con una perizia sconcertante! Con questa stessa perizia il Maestro riesce a conferire una espressività allarmante ad ogni animale/pianta/essere vivente.
In conclusione, voglio dichiarare il mio amore per Nausicaa, attraverso le parole del Re di Tolmekia: mi piaci ragazza, sei un miscuglio di distruzione e compassione!
ps: LEGGETELO!
Ad una prima lettura superficiale, Nausicaa sembra vestire i panni di un fumetto stereotipato pseudo ecologista, che deve semplicemente ricordare agli uomini di rispettare l'ambiente e la natura. Ma ad un'analisi più attenta possiamo notare che altre sono le tematiche trattate con la stessa importanza: gli orrori della guerra, la sorda avarizia dei regnanti, il fallimento delle istituzioni, la mancanza nel Mondo dell'umanità ed altro ancora. Sembrano tutte cose estremamente banali, ma in realtà tutto questo serve da contorno al vero messaggio che quel genio pazzoide (trovate una definizione più azzeccata?) di Miyazaki ha voluto celare dietro al "Velo di Maya": Nausicaa è una dichiarazione d'amore all'imperfezione umana!
Qualcuno ha affermato che il personaggio principale pecca di ingenuità perché risulta come la tipica paladina della giustizia che lotta per soverchiare un sistema ingiusto. Ebbene non può commettere errore più grave. Nausicaa è la tipica figura che può essere ricollegata all'Olteuomo di Nietsche, perché rifiuta le ristrettezze della ragione imposte dalla civiltà del passato. Rigetta quella mentalità che tendeva alla creazione di una razza umana senza difetti, ben inscatolata in rigide strutture, per affermare lo spirito dionisiaco della nostra specie. Nausicaa è consapevole che "purezza e corruzione sono due facce della stessa medaglia", per questo distrugge il tempio di Shuwa, affermando nostro pregio più grande: il forte spirito di sopravvivenza.
La caratterizzazione dei personaggi ma anche la storia stessa è finalizzata all'acquisizione del messaggio, per questo può risultare superficiale, ma mi raccomando fate attenzione.
Riguardo allo stile artistico del nostro amico Hayao, notate che tutte le sfumature del paesaggio sono composte da segni di matita disegnati uno ad uno, con una perizia sconcertante! Con questa stessa perizia il Maestro riesce a conferire una espressività allarmante ad ogni animale/pianta/essere vivente.
In conclusione, voglio dichiarare il mio amore per Nausicaa, attraverso le parole del Re di Tolmekia: mi piaci ragazza, sei un miscuglio di distruzione e compassione!
ps: LEGGETELO!
Nausicaa raccoglie molte tematiche importanti, serie e difficili.
Purtroppo mi dispiace dire di aver trovato certe scene e passaggi troppo confusi. La protagonista principale poi è il tipico esempio di "personaggio perfetto" (del resto è una specie di messia), tipologia che m'è sempre risultata ostica, forse perché irrealistica sotto vari punti di vista, compreso quello letterario.
Ho apprezzato molto l'episodio di Shuwa (ultimo volume), e ho trovato interessanti anche gli accenni alla madre di Nausicaa e al suo rapporto con lei. Mi sarebbe piaciuto che si fosse parlato un po' di più della formazione e dell'infanzia di Nausicaa. So che i temi del manga sono ben altri, ma visto che comunque il fulcro, l'elemento di evoluzione della trama, è Nausicaa, avrei apprezzato sapere qualcosa di più di lei oltre che è coraggiosa/pura/gentile/abile/compassionevole/forte/meravigliosa ecc.
E anche Kushana, un' altra che sarebbe dovuta essere approfondita di più.
In generale, vi sono personaggi che dapprima sembrano importanti ai fini della trama e poi quasi scompaiono.
Alla fine, il personaggio più interessante secondo me è il guerriero titano.
Non ho apprezzato molto neppure certi elementi splatter e gore di cui si poteva fare a meno, ma va beh.
<b>[Attenzione, possibili spoiler]</b>
In ogni caso, ciò che m'è piaciuto meno del manga, che comunque era partito molto bene, è stato il finale. E non tanto perché non è un lieto fine.
<b>[Fine spoiler]</b>
Sarà anche altamente simbolico, e da un certo punto di vista anche BELLO, ma l'ho trovato... come dire... non so, m'ha fatto un po' cadere le braccia...
Voto: tra il 7 e l' 8
ps. Forse sono stata meno severa con altri manga, ma preferisco valutare le cose nel loro "ambiente".. cioé, in merito alla loro tipologia e a ciò che si proponevano di raccontare.
Purtroppo mi dispiace dire di aver trovato certe scene e passaggi troppo confusi. La protagonista principale poi è il tipico esempio di "personaggio perfetto" (del resto è una specie di messia), tipologia che m'è sempre risultata ostica, forse perché irrealistica sotto vari punti di vista, compreso quello letterario.
Ho apprezzato molto l'episodio di Shuwa (ultimo volume), e ho trovato interessanti anche gli accenni alla madre di Nausicaa e al suo rapporto con lei. Mi sarebbe piaciuto che si fosse parlato un po' di più della formazione e dell'infanzia di Nausicaa. So che i temi del manga sono ben altri, ma visto che comunque il fulcro, l'elemento di evoluzione della trama, è Nausicaa, avrei apprezzato sapere qualcosa di più di lei oltre che è coraggiosa/pura/gentile/abile/compassionevole/forte/meravigliosa ecc.
E anche Kushana, un' altra che sarebbe dovuta essere approfondita di più.
In generale, vi sono personaggi che dapprima sembrano importanti ai fini della trama e poi quasi scompaiono.
Alla fine, il personaggio più interessante secondo me è il guerriero titano.
Non ho apprezzato molto neppure certi elementi splatter e gore di cui si poteva fare a meno, ma va beh.
<b>[Attenzione, possibili spoiler]</b>
In ogni caso, ciò che m'è piaciuto meno del manga, che comunque era partito molto bene, è stato il finale. E non tanto perché non è un lieto fine.
<b>[Fine spoiler]</b>
Sarà anche altamente simbolico, e da un certo punto di vista anche BELLO, ma l'ho trovato... come dire... non so, m'ha fatto un po' cadere le braccia...
Voto: tra il 7 e l' 8
ps. Forse sono stata meno severa con altri manga, ma preferisco valutare le cose nel loro "ambiente".. cioé, in merito alla loro tipologia e a ciò che si proponevano di raccontare.
«<i>Una potentissima civiltà industriale, sorta a est del continente eurasiatico, si diffuse ovunque nel corso di qualche secolo, privando la terra delle sue ricchezze, inquinando l’aria e plasmando le varie forme di vita. Raggiunto l’apice mille anni dopo la nascita, questa civiltà conobbe un declino improvviso. Nella guerra nota come “I Sette Giorni di Fuoco” le città furono incendiate in mezzo a nuvole di vapore velenoso. La tecnologia complessa e raffinata del passato era andata ormai perduta. La quasi totalità della superficie terrestre era divenuta sterile e improduttiva. La civiltà industriale non venne mai più ricostruita. E gli uomini si adattarono a vivere lunghi anni di crepuscolo</i>»
Dopo innumerevoli richieste da parte dei fan nell’arco degli ultimi anni, ecco finalmente la ristampa di <b>Nausicaä della Valle del Vento</b> (<i>Kaze no tani no Nausicaä</i>) di <b>Hayao Miyazaki</b>, ritenuto da molti uno dei capolavori del fumetto giapponese, tanto da essere considerato in patria una vera e propria opera letteraria, con annessa pubblicazione anche di trattati filosofici da parte della critica colta.
La storia è ambientata molto tempo dopo la catastrofe ecologica che ha sconvolto il pianeta, in una piccola valle situata poco lontano dal “Mar Marcio” (o Mare della Putrefazione). Nonostante il nome, il Mar Marcio non è un mare, ma una foresta incredibilmente tossica abitata da enormi insetti, dove l’uomo difficilmente osa avventurarsi, sia per il veleno rilasciato dalle spore, sia per la presenza dei temibili “Vermi Re”, feroci coleotteri dotati di quindici bulbi oculari.
La protagonista è Nausicaä, giovane principessa della Valle del Vento, amata da tutti, umani, animali o piante che siano, in grado di instaurare un legame empatico con la natura e di comunicare con gli animali. Nonostante la sua natura pacifica e il suo desiderio di studiare e capire i misteri celati nel Mar Marcio, Nausicaä, in quanto abilissima “domatrice del vento” (titolo per indicare i piloti di Mheve, piccoli velivoli monoposto) sarà costretta a sostituire il padre malato nell’imminente guerra tra le due nazioni più potenti di questo mondo, una battaglia che rischia di distruggere quanto di poco sano è ancora rimasto sul pianeta. Sarà proprio in questo viaggio che nasceranno i primi dubbi sull’effettiva negatività dei Vermi Re e del Mar Marcio. E se invece questi cerchino semplicemente di salvare il mondo? Votata alla guerra e alla distruzione indiscriminata e incapace di apprendere dagli errori del passato, non sarà forse l’umanità stessa il vero male, l’inquinamento da estirpare per la salvezza del mondo? Tra questi interrogativi si snoda il viaggio di Nausicaä, alla ricerca della verità sul pianeta in cui vive e sul motivo dell’esistenza del Mar Marcio e dei suoi abitanti, i Vermi Re.
Nell’arco di <b>7 volumi</b> viene tratteggiata un’opera di altissimo valore narrativo con personaggi e ambienti magnificamente caratterizzati, in grado di coinvolgere e far riflettere al tempo stesso. Dopo le prime decine di pagine introduttive si è immersi completamente nella vicenda, con un ritmo che non risulta mai troppo sostenuto ma neanche eccessivamente lento. Ritroviamo qui, più forti che mai, alcuni dei temi più cari a <b>Miyazaki</b>, quali il rapporto uomo-natura e una forte critica alla società industriale, nonché il suo grande amore per il volo. Oltretutto, con questo manga, il maestro si conferma un ottimo disegnatore, alternando e mischiando con splendidi risultati sfondi retinati ad ampi e veloci tratteggi con una grande cura per i dettagli di animali e vegetali e un character design ancora godibilissimo.
<b>Planet Manga</b> decide saggiamente di proporci una delle sue migliori edizioni degli ultimi anni, se non di sempre, presentando il volumetto ancora incartato, con allegato un bel poster di Nausicaä. L’albo, di ampio formato, è impreziosito da una piacevole sovraccopertina lucida con all’interno una breve biografia dell’autore, mentre, aprendolo, possiamo ammirare un secondo posterino a colori pieghevole con illustrazioni su entrambi i lati: da una parte la mappa delle terre circondanti il Mar Marcio, dall’altra una nuova immagine di Nausicaä e Yupa. La qualità della stampa è buona, con retinature ben rese e un piacevole contrasto tra inchiostro color seppia e carta tendente al paglierino. Per quanto riguarda l’adattamento, purtroppo sono da segnalare alcuni errori di trascrizione presenti nel primo volume, corretti successivamente nella ristampa dello stesso. Da segnalare alcune interessanti note a margine.
I dialoghi sono gli stessi della precedente edizione esaurita, anche se è stato deciso di tradurre alcuni termini prima lasciati in originale come “Ohmu”, “Gunship” e “"Mare della Putrefazione” che diventano rispettivamente “Verme Re”, “Cannoniera” e “Mar Marcio”. Non sembra presentare particolari difetti nemmeno la brossura. Infine, nelle pagine conclusive dell’albo, troviamo un breve redazionale di qualche pagina in cui viene illustrata la genesi dell’opera dallo stesso <b>Miyazaki</b>.
Il prezzo non è certamente economico, anche per il non elevatissimo numero di pagine, considerando però i poster allegati, la qualità globale dell’albo, l’ampio formato (più del doppio di un normale tankobon) e - non ultima - la bellezza intrinseca del fumetto, i <b>10 euro</b> risultano una spesa sostenibile.
Probabilmente conosciuto dai più per il <a href="http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=Kaze%20no%20Tani%20no%20Nausicaa">lungometraggio cinematografico</a> del 1984, il manga di <b>Nausicaä</b> è decisamente superiore alla comunque pregevole controparte animata, che per motivi di tempo racconta una versione incompleta e molto riassunta. Un’opera imprescindibile che non deve mancare sugli scaffali degli appassionati di manga e non, presentata per di più in una buona edizione fedele all'originale, anche se a un prezzo decisamente elevato. Da leggere assolutamente!
Dopo innumerevoli richieste da parte dei fan nell’arco degli ultimi anni, ecco finalmente la ristampa di <b>Nausicaä della Valle del Vento</b> (<i>Kaze no tani no Nausicaä</i>) di <b>Hayao Miyazaki</b>, ritenuto da molti uno dei capolavori del fumetto giapponese, tanto da essere considerato in patria una vera e propria opera letteraria, con annessa pubblicazione anche di trattati filosofici da parte della critica colta.
La storia è ambientata molto tempo dopo la catastrofe ecologica che ha sconvolto il pianeta, in una piccola valle situata poco lontano dal “Mar Marcio” (o Mare della Putrefazione). Nonostante il nome, il Mar Marcio non è un mare, ma una foresta incredibilmente tossica abitata da enormi insetti, dove l’uomo difficilmente osa avventurarsi, sia per il veleno rilasciato dalle spore, sia per la presenza dei temibili “Vermi Re”, feroci coleotteri dotati di quindici bulbi oculari.
La protagonista è Nausicaä, giovane principessa della Valle del Vento, amata da tutti, umani, animali o piante che siano, in grado di instaurare un legame empatico con la natura e di comunicare con gli animali. Nonostante la sua natura pacifica e il suo desiderio di studiare e capire i misteri celati nel Mar Marcio, Nausicaä, in quanto abilissima “domatrice del vento” (titolo per indicare i piloti di Mheve, piccoli velivoli monoposto) sarà costretta a sostituire il padre malato nell’imminente guerra tra le due nazioni più potenti di questo mondo, una battaglia che rischia di distruggere quanto di poco sano è ancora rimasto sul pianeta. Sarà proprio in questo viaggio che nasceranno i primi dubbi sull’effettiva negatività dei Vermi Re e del Mar Marcio. E se invece questi cerchino semplicemente di salvare il mondo? Votata alla guerra e alla distruzione indiscriminata e incapace di apprendere dagli errori del passato, non sarà forse l’umanità stessa il vero male, l’inquinamento da estirpare per la salvezza del mondo? Tra questi interrogativi si snoda il viaggio di Nausicaä, alla ricerca della verità sul pianeta in cui vive e sul motivo dell’esistenza del Mar Marcio e dei suoi abitanti, i Vermi Re.
Nell’arco di <b>7 volumi</b> viene tratteggiata un’opera di altissimo valore narrativo con personaggi e ambienti magnificamente caratterizzati, in grado di coinvolgere e far riflettere al tempo stesso. Dopo le prime decine di pagine introduttive si è immersi completamente nella vicenda, con un ritmo che non risulta mai troppo sostenuto ma neanche eccessivamente lento. Ritroviamo qui, più forti che mai, alcuni dei temi più cari a <b>Miyazaki</b>, quali il rapporto uomo-natura e una forte critica alla società industriale, nonché il suo grande amore per il volo. Oltretutto, con questo manga, il maestro si conferma un ottimo disegnatore, alternando e mischiando con splendidi risultati sfondi retinati ad ampi e veloci tratteggi con una grande cura per i dettagli di animali e vegetali e un character design ancora godibilissimo.
<b>Planet Manga</b> decide saggiamente di proporci una delle sue migliori edizioni degli ultimi anni, se non di sempre, presentando il volumetto ancora incartato, con allegato un bel poster di Nausicaä. L’albo, di ampio formato, è impreziosito da una piacevole sovraccopertina lucida con all’interno una breve biografia dell’autore, mentre, aprendolo, possiamo ammirare un secondo posterino a colori pieghevole con illustrazioni su entrambi i lati: da una parte la mappa delle terre circondanti il Mar Marcio, dall’altra una nuova immagine di Nausicaä e Yupa. La qualità della stampa è buona, con retinature ben rese e un piacevole contrasto tra inchiostro color seppia e carta tendente al paglierino. Per quanto riguarda l’adattamento, purtroppo sono da segnalare alcuni errori di trascrizione presenti nel primo volume, corretti successivamente nella ristampa dello stesso. Da segnalare alcune interessanti note a margine.
I dialoghi sono gli stessi della precedente edizione esaurita, anche se è stato deciso di tradurre alcuni termini prima lasciati in originale come “Ohmu”, “Gunship” e “"Mare della Putrefazione” che diventano rispettivamente “Verme Re”, “Cannoniera” e “Mar Marcio”. Non sembra presentare particolari difetti nemmeno la brossura. Infine, nelle pagine conclusive dell’albo, troviamo un breve redazionale di qualche pagina in cui viene illustrata la genesi dell’opera dallo stesso <b>Miyazaki</b>.
Il prezzo non è certamente economico, anche per il non elevatissimo numero di pagine, considerando però i poster allegati, la qualità globale dell’albo, l’ampio formato (più del doppio di un normale tankobon) e - non ultima - la bellezza intrinseca del fumetto, i <b>10 euro</b> risultano una spesa sostenibile.
Probabilmente conosciuto dai più per il <a href="http://www.animeclick.it/anime.php?titolo=Kaze%20no%20Tani%20no%20Nausicaa">lungometraggio cinematografico</a> del 1984, il manga di <b>Nausicaä</b> è decisamente superiore alla comunque pregevole controparte animata, che per motivi di tempo racconta una versione incompleta e molto riassunta. Un’opera imprescindibile che non deve mancare sugli scaffali degli appassionati di manga e non, presentata per di più in una buona edizione fedele all'originale, anche se a un prezzo decisamente elevato. Da leggere assolutamente!
Che dire... ci sono manga che fanno epoca e Nausicaa è uno di questi. Il tratto del disegno molto personale e maniacalmente curato. L'ambientazione e le tematiche non originali (un futuro catastrofico nel quale l'uomo è causa stessa della sua decadenza ) vengono reinterpretate dall'autore sulla base della proprie convinzioni (la necessità dell'uomo di non perdere il contatto con la natura e con i propri simili, la guerra ed la sua logica incoerente, etc. etc...) producendo un risultato degno di nota. La storia è complessa e mai banale, con vari livelli di lettura. I personaggi molto ben caratterizzati e mai banali, in particolare la protagonista... difficile da descrivere a parole. Un manga che consiglierei di leggere a chiunque. Massimo dei voti.
Ebbene si, voto 10. Non potevo dare di meno per un manga che trovo perfetto. Non trovo la sua perfezione solo nella storia, nella trama e nei disegni, trovo la perfezione anche nel messaggio che questo manga intende e riesce a dare. Nausicaä ci fa comprendere quanto sia importante la natura, quanto sia egoista l'uomo nel distruggerla a scapito di altri miliardi di esseri che la vivono e che la comprendono meglio di lui. Ci insegna a vivere così come siamo nati, naturalmente. Un messaggio forte, grandissimo, che però viene ben indirizzato al lettore. Nausicaä forse non si leggerà tutto d'un fiato, va compreso, quasi studiato ma ciò che resta chiudendo l'ultimo volume è qualcosa di veramente importante. Nausicaä è una eroina con grande umiltà, paladina di un mondo attorno troppo stupido per comprenderla. Un mondo fantastico che però è terribilmente reale. Consiglio questo manga non solo agli otaku, non solo a chi bazzica in fumetteria o in edicola ma a chiunque, proprio a chiunque viva questo pianeta, con l'augurio che ciò che apprenda gli resti saldo in mente e lo applichi nella vita quotidiana. Capolavoro.
Il re di ogni manga e uno dei fumetti più belli mai disegnati a livello mondiale. Una storia complessissima portata avanti con capacità di grande narratore. Idee a non finire, personaggi perfetti sequenze da antologia del fumetto, disegni eccellenti. Un capolavoro di poesia inarrivabile. Grazie di esistere Hayao Miyazaki.
Uno dei manga più poetici che abbia mai letto. Una poesia che nasce dall'amore per la natura e una critica profonda verso gli scempi che gli uomini compiono quotidianamente senza rendersi conto della conseguenza. Una storia dove i giovani rappresentano il futuro e la forza di cambiare e la speranza di un mondo migliore. Un tema che è particolarmente caro al maestro e che si manifesta in quasi tutti i suoi lavori. Questo però è il suo capolavoro perché uscendo dalla ristrettezze dell'animazione è riuscito a creare e ad ambientare un modo ricco di personaggi e dalla forte componente filosofica.
Uno punto debole è la capacità di dare un volto riconoscibile ai personaggi che in alcuni casi tendono a confondersi l'un l'altro. Per il resto le tavole sono una vera gioia per gli occhi ricchissime di particolari e cura del dettaglio.
Uno punto debole è la capacità di dare un volto riconoscibile ai personaggi che in alcuni casi tendono a confondersi l'un l'altro. Per il resto le tavole sono una vera gioia per gli occhi ricchissime di particolari e cura del dettaglio.
Non è possibile dare un voto più basso... ho indicato il numero di due volumi letti perchè io ho una superfantasmagorica edizione in due volumi con i disegni color seppia che farebbe invidia anche allo stesso Miyazaki eh eh eh eh... Ehm, ricomponendomi, volevo consigliare questo manga soprattutto perchè in esso, ancora più che nelle produzioni animate, sono presenti tutti quegli ideali altissimi e quell'invito alla riconquista della propria libertà interiore attraverso una pacifica simbiosi con la natura. Se avessi un bambino, non esiterei un minuto a dargli Nausicaa da leggere. E' un mondo a parte.
L'ho letto e riletto talmente tante volte, sperando che prima o poi finisse con l'annoiarmi, o che nel riguardarlo sempre con maggior attenzione avrei scoperto quale sbavatura, imperfezione, un qualunque tipo di difetto. Ma non è così, per me. E' davvero un'opera meravigliosa, di una profondità incredibile ed una coerenza interna straordinaria. La storia è molto affascinante ed i personaggi sono magnificamente caratterizzati. Leggetelo, è un vero gioiello! :)