Il 12 ottobre del 2023 si è spenta, all'età di cinquant'anni e a causa di una malattia cardiaca, la mangaka Hisaya Nakajo. La notizia è stata data dal sito ufficiale della casa editrice Hakusensha, per la quale lavorava.
Hisaya Nakajo ha debuttato nel 1994. Del 1997 è la sua opera più famosa, Hanazakari no kimitachi e, detta Hanakimi, pubblicata in 23 volumi. Da Hanakimi sono stati tratti diversi adattamenti live action: uno taiwanese, uno coreano e ben due giapponesi, del 2007 (nel cast figurano nomi famosissimi come Toma Ikuta, Shun Oguri, Ryohei Suzuki o Seiko Matsuda) e del 2011.
Il manga è stato pubblicato in Italia da Dynit fra il 2006 e il 2008, raccolto poi in quattro box nel 2009.
Fonte consultata:
Comic Natalie
Posso solo ringraziarla... per tutte le belle opere che ha saputo creare.
Lo scoprii del tutto per caso, in un momento in cui io ero affamata di shojo manga e il mercato italiano in quel momento ci offriva (e non ce ne rendevamo conto appieno) il meglio del meglio: per Dynit uscivano in contemporanea Karekano e Fruits Basket e poi Host Club per Panini, cui forse Hana-Kimi 'assomiglia' o richiama per certi versi (con una identità tutta sua, però).
Tutti nomi grandissimi, in Italia certo con una popolarità ben più immensa di Hana-Kimi, e personalmente mi spiace che forse quest'ultimo abbia finito per esserne probabilmente anche 'oscurato', ma non per questo l'opera è da intendersi minore, anzi.
Nell'opera della Nakajo vi è un insieme di personaggi ben disegnati, molto variegati, ben ripartiti tra maschi e femminucce, tutti ben caratterizzati al punto che a distanza di oltre un decennio ricordo ancora perfettamente nomi, cognomi e dormitori di appartenenza.
Hana-Kimi è un universo scolastico fatto di una commedia sempre ben dosata, tantissimi equivoci (romantici e non) a volte totalmente deliranti, che paiono talora mescolare le atmosfere di Host Club a quelle di Lamù. C'è il gender-bender (di quello fatto bene, peraltro proposto in più salse), ci sono i bishoni e tante bishojo, si parla di rivalità, sport, problemi di famiglia (seri e sgangherati), competizioni scolastiche, tanti amori che vogliono fiorire e altro ancora.
Lo misi nei miei 10 manga imperdibili, e lo rimetterei a tutt'oggi:
https://www.animeclick.it/news/36820-animeclickit-top-10-manga-i-consigli-di-zettailara
Il suo stile di disegno appariva forse nulla di che all'inizio (non certo brutto, s'intende, ma molto affine ad altri del periodo), ma poi si assiste a un'evoluzione finissima, di cui l'illustrazione qui sopra (♥) è una rappresentazione davvero perfetta.
La Nakajo era stata poi meravigliosa nel portare la sua Osaka in questo manga, con i personaggi che si chiamano letteralmente come cittadine della prefettura (Nakatsu, Ashiya, Izumisano, per citare solo i tre protagonisti) o zone di Osaka stessa (il dottor Umeda, il senpai Nanba Minami, e poi Tennoji, Abeno etc etc).
In un momento in cui di Tokyo noi otaku riconoscevamo sì e no la Tokyo Tower e poco altro, la bandiera che la Nakajo ha fatto svettare su Osaka (e di cui all'epoca ovviamente non seppi cogliere nulla) è stata per me nel tempo illuminante, e ancora oggi quando posso passeggiare per Osaka o ne osservo una mappa mi metto a sorridere, perché il pensiero va lì, qui, a questo manga.
Inutile dire poi che questo è stato precisamente il manga che mi ha condotto dritta dritta verso i drama (e poi gli idol), spalancandomi un universo sconosciuto ma interessantissimo e sfaccettato: di Hana-Kimi, infatti, non esiste alcun manga, ma a me il manga non bastava, e allora vai col drama taiwanese (il mio primo drama, divertentissimo e spettacolare), e poi quello giapponese, che come ricorda Kotaro ha 'battezzato' un'intera generazione di attori/trici oggi di altissimo livello, e da lì mi sono espansa, a seguire Ogurin, Toma, la Maki Horikita e tutti gli altri nell'evoluzione delle loro carriere e così via.
Il post che ha lasciato Ikuta Toma in onore della Nakajo mi ha commossa di tenerezza e gratitudine, mi ha fatto catapultare il cuore indietro nel tempo e al contempo nella consapevolezza che tutto ciò che mi ha donato Hana-Kimi mi ha aperto gli occhi su più fronti, mi ha arricchita enormemente, mi fa scaldare il cuore ancora oggi, e lo farà anche domani.
E non importa quanto tempo passerà, per me Hana-Kimi è eterno, e sono certa che grazie alla passione e al cuore che la Nakajo ci ha messo, la sua opera potrà arrivare ancora a tante persone, mentre lei ci osserverà, spero bonaria, dal cielo.
Riposa ora in pace, sensei. Ci hai lasciato troppo presto, ma non ci hai lasciato a mani vuote. Grazie infinitamente ♥
ho il suo manga a casa perchè lo leggeva mia moglie da sbarbata
Quanto mi ha divertito il suo manga, era carino e ha dato il via a una delle migliori trasposizioni in telefilm di sempre! ç_ç
volevo dire "di Hana-Kimi non esiste alcun anime", pardon ç__ç
Condoglianze ai parenti.
Hanakimi non è chissà che capolavoro, ma rimane comunque un titolo importante per gli shoujo di fine anni 90-inizio 2000 e resterà sempre nei miei ricordi. Siamo stati fortunati a poterlo leggere legalmente e interamente in italiano. Arigatou gozaimasu, sensei.
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