il team di violazione del copyright del Ministero della Cultura della Corea del Sud ha fatto sapere ieri che un sito illegale di distribuzione di web novel è stato chiuso e il suo operatore è stato arrestato.
Il team, in collaborazione con il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS) e la Korea Copyright Protection Agency, ha condotto un'indagine congiunta che ha portato all'arresto del gestore del sito web.
Il Ministero della Cultura sostiene che l'operatore ha condiviso illegalmente più di 27.000 romanzi web in Corea e ha guadagnato un ricavo stimato di 340 milioni di won (circa 237.231,80 euro) da pubblicità e altre fonti.
Solo quest'anno, il sito web ha visto oltre 21,7 milioni di utenti, secondo un'analisi della società di dati Similarweb.
Gli editori di web novel coreani, tra cui aziende come Kakao Entertainment e RIDI, stimano che il sito abbia causato una perdita di oltre 50 miliardi di won di entrate, pari a quasi 35 milioni di euro.
Nonostante le difficoltà nel rintracciare l'operatore di un sito web con server situati all'estero, il Ministero della Cultura e il DHS sono stati in grado di identificare dove l'operatore accedeva al sito web.
I siti di condivisione di contenuti illegali spesso anche in Corea contengono dichiarazioni di non responsabilità come "I nostri server si trovano all'estero, quindi non violano le leggi [coreane]" o "Il nostro sito fornisce solo link per il download", suggerendo che non violano le leggi coreane sul copyright.
I cittadini coreani possono comunque essere soggetti alle leggi penali coreane e incorrere in sanzioni anche se il sito Web ha sede all'estero.
Non solo gli operatori di tali siti, ma anche i loro utenti possono essere puniti ai sensi delle leggi sul copyright, ha affermato il ministero.
Durante l'arresto, l'operatore è stato trovato a gestire siti di condivisione di web novel simili.
"Siamo attualmente in procinto di cercare e sequestrare le prove del sospetto e di indagare su ulteriori crimini", ha detto il ministero.
"Poiché le industrie delle web novel e dei webtoon sono in rapida crescita, continueremo a dedicare i nostri sforzi alle indagini per evitare che queste industrie siano ostacolate dalla distribuzione illegale di materiali protetti da copyright", ha aggiunto.
Fonte: Celeb Confirmed
Il team, in collaborazione con il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS) e la Korea Copyright Protection Agency, ha condotto un'indagine congiunta che ha portato all'arresto del gestore del sito web.
ICYMI: An illegal web novel distribution site was shut down and its operator has been arrested, the #CultureMinistry's copyright infringement team said Tuesday. @mcstkorea https://t.co/zxC1KWqCvC
— The Korea JoongAng Daily (@JoongAngDaily) December 19, 2023
Il Ministero della Cultura sostiene che l'operatore ha condiviso illegalmente più di 27.000 romanzi web in Corea e ha guadagnato un ricavo stimato di 340 milioni di won (circa 237.231,80 euro) da pubblicità e altre fonti.
Solo quest'anno, il sito web ha visto oltre 21,7 milioni di utenti, secondo un'analisi della società di dati Similarweb.
Gli editori di web novel coreani, tra cui aziende come Kakao Entertainment e RIDI, stimano che il sito abbia causato una perdita di oltre 50 miliardi di won di entrate, pari a quasi 35 milioni di euro.
Nonostante le difficoltà nel rintracciare l'operatore di un sito web con server situati all'estero, il Ministero della Cultura e il DHS sono stati in grado di identificare dove l'operatore accedeva al sito web.
I siti di condivisione di contenuti illegali spesso anche in Corea contengono dichiarazioni di non responsabilità come "I nostri server si trovano all'estero, quindi non violano le leggi [coreane]" o "Il nostro sito fornisce solo link per il download", suggerendo che non violano le leggi coreane sul copyright.
I cittadini coreani possono comunque essere soggetti alle leggi penali coreane e incorrere in sanzioni anche se il sito Web ha sede all'estero.
Non solo gli operatori di tali siti, ma anche i loro utenti possono essere puniti ai sensi delle leggi sul copyright, ha affermato il ministero.
Durante l'arresto, l'operatore è stato trovato a gestire siti di condivisione di web novel simili.
"Siamo attualmente in procinto di cercare e sequestrare le prove del sospetto e di indagare su ulteriori crimini", ha detto il ministero.
"Poiché le industrie delle web novel e dei webtoon sono in rapida crescita, continueremo a dedicare i nostri sforzi alle indagini per evitare che queste industrie siano ostacolate dalla distribuzione illegale di materiali protetti da copyright", ha aggiunto.
Fonte: Celeb Confirmed
Anche qua i numeri vanno presi con le pinze... 22 milioni di utenti sono oggettivamente molti ma bisogna vedere come sono conteggiati (accessi, utenti unici, IP,...). Sicuramente non saranno solo 10000, ma dubito anche che superino i 20 milioni. Un po' come quando ci dicono che hanno 'perso' 35 milioni di euro, come se ogni download equivalesse a una mancata vendita...
Anche qua i numeri vanno presi con le pinze... 22 milioni di utenti sono oggettivamente molti ma bisogna vedere come sono conteggiati (accessi, utenti unici, IP,...). Sicuramente non saranno solo 10000, ma dubito anche che superino i 20 milioni. Un po' come quando ci dicono che hanno 'perso' 35 milioni di euro, come se ogni download equivalesse a una mancata vendita...[/quote]
bisogna vedere fin dove si espandeva il sito web!
Sicuramente si intende utenti complessivi da quando esiste il sito (almeno è così che dovrebbe essere visto che si parla di utenti totali, non attivi in un mese o altro), e cioè account registrato, se funziona con l'account (ma dubito fortemente) o il numero totale di ip/dispositivi che hanno mai avuto accesso al sito
Bisogna vedere com'e è la legge Coreana, perchè se il server è all'estero la vedo male dimostrare che violino la legge.
Poi anche secondo me i 35 milioni di eruro di mancati guadagni sono campati un pò in aria.....
Per questo motivo non mi sento di sparare a zero su tutta la gente che ne fa uso, sia perchè l'ho fatto anche io sia perchè non penso di essere l'unico a leggere pirata per poi comprare ciò che leggo appena possibile(diciamo che penso proprio che io non mi sento di far parte di coloro che contribuiscono alla perdita economica dell'editoria di settore contando che acquisto le opere quando possibile mentre quel poco che non acquisto è a causa dell'assenza di possibilità di fare ciò in Italia)!
A parte ciò, io non mi intendo di tutto ciò in quanto tendo a non essere un uomo di mondo su internet, ma posso dire che i numeri scritti mi sembrano gonfiati o esagerati?
Soprattutto quelli riguardanti le perdite...come ho detto più sopra, non penso di essere l'unico ad acquistare successivamente alla lettura in scan i volumi ufficiali(anche se quest'ultimi non mi sono piaciuti).
Quindi non penso che acquistare un fumetto a prezzo pieno e leggerlo subito oppure prima leggerlo in scan sul web e poi acquistarlo a prezzo pieno in fumetteria sia così tanto differente al punto che il secondo caso comporti una perdita per l'editore o le fumetterie.
Non penso anche che la perdita ci sia quando io leggo delle scan in italiano di un manga che in Italia non è mai stato pubblicato o sia introvabile in fumetteria(non avrei potuto comprarli nemmeno se non avessi letto le scan) o sul web nella nostra lingua...in quel caso non esiste il mercato e non può esistere una perdita su qualcosa che non posso acquistare perchè inesistente in Italia per vie legali.
In pratica, non giustifico per nulla la pirateria e nemmeno mi sento in colpa a farne uso per come la uso io, ma penso che ciò che ho scritto sopra valga in Italia come valga in Corea e anche nel resto del mondo al di fuori di Giappone(dove per forza di cose sono tutti reperibili in vari modi) e negli USA(a quanto ho capito è il Paese estero dove sono più diffusi i manga dopo il Giappone e per forza di cose è più semplice e facile reperire i prodotti in modo legale)!
Per questi motivi trovo i numeri riguardanti le perdite economiche un bel pò esagerate e probabilmente gonfiate...senza contare che, in generale, secondo me, ad esempio, se dieci persone fanno uso del web per piratare manga tramite scan o simili non vuol dire che tutte e dieci non provvederanno poi in qualche modo a "redimersi" acquisendo legalmente i manga di cui usufruiscono sul web...quindi se un manga costa 5€ o $ a volume non penso che prendendo in considerazione le dieci persone di cui sopra ci sarà una perdita di 50€/$!
Poi oh, magari può essere successo ma penso che su un numero di persone così grande come quello riportato sia alquanto improbabile che la perdita sia del 100% o oltre!
Per il resto, egoisticamente parlando dell'Italia e di me/noi, mi sento di scrivere...che i giapponesi/gli italiani o chi per loro si decidano a portare legalmente alcune opere tra quelle piratate sul mercato nostrano e vedranno che le perdite si ridurranno...alla fine, più volte si è letto e sentito di persone che leggevano scan perchè l'opera a cui appartengono è inedita qui da noi o impossibile da recuperare perchè non più ristampata!
Di siti illegali ne è pieno il Web, ancora di più il Deep Web, e ci girano troppi soldi dietro per far smettere la loro nascita.
Quanti utenti non coreani ci saranno che leggevano ebook coreani.
Ho letto tutto l'articolo se è per questo, ma se la roba illegale era fisicamente in un server ai caraivi, come fanno a accusarlo di detenere il materiale?!
Non solo gli operatori di tali siti, ma anche i loro utenti possono essere puniti ai sensi delle leggi sul copyright, ha affermato il ministero
Fossero tutti come te.
Quindi tutti numeri da prendere con le pinze visto che gli utenti possono essere doppioni senza problemi (FB per dire ha quasi 3 miliardi di utenti, ma quanti di questi sono doppi o tripli profili?) e gli IP di norma sono tutto furché duraturi (spesso anche senza che l’utente se ne renda conto)
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Il concetto non è SOLO che alcuni 'provano' prima online e poi eventualmente comprano (e qua credo che siano pochi rispetto al totale dei fruitori) ma che ci sono ANCHE (e, direi, SOPRATTUTTO) persone che fruiscono perché online e gratuito ma che NON comprerebbero comunque.
Illegale? Sicuramente sì.
Eticamente discutibile? In parte sicuramente sì (è comunque una violazione della legge) e in parte discutibile, perché le leggi sul copyright contengono spesso angoli molto grigi, a partire dal loro scopo iniziale (stimolare la creatività creando dei ricavi in capo a chi crea) che ormai credo sia del tutto travisato.
Da conteggiare come perdita economica? No, perché non sempre (anzi, quasi mai) si tratta di un cliente che non prende il cartaceo/ebook per prendere il digitale piratato. Mi ricordo i tempi di Napster quando le cinque grandi major musicali americane (Emi, Soni, Warner Music Group, Universal e Bertelsmann) fecero causa richiedendo il pagamento di OGNI SINGOLO BRANO SCARICATO (un totale che raggiungeva una cifra astronomica, che superava di gran lunga i loro introiti di 2-3 anni). L’idea era, senza Napster, ogni utente avrebbe comprato tutta la musica che aveva scaricato.
Qua è lo stesso. Se un utente scarica 100 manga al mese (tralasciando che magari poi ne legge solo 20), non vuol dire che senza internet sarebbe stato disposto a comprarne 100.
Quoto tutto!
Sarebbe una bella prospettiva, in teoria, purtroppo non è necessariamente così. Nei mesi scorsi il gruppo Naver ( quelli di webtoon) ha mandato claim a tappeto per violazioni di diritto d'autore, causando la chiusura di diversi siti. Tuttavia hanno cambiato nome e titolare , ma chi ci lavora sono sempre gli stessi.
Può portare ad una riduzione della pirateria con risultati molto variabili .
Più un'opera è agevole da trovare in alta qualità e a basso costo, più si scoraggia la pirateria. Questo è indubbio.
Rimane il problema di trovare un compromesso fra i vari desiderata. E soprattutto (ma questo è un mio parere) manca la volontà di una modifica radicale del diritto d'autore, sempre più usato come privativa che tutela i diritti economici di pochi rispetto che come strumento per incentivare la creatività.
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