Nel 1999 la razza umana è giunta a un passo dall'autodistruzione a causa di un conflitto nucleare: i pochi sopravvissuti, dopo essersi rifugiati all'interno di bunker antiatomici, scoprono che in superficie è nata una nuova razza di mutanti. Passano i secoli, umani e mutanti pur riproducendosi si allontanano gradualmente dai livelli di civiltà raggiunti nel periodo antecedente la guerra, tornando a condizioni di sviluppo medioevali. A questo punto fa la sua comparsa nel mondo una nuova razza dominante: quella dei Vampiri.
Dotati di un'innovativa tecnologia e di poteri incontrastabili da quel branco disordinato di barbari in cui è degenerata la specie umana, i vampiri prendono facilmente il controllo dell'intero pianeta, mantenendolo per alcuni millenni, e arrivando perfino a colonizzare lo spazio e sventare una minaccia aliena.
Ma il trascorrere del tempo lascia il suo segno anche sulla potente stirpe, che inizia a vacillare: ora molti potenti e antichi nobili vengono detronizzati da una grande ribellione di umani. Si instaura un fragile equilibrio di poteri, con gli uomini che cercano pian piano di riconquistare i territori un tempo in loro possesso, e i pochi e stanchi vampiri rimasti, arroccati nei loro tetri manieri, a tentare l’estrema difesa dall'ineluttabile avanzata dei loro ex-schiavi. Figure centrali di questo periodo di cambiamenti sono i Cacciatori, esseri addestrati nella sopravvivenza e nel combattimento contro mostri e mutanti. Si va dal semplice cacciatore di lupi mannari, ai rari e potenti cacciatori di vampiri, gli unici esseri in grado di rivaleggiare in qualche modo con quest'ultimi.
Anno 12.090. Un cacciatore di vampiri d'incredibile forza e bellezza vaga per il mondo ed è già leggenda...
Questo l'incipit del nuovo acquisto JPOP, ovvero Vampire Hunter D. Nato nel 1983 come serie di romanzi dell'apprezzato scrittore nipponico Hideyuki Kikuchi, con le oniriche illustrazioni di Yoshitaka Amano, ottiene subito un gran successo di pubblico, tanto da venire trasposto in un omonimo film animato nel 1985. La definitiva consacrazione in tutto il mondo arriva però nel 2001 con il secondo film, tratto dal terzo romanzo della serie (La caccia demoniaca), Vampire Hunter D - Bloodlust, apprezzato specialmente negli USA, dove venne addirittura trasmesso in anteprima mondiale prima che nello stesso Giappone.
E infine è giunto il tempo anche per il manga: iniziato nel 2007, è stato affidato all'illustratore Saiko Takaki dallo stesso Kikuchi; giunto attualmente al quarto volume, ogni tankobon è la trasposizione di uno dei romanzi originali in ordine cronologico.
Il primo volume è quindi interamente tratto dal primo romanzo pubblicato, esattamente come il film del 1985. Sebbene la trama di fondo sia la medesima, si possono riscontrare alcune differenze di plot tra le due versioni, col cartaceo che non riesce a raggiungere completamente l'ottimo livello dell’opera per il cinema.
Dopo un breve prologo introduttivo, una tetra figura a cavallo fa la sua comparsa: è D, non un comune cavaliere, ma uno tra i più famosi e temuti cacciatori di vampiri esistenti; anzi, nemmeno un comune cacciatore… ma un Dhampir, un essere nato dall’unione di un vampiro e di una donna umana, una creatura che non appartiene né alla luce, né alle tenebre, in possesso di parte dei poteri ereditati dal suo ramo paterno. Nei pressi di un piccolo villaggio di frontiera, Ransylva, D viene improvvisamente attaccato da una donna armata di frusta, ma la differenza di abilità è schiacciante. La ragazza, compresa la grande forza del suo avversario, capisce che è lui l’uomo che sta cercando: dopo essersi presentata come Doris Lang, figlia di un cacciatore di lupi mannari, spiega del suo urgente bisogno dell’aiuto di un cacciatore, mostrando sul collo i vistosi segni del bacio di un Nobile, il conte Magnus Lee, vampiro millenario tra i più temibili della sua razza.
Per impedire che il conte torni a reclamarla come sua futura moglie e a rapirla per condurla nel suo castello, D si reca alla fattoria di Doris, dove fa amicizia col fratello della ragazza, il piccolo Dan...
La storia alterna numerose scene di combattimento molto veloci e realistiche, seppur con ampio uso di mostri e poteri vampirici, a momenti più tranquilli e lunghi dialoghi; la cura maggiore è però dedicata alla psicologia del dhampir e alla sua dualità di mezzosangue. Il sangue di vampiro che gli scorre nelle vene è infatti un’arma a doppio taglio: se è vero che gli dona la forza necessaria per combattere i suoi nemici, è anche una fonte di grande sofferenza, causandogli una forse sete di sangue che è costretto a placare con delle pasticche di plasma anestetizzato disciolte in acqua. Peggio ancora nel caso inizi a provare attrazione per una donna, in quanto il suo unico desiderio diventa quello di succhiarle bramosamente il sangue, e non di possederla, in contrasto con la sua natura umana e col suo ruolo di cacciatore.
Oltre a questo il personaggio di D ha anche altro da offrire: nella sua mano sinistra ospita una creatura in grado di parlare e in possesso di alcuni strani poteri, quali un vortice in grado di assorbire sciami di insetti, ma soprattutto di “resuscitare” il mezzo-vampiro, riuscendo a muoversi indipendentemente dal suo volere. Ma il mistero maggiore è legato al suo passato e alle sue enormi capacità soprannaturali, superiori persino a quelle di un potente nobile... mistero che sembra in qualche modo legarlo all’Antenato, il padre di tutta la progenie vampirica.
Alcuni indizi iniziano già a venirci offerti nel secondo volume: ambientato anch’esso nell’anno 12.090 (impossibile capire se prima o dopo gli avvenuti del precedente) nei pressi della città di Tepes. D è assoldato dal sindaco della città per far luce sulla possibile esistenza di vampiri in grado di muoversi alla luce del Sole. Questo lo porta a entrare in contatto con Lina Sween, avvenente ragazza di notevole intelligenza e una dei maggiori sospettati delle aggressioni a umani recentemente avvenute. Il motivo è da ricercare dieci anni prima, quando un gruppo di quattro bambini, tra cui Lina, era scomparso nei pressi di antiche rovine per poi ricomparire, solo tre di loro, un mese dopo senza alcun ricordo dell’accaduto. Il timore del sindaco è quindi che questi ragazzi siano stati in qualche modo contagiati, oppure che il colpevole sia il bambino disperso...
Questo secondo racconto presenta una trama più articolata rispetto a quella semplice e lineare del primo, legando insieme più sottotrame, una delle quali riguardante il passato del dhampir. La complessa trama e il poco spazio creano una certa confusione nel racconto, fortunatamente è sufficiente una seconda lettura per cogliere il filo logico che unisce tutti gli avvenimenti .
Dal punto di vista grafico il manga si attesta su livelli più che buoni. Chi ha già avuto modo di visionare il primo film non può non notare l'enorme differenza sia stilistica che nella caratterizzazione dei personaggi, con l'unica esclusione di D e del Conte: impossibile associare tra loro i personaggi tra le due produzioni, che cambiano completamente la fisionomia. Doris, per esempio, da piccola e bionda diventa una robusta e formosa donna dai capelli scuri. Lo stile grafico adottato, tendente al gotico, si avvicina più a quello di Bloodlust e di Yoshitaka Amano, ma si diversifica anche da questi. Si potrebbe però anche lamentare, soprattutto andando avanti con i numeri, un'eccessiva somiglianza tra i personaggi femminili rappresentati, che tendono a seguire più o meno gli stessi canoni, specialmente nelle chiome e nell'abbondanza delle forme.
Per quanto riguarda l'edizione italiana, JPOP si conferma come una delle migliori case editrici del settore: carta bianca e liscia, ottima qualità della stampa che permette di apprezzare a pieno l'ottima retinatura e i numerosi contrasti tra bianco e nero, miniposter a colori a inizio volume e sovraccopertina lucida a impreziosire l'albo. Questa qualità ha però un prezzo, che in questo caso si attesta su ben 7 euro, più di un euro al di sopra degli standard della casa. Se consideriamo il maggior numero di pagine presenti in ogni volumetto (240 nel primo e ben 256 nel secondo), tuttavia il rapporto qualità/prezzo rientra nella normalità per JPOP. Considerando anche l'aperiodicità delle uscite (già a ridosso dell'edizione giapponese), diventa una spesa sostenibile.
Si potrebbe tuttavia lamentare l'assenza di un redazionale, di qualche pagina dedicata all'analisi dei personaggi, alle caratteristiche del mondo, ma soprattutto un’analisi sul fenomeno Vampire Hunter D: romanzi, film, autori come Hideyuki Kikuchi.
In definitiva un buon acquisto, consigliato specialmente a chi ha già avuto modo di conoscere e apprezzare la versione animata, e a chi vuole scavare più approfonditamente nel passato del dhampir. Per i “novizi”, considerato il prezzo non indifferente dell'edizione, sarebbe consigliabile visionare prima almeno uno dei due film cinematografici disponibili anche in italiano per Yamato Video.
Dotati di un'innovativa tecnologia e di poteri incontrastabili da quel branco disordinato di barbari in cui è degenerata la specie umana, i vampiri prendono facilmente il controllo dell'intero pianeta, mantenendolo per alcuni millenni, e arrivando perfino a colonizzare lo spazio e sventare una minaccia aliena.
Ma il trascorrere del tempo lascia il suo segno anche sulla potente stirpe, che inizia a vacillare: ora molti potenti e antichi nobili vengono detronizzati da una grande ribellione di umani. Si instaura un fragile equilibrio di poteri, con gli uomini che cercano pian piano di riconquistare i territori un tempo in loro possesso, e i pochi e stanchi vampiri rimasti, arroccati nei loro tetri manieri, a tentare l’estrema difesa dall'ineluttabile avanzata dei loro ex-schiavi. Figure centrali di questo periodo di cambiamenti sono i Cacciatori, esseri addestrati nella sopravvivenza e nel combattimento contro mostri e mutanti. Si va dal semplice cacciatore di lupi mannari, ai rari e potenti cacciatori di vampiri, gli unici esseri in grado di rivaleggiare in qualche modo con quest'ultimi.
Anno 12.090. Un cacciatore di vampiri d'incredibile forza e bellezza vaga per il mondo ed è già leggenda...
Questo l'incipit del nuovo acquisto JPOP, ovvero Vampire Hunter D. Nato nel 1983 come serie di romanzi dell'apprezzato scrittore nipponico Hideyuki Kikuchi, con le oniriche illustrazioni di Yoshitaka Amano, ottiene subito un gran successo di pubblico, tanto da venire trasposto in un omonimo film animato nel 1985. La definitiva consacrazione in tutto il mondo arriva però nel 2001 con il secondo film, tratto dal terzo romanzo della serie (La caccia demoniaca), Vampire Hunter D - Bloodlust, apprezzato specialmente negli USA, dove venne addirittura trasmesso in anteprima mondiale prima che nello stesso Giappone.
E infine è giunto il tempo anche per il manga: iniziato nel 2007, è stato affidato all'illustratore Saiko Takaki dallo stesso Kikuchi; giunto attualmente al quarto volume, ogni tankobon è la trasposizione di uno dei romanzi originali in ordine cronologico.
Il primo volume è quindi interamente tratto dal primo romanzo pubblicato, esattamente come il film del 1985. Sebbene la trama di fondo sia la medesima, si possono riscontrare alcune differenze di plot tra le due versioni, col cartaceo che non riesce a raggiungere completamente l'ottimo livello dell’opera per il cinema.
Dopo un breve prologo introduttivo, una tetra figura a cavallo fa la sua comparsa: è D, non un comune cavaliere, ma uno tra i più famosi e temuti cacciatori di vampiri esistenti; anzi, nemmeno un comune cacciatore… ma un Dhampir, un essere nato dall’unione di un vampiro e di una donna umana, una creatura che non appartiene né alla luce, né alle tenebre, in possesso di parte dei poteri ereditati dal suo ramo paterno. Nei pressi di un piccolo villaggio di frontiera, Ransylva, D viene improvvisamente attaccato da una donna armata di frusta, ma la differenza di abilità è schiacciante. La ragazza, compresa la grande forza del suo avversario, capisce che è lui l’uomo che sta cercando: dopo essersi presentata come Doris Lang, figlia di un cacciatore di lupi mannari, spiega del suo urgente bisogno dell’aiuto di un cacciatore, mostrando sul collo i vistosi segni del bacio di un Nobile, il conte Magnus Lee, vampiro millenario tra i più temibili della sua razza.
Per impedire che il conte torni a reclamarla come sua futura moglie e a rapirla per condurla nel suo castello, D si reca alla fattoria di Doris, dove fa amicizia col fratello della ragazza, il piccolo Dan...
La storia alterna numerose scene di combattimento molto veloci e realistiche, seppur con ampio uso di mostri e poteri vampirici, a momenti più tranquilli e lunghi dialoghi; la cura maggiore è però dedicata alla psicologia del dhampir e alla sua dualità di mezzosangue. Il sangue di vampiro che gli scorre nelle vene è infatti un’arma a doppio taglio: se è vero che gli dona la forza necessaria per combattere i suoi nemici, è anche una fonte di grande sofferenza, causandogli una forse sete di sangue che è costretto a placare con delle pasticche di plasma anestetizzato disciolte in acqua. Peggio ancora nel caso inizi a provare attrazione per una donna, in quanto il suo unico desiderio diventa quello di succhiarle bramosamente il sangue, e non di possederla, in contrasto con la sua natura umana e col suo ruolo di cacciatore.
Oltre a questo il personaggio di D ha anche altro da offrire: nella sua mano sinistra ospita una creatura in grado di parlare e in possesso di alcuni strani poteri, quali un vortice in grado di assorbire sciami di insetti, ma soprattutto di “resuscitare” il mezzo-vampiro, riuscendo a muoversi indipendentemente dal suo volere. Ma il mistero maggiore è legato al suo passato e alle sue enormi capacità soprannaturali, superiori persino a quelle di un potente nobile... mistero che sembra in qualche modo legarlo all’Antenato, il padre di tutta la progenie vampirica.
Alcuni indizi iniziano già a venirci offerti nel secondo volume: ambientato anch’esso nell’anno 12.090 (impossibile capire se prima o dopo gli avvenuti del precedente) nei pressi della città di Tepes. D è assoldato dal sindaco della città per far luce sulla possibile esistenza di vampiri in grado di muoversi alla luce del Sole. Questo lo porta a entrare in contatto con Lina Sween, avvenente ragazza di notevole intelligenza e una dei maggiori sospettati delle aggressioni a umani recentemente avvenute. Il motivo è da ricercare dieci anni prima, quando un gruppo di quattro bambini, tra cui Lina, era scomparso nei pressi di antiche rovine per poi ricomparire, solo tre di loro, un mese dopo senza alcun ricordo dell’accaduto. Il timore del sindaco è quindi che questi ragazzi siano stati in qualche modo contagiati, oppure che il colpevole sia il bambino disperso...
Questo secondo racconto presenta una trama più articolata rispetto a quella semplice e lineare del primo, legando insieme più sottotrame, una delle quali riguardante il passato del dhampir. La complessa trama e il poco spazio creano una certa confusione nel racconto, fortunatamente è sufficiente una seconda lettura per cogliere il filo logico che unisce tutti gli avvenimenti .
Dal punto di vista grafico il manga si attesta su livelli più che buoni. Chi ha già avuto modo di visionare il primo film non può non notare l'enorme differenza sia stilistica che nella caratterizzazione dei personaggi, con l'unica esclusione di D e del Conte: impossibile associare tra loro i personaggi tra le due produzioni, che cambiano completamente la fisionomia. Doris, per esempio, da piccola e bionda diventa una robusta e formosa donna dai capelli scuri. Lo stile grafico adottato, tendente al gotico, si avvicina più a quello di Bloodlust e di Yoshitaka Amano, ma si diversifica anche da questi. Si potrebbe però anche lamentare, soprattutto andando avanti con i numeri, un'eccessiva somiglianza tra i personaggi femminili rappresentati, che tendono a seguire più o meno gli stessi canoni, specialmente nelle chiome e nell'abbondanza delle forme.
Per quanto riguarda l'edizione italiana, JPOP si conferma come una delle migliori case editrici del settore: carta bianca e liscia, ottima qualità della stampa che permette di apprezzare a pieno l'ottima retinatura e i numerosi contrasti tra bianco e nero, miniposter a colori a inizio volume e sovraccopertina lucida a impreziosire l'albo. Questa qualità ha però un prezzo, che in questo caso si attesta su ben 7 euro, più di un euro al di sopra degli standard della casa. Se consideriamo il maggior numero di pagine presenti in ogni volumetto (240 nel primo e ben 256 nel secondo), tuttavia il rapporto qualità/prezzo rientra nella normalità per JPOP. Considerando anche l'aperiodicità delle uscite (già a ridosso dell'edizione giapponese), diventa una spesa sostenibile.
Si potrebbe tuttavia lamentare l'assenza di un redazionale, di qualche pagina dedicata all'analisi dei personaggi, alle caratteristiche del mondo, ma soprattutto un’analisi sul fenomeno Vampire Hunter D: romanzi, film, autori come Hideyuki Kikuchi.
In definitiva un buon acquisto, consigliato specialmente a chi ha già avuto modo di conoscere e apprezzare la versione animata, e a chi vuole scavare più approfonditamente nel passato del dhampir. Per i “novizi”, considerato il prezzo non indifferente dell'edizione, sarebbe consigliabile visionare prima almeno uno dei due film cinematografici disponibili anche in italiano per Yamato Video.
I miei complimenti, ora la rileggo e posto un commento (uno serio questa volta ).
In Giappone stanno proseguendo con la serie e ammetto che non mi dispiacerebbe leggere i romanzi in lingua Italiana.
Effettivamente il prezzo all'inizio mi ha lasciata in dubbio sull'acquisto, ma come detto nella recensione, le uscite non sono mensili ed è una spesa che si è rilevata (almeno per me) positiva
Dopo aver letto l'ottima recensione, devo dire che sono molto tentato dal manga per poter approfondire i retroscena dell'opera ed in virtù dell'ottima edizione J-POP!
Mi auguro poi che ci sarà anche un finale degno di questo nome. Qualcuno me lo può confermare?
Sebbene mi piaccia molto, io non lo compro a causa del prezzo. Gli editori dovrebbero capire che sono fumetti e che sono destinati ad un pubblico relativamente giovane che nn ha un proprio stipendio.
So di essere solo una voce nel deserto, ma fino a quando venderanno manga a questo prezzo, nn ci sarà altro che un aumento dello stesso (in futuro).
Purtroppo è un vero peccato...
Ancora complimenti per la recensione.
Di primo acchito devo ammettere che lo stile del disegno lo trovo indubbiamente elegante ed in definitiva adattissimo al tema trattato. Ho dato poi un'occhiata alle recensioni degli anime ed effettivamente, come giustamente illustrato da Slanzard, ho constatato che esso si avvicina decisamente (e fortunatamente aggiungerei) a quello più moderno di Bloodlust.
Posso immagimere che oggi la pubblicazione di un'opera che tratti una tematica come quella inflazionatissima del "dhampir", possa essere subitaneamente etichettata come poco originale. Ma in questo caso bisogna anche considerare che l'opera originale da cui è tratto il manga risale pur sempre al 1983, anno in cui probabilmente era considerata originalissima (correggetemi se sbaglio), quindi...
L'unico mio vero dubbio riguarda in realtà l'adattamento da romanzo: Non è un po troppo poco un solo volumetto del manga per un intero romanzo? L'intreccio non risulta un po troppo riassunto o banalizzato così?
Il titolo comunque mi attira molto (nonostante il prezzo) sarà per la qualità garantita dalla Jpop... o per la mia inestinguibile sete di sangue.. ehm.. scusate di manga
Non so come sarà questo nuovo prodotto, ma spero viamente si stacchi dai canoni del film Bloodlust, che lascia a desiderare come profondità narrativa e di argomentazioni.
Graficamente già è ottimo, devono miglioreare i contorni, li extra, i personaggi, le storie, gli intrecci, le leggende... i miti.
Poi sarebbe perfetto, anche perchè lo stile è davvero interessante ed affascinante.
Niente da dire sull'edizione Jpop...avrei gradito però leggere qualche extra, ma non si può avere tutto dalla vita
ps: compimenti slanzard per l'ottima recensione ...ne sono rimasto piacevolmente stupito
L'impatto grafico è mediamente buono, a volte ottimo, a volte discreto, ma buono.
Il problema è che ho trovato alcuni passaggi poco fluidi e difficoltosi da capire, insomma, non è raccontato benissimo, la sequenza delle vignette non è delle migliori.
L'edizione è buona, nonostante abbia notato un paio di errori di lettering, bella carta, bella stampa, pagine a colori...
Comunque ottimo lavoro slanzard!
Ciao!
Tacchan
@oberon: è anche il mio timore quello della compressione, e temo che in parte ne sia stato un po' vittima il secondo volume. Ma non conoscendo le novel potrei anche sbagliarmi benissimo.
P.S. Grazie per i complimenti.
Bellissima recensione che mi fa sperare veramente bene... poi i vampiri....per uno che gioca a camarilla live... non posso trattenermi!
Sinceramente questo titolo non mi ispira molto, senza nulla togliere alla qualità dell'opera in generale sia come romanzo che come film, l'idea di fondo mi pare che sia stata abbondantemente usata. Insomma, io ho sentito molte volte parlare di opere con guerre nucleari e rifugi sotterranei (qualcuno ha mai giocato a Fallout 3?) così come di vampiri e cacciatori. Devo dire che questo incipit ha almeno qualcosa di originale : le due situazione che o esposto prima almeno si fondono e, leggendo l'articolo, anche piuttosto bene.
Con queste premesse, il titolo della JPop può sicuramente rivelarsi un prodotto interessante e l'intro, non molto originale, può invece trasformarsi ed evolversi in qualcosa di inaspettatamente originale ed intrigante. Dal punto di visa grafico mi è difficile dire qualcosa, dato che da qualche immaginetta non si può analizare granchè, ma per quel poco che si può lo stile e il design dei personaggi non mi fa impazzire.
L'edizone immagino che sia ottima, essendo della Jpop e difatti la mia impressione viene confermata dalla recensione.
In definitiva: può essere di sicuro un ottimo acquisto che ha dalla sua parte uno stile interessante e un'ottima edizione che giustificano sì il prezzo ma come dice Aquila, molti acquirenti sono ragazzi non stipendiati (compreso me) che non possono permettersi di spendere 7 euro per un manga. Insomma, stavolta devo passare, a malincuore...
Pecca per il prezzo, troppo elevato a mio parere.. Passo...
Credi proprio che guarderò i film per cominciare. I disegni del manga non mi piacciono molto...
io i due volumi li ho presi, e ho prenotati in casella anche i successivi, quando arriveranno, il prezzo è alto vero, ma non mi pesa visto che l'edizione è davvero ottima e poi ha periodicità irregolare..La storia mi è piaciuta, il tratto è molto particolare anche se effettivamente alcune scene e alcuni passaggi non sono chiarissimi, forse per la "relativamente bassa" esperienza della disegnatrice..comunque mi sono piaciuti!
L'edizione è ben fatta e vale i 7 euro che costa. I disegni sono sopra la media e la storia è famosa. Però a me i vampiri e le atmosfere gotiche non piacciono. Quindi passo. Questo manga non fa per me.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.