
La vicenda si concentra principalmente sui due protagonisti, il Potestà Karasu e il Marchese demoniaco Shirasagi.
Karasu è un uomo dai capelli biondi e dagli occhi azzurri che, contrariamente alle consuete rappresentazioni angeliche, si presenta con una figura alta e imponente, ed un carattere testardo e impulsivo, capace sia di incutere timore e rispetto, sia di infondere un grande senso di protezione. Si innamorerà subito di Shirasagi, della sua bellezza e della sua straordinaria forza di volontà, e invece di esortarlo a lasciare la Terra per tornare negli Inferi, come da suo compito, capirà le sue ragioni, la sua insoddisfazione per l’esistenza che conducono, da una parte i diavoli destinati a ferire il prossimo e dall’altra gli angeli piegati ad un’obbedienza cieca alla Parola di Dio che schiaccia qualsiasi loro volontà, convinzione, individualità, e assieme cercheranno una motivazione alla loro esistenza, in una fuga che saprà rispondere non solo a questi quesiti.
Anche Shirasagi è un personaggio originale: si tratta di un demone che, pentito della propria condotta e affamato, come tutti gli esseri, di amare ed essere riamato, ha abbandonato il suo rango e i suoi simili per abbandonarsi in una fede assoluta in Dio. È in questo momento che avviene l’incontro tra i due, in un bar fatiscente adibito a Casa del Signore che Shirasagi ha creato come rifugio per sé e per gli abitanti bisognosi del suo quartiere.
Purtroppo però, le motivazioni di Shirasagi non divengono mai oggetto di un’analisi completa: il lettore lo incontra già intento a rivolgersi a Dio, e della sua vita peccaminosa si accenna appena nel primo volume e, in mancanza di un approfondimento, la sua psicologia rimane un po’ superficiale e inadeguata. Un vero peccato, se il mangaka fosse riuscito ad illustrare convincentemente e coerentemente il suo cambiamento, così profondo e importante, egli avrebbe potuto vantare una notevole caratterizzazione, e ciò avrebbe conseguentemente impreziosito il titolo in esame.
Nel corso delle loro peripezie, Karasu e Shirasagi incontrano altri personaggi, come Komori, il ragazzo proprietario del pappagallo di cui Shirasagi si prende cura nel numero iniziale, il cui compito è aiutare i due ad esaudire il loro desiderio e che combatte con una sorta di asta in legno avvolta da bende.
Un altro personaggio centrale è il Granduca dell’Inferno Belzebub, di cui Shirasagi era partner nella sua condizione di demonio.

Da sottolineare lungo i tredici capitoli sono le somiglianze, volute o casuali, con altre produzioni, sia manga che non.
La prima fonte di ispirazione è d’obbligo, essendo quasi impossibile, nella delineazione di personaggi ultraterreni, prescindere da Angel Sanctuary di Kaori Yuki, di cui Hirotaka Kisaragi riprende alcuni elementi, in particolare la condizione di soppressione tanto dei demoni quanto degli angeli, meri burattini nelle mani dei loro dispotici creatori; l’idea di tratteggiare coloro scampati sulla Terra come dei veri immigrati clandestini in attesa di rimpatrio forzato nel proprio luogo d’origine; e l’identità celata di alcuni comprimari.
Angeli e Demoni ha poi un punto di contatto con Wish delle CLAMP, altro fumetto che tratta dell’amore omosessuale fra creature celesti, nella sua apparente persecuzione dei sentimenti dei protagonisti.
In più, il soggetto di base somiglia molto a quello che lo scrittore francese Marc Levy ha utilizzato nel suo romanzo Sept Jours pour une éternité, la differenza è che qui si ha una coppia gay invece di una etero come protagonista.
Tuttavia, il plot nel suo insieme è oscurato da diversi punti d’ombra: innanzitutto, vi è la volontà di rendere più tragica e struggente la storia inserendo i personaggi come vittime chiave all’interno di una congiura che mira a distruggere tutto il Creato svelando l’inganno divino. Ebbene, quest’elemento più grande che il fumettista ha deciso di incastonare nella trama, mal vi si adatta, con il risultato di apparire stridente nel suo tentativo fine a se stesso di suscitare emozioni forti nel lettore.
Nel secondo volume, Karasu e Shirasagi trovano riparo presso il Reverendo Sarugami. Egli, un po’ come Shirasagi, ha occupato una scuola dove accoglie chiunque si rivolga a lui. Se non che, neanche lui è un essere umano e protegge l’edificio grazie a una pietra mistica dagli attacchi perpetrati dal Pastore Tatsumi, un travestimento del Granduca, ma il mistero del Reverendo non viene svelato e il suo personaggio abbandonato nel passaggio dal secondo all’ultimo volume.
Attenzione, possibile spoiler Oltre a ciò, il finale, dopo una rapidissima parabola di eventi per me esagerati, è uno stucchevole happy end che, nel suo coinvolgere nei rapporti amorosi anche le “Alte Sfere” di Inferno e Paradiso, può far storcere il naso. Fine spoiler

Gli unici aspetti clanti a mio parere sono i retini, il cui utilizzo è piuttosto scarso, e le ambientazioni poco ispirate nei primi due volumi, in special modo l’Inferno.
Sebbene l’iniziativa di creare una collana Yaoi sia lodevole, l’edizione Ronin Manga ha ancora dei margini di miglioramento: la carta è molto bianca e dello spessore giusto; inoltre i libretti risultano compatti, piacevoli da sfogliare, e la copertina di un rosso scuro fa bella mostra di se; però trovo povero il materiale in semplice cartoncino di quest’ultima e l’assenza di rubriche dei lettori: nel caso di un Boy’s Love sarebbe interessante leggere varie opinioni sul titolo; insomma, non sono sicuro di poter dire che il rapporto qualità (seppur buona) / prezzo (€ 6,90) sia positivissimo. Comunque i Kappa Boys hanno poi lavorato molto sulla qualità delle nuove edizioni, basta vedere l’ottima edizione con sovraccoperta de Il Gioco del Gatto e del Topo.
Impietoso come al mio solito però, non ho apprezzato l’adattamento italiano del titolo, dal giapponese 名も無き鳥の飛ぶ夜明け Namo naki Tori no tobu Yoake, letteralmente “L’alba in cui l’uccello senza nome spiccherà il volo”, ad “Angeli e Demoni”, dal momento che il titolo dato da Kisaragi-sensei è significativo ed evocativo una volta terminata la lettura, e non c’era bisogno di scomodare Dan Brown.
Per concludere, un’ulteriore precisazione: malgrado i difetti che ogni tanto intaccano la narrazione, Angeli e Demoni è senza dubbio un buon manga, che si lascia leggere con estremo piacere e sa essere drammatico, commovente e nei momenti giusti anche farci riflettere sulla nostra condizione di esseri umani, sulle nostre speranze, sul nostro ruolo nel mondo. Perciò, consiglio caldamente questo titolo agli appassionati non solo del genere Boy’s Love in particolare, ma dello Shoujo in generale, alla ricerca di una storia coinvolgente e avvincente.
Quando uscì questo manga non lo comprai perchè prima di fare un salto nel vuoto, volevo accertarmi delle condizioni delle pubblicazioni Ronin.
Anche se la trama non mi sembra particolarmente originale, da amante dei Boy's Love e dei bellissimi disegni di Kisaragi, un giorno lo recupererò sicuramente!
il genere yaoi è uno di quelli che non mi dispiace per niente, adoro le storie di amore tra scaro e profano e infine il tratto du kisaragi è molto bello a mio giudizio.
splendida la scheda di presentazione/analisi proposta per questa opera.
@ oberon
Se ti sentisse il Barikko ti scomunicherebbe
Non mi ha attirato la trama, troppo simile ad altre e il disegno a differenza di BxB mi ricorda più uno shoujo che uno yaoi.
Croci, Angeli e omosessualità il tutto molto fine a se stessa con scopi più che commerciali...
al di la dei gusti sessuali e artistici vorrei vedere qualcuno rompere davvero un tabù e parlare delle stesse cose dal punto di vista dell'Islam....omosessualità e islam....sarebbe davvero rivoluzionario
** Mi è piaciuta molto la recensione, l'ho trovata completa, e in pratica sono d'accordo con quasi tutto ciò che viene detto.
Purtroppo è vero, ci sono svariati punti un po' lasciati a loro stessi, che avrebbero meritato un maggiore approfondimento da parte dell'autore, così come la caratterizzazione di Shirasagi che, onestamente, a me sta sulle scatole come personaggio XD. La figura di Sarugami l'avevo trovata interessante ma, ahimé, come detto anche dall'autore della recensione, è stato bypassato alla grande.
Anche Sariel e Belzebù, secondo me, meritavano più spazio. Li ho trovati i personaggi più belli del manga; ammetto che vorrei leggere di loro durante la guerra che ha preceduto gli eventi di "Angeli e Demoni". Sono convinta che ne verrebbe fuori un gran bel lavoro.
L'unico punto su cui non sono d'accordo con quanto detto è sicuramente il riferimento a Angel Sanctuary: Angel Sanctuary non ha inventato il Grigio tra il Bianco e il Nero del Bene e del Male, visto che il concetto è sia estrapolabile dalla stessa Bibbia e/o Vangelo, sia risalente ad altre filosofie (come quella dello Yin e dello Yang cinese). Non è possibile che ogni opera sugli Angeli e i Demoni canonici (e quindi di Biblica e/o Evangelica memoria, siano essi apocrifi e non) debba essere per forza di cose paragonata a AS. E' come se, parlando di un Mecha qualsiasi, io debba andarlo a paragonare a tutti i Mecha che sono esistiti prima di lui.
<b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> Inoltre, in Angeli e Demoni i personaggi non sono burattini nelle mani del loro creatore, visto che quest'ultimo mantiene un'accezione positiva. Al massimo sono burattini nelle mani dei Serafini, che hanno preso il controllo e agito alle spalle del Dio stesso.<b>[FINE SPOILER]</b>
<b>Kotaro</b>: da fan del Kisaragi che compra in pratica tutte le sue opere ti consiglio di non prendere Gate. Davvero, resteresti con l'amaro in bocca perché il manga NON è mai stato concluso e viene interrotto proprio sul più bello.
<b>@Rieper</b>: non dimenticare che da noi, in Italia, questo manga è arrivato solo adesso, ma Angeli e Demoni è del 2002.
<b>@Ironic74</b>: guarda, considerando il polverone sollevato dalle vignette su Maometto, chi mai andrebbe a punzecchiare il can che dorme? XD Di mio, a me farebbe più che piacere leggere argomenti riguardanti Islam e omosessualità, ma non bisogna dimenticare i problemi che ne potrebbero venire fuori, ecco.
Grazie per averlo specificato. Se è un manga interrotto non lo prenderò in considerazione, anche se più che altro mi incuriosiva perchè dalla descrizione sembrava quasi un manga alla Saint Seiya ma con coinvolte le mie amate quattro bestie sacre dei punti cardinali!
E poi, quantè bello Shirasagi?
Una sfiga, guarda. ç_ç
beh devo dire che gli Yaoi/Shonen Ai non sono affatto il mio genere quindi passo... ma leggendo la trama la trovo molto interessante, in particolare il dialogo tra angelo e demone nel quale si interrogano sui piani dei rispettivi padroni... quello sembra un passaggio cruciale e spero si stato rappresentato bene, visto che il tema è "scottante"
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