In origine Densetsu no yuusha no densetsu, titolo palindromo letteralmente traducibile come "La leggenda dell'eroe leggendario" (o degli eroi leggendari). Anime tratto dalla light novel di Takaya Kagami che ha anche un sequel (The Legend of the Great Heroes of Legend) e due spin-off (The Legend of Legendary Heroes Anyway e The Legend of the Black Fallen Hero). La serie animata conta 24 episodi ad opera dello studio Zexcs (Chrome Shelled Regios, Omamori Himari) e copre solo la parte iniziale della vicenda narrata nella serie novel, fungendo in buona sostanza da antefatto.
La trama ruota intorno al mago Ryner Lute che, insieme alla bellissima guerriera Sab... ehm... cioè Ferris Eris, percorrerà mezzo continente alla ricerca delle "reliquie degli eroi"; artefatti di un'epoca passata, tanto potenti da garantire una vittoria schiacciante contro qualsiasi paese che non ne sia in possesso.
Ovviamente quel pigrone di Ryner non si sarebbe mai neanche sognato di fare una cosa tanto noiosa e stancante di sua iniziativa; il merito è del re Sion Astal, vecchio amico di Ryner dai tempi dell'Accademia della magia, deciso a sfruttare tali reliquie come deterrente per i paesi confinanti, e riportare la pace su tutto il continente di Menoris. Tale aspirazione ha radici in una vicenda passata: nel paese di Roland, che fa da contesto iniziale alla vicenda, i nobili erano soliti adottare bambini orfani per poi mandarli a farsi le ossa al fronte. Il caso vuole che all'ultima guerra (tra Estabul e Roland) partecipano anche Ryner e Sion e, durante un agguato al loro gruppo, Sion vede con i propri occhi il potere disumano posseduto da Ryner. Infatti quando questi perde il controllo del suo Alpha Stigma (che in condizioni normali gli permette di replicare qualsiasi magia), diventa una macchina assassina incapace di distinguere tra alleati e nemici (e proprio in questi casi si nota la voce di un Jun Fukuyuma davvero in forma, tanto da far venire i brividi).
Sion dopo quell'esperienza tremenda che quasi gli costa la vita, sente come una spinta in più al suo progetto di creare un mondo dove non esistano conflitti, e dove anche quelli con poteri eccezionali come Ryner possano essere accettati da tutti.
Ryner Lute è un mago-combattente che definire pigro sarebbe un eufemismo; se fossimo in Dungeons & Dragons avrebbe un allineamento del tipo Neutrale/Assonnato tendente a Buono. Se dipendesse da lui, ognuno avrebbe il diritto di godere di pisolini pomeridiani di 25 ore, o giù di lì.
Ma questa è solo la facciata esterna, con lo scorrere delle puntate si capirà perché il povero Ryner preferisce chiudere gli occhi e sognare un mondo senza conflitti, dove regni pace e tranquillità. Fondamentalmente è un emarginato, odiato da tutti coloro che temono il suo potere; per questo tende a isolarsi ma, contrariamente a molti personaggi in condizioni simili di altri anime, non cova nessun rancore.
Al suo fianco, come guardia del corpo, c'è la divina Ferris Eris (doppiata da Ayahi Takagaki); e qui cominciano i "problemi". Parto col fatto che è bionda, ha occhi blu mare e brandisce una spada a due mani (e chi mi conosce sa che io non ragiono di fronte a queste cose). Inoltre può vantare una caratterizzazione abbastanza atipica: in genere le ragazze che accompagnano il "protagonista" di turno sono del tipo tsundere; Mahou senshi louie, Ichiban ushiro no daimaou, Koukaku no regios, Zero no tsukaima... tanto per fare qualche esempio. In questo caso il carattere della divina Ferris non è propriamente Tsundere ma ricorda i denpa: apparentemente dissociata dal mondo, sembra sempre distante, ha spesso lo sguardo fisso, gli occhi sbarrati e sul suo volto non compaiono quasi mai emozioni.
Ma non pensate che sia una combattente perennemente con il dummy system attivato, è infatti l'incarnazione del sarcasmo, ha una lingua che taglia più della sua spada e una volontà granitica, sopratutto quando si parla dei suoi adorati dango, di cui è disperatamente ghiotta. Se dovessi paragonarla a un altro personaggio, così su due piedi, mi verrebbe da pensare a Erza Scarlet di Fairy Tail, anche se ci sono differenze abissali (Erza infatti è rossa).
Ultimo ma non ultimo (in tutti i sensi) Sion Astal (doppiato da Daisuke Ono), un personaggio complesso e tormentato, come bene o male quasi tutti in questo anime. È legato a molti dei segreti della storia, è una persona con un forte senso di giustizia ed è estremamente intelligente, diplomatico e riesce a utilizzare al meglio tutte le persone che lo servono; può infatti vagamente ricordare Grifis di Berserk, e a volte anche Lelouch di Code Geass... anche se è un personaggio molto differente da questi. E' circondato da subordinati fedelissimi e carismatici (uno su tutti Claugh Klom). Inoltre nutre un profondo affetto per il suo migliore amico, Ryner, anche se questo fatto gli porterà non pochi problemi.
Come avrete intuito, di personaggi ben caratterizzati e carismatici ce ne sono, ma non entro nei dettagli visto che nel descriverli rischierei di essere giustiziato per "spoiler selvaggio", un crimine gravissimo di questi tempi. Quindi preferisco fermarmi ai tre personaggi principali, che in realtà sono semplici ingranaggi di un meccanismo più grande e complesso... ma forse ho già scritto troppo.
Tra le cose che ho trovato di mio gradimento di questo anime, vi è il come alle magie vengano associate (oltre alle classiche rune magiche, pentacoli e via dicendo) delle formule matematiche. E' una cosa che si vede anche nella serie di To aru majutsu no index e Fullmetal alchemist, e personalmente trovo molto interessante l'uso della matematica per rappresentare la magia, come se i processi magici non fossero altro che calcoli con la capacità di plasmare la materia (ammettilo, questa ce l'hai messa per far contento il nostro matematico redazionale n.d.Oby).
Un'altra cosa che ho molto apprezzato (stranamente) è stata la totale assenza di quel fan-service di tipo "ecchi" che ultimamente va per la maggiore. Mi riferisco alle pantisu che spuntano fuori al primo soffio di vento, oppure alle scollature sempre ben in vista, o anche agli sballonzolamenti selvaggi e a volte anche innaturali. In genere apprezzo molto cose del genere, anche se in realtà per raccontare una storia sono evitabili, e questo anime ne è la prova (ok è ufficiale, Narzal ha raggiunto la pace dei sensi, n.d.Oby).
Ho apprezzato molto anche il fatto che i protagonisti (e i co-protagonisti) siano più che maggiorenni e vaccinati, come accade anche nell'ottimo Broken Blade. Ma qui si tratta più di gusti personali, visto che onestamente non ho mai sofferto i protagonisti di 13-14 anni chiamati a imprese titaniche.
Sul comparto tecnico: il cast di doppiatori come Daisuke Ono (Sebastian di Kuroshitsuji, Shizuo Heiwajima di Durarara!!), Jun Fukuyama (Lelouch di Code Geass, Taro Sado di MM!, Watanuki Kimihiro di xxxHolic) Tomozaku Sugita (Kyon di La Malinconia di Haruhi Suzumiya, Lucile Eris di Legendary Heroes, Gintoki Sakata di Gintama) ha reso la visione di questo anime molto scorrevole, dato che sono voci a me familiari e che personalmente apprezzo quasi quanto i nostri doppiatori (quindi moltissimo). Personalmente ho trovato i disegni godibili, i colori dai toni freddi mi sono sempre piaciuti molto, le bgm sono buone, mentre le opening le reputo decisamente migliori delle due ending. Buone anche le animazioni, abbastanza fluide, nella media per una serie moderna.
La puntata 15.5 è un recap delle precedenti 15 puntate, che vengono riassunte sotto forma di rapporto scritto. Non aggiunge nulla alla trama, ma comunque l'ho trovata divertente (fa vedere in sequenza tutte le volte in cui Ferris calpesta l'orgoglio di Ryner).Tra le note dolenti di questo anime devo segnalare la famigerata puntata diciotto! È stata infatti disegnata e animata in modo completamente diverso da tutte le altre; la cosa ricorda molto la quarta puntata di Gurren Lagann. C'è a chi può piacere e a chi no; a me personalmente ha fatto storcere il naso, anche se comunque non intacca minimamente la trama e lo svolgimento della storia.
Un'altra cosa che può essere valutata come nota dolente, è che l'anime costituisce solo il preambolo di tutta quanta la storia raccontata nelle novel, ma vi assicuro che questo non si ripercuote affatto sulla godibilità del finale che, soprattutto se paragonato a quello di altre produzioni, rimane su livelli più che discreti; insomma non è come il finale della prima serie di Code Geass che terminava in un modo a dir poco oltraggioso, lasciando lo spettatore immobile con la bocca aperta e le vene gonfie sulla fronte (e il seguito è stato fatto ben 2 anni dopo). Una possibile seconda serie, o anche terza (per raccontare tutto ce ne vorrà) non è da escludere, io sono fiducioso.
La trama ruota intorno al mago Ryner Lute che, insieme alla bellissima guerriera Sab... ehm... cioè Ferris Eris, percorrerà mezzo continente alla ricerca delle "reliquie degli eroi"; artefatti di un'epoca passata, tanto potenti da garantire una vittoria schiacciante contro qualsiasi paese che non ne sia in possesso.
Ovviamente quel pigrone di Ryner non si sarebbe mai neanche sognato di fare una cosa tanto noiosa e stancante di sua iniziativa; il merito è del re Sion Astal, vecchio amico di Ryner dai tempi dell'Accademia della magia, deciso a sfruttare tali reliquie come deterrente per i paesi confinanti, e riportare la pace su tutto il continente di Menoris. Tale aspirazione ha radici in una vicenda passata: nel paese di Roland, che fa da contesto iniziale alla vicenda, i nobili erano soliti adottare bambini orfani per poi mandarli a farsi le ossa al fronte. Il caso vuole che all'ultima guerra (tra Estabul e Roland) partecipano anche Ryner e Sion e, durante un agguato al loro gruppo, Sion vede con i propri occhi il potere disumano posseduto da Ryner. Infatti quando questi perde il controllo del suo Alpha Stigma (che in condizioni normali gli permette di replicare qualsiasi magia), diventa una macchina assassina incapace di distinguere tra alleati e nemici (e proprio in questi casi si nota la voce di un Jun Fukuyuma davvero in forma, tanto da far venire i brividi).
Sion dopo quell'esperienza tremenda che quasi gli costa la vita, sente come una spinta in più al suo progetto di creare un mondo dove non esistano conflitti, e dove anche quelli con poteri eccezionali come Ryner possano essere accettati da tutti.
Ryner Lute è un mago-combattente che definire pigro sarebbe un eufemismo; se fossimo in Dungeons & Dragons avrebbe un allineamento del tipo Neutrale/Assonnato tendente a Buono. Se dipendesse da lui, ognuno avrebbe il diritto di godere di pisolini pomeridiani di 25 ore, o giù di lì.
Ma questa è solo la facciata esterna, con lo scorrere delle puntate si capirà perché il povero Ryner preferisce chiudere gli occhi e sognare un mondo senza conflitti, dove regni pace e tranquillità. Fondamentalmente è un emarginato, odiato da tutti coloro che temono il suo potere; per questo tende a isolarsi ma, contrariamente a molti personaggi in condizioni simili di altri anime, non cova nessun rancore.
Al suo fianco, come guardia del corpo, c'è la divina Ferris Eris (doppiata da Ayahi Takagaki); e qui cominciano i "problemi". Parto col fatto che è bionda, ha occhi blu mare e brandisce una spada a due mani (e chi mi conosce sa che io non ragiono di fronte a queste cose). Inoltre può vantare una caratterizzazione abbastanza atipica: in genere le ragazze che accompagnano il "protagonista" di turno sono del tipo tsundere; Mahou senshi louie, Ichiban ushiro no daimaou, Koukaku no regios, Zero no tsukaima... tanto per fare qualche esempio. In questo caso il carattere della divina Ferris non è propriamente Tsundere ma ricorda i denpa: apparentemente dissociata dal mondo, sembra sempre distante, ha spesso lo sguardo fisso, gli occhi sbarrati e sul suo volto non compaiono quasi mai emozioni.
Ma non pensate che sia una combattente perennemente con il dummy system attivato, è infatti l'incarnazione del sarcasmo, ha una lingua che taglia più della sua spada e una volontà granitica, sopratutto quando si parla dei suoi adorati dango, di cui è disperatamente ghiotta. Se dovessi paragonarla a un altro personaggio, così su due piedi, mi verrebbe da pensare a Erza Scarlet di Fairy Tail, anche se ci sono differenze abissali (Erza infatti è rossa).
Ultimo ma non ultimo (in tutti i sensi) Sion Astal (doppiato da Daisuke Ono), un personaggio complesso e tormentato, come bene o male quasi tutti in questo anime. È legato a molti dei segreti della storia, è una persona con un forte senso di giustizia ed è estremamente intelligente, diplomatico e riesce a utilizzare al meglio tutte le persone che lo servono; può infatti vagamente ricordare Grifis di Berserk, e a volte anche Lelouch di Code Geass... anche se è un personaggio molto differente da questi. E' circondato da subordinati fedelissimi e carismatici (uno su tutti Claugh Klom). Inoltre nutre un profondo affetto per il suo migliore amico, Ryner, anche se questo fatto gli porterà non pochi problemi.
Come avrete intuito, di personaggi ben caratterizzati e carismatici ce ne sono, ma non entro nei dettagli visto che nel descriverli rischierei di essere giustiziato per "spoiler selvaggio", un crimine gravissimo di questi tempi. Quindi preferisco fermarmi ai tre personaggi principali, che in realtà sono semplici ingranaggi di un meccanismo più grande e complesso... ma forse ho già scritto troppo.
Tra le cose che ho trovato di mio gradimento di questo anime, vi è il come alle magie vengano associate (oltre alle classiche rune magiche, pentacoli e via dicendo) delle formule matematiche. E' una cosa che si vede anche nella serie di To aru majutsu no index e Fullmetal alchemist, e personalmente trovo molto interessante l'uso della matematica per rappresentare la magia, come se i processi magici non fossero altro che calcoli con la capacità di plasmare la materia (ammettilo, questa ce l'hai messa per far contento il nostro matematico redazionale n.d.Oby).
Un'altra cosa che ho molto apprezzato (stranamente) è stata la totale assenza di quel fan-service di tipo "ecchi" che ultimamente va per la maggiore. Mi riferisco alle pantisu che spuntano fuori al primo soffio di vento, oppure alle scollature sempre ben in vista, o anche agli sballonzolamenti selvaggi e a volte anche innaturali. In genere apprezzo molto cose del genere, anche se in realtà per raccontare una storia sono evitabili, e questo anime ne è la prova (ok è ufficiale, Narzal ha raggiunto la pace dei sensi, n.d.Oby).
Ho apprezzato molto anche il fatto che i protagonisti (e i co-protagonisti) siano più che maggiorenni e vaccinati, come accade anche nell'ottimo Broken Blade. Ma qui si tratta più di gusti personali, visto che onestamente non ho mai sofferto i protagonisti di 13-14 anni chiamati a imprese titaniche.
Sul comparto tecnico: il cast di doppiatori come Daisuke Ono (Sebastian di Kuroshitsuji, Shizuo Heiwajima di Durarara!!), Jun Fukuyama (Lelouch di Code Geass, Taro Sado di MM!, Watanuki Kimihiro di xxxHolic) Tomozaku Sugita (Kyon di La Malinconia di Haruhi Suzumiya, Lucile Eris di Legendary Heroes, Gintoki Sakata di Gintama) ha reso la visione di questo anime molto scorrevole, dato che sono voci a me familiari e che personalmente apprezzo quasi quanto i nostri doppiatori (quindi moltissimo). Personalmente ho trovato i disegni godibili, i colori dai toni freddi mi sono sempre piaciuti molto, le bgm sono buone, mentre le opening le reputo decisamente migliori delle due ending. Buone anche le animazioni, abbastanza fluide, nella media per una serie moderna.
La puntata 15.5 è un recap delle precedenti 15 puntate, che vengono riassunte sotto forma di rapporto scritto. Non aggiunge nulla alla trama, ma comunque l'ho trovata divertente (fa vedere in sequenza tutte le volte in cui Ferris calpesta l'orgoglio di Ryner).Tra le note dolenti di questo anime devo segnalare la famigerata puntata diciotto! È stata infatti disegnata e animata in modo completamente diverso da tutte le altre; la cosa ricorda molto la quarta puntata di Gurren Lagann. C'è a chi può piacere e a chi no; a me personalmente ha fatto storcere il naso, anche se comunque non intacca minimamente la trama e lo svolgimento della storia.
Un'altra cosa che può essere valutata come nota dolente, è che l'anime costituisce solo il preambolo di tutta quanta la storia raccontata nelle novel, ma vi assicuro che questo non si ripercuote affatto sulla godibilità del finale che, soprattutto se paragonato a quello di altre produzioni, rimane su livelli più che discreti; insomma non è come il finale della prima serie di Code Geass che terminava in un modo a dir poco oltraggioso, lasciando lo spettatore immobile con la bocca aperta e le vene gonfie sulla fronte (e il seguito è stato fatto ben 2 anni dopo). Una possibile seconda serie, o anche terza (per raccontare tutto ce ne vorrà) non è da escludere, io sono fiducioso.
In breve, se vi piacciono i fantasy con magie, intrighi politici, colpi di scena, personaggi enigmatici e carismatici, belle guerriere bionde dal cuore puro, questo anime probabilmente vi piacerà. Io reputo Densetsu no yuusha no densetsu un vero capolav... ah scusate, dimenticavo che quella parola è tabù!
Mi piace il fantasy, le magie e compagnia bella, ma il tutto nell'anime mi sembrava affrontato in maniera mediocre e superficiale.
Preferisco guardare altro, anche perchè non ho tutto il tempo del mondo.
questo anime sembra superficiale, ma non lo è per nulla, in realtà come detto nella recensione qui tutto sembra in un modo, ma è una facciata, in realtà è tutto molto ma molto diverso... Lo consiglio XD
Scherzi a parte, a me i fantasy simili piacciono, e dalle (poche ancora) puntate che ho visto di recente, l'anime sembra in effetti meritare, fosse anche solo per il fatto che manca il ricorso ruffiano all'ecchi (che però in genere non mi spiace).
Il personaggio del re soprattutto mi intriga molto, lo trovo azzeccato.
Certo poi non ci sarà tutta questa originalità, ma fila piacevolmente da quel che ho visto, e le premesse per una trama con risvolti intriganti in realtà ci sono.
Una seconda serie già da ora non mi spiacerebbe.
Peccato. Mi piacciono i fantasy, ma se devo guardare un anime tratto da novel, allora punterò a Lodoss, sulla cui qualità, mi sembra non si sia mai discusso.
Veramente per quel poco che ho visto sembra più un concentrato di stereotipi e luoghi comuni che altro... e tecnicamente, per essere degli oav, si poteva fare decisamente di più.
@Nemo: sarà, ma il fatto che non sia ancora concluso non aiuta per niente, anzi...
Personalmente l'ho trovato molto ben fatto, ottimo in alcuni punti...
Ci sono rimasto alquanto male quando arrivato all'ultima puntata ho scoperto che la storia non era ancora finita, anzi!!!
Personalmente desidero l'annuncio di una seconda stagione al più presto, perchè è una di quelle poche serie che meritano veramente!!!
Lo terrò d'occhio se mai dovessero portarlo in Italia... o se riesco me lo precuro appena ho un attimo di respiro, così ascolto la performance "da brivido" di Jun Fukuyama.
La vedo assai dura una seconda stagione...
In definitiva penso che saggerò il primo episodio e poi valuterò se proseguire la visione e meno. Faccio intanto i complimenti a narzal per lo smazzo che si deve esser fatto a trovare tutti quei collegamenti con altre opere.
Quello che più mi intristisce degli anime usciti nell'ultimo decennio(più dell'ecchi, che in fondo viene sfruttato da vent0anni a questa parte :/) è che vengano frettolosamente realizzati senza badare ai ritmi del racconto di base, così che la trama debba essere interrotta/stravolta senza ritegno-.-
Tornando alla serie, m'interessa e prima o poi la vedrò.
@Franzelion
Dire che con Lodoss potevano fare molto di più come OAV è un'autentica bestemmia verso chi l'animazione l'ha seguita per tanti anni, è stato l'anime da battere riguardo ad animazioni e colori fino a dopo il 2000, al di là della storia che possa piacere o meno, per 10 anni è sembrato ancora poco datato, è facile parlar così al giorno d'oggi di un'opera del '92.
A costo di sembrare antico..ma che sarebbero le pantisu ??
Complimenti a Narzal per il lavoro svolto!!!
All'inizio pensavo fosse la solita storia carina ma scontata fantasy, però poi i risvolti a sorpresa e gli intrecci della trama non sono mancati.
Sento di poterlo consigliare a tutti, anche ai non amanti del genere, perchè non è una storia che si focalizza solo su magie e scontri RPG, bensì offre una vasta gamma di concetti e valori.
Senza contare che una seconda stagione non mi dispiacerebbe assolutamente (^_- )b
Pieni voti quindi per DENYUUDEN, yay!
se non sbaglio "pantisu" vuol dire mutanda o mutandina, ma non so se è in giapponese o nell'inglese giapponesizzato.
Da quel che avevo sentito in giro questa serie non era bella, ma la mancanza dell'ecchi e questa recensione mi hanno convinto a vederla... in futuro.
Però, sebbene non disdegni il fantasy, questo titolo non mi attira (saranno i disegni?), e ribadisco ancora una volta che il titolo è terribilmente ridondante!
Un palindromo però non dovrebbe essere questo, palindromo è "i topi non avevano nipoti", cioè una frase che si legge allo stesso modo in entrambi i sensi, se non sbaglio...
La mancanza di ecchi e la scelta di personaggi maturi (nel senso dell'età anagrafica) è senz'altro attraente per chi cerca un prodotto maturo. È questo il caso?
Complimenti per la recensione, anche se la presenza di "japponesismi" non spiegati la rende meno fruibile dai meno "otaku" (nel senso buono).
Quanto all'anime in se non l'ho visto ma da quanto ne posso apprendere potrei gradire un eventuale visione...
Del resto anch'io ho un debole per le belle spadaccine bionde Eppoi questa Ferris ha pure i capelli lunghi...
Yuk, yuk!
Wikipedia dice che la definizione si applica anche a frasi, numeri o nomi propri, non solo a parole!
Domanda per Narzal: quando citi i doppiatori parli di un certo "Lucile Eris di Legendary Heroes". Cioè, c'è un'altra serie che si chiama solo "Legendary Heroes"? E' legata a questa o è un'altra cosa i cui autori avevano poca fantasia?
Comunque ecco una piccola Legenda (ah! La Legenda di Legend of legendary heroes)
*Pantisu = Mutandine
*Ecchi = Genere di anime/manga dove si punta molto sulle scollature e sulle pantisu in bella mostra
*Harem = Genere di anime/manga dove il protagonista (o la protagonista) è circondato/a da persone del sesso opposto
*Denpa = Parola che viene da "onda", può essere utilizzata anche per "campo" inteso come "non c'è campo per il cellulare". Utilizzata sulle persone assume il significato di folle oppure di dissociata o assente, magari a causa dell'inquinamento da onde elettromagnetiche (o da traumi).
*Tsundere = È usata per identificare quei personaggi dal carattere scontroso, contradittorio e rompiscatole, composto da Tsun (parte sempre contrariata) e Dere (la parte coccolosa e pucciosa).
*Dummy system = Una frase che ho preso in prestito dall'onnipresente Ev*****lion (l'ho censurato perché ho notato che citare anime indispettisce qualcuno), in pratica se in E*****gelion il dummy system attivato su un robottone, questo focalizzava l'attenzione del robottone (sì, non sono dei semplici robottoni...) sull'obbiettivo da consumare, sbranare e deturpare. Iu questa rece ho voluto usare quella parola per indicare lo stereotipo classico del guerriero che combatte, distrugge e vince, completamente privo di emozioni (ovviamente Ferris non rientra in questo stereotipo, era solo un esempio).
*Palindromo = È una sequenza di caratteri che, letta a rovescio, rimane identica. Il concetto si riferisce principalmente a parole, frasi e numeri.
*Spadone = Lo spadone in origine era un'arma molto potente, veniva usato il Dado da 20 o 3 dadi da 6 per indicarne i danni, durante le sue varie evoluzioni è stato declassato a un dado da 10 (nella quarta edizione di D&D), resta comunque un'arma molto carismatica e affidabile.
Per qualsiasi altra cosa che magari m'è sfuggita fatemi sapere.
:edit:
No Kotaro, semplicemente dato che nella rece ho indicato dei doppiatori molto famosi (magari non conosciuti qua in Italia, ma in nippolandia sono molto famosi) ho voluto menzionare che ha doppiato Lucile in questo anime, dato che nella lista dei "tre protagonisti" non era citato Lucile da nessuna parte, chiamasi "stratagemma" xD.
Magari prima o poi ci do un'occhiata e torno furibondo se non mi sarà piaciuto
Aggiungerei che con questa serie Jun Fukuyama si riconferma un seiyuu eccezionale, veramente eclettico!
Comunque per Lodoss, tralasciando la parte tecnica, i contenuti restano quelli che sono, ovvero ampiamente ancorati agli stereotipi del fantasy americano (con tutto il rispetto per il diario di un personaggio di D&D da cui è tratto, ho anche il lato nerd all'"americana")
Allora complimenti a Narzal per la sua rece, lo stile è inconfondibile, scorrevole e divertente
E ora qualche considerazione: ovviamente io non sono stata attirata dalla spadaccina bionda, piuttosto dal personaggio combattuto di Ryner; dai conflitti interiori dei personaggi, in continua lotta con il loro lato oscuro; dai colpi di scena continui; dalle molteplici le battaglie, con profuso uso di magia, in cui violenza e sangue che non vengono risparmiati; e last but not least anche per l’accenno di sentimenti amorosi.
Comunque, devo dire che questo anime mi ha fatto davvero una buona impressione. Se poi si tratta di una serie breve allora potrei anche farci un pensierino. E poi io adoro il fantasy!
<i>Apparentemente dissociata dal mondo, sembra sempre distante, ha spesso lo sguardo fisso, gli occhi sbarrati e sul suo volto non compaiono quasi mai emozioni.</i>... Come Yuki Nagato, direi!
<i>E' infatti l'incarnazione del sarcasmo, ha una lingua che taglia più della sua spada e una volontà granitica.</i>... Ops! Come non detto...
<i>Ma non entro nei dettagli visto che nel descriverli rischierei di essere giustiziato per "spoiler selvaggio", un crimine gravissimo di questi tempi.</i> Come come? Chi ha mai affermato una cosa simile? Io vivrei di soli spoiler! Se non ci fossero come farei a sapere se una data serie mi ispira fiducia o meno, scusate?
<i>Un'altra cosa che ho molto apprezzato (stranamente) è stata la totale assenza di quel fan-service di tipo "ecchi" che ultimamente va per la maggiore.</i> Mi trovi d'accordissimo!
E brava la biondona
Se è per questo nell'89 c'è Gundam 0080, che con animazioni prese singolarmente si mangia davvero una marea di altri anime usciti dopo, Lodoss e GunBuster inclusi, ma appunto, prese singolarmente, io parlo di media generale.
Riguardo ai contenuti, tu come avresti spiegato PER LA PRIMA VOLTA a un pubblico abituato a kappa e oni cos'è un nano, un elfo, un ladro e un mago? Ryo Mizuno fece la trama da una sessione di D&D di cui era lui il Master, ok, ma mica esisteva un'edizione giapponese di D&D, loro erano così nerd da giocarci coi manuali in inglese... insomma, Lodoss fu l'inizio del VERO fantasy finalmente spiegato al grande pubblico, perchè in Final Fantasy e Dragon Quest ben poco veniva spiegato sul fantasy occidentale (anche a causa delle limitazioni del NES).
Mi interessa molto il personaggio di Sion ... come anche il doppiaggio "demoniaco" di Jun Fukuyama. Staremo a vedere!
Credo comunque che almeno gli appassionati del genere conoscessero bene le basi a quei tempi
Tutte le nazioni hanno la loro tradizione fantasy.
Comunque in questo anime non pensate di trovare Elfi, Nani, Halfling, Goliath, Tiefling, Genasi, Banshee o Minotarri (cit. Munchkin).
È ambientato molto tempo dopo la scomparsa di creature del genere (almeno così sembra...) e ora regnano gli "umani".
Il paragone tra Lodoss e Densetsu, sinceramente, io non riuscirei a farlo, hanno più o meno le stesse differenze che passano tra l'Advanced D&D e D&D 4 edizione.
In pratica due stili molto differenti tra loro, che possono piacere entrambi; quindi se vi è piaciuto Lodoss non è detto che non riusciate ad apprezzare anche Densetsu e viceversa.
Dalla recensione vedo che nel cast di doppiaggio sono presenti Tomokazu Sugita, Daisuke Ono e Jun Fukuyama, ottimo, un motivo in più per vederlo.
Non per fare il precisino (ok l'ammetto, sono un precisino ) ma non è "pantisu", è "pantsu".
Per quanto riguarda le pantisu o pantsu, sinceramente non mi ero posto il problema su come si scrivesse, quindi ti ringrazio per avermelo fatto notare.
Inoltre voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto i complimenti, li ho apprezzati tanto, siete davvero carinissimi (e carinissime ).
Nyaaa!
<i>Per quanto riguarda le pantisu o pantsu, sinceramente non mi ero posto il problema su come si scrivesse, quindi ti ringrazio per avermelo fatto notare.</i>
Di niente
Quoto una parte della recensione: "non ho mai sofferto i protagonisti di 13-14 anni chiamati a imprese titaniche." Nulla di più vero
Veramente nn mi aspettavo un lavoro così ben fatto...speriamo che la seconda serie giunga in fretta!
In effetti il titolo è un pochino fuorviante, ma dipende dai gusti, a me è piaciuto subito anche quello.
una storia ben realizzata, i cui pg sembrano decisamente avere ancora molto da offrire (persino in introspezione, già ampiamente affrontata). Spero vivamente in una stagione complementare
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