
Fedele servitore dello shogunato, Jubei viene incaricato di recuperare un importantissimo manoscritto segreto, e nel corso della sua missione si troverà a scontrarsi con il ninja Yashamaro, di indole rivoluzionaria e di idee completamente opposte alle sue.
I due, che si troveranno ad essere rivali sul campo di battaglia, si scontreranno più e più volte in onorevoli combattimenti e saranno legati in maniera inscindibile fino alla fine delle loro vite.
Il libro del vento appare come un'opera particolarissima, all'interno della vasta e sfaccettata produzione di Jiro Taniguchi, poichè si allontana dalle tematiche caratteristiche dell'autore (racconti hard boiled di stampo occidentale, storie di delicata poesia e rappresentazioni del quotidiano, grandi epopee in paesaggi incontaminati che ricordano i romanzi d’avventura americani dell’ ‘800) rappresentando un Giappone sin troppo giapponese e sicuramente molto lontano nel tempo da ciò che Taniguchi ci ha mostrato nelle altre sue opere.
La storia è sicuramente molto interessante, sebbene questa diversità dalle altre opere dello stesso autore da me precedentemente lette mi ha fatto storcere il naso in più occasioni.
Il libro del vento è come uno sceneggiato televisivo in costume, così viene definito dallo stesso Taniguchi e, in effetti, la sensazione che si ha leggendolo è quella di star guardando una produzione filmica dedicata al tempo dei samurai. Come da caratteristica dell’autore, i disegni sono sempre un’immensa gioia per gli occhi: realistici, dettagliatissimi, puliti e molto incisivi, con personaggi espressivi e splendidi paesaggi. Anche lavorando su testi non suoi, il Taniguchi disegnatore non si smentisce mai e non manca di regalarci un’opera graficamente superba come al solito. Unica nota stonata in questo splendido quadro d’epoca Tokugawa è rappresentata dall’eccessivo numero delle battaglie e dalla conseguente eccedenza di corpi squarciati, braccia che volano e sangue che scorre a fiumi. Scene probabilmente un po’ troppo splatter, per chi è abituato ai racconti più intimistici (e, in tutta confidenza, anche meglio riusciti) di Jiro Taniguchi. Tuttavia, che ci si può fare? E’ la guerra, è la storia che esige il suo tributo di sangue, e gli storici che la narrano non possono esimersene.
Il confronto fisico e psicologico tra Jubei e Yashamaro è tratteggiato con grande maestria e il lettore non tarderà a riconoscervi il tema portante della storia, la quale altrimenti sarebbe rimasta una mera narrazione di battaglie cappa e spada e di intrallazzi politici, che pure non mancano.
Sta un po’ qui il punto debole di Il libro del vento, nel suo essere unicamente la narrazione di fatti storici, la celebrazione di un’epoca. Questo preclude a Il libro del vento tutta una serie di lettori che non masticano affatto la storia giapponese e che, per questo, si troveranno spiazzati dalla perenne citazione di nomi, luoghi o fatti che invece tutti i lettori nipponici conoscono di default, e potrebbero trovare la lettura noiosa.
Fortunatamente, non è il mio caso, e i tanti pomeriggi passati in compagnia del libro di storia giapponese hanno dato i loro frutti, permettendomi di calarmi pienamente nel contesto storico in cui il fumetto è ambientato e di comprenderne i meccanismi con facilità, ma ammetto che per un lettore non avvezzo alla storia del Giappone questo possa essere un difetto non indifferente.

Se, di solito, le opere di Taniguchi sono consigliabili indistintamente a tutti e anzi rappresentano un ottimo trampolino di lancio per lettori di una certa età non avvezzi al fumetto giapponese, questa volta non posso che consigliare Il libro del vento soltanto a una ristretta cerchia di persone, che siano appassionate di storie di samurai e ninja o che abbiano quantomeno qualche base di storia giapponese. Tutti gli altri potrebbero trovare il libro tremendamente noioso e non donargli l’attenzione che invece in quanto opera di Taniguchi merita.
Il libro del vento probabilmente non sarà un’opera apprezzabile da tutti, probabilmente risulterà un pelino inferiore ad altre opere di Taniguchi (soprattutto quelle interamente sue), ma è comunque una grande prova d’autore e un sincero e appassionato omaggio al Giappone e alla sua storia da parte di un fumettista che spesso e volentieri guarda all’Europa o all’America e non alla sua stessa patria come ispirazione per i suoi fumetti.
Il libro del vento probabilmente non sarà un’opera apprezzabile da tutti, probabilmente risulterà un pelino inferiore ad altre opere di Taniguchi (soprattutto quelle interamente sue), ma è comunque una grande prova d’autore e un sincero e appassionato omaggio al Giappone e alla sua storia da parte di un fumettista che spesso e volentieri guarda all’Europa o all’America e non alla sua stessa patria come ispirazione per i suoi fumetti.
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Il Libro del Vento | € 12.50 | Panini Comics |
Jiro Taniguchi - Il libro del vento (Gazzetta dello Sport) 10 | € 9.90 | La Gazzetta dello Sport |
Taniguchi Collection: Il libro del vento | € 14.90 | Panini Comics |
Taniguchi Collection: Il libro del vento | € 15.90 | Panini Comics |
Taniguchi Collection: Il libro del vento 2ª Ristampa | € 22.00 | Panini Comics |
Bella recensione, fa sempre piacere leggere commenti su questo enorme autore
@Oga: il costo è inevitabile; oltre a essere un autore di nicchia (anche se non sembra è così), sia il prezzo elevatissimo dei diritti di questo autore (ricordo che è uno dei maestri del fumetto a livello mondiale), sia l'edizione ottima fanno sì che il costo si alzi
forse è perchè è la stessa recensione che è stata riportata qui?
Complimenti a Kotaro per l'ottima recensione, non ho ancora letto nulla di Taniguchi, questa mi interessa davvero molto, ma magari ci ritorno in seguito, dopo aver letto altro.
Anche se con Taniguchi non saprei da dove iniziare, vorrei leggere tutto...
@Gianni
Se nn hai mai letto Taniguchi prova con "Al tempo di papà"
e "L'olmo" ti consiglierei anche "Quartieri lontani" che è uno dei miei preferiti.
@taniguchi fan
Leggere chi è l'autore prima di sputare sentenze sarebbe meglio.
Non mi va di discutere sul discorso prezzo, ognuno terrebbe le proprie posizioni e via. Se ti interessassero le opere di Taniguchi-sensei ed hai un po' di soldi da spendere, su amazon.it c'è parecchia roba con il 35% di sconto, e la soglia per non pagare le spese di spedizione è accettabile. Per la cronaca, a me proprio oggi è arrivato "L'olmo" (ed altra roba, sto aspettando L'Eternauta edizione ultrafiga).
Di "Kaze no Sho", invece, ho la prima edizione (unica prima stampa Planet che ho di Taniguchi); a prima lettura non mi entusiasmò, mentre lo rivalutai dopo la seconda. Molto interessante per me fu il fatto che si focalizzasse l'attenzione su aspetti della vita politica nipponica che all'epoca ignoravo del tutto, e che senza aver letto questo manga forse ignorerei ancora. Anche grazie a questo libro è sbocciata in me la passione per un certo tipo di opere, ambientate nell'era Tokugawa, come "Lone Wolf & Cub" (capolavoro - non litigate, questo termine non lo uso praticamente mai - che consiglio a chiunque, anzi, che consiglierei se fosse tutto disponibile).
Edit: due testi interessanti del buon Cecini sull'opera in questione possono trovarsi <a href="http://www.paninicomics.it/web/blog-planetmangarisponde/1/-/blogs/la-restaurazione-meiji?_33_redirect=%2Fweb%2Fblog-planetmangarisponde%2F1%3Fp_p_id%3D33%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_state%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn-1%26p_p_col_count%3D1%26_33_struts_action%3D%252Fblogs%252Fview%26_33_keywords%3D%26_33_advancedSearch%3Dfalse%26_33_andOperator%3Dtrue%26cur%3D3">qui</a> e <a href="http://www.paninicomics.it/web/blog-planetmangarisponde/1/-/blogs/3785032">qui</a>.
Io cmq, pur non ubicando "Il libro del vento" tra le migliori opere di Taniguchi (ma ancora mene manca qualcuna importante), lo ritengo lo stesso uno dei manga più "autorevoli" tra quelli ambientati in questo determinato contesto storico.
Sul prezzo ok, non è economicissimo, ma parliamo di Taniguchi, che non credo venda a vagonate da noi in Italia. E cmq se qualcuno vuole risparmiare, gli vendo la mia prima edizione, visto che vorrei ricomprarmelo in questo formato più recente dalle dimensioni ridotte
Ma il meglio della collaborazione tra due artisti viene da Jiro Taniguchi + Moebius nel bellissimo Icaro.
le opere di juro taniguchi sono parte dell'essenziale materiale che prima o poi, ogni appassionato di manga nella propria vita dovrebbe sfogliare..... sicuramente come già detto i costi di questi volumi non sono affatto economici, ma a dispetto di tanti altr ifumetti con presunta sovraccoperta da 6,90 o 5,90 euro, questi a mio parere sono soldi ben spesi...................
<i>Ma il meglio della collaborazione tra due artisti viene da Jiro Taniguchi + Moebius nel bellissimo Icaro</i>
Se devo essere sincera quel titolo mi ha lasciato proprio fredda
Il libro del vento l'ho letto l'anno scorso (comprato la prima edizione in una libreria dell'usato a metà prezzo... ohohohohoh...
I disegni sono sempre eccellenti e anche la trama a suo modo è interessante, ma purtroppo la combo Storie di cappa e spada dell'antico Giappone + truculenza più o meno gratuita non mi è molto gradita, nè tantomeno trovo sia tanto nelle corde di Taniguchi, che decisamente riesce meglio quando realizza opere di tipo slice of life o grandi epopee avventuroso di stampo angloamericano.
Rimane una bella opera, per quanto inferiore a molte altre, che personalmente non consiglierei a un neofita dell'autore e neppure a chi non si intenda molto di storia del Giappone, perchè potrebbe annoiarsi o farsi un'idea sbagliata della narrativa di Taniguchi.
Per chi volesse iniziare a leggere questo autore, io ho cominciato col volumetto di Repubblica contenente L'uomo che cammina e parte di Gourmet, e L'uomo che cammina mi folgorò, facendomi decidere che avrei letto tutto quello che sarebbe uscito dalla penna e dalla matita di quest'uomo, ma a qualcuno non è piaciuto per il suo essere uno slice of life tutto atmosfera e zero trama.
I miei personali consigli su come cominciare sono quindi In una lontana città (o Quartieri lontani che dir si voglia) o Al tempo di papà, che al genere slice of life aggiungono anche una trama piuttosto profonda, oppure Seton, per il genere naturalistico-avventuroso.
Riguardo al prezzo, purtroppo è la prassi, trattandosi di volumi di lusso che vengono venduti soprattutto nelle librerie di varia. Giusto per la cronaca, anche le edizioni francesi di questi manga costano così tanto se non di più, per quanto curatissime e spesso ricche di pagine a colori (Franzelion, fatti prendere un coccolone sapendo che ho comprato l'edizione francese di Le cime degli dèi, manga suo inedito in Italia, 5 volumi x 20 euro l'uno
Di Icaro ho la recente ristampa di lusso francese in volume unico, ma la devo ancora leggere.
I prezzi sono quello che sono,ma alla fine non si discostano da quelli di un libro;infine per chi vuole cominciare a conoscere quest'autore consiglio anch'io Al Tempo di Papa' oppure l'Uomo che Cammina,che fu la prima cosa che lessi di lui sempre grazie al gia citato volumetto di Repubblica.
Per il resto concordo che l'autore merita e che il lavoro che ha fatto a livello di disegni è impeccabile anche a questo giro.
Appena ieri ho ordinato Blanca e Uno zoo d'inverno, già che ci sono faccio un colpo di telefono alla mia fumetteria e faccio aggiungere anche questo. ^^
Grazie mille!!!!!
Ho apprezzato tantissimo, nella trama, il ruolo di primissimo piano ricoperto dal dettagliato background, ma sopratutto il realismo estremo dei duelli di spada, coreografati in modo impeccabile (sembra quasi di sentire le emozioni che traspaiono dai samurai che si stanno affrontano). Finale drammatico, infine, degno di un Taniguchi.
Dovessi stilare una classifica delle sue opere che mi hanno comunicato di meno metterei altri titoli, tipo Gourmet, L'Uomo della Tundra, anche gli Anni Dolci. Senza contare, ovviamente, Benkei a New York.
Già che in passato l'ho poco apprezzato per <i>La montagna magica</i>, ora che lo sto praticamente adorando per quel capolavoro che risponde al nome di <i>In una lontana città</i>, che sto leggendo proprio in questi giorni, non vorrei che una lettura di questo genere mi facesse cadere la stima che ho di lui.
Ovviamente, complimenti al caro Kotaro
Il problema è proprio quello, che questa violenza così esplicita stride con i ritmi tranquilli di tutte le altre opere dell'autore (un pò come in Benkei a New York con i suoi omicidi efferatissimi) e quindi la cosa mi ha dato fastidio.
Ciò non toglie che quelle scene siano comunque fatte bene
Indubbiamente l'ultraviolenza puo' sembrare in netto contrasto con il resto della sua opera all'inizio ma a mio avviso la gestisce divinamente,senza mai strafare per davvero (eh,si puo' esagerare anche nell'esagerazione).
Quest'opera mi manca di lettura e mi dovrebbe arrivare entro la fine del mese (l'ho prenotata!!), ma lo stile di Taniguchi è impeccabile e l'ambientazione è tra le mie preferite, quindi so già per certo che non ne rimarrò delusa!
Essendo un ammiratore di Sanpei Shirato non ho potuto resistere alla tentazione di leggermi questa storia che ha come protagonista uno degli storici nemici del mitico Sasuke, Juubei Mitsuyoshi Yagyuu. E se nell'anime del piccolo Sarutobi Juubei viene presentato come un giovane samurai abilissimo con la spada ma arrogante ed imprudente, ed ha solo una fugace apparizione (e per altro unica, in quanto viene vergognosamente sconfitto e messo in fuga dai cuginetti del protagonista) nel settimo episodio; qui invece in epoca ben più tarda è rappresentato come un coraggioso e saggio combattente, votato alla causa della difesa del Bakufu dei Tokugawa e della pace da essi faticosamente conquistata.
Che dire? A me è piaciuto moltissimo questo manga, mi rendo conto che forse non è proprio per tutti i gusti, ma non è poi così difficile da seguire. Certo che per godere appieno di un opera di genere storico sarebbe opportuno conoscere un poco della storia di quel periodo, ma è una cosa che oggi è abbastanza abbordabile grazie a Wikipedia e al resto delle risorse sul web; se penso che quando nel 1982 trasmisero per la prima volta in Italia le serie di Kamui e Sasuke trovare qualche testo che trattasse del periodo Edo per me era difficilissimo...
Concordo in pieno con la recensione di Kotaro per quanto riguarda il giudizio sui disegni di Taniguchi, pur se completamente differente il suo stile da quello di Shirato, è davvero efficacissimo! Per quanto riguarda la violenza degli scontri e le immagini crude rappresentate, beh, tutto sommato non mi è parso dei più truculenti, se lo si paragona ad Akame si capisce immediatamente di cosa parlo! Del resto, come è stato giustamente fatto notare, senza questa "violenza" sarebbe parso troppo lontano dalla realtà; e ve lo dice uno che non ha mai amato lo splatter! In conclusone per me Il libro del vento, pur costando caro, mi ha soddisfatto pienamente!
purtroppo non credo farò mia quest'opera a meno di un'occasione irrinunciabile visto il prezzo di copertina...
nonostante la storia del Giappone non la trovi poi così interessante mi piacerebbe leggere qualcosa di quest'autore ^^
Disegni molto particolari e storia avvincente, che molto si avvicina al mio genere preferito.
Recensione davvero ottima, complimenti.
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