Tutto si può dire di Kyoto Animation ma non che non ci provi, a battere altre strade, nel tentativo di scrollarsi di dosso la nomea di fautori del moe moe kyun senza pensieri, basta dare un’occhiata alle sue ultime produzioni per rendersene conto. Dal mistery fantasy di Kyoukai no Kanata al magico di Amagi Brillant Park, passando ovviamente per i nuotatori di Free, lo studio di Kyoto tenta nuove vie di narrazione impegnandosi al tempo stesso di mantenere stile e tratto distintivo, per quanto non sempre con risultati impeccabili, mostrando una certa inesperienza verso alcuni generi.
Con Hibike! Euphonium (Risuona! Eufonio) si torna un po' alle origini, al collaudato, e infatti già a leggere la trama iniziale o anche solo a guardare le immagini, si ha la sensazione di ritrovarsi dinnanzi ad un K-On! con le trombe, ma ben presto tale pregiudizio lascerà spazio ad una visione sì semplice ma non per questo banale, a suo modo sorprendente.
Kumiko Oumae, dopo una poco significativa esperienza con la banda sul finire della scuola media, si appresta a frequentare il primo anno del liceo Kitauji, il quale non ha una grande tradizione a livello musicale. Nonostante abbia un carattere insicuro la ragazza fa però subito amicizia con due nuove allegre compagne intenzionate ad entrare nella banda della scuola, venendone di conseguenza nuovamente trascinata. Il club non versa tuttavia nelle migliori condizioni, il livello collettivo è abbastanza modesto e pare sia accaduto qualcosa l’anno precedente, che ha allontanato buona parte degli studenti del secondo anno. Sembra quindi prospettarsi un’annata di basso profilo per la banda del liceo Kitauji, fino a quando non fa la sua comparsa un nuovo istruttore che infonde ai suoi membri il più ambizioso degli obiettivi: la competizione nazionale.
La trama di Hibike! Euphonium si può liquidare in poche righe poiché si prefissa un obiettivo fin da subito chiaro, la competizione fra bande, procedendo e sviluppandosi verso tale direzione con piccoli, ma significativi eventi. L’ultima fatica di Kyoto Animation è sopra ogni cosa una storia di personaggi, che fa della caratterizzazione degli stessi il suo punto di forza grazie ad un cast variegato e diligentemente curato nei suoi sviluppi relazionali. Analizzando quindi i vari personaggi di Hibike! Euphonium ci si addentra di conseguenza in ciò che di buono ha da offrire la visione della serie.
“Saresti perfetta con l’eufonio, ce l’hai scritto in volto, in parole povere: basso profilo”
Kumiko Oumae è una protagonista abbastanza atipica nel campionario Kyoto Animation; piena di difetti, perennemente indecisa e facilmente influenzabile dagli altri, Kumiko è una ragazza piuttosto socievole ma che mostra, verso chi la conosce meglio (come il suo amico d’infanzia Shuuichi), un lato che si può definire cinico, lasciandosi spesso scappare di bocca ciò che pensa, rischiando in tal di ferire chi le sta accanto come accaduto con la sua compagna Reina ai tempi delle scuole medie. Il suo carattere ricco di sfumature è sicuramente tra gli aspetti più interessanti di Hibike! Euphonium, non siamo dinnanzi ad una liceale con il cervello da infante come ce ne sono tante nell’animazione odierna ma bensì ad una adolescente che si comporta da tale, con i suoi timori e le sue difficoltà nell’approcciarsi con il prossimo e a stabilire determinati rapporti. Con il tempo saprà tuttavia dimostrare una certa determinazione e maturità di intenti, conoscendo quegli stessi sentimenti come la rabbia e la frustrazione di non riuscire a migliorare, che tanto alieni gli parvero ai tempi delle medie.
A far evolvere la protagonista sono ovviamente i personaggi con cui interagisce, che sono tanti e sorprendentemente ben gestiti, per essere relegati una serie da 13 episodi. Hazuki Katou e Sapphire Kawashima sono le due compagne con cui Kumiko lega nell’immediato e che la spingono ad iscriversi di nuovo nella banda, nonostante la sua iniziale titubanza. Se Sapphire, che preferisce farsi chiamare Midori, ha già esperienza con il suo amato contrabbasso, Hazuki al contrario si iscrive nel club da totale neofita, e per questo incontrerà non poche difficoltà durante l’apprendistato anche per il fatto che sceglie uno strumento come la tuba, di certo non fra i più semplici. La ragazza tuttavia non si perderà d’animo e fra le due colei che si imprime maggiormente nella narrazione è proprio Hazuki, plasmata inizialmente a semplice personaggio di supporto con sovente qualche gag dedicata, vanta forse quella che è la miglior parentesi sentimentale della serie.
“Pensare di essere uguali agli altri è stupido, voglio diventare speciale”
Di Reina Kousaka possiamo affermare che sia la figura chiave dell’intera vicenda, nonché quella visivamente più riuscita. Fu compagna di Kumiko alle scuole medie, ma durante la premiazione delle bande musicali, l’indifferenza mostrata da quest’ultima per la sconfitta della banda si contrappose al senso di frustrazione interiore di una ben più orgogliosa Reina, causando una decisa reazione di rabbia nei confronti della protagonista. Le due si ritrovano nella banda del liceo Kitauji, con Kumiko intenta molto timidamente a ricucire il rapporto con la sua compagna, ma senza successo, a causa della sua insicurezza unita al fatto che Reina non è la ragazza più avvicinabile di questo mondo.
Reina è uno splendido personaggio, capace di brillare di luce propria (nel vero senso della parola, in una celebre scena) come pochi altri; si esprime con modi educati e gentili verso i suoi compagni ma ha una personalità fortemente arrivista e individualista, interessata solo a migliorarsi con il suo strumento prediletto (la tromba) scavalcando tutti, senpai compresi.
Nonostante l’iniziale indifferenza, Reina si scoprirà comunque attratta da Kumiko, interessata fin dalle scuole medie alla sua personalità un po’ contorta (“indossi la machera da brava ragazza, ma voglio togliertela”), facendo sì che tra le due si instauri un rapporto di amicizia decisamente più solido. In molti, e non a torto, vi hanno visto dello yuri tra Kumiko e Reina, ma i dialoghi dell’episodio 8 dovrebbero essere interpretati maggiormente tra le righe come un atteggiamento tra due studentesse, che dopo tanto tentennare e incomprensioni, mettono finalmente “a nudo” i propri sentimenti e i propri sogni, con pure qualche battuta per smorzare i toni (le due, specie Reina, utilizzano fino ad allora un linguaggio molto formale). Posto che c’è chi vedrebbe dello yuri anche tra due lampade sullo stesso comodino, è comunque innegabile che Hibike! Euphonium si sia divertito a giocare un po’ con i fan della suddetta inclinazione, proponendo scene ammalianti che possono essere equivocate, evidanto però approfondirne ulteriormente lo sviluppo; le novel di Ayano Takeda vireranno infatti verso un’altra direzione.
Non manca in Hibike! Euphonium la presenza del genere maschile: Taki-sensei è ovviamente il maestro che ha il non facile compito di riportare la banda del liceo Kitauji alle competizioni nazionali. Dai modi gentili ma all’occorrenza rigido e severo, il sensei non si farà grandi scrupoli a scombussolare le gerarchie della banda per raggiungere l’obiettivo, rischiando di inimicarsi parte di essa.
Shuuichi è l’amico di infanzia di Kumiko ma il rapporto tra i due appare inizialmente poco chiaro. Appare evidente che Shuuichi provi qualcosa per lei ma a causa di un diverbio passato (e al suo carattere) la ragazza erige un muro difensivo, trattandolo con una certa freddezza. L’impegno comune nella banda farà comunque da collante per un riavvicinamento tra i due, anche se la questione in questa prima stagione rimane irrisolta.
Ultimo personaggio maschile rilevante è Takuya Gotou; suonatore di tuba e quindi compagno di Kumiko nella sezione dei bassi; è un tipo taciturno e apparentemente poco socievole, ma la sua passione per la musica è sincera e all’occorrenza sa dare i giusti consiglio ai suoi kohai.
Vi è infine il blocco delle studentesse più grandi, vero e proprio organo direttivo del club, composto dalla presidente Haruka, la vice Asuka e la trombettista veterana Kaori. Asuka è una figura centrale, primo approdo sicuro per le matricole e punto di riferimento per tutti, bella e dal carattere vivace ma anche dalle tante sfumature, non tutte ben chiare allo spettatore, e forse sta anche qui il suo indubbio fascino.
Haruka al contrario è meno appariscente, ha dalla sua parte un gran cuore ma alle volte si dimostra indecisa e poco incline a ruolo di leader, costantemente messa in ombra dal carisma della sua vice. Haruka soffrirà della sua mancanza di autostima e di un complesso di inferiorità nei confronti di Asuka, e ciò la rende un’altra personalità inaspettatamente molto interessante da seguire. In una simile situazione, seppur con delle sostanziali differenze, si ritroverà anche Kaori, ovvero la “star” della sezione trombe che si ritrova d’improvviso una recluta più dotata di lei, chiaramente stiamo parlando di Reina. La scelta del sensei Taki di indire per la prima volta delle vere audizioni, farà sì che vengano meno le gerarchie interne di anzianità in favore di un approccio meritocratico, decisione presa non bene da alcuni membri del club.
Ma proprio le audizioni saranno uno stimolo per gli studenti, in particolar modo per Natsuki Nakagawa, ragazza del secondo anno inizialmente svogliata e disinteressata ma che con il proseguire degli episodi, grazie anche alla presenza di Kumiko (medesimo strumento, l’eufonio), ritroverà la voglia di impegnarsi. Natsuki è un altro personaggio la cui crescita appare tangibile allo spettatore e l’ennesimo esempio di come Hibike! Euphonium presti particolare cura nei confronti di ogni interprete, anche a quello apparentemente più marginale.
L’ormai navigato regista Tatsuya Ishihara, coadiuvato da Naoko Yamada e sostanzialmente da tutti i più importati director dello studio che si alternano alla direzione degli episodi, si destreggia quindi benissimo in questo mosaico di relazioni cercando di non lasciare troppi pezzi per strada, benché qualcosa rimanga inevitabilmente irrisolto meritando ulteriore sviluppo, come per esempio il rapporto, freddo e conflittuale, tra Kumiko e sua sorella, oppure la non chiara attrazione di Reina verso il suo sensei, semplice ammirazione o qualcosa di più? La visione di Hibike! Euphonium lascia comunque un discreto senso di soddisfazione una volta conclusosi l’ultimo, emozionante episodio. Assistere alla crescita di una sgangherata e disunita banda non solo dal punto di vista performante ma anche in quello caratteriale, morale e sentimentale, dona alla serie una compattezza narrativa mai data per scontata di questi tempi di trasposizioni da light novel monche, del “vediamo se vende, poi si vedrà”.
Sul lato visivo, la brava Shoko Ikeda torna ad occuparsi direttamente del character design a 5 anni dalla Scomparsa di Haruhi, e lo fa adattandosi allo stile con cui Kyoto Animation ci ha abituato negli ultimi anni, un po’ Hyouka, un po’ Free, archiviato ormai l’asilo nido di K-On! e Tamako Market, con un tratto accattivante e piacevole che migliora sensibilmente le illustrazioni cartacee, conferendo maggior personalità ed espressività ad alcuni personaggi come Asuka e soprattutto Reina. Sui fondali non penso vi sia bisogno di esternarne le qualità, Kyoto Animation gioca in casa, ovvero la città di Uji dove ha sede studio d’animazione stesso: escono fuori, scattano delle foto, tornano dentro e replicano alla perfezione ambienti, edifici, scorci, panchine, ne hanno ormai fatto un tratto distintivo, anche e soprattutto per finalità commerciali/turistiche, c’è da dire.
Di pregevole fattura la colonna sonora composta da un Akito Matsuda, che in una serie trattante la musica avrebbe potuto scegliere la via più semplice, infilando questa e quest’altra composizione classica che, con poco sforzo, acculturano un prodotto. Macché. Non mancano in Hibike! Euphonium un Orfeo All’Inferno di Jacques Offenbach o un bell’assolo di tromba di Antonin Dvorak, ma la serie KyoAni dà il meglio di sé nell’accompagnamento originale, di sicuro spessore, e per alcune scelte tanto inusuali quanto azzeccate, magari non immediatamente riconoscibili. Per esempio nel primo episodio la banda dà il benvenuto alle matricole con il tema di Abarenbou Shogun, noto telefilm storico giapponese, anche se Kumiko non apprezza affatto la performance. Nell’importante episodio 5 la scuola rivale Rikka, ispirata alla realmente esistente Kyoto Tachibana High School (vera istituzione territoriale nel campo delle bande scolastiche, qui una delle loro ultime esibizioni) si cimenta nella nostrana Funiculì Funicolà, mentre la Kitauji risponde con una splendida versione di Rydeen degli YMO (Yellow Magic Orchestra), vero e proprio cult della musica elettronica tra gli anni ’70 e ’80.
Non solo classica quindi, e tanto altro ci sarebbe da dire sulla OST di Hibike! Euphonium, che è caldamente consigliabile procurarsi in qualche modo per gustarsi i brani nella loro forma ottimale, dato che nell’anime molti di essi si sentono di sfuggita o in versione ridotta. Il brano con cui la Kitauji concorre alla competizione finale, Crescent Moon Dance, è comunque una pregiata composizione originale di Akito Matsuda. Molto orecchiabili le sigle, in particolare l’energica Dream Solister.
Pro
- Narrazione compatta, con solido approfondimento dei personaggi..
- Notevole confezione estetica
- Ottima colonna sonora
Contro
- ..pur con determinate questioni irrisolte
Grazie Twinkle.
Nessun personaggio va incontro a cambiamenti di alcun tipo: sono tutti bravissimi, bellissimi e perfettissimi dall'inizio alla fine. Non c'è una posta in gioco, non ci sono lezioni da imparare (se non il classico "se ti impegni ce la fai" trito e ritrito), non c'è nulla di interessante da vedere o da sentire.
Persino l'unico accenno ad un argomento interessante, il "conflitto" (altro parolone) delle ultime puntate per chi deve suonare l'assolo di tromba è talmente all'acqua di rose da non avere il minimo peso. Si sarebbe potuto introdurre un discorso più ampio e complesso su come il talento conti tanto quanto l'impegno (se non più) in un campo come quello musicale, e invece niente. La senpai che si è fatta un mazzo tanto in pratica sta lì solo per jobbare per la deuteragonista perfettissima (personaggio orrendo) e alla fine è pure contenta (!) di averla aiutata a realizzare il suo sogno rinunciando al proprio, dopo essere stata, tra l'altro, umiliata sia dal sensei che della suddetta deuteragonista che volevano assegnarle la parte praticamente per farle la carità...
E visto che a Kyoani sono talmente pavidi da non voler mai e poi mai creare un personaggio dal carattere un minimo negativo, ci mettono persino l'amichetta della senpai che rosica al posto suo perché le vuole tanto bene e ci tiene a lei... patetico.
Non parliamo poi di Asuka: la fanno sembrare la più arrivista del gruppo, al punto che sembra non gliene freghi un c***o di ciò che fanno gli altri membri della banda, e alla fine la questione viene totalmente ignorata e anche lei è un pezzo di pane kawaii moe che vuole che tutti ce la facciano come ce l'ha fatta lei. Schifo.
Insomma tirando le somme un anime lento, palloso e insignificante, al punto che in Kyoani si son trovati costretti a metterci patetici richiami yuri per iniziare a vendere i dischi. (prima che iniziassero le scene di quel tipo, le prenotazioni erano notevolmente più basse.)
Ehi, però è disegnato e animato bene! Wow!
Il confronto con K-ON ci sta, ma a differenza di questo Hibike è decisamente più serio e non si perde in inutili "drammi vitali" come che nome dare alla propria chitarra.
Mi è piaciuto molto, me lo sono divorato in due giorni e non mi sarei mai aspettata di essere rapita nuovamente da un anime della KyoAni dopo Tamako Market.
Lo consiglio a chi piace la musica, un po' di moe (che non guasta mai) e a chi vuole vedersi un anime leggero
Dopo il tuo commento sorge spontanea la domanda: ma lo hai almeno guardato? Non so, da quel che scrivi mi sembra più un'avversione unilaterale nei confronti dello studio, poco più.
Il fatto che il cast sia composto esclusivamente da eroi senza macchia mi pare una visione molto superficiale delle cose, visto che già di per sé la protagonista è quel genere di persona che segue le amiche facendo cose per cui in realtà non nutre interesse, mantenendo per mezza serie un'aura di menefreghismo quasi stancante: il che non mi pare esattamente positivo.
E "se ti impegni ce la fai": la banda viene praticamente dimezzata dopo le audizioni, già questo la dice lunga, perdonami...
Inoltre, un "carattere minimamente negativo" è soggettivo, e personalmente una ragazza che vuole convincere una compagna a rinunciare al suo posto perché l'amica se lo merita di più, almeno a me, non pare avere questo gran bel carattere. Poi Asuka, con tutta l'aura di positività serenità e allegria, va a dire che in realtà non gliene frega nulla se l'amica passa l'audizione o meno; che poi la questione sia approfondita è un altro discorso, anche se francamente mi pare già abbastanza per poter dire che in realtà sia una persona falsa, e non so quanto più si possa dire.
Infine, lo yuri lo trovi se lo cerchi, e francamente io a stento ci ho fatto caso
(effettivamente è bastato cercare "hibike euphonium gif")
Boiata 1: Lo "yuri" c'è anche nella novel, vatti a leggere le traduzioni, io l'ho fatto perché ho il vizio di informarmi su tutto (TUTTO) di ciò che vado a trattare, mi sono pure guardato i filmati di quella band di ragazzette di Kyoto confrontandoli con i movimenti dell'anime, nonostante non servisse a niente ai fini della recensione. Eccoti un articolo utile che riporta elementi "softyuri" dalla carta.
http://www.kitakubu.co/2015/05/the-hibike-euphonium-novels-were-also-yurilicious/
altro che "KyoAni costretta a mettere lo yuri per vendere dischi" (LOL, infatti le ridicole orse di Ikuhara sono state un flop e Hibiki è la serie meno venduta dello studio da non so quanto, come tira lo yuri!), quindi è inutile che metti gif del piffero, hai fatto una gran figura di m**** di chi straparla e giudica senza sapere, sarai contento.
Boiata 2: crescita del personaggio. Cioé, ma mi sa che hai visto Hibike Euphonium sotto effetto di qualcosa o mentre giocavi alla PlayStation, altrimenti non si spiega. In Hibike Euphonium non c'è UN personaggio che è uguale nel primo episodio come nell'ultimo, forse giusto Sapphire, che è l'unica macchietta moe del gruppo. Gli altri hanno tutti una crescita, chi più chi meno. Ci sono serie da decine e decine di episodi, anche tra le più osannate, che una gestione del cast come questa, se la sognano.
Boiata 3: tutti perfetti e bravissimi un paio di balle, ma ripeto, COSA HAI VISTO? Giovannona coscia lunga della Fenech, non certo Hibike. Hazuki manco passa le audizioni, Natsuki neanche, Kumiko ce la fa a pelo (ed è la protagonista, che non ha NULLA di speciale e se la prende con sé stessa alla fine perché non riesce a migliorare un pezzo del brano). La serie all'inizio gioca pure con questa cosa, con Hazuki che dice "noi 3 potremmo essere le salvatrici della banda" quando invece non sono niente di più che una parte di un collettivo, e se non sei all'altezza, sei fuori. Boh, non pensavo davvero di doverle spiegare queste cose, talmente che sono lampanti.. credo sia davvero come dice giustamente Blackish, che volevi solo sfogarti sulla KyoAni/il moe/il mondo, perdendo del tutto ogni senso di analisi, è l'unica cosa che mi viene in mente per spiegare una tale carrellata di panzane.
Lasciamo perdere il resto, ma potrei smontarti tutto e arrivare a 5/6 (già il "nulla da sentire" è di una tristezza..). Ma è tardi, le tue posizioni sono talmente indifendibili che l'unico modo che hai ora/domattina per uscirtene, oltre ad un dignitoso silenzio, è "scusate, ero ubriaco" o il più classico "mio fratello scemo mi ha preso l'account".
Molto carine le protagoniste, specialmente Asuka. Il chara della KyoAni, in un modo nell'altro, è sempre piacevole.
Francamente non dovrei neanche risponderti, vista l'incredibile aggressività del tuo intervento.
Se vuoi aprire un dibattito o un confronto, inizia rispettando l'opinione del tuo interlocutore. A me non sembra proprio di aver attaccato la tua, quindi non vedo perché tu ti senta in diritto di farlo.
In ogni caso, niente fratelli scemi o ubriacature: la mia opinione è quella che vedi scritta lì. Tieni sempre bene a mente che siamo nel reame del soggettivo.
Iniziamo chiarendo la mia posizione: non ho assolutamente nulla contro Kyoani.
Haruhi prima serie e Lucky Star mi sono sempre piaciuti, così come la prima serie di Chuunibyou, di recente. Preferirei che fossero un po' più ambiziosi come studio (viste le capacità tecniche) ma in ogni caso quando esce un loro anime gli do sempre una possibilità. Se Euphonium me lo sono visto tutto ci sarà un motivo, non pensi?
Allora, andiamo per ordine:
1) Che lo yuri ci sia o non ci sia nella novel, non ha nessuna importanza e non vedo perché dovrebbe averne. La Kyoani non è nuova a cambiare i suoi adattamenti anche radicalmente, e visto l'effetto unicamente deleterio che il sottotesto yuri ha nella serie, sarebbe stato preferibile se l'avessero escluso del tutto. È solo un'operazione cinica allo scopo di far vendere più dischi (e a questo punto anche più libri, direi). Se avessero voluto approfondire un eventuale innamoramento tra le due protagoniste non avrei avuto nulla da ridire, anzi, sarebbe stato probabilmente un bel risvolto. Ma così com'è, è solo puro cinismo attira-gonzi. Ah, e per quanto riguarda le vendite... anche se hanno venduto poco, prima dell'introduzione del sottotesto yuri le prenotazioni erano ANCORA più basse, si parlava di numeri sotto le mille unità a disco.
2) "Tutti hanno una crescita", dici. Non lo metto in dubbio. Il problema non è questo. Leggi bene ciò che ho scritto, perché non ho parlato di "peso" e "importanza" a caso. Il discorso è che ciò che avviene ai protagonisti di quest'anime, e intendo tutti dal primo all'ultimo, è assolutamente INSIGNIFICANTE.
Renditi conto che stiamo parlando di una serie in cui il problema più grande a cui va incontro un personaggio è letteralmente "Quella lì è più piccola di me, ma suonerà al posto mio perché è più brava".
L'evoluzione della protagonista si può riassumere con "Prima mi lasciavo trasportare dagli eventi, ora ho deciso di fare qualcosa". L'evoluzione della deuteragonista è... boh? "L'ultima volta non ho vinto, ora ho vinto"?
Alla fine sono tutti problemini da quattro soldi, roba da ragazzini delle medie che chiunque risolverebbe nel giro di due-tre secondi al massimo (sempre che se li pongano). Un romanzo di formazione per essere interessante deve proporre conflitti, deve mettere i suoi personaggi alla prova, deve fargli fare un percorso formativo; e in Euphonium, con tutta la buona volontà, proprio non riesco a vedere nulla di tutto questo, nonostante racconti letteralmente della formazione musicale dei personaggi XD
Come ho già scritto su, gli unici aspetti che avrebbero potuto portare a risvolti più interessanti (la mancanza di talento della senpai, l'arrivismo di Asuka) non sono per niente esplorati.
3) Quando parlavo di "tutti perfetti, bravissimi e bellissimi" ovviamente non mi riferivo alla bravura con gli strumenti, bensì all'aspetto fisico e alla personalità. Mi sembrava chiarissimo visto quello che ho scritto dopo, ma evidentemente serviva specificarlo. Trovo i personaggi di Euphonium assolutamente irreali, costruiti a partire da archetipi vecchi come il cucco senza nessuna caratteristica che li faccia spiccare o che li renda più "umani".
Facciamo un giochino: riesci a trovarmi un aspetto negativo... e dico un aspetto realmente negativo nel carattere di anche uno solo dei personaggi di Euphonium? Non penso ci riusciresti.
Mi ripeto nuovamente: l'unica che sembrava aver mostrato qualcosa di simile del suo carattere è Asuka. Ma il suo arrivismo viene completamente dimenticato nel finale della storia. Perché?
Visto che era il "capo", lì dentro, non sarebbe stato molto più interessante osservare l'influenza che la sua personalità aveva sui membri meno dotati della banda? (e non dirmi che lo fanno già perché davvero, mi metto a ridere)
È giusto un esempio eh, ne potrei fare altri mille ipotizzando scenari decisamente più interessanti rispetto a ciò che si è visto nell'anime.
È questo che intendevo quando parlavo di storia senza significato. Nulla di ciò che si vede in Euphonium ha un reale peso e una reale importanza. È tutto leggero, superficiale, all'acqua di rose, senza mordente. Il risultato è una serie sì bella da vedere e da sentire (grazie per avermi corretto, avevo dimenticato la cover di Rydeen che ho apprezzato davvero tanto, essendo fan degli YMO da quasi vent'anni ormai) ma che non comunica veramente un cavolo di niente
Vuoi una storia di vera crescita personale raccontata attraverso una passione?
Prova Ping Pong the Animation, se non l'hai già visto. Molte delle tematiche che vengono solo accennate superficialmente in Euphonium, lì sono sviscerate davvero in profondità attraverso undici intensissimi episodi. Uno dei temi più cari a Ping Pong è proprio il "talento vs impegno" di cui si parla nell'ultima parte di Euphonium. Magari prova a vedertelo, poi torna e dimmi se non avevo ragione
In questo è un'ottimo anime, se lo si prende per *quello che deve essere*. Fa passare con piacere e scorrevolezza le puntate? Si. E' meglio di parecchi anime della sua stagione (se non addirittura AOTS?) si. E' un capolavoro? No, K-On lo è, Hibike no.
Venderà più e sarà più gradito in generale di tanti anime "che fanno figo" (tipo il citato e sopravvalutato Ping Pong)? Certo.
Altro da aggiungere non c'è.
(Personalmente se qualcuno mette fra i suoi anime "capolavoro" Ping Pong so già che ha gusti opposti ai miei, e prendo quello che scrive tenendone conto)
Partendo dal fatto che avevo grandi aspettative per Hibike! devo dire che alla fine non mi ha lasciato proprio nulla al di fuori di una grossa delusione. Mi ha dato l'idea di una serie "asettica", tutto bello da vedere (tecnicamente è fenomenale) e da sentire ma in contenuti scarseggiano o semplicemente sono inesistenti. Non ho visto alcuna "crescita" da parte dei protagonisti se non una forzatissima per la principale, che a dire il vero arriva troppo all'improvviso e non gradualmente, come se agli autori fosse venuto in mente all'ultimo momento.
Riguardo allo yuri, c'è. Inutile che ve ne uscite con frasi a rimando "eh ma 3 scene capirai" perché non sono solo 3 ( e lo sapete ), di certo non poteva mettersi a postare ogni scena sul post che sennò veniva qualcosa di chilometrico. Che sia stato messo in mezzo all'anime mi ha fatto storcere il naso principalmente perché è un'amore che nasce dal nulla, nel senso che è senza fondamenta/basi. Già non apprezzo la tematica, se poi viene aggiunta una tale caratteristica giusto per farci le doujinshi sopra...
Un problema che mi ha decisamente indisposto è la caratterizzazione dei personaggi che in pratica non ha nulla di rilevante. Gli stereotipi stanno sempre là in agguato e il primo più insopportabile tra questi è rappresentato da Asuka (perfetta in tutto, dalle "curve" alla bravura nello studio) e da Kousaka (che ha decisamente qualche problema ai neuroni, tanto che glielo fa notare persino Oumae in una scena, pur volendo tralasciare la sua espressività pari a quella di una matita). Senza contare poi il numero di personaggi "a schermo" ovvero quelli comprendenti tutta la banda, che sono tanti eppure vengono presi in considerazione solo quelli della "cover".
Tutto sommato degustibus, a me Hibike!Euphonium ha fatto solo perdere tempo. L'ennesimo anime mancato della stagione.
Per comodità guardiamo le vendite del primo disco delle serie Kyoto Animation in ordine temporale inverso:
Euphonium: 8346 + 872
Amagi: 7473 + boh (il secondo DVD ha venduto 571 comunque)
Free S2: 13526 + 8426
Chuuni S2: 6653 + 800
Kanata: 4590 + 2156
Free S1: 19574 + 13173
Tamako Market: 4059 + 617
Chuuni S1: 15983 + 1885
Considerando che togliendo le serie per ragazze (ovvero Free!) bisogna tornare indietro a Chuuni S1 per trovare una serie che abbia venduto più di Euphonium, direi che la tua è una discreta panzana.
Poi io non credo che la serie abbia venduto per lo yuri (principalmente credo che la seconda parte sia migliore della prima, yuri o meno) né ci trovo niente di particolarmente negativo nell'inserire elementi (minimi) di fanservice per vendere, non è che gli studi di animazione vivono di aria e ci vuole comunque del talento dietro per riuscire a vendere.
Ci sono anche un paio di cose su cui non sono proprio d'accordo (tipo Asuka arrivista, che non mi pare sia mai stato hintato, certo, un fondo di egoismo e di disinteresse verso gli altri come persone c'è, ma l'arrivismo è un'altra cosa. Credo anche che il suo comportamento possa essere chiarito andando avanti, perché mi sa che il fatto che sia del terzo anno peserà molto (cosa farà dopo? Potrà ancora suonare o questi sono gli ultimi tre anni in cui può coltivare la sua unica vera passione?)), ma in genere mi pare che la discussioni si basi su premesse assurde.
Euphonium non è Ping Pong e non lo vuole nemmeno essere.
Grazie al cazzo che è più superficiale e all'acqua di rose (è anche più facile da seguire, meno cervellotico, più colorato e divertente, insomma, due opere diverse).
Non è che uno va a vedersi un film per bambini e poi si lamenta che non ci sono temi adulti, suvvia.
Sulla questione "yuri", sinceramente, io non sono una che vede yuri ovunque, anche perché mi interessa molto poco come elemento, però sono tra quelle persone (poche a quanto pare) che vedono nel rapporto tra Kumiko e Reina qualcosa di più di una semplice amicizia: sono persone speciali l'una per l'altra, solo una riesce a far provare all'altra delle sensazioni particolari... bho, io non la chiamo amicizia questa, e sinceramente, se fossero stati un maschio e una femmina credo che non staremmo neanche a discuterne (non dico che chi dice il contrario sia necessariamente qualcuno che rifiuta a priori le coppie non etero, dico solo che ci siamo più abituati). Mi si può controbattere con la storia degli altri interessi amorosi, ma per me la falla sta li, mi è sembrato molto più sentimentale e romantico il rapporto tra le due ragazze che non quello con gli altri maschi chiamati in causa (l'improvvisa consapevolezza di Kumiko per l'amico l'ho trovata davvero forzata), insomma, quasi come se KyoAni, più che lanciare una semplice esca fanservice, non abbia avuto il coraggio di andare oltre.
Stava già nei consigliati di Ac della scorsa stagione, di conseguenza se il dibattito è così acceso nutro una forte curiosità in merito. Ad agosto scoprirò quale delle due idee si avvicina di più al mio punto di vista. ^^
Anche se parto già scettico *glom*
Sarà perchè apprezzo molto la calma di questa ed altre serie (vedi il citato Hyouka o Tamako Market) e so cosa aspettarmi da uno slice of life kyoani, ma a me Hibike è piaciuto tantissimo. Uno dei migliori dello studio dal punto di vista grafico e tecnico, senza dubbio, magari non il più interessante fra gli slice of life, ma comunque una visione molto più che piacevole.
Per quanto riguarda lo yuri, io non nego di averlo visto... ma non mi è dispiaciuto per niente, nè penso stoni più di tanto (sopratutto contando che è presente anche nelle LN, come è stato detto). In ogni caso non è certo quello a far vendere secondo me, altrimenti i numeri sarebbero ben più alti di quelli di Free, visto che è c'è più yuri in queste due o tre scene che yaoi in due stagioni di Free, a mio parere, eppure tutti ancora lì a dire come lo yaoi sia ciò che più ha attratto il pubblico a suo tempo.
A mio parere il vero punto di forza di Hibike sono le scenografie e i fondali, la luce, il colore, insomma tutta la parte grafico/artistica... se potessi, comprerei il blu-ray solo per godermi di tutto questo in HD.
L'atmosfera è tutto sommato molto sobria e l'anime sembra avere delle belle pretese di realismo, fin dall'inizio; voglio dire, la prima cosa che fa nella prima puntata è gettare i presupposti per il "dramma personale" di Reina che rosica perché non vince, o di Kumiko che ha delle incomprensioni con lei e si fa trascinare nel suonare l'eufonio etc etc.
Ed è per questo che mi lamento che poi questi temi non vengano approfonditi a dovere. Se la serie non è divertente/spensierata (non lo è) e non tratta neanche bene le tematiche su cui si basa... alla fine che rimane?
Qui pare che ognuno possa scrivere di tutto senza aspettarsi una risposta, spacciandole per "opinioni", ma l'opinione (opinabile, appunto) è dire che Kumiko è una cozza, non che non abbia un "cambiamento di alcun tipo".. ora dici che si ce l'ha ma eh qui e là e bla...
Alla fine sono tutti problemini da quattro soldi, roba da ragazzini delle medie
Forse perché sono davvero dei ragazzini? Ma cosa ti aspetti di vedere in una serie del genere con ragazzette di 16 anni che suonano, dilemmi esistenziali? Teorie filosofiche sulla vita? Critica sociale al sistema scolastico giapponese? Non so te quale scuola hai frequentato, forse avevi Freud come compagno di classe, io a scuola avevo "problemi" ben più cretini XD A me fa strano più che altro quando delle storie del genere vogliono essere troppo profonde.
costruiti a partire da archetipi vecchi come il cucco senza nessuna caratteristica che li faccia spiccare o che li renda più "umani".
E hai apprezzato quel circo di personaggi assurdi di Chuu2? Già perché quelli sono "umani" e realistici invece, far finta di combattere in mezzo alla strada con una padella o con delle palle attaccate ai capelli. E a me è pure piaciuto, non si fraintenda, ma mica vado a dire che questo e quest'altro non è umano solo quando mi fa comodo, due pesi e due misure. Tra l'altro Chuu2 (prima serie, la seconda è monnezza) tratta tematiche ben più "serie" di Hibike, quindi i suoi personaggi sopra le righe stonano anche di più.
Facciamo un giochino: riesci a trovarmi un aspetto negativo... e dico un aspetto realmente negativo nel carattere di anche uno solo dei personaggi di Euphonium? Non penso ci riusciresti
Ma perché, dove è scritto che debba esserci per forza un personaggio negativo per narrare la storia? (Miyazaki fa ciao con la manina). Anche qui, ti fai i castelli d'aria, tu non stai parlando di Hibike Euphonium, ma di ciò che avresti voluto che fosse, è per questo che non l'hai capito, lo dimostrano i tuoi numerosi "non sarebbe stato meglio se". A me non interessa di fare questo "giochino", guardo Hibike per ciò che è, tu fai pure i giochi delle millemila ipotesi. Chissà magari anche io potrei scrivere una recensione di un anime scolastico dicendo "eh ma la protagonista era meglio se si uccideva, quest'altra era meglio se diventa la strega cattiva" etc. Wow, sai che successone.
Già il fatto che dici che Kaori è "contenta" di lasciare l'assolo a Reina dimostra di come hai visto la serie in modo superficiale. Kaori contenta ma dove, solo perché sorride? Ah perché una persona che sorride è automaticamente contenta, come no. Quell'episodio è un episodio di espressioni, vattelo a rivedere. Kaori molto semplicemente accetta la superiorità della sua nuova compagna, dopo averla sentita e davanti all'evidenza di tutti (mentre le prime audizioni erano a porte chiuse), niente di più, niente di meno. Questo non vuol dire che è "contenta" solo perché fa un sorrisino, magari poi dentro la sta uccidendo.
ah Ping Pong, sì l'ho visto e no, non c'entra una ceppa con Hibike Euphonium, come dice anche ChibiGoku (grazie per avermi corretto sulle vendite, anche se non cambia molto il nocciolo della questione, rispetto ai successi KyoAni Hibike è un non-successo), sono proprio due generi differenti, target differenti e due modi differenti di raccontare una storia e di fare animazione. Non so come si possa paragonarli, solo perché sono due storie di formazione. Che poi qui nessuno sta gridando al capolavoroh!11! (come invece successo con Ping Pong), non a caso anche nella recensione parlo di "imperfetto" (guarda è il riquadro finale, non c'è bisogno di leggerla tutta), di alcuni aspetti non approfonditi (ma ci sono altre novel da animare), e nella rubrica degli anime della stagione gli ho dato un gentile 8, gli altri tutti su onesti 7, 7.5..
Beh l'ho finito, e son qua per fare una breve analisi (spero) . L'anime di per se è forse il miglior SoL che io abbia mai visto, ma contiene dei difetti in vari punti che cercherò di elencare. Di per sè tra i punti di forza può annoverare insert songs, opening, ending di prim ordine (anche se la opening è leggermente inferiore causa miscuglio di emozioni un po' mal riuscito, parte tutta scoppiettante per procedere con il semi-tragico, e ritornare scoppiettante verso il finale [infatti la parte centrale è la più brutta, anche dal punto di vista grafico mostrano roba random come kumiko che cammina su uno specchio d'acqua con un ombrello, wtf?), il fatto di annoverare musiche composte da un'orchesta sono bonus points facili, e danno quel feeling di originalità che mancava all'opera. I doppiaggi... sono ottimi sotto alcuni punti di vista, Kumiko (main character) è doppiata splendidamente, gli altri stanno un gradino sotto, con kousaka che primeggia (perchè il timbro di voce è adatto al personaggio), e subito dopo tutto il resto del cast che è si bravo ma non riesce a distinguersi (prendo come esempio bakemonogatari/nisemono ecc. in cui i doppiaggi sono sublimi su ogni personaggio rendendolo indimenticabile). Finita la parte sonora, passo a quella visiva. Beh poco da dire, è semplicemente una droga per gli occhi, è come se la mia retina si segasse ripetutamente durante ogni episodio. Pure il pulviscolo atmosferico son riusciti a rendere bene, sfondi assurdi, animazioni stupende, poco da ridire. Unico neo, che non mi fa mettere il massimo voto, è il char design dei personaggi terziari (quelli più da sfondo) che sono spesso simili se si cambia acconciatura e qualche dettaglio del viso, ma è un qualcosa di normale visto che con la mole di persone presenti nel club dei fiati la ripetitività era quasi scontata, ma son riusciti a tenerla "sotto controllo" quindi hanno svolto comunque un ottimo lavoro. Registicamente parlando la serie è gestita ottimamente, ottimi tagli, diversi cut ben azzeccati che riescono a non far stancare lo spettatore, poi vabeh con una grafica del genere a disposizione anche un'inquadratura sullo sfondo basta per far godere lo spettatore oltre ogni più rosea aspettativa. Ottimi gli zoom sulle facce e lo slow motion (della fine dell'ep 13).
Dopo aver elencato parte dei pregi, si arriva alle note dolenti. Quale problema può avere un SoL? Esatto, l'assenza di plot convincente, anzi la totale assenza di una trama. In questo caso, hibike non fallisce il test, ma non esce neanche a testa alta, la trama è sufficente infatti la premessa per il tutto è abbastanza banale, e viene sviluppata ugualmente in modo abbastanza banale, il pacing è abbastanza mediocre visto che i primi 7 ep sono moeshit a random (spiegherò dopo perchè ciò rappresenta un grosso problema per la serie) con gli ultimi 6 ep che riescono a risanare parzialmente il danno creato precedentemente. La complexity (inteso come viene gestita la complessità della trama) è ottima invece, perchè anche se di per se non rappresenta niente di uberdeep, svolge comunque il suo lavoro decentemente e si distingue dal solito SoL per l'introduzione di alcune tematiche quali lo sforzo per arrivare all'obbiettivo, la crescita interiore (che analizzerò dopo) ed il fatto che la vita non è fatta solo di rose e fiori, ma anche di ricadute, vittorie, sconfitte.
La coerenza narrativa va un po' a pupazze a causa di alcune scelte molto discutibili riguardo ad un personaggio in particolare, il fottuto professore, che da solo riesce a far perdere tipo 3 punti alla serie (uso una scala in centesimi, per chi se lo chiedesse). Questo personaggio è un plot device, non solo è stato caratterizzato con il gluteo, ma si comporta anche come un corbezzoli cercando di ostacolare i propri allievi varie volte, inoltre è un senza palle tant'è che deciderà (forzatura della trama per farla andare avanti come volevano gli autori) di indire una seconda audizione perchè alcuni studenti si lamenteranno che abbia avuto delle preferenze durante la prima. Non sarebbe un male se il professore NON FOSSE UN corbezzoli decidendo di farsi mettere i piedi in testa, accettando la seconda audizione e dicendo persino "voteremo tutti insieme per chi dovrà partecipare come solista" , della serie "confido così tanto nelle mie capacità da far scegliere ai miei studenti cosa fare al posto mio, chissene se voteranno in base all'amicizia e non secondo parametri oggettivi di cui solo io sono a conoscenza essendo il professore." Maledetto... Comunque, esclusa questa ricaduta verso l'ep 9 e tutta la parte iniziale in cui il professore diventa un fantasma e lascia tutto nelle mani degli studenti (tipo anarchia), la trama non ha incongruenze e per fortuna il finale è stato gestito splendidamente. E qui si arriva alla conclusion. Ottima in ogni suo aspetto, non hanno dovuto rushare, il finale è volutamente aperto ma è gestito magistralmente, ho anche provato tristezza per la fine della serie per il fatto di non rivedere più questa combriccola di studenti (mi ero affezionato eh!). Il tutto viene fatto in previsione di una S2 ma NON è dettato dal fatto che devono guadagnarci, ma dal fatto che è la storia è basata su una serie di light novel che sono ancora in via di pubblicazione in giappone, quindi il finale ci sta ed è un finale aperto gestito molto bene, perchè non lascia l'amaro in bocca, ma apre le porte ad una s2 (lo spero). Penso sia la prima volta che non mi annoio durante un momento "musicale" in un anime, o in una qualsiasi altra opera, e questo è stato possibile grazie ad un metodo degli autori davvero ottimo per mantenere sempre l'attenzione. In sostanza durante il concerto finale, non si concentrano su una sola scena ma cambiano inquadratura, sia sui membri del palco che si stanno esibendo, sia uscendo fuori dal palco e concentrandosi sugli altri alunni che sono stati esclusi dalla preselezione, che fanno il tifo per i loro compagni, sia sugli avversari delle altre scuole. Aggiungendo anche una parentesi per un flashback. In conclusione, la visione non annoia visto che han saputo dosare, usando un metodo simile a quello dei video-documentari "going back to the ranch" , cioè un metodo secondo il quale si può switchare argomento quando ci si sente che non è più attraente o che sta diventando ridondante. Un principio simile a mio avviso è stato usato durante l'ultimo episodio (mi soffermo tanto su di esso perchè merita davvero di essere trattato con più attenzione).
Adesso dovrei passare ai personaggi, ma prima vorrei fare una discussione più ampia su questo SoL. In sostanza, l'anime si articola male (come ho già spiegato, causa pacing mediocre), questo però non è un vero e proprio problema di pacing, ma la decisione di dare più spazio al moeshit durante la prima metà dell'anime. Sapete perchè? Perchè ciò funziona da specchietto per le allodole, rincoglionendo l'audience e permettendo una maggiore quantità di introiti visto che l'otaku medio interessato solo al moe troverà i suoi desideri completamente appagati dai primi 7 episodi. Quando la trama invece inizia a farsi più seria, c'è questo "switch" ed il moe diventa un elemento di contorno, come è giusto che sia. Ciò pregiudica il valore della serie, ma è stata comunque una mossa furba e tutto sommato la visione rimane godibile. I primi 7 episodi per l'appunto sono moe messo random con personaggi che non sono alunni ma bambine-modello prese da qualche documentario su real time, poi pian piano si sviluppa per bene.. ma ciò non basta. Infatti buona parte del cast rimane statica, non si sviluppa ma rimane al livello di ragazzina-ritardata. Se possiamo vedere un'evoluzione con Kumiko, non si può dire altrettanto per i personaggi secondari lasciati in balia del fato. Kousaka viene ripresa abbastanza, anche se viene mostrata abbastanza poco e non viene quindi approfondita quanto dovrebbe, ma questo penso perchè avrà molto più spazio nei successivi volumi della night novel.
E sui personaggi quindi, va mossa un'altra critica... dovuta ad un punto fin troppo buono della stessa opera. Mi spiego meglio: prima ho lodato enormemente il comparto grafico, ma è proprio questo che rende questi difetti dei personaggi (scarsa evoluzione e staticità) ancora più evidenti, perchè il paesaggio diventa addirittura più caratterizzato di alcuni personaggi, che diventano in pratica parte dello sfondo. E ciò non è un bene. Specialmente le amiche di Kumiko (main character) e Aoi-san (una senpai) rimangono lì senza approfondimento e non vengono sviluppate ulteriormente, lasciando una sensazione di amaro in bocca non indifferente. Le personalità sono discrete, e qua ci riconduciamo alla forza di presenza dei personaggi sullo schermo, abbastanza scarsa per molti support chars, si distinguono asuka, kumiko e kousaka, il resto viene progressivamente inghiottito nell'oblio delle caratterizzazioni banali (chi più, come kaori, chi meno, come la pupazza con il fiocco di cui non ricordo manco il nome che ama kaori manco avesse un complesso). Il backdrop, cioè le storie dei personaggi ambientate nel passato, aka flashbacks su ciò che è accaduto prima della serie, è discreto, cioè darei un voto più basso ma penso che sarà approfondito non poco nelle prossime novel quindi confido su questo (di kousaka e del professore abbiamo giusto un accenno, per kumiko si poteva fare decisamente di più, almeno durante quest'anime, per spiegare la diffidenza e l'insicurezza con cui inizia a frequentare la scuola). Il development come ho scritto prima, è perfetto su kumiko, buono su kousaka, ed il resto è dal discreto all'assente. Un altro grosso problema dei personaggi è il fatto che l'anime cerca di rappresentare i loro sforzi e tutto ciò che ne consegue, ma spesso agiscono in modo poco realistico, specificatamente direi che agiscono in modo troppo "zuccherato", specialmente nei primi 7 episodi. Ovviamente ciò a causa del moeshit, mannaggia a k-on (madre di tutto il moe insieme all'anime di harui). Di per se non sarebbe il problema se la serie fosse roba moe messa a caso, ma l'intento qua è di dare qualcosa di più, quindi questo miscuglio non è riuscito totalmente bene, perchè nella prima parte la proporzione è sballata a favore del moe in modo spaventoso, per poi riassestarsi ed anzi far rientrare l'aspetto moe in una sottocategoria (tipo 10/15% del totale).
Da un punto di vista soggettivo posso dire di aver apprezzato la serie non poco, specialmente dal punto di vista tecnico (art e sound) mentre la storia mi ha lasciato perplesso in alcuni punti. Per citarne uno (anche se avrei dovuto scriverlo nella sezione dedicata alla storia), la seconda audizione si conclude con il professore che sembra dare apparentemente il titolo di solista a kaori, la quale però si pente dicendo "no prof, in realtà non lo merito, lo lasci fare a kousaka". Cosa c'è di sbagliato? Semplicemente il fatto che NON è qualcosa di realistico, e lo show cerca di esserlo specialmente dalla seconda parte in poi, è tutto troppo rose e fiori, in una sola parola: è sbagliato (cactus son due, vabè). Cioè siam sinceri, se vi venissero a dire "hai il ruolo da solista, lo accetti?" dopo che hai combattuto 3 anni per averlo e questa è la tua ultima chance per ottenerlo, quanti di voi lo rifiuterebbero? Perbenismo inutile. Tornando a parlare dei miei pareri personali. Anche se i personaggi mediamente non mi son piaciuti come son stati gestiti, personalmente mi sono andati non poco a genio, anche quelli secondari o addirittura terziari, li ho sentiti tutti "vicini" sul finale, e per questo ho deciso di premiarli.
Per terminare ho messo la catarsi dello show, che per essere un SoL è IMMENSA, visto che cerca di portare avanti argomentazioni, seppure come ho già ripetuto più e più volte solo nella seconda parte dello show - abbastanza serie, e quindi a differenza di un k-on che è un "cute girls doing cute things" qua c'è qualcosa che effettivamente bolle in pentola, certo non è troppo ma il feeling è comunque positivo ed apprezzo lo sforzo.
Da un punto di vista storico... la serie non rimarrà come le più memorabili, la premessa come ho detto è banale, non è originale in se ma affronta il genere dei SoL in maniera molto più matura rispetto ai suoi predecessori (e scommetto anche in futuro sarà così), di conseguenza riesce parzialmente nel farsi distinguere.
@Chi ha innalzato quest'opera al capolavoro, mi spiace dirvi che avete sbagliato, finchè si rimane nella sfera del personale però tutto è accettabile. Sostanzialmente gli autori hanno fregato l'audience con la prima parte che sembrava k-on 2.0 e la gente si è fissata sulla roba estetica fregandosene del resto, rimanendo ammaliata.
Uh dimenticavo, consiglio ovviamente la serie a tutti, essendo un SoL particolare è adatto a praticamente qualsiasi persona. Come sub ho visto la versione degli owari davvero ottima, visto che i sottotitoli spesso erano azzeccati ed hanno caratterizzato non poco i personaggi (specialmente nei momenti di riflessione della protagonista su ciò che stava succedendo). In gluteo a chi pensa che un buon sub non migliori la visione.
Per un analisi più approfondita, la mia tabella voti.
ART SECTION: 19/20
Artwork 4/4 ()
Character Figures 3/4 ()
Animation 4/4 ()
Visual Effects 4/4 ()
Direction 4/4 ()
SOUND SECTION: 17/20
Voice Acting 4/5 ()
Insert song 4/5 ()
Opening-Ending 4/5 ()
Sound Effects 5/5 ()
STORY SECTION: 13/20
Premise 1/3 ()
Pacing 2/4 ()
Complexity 3/4 ()
Consistency 3/5 ()
Conclusion 4/4 ()
CHARACTER SECTION: 12/20
Presence 3/5 ()
Personality 3/5 ()
Backdrop 3/5 ()
Development 3/5 ()
ENJOYMENT SECTION: 16/20
Art 3/3 ()
Sound 3/3 ()
Story 3/5 ()
Characters 4/5 ()
Catharsis 2/2 ()
Historical Value 1/2 ()
VERDICT: 77/100
Sì, ma Kiavik, stai comunque paragonando un seinen scritto da un autore che nella sua carriere ha fatto solo seinen ad un prodotto tutto sommato per ragazzini.
I drammi e i problemi vengono alla fine risolti con leggerezza, e ci può anche stare.
Onestamente il mio più grande dilemma di quando avevo 16 anni è perché andassi meglio in Latino e Storia piuttosto che in Matematica XD
Alla fine Euphonium propone drammi personali di poco conto e li risolve con leggerezza, onestamente non mi pare un problema, capisco perché tu possa trovarlo non interessante ma onestamente stiamo parlando di ragazzi che suonano per diletto in una banda, siamo un po' al di là della drammaticità di alcune situazioni di Ping Pong, per questo il confronto mi pare un po' fuori luogo.
@Twinkle: Sì, chiaro, non cambia il discorso e non è un successo epocale, ma io all'uscita dei dati di vendita ero ben contento che avesse fatto meglio di molte serie (imho deludenti) che l'avevano preceduta.
P.S. No, Euphonium non è uno Slice of life, e sì, la gente dovrebbe piantare di usare a sproposito questo termine (lo stesso vale con "empatia con i personaggi" come se ogni opera fosse obbligato a creare empatia tra spettatore e personaggi per una non ben definita regola universale).
Euphonium non mostra degli spaccati di vita dei componenti di una banda, mostra una banda e i suoi componenti che puntano a qualificarsi (e quindi, in prospettiva, a diventare tra le migliori bande del Giappone), né più né meno del manga sul baseball con i personaggi che puntano al Koshien.
Le azioni dei personaggi sono evidentemente sottese a questo fine, cosa che non può esistere in uno Slice of life (esempi di veri slice of life: Aria, Yokohama Kaidashi Kikou ecc ecc, titoli dove una storia non c'è, i personaggi vivono e l'autore mostra uno spaccato di queste loro vite).
L'ultima fatica di Kyoto Animation è sopra ogni cosa una storia di personaggi, che fa della caratterizzazione degli stessi il suo punto di forza grazie ad un cast variegato e diligentemente curato nei suoi sviluppi relazionali.
Concordo al 100%, i personaggi li ho trovati molto reali, sia per il loro modo d'essere sia per come sono cresciuti all'interno della storia, per me non sono personaggi di cui ti innamori ma ti danno quella sensazione di "vero".
Quanto all'elemento yuri, io tifavo per Shuichi quindi ho cercato di non farci troppo caso.
Andiamo a vedere una definizione di slice of life applicata alla letteratura (alla fine parliamo di una LN, no?).
The literary term refers to a storytelling technique that presents a seemingly arbitrary sample of a character's life, which often lacks a coherent plot, conflict, or ending. The story may have little plot progress and often has no exposition, conflict, or dénouement, with an open ending.
Vediamo, in Euphonium non vengono presi spezzoni arbitrari della vita dei personaggi (anzi, è tutto molto finalizzato a raccontarci la storia della banda), la storia è coerente (la protagonista si unisce alla banda all'inizio dell'anno, si decidono gli obiettivi, conflitti, si superano i conflitti, impegno, nuovi conflitti e bla bla bla) e ci sono chiari conflitti e un finale.
Quindi si può dire che Euphonium non è uno slice of life.
Se invece di usare il termine per indicare mille mila anime diversi lo si usasse per le storie che davvero mostrano gli elementi di cui sopra il termine assumerebbe davvero un senso ben preciso.
Con in più la fortuna di poter parlare di un anime descrivendolo come realmente è.
Cos'è Silver Spoon?
Una storia di formazione ambientata in campagna.
Cos'è K-ON?
Una commedia moe.
Evitando di citare slice of life si possono descrivere le opere con più precisione e con meno parole.
Win/Win.
Pensateci.
Questo post è offerto dalla campagna di sensibilizzazione contro l'uso del termine slice of life.
spero in una seconda stagione, da come Kumiko ha chiuso la serie
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