Alcuni dei più importanti manga e anime hanno avuto uno sviluppo,nel bene e nel male, molto diverso, da quello che era prevedibile guardando ai progetti originali che erano stati proposti dagli autori. In alcuni casi i mutamenti sono stati dovuti a decisioni dei loro autori, sulla base di una rivalutazione della loro stessa opera, ma in altri casi ad intervenire, ed in maniera decisiva, sono stati i team editoriali avendo di mira, soprattutto, le esigenze del mercato.
Di seguito otto esempi di questi drastici cambiamenti.
Hajime Isayama scrisse il numero 0 del suo arcinoto Attacco dei Giganti all'età di 19 anni. La storia originale aveva un'impostazione ben diversa da quella che poi è stata realizzata e che andiamo leggendo ancora oggi.
Fra le differenze più eclatanti, nel manga non si faceva alcun cenno al meccanismo di manovra tridimensionale, semplicemente gli esseri umani combattevano i Giganti saltando qui e li per metri e metri. Inoltre, secondo il progetto iniziale del manga Eren avrebbe avuto la possibilità di trasformarsi in Gigante fin dall'inizio e tutti i protagonisti della serie sarebbero dovuti morire nel finale. Una piccola apocalisse.
La trama del manga originale scritto da Tite Kubo è, per la gran parte, identica a quella dell'opera sviluppata successivamente sulle pagine di Shonen Jump ma sono presenti una serie di piccole, importanti, differenze.
Un esempio per tutti i capelli di Ichigo, che invece del suo caratteristico color arancione avrebbero potuto essere, come previsto nel progetto iniziale, neri.
Inoltre Tite Kubo dovette frettolosamente introdurre gli Shinigami nel manga, su pressioni dello staff della rivista Shueisha, mentre aveva inizialmente previsto che gli amici di Ichigo sviluppassero dei poteri.
Tra gli altri elementi abbandonati anche la morte prematura di Orihime nei primi capitoli, la morte vera di Aizen, e il fatto che Gin e Urahara avrebbero dovuto essere i principali antagonisti.
Caso ancora più diverso dai precedenti è quello del manga Naruto. La storia originale di Naruto non ha molto a che fare con il notissimo Ninja. Nell'originale progetto di Masashi Kishimoto, si sarebbe dovuto trattare della storia delle avventure di un demone volpe che assume le forme di un ragazzo e viaggia per il mondo degli uomini cercando di farsi degli amici. Suo padre, Kuruma, ha assalito un villaggio portandovi morte e distruzione. Il capo del villaggio era l'ultimo superstite di nove potenti Shinobi unitisi per combattere l'anziano Demone Volpe.
Naruto che come nell'opera definitiva ha difficoltà a intrecciare amicizie, lo incontra e diventa suo amico. Il capo villaggio teme che Naruto diventerà come suo padre ma spera anche che il loro legame di amicizia possa evitare al ragazzo volpe questo destino.
A metà degli anni ottanta il prolifico Akira Toriyama ideò un manga destinato a cambiare il mondo e diventare famosissimo e lo intitolò... Dragon Boy. Il protagonista Tanton, era un giovane eroe dotato di due ali da pipistrello e capace di trasformarsi nella scimmia con la coda conosciuta come Goku. Nella storia erano presenti anche le Sfere del Drago, ma sembravano artefatti abbastanza inutili, servivano solo a far comparire un drago dall'aria abbastanza triste quando colpite da un fascio energetico. Anche in questa storia Tanton compiva un viaggio, riaccompagnando verso la sua patria una principessa molto simile nel disegno a Bulma.
Per sua, e soprattutto nostra, Toriyama partendo dallo scenario generale, rielaborò completamente il manga, recuperando le atmosfere generali di Dragon Boy così come l'ampio ruolo dato alle arti marziali e dando vita al suo bellissimo Dragonball che ancora oggi ci incanta.
Come noto "Romance Dawn" è il titolo del capitolo di apertura di One Piece di Eichiro Oda, ma, originariamente, l'autore aveva dato proprio questo titolo al suo manga.
All'interno del progetto originale non si faceva alcun riferimento allo One Piece, lo stesso Rufy giocava un ruolo meno importante, era un ragazzotto che diventava pirata per puro divertimento. Nel manga compariva anche un personaggio di nome Silk che ricorda Nami mentre una delle guardie del corpo di Buggy ha la silhouette grafica di Zoro. Sanji originariamente doveva chiamarsi Naruto, nome decisamente respinto dallo staff di Shonen Jump che all'epoca stava valutando il pilot di Naruto per iniziarne la serializzazione.
Nel plot originale di Death Note, personaggio principale era un certo Taro che ritrovava casualmente il Death Note. Inizialmente però la storia prevedeva la presenza di uno speciale artefatto, la Death Eraser, una vera e propria gomma cancellatrice, con la quale si poteva riportare in vita una persona uccisa cancellandone, fisicamente, il nome dal Quaderno, purché la stessa non fosse stata frattanto cremata. Intimorito dai poteri del Quaderno Taro lo abbandona dopo due utilizzi non intenzionali e questo viene recuperato da un suo compagno di classe, Miura, che inizierà ad usarlo contro i criminali che uccidano delle persone. Successivamente Taro ritornerà in possesso del Quaderno provandone la legittimità attraverso la stesura del suo nome all'interno e resuscitando poi. Al termine della storia la polizia brucerà il Quaderno.
Inizialmente gli Shinigami dovevano avere l'aspetto di umani attraenti ma in seguito la loro fisionomia è stata cambiata, approdando al modello (non proprio gradevolissimo) a tutti noto. Alla base di questa scelta il timore che i lettori della serie, attratti dalla bellezza delle immagini avrebbero potuto finire per parteggiare per i killer.
Pochi lo ricordano oramai, ma il partner principale di Ash non avrebbe dovuto essere l'immortale Pikachu bensì il pokemon folletto Clefairy.
La decisione definitiva per Pikachu è stata fatta dal team marketing della serie animata che ha optato per il piccolo roditore giallo, non considerando Clefairy sufficientemente "coccoloso". Mai scelta fu più azzeccata.
Inizialmente la serie avrebbe dovuto riguardare la sola regione del Kanto, con Ash impegnato a sconfiggere Gary e combattere nella lega Pokemon.
Katsura Hoshino, nel progetto originale, propose questo suo manga dai toni gotici con il titolo di "Zone". Il personaggio principale non era Allen Warker bensì una ragazza di nome Robin; il generale Cross inoltre, ex esorcista dell'Ordine Oscuro impegnato nella distruzione dei malefici Akuma di cui Allen è allievo, porta con se quella che nella versione finale è l'arma di Allen. Il personaggio di Lavi era stato ideato per un'altro manga, intitolato Bookman, poi recuperato proprio per D.Gray -Man.
Il manga, edito in Italia da Panini, ha dato vita a due serie animate, la prima di 103 episodi, andata in onda fra il 2006 ed il 2008, inedita nel nostro paese, mentre una seconda, D.Gray Man Hallow, è stata annunciata per questa estate.
Ma ci saranno certamente anche altre opere i cui pilot sono profondamente diversi dalle versioni finali. Se li conoscete, vi invitiamo a descriverceli nei vostri commenti.
Fonte Consultata:
Goboiano
Di seguito otto esempi di questi drastici cambiamenti.
1) L'Attacco dei Giganti
Hajime Isayama scrisse il numero 0 del suo arcinoto Attacco dei Giganti all'età di 19 anni. La storia originale aveva un'impostazione ben diversa da quella che poi è stata realizzata e che andiamo leggendo ancora oggi.
Fra le differenze più eclatanti, nel manga non si faceva alcun cenno al meccanismo di manovra tridimensionale, semplicemente gli esseri umani combattevano i Giganti saltando qui e li per metri e metri. Inoltre, secondo il progetto iniziale del manga Eren avrebbe avuto la possibilità di trasformarsi in Gigante fin dall'inizio e tutti i protagonisti della serie sarebbero dovuti morire nel finale. Una piccola apocalisse.
2) BLEACH
La trama del manga originale scritto da Tite Kubo è, per la gran parte, identica a quella dell'opera sviluppata successivamente sulle pagine di Shonen Jump ma sono presenti una serie di piccole, importanti, differenze.
Un esempio per tutti i capelli di Ichigo, che invece del suo caratteristico color arancione avrebbero potuto essere, come previsto nel progetto iniziale, neri.
Inoltre Tite Kubo dovette frettolosamente introdurre gli Shinigami nel manga, su pressioni dello staff della rivista Shueisha, mentre aveva inizialmente previsto che gli amici di Ichigo sviluppassero dei poteri.
Tra gli altri elementi abbandonati anche la morte prematura di Orihime nei primi capitoli, la morte vera di Aizen, e il fatto che Gin e Urahara avrebbero dovuto essere i principali antagonisti.
3) NARUTO
Caso ancora più diverso dai precedenti è quello del manga Naruto. La storia originale di Naruto non ha molto a che fare con il notissimo Ninja. Nell'originale progetto di Masashi Kishimoto, si sarebbe dovuto trattare della storia delle avventure di un demone volpe che assume le forme di un ragazzo e viaggia per il mondo degli uomini cercando di farsi degli amici. Suo padre, Kuruma, ha assalito un villaggio portandovi morte e distruzione. Il capo del villaggio era l'ultimo superstite di nove potenti Shinobi unitisi per combattere l'anziano Demone Volpe.
Naruto che come nell'opera definitiva ha difficoltà a intrecciare amicizie, lo incontra e diventa suo amico. Il capo villaggio teme che Naruto diventerà come suo padre ma spera anche che il loro legame di amicizia possa evitare al ragazzo volpe questo destino.
4) DRAGON BALL
A metà degli anni ottanta il prolifico Akira Toriyama ideò un manga destinato a cambiare il mondo e diventare famosissimo e lo intitolò... Dragon Boy. Il protagonista Tanton, era un giovane eroe dotato di due ali da pipistrello e capace di trasformarsi nella scimmia con la coda conosciuta come Goku. Nella storia erano presenti anche le Sfere del Drago, ma sembravano artefatti abbastanza inutili, servivano solo a far comparire un drago dall'aria abbastanza triste quando colpite da un fascio energetico. Anche in questa storia Tanton compiva un viaggio, riaccompagnando verso la sua patria una principessa molto simile nel disegno a Bulma.
Per sua, e soprattutto nostra, Toriyama partendo dallo scenario generale, rielaborò completamente il manga, recuperando le atmosfere generali di Dragon Boy così come l'ampio ruolo dato alle arti marziali e dando vita al suo bellissimo Dragonball che ancora oggi ci incanta.
5) ONE PIECE
Come noto "Romance Dawn" è il titolo del capitolo di apertura di One Piece di Eichiro Oda, ma, originariamente, l'autore aveva dato proprio questo titolo al suo manga.
All'interno del progetto originale non si faceva alcun riferimento allo One Piece, lo stesso Rufy giocava un ruolo meno importante, era un ragazzotto che diventava pirata per puro divertimento. Nel manga compariva anche un personaggio di nome Silk che ricorda Nami mentre una delle guardie del corpo di Buggy ha la silhouette grafica di Zoro. Sanji originariamente doveva chiamarsi Naruto, nome decisamente respinto dallo staff di Shonen Jump che all'epoca stava valutando il pilot di Naruto per iniziarne la serializzazione.
6) DEATH NOTE
Nel plot originale di Death Note, personaggio principale era un certo Taro che ritrovava casualmente il Death Note. Inizialmente però la storia prevedeva la presenza di uno speciale artefatto, la Death Eraser, una vera e propria gomma cancellatrice, con la quale si poteva riportare in vita una persona uccisa cancellandone, fisicamente, il nome dal Quaderno, purché la stessa non fosse stata frattanto cremata. Intimorito dai poteri del Quaderno Taro lo abbandona dopo due utilizzi non intenzionali e questo viene recuperato da un suo compagno di classe, Miura, che inizierà ad usarlo contro i criminali che uccidano delle persone. Successivamente Taro ritornerà in possesso del Quaderno provandone la legittimità attraverso la stesura del suo nome all'interno e resuscitando poi. Al termine della storia la polizia brucerà il Quaderno.
Inizialmente gli Shinigami dovevano avere l'aspetto di umani attraenti ma in seguito la loro fisionomia è stata cambiata, approdando al modello (non proprio gradevolissimo) a tutti noto. Alla base di questa scelta il timore che i lettori della serie, attratti dalla bellezza delle immagini avrebbero potuto finire per parteggiare per i killer.
7) POKEMON
Pochi lo ricordano oramai, ma il partner principale di Ash non avrebbe dovuto essere l'immortale Pikachu bensì il pokemon folletto Clefairy.
La decisione definitiva per Pikachu è stata fatta dal team marketing della serie animata che ha optato per il piccolo roditore giallo, non considerando Clefairy sufficientemente "coccoloso". Mai scelta fu più azzeccata.
Inizialmente la serie avrebbe dovuto riguardare la sola regione del Kanto, con Ash impegnato a sconfiggere Gary e combattere nella lega Pokemon.
8) D. GRAY - MAN
Katsura Hoshino, nel progetto originale, propose questo suo manga dai toni gotici con il titolo di "Zone". Il personaggio principale non era Allen Warker bensì una ragazza di nome Robin; il generale Cross inoltre, ex esorcista dell'Ordine Oscuro impegnato nella distruzione dei malefici Akuma di cui Allen è allievo, porta con se quella che nella versione finale è l'arma di Allen. Il personaggio di Lavi era stato ideato per un'altro manga, intitolato Bookman, poi recuperato proprio per D.Gray -Man.
Il manga, edito in Italia da Panini, ha dato vita a due serie animate, la prima di 103 episodi, andata in onda fra il 2006 ed il 2008, inedita nel nostro paese, mentre una seconda, D.Gray Man Hallow, è stata annunciata per questa estate.
Ma ci saranno certamente anche altre opere i cui pilot sono profondamente diversi dalle versioni finali. Se li conoscete, vi invitiamo a descriverceli nei vostri commenti.
Fonte Consultata:
Goboiano
Quello di Death Note era invece parecchio diverso, considerato che c'era pure la "gomma della vita" che serviva per cancellare il nome sul Death Note...
Per il resto, l'articolo è davvero molto interessante.
Si, li shippo da quasi due decenni and I regret nothing.
Inoltre, anche se non se ne parla in questo articolo (interessantissimo, a proposito!), ho letto anche il pilot di Pandora Hearts, che è davvero diverso dalla serie attuale.
Per fortuna che "i prototipi" sono stati modificati e sono ciò che noi conosciamo, altrimenti non avrebbero certo avuto tutto questo successo ^^.
Le restanti notizie sono tutte curiose fra le tante quella che mi ha fatto sorridere è Clefairy abbandonato per Pikachu perché fondamentalmente "poco kawaii".
Fai bene v.v
Be', non è che siano tutti vivi in SNK: ogni due per tre muore qualcuno XD
Si.però non è un bello spettacolo veder morire Mikasa e Armin ahahah!
La storia sul nome di Sanji l'avevo già sentita e trovo tenerissimo quello su Pokémon
L'unica cosa che rimpiango è il buon Taro di Death Note... solo per il nome già mi è più simpatico di Light Yagami, ahahahahahah
Concordo pienamente! Taro sarebbe stato più simpatico di Light, anche solo per il nome XD
Let me love you ♥
Penso che i fan non glielo avrebbero mai perdonato è quindi si è visto costretto a cambiarlo, costruendo la continuazione che c'è tutt'oggi (con una qualità altalenante a mio avviso).
Certo, guardare Go Nagai con Devilma che tutti lo elogiano per il suo finale drammatico mentre questo poveraccio non può farlo mette un po' di tristezza...
Ragazze mi sento meno sola ç_ç Dai, abbraccione virtuale di gruppo! (づ。◕‿‿◕。)づ
Quello che mi rattrista maggiormente è che il cambio di finale è stato partorito per esigenze editoriali dettate dall'estrema fama dell'opera. Sarebbe meraviglioso se ci ripensasse, spiazzando tutti.
.
altrimenti nessuno dei titoli sovracitati sarebbe diventato un manga di culto e di grandissimo successo !
Sapevo già qualcosina su gli episodi pilota di One Piece e Bleach gli altri non li conoscevo.
Con Gatsu che si vuole vendicare perchè gli hanno ucciso la mamma?
No dai, il guerriero maledetto mammone no >_<
Quado lessi l'episodio pilota di Death Note, pensai a come avrebbe potuto far svaccare tutto la gomma per cancellare. Meno male che è stata eliminata come idea.
L'episodio pilota di Naruto invece non mi dispiace.
Vuol dire che c'è stata un evoluzione che ha permesso loro il salto di qualità. Personalmente reputo tutte queste prime idee piuttosto monotone, non avrebbero effettivamente sfondato (forse). O forse le sto semplicemente paragonando con i prodotti "finiti".
Va beh... ciò che è stato, è stato. Inutile star qui a recriminare su qualcosa ahaha
-L'attacco dei giganti. Sono contenta che abbiano aggiunto tutti questi misteri nella storia altrimenti non sarebbe stata così interessante. Anche i disegni sono molto migliorati rispetto al capitolo 0. L'autore è riuscita a rendere ugualmente le scene movimentate pur migliorando lo stile di disegno che, ammettiamolo, faceva un po' pena all'inizio. In merito all'idea della piccola apocalisse mi sembra che più o meno la stia portando avanti XD.
- Bleach. La morte di Orihime sarebbe stata troppo triste da sopportare.
- One piece. Anche senza la presenza del tesoro non sarebbe cambiata molto la storia dato che effettivamente mi sembra che la trama originae sia stata un poì' dimenticata nel corso di questi 80 e passa volumi.
- Death note. La versione modificata è molto meglio di quella originale. Senza gli astuti Light e L non sarebbe stato lo stesso e comunque tutto questo dark che hanno inserito ci sta benissimo.
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