L'arrivo di Dragon Ball Super in Italia è stato salutato anche dal Corriere della Sera, con un articolo a firma di Renato Franco, e da Studio Aperto, il TG di Italia 1 Mediaset, dove la serie ha ripreso il suo storico posto nel lunch-time giornaliero.
Entrambi i servizi, come segnala il forum tematico Dragon Ball Team Saiyajin, pubblicizzano l'evento televisivo, cercando ognuno a modo suo di ripercorrere la storia del cult animato. In particolare, l'articolo del Corriere della Sera, storico quotidiano italiano che non disdegna certo di allegare produzioni editoriali indirizzate ai fan dei "cartoni giapponesi" (attualmente, infatti, in associazione a La Gazzetta dello Sport e a Yamato Video il giornale sta riproponendo settimanalmente i DVD di UFO Robot Goldrake), parte da Akira Toriyama, autore della fortunatissima saga, per provare a coprire in poche righe il successo trentennale di Dragon Ball, fulcro invece del servizio del TG di Studio Aperto, rivolto principalmente a un pubblico giovane, lo stesso di Italia 1, dove va in onda. Il servizio di Eleonora Rossi Castelli snocciola in poco più di un minuto traguardi e numeri da record della serie, dando appuntamento alla maratona tv di ieri:
Più informativo, invece, il servizio del TG2 su Your Name di Makoto Shinkai, definito l'erede di Hayao Miyazaki, che segnala l'uscita nei cinema italiani della pellicola, in America in lizza per gli Oscar:
Fonti consultate:
Dragon Ball Team Saiyajin,
TG2Rai.it.
Entrambi i servizi, come segnala il forum tematico Dragon Ball Team Saiyajin, pubblicizzano l'evento televisivo, cercando ognuno a modo suo di ripercorrere la storia del cult animato. In particolare, l'articolo del Corriere della Sera, storico quotidiano italiano che non disdegna certo di allegare produzioni editoriali indirizzate ai fan dei "cartoni giapponesi" (attualmente, infatti, in associazione a La Gazzetta dello Sport e a Yamato Video il giornale sta riproponendo settimanalmente i DVD di UFO Robot Goldrake), parte da Akira Toriyama, autore della fortunatissima saga, per provare a coprire in poche righe il successo trentennale di Dragon Ball, fulcro invece del servizio del TG di Studio Aperto, rivolto principalmente a un pubblico giovane, lo stesso di Italia 1, dove va in onda. Il servizio di Eleonora Rossi Castelli snocciola in poco più di un minuto traguardi e numeri da record della serie, dando appuntamento alla maratona tv di ieri:
Più informativo, invece, il servizio del TG2 su Your Name di Makoto Shinkai, definito l'erede di Hayao Miyazaki, che segnala l'uscita nei cinema italiani della pellicola, in America in lizza per gli Oscar:
Fonti consultate:
Dragon Ball Team Saiyajin,
TG2Rai.it.
Oramai su Namek guardano altro, si sono stufati da un bel po' di Dragon Ball!
Guarda che Your name è un'opera commerciale eh, è l'emblema del film giapponese tipo.
Lo è anche negli altri paesi, ma in Italia è proprio pazzesca la sua fama
Il primo amore non si scorda mai <3
Boooooooooooooooooooooh!
Il solito rosicone a cui da fastidio che un prodotto di non suo gradimento abbia successo...e poi smettetela di buttare m###a sull'italia e sugli italiani in ogni singola notizia..cosa c'entrano adesso i bamboccioni?
W l'Italia e gli italiani
E invece no.
E' praticamente una religione al pari dei bm XD .
Povero Toriyama, speriamo non faccia la sua stessa fine, il Corriere della Sera gliela sta proprio mandando.
Sì, infatti Goku non solo rimane con lo stesso carattere di quando era bambino, ma è pure un sayan quindi prima di invecchiare addio...
"diventa padre responsabile".
Ma che è 'sto articolo?!
o almeno su Wikipedia c'è scritto così "Akira Toriyama, l'autore del manga Dragon Ball, ha invece dichiarato di aver apprezzato l'adattamento animato e di ritenere che la Toei abbia fatto un "buon lavoro""
Ci sono così tante dichiarazioni diverse di Toriyama che ormai non si sa più quello che pensa davvero
Prossimamente dirà che non gli piace nemmeno il manga di Dragon Ball (che ha disegnato lui!)
Prossimamente dirà che non gli piace nemmeno il manga di Dragon Ball (che ha disegnato lui!)
A me se un anime piace, lo guardo, me ne frego se qui dicono che è commerciale, ripetitivo, ecc.
C'è gente che viene in queste news solo per parlare male di Dragon ball, quando in realtà basterebbe non aprire la pagina e guardare altro.
Io adoro dragon ball, da quando ero piccolo, cioè anni 90, l'ho sempre guardato, sono affezionato ai personaggi.
Pure io amo Dragon Ball, ma soprattutto il manga, e soprattutto non DB Super, che alla fin fine non fa che riciclare fino alla noia gli stessi clichè triti e ritriti, e lo si è visto bene domenica con gli episodi del ritorno di Freezer...
Per quanto Dragon Ball GT fosse brutto almeno ci ha provato ad offrire qualcosa di originale, almeno nei primi tempi!
Io invece sono molto preoccupata proprio per il mix delle cose: Your Name, film strachiacchierato, successone al botteghino, candidato agli oscar... e me lo mettono solo 3 giorni come altri eventi misconosciuti???!!!
Invece della solita sala tranquilla e semivuota, temo che troverò l'inferno!!! Il peggior girone dell'inferno!!!! Gente a cui, in realtà, non importa un ca**o del film in sè, che ci va solo perchè "tutti ne parlano", che quindi non ci capirà un ca**o (perchè non gliene frega un ca**o di capire!!) di qualsivoglia riferimento anche minimo a tradizioni, cultura, espressioni tipiche del Giappone e che quindi uscirà dalla sala con la faccia a punto interrogativo (nella migliore delle ipotesi) pronto a parlarne male (solo perchè non l'ha capito!) dopo magari aver passato tutto il tempo a chiacchiericciare col vicino sulle suddette parti a lui incomprensibili (scatafasciando i maroni a tutti quelli che ha intorno, me compresa). Moltiplicate tutto questo per una sala gremita di gente.
No, non sono ottimista per niente! Talmente "per niente" che mi sale la scurrilità!
Utilizzano i disegni di me**a di Yukio Ebisawa.
Bravi tutti.
No perdonami ma non condivido per niente questo ragionamento, innanzitutto lo trovo contraddittorio, non possiamo lamentarci della scarsa distribuzione del film e poi pretendere egoisticamente che le sale restino semideserte per farci godere meglio il film, perchè se fosse così allora avrebbero ragione i distributori a ritenere questo un evento di nicchia da snobbare, invece dobbiamo auspicarci sale stracolme, perchè no persone che purtroppo, non lo auguro a nessuno (ma non credo succederà), non riusciranno a trovare posto perchè solo così quando uscirà il prossimo Your Name. potremmo sperare di vederlo distribuito in maniera più capillare e per un periodo di tempo prolungato, film come Your Name. devono essere un evento nel nostro paese ma alla portata di tutti non per i pochi eletti che se lo sono "meritato" perchè da anni, buon per loro (cioè noi:-P) seguono l'animazione giapponese! Tra l'altro leggo nella tua risposta una certa "diffidenza" sia verso il film che verso la platea italica che lo vedrà, io nel mio piccolo sto sponsorizzando fortemente Your Name. perchè l'ho trovato bello e coinvolgente, non lo consiglierei a chi non vede nulla di animazione se non lo ritenessi alla portata di tutti, capace di far emozionare sia l'otaku più accanito che il neofita del prodotto, e ho fiducia negli spettatori che lo vedranno proprio per la curiosità dettata dal successo che ha riscosso magari, sono LORO quelli da conquistare, quelli che vedranno i matsuri, il kuchikamizake, gli abiti da cerimonia, gli yukata e magari spinti dalla curiosità approfondiranno l'argomento per conto loro, o sentiranno le splendide canzoni che accompagnano il film e si troveranno ad esplorare il mondo del j-pop/rock, in fondo nessuno di noi è nato "Nippofilo", tutti lo siamo diventati attraverso gli anime, i manga, i videogiochi, qualsiasi cosa sia, questo film può spingere tanti altri a diventarlo, ovviamente ci sarà anche chi non lo apprezzerà, ci sono tra quelli che l'animazione la guardano sempre figuriamoci in chi si avvicina per la prima volta, ma fa parte del gioco, non credo esisterà mai qualcosa che possa piacere universalmente, confido che Your Name. ci si possa avvicinare, ragion per cui andate a vedere il film, chi può ovviamente lo faccia, chi può portare altre persone lo faccia ancora di più, solo così il prossimo Your Name vedrà qualche centinaio di sale, ridurrà i km che distanziano gli appassionati dai cinema e aumenterà i giorni e le possibilità che si vada a vedere.
Ho apprezzato, invece, quello della Rai su Your Name, tant'è che mi ha messo ancor più voglia di vederlo...
Di qui la mia domanda: ma perché in Italia si scrivono articoli senza capirne una mazza dell'argomento di cui si parla? Ma tanto è sempre la stessa domanda, e non solo in questo ambito - in quello scientifico è pure peggio -. Il Giornalismo in Italia non esiste.
Ed è solo la prima frase che ho letto. Non oso leggere il resto.
Anche perché: Ma chi è che si guarda Studio Aperto?
Capisco perfettamente quello che vuoi dire e, intendiamoci, in parte lo condivido. Lungi da me volermi rinchiudere nella mia "nicchia" dorata e sprangare la porta a tutti quelli che non sono "otaku" fino al midollo. Purtroppo però non basta la quantità (di gente che lo vede) a fare del bene all'animazione giapponese come genere, ma ci vuole anche la qualità (dello spettatore). E' inutile, se non addirittura dannoso, che 100 persone a caso vadano a vederlo senza convinzione, senza la minima cognizione di ciò che vedranno, "tanto per", senza nessuna reale voglia di capire, senza la minima apertura mentale e di spirito necessaria ad accostarsi a qualcosa (qualsiasi cosa) con la predisposizione d'animo giusta a farla diventare una passione (o almeno a dargli una chance), senza le basi di un reale interesse, nessuna volontà di lasciarsi incuriosire. Ne ho visti tanti nei vari "eventi speciali", di gruppetti di spettatori "improvvisati", gente completamente ignara di ciò che stava per vedere, gente a cui non fregava niente di ciò che stava per vedere, e ne ho soprattutto sentito i commenti, durante e dopo il film. Niente di minimamente costruttivo, te l'assicuro, per lo più battutacce puramente dispregiative ("il feticista che se la fa con la milf" è ciò che è rimasto a certa gente de "Il giardino delle parole") Pensi davvero che gente così si lascerà incuriosire? Che correrrà a documentarsi su ciò che non ha capito? Che parlerà bene di ciò che ha visto? Che spingerà altri ad accostarsi a questo genere? Quanto danno potrebbero fare 100 persone così? Non sarebbero stati meglio 10, ma soddisfatti da ciò che avevano visto? Sinceramente conquistati da ciò che avevano visto? 10 che poi ne parlassero bene?
Anch'io ho invitato un mio amico a vederlo, uno che di solito non segue anime e cose simili, ma che so apprezzare un certo tipo di opere, che so avere una certa sensibilità, uno a cui so che potrebbe piacere, che ha quella minima infarinatura data dall'apprezzamento di film come "La città incantata" che sicuramente non guasta.
Avere un mucchio su cui sparare sperando di beccare 3 o 4 nuovi appassionati, potrà far vendere questo singolo film, magari far guadagnare abbastanza da spingere chi di dovere a portarne un altro (e saliranno anche le aspettative dei produttori/distributori), ma a quel punto i "sopravvissuti" del mucchio, quelli che non l'hanno saputo apprezzare avranno forse già fatto danno a sufficienza (parlandone male ad amici e conoscenti o a perfetti sconosciuti sui social) da rendere un flop il nuovo film (o almeno un flop alla luce delle più rosee aspettative di chi da tutto questo ci deve guadagnare).
Fin qui il pensiero da pura spettatrice che, sì, ne sono consapevole, cozza col ragionamento da imprenditrice. Se provo a guardare la cosa dal punto di vista di Nexo e Dynit che dovrebbero guadagnarci, non riesco a spiegarmi il loro comportamento. Dopo una serie di film "a rischio", proposti per pochi giorni a un pubblico di pochi appassionati, succede il miracolo: uno di quegli stessi film diventa un successone anche per i "comuni mortali"! In pratica si ritrovano tra le mani la fantomatica "gallina dalle uova d'oro" e loro che fanno? Invece di fare i salti mortali per dargli una programmazione non dico da filmone di Hollywood, ma almeno di una quindicina di giorni (giusto per beccare lo spettatore medio che capita al cinema nel weekend e vede quello che c'è; quello che non insegue i titoli, ma che non li disdegna se gli capitano davanti) lasciano i soliti 3 giorni in giornate feriali!! Quando si dice "tutti i poheri un li fa Cristo"... :/
Mi fa molto piacere, e lungi da me discutere le tue brutte, purtroppo, esperienze precedenti, posso capire che quando ci si ritrova a sentire commenti del tipo "il feticista che se la fa con la milf" dopo quei 40 minuti di poesia per gli occhi de Il giardino delle parole uno possa anche perdere fiducia nell'umanitàXD, non ho una grande esperienza in quanto a proiezioni più o meno straordinarie di film anime al cinema quindi posso anche essere, forse sicuramente lo sono, ingenuo e sperare inutilmente però resto convinto dell'idea che 10 appassionati che vanno a vedere un film consapevoli di quello che li attende potranno anche vivere una bellissima esperienza ma è puntare a farla vivere a 10 nel mucchio di 100 "infedeli" che può aiutare anche quelli già appassionati a poter vivere esperienze migliori in futuro, chissà che stavolta Your Name. non faccia breccia nel cuore anche di quelli che non se l'aspettano.
Sì anche io ho pensato la stessa cosa, non tanto quando ho letto dei tre giorni ma quando ho visto il film e ho capito "cosa" avevano scelto di proiettare solo tre giorni, ma alla fine mi sono convinto che avranno fatto i loro ragionamenti coi loro soldi giustamente, se potevano guadagnarci davvero di più avrebbero fatto scelte diverse immagino, mi sembra stupido il contrario...
E speriamo siano 100 questi alloraXD, e magari 200 alla prossima occasione, 300 a quella successiva e così via....
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