Lo Studio Ghibli ha pubblicato un annuncio di lavoro per degli animatori pronti a lavorare all’”ultimo” film di Hayao Miyazaki. Lo studio cerca animatori di intercalari ed artisti per gli sfondi ai quali viene offerto un contratto di tre anni a partire dal prossimo 1 ottobre. La nota enfatizza che il film è “l’ultimo lungometraggio animato del regista Hayao Miyazaki” data la sua età (76 anni) e viene specificato che i 3 anni di contratto previsti potrebbero variare.
Nonostante non vi sia alcuna restrizione sul paese di origine di coloro che possono far richiesta del lavoro, è comunque sottolineato che la conoscenza della lingua giapponese è necessaria per prendere parte alla produzione. Non è richiesta nessuna particolare esperienza lavorativa, ma qualora un lavoratore senza esperienza dovesse far richiesta dovrà affinare le abilità richieste in un periodo di prova dalla durata di 6 mesi. Il lavoro sarà in un palazzo a Koganei, prefettura di Tokyo nella quale lo Studio Ghibli è situato da anni. Lo stipendio è di 200.000 yen (circa 1.600 euro) al mese, più rimborsi per i viaggi e l’assicurazione sanitaria.
Nello special su Miyazaki ,“Owaranai Hito” (L’uomo che non ha finito), andato in onda a novembre, il regista ha dichiarato di voler tornare a lavorare ad un nuovo lungometraggio dopo aver concluso Kemushi no Boro, cortometraggio esclusivo per il Ghibli Museum. Stando alle sue parole, Miyazaki non si sentiva per nulla soddisfatto dal lavorare ad un cortometraggio in CG, quindi ha presentato il progetto per questo atteso lungometraggio. Ricordiamo, come detto in questa news, che a giugno uscirà la versione sottotitolata in inglese di questo documentario.
Per quanto lo Studio Ghibli non abbia ancora ufficialmente annunciato la produzione del film, Miyazaki ha deciso di cominciare comunque i lavori a questo progetto. Toshio Suzuki, produttore dello Studio, ha dichiarato che Miyazaki disegna gli storyboard dell’opera dallo scorso luglio ma, come detto in questa news, ad aprile aveva ancora realizzato solo 20 minuti, rendendo improbabile quindi la stima iniziale di vedere il film completato prima delle Olimpiadi del 2020.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Nonostante non vi sia alcuna restrizione sul paese di origine di coloro che possono far richiesta del lavoro, è comunque sottolineato che la conoscenza della lingua giapponese è necessaria per prendere parte alla produzione. Non è richiesta nessuna particolare esperienza lavorativa, ma qualora un lavoratore senza esperienza dovesse far richiesta dovrà affinare le abilità richieste in un periodo di prova dalla durata di 6 mesi. Il lavoro sarà in un palazzo a Koganei, prefettura di Tokyo nella quale lo Studio Ghibli è situato da anni. Lo stipendio è di 200.000 yen (circa 1.600 euro) al mese, più rimborsi per i viaggi e l’assicurazione sanitaria.
Nello special su Miyazaki ,“Owaranai Hito” (L’uomo che non ha finito), andato in onda a novembre, il regista ha dichiarato di voler tornare a lavorare ad un nuovo lungometraggio dopo aver concluso Kemushi no Boro, cortometraggio esclusivo per il Ghibli Museum. Stando alle sue parole, Miyazaki non si sentiva per nulla soddisfatto dal lavorare ad un cortometraggio in CG, quindi ha presentato il progetto per questo atteso lungometraggio. Ricordiamo, come detto in questa news, che a giugno uscirà la versione sottotitolata in inglese di questo documentario.
Per quanto lo Studio Ghibli non abbia ancora ufficialmente annunciato la produzione del film, Miyazaki ha deciso di cominciare comunque i lavori a questo progetto. Toshio Suzuki, produttore dello Studio, ha dichiarato che Miyazaki disegna gli storyboard dell’opera dallo scorso luglio ma, come detto in questa news, ad aprile aveva ancora realizzato solo 20 minuti, rendendo improbabile quindi la stima iniziale di vedere il film completato prima delle Olimpiadi del 2020.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Questa volta mi sembra che la retribuzione sia normale. Certo che c'è molta differenza tra 1600€ e i 400€ di un animatore.
In un lavoro di squadra è indispensabile poter comunicare. Ci sono millemila motivi per cui sia necessario parlare tra le varie parti e visto che i giapponesi sono completamente ignoranti con la lingua inglese bisogna sapere il giapponese.
É più che altro per coordinarsi con gli altri colleghi.
Più che scannerizzare e colorare disegni con il classico simil-adobe non fai. Dov'é il lavoro di squadra? Non di certo nei reparti di ink e paint...
lavori in Giappone e con giapponesi, non vuoi saper parlare la lingua?
Certo che mi piacerebbe, ma secondo me all'inizio basta sapere un po' di inglese: non credo siano così "ignoranti" i giappo in materia, con il livello di istruzione che hanno. Tante volte fanno finta di non capire se hanno altro da fare, o sono di fretta, o per non dare troppa confidenza agli stranieri. Ci sono stato là eh, una idea me la sono fatta.
E meno male... ^^'
Il lavoro di squadra c'è quando il disegnatore, inchiostratore, regista o chiunque altro ti chiama per avere chiarimenti sul lavoro. Se al disegnatore non piace come hai colorato una sua tavola te lo dice in giapponese.
In Italia ci sono stranieri che nonostante vivano e lavorino qui da ANNI ancora non hanno imparato la nostra lingua. Ne ho incontrato uno, giuro, parlava solo francese, biascicava qualche parola d'italiano ed ovviamente non capiva molto di quello che cercavo di spiegargli in italiano! Spero fosse un caso più unico che raro...
Se ti dice "baka" suppongo che non gli vada tanto bene...
Concordo. Ok, uno magari lavora per la maggior parte del tempo autonomamente, ma se non conosci la lingua non capisci nemmeno da dove devi iniziare a lavorare.
In questo caso comunque è richiesto esplicitamente il giapponese, immagino che sia perchè è più comodo lavorare parlando la propria lingua piuttosto che una che non si consce molto bene. Tra l'altro, in una vecchia news mi sembrava di aver letto che molte cose vengono comunicate anche per iscritto e non solo a voce.
A me basterebbe anche fargli da maggiordomo/tuttofare per un po'...
/HUMOR OFF
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