Già sapevamo del ritorno in campo di Hayao Miyazaki, leggendario co-fondatore dello Studio Ghibli, ma ora ne sappiamo ancora di più: quindi non soltanto il Maestro, dopo aver annunciato il ritiro dal mondo dell'animazione, è già tornato sui suoi passi per un nuovo progetto.
Ora infatti, addirittura arriviamo a conoscere il titolo del suo prossimo e nuovissimo lungometraggio animato.
Si tratterà di un adattamento del romanzo best-seller del 1937 intitolato Kimi-tachi wa dou ikiru ka? (Voi come vivete?), scritto dal romanziere nonché giornalista Genzaburou Yoshino.
La realizzazione del film dovrebbe richiedere tra i tre e i quattro anni.
Quanto al romanzo, esso ha già goduto anche di una versione manga di Shoichi Haga, edita in un volume uscito in Giappone lo scorso 28 agosto, per una tiratura di 200'000 copie.
Ricordiamo che Toshio Suzuki, produttore di moltissimi film targati Ghibli e altro co-fondatore del medesimo studio, ha rivelato il motivo che ha spinto Miyazaki a scendere di nuovo in campo.
Durante una puntata dello show televisivo Nichiyo Bijutsukan infatti andato in onda sull'emittente NHK lo scorso 8 ottobre, Suzuki ha affermato:
Questa dichiarazione è molto sorprendente, soprattutto alla luce del fatto che, nonostante Miyazaki sia famoso per aver girato molti lungometraggi dedicati alle famiglie, il regista dello Studio Ghibli non sia mai stato un padre esemplare, e non ha mai avuto un rapporto idilliaco con suo figlio Goro Miyazaki.
Tuttavia, pur sapendo assai poco del nipote, è ormai certo che ha funto da leva per fornire nuova ispirazione al celebre nonno. E questo, molto facilmente, sarà un fatto tramandato ai posteri.
Fonti Consultate:
Manga Mag
Asahi
Ora infatti, addirittura arriviamo a conoscere il titolo del suo prossimo e nuovissimo lungometraggio animato.
Si tratterà di un adattamento del romanzo best-seller del 1937 intitolato Kimi-tachi wa dou ikiru ka? (Voi come vivete?), scritto dal romanziere nonché giornalista Genzaburou Yoshino.
La realizzazione del film dovrebbe richiedere tra i tre e i quattro anni.
Koperu Honda ha 15 anni, buoni vuoti a scuola e nello sport; il padre era un dipendente di banca e tra i suoi compagni di scuola ci sono diversi figli di imprenditori, professori universitari e medici. Tra compagni di classe, perciò, si parla anche di sci, cinema, rinomate località per le vacanze estive e il quartiere di Ginza a Tokyo. Koperu si trova ad osservare diversi eventi ed esperienze di vita, durante il suo percorso scolastico.
La storia del libro è narrata dallo zio Jun'ichi, e si conclude con una nota di Koperu circa il fornire una risposta allo zio sul modo con cui vorrà vivere il proprio futuro.
Allo stesso modo, la domanda viene trasmessa al lettore: in che modo vivete voi?
La storia del libro è narrata dallo zio Jun'ichi, e si conclude con una nota di Koperu circa il fornire una risposta allo zio sul modo con cui vorrà vivere il proprio futuro.
Allo stesso modo, la domanda viene trasmessa al lettore: in che modo vivete voi?
Quanto al romanzo, esso ha già goduto anche di una versione manga di Shoichi Haga, edita in un volume uscito in Giappone lo scorso 28 agosto, per una tiratura di 200'000 copie.
Ricordiamo che Toshio Suzuki, produttore di moltissimi film targati Ghibli e altro co-fondatore del medesimo studio, ha rivelato il motivo che ha spinto Miyazaki a scendere di nuovo in campo.
Durante una puntata dello show televisivo Nichiyo Bijutsukan infatti andato in onda sull'emittente NHK lo scorso 8 ottobre, Suzuki ha affermato:
"Miyazaki vuole fare questo film per suo nipote. Prima che lasci questo mondo, il nonno vuole fare un ultimo regalo al suo bambino."
Tuttavia, pur sapendo assai poco del nipote, è ormai certo che ha funto da leva per fornire nuova ispirazione al celebre nonno. E questo, molto facilmente, sarà un fatto tramandato ai posteri.
Fonti Consultate:
Manga Mag
Asahi
Se non sbaglio proprio per via dell'età avanzata di Miyazaki che di certo non può più permettersi degli orari di lavoro già di per se assurdi e massacranti per un uomo giovane che aveva ai tempi di Nausicaa, figuriamoci oggi che ha 76 anni, quindi i lavori proseguono a rilento. Comunque se non sbaglio almeno tutto lo storyboard dovrebbe essere stato completato, ora è rimasto il grosso del lavoro da fare!
A parte questo sono in trepidante attesa di vedere il suo prossimo film sperando però che in parte non mi deluda come ha fatto il suo ultimo film, lo so mi beccherò una marea di pollici versi ma Si alza il vento non mi è piaciuto granchè e ci sono state molte cose che non ho apprezzato di questa pellicola!!
Il libro di Yoshino racconta la storia di un uomo di nome Koperu e dello zio, e attraverso la crescita spirituale di Koperu, discute come vivono gli esseri umani.
Ahem nel senso: qualcuno ha mai letto opere di questo autore???
Forse sapendo come si scrive il titolo in caratteri giapponesi si potrebbe trovare qualcosa, usando poi il traduttore di google.
Però è vero che quel personaggio somiglia tanto ad Harry Potter!
Poiché mi sono basata su fonti esclusivamente giapponesi e non è una lingua che conosco, è possibile che ci siano imprecisioni e qualche errore di traduzione, pertanto in attesa che arrivino informazioni più certe in lingua inglese/francese/altro, vi prego di prendere il sunto con la dovuta cautela ^^
Però povero Goro, non è stato filato di striscio!
Quella è la cover del manga comunque. Ma va bene ...
Mica è colpa nostra se il suo aspetto (o almeno l'immagine usata per la copertina) richiama quello di un altro personaggio
Eppue ha avuto un bel ruolo nello Studio Ghibli...Capita ai figli di persone famose che operano nel medesimo settore del padre.
Se le premesse sono queste sono davvero curioso di vederlo
Ma speriamo proprio di no, i "seguiti" sono roba da Disney. I film di Miyazaki stanno bene come opere a sé, concluse e complete.
Per Lara (riprendo da altri lidi):
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La traduzione del titolo è imprecisa, presumo traduzione passata per l'inglese? "Modo di vivere" in giapponese si dice "生き方" (ikikata), ed è un concetto chiaro e definito. La traduzione fornita sarebbe l'equivalente, in giapponese, di "kimitachi no ikikata ha nandesuka?".
Il titolo del film qui citato è più semplice, si traduce in "Voi come vivete?".
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:-)
(e del resto Miyazaki Hayao ha già reso in animazione il sé stesso della fine del manga di Nausicaä con Mononoke Hime.)
Che qualcun altro ci metta pure le mani, potrebbe uscirne anche un'opera capace di superare il lavoro di Miyazaki. Al di là della stima per la sua opera, è solo dannoso pensare che nessuno possa eguagliarlo o, semplicemente, andare oltre. E se il fantomatico sequel fosse anche un orrore, non farebbe che magnificare il primo film, per gli inevitabili paragoni che susciterebbe.
Fosse poi Goro Miyazaki a occuparsene, fatto salvo quanto sopra, sarebbe anche più interessante.
La stessa cosa che ho pensato io quando ho visto l'immagine XD
Quoto. I sequel sono roba per chi ha non ha creatività e vive una carriera intera su un gruppo di personaggi (v. alcuni scrittori che realizzano i loro libri parlando sempre degli stessi personaggi ). Ed il nostro Hayao sensei non è certo uno di questi!
In ogni caso pare proprio che dovrò decidermi a recuperare il manga per scoprire come finisce realmente la storia.
Non è vero, in campo cinematografico, quando il regista ha i cosiddetti attributi sono stati prodotti sequel che superano l'originale come Ghost in the Sheel 2 o Terminator 2 (stendiamo un velo pietoso sui successivi). Speriamo almeno che non se ne venga fuori con un mattone tipo La Città Incantata...
Che GITS 2 e T2 "superino l'originale" è altamente opinabile... l'unico "numero 2" ben riuscito forse è Aliens di Cameron, ma rivisto a distanza di anni risulta un po' invecchiato, mentre il primo di Scott è ancora un capolavoro.
btw, "Nausicaa" è del 1984, un eventuale seguito uscirebbe a distanza di almeno 35 anni e non avrebbe senso se narrasse vicende immediatamente successive a quelle del primo film: al limite potrebbe essere ambientato a distanza di anni con una nuova trama nella quale compaiono, invecchiati, anche alcuni dei precedenti personaggi (come nel recente Blade Runner 2). Personalmente continuo però a sperare che non lo facciano mai.
A volte i seguiti sono belli, ma a me non è mai capitato di vedere un seguito superiore al primo film. E non trovo che La città incantata sia un mattone, anzi, è uno dei Ghibli che preferisco!
Sui sequel narrativi: non credo si tratti proprio tra "cosa piace di più tra l'originale e un suo sequel", che poi è inevitabilmente anche e soprattutto una questione di gusti, ma proprio del fatto che mentre l'originale vive di una "unità narrativa", ogni sequel no, perché "si appoggia" sul preesistente capitolo. Indi, un originale è un'opera "finita in sé", compiuta, che getta le sue premesse e le porta a un compimento. Lo può fare bene, o male, essere una buona o una cattiva opera -certo- ma è un'opera, singola, compiuta, in sé.
Credo che questo sia un requisito non solo importante, ma addirittura necessario, per opere che vogliano chiamarsi autonome come dei lungometraggi.
Diversa l'analisi per opere seriali, televisive o che, ma certo trovo alquanto aberrante che oggidì si concepiscano ormai "opere cinematografiche seriali". Dopo i "tv movies", siamo arrivati ai "movie series", che mi sembra proprio insensato.
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Sul nuovo soggetto: il personaggio (per come disegnato nel manga) a me sembra molto il Jirou bambino dell'inizio di "Si alza il vento". Anche il piccolo Jirou aveva intenti diciamo etici, difendeva un bimbo più piccino dai bulli a costo di scazzottarsi, cosa non apprezzata nell'ottica educazionale materna, ma pure non punita (da cui: l'otaku che Jirou diventa - lol). Non stupirebbe che Miyazaki stesse leggendo questo classico di letteratura giapponese sin dai tempi di Kaze Tachinu. D'altro canto, è risaputo che dopo aver focalizzato il suo interesse giovanile soprattutto sulla letteratura d'infanzia di stampo occidentale, forse trascinato da una tipicamente giovanile fascinazione dell'esotico, Miyazaki si sia maggiormente avvicinato ai classici suoi connazionali, e non solo per l'infanzia: Ponyo è ispirato a un paio di racconti di Nakagawa Rieko, ma mentre lo creava Miyazaki stava leggendo l'opera omnia di Natsume Souseki, ad esempio.
Grazie mille, ho corretto subito. Sì, la traduzione passata dall'inglese e la mia conoscenza superficiale del giapponese non mi hanno permesso di cogliere lì per lì la nota stonata, ma una volta accostati 'ikikata' e 'dou ikiru' ho compreso che in effetti la traduzione del titolo, nella sua semplicità, era imprecisa. Grazie ancora.
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