La nota catena di negozi giapponesi Aeon Co interromperà la distribuzione di riviste pornografiche nei suoi 7.000 punti vendita in tutto il paese in risposta alle proteste dei loro clienti.
Mini Stop Co, una catena di negozi sotto l'egida di Aeon, sospenderà le vendite di riviste per adulti, attualmente limitate a coloro che hanno compiuto 18 anni, in 43 punti vendita nella città di Chiba dal 1 ° dicembre e dal mese di gennaio non sarà più possibile acquistarle in nessuna dei 2.200 Mini Stop dislocati in tutta la nazione.
Tale cambiamento arriva in risposta a un aumento del numero di clienti di sesso femminile, soprattutto quelli con bambini piccoli al seguito. Infatti un numero sempre crescente di clienti ha manifestato un forte disagio durante lo shopping e ciò ha spinto i vertici di Mini Stop a discutere sulla possibilità di interrompere le vendite di riviste con contenuti espliciti. Dopo diversi mesi di dibattito alla fine essi hanno annunciato la loro decisione definitiva il 21 novembre scorso, motivata dal fatto che nei Ministop le riviste per adulti rappresentano solo il cinque per cento delle loro entrate e quindi la sospensione della vendita di riviste pornografiche non rappresenta una perdita significativa.
"Abbiamo ricevuto segnalazioni da clienti che ci pensavano due volte prima di entrare nei minimarket quando erano insieme ai bambini", ha detto il presidente di Mini Stop, Akihiro Fujimoto, durante una conferenza stampa presso l'ufficio del governo della città di Chiba. E poi ha aggiunto "Per realizzare la nostra missione di far parte del tessuto sociale, renderemo i nostri negozi un posto che tutti potranno frequentare in pace".
Molto soddisfatto è il sindaco di Chiba, Toshihito Kumagai, la cui amministrazione in precedenza aveva spinto (con scarso successo) i minimarket ad oscurare le copertine delle riviste per adulti. Dopo l'annuncio di Mini Stop, Kumagai ha inviato una serie di tweets a sostegno di tale risoluzione.
"1. Riguardo all'annuncio di Mini Stop che cesserà le vendite di riviste per adulti. Durante i disastri naturali, i minimarket hanno un ruolo chiave, ad esempio consentono l’accesso ai loro bagni al pubblico e stanno diventando sempre più importanti come parte delle infrastrutture pubbliche. Abbiamo ricevuto richieste di intervento contro le copertine provocanti delle riviste per adulti che sono generalmente esposte in prossimità di aree di passaggio che conducono alle toilets".
“2. Il consiglio comunale di Chiba ha colto l'occasione per chiedere alle catene di minimarket di oscurare volontariamente una parte delle copertine delle riviste, ma è stato difficile ottenere una cooperazione dal momento che c’era la preoccupazione che ciò avrebbe avuto un impatto negativo sulle loro vendite. Ciononostante, Mini Stop ha ampliato i suoi sforzi per creare un luogo dove chiunque possa sentirsi a proprio agio durante lo shopping ".
“3. La Japan Magazine Publishers Association ha criticato il suggerimento del consiglio comunale come imposizione contro la libertà di espressione, ma Mini Stop ha preso una decisione commerciale autonoma. La mia ideologia politica è che la libertà di parola è estremamente importante. Tuttavia, se le copertine sono così esplicite allo scopo di aumentare le vendite delle riviste, dobbiamo anche rispettare la sensibilità degli altri nei loro confronti e spero che l'industria del settore provveda a realizzare riforme volontarie su questo argomento".
Aeon Co ha deciso poi di sospendere la vendita di materiale pornografico anche nei supermercati, nelle librerie Miraiya Shoten e online in vista del grande afflusso di visitatori stranieri previsto per i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Tokyo del 2020.
Nel 2004, l'associazione giapponese dei minimarket aveva stabilito le linee guida per le riviste pornografiche, che dovevano essere sigillate in modo che i clienti non potessero aprirle nei negozi. Ma tale decisione ha portato gli editori a produrre copertine ancora più provocanti per incrementare le vendite, attirando ovviamente critiche da parte di alcuni clienti.
Al momento le tre maggiori catene giapponesi di minimarket - Seven-Eleven Japan Co, Lawson Inc e FamilyMart Co - devono ancora decidere a quali misure ricorrere per risolvere il problema.
Fonti consultate:
Japan Today
Rocket News 24
Mini Stop Co, una catena di negozi sotto l'egida di Aeon, sospenderà le vendite di riviste per adulti, attualmente limitate a coloro che hanno compiuto 18 anni, in 43 punti vendita nella città di Chiba dal 1 ° dicembre e dal mese di gennaio non sarà più possibile acquistarle in nessuna dei 2.200 Mini Stop dislocati in tutta la nazione.
Tale cambiamento arriva in risposta a un aumento del numero di clienti di sesso femminile, soprattutto quelli con bambini piccoli al seguito. Infatti un numero sempre crescente di clienti ha manifestato un forte disagio durante lo shopping e ciò ha spinto i vertici di Mini Stop a discutere sulla possibilità di interrompere le vendite di riviste con contenuti espliciti. Dopo diversi mesi di dibattito alla fine essi hanno annunciato la loro decisione definitiva il 21 novembre scorso, motivata dal fatto che nei Ministop le riviste per adulti rappresentano solo il cinque per cento delle loro entrate e quindi la sospensione della vendita di riviste pornografiche non rappresenta una perdita significativa.
"Abbiamo ricevuto segnalazioni da clienti che ci pensavano due volte prima di entrare nei minimarket quando erano insieme ai bambini", ha detto il presidente di Mini Stop, Akihiro Fujimoto, durante una conferenza stampa presso l'ufficio del governo della città di Chiba. E poi ha aggiunto "Per realizzare la nostra missione di far parte del tessuto sociale, renderemo i nostri negozi un posto che tutti potranno frequentare in pace".
Molto soddisfatto è il sindaco di Chiba, Toshihito Kumagai, la cui amministrazione in precedenza aveva spinto (con scarso successo) i minimarket ad oscurare le copertine delle riviste per adulti. Dopo l'annuncio di Mini Stop, Kumagai ha inviato una serie di tweets a sostegno di tale risoluzione.
"1. Riguardo all'annuncio di Mini Stop che cesserà le vendite di riviste per adulti. Durante i disastri naturali, i minimarket hanno un ruolo chiave, ad esempio consentono l’accesso ai loro bagni al pubblico e stanno diventando sempre più importanti come parte delle infrastrutture pubbliche. Abbiamo ricevuto richieste di intervento contro le copertine provocanti delle riviste per adulti che sono generalmente esposte in prossimità di aree di passaggio che conducono alle toilets".
“2. Il consiglio comunale di Chiba ha colto l'occasione per chiedere alle catene di minimarket di oscurare volontariamente una parte delle copertine delle riviste, ma è stato difficile ottenere una cooperazione dal momento che c’era la preoccupazione che ciò avrebbe avuto un impatto negativo sulle loro vendite. Ciononostante, Mini Stop ha ampliato i suoi sforzi per creare un luogo dove chiunque possa sentirsi a proprio agio durante lo shopping ".
“3. La Japan Magazine Publishers Association ha criticato il suggerimento del consiglio comunale come imposizione contro la libertà di espressione, ma Mini Stop ha preso una decisione commerciale autonoma. La mia ideologia politica è che la libertà di parola è estremamente importante. Tuttavia, se le copertine sono così esplicite allo scopo di aumentare le vendite delle riviste, dobbiamo anche rispettare la sensibilità degli altri nei loro confronti e spero che l'industria del settore provveda a realizzare riforme volontarie su questo argomento".
Aeon Co ha deciso poi di sospendere la vendita di materiale pornografico anche nei supermercati, nelle librerie Miraiya Shoten e online in vista del grande afflusso di visitatori stranieri previsto per i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Tokyo del 2020.
Nel 2004, l'associazione giapponese dei minimarket aveva stabilito le linee guida per le riviste pornografiche, che dovevano essere sigillate in modo che i clienti non potessero aprirle nei negozi. Ma tale decisione ha portato gli editori a produrre copertine ancora più provocanti per incrementare le vendite, attirando ovviamente critiche da parte di alcuni clienti.
Al momento le tre maggiori catene giapponesi di minimarket - Seven-Eleven Japan Co, Lawson Inc e FamilyMart Co - devono ancora decidere a quali misure ricorrere per risolvere il problema.
Fonti consultate:
Japan Today
Rocket News 24
Non è questione di essere bigotti. Le riviste stanno in bella vista sugli scaffali. Ovunque la pornografia è isolata dal resto dei prodotti. Evidentemente l'azienda h ritenuto che eliminare le riviste sia economicamente preferibile a spendere denaro per creare spazi appositi.
Ma davvero c'è bisogno di arrivare a tanto ? Se le riviste sono quelle dell'immagine dell'articolo mi sembra che su alcuni cartelloni pubblicitari qui in Italia si è visto anche di peggio. Per non parlare di ciò che c'è in TV e su internet.
Molto semplice e discreto !
Ma una zona, visto che continuano a vendere, a se stante e magari coperta? Boh
Comunque basta farci nel negozio un comparto isolato dove piazzarle, è tutto risolto.
Addirittura toglierle totalmente mi sembra esagerato.
Quindi forse han fatto prima a levarle del tutto, che a investirci in qualche modo per "sanare" la situazione.
Per me non ci sarebbe bisogno ma meglio questo che non venderle proprio...
Non una stanza uno stand dove le riviste sono coperte per i "passanti", anche per chi compra queste riviste, dubito siano felicissimi di essere visti.
Il porno vende sempre, nonostante internet.
Non volere che i propri figlioletti, mentre si sta facendo la spesa, si debbano vedere una carrellata di riviste porno sarebbe bigottismo ?
Le persone abusano di questo termine. Inizio a pensare che manco sappiano qual è sia il suo significato.
Quindi non è una grossa perdita economica, anzi è una buona mossa di PR a fronte di un bene materiale che andrà sicuramente in perdita nei prossimi anni. I giapponesi sono un pò lenti su queste cose, però credo che ormai anche da loro sia più semplice andare su un sito di pornografia piuttosto di usare una rivista. I pro:
- Non devi uscire di casa
- Non devi guardare negli occhi il commesso (o peggio, LA commessa)
- Non devi comprare altre riviste per coprire le tue malefatte
Signori, siamo di fronte alla morte di un'intera categoria di gag tipicamente giapponesi. *scende lacrimuccia*
Ma perché questo mito del porno che non vende XD. Giusto i ragazzini usano solo internet.
Mi sfugge la connessione. Sto andando in bagno durante un disastro naturale e in un tale frangente vedere delle riviste porno mi dovrebbe sconvolgere? Se è così vuol dire che ho ben altri problemi, peggiori degli stessi disastri naturali.
Devono andare in bagno i bambini? Li accompagni e li fai tirare dritto senza che possano guardarsi intorno e fare domande.
Ma certo! Gli occidentali la pornografia non sanno nemmeno cosa sia!
Loro riporterebbero l'ordine in questo mondo corrotto
Non si tratta di censurare ma di dare il giusto spazio a riviste non adatte ai minori. I sexy shop sono forse vietati? No, ma le loro vetrine devono essere oscurate. I porno in edicola si possono comprare ma sono sotto chiave in uno spazio isolato, lo stesso quando i porno erano distribuiti nelle videoteche. Gli stessi porno sono andati in onda sulle televisioni ma fuori dalla fascia protetta e ad un'ora ben tarda. Qui non si si tratta di censura ma di un'azienda che ha ritenuto che la vendita del porno non fosse così proficua da giustificare la spesa di un alloggio apposito ed ha preferito eliminarlo.
per quanto siano "mini" se vuoi lo spazio si trova, qui persino le edicole ci riescono ( non parlo solo di quelle nuove, grandi con addirittura la porta per entrare )
Con l'avvento di internet sembra strano ma ha un suo senso .
Diciamo che la rivista "è più intima" .
Comunque non mi sembra la fine del mondo. Se a qualcuno interessano queste cose se le cercherà su internet. Tra l'altro, da quanto hanno detto c'è stata gente che si è lamentata della presenza delle riviste.
Non servivano a dare quel fascino di bandage ?
Allora non ho capito nulla nella vita y___y
effettivamente...
Detto questo però penso che un negozio che vende alimentari e un po di tutto non sia il luogo più strategico per vendere certe cose. Alla fine sono scelte dell azienda orientate al profitto che ad una morale.
Dovremmo avere più negozi invece che trattano di sesso!
Sarebbe meglio fanno certi ex-negozi di DVD dove c'era un apposite stanze stanze dove comprare DVD porno.
Là è colpa del tuo Family Mart, in quello che frequentavo io la fotocopiatrice era lontana dalle riviste XD
Non credo che togliere le riviste dai conbini risolverebbe il problema: lasciando da parte Internet, sai meglio di me che possono trovare millemila alternative nei manga/anime, nei giochi per pc, nella sezione per adulti dei videonoleggi o in quei bellissimi casermoni che trovi tranquillamente per strada e ti pubblicizzano a caratteri cubitali innocenti DVD, BOOKS, GOODS, poi entri e sono sexy shop. Ecco, vietate quelli come prima cosa
Inoltre, come cita l'articolo, non si tratta di "imporre" qualcosa, ma di rispettare la sensibilità degli altri. Per dire, non sono religioso e non me la prendo quando qualcuno bestemmia, ma non per questo insulto qualsiasi dio mi passi per la testa quando ne ho voglia, altrimenti qualcuno potrebbe (giustamente) offendersi. La libertà finisce sempre dove inizia quella altrui...
"Eh ma tanto il porno lo trovi ovunque è inutile toglierlo dai mini market" è un ragionamento che, secondo me, lascia il tempo che trova: anche la criminalità esiste da sempre nonostante le leggi cerchino di impedirla, e allora cosa facciamo, eliminiamo ogni legge contro l'omicidio perché tanto è inutile?
Oltre al fatto che impedire alla popolazione di accedere a materiale pornografico non è manco passato per la testa a chi ha avanzato e accettato questa proposta. Volevano semplicemente migliorare l'immagine di un negozio e renderlo più family-friendly. Tutto qui.
Semplicemente perché la libera associazione SESSO >>> INDECENZA è tipica dei bigotti. Questa misura viene giudicata drastica da molti poiché in copertina queste pubblicazioni devono per legge avere le zone intime censurate con un bollino, una stellina o altro; ragion per cui, se il pupo vede un ragazzo a petto nudo o una signorina in lingerie non capisce assolutamente nulla. Anzi, con certi manifesti pubblicitari che si vedono in giro viene anche un pò da sorridere.
Quindi giornaletti da quattro soldi in cui il corpo viene venduto come oggetto, completamente slegato da ogni sentimento e contesto, non sarebbe indecente? Il sesso (l'atto sessuale legato all'amore) NON è indecente, ma il porno è tutta un'altra storia, e personalmente ritengo che meriterebbe molta meno fama di quanta ne abbia.
Capisco le proteste dei clienti, ma dal mio punto di vista è stata una scelta esagerata!
No, non lo è perché è una cosa naturale, che non danneggia nessuno. Se tu la pensi diversamente, argomenta.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.