Wotakoi è senza dubbio uno degli anime di maggior successo, finora, di questa stagione: una commedia brillante e vivace sulle problematiche di una bella ragazza nel trovare un compagno... questo a causa del suo essere (fondamentalmente) un’otaku/fujoshi. Per sua fortuna nel suo nuovo ufficio troverà persone con le quali condividere questa passione: un suo vecchio amico di scuola (un gamer incallito), una popolare crossplayer e un altro otaku (seppur non hardcore come loro).
Ma nella vita reale queste situazioni sono plausibili? Il sito Anime! Anime! Ha deciso di chiedere ai propri lettori quanto sia effettivamente difficile trovare l’amore se si è otaku. Dal 25 al 30 aprile più di 500 utenti hanno risposto al sondaggio: 64% hanno detto che è davvero difficile, 29% lo hanno negato, mentre un 7% non è per niente sicuro.
Al sondaggio hanno preso parte prevalentemente ragazze (67%), ma sono decisamente interessanti anche le riflessioni offerte dalla controparte maschile
“Guardo delle così belle storie d’amore 2D ed il mio cuore sogna. Le vere storie d’amore sono davvero difficili… non riesco mai a capire cosa le ragazze (non-otaku) pensino!!" (uomo di 27 anni, ragazza dei sogni: Kyō Fujibayashi di Clannad).
“Non ho alcuna esperienza a riguardo. A causa degli anime c’è una voragine tra i miei ideali e la realtà, e non so come avvicinarmi alle ragazze" (uomo di 28 anni, ragazza dei sogni: Mitsuki Hayase di Kimi ga Nozomu Eien).
“Dato che, a mio malgrado, la mia immagine di donna ideale è a 2D, la realtà sembra sempre più distante per me. Non riesco neanche a trovare tempo per pensare alle ragazze, al primo posto ci sono i miei hobby" (uomo di 29 anni, ragazza dei sogni: Nao Tomori di Charlotte).
“Uscire con le ragazze reali è una perdita di denaro, tempo e di energia. Invece, al contrario, non ci si perde nulla nel comprare giochi e manga, guardare anime e sentirsi coinvolti dalla voce di doppiatrici” (uomo di 18 anni, ragazza dei sogni: Martina di Dragon Quest 11).
“Ho un pregiudizio contro le ragazze. Non m’importa in quanti mi dicano che vi sono differenze tra ragazze 2D e 3D, io non mi fido di loro” (uomo di 26 anni, ragazza dei sogni: Satone Shichimiya di Chuunibyou Demo Koi ga Shitai!)
“Non ho tempo per innamorarmi di donne 3D” (uomo di di 29 anni).
Un uomo di 32 anni ha dichiarato che apprezzare roba otaku crea dei pregiudizi verso coloro che vivono nelle aree rurali fuori il Kanto; aggiungendo che non ha mai incontrato una ragazza che apprezzasse anime.
Gli uomini che invece hanno trovato l’amore hanno affermato che quando si tratta di amore essere otaku è irrilevante, dato che ormai la società sembri aver accettato maggiormente gli otaku, tanto a scuola quanto nel posto di lavoro. Un uomo di 26 anni ha affermato che giocare online lo ha aiutato nel comunicare con gli altri, un uomo di 29 anni ha detto che, nonostante la sua fidanzata non sia otaku, lei non ha mai avuto alcun problema con la sua passione e, infine, un uomo di 45 anni ha detto che non solo lui da otaku è sposato ed ha bambini, ma che sta facendo crescere anche i suoi figli con questa passione.
Anime! Anime! Pubblicherà presto anche i commenti delle ragazze.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Ma nella vita reale queste situazioni sono plausibili? Il sito Anime! Anime! Ha deciso di chiedere ai propri lettori quanto sia effettivamente difficile trovare l’amore se si è otaku. Dal 25 al 30 aprile più di 500 utenti hanno risposto al sondaggio: 64% hanno detto che è davvero difficile, 29% lo hanno negato, mentre un 7% non è per niente sicuro.
Al sondaggio hanno preso parte prevalentemente ragazze (67%), ma sono decisamente interessanti anche le riflessioni offerte dalla controparte maschile
“Guardo delle così belle storie d’amore 2D ed il mio cuore sogna. Le vere storie d’amore sono davvero difficili… non riesco mai a capire cosa le ragazze (non-otaku) pensino!!" (uomo di 27 anni, ragazza dei sogni: Kyō Fujibayashi di Clannad).
“Non ho alcuna esperienza a riguardo. A causa degli anime c’è una voragine tra i miei ideali e la realtà, e non so come avvicinarmi alle ragazze" (uomo di 28 anni, ragazza dei sogni: Mitsuki Hayase di Kimi ga Nozomu Eien).
“Dato che, a mio malgrado, la mia immagine di donna ideale è a 2D, la realtà sembra sempre più distante per me. Non riesco neanche a trovare tempo per pensare alle ragazze, al primo posto ci sono i miei hobby" (uomo di 29 anni, ragazza dei sogni: Nao Tomori di Charlotte).
“Uscire con le ragazze reali è una perdita di denaro, tempo e di energia. Invece, al contrario, non ci si perde nulla nel comprare giochi e manga, guardare anime e sentirsi coinvolti dalla voce di doppiatrici” (uomo di 18 anni, ragazza dei sogni: Martina di Dragon Quest 11).
“Ho un pregiudizio contro le ragazze. Non m’importa in quanti mi dicano che vi sono differenze tra ragazze 2D e 3D, io non mi fido di loro” (uomo di 26 anni, ragazza dei sogni: Satone Shichimiya di Chuunibyou Demo Koi ga Shitai!)
“Non ho tempo per innamorarmi di donne 3D” (uomo di di 29 anni).
Un uomo di 32 anni ha dichiarato che apprezzare roba otaku crea dei pregiudizi verso coloro che vivono nelle aree rurali fuori il Kanto; aggiungendo che non ha mai incontrato una ragazza che apprezzasse anime.
Gli uomini che invece hanno trovato l’amore hanno affermato che quando si tratta di amore essere otaku è irrilevante, dato che ormai la società sembri aver accettato maggiormente gli otaku, tanto a scuola quanto nel posto di lavoro. Un uomo di 26 anni ha affermato che giocare online lo ha aiutato nel comunicare con gli altri, un uomo di 29 anni ha detto che, nonostante la sua fidanzata non sia otaku, lei non ha mai avuto alcun problema con la sua passione e, infine, un uomo di 45 anni ha detto che non solo lui da otaku è sposato ed ha bambini, ma che sta facendo crescere anche i suoi figli con questa passione.
Anime! Anime! Pubblicherà presto anche i commenti delle ragazze.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Energia forse no, ma ti pare che tempo e denaro non si "perdano" con le tue passioni? Che tristezza certi pensieri, ma si sa che è la solita volpe che non arriva all'uva, e il Giappone ne è pieno di individui così.
baby don't hurt me
don't hurt me
no more...
mica sono tutti otaku in giappone
Mah sono serie relativamente vecchie, se l'hanno viste nell'anno di uscita ci sta benissimo che si siano innamorati all'epoca e siano rimaste nel loro cuore
non trovo niente di strano nel farsi piacere un personaggio di un anime, è come farsi piacere un supereroe marvel, trovo invece problematico il fatto che ci sia qualcuno che pensa che siano veri, e che quindi sia riprovevole il divario di età, come se i personaggi anime fossero reali... non è poi tanto diverso dal dire 2d is better than 3d, anzi la battuta, lo scherzo, la parodia è abbastanza palese in quest' ultimo caso. ma seriamente trovo abbastanza problematico che qualcuno pensi che i personaggi degli anime siano veri tanto che se a qualcuno piace un personaggio anime sia messo male, come se questi ultimi fossero esistenti, soprattutto quando a un pg viene appioppata un età, nonostante sia falsa.
ti dirò, essenzialmente non mi trovo in disaccordo con te ma lo stigma sociale su questo argomento è molto forte e la pazienza di stare appresso a questi discorsi non è mai tanta, la gente ti chiama pedofilo con una velocità sovrumana pure per meno.
Il problema non è apprezzare ma essere ossessionati, ma questo vale sia per un personaggio liceale che per un personaggio 90 enne
e specialmente in un epoca che fa fatica a distigure l' immagine di fantasia con il reale
quello che dici è molto vero ziro
però appunto è come dare addosso a qualcuno che gli piace madame bovary, o alice di carrol, o della disney, sono personaggi fittizi, l' età affibiata è solo un pretesto di realismo.
a tal proposito dicono bene nei simpson che parodiano appunto questo, quando lisa cavalca una Xena volante dicendo, XENA PUO' VOLARE e lei " io non sono xena sono Lucy Lawless
Oltre alla consapevolezza si avverte anche un senso di rassegnazione .
Mi sono trasferito ad Acireale (sempre in Sicilia, dove ho vissuto 8 anni) e devo dire che l'influenza con la città più moderna della regione, Catania, si faceva sentire. Certo, quando andavo a scuola con la maglietta di L c'era chi mi guardava male, quando nelle ore buca leggevo Claymore mi chiedevano se fosse "una di quelle riviste cinesi" (ma parliamo di un posto dove mi chiamavano comunista perché indossavo le Converse), quindi chiaramente non è che si fosse proprio al passo coi tempi.
Però devo dire che pian piano e soffrendo giusto un pochetto mi sono ritrovato in un'ottima situazione, trovando amici ed amiche coi quali condividere la mia passione.
Ho avuto sicuramente più ragazze che amavano videogames che fumetti (o comunque in caso era una passione che poteva essere un decimo rispetto la mia), e sì qualche volta è frustrante essere immensamente coinvolti da un manga o un anime e non poterlo condividere con la tua ragazza perché anche quando lo fai ti delude tantissimo con le sue reazioni decisamente fredde.
Però non è mai stato un "blocco" in nessuna relazione, credo che tutto stia comunque nel modo in cui ti poni. Se TU lo vivi come un problema e te ne imbarazzi allora dai il messaggio che c'è qualcosa di sbagliato, se invece fai comprendere che è una passione tanto onorevole quanto un'altra (perché tutti abbiamo almeno una passione) allora verrai molto più facilmente accettato.
Anche se.
In linea di massima, sì, è più difficile trovare l'amore per gli otaku (per usare il termine del sondaggio, anche se credo che qui parliamo di semplici fan e non dell'eccezione dispregiativa), perché da che mondo e mondo chi si dimostra un po' più diverso della massa ha una vita più difficile, però io per primo non vorrei una ragazza con la quale non ho nulla in comune quindi alla fine per quanto sia vero rimane forte il concetto che dipende sempre da come la vivi.
Anzi, a mio parere già avere una passione è qualcosa che può unire le persone, io lo vedo sia con la musica che con anime e manga.
EDIT: senza contare che, se per la maggior parte della gente gli anime e manga sono passatempi e hobby per questi sono vere e proprie ossessioni, quasi a livello di una religione
Non sai quanto ti invidio!! xD
Almeno per me è così: non ho mai avuto internet fino a 4 anni fa, mai seguito anime, manco sapevo cosa fossero le ragazze in 2D, eppure mi isolavo lo stesso. Per cui il problema è opposto a mio avviso: non sono gli anime ad avermi isolato dal mondo, ma mi ci sono appassionato poichè li ho trovati molto più interessanti della realtà. Magari sono stato sfortunato a ritrovarmi circondato da gente che pensa solo a ubriacarsi e ballare in discoteca.
Comunque non rimpiango nulla.
Se la realtà non ti sforzi di conoscerla perché sei troppo impegnato a smanettarti davanti al pc, per forza ti sembrerà sempre più distante.
Cioè, questi preferiscono immagini (sproporzionate) e voci registrate a persone reali, ma di che stiamo parlando?
Ma quella è una malattia, non centra. Un' ossessione, chiamala come vuoi. Quello è il non distinguere la realtà dalla finzione.
Invece io penso che molti (ma forse mi sto prendendo troppo come esempio), capiscano benissimo quale sia la realtà e quale non lo sia, e comunque continuino a preferire il virtuale.
E dopo questo commento mettetemi pure tutti i pollici in giù che volete. Questo è come la penso io
Lavoro e mi pago internet, lo faccio perchè sono costretto; questo non mi impedisce di trovare noioso, privo di stimoli e spesso becero il mondo reale e continuare a preferire il virtuale.
a quindi perchè il mondo è brutto e cattivo non possiamo leggere manga e vedere anime? se il mondo è brutto e cattivo lo si può schifare e lo si può cambiare. ci si rimbocca le maniche e via... non sarà facile ci si sputerà anche sangue, ma lo si può fare. non è che si è obbligati a restare zitti e muti e inattivi perchè il mondo fa schifo. però giustamente rimanere chiusi non aiuta certo a cambiare le cose. però si sta a parlare di anime e manga e nessuno può vietare a un altro di infilare nella propria vita cose belle a piacimento, soprattutto visto che la realtà è dura, perchè se no è fuori dalla realtà...
Ogni cosa ha il suo prezzo e senza dubbio una ragazza in carne ed ossa può regalare soddisfazioni ben maggiori di una waifu, ma non mi sembra proprio paragonabile il quantitativo di energia, tempo e soldi che si devono investire per cercare di far funzionare una relazione con un'altra persona con quelli che si debbono invece impiegare per una sfilza di dvd o manga.
Massì, molto meglio sposarsi con un cuscino
Questa passione rende più difficili le relazioni? Beh per me in parte sì, come qualsiasi passione abbastanza importante per qualcuno da non poter essere abbandonata e come qualsiasi passione abbastanza malvista dagli altri. Probabilmente sono io che la vivo un po' male, ma ho sempre cercato di nascondere questa cosa e con le poche persone con cui non l'ho fatto, ho sempre mantenuto un rapporto del tipo "quando sei a casa tua, fai ciò che vuoi, basta che non me ne parli".
Se queste ragazze 2D fossero reali e bussassero alla loro porta si innamorerebbero di chi le "ama"? E loro saprebbero accettare i pregi/difetti non visti?
Un conto è farlo per gioco... un conto è pensarlo seriamente... chi lo pensa seriamente si sta semplicemente ingannando (forse perché soffre di solitudine e sogna di avere una relazione).
Ovviamente farlo da adolescenti è normale... ma a 25-30 anni bisognerebbe essere più o meno adulti (il che non significa rinunciare ai propri sogni... significa semplicemente saperli distinguere dalle fantasticherie che non hanno né capo né coda... sapendo quindi anche stare con i piedi per terra) e capire che l'"amore 2D" non è una cosa seria.
Si può rinunciare ad avere una relazione amorosa senza rendersi ridicoli.
Di certo la colpa non è degli anime/manga, ma della personalità di chi ne usufruisce.
E molto dipende anche da cosa si intende per otaku, visto che il termine viene spesso usato inappropriatamente. Se si intende semplicemente "appassionato anime-manga", non c'è nessun motivo per cui la cosa debba ostacolare una relazione; se si intende "appassionato che vive solo di quello, hikkikomori pure magari, la cui massima ambizione sentimentale nella vita è sposare la sua action figure di Nami", allora sì, abbiamo un problema, e gli anime potrebbero accentuarlo.
Personalmente ho una ragazza che sa benissimo della mia passione, e le è totalmente indifferente. Ha persino guardato le due stagioni di Shingeki no kyojin con me.
Chiunque tu/voi (in caso ce ne siano altri) sia, non essere timido ed esponi la tua opnione.
eh anche io sarei curioso di sapere perché 4 persone trovano il mio post così urticante, dato che parlo essenzialmente della mia vita, ma credo che ormai li mettano alcuni solo leggendo il nick
Confermo tutto.
gli altri commenti spolliciati pace... qualcuno non la pensa come me. spero solo non siano perchè ho scritto male qualcosa e che non si capisca bene cosa volevo dire.
parlo per esperienza: chi s'è scottato una volta ha paura pure dell'acqua fredda
Parlo anch'io per esperienza personale... spesso la paura è il primo (e forse più grande) ostacolo per raggiungere un obiettivo...mi spiace se le cose non ti sono andate bene in passato, ma non arrenderti!
beh, ognuno reagisce a modo proprio
e poi non sono stato certo io a parlare di resa
Esclusi i casi estremi non capisco come questi otaku sondaggio vengano "rilevati a vista" e di conseguenza trattati diversamente.
Anzi, sembrerebbe che la discriminazione parta dagli otaku !
[...]A causa degli anime c’è una voragine tra i miei ideali e la realtà, e non so come avvicinarmi alle ragazze[...]
[...]“Dato che, a mio malgrado, la mia immagine di donna ideale è a 2D, la realtà sembra sempre più distante per me. Non riesco neanche a trovare tempo per pensare alle ragazze, al primo posto ci sono i miei hobby"[...]
Ma sopratutto questi :
Uscire con le ragazze reali è una perdita di denaro, tempo e di energia.[...];
Non ho tempo per innamorarmi di donne 3D;
Quelli come gli ultimi due meritano di restare da soli coi loro cuscini.
Ingenuamente non ci avevo pensato. Ste spolliciate saranno di chi, come i tizi sopra, nella vita magari punta più ad un hentai di qualità che al sesso vero. Figuriamoci coi rapporti. In poche parole vengono da chi è d'accordo coi ragazzi sopra intervistati.
io non sono d'accordo coi ragazzi intervistati, tutt'altro!
Penso dipenda anche dagli ambienti che uno frequenta comunque (dico socialmente che geograficamente), ad esempio in italia ho notato che ci sono molte persone del nord un minimo nerd, al sud è gia più difficile. E penso che anche in Giappone sia la stessa cosa.
E chi parlava di te! Ho detto "i tizi che hanno spolliciato in giù i commenti"
Altro che stridiosauri stile Darling in the Franxx o angeli da Neo Genesis Evangelion , ci pensiamo noi a estinguerli a suon di autoerotismo ahahahahahaha .
la cosa mi solleva
si passassero pure Welcome to the NHK ogni tanto
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