Il polemico "Yamakan" (ossia il regista Yutaka Yamamoto), famoso soprattutto per le sue critiche al mondo dell'animazione giapponese, questa volta pare sia riuscito a farsi sospendere l'account Twitter a causa di un comportamento "offensivo, minaccioso e discriminatorio". E il provvedimento non ha riguardato solo il suo profilo personale, ma è stato esteso perfino a quello del suo studio, lo Studio Twilight (e di Philanimation).
I motivi non sono proprio chiari, sicuramente il suo impenitente atteggiamento flammoso ha trovato un porto caldo su Twitter. Inizialmente i suoi sostenitori hanno ipotizzato che la sospensione fosse il risultato di una risposta esagerata alla frecciatina di un fan di Wake Up, Girls!, commedia a tema idol del 2014 da lui diretta in Ordet (fondato nel 2008 dopo essere stato licenziato da Kyoto Animation) per Tatsunoko Production.
La motivazione potrebbe invece essere proprio quella che lui stesso ha postato in seguito sul proprio blog. Qui Yamakan si dice per nulla sorpreso dall'accaduto in quanto le regole del social network sono diventate ormai "assurde" e di voler approfondire la ragione delle sospensioni degli account anche se in realtà gli sarebbe già stato contestato un comportamento contrario al regolamento di Twitter per almeno uno dei suoi più recenti post, un comportamento descritto come "offensivo, minaccioso e discriminatorio".
Nel 2008 Yamakan collabora in qualità di regista con A-1 Pictures a Kannagi: Crazy Shine Maidens, e nel 2010 supervisiona l'OVA di Black Rock Shooter. Nel 2011 dirige Fractale, anime in 11 episodi realizzato attraverso una nuova collaborazione con A-1 Pictures, ma lo scarso successo della serie lo spinge già allora ad annunciare un momentaneo ritiro dall'animazione. Torna dopo circa due anni con Wake Up, Girls!.
In Kyoto Animation i suoi ruoli più importanti sono stati quello di direttore di produzione della prima stagione de La malinconia di Haruhi Suzumiya (è stato lui a ideare la coreografia del famoso balletto della sigla finale), di assistente alla direzione dell'OAV Munto 2: Beyond the Walls of Time, e di regista e autore degli storyboard di alcuni episodi di Air, Full Metal Panic! The Second Raid, e Kanon. Il suo ultimo lavoro prima di uscire dalla compagnia è stato la direzione dei primi quattro episodi di Lucky Star.
Il suo nuovo film animato, Hakubo (Twilight), la cui produzione è legata a una campagna di crowdfunding, è atteso nelle sale entro l'anno.
Fonte consultata: Anime News Network.
I motivi non sono proprio chiari, sicuramente il suo impenitente atteggiamento flammoso ha trovato un porto caldo su Twitter. Inizialmente i suoi sostenitori hanno ipotizzato che la sospensione fosse il risultato di una risposta esagerata alla frecciatina di un fan di Wake Up, Girls!, commedia a tema idol del 2014 da lui diretta in Ordet (fondato nel 2008 dopo essere stato licenziato da Kyoto Animation) per Tatsunoko Production.
La motivazione potrebbe invece essere proprio quella che lui stesso ha postato in seguito sul proprio blog. Qui Yamakan si dice per nulla sorpreso dall'accaduto in quanto le regole del social network sono diventate ormai "assurde" e di voler approfondire la ragione delle sospensioni degli account anche se in realtà gli sarebbe già stato contestato un comportamento contrario al regolamento di Twitter per almeno uno dei suoi più recenti post, un comportamento descritto come "offensivo, minaccioso e discriminatorio".
Sempre su Twitter, Yamamoto ha insultato Koji Saito, produttore generale dell'Anime Music Festival "Animelo Summer Live" tenutosi a fine agosto a Saitama, definendolo "un vero idiota" e sentenziandone l'influenza a suo dire negativa su tutto l'evento. Ma non era la prima volta che il Nostro aveva da ridire sul festival... Infine ha concluso il post sul proprio blog personale facendo intendere che in futuro potrebbe aprire account sotto pseudonimo, anche se si dice convinto a non usare più Twitter in favore del suo blog e della pagina Facebook del suo Studio Twilight: "Twitter opprime la libertà di parola", dice.
Di recente il regista è tornato a far parlare di sé pontificando sul caso del momento: la cancellazione dell'anime di [New Life +] Young Again in Another World dopo le accuse mosse all'autore Main per dei suoi vecchi tweet discriminatori e controversi contro la Cina e la Corea. In sua difesa Yamakan ha scritto: "Sono arrabbiato per la cancellazione dell'anime", incoraggiando a twittare l'hastag "The Day Otaku Ruined Anime" per la profonda convinzione che la causa della "rovina" degli anime siano proprio agli otaku. E ancora: "Nutro del risentimento nei confronti di certi cinesi", ricordando anche che a causa di una discussione con un "estremista cinese" sia stato persino bandito dalla Cina. Altre perle made in Yamakan sono state negli anni: "Il moe è fascista" e "Gli anime sono morti".
Nel 2008 Yamakan collabora in qualità di regista con A-1 Pictures a Kannagi: Crazy Shine Maidens, e nel 2010 supervisiona l'OVA di Black Rock Shooter. Nel 2011 dirige Fractale, anime in 11 episodi realizzato attraverso una nuova collaborazione con A-1 Pictures, ma lo scarso successo della serie lo spinge già allora ad annunciare un momentaneo ritiro dall'animazione. Torna dopo circa due anni con Wake Up, Girls!.
In Kyoto Animation i suoi ruoli più importanti sono stati quello di direttore di produzione della prima stagione de La malinconia di Haruhi Suzumiya (è stato lui a ideare la coreografia del famoso balletto della sigla finale), di assistente alla direzione dell'OAV Munto 2: Beyond the Walls of Time, e di regista e autore degli storyboard di alcuni episodi di Air, Full Metal Panic! The Second Raid, e Kanon. Il suo ultimo lavoro prima di uscire dalla compagnia è stato la direzione dei primi quattro episodi di Lucky Star.
Il suo nuovo film animato, Hakubo (Twilight), la cui produzione è legata a una campagna di crowdfunding, è atteso nelle sale entro l'anno.
Fonte consultata: Anime News Network.
Il punto quindi non è se le regole sono giuste o sbagliate ma se le ha infrante oppure no.
Se anche fossero sbagliate si crea un movimento d'opinione con altri utenti per convincere l'azienda a cambiarle, non è che semplicemente si decide di ignorarle e fregarsene.
Se non ci si riesce e le si trova insopportabili semplicemente ce ne si va via, che sia un social, un forum o qualsiasi altra cosa.
E piuttosto se ne crea uno proprio.
E' pieno di SJW che non vedono l'ora di fare lo sgambetto a qualcuno famoso che non gli garba...Basta vedere quello che è successo a James Gunn!
Lo stavo pensando anche io. Questa cosa sta diventando una barzelletta.
La vera barzelletta è quanto ti mettono in croce se scrivi delle sciocchezzuole sui social network...
Se ti bannano ci sarà un motivo!
Sì, ma...
Libertà di parola non significa che si può dire tutto ciò che si vuole senza assumersene la responsabilità.
Gente del genere dovrebbe imparare ad accettare le conseguenze delle proprie azioni come ogni persona matura, invece di fare i bulletti e poi piagnucolare quando vengono beccati.
Infatti da persona matura continuerá a dare del "cretino integrale" ad altri su Facebook e sul suo blog....
La cosa divertente che probabilmente gente come lui non è neanche il peggio della gentaglia che bazzica sui social network.
Sta sfuggendo di mano sia l'uso della libertà di parola, ma sta sfuggendo di mano anche la permalosità delle persone, le quali ad ogni critica più o meno sensata, gridano allo scandalo e segnalano l'account come se non ci fosse un domani. Senza parlare delle minacce o cose simili.
Ecco perché evito come la peste i social network, ormai la gran parte dei suoi utenti, lo utilizza come valvola di sfogo, come antistress
Anche io è ormai da tempo che evito come la peste i Social Network, ma mantenendomi informato quotidianamente con i siti delle varie agenzie stampa posso dire di essere comunque aggiornato su ciò che vi accade!
Io sono d'accordo con ciò che hai detto sulla libertà di espressione e la permalosità generale, ma, sinceramente, secondo me, in molti casi ciò che davvero contribuisce a gonfiare la permalosità non è tanto il contenuto di ciò che si legge/sente ma bensì il modo in cui viene espresso!
Inoltre, da quello che ho potuto notare molte affermazioni che suscitano scandali o polemiche non sono quasi per niente sensate, ma bensì dettate "dalla pancia" dando la sensazione che chi le esprime non si é prima fermato per lo meno a pensare al modo più adeguato per esprimere la sua opinione!
Infine, molte affermazioni che suscitano scandali o polemiche sono chiaramente espresse con l'intento di creare flame e polemica...d'altronde, nel mondo di oggi, quale miglior mezzo usare se non la polemica e gli scandali per ottenere qualche momento di visibilità(come se non averla decretasse l'essere una nullità o un mito di una persona...)?
A parte ciò, condivido ciò che è già stato scritto qui sopra da alcuni utenti... godere del diritto di parola o di espressione non vuol dire essere giustificati nell'esprimere tutto ciò che ci passa per la mente senza subirne poi i risultati!
Io conoscevo il modo di dire "chi semina odio raccoglie tempesta" e non "chi semina odio non può raccogliere tempesta perchè altrimenti si censura la sua libertà di espressione/parola"!
Come altri si arrogano il diritto di dire ciò che vogliono sperando a raffica parole su tutto e tutti nascondendosi dietro al diritto di parola ed espressione quando è il momento di prendersi le proprie responsabilità, allora anche io, se mi sento direttamente o indirettamente leso o offeso da quanto dicono, posso arrogarmi il diritto di segnalare o rispondere per le rime facendomi scudo dietro il diritto di parola ed espressione!
Questo tipo di diritto prevede dei limiti e se questi si superano volontariamente non ci si può poi triggherare perché subiamo shitstorm o segnalazioni penali e non, la totale libertà senza vincoli e limiti non sarebbe una libertà ma bensì anarchia...e quest'ultima spesso non rappresenta per nulla una cosa positiva!
P.S. Scusa se ho sfruttato il tuo commento per fare il mio discorso generale, ma era quello più adatto per legarmi alle conversazione generale qui presente! ?
Dubito che disattivino account senza veri motivi. La gente può segnalare quanto gli pare, ma se non ci sono i presupposti non lo sospendono. Qui mi pare sia più che legittimo, considerando il tipo…
Non sempre, anni fa, quando ero iscritto su Facebook, mi disattivarono l'account per aver detto su un link di Libero, che l'articolo era fazioso e non rispecchiava le reali situazioni degli immigrati; niente parolacce, niente offese e non ho puntato il dito contro nessuno, scritto poi in una sola riga senza fare papiri. Risultato, mi arriva il messaggio col quale mi viene detto che, visto il numero di segnalazioni, il mio account è sospeso.
L'incoerenza è disarmante nei social network.
@Cs9594
Figurati, trovo giusto ciò che hai scritto
sarebbe un'ottima notizia
I Social non sono certo il male, ma occore educarsi, ed auto educarsi, al loro uso. Avendo iniziato nei forum - che continuo a frequentare - mi rendo conto che molte persone CREDONO, fermamente, di poter dire e fare quel che gli passa per la capa scaricando sugli altri i propri problemi - non vi piacerei in alcune mattinate, credetemi - questi comportamenti un tempo erano limitati al più al bar sotto casa, oppure peggio alla famiglia, ora hanno una "Piazza più grande" dove far esplodere il proprio eco ( ed il proprio ego). Nè più nè meno, però, quando parliamo in pubblico - o scriviamo per il pubblico - dovremmo ricordarci sempre di chi abbiamo davanti, e di chi ci guarda, e magari non parla ma valuta e giudica. E reagisce.
Abbiamo astio per qualcuno?Scriviamocelo nei nostri diari cartacei e lasciamo stare il web che è un luogo, un complesso di luoghi, molto piccolo in effetti.
Questo non vuol dire non criticate, ma fatelo con argomenti, senza seguire la vostra -nostra-"Pancia" come è stato sopra accennato... Purtroppo la scrittura sui social è molto emozionale. E c'è gente che per un like venderebbe qualunque balla ( e la vende). - e tralasciamo chi lo fà VOLONTARIAMENTE per usare le nostre quotidiane paure e rabbie, ciascuno di noi le ha, come punto di appoggio per sollevarsi ai più alti vertici dello stato, ovviamente, in nome e per conto della "volontà Popolare".
Detto ciò al nostro negli ultimi anni non ne va bene una. E' sempre nell'occhio del ciclone.
Peccato che poi non sospendano gli account di chiunque offenda e/o accusi ingiustamente...
Anche questo è vero.
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