Netflix ha finalmente mostrato il primo trailer (doppiato in inglese) del tanto atteso remake in CG di Knights of the Zodiac: Saint Seiya confermando che debutterà nell'estate del 2019.
Qualche giorno fa la stessa Netflix aveva sottolineato che l'anime sarà trasmesso in tutto il mondo mostrando anche il poster promozionale
Yoshiharu Ashino (Mahou Shoujo Tai Arusu, CROSS ANGE) dirige la serie presso Toei Animation. Eugene Son (Duel Masters) è lo sceneggiatore capo ed editor per il progetto. Terumi Nishii (Le Bizzarre Avventure di JoJo: Diamond Is Unbreakable, Penguindrum) disegna i personaggi e Takashi Okazaki (mangaka di Afro Samurai, character designer di Summer Wars) disegna le armature.
Il manga originale di Kurumada è stato pubblicato dal 1986 al 1990. Il manga ha ispirato numerose serie animate, OAV e film, oltre che manga spinoff. Ricordiamo inoltre che il 10 dicembre è atteso l'anime per Saintia Sho ed anche un live action made in Hollywood.
Fonte Consultata:
AnimeNewsNetwork
Trailer con i sottotitoli italiani
Qualche giorno fa la stessa Netflix aveva sottolineato che l'anime sarà trasmesso in tutto il mondo mostrando anche il poster promozionale
I primi 12 episodi copriranno dalle Galaxian Wars alla saga dei cavalieri d'Argento, ogni episodio durerà 30 minuti.
Trama: Knights of the Zodiac: Saint Seiya segue le moderne avventure di giovani guerrieri chiamati "Cavalieri", protettori giurati della reincarnazione della dea greca Athena . Ogni cavaliere indossa un'armatura potente basata sulla costellazione zodiacale scelta ed è conosciuto come il Cavaliere dello Zodiaco. Ognuno di loro aiuterà Athena a proteggere l'umanità dalle forze che la vogliono annientare
Yoshiharu Ashino (Mahou Shoujo Tai Arusu, CROSS ANGE) dirige la serie presso Toei Animation. Eugene Son (Duel Masters) è lo sceneggiatore capo ed editor per il progetto. Terumi Nishii (Le Bizzarre Avventure di JoJo: Diamond Is Unbreakable, Penguindrum) disegna i personaggi e Takashi Okazaki (mangaka di Afro Samurai, character designer di Summer Wars) disegna le armature.
Il manga originale di Kurumada è stato pubblicato dal 1986 al 1990. Il manga ha ispirato numerose serie animate, OAV e film, oltre che manga spinoff. Ricordiamo inoltre che il 10 dicembre è atteso l'anime per Saintia Sho ed anche un live action made in Hollywood.
Fonte Consultata:
AnimeNewsNetwork
Discorso inutile. E' una questione di mettersi dalla parte nipponica, nella prospettiva di chi crea e gestisce questi progetti..Avrebbe dovuto pensarci l'autore del manga a suo tempo a rimarcare le differenze in modo più accentuato..( come fatto con Cyborg 009, ricordate ?) Ma all'epoca aveva ben altre necessità ed esigenze, il manga dei CDZ era un manga di rottura con la tradizione.
Cambiare oggi sarebbe impossibile
Il ragionamento parlando da azienda ha senso ma solo se si ci riferisce a una serie nuova: è stato più e più volte provato in passato che quando si va a toccare brand storici, che sia per motivi di "ammodernamento" o più becero "Political correct", il prodotto o perde i suoi valori originali e viene dimenticato o viene demolito dai fan e viene dimenticato lo stesso. Se ne vedono in continuo di esempi come questo, non sono operazioni che vanno a buon fine anche allontanandosi dal mondo anime: guardate che fine ha fatto un certo storico titolo pc annunciato su mobile in queste settimane...
Non ha senso farlo con una serie come i Cavalieri dello Zodiaco. Il merchandise relativo è fidelizzato da anni con gli stessi modelli che tutt'ora appaiono nelle nuove serie.
No scusa, mi sono spiegato male. Intendevo l'opposto, sarebbe un problema non rappresentare tutte le etnie?
Per altri in un franchise in cui i personaggi non lasciano trasparire quasi niente di geograficamente localizzabile?
Oggi sì e difatti è uno dei problemi dell'animazione giapponese.
Secondo me sono da rispettare in questo, non si fanno tutti i casini mentali che si fanno gli americani e nelle loro serie ci mettono chi vogliono loro che nel 90% dei casi sono giapponesi, bianchi, eterosessuali e mi sembra che la gente gli anime li guardi lo stesso senza che ci sia molto da ridire. Sinceramente spero proprio che la moda del politicamente corretto non li raggiunga mai...
Poi ci mancherebbe altro che l'autore non possa inserire varie etnie e correnti di pensiero all'interno delle sue opere (qualcuno ha detto Fullmetal Alchemist?) ma deve essere una scelta solo e soltanto di chi la serie l'ha ideata e non un'imposizione dall'alto che se no la gente si lamenta nei forum e ti querela
Allora su questo dissentiamo. Io non penso che sia un obbligo o che sia meglio rappresentare tutti. È ciò che si deve raccontare a deciderlo, non una lista di finta correttezza che non fa bene ne all'opera ne a chi finge di rappresentare. Si deve poterlo fare, ma non deve essere un obbligo.
L'animazione giapponese è stata all'avanguardia su tanti tempi o rappresentazioni per certi versi, mentre per altri assolutamente no. Ma non mi aspetto nemmeno da quella americana lo stesso discorso. Se prendiamo Avatar come esempio è stato un caso raro e particolare prima ancora che certe politiche facessero il loro ingresso in modo così dirompente anche cavalcando l'onda di altri casi. Le serie tv ne stanno soffrendo molto di più.
Io non ho il bisogno di essere rappresentato in tutto (anzi, a volte è bello proprio vedere aspetti diversi che non conosciamo). Non mi aspetto di vedere un italiano in un prodotto giapponese ad esempio. Preferirei di gran lunga essere rappresentato dai nostri politici
Rispettare?Sono rimasti agli anni '90 e gli americani non si fanno casini mentali, hanno evoluto una caratteristica che gli stessi giapponesi hanno sdoganato ( cast di personaggi ampio con varie caratteristiche ). E no, la gente gli anime non li guarda lo stesso. Da quanti anni un anime non ha un successo planetario come, ad esempio, Naruto? Alla fine di Adventure time Facebook è stato intasato di post al riguardo, anche se non seguivi la serie sapevi che era finita. Una serie che è durata otto anni ed ha creato un marasma simile.
Contenti loro di essere l'ultima ruota del carro.
In Shingeki no Kyojin gente di colore non ne ho vista ma mi pare che in America venda lo stesso
Gli obblighi li da il pubblico ed esso ha decretato di preferire una maggiore diversità dei personaggi.
Tu sei rappresentato in tutto. Sei ( presumo ) maschio, bianco ed etero. Il 90% dei prodotti fino ad oggi è stato dedicato esclusivamente a te.
Anche Batman se è per questo e non ci sono neri a parte la spalla inutile che infatti è stata silurata. Un successo non fa la media eh. I giganti poi sono l'esempio perfetto. Dopo la prima serie le successive hanno avuto un impatto infimo. Adventure Time dopo 8 anni ha intasato internet.
Non è il pubblico a deciderlo. Non viene nemmeno data la scelta oggi. Per quello c'è questo malcontento generale in questo ultimo periodo.
Oggi troppo spesso ci si accorge quando alcuni elementi sono infilati a forza in una storia. Io non chiedo altro che questi avvengano naturalmente e per esigenza dell'autore, non per motivi esterni.
E se non fossi queste tre cose? Dici che potrei pensarla a questo modo solo in virtù di questi fattori? Quindi ad una ragazza ad esempio non può piacere un certo prodotto perché qualcuno ha decretato che non sia dedicato a lei? Ho diversi esempi reali che provano il contrario.
Inoltre, le tre caratteristiche di sopra, dove sono rappresentate in prodotti nipponici?
A questi aspetti mancano poi anche età e tratti caratteriali. Mi pare che questa generalizzazione del maschio bianco etero sia un po' datata ormai.
Fanno quello che è stato benissimo espresso da south park in un episodio, quando per motivi di razzismo a South park hanno cambiato la bandiera del paese da così: [img]https://vignette.wikia.nocookie.net/southpark/images/0/0f/Picture_kjhj.png/revision/latest?cb=20160606204829[/img]
a così:
[img]https://vignette.wikia.nocookie.net/southpark/images/8/85/TheNewerFlagSP.png/revision/latest?cb=20160711173603[/img]
mettere neri ed asiatici nei film è una coda di paglia.
Boku no hero Academia. Gli americani è da tre anni che ne vanno pazzi ed è proprio il caso di dire che vengono rappresentate tutte le razze. In misura minore ma neanche tanto gli anime di Jojo, e di nuovo, diverse etnie e ambientazioni ogni serie. E meme ovunque.
Ma lo stesso Saint Seiya, ai tempi, aveva Saints addestrati in diverse parti del mondo con differente background culturale: Shinryu Cina, Seiya la Grecia, Hyoga la Siberia etc.
Non limitiamoci agli esempi che ci fanno comodo per sostenere la propria tesi. Non era necessario Shun donna perché l'originale ha già tanti personaggi femminili presenti e forti: nel primo arco Marin e Saori si vedono più di Ikki, per dire.
E' una serie dall'impianto molto vecchio, più vecchio di quel che sembra. Più vecchio degli anni '90 (che non c'entrano nulla con Saint Seiya, nel 1990 è finito ), anche più vecchio degli anni '80 in cui è uscito, dato che il tipo di disegno è molto più retrò. Così come molto retrò è lo stile della narrazione, con una storia che nasce dichiaratamente dall'influenza di Ashita no Joe tanto da scopiazzargli pari pari un dialogo (e il protagonista rozzo e ribelle che si fa strada da solo nella vita e tratta a pesci in faccia la ricca ereditiera...) e va avanti ad orfani maltrattati, violenze varie e cose assolutamente poco digeribili per il pubblico dei giovani d'oggi.
Senza contare che Saint Seiya, nonostante la grande mole di combattimenti, non è Dragon Ball: gli scontri sono tanti ma si risolvono con uno o due colpi, nel frattempo tremila flashback, dialoghi, scontri ideologici, riferimenti continui a cose culturali. I giovani d'oggi, cresciuti con l'azione semplice e sfrenata di Dragon Ball, non sopporterebbero tutte le ciance di Shaka sui sei inferni del Buddhismo o Ikki che cerca di allontanarsi da Shaka ma poi si ritrova a girare intorno sulla mano del Buddha, e tanti altri dialoghi simili di cui Saint Seiya (nella sua versione originale) è costellato. Per far piacere Saint Seiya ai giovani d'oggi devi togliere tutto questo, come è stato fatto dalle incarnazioni più recenti che non inserivano troppi elementi mitologici o culturali aldilà del nome della costellazione, ma spogliare Saint Seiya di questo suo elemento è un po' come snaturarlo, rendendolo una serie di tizi in armatura che si picchiano qualunque.
Ancora, tutti ricordano con estremo effetto e piacere la parte delle Dodici case, ma non si può narrare solo quello. Serve, prima, presentare i personaggi e far sì che lo spettatore ci si affezioni, e questo avviene, nell'opera originale, con una parte introduttiva abbastanza sconclusionata e inventata sul momento, dove la trama fatica un po' prima di giungere ad una direzione coerente e nel frattempo si passa da un torneo di arti marziali alle battaglie coi cloni malvagi (idea scontata e scemina, ma quegli scontri servono per presentare i personaggi e formare il gruppo). Nel caso di una nuova versione, dunque, la parte iniziale va un po' riscritta (e condensata in soli 10-12 episodi, che non è facile) per renderla più coerente e accattivante, non è facile e non so se il gioco varrebbe la candela.
In Giappone, Saint Seiya è un brand esclusivamente per adulti, i ragazzi hanno altro di molto più simile ai loro gusti. Tuttavia, vista l'enorme popolarità che ha in Europa e Sud America, forse questa nuova versione potrà piacere ai giovani all'estero, chissà. Brutta computer grafica (coi disegni di Shingo Araki non c'è proprio partita) e Shun donna a parte, pare comunque piuttosto fedele, quindi sono curioso di vedere cosa ne uscirà fuori. Vedremo.
Secondo me il film Live Action che dovrebbe uscire nel 2020 avrà una trama simile a questo reboot remake.
Questo remake come ha detto Netflix e Toei è stato realizzato soprattutto per i fans occidentali/ Americani per tentare di portare un prodotto nuovo in America.
Questo remake potrebbe avere molto probaiblmente varie stagioni, a differenza per esempio di Saintia Sho che probabilmente sarà un flop in Giappone e non faranno mai una seconda serie.
Per dare giudizi su questo nuovo prodotto attendo di visionarlo. Per ora mi sento di dire che ha degli sfondi molto belli, la grafica CGI sui personaggi mi lascia un po' dubbiosa però.
Direi anche lo spinoff non canonico chiamato Lost Canvas, che in Giappone come ci dicono i dati di vendite dvd e bluray non sé lo sono filato nessuno, un flop commerciale.
Di Saint Seiya le cose che sono sempre andate molto bene commercialmente parlando sono i modellini, quelli sono sempre stati un must Commerciale per i produttori Giapponesi, un enorme successo commerciale sopratuttto quelli della serie classica.
Un vero peccato, Lost Canvas meritava un'accoglienza migliore aveva ottime idee
Ma anche no. La trama praticamente la si conosceva già dalla serie classica, cioè la trama di base di LC era tutta già presente nella storia originale di Saint Seiya, già si sapeva come tutto LC sarebbe andato a finire addirittura con alcune situazioni ben precise e delineate nel dettaglio già dal manga/anime classico.senza considerare che anche Hades e gli Spectres cioè gli antagonisti erano già stati mostrati nella serie originale. Alla fine non è niente di nuovo.
Se vogliaomo parlare di serie originale io ho trovato molto più originale Omega, dove ci sono diverse cose molto originali, ma alla fine non mi è piaciuta come serie però.
Per me la serie classica animata di Saint Seiya è innarivabile, Araki/Kurumada/Toei al tempo fecero una magia, regalandoci una delle serie animate più apprezzate di sempre, infatti l'anime classico di Saint Seiya ovunque vai, in qualunque sito di anime ti imbatti è sempre inserito tra le prime posizioni di gradimento.
Ovviamente il tempo passa, è le generazioni di oggi vogliono prodotti più veloci e meno impegnativi da seguire. Questo serie in CG come ha dichiarato Netflix e Toei è visto in quest ottica. Prodotto velocete, dinamico per le generazioni moderne
Infatti il problema di operazioni simili, e intendo fatte da tutti non certo solo quelle di netflix, sta proprio qui.
Quanto sia sensato lavorare su remake per sfruttare economicamente un brand, essendo poi costretti o ai rigidi paletti del tempo che fu o a stravolgere l'opera originaria per modernizzarla e farla diventare guardabile (se non apprezzabile) alle nuove generazioni.
Ciò non significa che tutti i remake siano inutili o trascinino questi problemi.
In alcuni casi c'è sufficiente spazio di manovra per poterlo fare in altri semplicemente no.
Questo a prescindere da cambi di sesso, di razza, di religione, di animazione.
Ma dove?! Cassio è un santo nero, I santi neri sono energumeni vestiti da Bane di Batman, l'armatura si evoca con una targhetta e per qualche strana ragione i cavalieri combattono l'esercito nel deserto tra carrarmati e elicotteri... la maggior parte del trailer sono cose inventate di sana pianta.
Oltre a questo aggiungo: il 1990, quando finisce Saint Seiya, è anche l'anno dove una delle serie di punta di Jump è Stardust Crusaders, la terza parte delle Bizzarre Avventure di Jojo. Che è una serie, un po' come tutto Jojo, che per certi versi è l'esatto opposto del manga di Kurumada: scontri lunghi e spettacolari, plot riassumibile in tre righe per dare enfasi all'azione, personaggi conciati in maniera eccentrica con i muscoli rigonfi e disegnati in maniera spigolosa (c'è Tetsuo Hara, ma in quegli anni anche il fumetto mainstream americano più o meno verteva su quei trend con i vari Jim Lee, Todd McFarlane e Rob Liefeld - per dire, Ciclope degli X-Men, uno che fino a quel momento era sempre stato magro ed aveva il soprannome di "slim", si era ritrovato con dei pettorali che ci potevi appoggiare un bicchiere sopra...poi vabbè, dalla quarta serie di Jojo i muscoli cominciano a sparire ma è un altro discorso) e che al buddismo preferiva una mitologia molto più "pop", quella delle mode occidentali.
Ma anche messa a confronto con shonen a base di folklore giapponese dell'epoca, e naturalmente parlo di Yu degli Spettri e Ushio e Tora, ti accorgi di come SS aveva un'impostazione che al periodo della sua chiusura era un po' desueta. La qual cosa non è necessariamente un difetto.
Che è poi il motivo per cui Jojo va benissimo così com'è a 30 anni di distanza mentre i Cavalieri un po' risentono degli anni che portano: l'immediatezza, il fatto che bastano poche pagine e le stramberie di Araki ti risucchiano subito; col manga di Kurumada invece devi lasciar sedimentare un poco, e i meno pazienti rischiano lo sbadiglio facile.
Perché noi quando pensiamo ai Cavalieri pensiamo allo sdoppiaggio nostrano, al linguaggio aulico e a Foscolo, ma Saint Seiya in Giappone è un'altra cosa e bisogna tenerne conto.
Ma pure Kinnikuman se per questo.
Ah ah ah ah ah ah. No. Sul serio ma vi ricordate cosa era Naruto ai tempi d'oro? Ma anche Fullmetal alchemist eh.
Appunto, ecco una serie che funziona. Fortunatamente una serie vecchia che è godibile ed attuale ancora oggi e per questo funziona.
Ma che vuol dire che Marin e Saori si vedono più di Ikki, ovviamente questo non si mostrava troppo, era il cattivo finale della prima parte XD. Le donne nei cavalieri dello Zodiaco ( la saga originale ) sono sempre state inutili. O donzelle da salvare o fidanzate che attendono trepidanti l'eroe o maestre che tempo di finire l'addestramento lasciavano la scena all'allievo ( maschio ) che avrebbe risolto la situazione.
Pensa che Lady Bug ha una grafica simile ed ha avuto un successo enorme.
Bisogna valutare cosa vogliono le nuove generazioni.
In Italia un anime cone MHA fa su Ita2 meno di 100 mila spettatori, Lady Bug su Super ha fatto mezzo milione di spettatori.
Va be non diciamo cose inesistenti.
Marin e Shaina menano come un fabbro nella serie classica, uccidono persino guerrieri maschi.
Saori salva il mondo per tre volte, è non sto esagerando, salva proprio l'intero pianeta Terra per 3 volte.
Sé questo è essere inutile, allora non immagino quanto siano inutili i personaggi di jojo o altri manga che non salveranno mai il mondo, tantomeno per 3 volte.
Che problema cè ? Vuoi mettere una bella storia d'amore con Pegasus !!!!!! e il fratello geloso !!!
Le nuove generazioni non "vogliono" nulla in particolare, si guardano quello che c'è, come facevamo noi all'epoca. Quindi se gli dai Ladybug si guardano quello, perché in fondo è carino. Ma guarderebbero credo pure le Pretty Cure, se trasmettessero tutte le serie.
Negli usa ho qualche dubbio, io ci sono stata in usa l'anno scorso, è ci tornerò nel 2019,è tutta questa gran diffusiine di manga e anine Giapponesi non l'ho proprio vista.
Nelle tv usa ho sempre e solo visto prodotti americani, è neile fumetterie i manga erano relegati ad un cantuccio piccolo e isolato del negozi, che invece erano stra pieni di roba americana.
Magari doppiassero le ultime serie delle pretty, io le ho trovate molto ben fatte.
Ci sono dati e articoli di giornali importanti , non fidarti della sola esperienza personale fatta con dei "viaggi" .....
https://www.publishersweekly.com/pw/by-topic/industry-news/comics/article/75066-nycc-2017-manga-sales-continue-to-rise.html
è pieno di articoli simili e ne ho preso uno a caso , ne avevo letto uno anche su forbs
Si lo so, però io in America ci rimango per 2 mesi all'anno quasi ogni anno, quindi ho potuto vedere cosa c'è li, florida sopratutto. È sinceramente tutti sti manga e anime diffusi non li ho proprio visti. Fai il conto che in 2 mesi gli unici anime che ho visto lultima volta in tv era una vecchia serie pokemon.
C'è più roba qui in ita che li, ma sicuramente. Forse la diffusione riguarda solo alcuni stati americani, non tutti.
I manga poi praticamente le fumetterie ne avevano 4 in croce.
Io concordo con chi in precedenza ha affermato che Andromeda è un personaggio particolare, un character maschile con un suo carattere, molto diverso dallo stereotipo del cavaliere virile e potente di default. Netflix purtroppo non ha compreso il messaggio che probabilmente Kurumada voleva dare con il fratello di Phoenix: un ragazzino timido e debole che con il trascorrere del tempo diviene un grande eroe.
Va detto che in generale è il mercato fumettistico americano che sta cambiando, con Marvel e DC che stanno diventando sempre meno i pilastri principali dell'industria dei comics e i manga e le graphic novel (specie quelle per il pubblico young adult; c'è un'autrice di GN per ragazzini che si chiama Raina Telgemeier le cui opere vendono tantissimo; per la sua prossima graphic novel si parla di una prima tiratura di un milione!) assumono sempre più peso; e poi c'è il pubblico che pubblico che preferisce sempre più le librerie e il digitale alle fumetterie classiche.
Ma se la Marvel da sola detiene il 40% delle pubblicazioni mentre la DC il 30%. Praticamente tutte le altre case editrici si devono dividere una percentuale pari a ciò che vende la sola DC.
Guarda che sono gli autori giapponesi ad aver deciso, non Netflix.
Ma anche no, ogni epoca ha gusti diversi e i media si adeguano di conseguenza.
Il cinema sta morendo, solo quest'anno la sola Disney ha guadagnato svariati miliardi con appena tre film.
Uao, tra un cavaliere d'oro e l'altro sconfitti in scontri epici dai bronzini c'è un episodio in cui le fantastiche Marin e Shaina ammazzano dei minions senza volto. Caspita.
Sì,stai esagerando. Saori dopo essersi fatta salvare come sempre alla fine fa qualcosa di divino. Grande Saori, vera eroina della serie.
Occhio però che questo discorso vale con il cosiddetto direct market e cioè le fumetterie specializzate (per intenderci, i negozi tipo il Sotterraneo dell'Androide dei Simpsons). Io parlavo del mercato relativo alle librerie, che differisce notevolmente dall'altro.
https://goboiano.com/viz-manga-sales-are-destroying-dc-marvel-in-comic-market/
"In the book channel, VIz is biggest book publisher with 23% market share. DC 14% Marvel 10% other 25% "
Vero anche questo
Su questo non ci piove, era solo una considerazione sui miei gusti a livello di grafica (e non di trama visto che da adulto non vedo come possa apprezzare gli shonen per quattordicenni)..E' ovvio che essendo di un'altra generazione, personalmente preferisca anime in cui si scorga il più possibile la "derivazione" dall'opera cartacea (cosa poco compatibile con la cgi attuale); è pacifico che il mercato e la domanda vada verso questo tipo di prodotto, anche più economico da produrre
Fermo restando che i giapponesi non sono intoccabili e di errori ne fanno, ma gli sceneggiatori di questa non erano americani?
Sceneggiatori sì ma tutto il resto è composto da giapponesi che dovrebbero ( tutti )far capo alla Toei. Netflix di suo non mette mai il becco ( se non per imporre la chiusura di un progetto), bisogna vedere chi prende le decisioni nel team della serie.
A prescindere sono basito dalle motivazioni portate per un cambiamento tanto radicale. Peggio ancora se arriva da chi culturalmente vicino alla serie.
La cosa per cui rimanere basiti è il cambiamento proprio in virtù delle motivazioni. Serviva una donna. Ok, tanto il sesso dei protagonisti non è essenziale per la storia. A parte Andromeda. Perchè Andromeda proprio in virtù di maschio rende la propria caratterizzazione efficace. A differenza degli altri bronzini che vanno, volgarmente parlando, a cazzo duro contro il nemico perchè in quanto baldi giovani eroi devono farlo lui è titubante. Perchè sa di essere potente ( di fatto la nebulosa di Andromeda è l'attacco più forte ) e che la sua forza può uccidere l'avversario e lui non vuole questo perchè rinnega la guerra. Viene preso in giro dal fandom proprio perchè "femminuccia" quando invece è il più consapevole e dimostra soltanto che certe caratteristiche non sono ad appannaggio di un solo sesso. Caratterizzazione buttata nel cesso perchè " va beh, è vestito di rosa ed è un frignina, fate lui femmina ".
Di fronte a questo obbrobrio le parole di Kurtz sono l'unico commento possibile.
Ma chi te lo ha detto ?
Secondo te perché Netflix ha messo sceneggiatori occidentali se non per fare un prodotto di loro gusto (americano ?), senza riferimenti alla cultura nipponica, senza gag a sfondo sessuale ,senza violenza, senza valori nipponici e insomma, tutto quello che gli ynkee aborrano dalla animazione made in USA mainstream ?
Perché Netflix punta la mass market, ha comprato SS per i trascorsi del merchandising pazzesco che c'è stato dietro, e vogliono provare a ricreare il fenomeno .
Hanno pure detto che Toei era dubbiosa su Shun femmina ma poi hanno approvato lo stesso, segno che alla fine paga e decide Netflix.
Discorso diverso per Devilman , dove l' Nagai e Dynamic hanno voluto controllare tutto dandolo in mano a soli giapponesi ( lo stesso Nagai disse anni fa in un intervista, che non avrebbe mai concesso i diritti a una compagnia occidentale a meno di non avere lui il controllo di tutto, perché di loro non si fida )
Quin evita di spacciare come sempre per vere tue opinioni personali , generando solo confusione.
È quello che sto dicendo io. Fermo restando che secondo me il sesso dei personaggi deve rimanere quello a prescindere perché almeno per come è stata concepita la storia ci sono regole per cui le saint devono essere mascherate e sono un'eccezione. Andare a cambiare a ritroso non ha senso e toglie anche lo spessore ai pochi personaggi femminili che c'erano nella storia. Riguardo a Shun è proprio come dici, per lui è fondamentale tale caratterizzazione, importante poi anche per Hades (il meno belligerante e più sensibile che diventa il dio della morte). Il fatto che poi cambiandone il sesso vogliano anche cambiarne il carattere è l'errore più grande.
Lo hanno anche detto in una dichiarazione di mesi fa, che questo anime in cg di Netflix nasce perché negli anni 80 la serie ha avuto un boom commerciale pazzesco con merchandising diffuso in tutto il mondo, è che ora volevano proporre un prodotto moderno per i ragazzini di oggi occidentali, è visto in quest'ottica.
La politica aziendale Netflix. Esattamente come che so, in Disney non puoi mostrare sangue oppure non puoi "macchiare gli eroi" ( motivo per cui ad esempio anni fa cambiarono il finale del film di Kim possible in cui lei uccideva la nemica)
Cartoni americani visti negli ultimi anni zero vero?
Certo, Netflix decide ed infatti ha permesso alle Wakowsky (quelle di Matrix, non penso di aver scritto il cognome in modo giusto) di continuare Sense 8 nelle modalità stabilite dalla prima stagione nonostante questa si sia rilevata un fallimento. Ovviamente poi hanno interrotto la serie (di certo non finanziano per la gloria ma per per gli introiti) ma hanno dato piena libertà alle due per la seconda stagione, con il monito della cancellazione se non si fosse rivelata di successo.
Perché invece non ti informi invece di dare per scontato Netflix cattiva bu hu quando le sue direttive sono chiare e riscontrabili?
IL fatto è che io le cose le so, mica come te che paragoni i Wachosky ( gente che grazie al loro nome fanno un pò il cacchio che vogliono ad Hollywood ) con la Toei e Kurumada , di cui agli yankee frega zero .
Basti pensare come i Wachosky siano riusciti a farsi dare un budget inaudito per una serie tv, che se li avessero spesi per stò SS, sarebbe venuto fuori un kolossal stile Pixar .
Basta vedere vaccate come il live di Death Note per capire come Netflix metabolizzi i prodotti giapponesi in americanate di dubbio gusto.
Il SS Netflix sarà una roba innocua e per tutti stile Lady Bug (anche quello Toei in collaborazione con la Francia ), per vendere pupazzetti, credere che sarà qualcos' altro nello stile della vecchia serie ( di cui Toei aveva quasi fatto sparire il sangue nella serie Hades ) , o una roba alla Horse Bojackman come credi te , è pura follia (ma tutto quello che dici, è follia )
Fanno così il cazzo che vogliono che gli hanno stoppato la serie alla seconda stagione XD. E la Toei è così ininfluente che ha imposto le sigle originali per Dragon Ball. XD. I cavalieri dello Zodiaco sono uno dei franchise più importanti all'estero ma ehi, niente di serio XD.
Ed appunto per questo i patti erano chiari, o la serie sfonda o te la seghiamo.
Voltron invece? Ah no ma questo l'ha fatto Dreamworks. Però va su Netflix quindi secondo la tua logica è di Netflix. Non ti esplodono i neuroni di fronte a tutta la tua incoerenza?
E tutta questa vaccata come l'hai tirata fuori visto che ho solamente criticato questa serie dei Cavalieri? XD
inutilità dei bronzini di riserva
subalternità di Tisifone e Castalia dopo i cavalieri d'argento
L'aspetto e la coerenza dei sopracitati cavalieri
i cavalieri neri... imbarazzanti!
Gente a caso che non dovrebbe esserci: il maestro di Ikki cosa diavolo era?, David Bowie di ghiaccio?
Tutta la storia del grande sacerdote che era fatta malissimo.
A partire dall'introduzione di Ioria, la serie originale è perfetta, si occupassero del restiling delle due saghe precedenti e di Poseidon, invece di perdersi sulle pu***nate da Justice warriors
Se eri tu , manco ti davano un decimo dei soldi che hanno dato ai Wachowski per produrre la serie tv più costosa della storia .
Capito a cosa serve il nome ?
Poi se non tira, è chiaro che si sega.
Dragon ball SUPER mica lo ha prodotto Netflix, quindi quest' ultima non può imporre nulla ( sempre se vera stà storia delle sigle, e non la solita leggenda urbana del web )
Invece per questo SS i soldi li ha cacciati fuori lei ( e lo distribuisce pure ), quindi ha l'ultima parola su tutto .
Mi esplodono i neuroni nel cercare di capire i tuoi filmini mentali senza capo nè coda.
Perché hai criticato la mia teoria che Shun donna è una censura per non mostrare un personaggio ambiguo in un cartone per ragazzini occidentali.
E hai tirato fuori esempi di animazione adulta rivolta a un target completamente diverso....
Probabile...Oh beh, ha pestato la coda alla fanbase sbagliata evidentemente!
Si, ma la gente non ha capito che sono proprio i prodotti così che tirano, stavo vedendo in tv un cartoon americano in CG trasmesso da rai gulp, che è arrivato alla 5° stagione, per quasi 100 episodi, realizzati in tipo un paio d'anni. In animazione tradizionale giapponese con cavolo che l'avrebbero fatto per via dei costi eccessivi.
Questo perchè con la CG risparmiano tantissimo, cioè è molto cara all'inizio, ma poi una volta sviluppati i modelli è molto conveniente.
Vedrai che di questo SS CG realizzeranno vari stagioni, perchè ora che hanno fatto i modelli è economico farle per loro.
Questa è ottica commerciale.
Comunque Hades è seria classica.
Comunque anch io penso che faranno tipo 3 o 4 stagioni da 12 episodi, quindi tipo una cinquantina di episodi, cioè arriveranno a concludere la prima saga quella dei cavalieri d'oro, è poi si fermano.
Intendevo la serie televisiva classica, quella anni '80 che si ferma alla saga di Poseidone, poi certo, il manga è un tutt'uno.
Ci starebbe pure meglio : non stravolgerebbero la storia più di tanto , e il legame tra lui con Pandora apparirebbe pure più coerente.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.