Sono passati poco più di 5 mesi dalla tragedia che ha colpito la Kyoto Animation, come vi avevamo detto il presidente Hideaki Hatta dichiarò, in un'intervista avvenuta due giorni dopo, che stesse considerando l'idea di far demolire quel che rimane dell'edificio per creare un parco pubblico con memoriale annesso.
Ormai tutti i sopravvissuti sono tornati a lavoro, l'edificio ormai sta per essere raso al suolo, tutto pronto per la completa demolizione che, come detto precedentemente, è attesa proprio per gennaio. Non si può sottovalutare nemmeno l'impatto emotivo devastante che si può avere nel vedere un qualcosa di simile, anche per questo l'idea di convertire delle macerie in un parco pubblico sembrava l'idea migliore, ma non per tutti.
La "chonaikai" (l'associazione del quartiere) di Momoyama-cho, del distretto di Fushimi di Kyoto, ha presentato una chiara richiesta per iscritto alla KyoAni chiedendogli di non iniziare i lavori, chiarendo di non volere assolutamente che venga istituito alcun memoriale in quella zona. La preoccupazione principale dell'associazione è che un memoriale possa attrarre continuamente tantissimi fan in pellegrinaggio: "se tante persone dovessero recarsi qui continuamente, la nostra vita pacifica verrà distrutta".
Quindi tutto da rifare? Bisognerà trovare una nuova idea o invece si riuscirò a continuare con il piano previsto?
Fonte Consultata:
Soranews24
Ormai tutti i sopravvissuti sono tornati a lavoro, l'edificio ormai sta per essere raso al suolo, tutto pronto per la completa demolizione che, come detto precedentemente, è attesa proprio per gennaio. Non si può sottovalutare nemmeno l'impatto emotivo devastante che si può avere nel vedere un qualcosa di simile, anche per questo l'idea di convertire delle macerie in un parco pubblico sembrava l'idea migliore, ma non per tutti.
il palazzo giallo è la vecchia sede
La "chonaikai" (l'associazione del quartiere) di Momoyama-cho, del distretto di Fushimi di Kyoto, ha presentato una chiara richiesta per iscritto alla KyoAni chiedendogli di non iniziare i lavori, chiarendo di non volere assolutamente che venga istituito alcun memoriale in quella zona. La preoccupazione principale dell'associazione è che un memoriale possa attrarre continuamente tantissimi fan in pellegrinaggio: "se tante persone dovessero recarsi qui continuamente, la nostra vita pacifica verrà distrutta".
Quindi tutto da rifare? Bisognerà trovare una nuova idea o invece si riuscirò a continuare con il piano previsto?
Fonte Consultata:
Soranews24
Via vai di gente a tutte le ore, andando a incidere sulla vita tranquilla, dove hanno acquistato o affittato la propria abitazione proprio per la vivibilità.
Lo si costruisce per "ricordare" tutte quelle persone che purtroppo hanno perso la vita ingiustamente. Ma alla fine che importa... sono passati mesi, si può dimenticare, chi se ne frega, pur di non vedere disturbato il proprio silenzio.
E per quanto sia stata una tragedia orribile non credo che ci sarà poi chissà quale afflusso di persone....qualche appassionato in commemorazione si, ma mica parliamo di centinaia di persone ogni giorno
Sappiamo tutti quanto gli otaku possano essere devastanti con la loro passione, in effetti il via vai di fan potrebbe rappresentare un grosso problema per chi in quelle zone ci vive.
Speriamo trovino un compromesso.
Davvero sono così ingenui?
purtroppo è vero, ma penso che un "pellegrinaggio" avverrebbe più per il simbolismo dell'attentato legato all'animazione che per i morti, ed p questo via vai di gente che temono i residenti
Detto questo, per fare un po l avvocato del diavolo, penso che comunque dietro quelle parole "distruggere la tranquillità etc" , ci sia l interesse di qualcuno o molti, non saprei, di costruirci qualcos'altro. Adesso non voglio dire che sia questa una cosa malefica o da grandi investitori, ma sappiamo tutti che gira cosa il mondo.
Ma de che, non vogliono che si costruisca nulla, o si fa il memoriale o nulla, mica è un quartiere commerciale
Mentalità campagnola e primitiva cosa XD ? E' un quartiere RESIDENZIALE ovvero c'è gente che ci abita. Non è un quartiere commerciale dove potrebbero esserci dei positivi risvolti economici. Cioè scemi gli urbanisti di tutto il mondo che evitano di porre luoghi di interesse dove abita la gente.
Ricerche sul paranormale?
Concerti di musica classica?
Giocare a Cluedo?
Sfilate di giovinotti in costume da bagno?
Sai che terrore!
eh parliamo di vecchioni che non vogliono manco sentire parlare e vedere gente camminare
Mi viene il sospetto che pure in Giappone esista il turismo del macabro e magari i residenti siano preoccupati più per quel tipo di avvoltoi che manco sanno il significato della parola rispetto.
Mi dispiace per loro. Fra una quindicina d'anni ricorderemo ancora questo evento, chi si oppone oggi sarà scomparso nella nebbia.
Io di assurdo non ci trovo niente. Ci sono persone che hanno acquistato e investito per poter, evidentemente, vivere in un quartiere considerato tranquillo. Inoltre il memoriale potrebbe attirare turisti non solo giapponesi, ma anche di altre nazioni, che spesso e volentieri sono più rumorosi e incivili del giapponese medio.
Mi spiace dirlo ma queste sono le obiezioni che fin troppo spesso sono utilizzate. Ma il Diritto di proprietà- ed anche il diritto alla quiete- devono cedere a interessi sociali superiori, ed anche qui ve ne sono in ballo.
Una soluzione? Creare un piccolo parco, ma temo che la "fame" dei palazzinari Jap sia identica a quelli dei nostri.
Il discorso "funzionerebbe" se stessimo parlando di un ridente paesello di campagna dove non passa anima viva invaso all'improvviso da una marea di turisti ma non è questo il caso. Sono comunque a Kyoto, i turisti ci sono già, stranieri e giapponesi. Aggiungere un memoriale alle centinaia di templi sparsi per la città non mi sembra un problema che possa "turbare la quiete" in maniera eccessiva.
Edit: quoto il commento di Debris appena sopra il mio.
Se una persona cerca la totale tranquillità si fa la casetta nel bosco, a mio avviso. Poi cosa credi, anche se non faranno il memoriale ci saranno sempre persone che visiteranno il luogo.
Ma no, in Italia avrebbero subito dato del complottista, fascista, razzista, maschilista o qualsiasi altro insulto a caso se qualcuno avesse fatto notare che lì le persone ci abitano e hanno il timore(fondato o meno)che il pellegrinaggio dei fans possa causare disturbi. Ovviamente so bene che c'entra niente l'essere o meno complottisti, fascisti, razzisti ecc, ma del resto ormai ste etichette vengono date così random.
Sia chiaro, penso che sia un bel gesto creare un memoriale per le vittime della Kyoani, ma credo di comprendere anche il punto di vista di chi ci abita. Si potrebbe in qualche modo trovare una soluzione chiedendo il parere dello stesso comitato del quartiere.
Guarda ci sono state anche quelle reazioni che tu citi in Sicilia ( la polemica riguardava se non erro il cosiddetto Albero Falcone ) ma ribadisco questo principio: il mondo NON finisce alla porta di casa nostra. E questo deve entrare nella capoccia di tutti. Se questi temono che il tutto venga trasformato in una baracconata pubblicitaria, con inquietanti eventi per vendere merchandising, è un conto.
Se questi hanno timore che una targa, un cippo, un paio di alberi, un piccolo museo, siano fonte di disturbo per la "Sacra Quiete".....( come sembra di capire), è tutt'altro.
Interessi sociali superiori? E chi decide cosa è superiore? Non si sta parlando di un progetto strategico di interesse nazionale(strade, energia ecc), quindi la voce delle persone che abitano quelle zone è giusto ascoltarla. Magari si può giungere a un compromesso. Poi ovvio non conosciamo bene tutta la situazione per poter farci un idea più completa.
Si e se il tutto si trasforma in una "baracconata pubblicitaria, con inquietanti eventi per vendere merchandising" dopo chi risarcisce il tutto? Chi si prende la responsabilità? E se il tutto porterà un via vai di turisti che disturbano e che hanno un senso del riserbo e un rispetto pari a zero? Vero, il mondo non finisce alla porta di casa nostra, ma non trovo nemmeno giusto di prendere decisioni su di un quartiere quando non ci si vive in quel quartiere.
Mi sembra un po', (ovviamente con le dovute grandi differenze del caso) quando in Italia ci si indigna nei confronti di chi non vuole i centri di accoglienza vicino alla propria casa o alle proprie scuole, poi vai a vedere e la maggior parte di chi si indigna NON vive quella situazione.
A me sembra che un semplice monumento non possa creare chissà quale via vai, quindi magari c'è qualcos'altro sotto, ma potrebbe darsi che noi non conosciamo il flusso di fans e appassionati che può generare una simile idea e magari i residenti sono intimoriti da questo. Oppure come è stato detto da qualche altro utente, c'è il timore che possa esserci un turismo del macabro e che una bella iniziativa possa trasformarsi in qualcosa di orrendo, come se questa triste storia non avesse già la sua dose di orrore.
Tornando in tema, uno può pensare che siccome siamo a Kyoto ci siano frotte di turisti in ogni buco.. ecco, non è per niente vero.. basta allontanarsi veramente di poco dalle zone turistiche per ritrovarsi in zone del tutto tranquille.. al limite del surreale direi, e a Tokyo ho visto la stessa cosa..
Probabilmente complice anche il caldo di metà pomeriggio, non abbiamo incontrato quasi nessuno per strada finchè non siamo arrivati davanti alla sede; li invece ne abbiamo visti diversi, non tantissimi ma sufficienti per costringere la guardia davanti all'ingresso a riprendere la gente che nemmeno rendendosene conto entrava nelle proprietà private dei residenti delle case accanto..
cercando di immedesimarmi il più possibile nei panni dei residenti del quartiere credo che loro in realtà vorrebbero poter dimenticare questa brutta storia perchè è stata una tragedia anche per tutti loro;
portare risalto alla cosa invece non farebbe che tenere vivo il ricordo e se portasse anche un flusso non indifferente di persone renderebbe tutto più difficile..
Se una cosa del genere fosse accaduta nel mio quartiere e mi chiedessero cosa vorrei che facessero... boh.. probabilmente si, sposerei l'idea del parco al posto dell'edificio, ma nulla di più, eviterei di inserire qualsiasi cosa che faccia riferimento all'accaduto, vorrei tenere il dolore privato, per quanto possibile..
Un memoriale forse potrebbe anche andare, ma solo in un secondo tempo, quando questo fatto sarà ormai caduto nel dimenticatoio dai più..
scusate il papiro che probabilmente in pochi leggeranno, me ne sono reso conto solo alla fine..
Io l'ho letto.
-il pellegrinaggio dei fan è inevitabile, anche se non venisse costruito il parco,
-fra i fan ci saranno persone educate che non disturbano e persone meno educate quindi indirizzare la cosa con la presenza del parco darebbe sicuramente la possibilità di guidare la cosa e gestirla.
-Oltretutto, se ho capito come funziona in Giappone, non essendoci piani regolatori un qualunque speculatore potrebbe arrivare e turbare la tranquillità della zona residenziale: non credo ci siano vincoli in tal senso: (i comitati di quartiere mi sembra siano nati proprio per arginare queste situazioni), ma non c'è un indirizzo legislativo preciso che fissino una zona come residenziale e vieti di cambiare le cose.
In linea generale le tragedie dovrebbero essere ricordate perché insegnano qualcosa, non dimenticate...
dopo il terribile rogo del cinema Statuto qui a Torino (l'anno era il 1983, io ero piccola ma ne ho ricordo, i morti furono 64) cambiò la normativa antincendio per le sale cinematografiche e questo ha reso le sale più sicure... non so se qualcosa del genere sia successo lì (e sarebbe un bel modo di onorare le vittime, secondo me...).
idem. ci sta , speriamo
Chi decide. Ottima domanda. Nel caso dell'Albero Falcone il ricorsuccio per farlo spostare, è stato respinto dalla magistratura a cui i cari condomini si erano rivolti.
Sono stati ascoltati, ma è stato considerato che l'intersse pubblico a ricordare le vittime della mafia, fà agio sulla necessità di "quiete e decoro" da loro invocate.
L'interesse nazionale, chiamiamolo così, è quello che portò alcune nostre navi da guerra nell'estremo oriente a salvare un pò di gente di una comunità indigena che aveva combattutto per le forze Occidentali ( rectius statunitensi) contro i vietcong, rischiavano la pelle.
Idem qualche anno dopo a Timor est.
Ce ne siamo presi parecchi. Oggi siamo in altro periodo ma i principi sono gli stessi.
Sì ok, ma non stiamo parlando di un parco a tema o del Museo Ghibli, ma di un parco un piccolo memoriale (che immagino sarebbe una monumento con targa etc), quante persone potrebbe attirare? 30 al giorno?
Magari nei primi periodi arriverranno centinaia di persone, ma l'affluenza calerà a picco dopo qualche mese e non credo che qualche decina di persone possano rovinare la quiete di un intero quartiere/isolato.
Contiamo anche che parliamo di uno studio relativamente piccolo come produzioni e fama, non è andata a fuoco la MadHouse o la Trigger.
Magari ci sarà un po' più di affluenza durante l'anniversario dell'incendio, ma niente di più.
In pratica i residenti ti sembrano dei "furbi" esagerati semplicemente basandoti su una tua idea di turismo.
30 persone al giorno dopo un paio di mesi e un centinaio al giorno all'apertura?
Mi sa che non abbiamo proprio la minima idea dell'affluenza, ne tanto meno del perchè dei residenti possano aver lamentela per un memoriale in zona.
Anche perchè immagino proprio che ci siano diversi uffici in zona e 30 persone le vedono già al giorno....
WTF?
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