23 maggio 2020, Tokyo: la giovane lottatrice di wrestling Hana Kimura (22 anni) viene ritrovata morta nella propria casa, probabile vittima di cyber-bullismo.
18 luglio 2020, Tokyo: l'amatissimo attore Haruma Miura (30 anni) si suicida nel proprio appartamento. Lo scopre ormai privo di vita il suo manager e, a dispetto di quanto inizialmente affermato, nessun biglietto d'addio è stato trovato a spiegare le ragioni del gesto estremo del ragazzo, all'apice di una brillante carriera.
14 settembre 2020, Tokyo: la famiglia dell'attrice Sei Ashina (36 anni) ritrova la giovane donna morta nella propria abitazione di Shinjuku.
27 settembre 2020, Tokyo: l'attrice Yuko Takeuchi (40 anni) viene rinvenuta senza vita nel proprio appartamento dal marito, dopo una giornata trascorsa apparentemente in serenità con la propria famiglia.
E' un tragico elenco, quello che si dispiega da qualche mese a questa parte nel mondo dello spettacolo nipponico, e che dopo il clamore della scomparsa di Hana Kimura e Haruma Miura vede aggiungersi quello di altre due celebri attrici, Sei Ashina e Yuko Takeuchi per l'appunto.
Sei Ashina era il nome d'arte scelto dalla giovane Aya Igarashi, originaria di Koriyama nella prefettura di Fukushima. La Ashina aveva debuttato come modella prima di diventare attrice, posando per le riviste CanCam di Shokakukan e Pinky di Shueisha; la fama in patria giunge con il ruolo di Hime nella serie TV Kamen Rider Hibiki, quindi con i drama Nobunaga no Chef, Tenno no Ryoriban, i film Genji Monogatari: Sennen no Nazo del 2011, Funohan - Impossibility Defense e sino al recente ruolo di Aoi Nagasawa nel film Perfect World, tratto dall'omonimo manga.
A livello internazionale tuttavia, la Ashina si fa conoscere soprattutto grazie al film Seta del 2007 con Keira Knightley, co-prodotto tra vari Paesi tra cui l'Italia e tratto dall'omonimo romanzo di Alessandro Baricco, musicato dal maestro Ryūichi Sakamoto.
Quanto a Yuko Takeuchi, il suo contributo nel mondo dello spettacolo può dirsi persino più vivido: originaria di Uwasa, nella prefettura di Saitama, raggiunge il successo con il ruolo secondario nel film cult Ring del 1998 e la serie TV mattutina Asuka di NHK del 2000. I ruoli interpretati in Yomigaeri, Ima ai ni yukimasu, Haru no Yuki, Cape Nostalgia le valgono la candidatura come Miglior Attrice ai Japanese Academy Awards, corrispondenti agli Oscar nipponici. Dal 2000 al 2010 non si contano i riconoscimenti ottenuti per le sue interpretazioni in film e serie TV varie; la Takeuchi ha lavorato anche come doppiatrice ai film Inside Out e Titanic.
Tra i ruoli più recenti ed apprezzati ricordiamo quelli nei drama Natsu no Koi wa Nijiiro ni Kagayaku, lo storico Sanada Maru del 2016, l'acuta versione femminile di Sherlock in Miss Sherlock del 2018, quindi il cameo nel lungometraggio The Confidenceman JP: Princess Hen uscito al cinema nell'estate 2020, film sequel di una popolarissima serie di Fuji TV, in cui aveva lavorato assieme proprio al recentemente scomparso Haruma Miura.
Per una triste serie di coincidenze, la stessa Ashina figurava tra i personaggi principali accanto a Miura nel drama Bloody Monday e nel suo sequel.
In entrambi i casi il dipartimento di polizia metropolitana di Tokyo ha avviato le indagini per vagliare ogni ipotesi, ma poiché la Takeuchi è stata ritrovata dal marito impiccata nella camera da letto dei due, pochi dubbi permangono sulle cause della morte, anche se non è stato rinvenuto alcun biglietto d'addio.
Secondo gli investigatori, al momento del suicidio il marito e i due figli erano a casa con lei: i quattro avevano cenato insieme, quindi la donna si era recata per prima in camera da letto. La Takeuchi si era sposata in seconde nozze lo scorso anno con il collega Taiki Nakabayashi, cui aveva dato un bimbo nato a gennaio 2020.
"E' successo così all'improvviso che siamo tutti sconvolti e rattristati dalla notizia," ha affermato un portavoce dell'agenzia Stardust Promotion per la quale la Takeuchi lavorava.
Le morti della Ashina e della Takeuchi non sono le sole, perché a quanto pare di recente in Giappone sono state trovate senza vita anche una reporter e altre due attrici, la prima di un reality show di Abema TV, mentre la seconda aveva avuto un ruolo secondario nel popolarissimo drama Hanzawa Naoki 2 da poco conclusosi, cui aveva preso parte in uno speciale cameo anche il doppiatore Mamoru Miyano.
Questa lunga sequenza di tragici fatti, di cui non si ricorda precedente memoria, è manifestazione di un disagio di tipo psicologico da tempo indubbiamente presente nel Paese del Sol Levante, tristemente 'famoso' per i numeri da primato nel tasso dei suicidi. Vi si riflette quanto esso sia un Paese dove le aspettative della società nei confronti del singolo siano elevatissime: più in alto si arriva dunque, come nel mondo dello spettacolo, e più la pressione giunge da tutti i livelli e la persona viene esposta più che mai agli occhi e al giudizio di chiunque, in una spirale potenzialmente sempre più soffocante, e dunque non più sopportabile.
Un aspetto, questo, che si fa quanto mai infido in un momento storico atipico come quello contingente, in cui i richiami al distanziamento sociale, e ad evitare le interrelazioni consuete, portano implicitamente le persone più sensibili ad acuire un senso di straniamento e solitudine percepito come più forte rispetto ad altre.
Sappiamo già come il Giappone non sia nazione in cui la salute mentale e psico-fisica vengano seguite e curate in maniera adeguata ed efficace; al tempo stesso segnali come questi, provenienti da un settore colmo di abbaglianti luci e pesanti ombre come quello dello spettacolo, fanno riflettere una volta di più in merito ad un macro-problema che, ci si augura, si possa iniziare a trattare con l'attenzione e il rispetto che sarebbero dovuti.
Fonti consultate:
The Japan Times
Twitter I, II, III, IV, V
18 luglio 2020, Tokyo: l'amatissimo attore Haruma Miura (30 anni) si suicida nel proprio appartamento. Lo scopre ormai privo di vita il suo manager e, a dispetto di quanto inizialmente affermato, nessun biglietto d'addio è stato trovato a spiegare le ragioni del gesto estremo del ragazzo, all'apice di una brillante carriera.
14 settembre 2020, Tokyo: la famiglia dell'attrice Sei Ashina (36 anni) ritrova la giovane donna morta nella propria abitazione di Shinjuku.
27 settembre 2020, Tokyo: l'attrice Yuko Takeuchi (40 anni) viene rinvenuta senza vita nel proprio appartamento dal marito, dopo una giornata trascorsa apparentemente in serenità con la propria famiglia.
E' un tragico elenco, quello che si dispiega da qualche mese a questa parte nel mondo dello spettacolo nipponico, e che dopo il clamore della scomparsa di Hana Kimura e Haruma Miura vede aggiungersi quello di altre due celebri attrici, Sei Ashina e Yuko Takeuchi per l'appunto.
Sei Ashina era il nome d'arte scelto dalla giovane Aya Igarashi, originaria di Koriyama nella prefettura di Fukushima. La Ashina aveva debuttato come modella prima di diventare attrice, posando per le riviste CanCam di Shokakukan e Pinky di Shueisha; la fama in patria giunge con il ruolo di Hime nella serie TV Kamen Rider Hibiki, quindi con i drama Nobunaga no Chef, Tenno no Ryoriban, i film Genji Monogatari: Sennen no Nazo del 2011, Funohan - Impossibility Defense e sino al recente ruolo di Aoi Nagasawa nel film Perfect World, tratto dall'omonimo manga.
A livello internazionale tuttavia, la Ashina si fa conoscere soprattutto grazie al film Seta del 2007 con Keira Knightley, co-prodotto tra vari Paesi tra cui l'Italia e tratto dall'omonimo romanzo di Alessandro Baricco, musicato dal maestro Ryūichi Sakamoto.
Quanto a Yuko Takeuchi, il suo contributo nel mondo dello spettacolo può dirsi persino più vivido: originaria di Uwasa, nella prefettura di Saitama, raggiunge il successo con il ruolo secondario nel film cult Ring del 1998 e la serie TV mattutina Asuka di NHK del 2000. I ruoli interpretati in Yomigaeri, Ima ai ni yukimasu, Haru no Yuki, Cape Nostalgia le valgono la candidatura come Miglior Attrice ai Japanese Academy Awards, corrispondenti agli Oscar nipponici. Dal 2000 al 2010 non si contano i riconoscimenti ottenuti per le sue interpretazioni in film e serie TV varie; la Takeuchi ha lavorato anche come doppiatrice ai film Inside Out e Titanic.
Tra i ruoli più recenti ed apprezzati ricordiamo quelli nei drama Natsu no Koi wa Nijiiro ni Kagayaku, lo storico Sanada Maru del 2016, l'acuta versione femminile di Sherlock in Miss Sherlock del 2018, quindi il cameo nel lungometraggio The Confidenceman JP: Princess Hen uscito al cinema nell'estate 2020, film sequel di una popolarissima serie di Fuji TV, in cui aveva lavorato assieme proprio al recentemente scomparso Haruma Miura.
Per una triste serie di coincidenze, la stessa Ashina figurava tra i personaggi principali accanto a Miura nel drama Bloody Monday e nel suo sequel.
In entrambi i casi il dipartimento di polizia metropolitana di Tokyo ha avviato le indagini per vagliare ogni ipotesi, ma poiché la Takeuchi è stata ritrovata dal marito impiccata nella camera da letto dei due, pochi dubbi permangono sulle cause della morte, anche se non è stato rinvenuto alcun biglietto d'addio.
Secondo gli investigatori, al momento del suicidio il marito e i due figli erano a casa con lei: i quattro avevano cenato insieme, quindi la donna si era recata per prima in camera da letto. La Takeuchi si era sposata in seconde nozze lo scorso anno con il collega Taiki Nakabayashi, cui aveva dato un bimbo nato a gennaio 2020.
Takeuchi Yuko (40) and Nakabayashi Taiki (35) in early June. They married in 2019 and their son was born in January this year. pic.twitter.com/Q6qM08wTKO
— unleashthegeek (@unleashthegeek) July 2, 2020
"E' successo così all'improvviso che siamo tutti sconvolti e rattristati dalla notizia," ha affermato un portavoce dell'agenzia Stardust Promotion per la quale la Takeuchi lavorava.
Le morti della Ashina e della Takeuchi non sono le sole, perché a quanto pare di recente in Giappone sono state trovate senza vita anche una reporter e altre due attrici, la prima di un reality show di Abema TV, mentre la seconda aveva avuto un ruolo secondario nel popolarissimo drama Hanzawa Naoki 2 da poco conclusosi, cui aveva preso parte in uno speciale cameo anche il doppiatore Mamoru Miyano.
Questa lunga sequenza di tragici fatti, di cui non si ricorda precedente memoria, è manifestazione di un disagio di tipo psicologico da tempo indubbiamente presente nel Paese del Sol Levante, tristemente 'famoso' per i numeri da primato nel tasso dei suicidi. Vi si riflette quanto esso sia un Paese dove le aspettative della società nei confronti del singolo siano elevatissime: più in alto si arriva dunque, come nel mondo dello spettacolo, e più la pressione giunge da tutti i livelli e la persona viene esposta più che mai agli occhi e al giudizio di chiunque, in una spirale potenzialmente sempre più soffocante, e dunque non più sopportabile.
Un aspetto, questo, che si fa quanto mai infido in un momento storico atipico come quello contingente, in cui i richiami al distanziamento sociale, e ad evitare le interrelazioni consuete, portano implicitamente le persone più sensibili ad acuire un senso di straniamento e solitudine percepito come più forte rispetto ad altre.
Sappiamo già come il Giappone non sia nazione in cui la salute mentale e psico-fisica vengano seguite e curate in maniera adeguata ed efficace; al tempo stesso segnali come questi, provenienti da un settore colmo di abbaglianti luci e pesanti ombre come quello dello spettacolo, fanno riflettere una volta di più in merito ad un macro-problema che, ci si augura, si possa iniziare a trattare con l'attenzione e il rispetto che sarebbero dovuti.
Fonti consultate:
The Japan Times
Twitter I, II, III, IV, V
Non che uno possa definire modi migliori per morire, ma questa costante è terribilmente triste.
L'unica speranza che posso riporre è che il sacrificio di così tante persone del mondo dello spettacolo possa fare accendere una volta per tutte i riflettori su questo grande disagio sociale e mettere in luce il marchio e lo sfruttamento che c'è dietro ogni lavoro.
Auguro loro di ritrovare quel minimo di equilibrio per assorbire (non superare) la situazione.
E non si tratta, come si può pensare, di persone "sole", o di mezzi hikikomori che dir si voglia: Miura era un faro abbagliante per chiunque lo incontrasse, mentre la Takeuchi aveva iniziato una nuova vita col secondo marito, una nuova creatura da stringere tra le braccia... un bimbo che ora sarà orfano di madre. Mi si strazia il cuore, ma tanto, a pensare a tutto questo, a sentirmi così impotente.
Se è vero che il tasso di suicidi in Giappone ha raggiunto quest'anno il "minimo storico," a me sembra che nel mondo dello spettacolo stia tirando una bruttissima aria e questa scia di decessi non fa che preoccuparmi sempre più. Anche per questo siamo qui a parlarne adesso, perché c'è bisogno di scandalizzarsi per queste atrocità, di smuovere gli animi e indignare le coscienze. Non si può morire così e voltare pagina, come nulla fosse. Non si può.
Chiedo scusa se ti offendi... ma ecco il Froid di turno che “ma ci sono atri strumenti per evitarlo” o “ma aveva una figlia”...
Ti rispondo con le parole del mio caro amico Cosimo “Fabio credi che non lo so che ho un lavoro, una casa e viaggio spesso? Che non mi manca nulla?”
Lui si è ucciso a 25 anni.
Ragazzi il malessere mentale non è un raffreddore che si può curare con altri “strumenti” spesso è un dolore che si riesce solo ad alleviare.
Non facciamo i faciloni, non facciamo gli sboroni...
E' un discorso troppo delicato, nel mio caso era anche più piccola, dopo ci si chiede per tutta la vita se fosse bastata una parola di conforto, o se si fosse dovuto fare qualcosa, ci si risponde di no per andare avanti, eppure penso che se non io qualcuno o qualcuna qualcosa poteva fare. Nella mia esperienza ho capito che c'è una molla che scatta, una situazione o un qualcosa che per loro è stata importante ma che magari per molti non lo sarebbe, in queste persone si crea un senso di vuoto incolmabile, che li segna per sempre, forse, anche se voglio sperare di no, neanche tutto l'amore del mondo a quel punto li salverebbe da se stessi. Detto questo in realtà capisco benissimo chi non li accetta come ScorpioXX, il loro è un discorso di rabbia innocente, potrebbe aver ragione per certi casi evitabili, per quelli non mi esprimo, ma in altri casi mi chiedo "di strumenti per evitarli" esistevano veramente?
No non mi offendo ci mancherebbe, questo si chiama discussione tra persone l'importante che sempre continui sulla strada dell'educazione a prescindere da le varie opinioni in merito.
Non penso minimamente di essere il Froid della situazione o lo sborone di turno, sono consapevole che non è per neinte semplice capire il cervello umano, però da esperienze di persone che ho avuto modo di conoscere sofferenti di depressione pesante al limite di questi gesti hanno avuto la forza di uscirne fuori, logicamente non da soli, sono stati aiutati facendo percorsi di terapie che li hanno portati a farsi forza, anche dai loro figli e parenti stretti. Capisco questi gesti quando ci si possa trovare in situazioni veramente complicate che non si ha per niente una via di uscite ( Cancro maligno, poco tempo di vita ) allora li si che potrebbe scattare qualcosa. Però nel caso citato era una donna in carriera, sicuramente non aveva problemi di soldi e il più importante una figlia e un marito, mi spiace ma non lo comprenderò e accetterò mai e poi mai.
Muoiono a grappoli e le solite stronzate televisive girano e rigirano ma nessuno dice mai che la colpa è dei giapponesi stessi, del loro stile di vita, della loro mentalità marcia e distorta che non ha più nulla del passato oltre ad andare in conflitto con la modernità di oggi.
A quando ne so è stato bersaglio di feroci critiche per un programma a cui ha partecipato. Dopodiché non ha retto e si è suicidata.
E guai a parlare coi giapponesi: voi occidentali non potete capire....
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