Entrare un giorno per caso in una libreria o edicola, farsi sedurre dall'illustrazione di copertina di un manga, portarlo a casa per poi, infine, divorarlo.
Quante o quali volte sarà capitato anche a noi di trovarci di fronte a un episodio simile è forse arduo ricordarlo, ma è difficile scordare invece se un simile fatto accade all'anziana protagonista del manga Metamorfosi, tanto più se l'oggetto della sua curiosità è rappresentato dall'intreccio di un manga Boys' Love.
 


Metamorfosi (Metamorphose no Engawa, letteralmente 'La veranda della Metamorfosi') di Kaori Tsurutani è edito dal 30 giugno da J-Pop Manga in una versione in cinque volumi completa di un box da collezione, e ci introduce proprio tramite questo peculiare incipit alla settantacinquenne Yuki Ichinoi, alla quale accade di venir rapita da un tipo di racconto per lei sconosciuto, ferma com'era ai propri ricordi di manga quali Le Rose di Versailles o Jenny la tennista.
Estremamente soddisfatta del proprio acquisto, e in fervente attesa di poter leggere il volumetto che reca tra le mani, la signora Ichinoi si presenta alla cassa del negozio esibendo il manga, tra il contenuto stupore della diciassettenne commessa Urara.
 
sovraccoperta

"Desidera una sovraccoperta?", chiede la giovane a Ichinoi, ipotizzando che la signora, per quanto attempata, non gradisca farsi vedere da altre persone mentre legge uno 'scandaloso' manga Boys' Love. Ma Ichinoi le risponde che non è necessario, ignara com'è del contenuto omoerotico della storia.
Fa teneramente sorridere quando in seguito, nella privacy della sua casa, Ichinoi lo apprende da sé, e nasconde il moto di sorpresa dietro una mano portata alla bocca spalancata per lo stupore: "santo cielo."
Il fascino del manga, tuttavia, supera quello dello sconcerto: è così che Ichinoi si affretta a comprare anche il secondo volume della storia e poi, non rinvenendo a scaffale, a prenotare l'ordinazione del terzo alla giovane Urara la quale, intimamente, si chiede se non fosse stato il caso di prestarlo lei stessa alla signora... da fervida fan del Boys' Love quale lei stessa è.
 
"Ho sempre desiderato avere qualcuno con cui parlare di manga"
Urara Sayama

Tra un timido segnale e qualche indizio, le due donne si scopriranno fan della medesima opera e della mangaka che lo ha creato, e grazie a questo inizieranno a tessere una viva amicizia che le condurrà ben oltre quanto avrebbero mai potuto immaginare.
Il manga quale ponte d'unione tra due mondi, completamente diversi tra loro e quasi opposti, è il nodo su cui si sviluppa l'intera storia, la quale tuttavia non rimane ferma su sé stessa e coglie invece l'occasione per sfruttare tale inatteso legame per proporre diversi altri spunti di notevole interesse: dall'amicizia al femminile alla possibilità di crescere facendo non piccoli passi bensì balzi in avanti, dal focus sulle convention amatoriali di manga che hanno luogo nella capitale Tokyo sino ai personali nodi irrisolti... un'università da scegliere, decisioni da prendere perennemente rimandate, il chiedersi 'fra quanti anni sarà il futuro?'.

Nei cinque volumi di ampio formato 15x21 cm che compongono la storia, il lettore ha quasi la parvenza di camminare fianco a fianco delle due protagoniste, di trovarsi accanto a loro in una libreria o di un caffè di Tokyo, nella veranda della casa tradizionale di legno della signora Ichinoi o nella lunga fila che anticipa l'ingresso alla 'Mecca' del Boys' Love, nel quartiere di Ikebukuro di Tokyo.
In effetti sembra quasi sorprendente come, nel giro di una serie di volumi tutto sommato relativamente breve, si abbia la percezione d'intraprendere un viaggio verso un turbine di nuove mirabolanti esperienze ma anche, al contempo, di come quest'ultime lascino più serene che interdette tanto le protagoniste quanto il lettore. E' un percorso fatto di passi che non serbano fretta ma, che allo stesso tempo, permettono a Ichinoi e a Urara di non porre semplicemente un piedi avanti all'altro bensì di guizzare, corroborate da un benessere inedito, un'energia e una voglia di fare che nascono da dentro, là dove prima non v'era che un languido senso di solitudine.
 
la gioia delle fujoshi


La vita di Urara prima dell'incontro con Ichinoi non pare di per sé necessariamente insostenibile, né i settantacinque anni e la vedovanza di quest'ultima impediscono alla donna di avere una propria piacevole quotidianità, amiche da frequentare e una vita sociale di cui prendersi cura.
Senza dubbio, però, il Boys' Love Voglio guardare solo te della mangaka di finzione Yū Komeda apre a entrambe strade di cui non si sospettava l'esistenza, perché se è pregio e 'soft power' del manga in generale quello di stabilire ponti, l'esplicito sentimentalismo e la fisicità che pervadono le opere Boys' Love sono capaci talora di fare persino qualcosa di più: "viene voglia di fare il tifo per loro," commenterà d'un tratto la signora Ichinoi, e quand'è così essere fan non è abbastanza, e il bisogno di condividere i momenti più estatici ed emozionanti con un amico o un'amica si fa imperante. Tanto più se, come spesso accade per queste opere dalla serializzazione lenta o discontinua, si deve attendere un anno e mezzo o più prima della pubblicazione di un nuovo volumetto, per conoscere così il proseguimento delle vicende narrate.
E' anche in frangenti come questo che i manga uniscono più che mai: non importa se l'amica in questione è nostra coetanea o meno, se vive nel nostro stesso paese o meno, se parla la nostra medesima lingua o se abita in un paese straniero, se la possiamo contattare fisicamente o si tratta di un'amica di penna o di chat.
Parlarne, scambiarne opinioni, discuterne come fiumi in piena, lamentarsi di una determinata evoluzione della storia o di una mancata attesa svolta per questo o quel personaggio, persino.

 
metamorfosi sunshine


Metamorfosi ci ribadisce, tanto nel titolo quanto nel contenuto, come la cultura dei manga e, per derivazione, quella dell'animazione nipponica, sia qualcosa che trascende i confini e si allarga fino ad annullarli del tutto, e che questa sbalorditiva magia finisce per coinvolgere appieno noi stessi, slabbrando i nostri limiti senza che quasi ne abbiamo sentore, aprendo le nostre menti ed arrivando ad apprezzare, così, un diverso che non spaventa bensì arricchisce.

Si scoprirà, addirittura, che in questo manga le protagoniste partono in due per divenire poi tre, perché se è vero che la figura di Yū Komeda è un probabile riferimento e nondimeno un cortese omaggio ad una delle maestre di Boys' Love più amate ed apprezzate al mondo, la celeberrima Kō Yoneda, diventa altrettanto chiaro che l'interazione di questo personaggio con quelli di Urara e Ichinoi finirà per andare ben al di là dei meriti del suo manga: anche su Komeda, dunque, si avrà modo di spalancarne il mondo interiore, tramite acute fenditure della storia che riguardano il mondo dei mangaka e una parte delle loro difficoltà quotidiane.
 
"Ogni tanto mi viene voglia di vedere altra gente che disegna"
Yū Komeda

Da qui alle convention di dōjinshi, ovvero i fumetti auto-prodotti dai fan o aspiranti mangaka, il passo è breve e quasi inevitabile: si tratta di eventi che, per il vissuto dell'otaku medio italiano od occidentale, rappresentano qualcosa di cui spesso si è sentito parlare e raccontare via anime, manga e film -rammentiamo solo a titolo di esempio il recente Wotakoi- ma cui solo raramente si è preso parte in prima persona in Giappone.
Nel citare o raccontare del Comiket e del COMITIA, Metamorfosi ne offre uno spaccato approfondito ed interessante, visto sul duplice fronte sia di chi vi partecipa come utente fruitore, sia di coloro che vi prendono parte invece come espositori attivi: in ambo i casi il lettore si ritroverà particolarmente avvinto dai due focus, sia per quanto riguarda i curiosi dettagli che se ne apprendono, sia per gli innumerevoli sorrisi sulle labbra che le vicende fanno scaturire in chi della torrida estate giapponese avrà magari fatto esperienza come turista.
Da opera slice-of-life perfettamente centrata qual è, inoltre, particolare attenzione è data nella storia agli ambienti, ai dettagli che vi si ritrovano e le atmosfere che queste ultime inducono: dallo scatolone accuratamente riposto in cui Urara nasconde le proprie letture Boys' Love ad amici e familiari, fino alla veranda di Ichinoi, che da luogo d'insegnamento di calligrafia col pennello diviene anche intimo ambiente di accoglienza e comunicazione da fan a fan tra Urara e Yuki.
 


Senza dimenticare, naturalmente, quella Tokyo i cui quartieri sono anche espressione di sotto-culture urbane, com'è particolarmente vero nel caso della femminile Ikebukuro, patria incontrastata delle serie e del merchandise per ragazze con la sua Otome Road che pullula di negozi a tema, e in un certo senso di Odaiba: la baia artificiale di Tokyo si caratterizza invero per uffici e centri commerciali, ma in quei periodi dell'anno in cui l'edificio Tokyo Big Sight e le stazioni di treni e metropolitana lì vicine si animano del popolo otaku in visita in fiera, diviene simbolo esso stesso di un'unica passione condivisa.
A riguardo dell'edificio Sunshine60 e del centro commerciale Sunshine City che caratterizza Ikebukuro, la signora Ichinoi si lascia andare anche a un privato ricordo sentimentale, il quale diverrà esso stesso sprone a non dare più alcunché per scontato.
 
tokyo big in vista


La lettura di Metamorfosi restituisce un senso di pacatezza misto ad euforico entusiasmo, con quel tocco di humour che si rinviene sia in certi dialoghi sia in alcuni divertentissimi frammenti di tavole, la cui costruzione ricorda per certi versi la sottile ironia cui la maestra Rumiko Takahashi ci ha piacevolmente abituato nelle sue migliori raccolte di storie brevi: seguire dunque l'inconsapevole ritmo che muta nella vita di Urara e l'evidente evoluzione che prende piede in quella di Ichinoi ha il sapore di un racconto scorrevole e curioso, divertente ma anche delicatamente introspettivo, su tavole dal tratto semplice e nondimeno espressivo.
Attraverso anche la presenza di dialoghi semplici ma forti, significativi e calzanti, fra le pagine si racconta molto più del visibile: è per tale ragione che, benché fresco e leggero, il manga non va scambiato per una lettura banale ed anzi, si presta semmai docilmente ad essere ripreso in mano più e più volte, quasi meditandone le sfumature.
 
"Dire mi piace quando una cosa mi piace... invidiare una persona perché è bella... pensare a cosa vorrei fare da grande... queste cose mi mettono tutte in imbarazzo."
Urara

La figura di Urara ricalca il cliché della fujoshi dal carattere schivo e dall'aspetto trasandato che già si era visto in opere come Kuragehime - La Principessa delle Meduse, ma rispetto al frizzante manga di Akiko Higashimura qui la metamorfosi della giovane protagonista è assai più contenuta e quasi invisibile, senza essere accompagnata da alcuna mutazione esteticamente evidente.
Si direbbe quasi che nel percorso di fan che le due protagoniste compiono l'una a fianco dell'altra, Urara maturi sì delle evoluzioni personali che la conducono a intraprendere passi per lei sorprendenti, ma essi risultano di minor rilievo rispetto a quelli che si notano invece nella figura di Yuki Ichinoi, straordinaria nella sua rappresentazione di donna già avanti con gli anni eppur assai più aperta al nuovo e propensa al cambiamento, se confrontata con la sua giovane amica. E' proprio Ichinoi la figura femminile più riuscita tra tutte quelle presentate nell'opera, ed è impossibile non venire spronati a nostra volta dalla sua verve e dalla sua candida franchezza nel vivere la vita.
 
Ichinoi scaffale


"Non è che si cambia di colpo perché la situazione o le persone attorno non sono più le stesse"
Ichinoi

Dell'amicizia disinteressata e del coraggio, tuttavia, Metamorfosi è dimostrazione esemplare, così come lo è la scelta di rendere co-protagonista una figura femminile anziana ritratta senza lesinare alcuno dei suoi acciacchi o delle difficoltà dettate da un solitario tran tran quotidiano. Di ambo le cose è raro rinvenirne dei soggetti favoriti per i manga, a maggior ragione se si pensa che la rivista digitale di origine in cui è stato serializzato Metamorfosi tra il 2017 e il 2020 è la mensile Comic Newtype di Kadokawa Shoten, a matrice in gran parte di opere indirizzate a un target di pubblico perlopiù giovane e maschile.

Non c'è dunque da stupirsi se tali pregi hanno condotto l'opera a ricevere svariati elogi tradotti nella nomina al prestigioso Manga Taisho per ben due volte, nel 2019 e nel 2021, ma anche ad apparire al primo posto sia nell'apprezzato elenco di titoli Kono Manga ga Sugoi! nella categoria femminile nel 2019 e come miglior manga nell'elenco Kono Manga o Yome! del medesimo anno. Metamorfosi è stato inoltre inserito nella top 50 dei migliori manga raccomandati dalla rivista Da Vinci e si è infine aggiudicato il 22° Premio New Face nell'ambito del Japan Media Arts Festival Awards; è poi del gennaio 2021 la notizia del futuro arrivo di un lungometraggio che adatterà l'opera dal vivo.
 
yuki urara visit

 
L'edizione italiana di J-Pop Manga propone una veste grafica che va di pari passo con la reputazione dell'opera, attraverso cinque volumi dall'ampio formato 15x21 al prezzo di euro 9,90 per circa 140 pagine cadauno: le pagine sono piacevolmente sfogliabili, con carta bianca denotata da una leggera trasparenza, mentre i testi tradotti da Roberta Tiberi risultano ben curati e privi di refusi, dotati inoltre di svariate note di approfondimento a corredo delle tavole. Ogni volume è dotato di una sovraccoperta e di una prima pagina lucida introduttiva a colori; tutti sono già immediatamente disponibili alla vendita, raccolti all'interno di un box da collezione senza alcun sovrapprezzo per l'acquirente.
Si tratta di una veste che denota un'opera senz'altro di nicchia, pertanto una pubblicazione in formato e prezzo più popolari avrebbero senz'altro potuto giovare per far raccogliere al manga un consenso da parte di un pubblico di lettori ancora più ampio.
Allo stesso tempo il peculiare formato riprende in maniera identica quello originale nipponico; come già accade per altre opere pubblicate digitalmente in Giappone, la loro successiva edizione fisica in volume prevede formati più ampi e distesi che spesso vengono riprodotti allo stesso modo anche nelle versioni estere.
Di certo è che il manga della Tsurutani sovverte per sua natura determinati confini, e può essere pertanto apprezzato da più parti con una disarmante facilità.

Non è dunque necessario essere conoscitori del mondo Boys' Love per potersi avvicinare a quest'opera, per quanto comunque chi si sente intimamente fujoshi o presunta tale vedrà rispecchiato il proprio percorso di fan in diversi passaggi della storia; si potrà ritrovare sé stessi in diversi altri aspetti del manga, partendo proprio dal fatto che quest'ultimo è un mezzo che come già detto facilita l'incontro, la comunicazione, il rispetto e la condivisione delle idee.
L'emozionante tavola in cui Ichinoi manifesta tutta la sua gratitudine per l'incontro avvenuto con Urara potrebbe bastare, da solo, a validare l'opera, da tanto si tratta della rappresentazione di un istante denso di sensazioni e intensi ricordi.
D'altronde la Tsurutani forse non casualmente utilizza il kanji 優 (Yū) di 'tenerezza' e 'gentilezza' nel nome della mangaka Komeda, a rendere ancor più significativo un avvicinamento che ci piace pensare sarebbe potuto avvenire comunque, prima o poi, per tramite di un diverso hobby a far da ponte tra Urara e Yuki: perché anche nella scelta dei loro nomi, come esplica una bella nota a corredo del volume, ci viene svelato come Yuki si scriva con i kanji di 'neve' e Urara con quelli di 'tempo sereno'.

 
uh uh


L'elemento del Boys' Love rimane tuttavia perno centrale attorno al quale tutto si mette in movimento, proprio per la capacità distintiva di queste storie romantiche di instillare nei propri lettori un moto sincero di empatia anche nei confronti del mondo LGBT: quest'ultimo, giustamente, nelle storie spesso irrealistiche dei Boys' Love non si riconosce, ma è altrettanto vero che si tratta di un genere che ha il pregio di saper parlare con naturalezza e semplicità di amore universale come altrove non sempre si rinviene.
Quel ponte gentile che è Komeda per Urara e Yuki, dunque, ancora una volta rimane fedele a sé stesso nel tendere la mano ed accogliere l'inatteso, con la massima delicatezza.

"Le persone finiscono per prendere strade che neppure immaginavano," ci confessa la signora Ichinoi, e non esiste nulla di più vero, di più sbalorditivo e più dirompente.
Le persone non sono finite, come può sembrare un'anziana donna a settantacinque anni, né definite, come appare Urara agli occhi di chi di lei non sa poi granché.
Le persone possono accendersi d'entusiasmo, spiccare il volo improvvisamente, intraprendere un cammino insieme pur rimanendo dirette ciascuna verso il proprio obiettivo, arrivare là dove le attende magari un nuovo inizio, sempre più vivo, sempre più in là.
 
La serie in cinque volumi Metamorfosi di Kaori Tsurutani arriva ora a noi grazie a J-Pop Manga in una confezione attenta e pregevole, specchio di contenuti capaci di svelarsi in più momenti in diverse vesti ed evolversi su più livelli, proprio come ci suggerisce il titolo.
Il legame che nasce tra una signora avanti con l'età e un'adolescente chiusa in sé stessa, grazie a un manga Boys' Love, sboccia e fiorisce ben al di là della mera passione per un peculiare genere, conducendo le due in agognati angoli di Tokyo mai percorsi prima e portando con sé un intero bagaglio di significati.
Si tratta di una lettura soffice e delicata, leggera ma non banale, capace di intrattenere piacevolmente con uno stile preciso e pulito.
Un'opera da scoprire con curiosità e senza riserve, proprio come se stessimo passando tra gli scaffali e venissimo colti d'un tratto dalla fascinazione casuale per un volume. Inesorabilmente.



Titolo Prezzo Casa editrice
Metamorfosi  1 € 9.90 JPOP
Metamorfosi  2 € 9.90 JPOP
Metamorfosi  3 € 9.90 JPOP
Metamorfosi  4 € 9.90 JPOP
Metamorfosi  5 € 9.90 JPOP
Metamorfosi Box € 49.50 JPOP