Nel 2021 hanno ancora senso le fiabe? In un mondo iper tecnologico, dove si è connessi con tutto il globo ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, c'è ancora posto per un piccolo libro illustrato? Se i disegni e la storia sono concepiti da Makiko Futaki, compianta e poliedrica animatrice dello Studio Ghibli e braccio destro di Hayao Miyazaki, la risposta a queste domande non può che essere affermativa.
A metà tra una graphic novel e un romanzo illustrato, Il Grande Albero al Centro del Mondo racchiude tutta la magia dello Studio Ghibli, in una sorta di film su carta. La casa editrice Kappalab ci porta un capolavoro perduto e finalmente ritrovato, nella sua prima edizione al di fuori dei confini del Giappone, in un libro formato 15×21 e composto da 144 pagine.
 
 
Sisi vive con la nonna ai piedi di un grandissimo albero, il più grande che si possa immaginare, un vero e proprio ecosistema popolato da animali e creature sconosciute. Forse nessuno ha mai raggiunto la sua cima e si narra che lassù in alto nidifichi l’onnisciente Uccello d’Oro, un’entità leggendaria capace di rispondere a ogni domanda.
Un giorno Sisi decide che è giunto il momento di scalare il gigantesco tronco nel tentativo di trovarlo, ma scopre così che tra gli enormi rami è in corso un grande esodo verso terra. Cosa sta accadendo al Grande Albero al centro del mondo? Nel corso del suo viaggio Sisi incontrerà l’inaspettato, scoprirà l’esistenza di creature al di là dell’immaginazione, e avrà la prova che, proprio quando tutto sembra perduto, l’amicizia e la fiducia sono le forze più grandi dell’universo.
 

Una grande avventura che parla di come la collaborazione possa portare a guarire il mondo, farlo rinascere e dare origine a un nuovo inizio. Makiko Futaki aveva una particolare abilità nella rappresentazione di animali e piante e in questo libro si può apprezzare pienamente il suo dono.
La natura è ritratta e raccontata come una creatura vivente in cui l'essere umano è in realtà un ospite ed è un monito a far sì che le persone abbiano sempre piena coscienza di questo ruolo.
Tutta l'opera è permeata delle tematiche dello Studio Ghibli: vivere immersi in panorami incontaminati e selvaggi ma allo stesso tempo accoglienti e incantevoli soprattutto per chi ne rispetta le esigenze, ritrarre figure di donne sia giovani che anziane che con la loro fatica, con il loro duro lavoro, ma anche con una grande compassione ed empatia si pongono al centro della storia come eroine a tutto tondo, senza dimenticare personaggi maschili che con la loro forza d'animo sostengono la protagonista dando equilibrio al tutto.
 

Perché uno dei molti messaggi che quest'opera veicola al lettore è che bisogna essere in due per riuscire a sconfiggere le nostre paure e per credere alla rinascita anche quando tutto sembra finito. In due ci si sostiene anche nei momenti in cui tutto potrebbe essere perduto, si può anche sbagliare perché ci sarà l'altro a salvarci, attraverso uno scambio vicendevole. E soprattutto si cresce: Sisi evolve e se all'inizio è poco più di una bambina, alla fine troveremo una giovane donna che ha preso coscienza di sè, delle sue potenzialità e del suo posto nel mondo.
Nelle 140 pagine di cui è composto questo volume, tutti vi possono trovare qualcosa e per questo può essere adatto ad ogni età perché, come ogni favola, ha più livelli di interpretazione.
 

Il racconto trasmette tutta la sensibilità dell'autrice: Makiko Futaki (19 giugno 1957 – 13 maggio 2016) si è laureata in Belle Arti all’Università di Aichi e nel 1991 è entrata a far parte dello Studio Ghibli, animando per esso capolavori come Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegne a domicilio, Principessa Mononoke, La città incantata e Il castello errante di Howl. Ha espresso fin da subito un particolare interesse per la natura e una predilezione per gli animali e questo l'ha resa un'animatrice chiave per il disegno di espressioni facciali e coreografie di scene d'azione complesse.
Questa sua specializzazione si è rivelata anche purtroppo un'arma a doppio taglio che l'ha in parte esclusa dal frenetico settore dell'animazione, così come il suo approccio lungo e dettagliato al disegno. Inoltre essendo una donna, ha dovuto subire anche le pressioni sociali dell'epoca che l'avrebbero voluta prima di tutto moglie e madre. Per fortuna ciò non le ha impedito di creare piccoli gioiellini come questo che nacque durante un suo viaggio a Yakushima durante le ricerche per Il mio vicino Totoro, anche se lo stile dei disegni è più vicino a quello di Nausicaä della Valle del vento, con i suoi toni da acquerello.
 
Dobbiamo quindi ringraziare Kappalab per aver reso disponibile qui in Italia Il Grande Albero al Centro del Mondo,  gradevolissima opera che potrà far felici i bambini grazie alla storia e gli adulti grazie a tavole davvero stupende che affascineranno sia gli amanti del genere, conoscitori ed estimatori delle opere di Miyazaki e dello Studio Ghibli, sia i neofiti che potranno così scoprire un'autrice del calibro di Makiko Futaki, grazie anche alla bellissima gallery di disegni inediti posta in fondo al volume.