L'Ufficio ispettivo sulle condizioni lavorative, parte della Commissione centrale sui rapporti di lavoro, ha chiesto alla Toei Company di apportare dei correttivi alle sue politiche interne, a causa della presunta pratica aziendale del far lavorare i propri dipendenti oltre il normale turno di lavoro ma senza un'adeguata retribuzione per gli straordinari.
Toei ha immediatamente dichiarato che sono già in atto dei cambiamenti nella loro politica aziendale, sulla base di raccomandazioni ritenute corrette.
Questa azione ha avuto risalto il 14 aprile, quando una assistente alla produzione ha indetto una conferenza stampa assieme alla Sougo Support Union, per comunicare l'azione intrapresa dall'ente governativo nipponico. La donna ha intentato lo scorso novembre una causa contro la Toei per le sue discutibili pratiche lavorative, incluso il sistema degli "straordinari fissi", ovvero una retribuzione prestabilita indipendentemente dalla quantità di ore lavorate in più. Secondo le sue dichiarazioni, i turni supererebbero regolarmente le 13 ore al giorno.
Inoltre, nella sua testimonianza la dipendente ha denunciato di essere stata molestata sessualmente da alcuni colleghi di lavoro. Tra i presunti casi un dipendente freelance l'avrebbe toccata in modo inappropriato, e un altro assistente alla regia che le avrebbe dato da svolgere mansioni assurde come lasciarsi fissare per una "prova di ripresa" e ordinarle di sedersi vicino a lui. La vittima ha voluto sottolineare che pur segnalando quanto accaduto, non ha mai ricevuto adeguato supporto dalla Toei.
Durante la conferenza stampa la giovane ha voluto citare il famosissimo show tokusatsu Kamen Rider, produzione nella quale ha lavorato. Riportiamo qui le sue parole:
Fonte consultata:
Anime News Network
Toei ha immediatamente dichiarato che sono già in atto dei cambiamenti nella loro politica aziendale, sulla base di raccomandazioni ritenute corrette.
Questa azione ha avuto risalto il 14 aprile, quando una assistente alla produzione ha indetto una conferenza stampa assieme alla Sougo Support Union, per comunicare l'azione intrapresa dall'ente governativo nipponico. La donna ha intentato lo scorso novembre una causa contro la Toei per le sue discutibili pratiche lavorative, incluso il sistema degli "straordinari fissi", ovvero una retribuzione prestabilita indipendentemente dalla quantità di ore lavorate in più. Secondo le sue dichiarazioni, i turni supererebbero regolarmente le 13 ore al giorno.
Inoltre, nella sua testimonianza la dipendente ha denunciato di essere stata molestata sessualmente da alcuni colleghi di lavoro. Tra i presunti casi un dipendente freelance l'avrebbe toccata in modo inappropriato, e un altro assistente alla regia che le avrebbe dato da svolgere mansioni assurde come lasciarsi fissare per una "prova di ripresa" e ordinarle di sedersi vicino a lui. La vittima ha voluto sottolineare che pur segnalando quanto accaduto, non ha mai ricevuto adeguato supporto dalla Toei.
Durante la conferenza stampa la giovane ha voluto citare il famosissimo show tokusatsu Kamen Rider, produzione nella quale ha lavorato. Riportiamo qui le sue parole:
“Kamen Rider è un eroe della giustizia. Non credo sia giusto lavorare in un posto del genere, morire per amore del lavoro e subire pratiche dilaganti che non rispettano gli standard lavorativi nazionali. Mi sono chiesta se fosse giusto accusarli per aver distrutto i sogni di uno show televisivo rivolto ai bambini, ma spero che le persone che sono state ferite in questo stesso settore si sentano più a loro agio a parlare".
Attraverso i propri canali ufficiali la Toei ha risposto:
"Per quanto riguarda le ore di straordinario e altre questioni sollevate dal dipendente anonimo, abbiamo ricevuto una decisione dall'Ufficio ispettivo sulle condizioni lavorative a cui il suddetto dipendente ha presentato un reclamo, e stiamo adottando misure sulla base di ciò che è stato riferito. Per quanto riguarda la raccomandazione di azioni correttive nei confronti del dipendente, è già stata presentata una relazione”.
Fonte consultata:
Anime News Network
Sfortunatamente in Giappone questo problema è troppo diffuso, succede spesso che i lavoratori siano obbligati a svolgere gli straordinari, spero che in futuro la situazione migliori.
Io temo che il problema sia proprio questo: quella denunciata è una situazione sotterranea grazie alla quale in troppi ci campano da troppo tempo, quindi penso che nessuno, o in pochi, voglia davvero cambiare le cose, si danno giusto dei contentini per l'opinione pubblica.
In realtà sta già succedendo, faccio un'esempio: questa stagione sta uscendo a cooplue of cuckoos, questa serie ha avuto una penuria di animatori tale che hanno dovuto assumere all'estero, infatti la maggior parte degli animatori che hanno partecipato a questa serie non sono giapponesi. (E stato detto da un insider italiano di nome Far, che ha lavorato a questa serie, non mi sto inventando nulla)
Ovviamente non sono cose che sono appannaggio del solo comparto animato, quella dietro alle serie Tokusatsu, che sono un settore gigantesco dell'intrattenimento giapponese, è una problematica di natura sistemica e come tutto ciò che è analogo, è soggetto alle stesse ragioni intrinsecamente culturali del Giappone in quanto tale.
Insomma non è che visto che in occidente il settore pop è inesistente dal punto di vista mediatico c'è da sorprendersi che abbia questo genere di casini dietro le quinte.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.