Pochi giorni fa, Netflix ha confermato l'acquisizione dello studio d'animazione australiano Animal Logic, con sede a Sydney e un ufficio satellite a Vancouver, in Canada.
Si tratta di un realtà consolidata e conosciuta nell'industria cinematografica, dal momento che ha già collaborato, anche per famosi franchise, alla produzione di film d'animazione come The Lego Movie, Happy Feet e Peter Rabbit oltre che a The Magician's Elephant, pellicola di prossima uscita proprio su Netflix.
Citando le dichiarazioni della vicepresidente Amy Reinhard:
Tale acquisizione fa parte di una chiara strategia commerciale della piattaforma dalla grande N rossa, per cercare di inseguire il successo e l'affermazione prorompente della rivale Disney+. Ovviamente anche gli anime fanno parte di questo grande progetto, e Netflix non vuole certamente rimanere indietro nei confronti della concorrenza, come dimostrano anche altre acquisizioni, come ad esempio quelle legate a Roald Dahl.
Fonte consultata:
The Hollywood Reporter
Si tratta di un realtà consolidata e conosciuta nell'industria cinematografica, dal momento che ha già collaborato, anche per famosi franchise, alla produzione di film d'animazione come The Lego Movie, Happy Feet e Peter Rabbit oltre che a The Magician's Elephant, pellicola di prossima uscita proprio su Netflix.
Citando le dichiarazioni della vicepresidente Amy Reinhard:
"Netflix ha investito nell'animazione negli ultimi anni, e questo rafforza il nostro impegno nella creazione di un grande studio d'animazione di livello mondiale. Animal Logic è una leader del settore con una tecnologia innovativa che rafforzerà la nostra attività esistente e aumenterà la nostra capacità a lungo termine nello spazio dell'animazione, in modo da poter intrattenere meglio i nostri clienti in tutto il mondo"
Tale acquisizione fa parte di una chiara strategia commerciale della piattaforma dalla grande N rossa, per cercare di inseguire il successo e l'affermazione prorompente della rivale Disney+. Ovviamente anche gli anime fanno parte di questo grande progetto, e Netflix non vuole certamente rimanere indietro nei confronti della concorrenza, come dimostrano anche altre acquisizioni, come ad esempio quelle legate a Roald Dahl.
Fonte consultata:
The Hollywood Reporter
Già e direi non solo loro, e visto che ci tenevo a far andare di traverso la cena agli utenti di Animeclick volevo ricordare la lista di film live action hollywoodiani che ci attendono nei prossimi anni: Attack on Titan, One Punch Man, Steins Gate, Death Note (di nuovo), Sword Art Online, My Hero Academia, Naruto (nel frattempo il primo regista scelto ha mollato) e pure un adattamento di Your Name
Per le serie invece sono confermati gli adattamenti di One Piece, Avatar: The Last Airbender e Pokémon tutti e tre da parte di Netflix...
Il primo che uscirà forse sarà il film su Saint Seiya all'inizio del 2023.
C'è anche il progetto per un film di Gundam.
Il film di Naruto ormai sono più di 6 anni che s'è né parla...credo che abbiano un bel po' di difficoltà nel realizzarlo 🤔
Pokemon di Netflix? Questa mi era sfuggita 😳
Il problema è che questi adattamenti finiscono quasi sempre per snaturare l'opera originale.
Per esempio è in uscita Bullett Train, tratto da un romanzo thriller giapponese:
A parte che vabbè, nel libro ovviamente i personaggi sono tutti giapponesi, ma a leggere i commenti di chi ha letto il libro, non è assolutamente una cafonata del genere...un po' ironico sì, ma non così.
Comunque secondo me Netflix farebbe bene ad investire di più sull'animazione occidentale, ergo va bene l'acquisizione di questo studio.
Personalmente quello di "Attack on Titan" mi interessa. Mi piace anche il regista che teoricamente dovrebbe lavorarvi e dirigerlo, Andy Muschietti.
Alcuni sono finiti nel dimenticatoio(?) e anche per "Your Name" il regista si è ritirato dal progetto per problemi di schedule.
Altri sono rimandati, nel senso che si preferisce dare priorità ad altre produzioni, come nel caso di "Akira".
Meno male per Your name...cosa rimane di bello, nel momento in cui togli la spiritualità nipponica del film? Hollywood non ne vuole sapere di mostrare un po' di vero Giappone, prende a piene mani da fonti giapponesi, ma poi cancella sempre la giapponesita' del prodotto, e lo globalizza. Se l'ambientazione è il Giappone, continua a trasmettere a livello mainstream questa immagine del Paese coi samurai, le musichette tradizionali, e un attore giapponese di contorno che parla un inglese stentato e viene irriso dal protagonista americano. Tra l'altro Netflix ha i diritti per adattare un altro romanzo dell'autore di Bullet Train, ma naturalmente ne farà un kdrama, sia mai un jdrama. Vabbè.
I K-drama purtroppo hanno un linguaggio (sia nella recitazione che narrazione) un po’ piu’ internazionale, a mio parere. Quindi e’ piu’ facile farli apprezzare ad un pubblico più ampio.
Ps
Non dimenticatevi di Yuyu Yakusho. Che e’ prodotto interamente in Giappone oltretutto.
A dire il vero l'unico kdrama che abbia avuto un vero successo mainstream anche in Occidente è stato Squid Game, il resto se lo considerano in pochi, basta anche vedere le reazioni per nulla entusiaste al remake di Money Heist. E non sono pochi quelli che trovano i coreani poco espressivi o al contrario troppo enfatici.
Il live action di Yu Yu é quella cosa estremamente di nicchia che al massimo può piacere al pubblico giapponese (e spesso neanche loro apprezzano quel genere di prodotto).
Ma se hai in mano i diritti per adattare un romanzo giapponese, farne un adattamento coreano come in questo caso, o anche americano, non mi pare una scelta molto sensata. La recitazione giapponese nei film e nei drama non live action di manga è a livelli da poter essere apprezzata da tutti, non è questa cosa fuori dal mondo, questo continuo ostracismo non ha senso e sinceramente mi dà fastidio. Siamo rimasti fermi agli anni 90, quando la Saban comprava i diritti dei sentai come i Power Ranger e manteneva solo le scene d'azione con gli attori giapponesi coi caschi, cucendole alle scene di vita quotidiana con gli attori americani?
E se per un Attack on Titan la scelta di un cast occidentale mi sembra assolutamente logica ed adattissima, delocalizzare un Your name in America, come volevano fare, non aveva alcun senso.
Alcuni dei miei film preferiti sono giapponesi (Departures e Confessions su tutti). Se poi per gli americani produrre in Corea piuttosto che in Giappone è più economico, allora lo capisco anche. Ma la storia della recitazione trova il tempo che trova.
Ma di che prodotti parliamo? I film in generale? Un genere in particolare? Le serie TV? Una maggiore accessibilità non li rende migliori. Mi sembra proprio che si sia creato uno stereotipo ormai...
Ho visto il trailer di un film dal titolo "Carter" e viene da ridere da quanto cheap sia il tutto, dalla CGI con gli elicotteri che sembrano di plastica, al sonoro, per non parlare del lavoro a livello di movimenti di camera che ti fa venire il mal di mare...
Ma vabbè, lasciamo stare, ad ognuno il suo.
Parlavo di serie tv e live action. Roba come "w" per intenderci k drama tratto da un fumetto. Roba come record of youth dove recita l attrice di parasite. Ma ce ne sono a decine di opere a sti livelli. Fai un giro su wiki se nn mi credi. Hai visto un trailer di un film? K drama del livello di Vincenzo o diario di uno psicopatico sono fatti bene nn è oggettivamente possibile dissentire. Poi ti possono nn piacere liberissimo, però siamo oggettivi. L industria cine tv coreana per me va alla grandissima. netflix che ha i numeri in mano quest anno ha comprato un botto di serie. Poi tutto può nn piacere
Aggiungo un botto di serie anche in simulcast con la Corea.
https://it.ign.com/netflix/192409/news/netflix-in-crisi-dopo-la-perdita-degli-abbonati-tagli-al-reparto-animazione-licenziamenti-e-serie-ca
Non sono stati tagli casuali. Hanno fatto fuori le serie che “pensavano” avessero uno scarso appeal per bambini e famiglie per puntare a serie sullo stile di Boss Baby che al quanto pare e’ stato un successone.
Non mi hai convinta , ma ognuno ha la sua opinione.
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