Scompare a 24 anni l'attore Mizuki Itagaki: la piaga della sofferenza psico-fisica giovanile

Ci lascia il giovanissimo Ko Mabuchi di A un passo da te: il luccicante mondo dello spettacolo rivela ancora una volta i suoi risvolti più tragici

di zettaiLara

E' il 18 aprile 2024 quando il ventitreenne attore Mizuki Itagaki lascia ai fan un post sul proprio profilo Instagram, dopo una lunga assenza: il giovane si scusa per averli fatti preoccupare, aggiungendo che non era stato in grado di fornire aggiornamenti su di sé a seguito di un ricovero ospedaliero.
 
Mizuki Kou

Itagaki comunica anche di aver lasciato l'agenzia Stardust Promotion, presso la quale lavorava, ringraziandoli per il supporto e affermando di voler continuare a portare avanti la carriera come attore, nel mondo dello spettacolo.
Esattamente un anno più tardi, il 17 aprile 2025, sul medesimo profilo social viene postato un dettagliato aggiornamento da parte della famiglia del ragazzo, a comunicarne l'avvenuto decesso:
 
Mizuki foto comunicato
 
Siamo molto dispiaciuti di dovervi comunicare che l'attore Mizuki Itagaki è scomparso a causa di uno sfortunato incidente.
A tutti i fan che lo hanno sostenuto con così tanto affetto, e a tutti coloro che hanno lavorato con lui, siamo davvero grati dal profondo dei nostri cuori.
Mizuki era scomparso dalla fine di gennaio a causa di problemi di salute psico-fisica che stava affrontando sin dallo scorso anno.
La polizia e altri hanno avviato e continuato le sue ricerche e, proprio di recente, siamo stati contattati dalla polizia di Tokyo per informarci che il suo corpo era stato ritrovato nella capitale.
Siamo davvero desolati di non essere stati in grado di condividere prima questa notizia con tutti coloro che erano preoccupati per lui. 
Mizuki ha sempre lavorato sodo con la speranza di portare sorrisi e gioia a tutti, attraverso la sua recitazione.
Aveva appena iniziato a fare dei passi per tornare gradualmente al lavoro, quindi è straziante che la sua vita sia invece finita così; è qualcosa che probabilmente nemmeno lui si sarebbe mai aspettato. 
A tutti coloro che lo hanno supportato nel corso della sua vita, ci dispiace tanto di non avervi potuto offrire un addio adeguato e di dovervelo comunicare in questo modo.
Confidiamo che continuerete a ricordare Mizuki e il lavoro che ha svolto con affetto nei vostri cuori.

Grazie infinitamente per tutto il vostro amore e sostegno.

 
Dalla sua famiglia

Secondo un rapporto pubblicato dall'emittente TBS, il giovane risultava scomparso dalla fine del mese di gennaio 2025 e la famiglia aveva fatto avviare immediatamente le ricerche.
Si ritiene che la morte, la cui causa pare essere accidentale e non correlata ad atti criminali o delittuosi, sia avvenuta a inizio febbraio, benché il corpo sia stato ritrovato solo a metà marzo dalla polizia, in un'area fuori Tokyo, privo di ferite.
 
mizuki palmo

L'inattesa notizia rimbalza immediatamente sui social media lasciando senza parole i fan, gli amici e i tanti colleghi con cui Itagaki ha lavorato nel corso degli anni: scoutato dalla Stardust Promotion all'età di dieci anni, il giovane diviene uno dei primi esponenti della boy band M!LK nel 2014, rimanendo nel gruppo fino al 2020.
 
mizuki milk giovani

E' attivo contemporaneamente anche come modello e attore, ricevendo nel 2016 il Premio come Miglior Esordiente presso la 23° edizione dei Japanese Film Critics Awards.
Dal ruolo come giovanissimo Ko Mabuchi nel film Ao Haru Ride (a un passo da te) del 2014 a quello di Chagum nelle serie dedicate a Seirei no Moribito, e passando poi per i film da protagonista Hatsukoi Loss Time, Hot Gimmick, il personaggio di Ono in Keep your hands off Eizouken e molti altri ancora, Itagaki si fa ricordare per i suoi occhi gentili, il sorriso sfolgorante e una presenza recitativa pacata, precisa, beneducata, pulita e mai invasiva.
 
hatsukoi

I tanti messaggi di cordoglio per la sua scomparsa si susseguono su Instagram da parte dei colleghi, da quelli di Kazuma Kawamura e Hiroya Shimizu ai post di Kenta Matsui, Masataka Kubota, e poi Hikari Ishida, Yutaro, Gouki Maeda e . Quest'ultima, in particolare, posta una foto dell'intero cast del drama Black Cinderella (nella gallery), in cui Itagaki interpretava un personaggio dolce, gentile e ammodo, quasi rispecchiando il calore della sua luminosa personalità nella vita reale anche sullo schermo.

Genta Matsuda, invece, protagonista maschile della pellicola Kimi ga Otoshita Aozora (The blue sky you have lost) dove recita con Itagaki, lascia un messaggio intenso e toccante, che ben esprime la natura del giovane:
 
mizuki genta
Gakki.
Eri gentile, figo, avevi il migliore dei sorrisi, eri divertente, giocoso, onestamente una delle persone migliori di sempre.
Ti ho sempre rispettato così tanto, ti ho voluto davvero bene.
Dicevi: "dai, recitiamo di nuovo insieme, un giorno".
Dicevi: "dai, usciamo di nuovo a bere qualcosa insieme".
Dicevi: "dai, vediamoci presto".

Fa male sapere che non potremo più vederci. È così triste e doloroso. 
Spero che, anche solo un po', tu riesca a sentirti in pace ora.
E che un giorno ci incontreremo di nuovo in paradiso.
Fino ad allora, per favore, veglia su tutti noi dall'alto.

Ci rivedremo un giorno.
Prenditi il tuo tempo e riposati bene, okay?
A presto, Gakki.

Vi fanno eco anche le parole di Miona Hori, attrice protagonista del film Hot Gimmick assieme a Itagaki, Hiroya Shimizu, Shotaro Mamiya, Hiyori Sakurada, Riho Yoshioka e Kyoya Honda:
 
gimmick
Brillante, socievole, mi ha trattato con vero calore.
Sul set di Hot Gimmick, Itagaki-kun con i suoi capelli arancioni era davvero come il sole.
Sognavo di lavorare di nuovo insieme a lui su un altro progetto, ma nella prossima vita, spero che potremo sicuramente collaborare e creare qualcosa di meraviglioso.
Riposa in pace. Prego per il riposo della tua anima.

L'improvvisa scomparsa del giovane pone ancora una volta sotto i riflettori il controverso tema dell'attenzione alla salute psico-fisica, minata da fragilità che colpiscono anche il luccicante mondo dello spettacolo, un settore non meno usurante ed alienante di molti altri della realtà nipponica.
Quello del non saper o poter resistere alle pressioni indotte da una società e talora da contesti familiari rigidi, che non perdonano né compatiscono, è per la verità difficoltà comune anche ad altri paesi asiatici; nella vicina Corea del Sud il tasso di suicidio è il più elevato dell'intera Asia e tra le nazioni altamente sviluppate, sorpassando persino quello del Giappone. Il mondo dello spettacolo sudcoreano ne è terribile riflesso, con morti auto-inflitte che si susseguono l'una dopo l'altra.
 
mizuki profilo

A Hong Kong la problematica del suicidio e di disturbi correlati, quali depressione e salute mentale, si ravvisa invece notevolmente preoccupante non tanto a livello di statistiche globali, quanto in ambito giovanile e addirittura infantile: a fine 2024 il dato risulta infatti triplicato tra gli studenti in appena dieci anni. Il tema è ben narrato nell'intensa pellicola Time still turns the pages del 2023, proiettata al Far East Film Festival di Udine e ispirata a vari fatti realmente accaduti, che rappresentano una triste e normale "quotidianità" nel Paese.
 
Timescale

In Giappone, invece, dal 2003 i tassi si sono lentamente ma gradualmente ridotti, grazie anche alla messa in atto di determinate politiche governative volte a prevenire le cause del disagio, migliorare le risposte mediche, sensibilizzare l'attenzione. L'obiettivo globale è quello di intervenire correggendo il tradizionale atteggiamento di una società da sempre tollerante verso il suicidio, per motivi storicamente legati all'onore e al senso di responsabilità dei confronti della società tutta.
Ironia vuole che nell'anno 2019 il Paese abbia raggiunto il suo minimo storico, salvo vedere un'impennata nel 2020 acutizzata dalla pandemia da Coronavirus e dal lockdown che ne è seguito. Strazianti sono stati i casi, uno dietro l'altro, della giovane wrestler Hana Kimura, quindi degli attori Haruma Miura, Sei Ashina e Yuko Takeuchi tra luglio e settembre dell'anno 2020, seguiti poi dalle morti di altre due attrici, una reporter e ulteriori nomi non diffusi.

Per ragioni attinenti alle proprie radici culturali, in Giappone la percezione del problema della depressione e della salute fisica e psicologica nella sua globalità non si mostra in ogni caso ancora adeguata, né lo sono le contromisure atte a gestirlo, pur se qualche segnale di sottile cambiamento invero s'intravede.
Accade ora pertanto che nel mondo dello spettacolo sia possibile operare avendo riguardo anche del benessere del singolo, da sempre schiacciato in favore di quello ben più preponderante del gruppo e del bene comune.
Nel mese di agosto 2024, ad esempio, le riprese del drama Umi no hajimari - Where does the sea begin? si fermano per ben una settimana dal momento che l'attore protagonista Ren Meguro comunica la sospensione di ogni attività lavorativa per problemi di salute, su ordine specifico del medico.
 
ren steso

Il giovane, esponente di spicco del popolarissimo grupo di idol Snow Man e scelto anche dal marchio italiano Fendi per divenirne suo testimonial globale, rilascia in seguito la canzone "Asa no jikan" (Il tempo del mattino), il cui testo non incidentalmente parla di amor proprio, di crescita personale e di speranza.
Meguro confessa di averla scritta per tutti coloro che si sentono in difficoltà, troppo spesso schiacciati dal quotidiano e da sensazioni di inutilità e fallimento che fanno mancare il respiro:

 
"A volte falliamo, naturalmente,
ma dobbiamo lodare gli sforzi intrapresi ieri.
Le ferite delle nostre cadute formeranno una crosticina e guariranno.
Sorrido educatamente alle parole di convenienza
raccolgo solo i sentimenti importanti e faccio un respiro profondo
perché voglio amare me stesso più di chiunque altro.
Tutte le preoccupazioni e le aspettative, vorrei abbracciarle tutte.
Anche i giorni in cui le cose non vanno bene, noi siamo sempre noi, giusto?
Vuoi continuare a volerti bene, no?
Anche se vorresti piangere o ti senti incapace di andare avanti,
non devi odiarti per questo.
Non c'è bisogno di sforzarsi troppo oltre.
Rimani come sei."

Ren Meguro - Asa no Jikan
 
Eppure, ancora non basta. La morte di Mizuki Itagaki è da tradursi come un segnale forte circa la necessità da parte di molti giovani di poter fermarsi, rallentare e riposare in caso di difficoltà, ma anche di trovare il supporto adeguato per ripartire.
Il Giappone piange così oggi un giovane che ha saputo intercettare il problema e chiedere aiuto nell'impossibilità di superarlo da solo, ma che non è riuscito comunque a ritrovare la strada, nella probabile inadeguatezza dei mezzi di sostegno rinvenuti.
 
Mikami_Sensei-confronto

Il problema è in ogni caso sentito, ed è vivo più che mai. Anche la serie TV Mikami Sensei, di cui si è da poco conclusa la messa in onda con grande successo, promossa tra gli altri dal noto produttore Hideo Kojima, affronta tra le sue spinose tematiche anche quelle del disagio giovanile e del suicidio indotto da una società ingessata, che non guarda, non ascolta e rimane ancora troppo inerte.
Molti giovani, celebri e non, continuano a soffrire in silenzio, in un contesto di indifferenza in cui si persiste a fingere che vada tutto bene; gli sforzi dimostrano che cambiare le cose è certo possibile, ma non bisogna smettere di provarci, soprattutto di fronte al ripetersi di casi dall'epilogo così tragico.

Fonti consultate:
Account Instagram ufficiale di Mizuki Itagaki
Comic Natalie
Anime News Network
TBS
Account Twitter-X di Cloverblossoms I, II
Account Twitter-X di Unleashthegeek I, II
Twitter-X I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI

 


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