Ikebukuro: alla scoperta dei quartieri di Tokyo 11^ puntata
Nel quartiere dei gufi c'è tutto!
di Hachi194
"Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. [...]
Perchè snocciola chicchi d'un rosso succoso a ogni cambio della metro.
Tanti piccoli semi, ognuno con una forma simile eppure distinta, incastrati tra branchie di legno.
Sono città nella città, collegate da una lunga collana di rotaie.
Basta spaccare il guscio per scoprirle, una a una, separate da linee invisibili di confine."
Tokyo Orizzontale- Laura Imai Messina-Ed.Piemme
Ikebukuro: un nome difficile per un quartiere che spesso non è preso in considerazione dai viaggiatori, eppure dovrebbe esserlo. All'ombra dei suoi palazzi, lungo le sue strade, è stata ambientata una serie animata i cui protagonisti principali sono: una Dullahan, una motociclista senza testa che guida una grossa moto nera ed è considerata una leggenda urbana, un uomo vestito da barista che solleva distributori automatici e li lancia in aria come fossero fiorellini, un venditore di informazioni che tira le fila e una misteriosa gang che sembra padrona dell'intero quartiere.
Siete sempre sicuri di non voler fare un giro per Ikebukuro?
Situato a nord ovest all'interno della zona di Toshima, Ikebukuro dista solo quattro fermate di treno da Shinjuku e la sua stazione è il secondo snodo ferroviario non solo di Tokyo ma del mondo intero! Ogni giorno infatti transitano qui circa 2,7 milioni di passeggeri distribuiti sulle 7 linee di diverse compagnie. Ed è proprio prendendo come punto di riferimento la stazione che possiamo dividere il quartiere in due grandi zone, la est e la ovest per iniziare la nostra esplorazione e districarci fra grattacieli, città nella città, centri commerciali, shopping sfrenato e ristoranti appetitosi.
La zona ad est della stazione è quella più viva e movimentata: qui si trova un'estesa area commerciale in cui spiaccano due enormi negozi di elettronica, uno accanto all'altro, Bic Camera e Yamada Denki. Se il primo aveva dominato il distretto per decenni con il suo negozio principale, dal 2007 ha dovuto fare i conti con l'apertura della catena concorrente e da allora i due colossi sono impegnati in una feroce concorrenza.
Se l'elettronica non fa per voi, potete perdervi da Seibu (dove si vende di tutto) o da Parco (dove invece si concentra l'abbigliamento alla moda) o ancora da Loft ((oggettistica varia da regalo o arredamento). Ma i pezzi forti sono il Sunshine City e Otome Road che meritano un discorso a parte.
Sunshine City è infatti quella che viene definita una "città nella città" al pari delle Roppongi Hills ad esempio, ma costruita molto prima: fu infatti inaugurata nel 1978! Eretta sui resti della prigione di Sugamo in cui furono rinchiusi anche criminali di guerra, è un mega complesso edilizio formato da quattro edifici bassi e un grattacielo, il Sunshine 60, che con i suoi 240 metri ha mantenuto il primato di grattacielo più alto dell'Asia fino al 1985.
Al suo interno si possono trovare alcuni ristoranti con una vista mozzafiato ai piani 58 e 59 e un osservatorio aperto al pubblico al 60°piano, detto Sunshine Circus, restaurato e riaperto la primavera scorsa, che offre una panoramica gratuita a 360° sulla città.
Appartiene al complesso anche un piccolo grattacielo che ospita un hotel (Sunshine Prince Hotel, spesso scelto come base per i viaggi targati Animeclick) ed altri due edifici più bassi in cui potete trovare numerosi negozi e ristoranti nonchè alcune attrazioni.
Qui potete visitare il Sunshine City Aquarium (che fa da sfondo alla serie Mawaru Penguidrum), il Pokemon Center MEGA Tokyo (il più grande del Giappone e probabilmente del mondo intero), il J-World Tokyo (parco tematico dedicato ai più famosi personaggi di manga pubblicati sulla rivista Shonen Jump) e la Namco Namja Town (un parco giochi per bimbi che però attira molti adulti per le sue prelibatezze culinarie: qui infatti ci sono sia il Namja Gyoza Stadium dedicato ai tipici ravioli giapponesi di origine cinese che la Fukubukuro Dessert Yokocho in cui è possibile gustare crepes, gelati, pancakes e altri tipi di dolci).
Otome Road è invece quella che è definita la Akihabara per ragazze: questo perché i negozi sono specializzati soprattutto in manga yaoi e affini; qui ad esempio sono stati aperti i primi "butler cafè" cioè l'equivalente dei "maid cafè" per ragazze, dove al posto di cameriere kawaii ci sono maggiordomi tenebrosi e galanti.
Il negozio principale della strada è la filiale di Animate (8 piani di meraviglie) ma anche le filiali di K-Books e Mandarake. E se avete un maschietto con voi, se si annoia potete sempre spedirlo al Toyota Amlux, uno showroom su 5 piani della Toyota che si trova giusto nei pressi della Otome Road.
Ma anche la zona ad ovest della stazione ha le sue peculiarità: oltre ad una filiale dei grandi magazzini Tobu fra le più grandi della città, ai grandi magazzini Marui (moda e articoli per la casa) e ad una filiale di Bic Camera, da non perdere c'è il Metropolitan Art Space.
Inaugurato nel 1990, progettato da Yoshinobu Ashihara, fa contenti sia gli appassionati di architettura moderna che quelli di arte. Ma non solo: il complesso vanta quelle che sembrano essere le scale mobili più lunghe del Giappone e uno dei più grandi organi a canne del paese.
State attenti però: uscendo ad ovest vi troverete anche nella zona a luci rosse di Ikebukuro che è una delle più grandi dopo quella di Shinjuku. Non sarà Kabuki-cho, ma anche qui potete trovare molti locali come ristoranti, karaoke, sale giochi, ma anche kyabakura (hostess bar), love hotel ed altre attività vietate ai minori.
Ma ad Ikebukuro si possono fare anche esperienze istruttive: magari approfittando di una giornata di pioggia si può visitare il Bosaikan, centro pubblico di prevenzione dei rischi e di primo soccorso, in cui è possibile fare un tour completo della durata di circa due ore attraverso vari scenari legati a disastri naturali.
In particolare si può provare un simulatore di fumo (si deve provare a scappare da una stanza e poi lungo un corridoio), un gioco interattivo per spegnere un incendio, un film che racconta il grande sisma del Kanto del 1923 (raccontato anche in "Si alza il vento") e un simulatore di terremoto che propone una scossa del 7° grado della scala Shindo. La visita è completamente gratuita ma è disponibile solo in giapponese.
Se invece passate da qui verso la fine di settembre non perdete il Fukuro Matsuri: con i suoi 200.000 visitatori ogni anno, è uno dei festival più grandi e famosi della capitale. Meraviglioso il contrasto fra i grattacieli moderni e l'anima antica del matsuri, durante il quale sfilano una decina di mikoshi (altari votivi) al ritmo dei taiko (i tamburi giapponesi) e si può assistere a danze yosakoi tradizionali che si svolgono due settimane più tardi durante la "Tokyo Yosakoi" con centinaia di ballerini provenienti da ogni regione del paese.
Piccola curiosità: nel nome "ikebukuro" si trova la parola "fukuro" che vuol dire "civetta, gufo" e infatti questo simpatico animale è la mascotte del quartiere e si può ritrovare effigiato un po' dappertutto, dalla stazione (la statua posta qui è un punto di incontro per appuntamenti al pari della statua di Hachiko a Shibuya) all'architettura del koban (il posto di polizia).
Inoltre non bisogna dimenticare che Ikebukuro è anche un quartiere rinomato per la cucina: qui si possono degustare fra i più buoni gyoza della città, ma la sua reputazione fra i buongustai è legata soprattutto al ramen e sono tantissime le catene che propongono questo piatto.
Con Ikebukuro termina il viaggio sulla Yamanote Line: partiti da Ueno abbiamo fatto il giro completo dell'anello.
Ma la rubrica non termina qui: abbiamo ancora un quartiere da esplorare che, pur non essendo sulla Yamanote, merita una visita ed è Odaiba. A presto quindi!
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Fonti consultate:
Kanpai
Wikipedia
YouInJapan
JapanGuide
AirBnb