Vampire Knight
"Vampire Knight" è un anime appassionante e avvincente, che ruota intorno alla storia di Yuri Cross, ragazza molto solare e altruista che in realtà nasconde dentro di sé un passato dimenticato molto difficile, che sarà svelato negli ultimi episodi della seconda stagione.
La psicologia del personaggio risulta in un primo momento molto superficiale, in quanto la protagonista si strugge d'amore per Kaname Kuran, un vampiro purosangue, leader dei membri della night class apparentemente gentile e affettuoso, che in passato ha salvato la vita a Yuri, e finisce per ignorare i sentimenti di Zero, ragazzo apparentemente freddo e distaccato che in realtà nasconde dentro di sé un cuore enorme. Non mi dilungo sulla trama per non 'spoilerare'.
La serie risulta ben fatta, accattivante, da finire tutta in un battito di ciglia. Tuttavia la narrazione si ferma a metà del manga, motivo che mi ha spinto ad acquistare la serie edita da Panini, composta di diciannove volumi più un sequel in corso.
Consiglio di vederla, certa che vi appassionerà come ha saputo conquistare me!
La psicologia del personaggio risulta in un primo momento molto superficiale, in quanto la protagonista si strugge d'amore per Kaname Kuran, un vampiro purosangue, leader dei membri della night class apparentemente gentile e affettuoso, che in passato ha salvato la vita a Yuri, e finisce per ignorare i sentimenti di Zero, ragazzo apparentemente freddo e distaccato che in realtà nasconde dentro di sé un cuore enorme. Non mi dilungo sulla trama per non 'spoilerare'.
La serie risulta ben fatta, accattivante, da finire tutta in un battito di ciglia. Tuttavia la narrazione si ferma a metà del manga, motivo che mi ha spinto ad acquistare la serie edita da Panini, composta di diciannove volumi più un sequel in corso.
Consiglio di vederla, certa che vi appassionerà come ha saputo conquistare me!
"Vampire Knight" è abbastanza famoso, e ha diviso l'opinione degli spettatori tra chi lo adora e chi lo detesta. Perciò sono sempre stata scettica sulla visione di questo anime, e temporeggiavo.
Poi arrivò su Netflix e decisi di vederlo, e non rimasi affatto delusa, anzi fu una piacevole sorpresa.
L'anime ha tredici episodi, con il seguito "Vampire Knight Guilty" di altri tredici episodi, ma va segnalato che queste due stagioni rappresentano solo la metà del manga, che è composto da diciannove volumi totali, edito da Planet Manga. Posso dire che l'anime mi è piaciuto così tanto, da indurmi ad acquistare il manga per vedere come andava a finire.
Sulla trama si è già parlato in abbondanza, perciò non la citerò.
Reputo questo anime assolutamente ben fatto: avendo letto il manga, posso dire che è fedelissimo.
Ottima la colonna sonora, per non parlare dei nostri fantastici doppiatori italiani, che sanno dare carattere e fascino ai protagonisti. Le voci di Patrizio Prata (Kaname), Renato Novara (Zero) e Benedetta Ponticelli (Yuki) le ho trovate assolutamente perfette per i ruoli.
Lo stra-consiglio a chi vuole approcciarsi per la prima volta al mondo di "Vampire Knight".
Poi arrivò su Netflix e decisi di vederlo, e non rimasi affatto delusa, anzi fu una piacevole sorpresa.
L'anime ha tredici episodi, con il seguito "Vampire Knight Guilty" di altri tredici episodi, ma va segnalato che queste due stagioni rappresentano solo la metà del manga, che è composto da diciannove volumi totali, edito da Planet Manga. Posso dire che l'anime mi è piaciuto così tanto, da indurmi ad acquistare il manga per vedere come andava a finire.
Sulla trama si è già parlato in abbondanza, perciò non la citerò.
Reputo questo anime assolutamente ben fatto: avendo letto il manga, posso dire che è fedelissimo.
Ottima la colonna sonora, per non parlare dei nostri fantastici doppiatori italiani, che sanno dare carattere e fascino ai protagonisti. Le voci di Patrizio Prata (Kaname), Renato Novara (Zero) e Benedetta Ponticelli (Yuki) le ho trovate assolutamente perfette per i ruoli.
Lo stra-consiglio a chi vuole approcciarsi per la prima volta al mondo di "Vampire Knight".
Su “Vampire Knight” i pareri sono molto discordi, ed effettivamente sono tantissimi gli elementi che possono piacere o non piacere, poiché troppo originali o, al contrario, troppo standardizzati.
Siamo nella solita scuola d’élite, ma... sorpresa, i vampiri e gli umani la frequentano entrambi, pur divisi in due classi, una notturna e una diurna, lascio a voi intuire quale. Il direttore è un ex-cacciatore di vampiri, e a due studenti umani, la bella Yuki e il silenzioso Zero, spetta il compito di fare i sorveglianti, ovvero impedire problemi tra umani e vampiri. Yuki, poi, ha come fratello maggiore un nobile e potente vampiro, anch’esso studente della scuola, che l’ha salvata da bambina e che le fa da fratello maggiore.
Date le premesse, ivi compreso il segreto di Zero, ci si aspetterebbe una storia intensa e piena di colpi di scena. Ma non è proprio così. Tutto procede con un ritmo lentissimo, Yuki viene avvertita da tutti di essere più prudente, poiché molti pericoli giacciono nell’ombra, pronti ad attaccarla. I colpi di scena arriveranno, ma il ritmo lentissimo, tanto che forse sarebbero bastati solo sei episodi, rimane, e il finale avrà l’amaro in bocca, pur restando imprevedibile.
La grafica è bella, dai colori caldi, ma può risultare difficile da apprezzare perché troppo poligonale e spigolosa. La regia è buona e le sigle valide, specialmente la opening.
La caratterizzazione dei personaggi è un altro punto dolente, con troppe cose che possono piacere o meno: Yuki è troppo ingenua e desiderosa d’aiutare gli altri, tutti vogliono proteggerla poiché troppo debole, ma lo è realmente? O, al contrario, è perfetta per uno shojo che pare quasi un reverse harem? E Zero è troppo chiuso e fa troppe scelte sbagliare? E il vampiro fratello maggiore di Yuki si comporta come un vero stratega o è solo un pallone gonfiato? O il preside troppo macchietta comica? E gli altri vampiri che sembra nascondano chissà quali segreti, ma poi non si vede niente? In definitiva, troppe cose possono tornare o meno, a seconda del punto di vista.
La storia è inutile, perché troppo trita, o necessaria, dato che sui vampiri si scrive di tutto e ci può stare tutto, anche questo? O forse è il pensiero di sottofondo che permea la serie a risultare decisivo. Ovvero che i vampiri sono affascinanti e temuti, perché possono mangiarci, perché sono angeli e demoni allo stesso tempo, perché vivono un’esistenza eterna ed effimera allo stesso tempo.
Dato che la storia mi piace e mi ricorda il bellissimo “Tsukihime”, un sette, a questa prima stagione, lo posso dare.
Siamo nella solita scuola d’élite, ma... sorpresa, i vampiri e gli umani la frequentano entrambi, pur divisi in due classi, una notturna e una diurna, lascio a voi intuire quale. Il direttore è un ex-cacciatore di vampiri, e a due studenti umani, la bella Yuki e il silenzioso Zero, spetta il compito di fare i sorveglianti, ovvero impedire problemi tra umani e vampiri. Yuki, poi, ha come fratello maggiore un nobile e potente vampiro, anch’esso studente della scuola, che l’ha salvata da bambina e che le fa da fratello maggiore.
Date le premesse, ivi compreso il segreto di Zero, ci si aspetterebbe una storia intensa e piena di colpi di scena. Ma non è proprio così. Tutto procede con un ritmo lentissimo, Yuki viene avvertita da tutti di essere più prudente, poiché molti pericoli giacciono nell’ombra, pronti ad attaccarla. I colpi di scena arriveranno, ma il ritmo lentissimo, tanto che forse sarebbero bastati solo sei episodi, rimane, e il finale avrà l’amaro in bocca, pur restando imprevedibile.
La grafica è bella, dai colori caldi, ma può risultare difficile da apprezzare perché troppo poligonale e spigolosa. La regia è buona e le sigle valide, specialmente la opening.
La caratterizzazione dei personaggi è un altro punto dolente, con troppe cose che possono piacere o meno: Yuki è troppo ingenua e desiderosa d’aiutare gli altri, tutti vogliono proteggerla poiché troppo debole, ma lo è realmente? O, al contrario, è perfetta per uno shojo che pare quasi un reverse harem? E Zero è troppo chiuso e fa troppe scelte sbagliare? E il vampiro fratello maggiore di Yuki si comporta come un vero stratega o è solo un pallone gonfiato? O il preside troppo macchietta comica? E gli altri vampiri che sembra nascondano chissà quali segreti, ma poi non si vede niente? In definitiva, troppe cose possono tornare o meno, a seconda del punto di vista.
La storia è inutile, perché troppo trita, o necessaria, dato che sui vampiri si scrive di tutto e ci può stare tutto, anche questo? O forse è il pensiero di sottofondo che permea la serie a risultare decisivo. Ovvero che i vampiri sono affascinanti e temuti, perché possono mangiarci, perché sono angeli e demoni allo stesso tempo, perché vivono un’esistenza eterna ed effimera allo stesso tempo.
Dato che la storia mi piace e mi ricorda il bellissimo “Tsukihime”, un sette, a questa prima stagione, lo posso dare.
L'intero anime di svolge, quasi del tutto, all'interno di un liceo, dove una Day Class di ignari umani convive con i notturni alunni vampiri della Night Class. Yūki, protagonista insieme al suo amico Zero, ragazzo tenebroso dall'oscuro passato, si occupa della sicurezza della scuola, mentre è alle prese con il suo sconfinato amore per il capo dei vampiri, il nobile Kaname Kuran.
Descritto così, sembra un romanzetto rosa da adolescenti, ed effettivamente, tranne che per certi versi, è così. Dopo circa metà del primo episodio o al massimo del secondo, ci si rende già conto del livello di ciò che si sta guardando: passabile, ma niente di che.
I colpi di scena ci sono, ma si accavallano in modo confusionario e del tutto scoordinato, rendendo artificioso il susseguirsi degli eventi. Dopo un po', soprattutto nella seconda parte ("Vampire Knight Guilty"), appaiono come un'accozzaglia di cose avvincenti ma che, spesso, sembrano non avere un nesso logico.
A tratti l'anime cerca di essere un po' noir, riuscendoci però solo in alcune occasioni. L'atmosfera vuole essere realistica per quanto riguarda la parte del liceo, riuscendoci però davvero poco. Le ragazze che la frequentano sono delle isteriche che passano il loro tempo a sbavare dietro agli alunni della Night Class in modo tanto monotono e ripetitivo, da risultare fastidioso in alcuni momenti.
Molto più riuscite sono le ambientazioni dark di molte scene, riescono a trasmettere le giuste sensazioni, a volte in modo magistrale.
Yūki, la protagonista, è un personaggio piatto e privo di qualsiasi spessore, si lascia trasportare dagli eventi senza prendere quasi mai una posizione. Kaname è un personaggio se possibile ancor più noioso, perfetto e impeccabile, sta lì a non fare nulla. L'obbiettivo probabilmente era farlo sembrare un simil-stratega, peccato aver fallito completamente nel raggiungerlo.
Zero, al contrario, è l'unico personaggio ad avere una personalità definita, ha un carattere deciso, ma non manca di sensibilità. Ha una storia interessante alle spalle che riesce a dare un certo brio alla storia, intrecciandosi con gli eventi principali e non.
Essendo una storia per molti versi leggera, si presta a una visione scorrevole, favorita sia dalla buona grafica sia dall'azzeccata - e a mio avviso affascinante - colonna sonora sia da alcuni misteriosi risvolti che sanno di noir e che rendono il tutto più interessante.
Il finale è più che deludente e lascia un che d'amaro in bocca, ma del resto non ci si aspetta chissà cosa già dall'inizio.
Per tutti questi motivi per me l'anime merita nel complesso una sufficienza più che meritata ma nulla di più: insomma, non è da buttare.
Descritto così, sembra un romanzetto rosa da adolescenti, ed effettivamente, tranne che per certi versi, è così. Dopo circa metà del primo episodio o al massimo del secondo, ci si rende già conto del livello di ciò che si sta guardando: passabile, ma niente di che.
I colpi di scena ci sono, ma si accavallano in modo confusionario e del tutto scoordinato, rendendo artificioso il susseguirsi degli eventi. Dopo un po', soprattutto nella seconda parte ("Vampire Knight Guilty"), appaiono come un'accozzaglia di cose avvincenti ma che, spesso, sembrano non avere un nesso logico.
A tratti l'anime cerca di essere un po' noir, riuscendoci però solo in alcune occasioni. L'atmosfera vuole essere realistica per quanto riguarda la parte del liceo, riuscendoci però davvero poco. Le ragazze che la frequentano sono delle isteriche che passano il loro tempo a sbavare dietro agli alunni della Night Class in modo tanto monotono e ripetitivo, da risultare fastidioso in alcuni momenti.
Molto più riuscite sono le ambientazioni dark di molte scene, riescono a trasmettere le giuste sensazioni, a volte in modo magistrale.
Yūki, la protagonista, è un personaggio piatto e privo di qualsiasi spessore, si lascia trasportare dagli eventi senza prendere quasi mai una posizione. Kaname è un personaggio se possibile ancor più noioso, perfetto e impeccabile, sta lì a non fare nulla. L'obbiettivo probabilmente era farlo sembrare un simil-stratega, peccato aver fallito completamente nel raggiungerlo.
Zero, al contrario, è l'unico personaggio ad avere una personalità definita, ha un carattere deciso, ma non manca di sensibilità. Ha una storia interessante alle spalle che riesce a dare un certo brio alla storia, intrecciandosi con gli eventi principali e non.
Essendo una storia per molti versi leggera, si presta a una visione scorrevole, favorita sia dalla buona grafica sia dall'azzeccata - e a mio avviso affascinante - colonna sonora sia da alcuni misteriosi risvolti che sanno di noir e che rendono il tutto più interessante.
Il finale è più che deludente e lascia un che d'amaro in bocca, ma del resto non ci si aspetta chissà cosa già dall'inizio.
Per tutti questi motivi per me l'anime merita nel complesso una sufficienza più che meritata ma nulla di più: insomma, non è da buttare.
Inizio con la premessa che non ho letto il manga (che in molti giudicano migliore... io non lo so, ma francamente, vedendo la due serie - sì, me le sono sciroppate entrambe, sperando di avvertire qualche brivido -, non mi è venuta voglia di leggerlo).
Non sono una grande appassionata di vampiri in generale, ma mi sono avvicinata a questo anime avendo sentito parlare tanto della sua 'originalità'.
Temevo ti trovarmi dalle parti di "Twilight" (ed è inutile negare, qualche similitudine c'è, se non nella trama, proprio nella figura bellissima e accattivante del vampiro che non si scioglie neppure al sole): purtroppo, più che originalità, ho trovato molto senso del ridicolo anche fuori luogo, una vaga noia, perché di veri brividi d'orrore non esiste quasi traccia, salvo forse un paio di sequenze nell'arco di due serie; neppure i presunti incubi della protagonista, personaggio quanto mai insulso e senza spessore, trasmettono qualche timore o raccapriccio.
Mi aspettavo qualcosa in più perfino dalla trama, davvero abbastanza piatta e a tratti monotona: in una scuola/collegio dove convivono studenti normali e vampiri mi sarei aspettata qualche tensione in più, incidenti di percorso, incontri e scontri tra le due fazioni con relativi problemi di convivenza; invece, solo comparse, ragazze isteriche affascinate dai 'figoni' vestiti di bianco. Non esistono neppure dei contraltari, una storia alternativa nella classe umana che interagisca con quella opposta, i bellissimi e noiosi vampiri della Night Class si comportano benissimo, sono educatissimi e non attaccano nessuno, salvo forse un paio di scherzi alla protagonista Yuki, che dovrebbe essere una guardiana, ma sembra lei quella più indifesa e vulnerabile; a che le serve quella specie di arma anti-vampiro che ha in dotazione, se non la usa mai né sembra capace di usare?
I personaggi primari e non sono una nota piuttosto dolente: non c'è in tutta la serie un personaggio che sia davvero carismatico rispetto agli altri, neppure il cattivo di turno ha davvero il 'fascino del male'; appare solo come un vampiro 'sanguepuro' dedito a ridicole 'orge di sangue', allusione di tipo sessuale inserita un po' a casaccio.
Perfino Kaname, il bellissimo vampiro ambiguo e apparentemente oscuro, è riuscito davvero ad affascinarmi; appare gentile, ma è freddo ed egoista, non ha mai dei veri slanci, sembra manovrare tutti i fili (come vorrebbero simboleggiare gli scacchi), ma in realtà i suoi intenti non sono mai chiari e i suoi pensieri sono ermetici, legati a una trama che a volte ho trovato troppo sfilacciata e poco lineare.
Forse, fra tutti, il personaggio più interessante è Zero, ragazzo dal passato doloroso e in conflitto con sé stesso e la sua natura; psicologicamente è il meglio riuscito, ma non del tutto risolto. Guardiano come Yuki, e come Kaname innamorato di questa fanciulla che definire scialba è dire poco, senza carattere e fastidiosa quanto le sue fisime mentali che ci vengono propinate nel corso di tutto l'anime.
Nel complesso l'animazione è accettabile, ma non eccelsa, ho visto indubbiamente cose migliori sul piano grafico; per non parlare degli occhi della ragazzina, due fanali esagerati a volte del tutto inespressivi.
Non so se il manga sia migliore, ma questo anime non è certo un capolavoro.
Non so, forse non ho più l'età per queste cose... è un prodotto destinato a un pubblico adolescenziale.
Non sono una grande appassionata di vampiri in generale, ma mi sono avvicinata a questo anime avendo sentito parlare tanto della sua 'originalità'.
Temevo ti trovarmi dalle parti di "Twilight" (ed è inutile negare, qualche similitudine c'è, se non nella trama, proprio nella figura bellissima e accattivante del vampiro che non si scioglie neppure al sole): purtroppo, più che originalità, ho trovato molto senso del ridicolo anche fuori luogo, una vaga noia, perché di veri brividi d'orrore non esiste quasi traccia, salvo forse un paio di sequenze nell'arco di due serie; neppure i presunti incubi della protagonista, personaggio quanto mai insulso e senza spessore, trasmettono qualche timore o raccapriccio.
Mi aspettavo qualcosa in più perfino dalla trama, davvero abbastanza piatta e a tratti monotona: in una scuola/collegio dove convivono studenti normali e vampiri mi sarei aspettata qualche tensione in più, incidenti di percorso, incontri e scontri tra le due fazioni con relativi problemi di convivenza; invece, solo comparse, ragazze isteriche affascinate dai 'figoni' vestiti di bianco. Non esistono neppure dei contraltari, una storia alternativa nella classe umana che interagisca con quella opposta, i bellissimi e noiosi vampiri della Night Class si comportano benissimo, sono educatissimi e non attaccano nessuno, salvo forse un paio di scherzi alla protagonista Yuki, che dovrebbe essere una guardiana, ma sembra lei quella più indifesa e vulnerabile; a che le serve quella specie di arma anti-vampiro che ha in dotazione, se non la usa mai né sembra capace di usare?
I personaggi primari e non sono una nota piuttosto dolente: non c'è in tutta la serie un personaggio che sia davvero carismatico rispetto agli altri, neppure il cattivo di turno ha davvero il 'fascino del male'; appare solo come un vampiro 'sanguepuro' dedito a ridicole 'orge di sangue', allusione di tipo sessuale inserita un po' a casaccio.
Perfino Kaname, il bellissimo vampiro ambiguo e apparentemente oscuro, è riuscito davvero ad affascinarmi; appare gentile, ma è freddo ed egoista, non ha mai dei veri slanci, sembra manovrare tutti i fili (come vorrebbero simboleggiare gli scacchi), ma in realtà i suoi intenti non sono mai chiari e i suoi pensieri sono ermetici, legati a una trama che a volte ho trovato troppo sfilacciata e poco lineare.
Forse, fra tutti, il personaggio più interessante è Zero, ragazzo dal passato doloroso e in conflitto con sé stesso e la sua natura; psicologicamente è il meglio riuscito, ma non del tutto risolto. Guardiano come Yuki, e come Kaname innamorato di questa fanciulla che definire scialba è dire poco, senza carattere e fastidiosa quanto le sue fisime mentali che ci vengono propinate nel corso di tutto l'anime.
Nel complesso l'animazione è accettabile, ma non eccelsa, ho visto indubbiamente cose migliori sul piano grafico; per non parlare degli occhi della ragazzina, due fanali esagerati a volte del tutto inespressivi.
Non so se il manga sia migliore, ma questo anime non è certo un capolavoro.
Non so, forse non ho più l'età per queste cose... è un prodotto destinato a un pubblico adolescenziale.
Trama: "Vampire Knight" è ambientato principalmente nella Cross Academy, una prestigiosa scuola privata con una particolare struttura delle classi. Gli studenti sono divisi fra Day Class, composta da normali studenti che svolgono le loro lezioni di giorno, e Night Class, composta da studenti che in realtà sono vampiri. Solo tre persone della Day Class sono a conoscenza di questa seconda faccia della Night Class: il preside, la protagonista Yuuki Cross e Zero Kiryu. I compiti dei Guardian sono: assicurare una convivenza pacifica fra le due classi e non far scoprire il segreto della Night Class. Yuuki, ben presto, attanagliata dai dubbi sul suo passato e da visioni sanguinose, scopre che Kaname Kuran, il capo della Night Class, le nasconde un segreto.
Premetto che non sono un appassionato di vampiri, ma sinceramente mi sarei immaginato di vedere qualcosa di migliore e non tredici puntate di noia. Di quest'anime non mi è piaciuto davvero nulla, dai personaggi, piatti e inespressivi, quanto odiosi e stupidi, fino all'animazione.
In quest'anime ci sono un elevato numero di cose che non hanno senso, voglio elencarne alcune: nella scuola gli studenti possono saltare le lezioni a piacimento e non mangiano mai; nella Day Class non ci sono ragazzi (eccetto il capo-classe), ma solo ragazze che passano tutto il giorno a invidiare Yuuki e farsi notare da quelli della Night Class; nella Night Class i vampiri sentono a tre chilometri di distanza quando qualcuno si fa il più banale graffietto, ma, quando le ragazze hanno le loro cose, vengono colpiti da un collettivo raffreddore; teoricamente quelli della Night Class dovrebbero studiare di notte, ma non si sono mai visti in classe di notte, perché sono impegnati in altre attività, come inseguire Yuuki o ingurgitare pillole ematiche; in un episodio, Yuuki va in città, ma qui non ci sono abitanti, le strade sono completamente deserte, non c'è anima viva. In molti anime ci sono cose che non hanno senso, ma qui si è esagerato.
Premetto che non sono un appassionato di vampiri, ma sinceramente mi sarei immaginato di vedere qualcosa di migliore e non tredici puntate di noia. Di quest'anime non mi è piaciuto davvero nulla, dai personaggi, piatti e inespressivi, quanto odiosi e stupidi, fino all'animazione.
In quest'anime ci sono un elevato numero di cose che non hanno senso, voglio elencarne alcune: nella scuola gli studenti possono saltare le lezioni a piacimento e non mangiano mai; nella Day Class non ci sono ragazzi (eccetto il capo-classe), ma solo ragazze che passano tutto il giorno a invidiare Yuuki e farsi notare da quelli della Night Class; nella Night Class i vampiri sentono a tre chilometri di distanza quando qualcuno si fa il più banale graffietto, ma, quando le ragazze hanno le loro cose, vengono colpiti da un collettivo raffreddore; teoricamente quelli della Night Class dovrebbero studiare di notte, ma non si sono mai visti in classe di notte, perché sono impegnati in altre attività, come inseguire Yuuki o ingurgitare pillole ematiche; in un episodio, Yuuki va in città, ma qui non ci sono abitanti, le strade sono completamente deserte, non c'è anima viva. In molti anime ci sono cose che non hanno senso, ma qui si è esagerato.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
E' un anime che dà emozioni fortissime, con una storia coinvolgente ed eccitante. Ho davvero amato questo anime in tutte le sue sfumature. La storia d'amore ti travolge completamente e tiene con il fiato sospeso fino all'ultimo, perché non si sa mai cosa potrà accadere e quale sarà il prossimo colpo di scena.
I protagonisti sono dei personaggi fenomenali, con caratteri forti e oscuri passati. All'inizio non sapevo per chi tifare tra i due protagonisti maschili, non riuscivo proprio a immaginare chi avrebbe scelto Yuuki Cross! Ma alla fine la simpatia per Zero ha avuto la meglio.
E' decisamente uno shojo fuori dal comune rispetto agli altri, anche se sui vampiri ad oggi si trova davvero di tutto! E non poteva mancare quindi anche un manga/anime di questo genere. Ma posso assicurare che non è la solita storiella banale e superficiale: a me personalmente è piaciuto davvero molto, l'ultimo anime che mi ha preso così tanto è stato il grande classico "Sailor Moon"! Quindi assolutamente da non perdere!
E' un anime che dà emozioni fortissime, con una storia coinvolgente ed eccitante. Ho davvero amato questo anime in tutte le sue sfumature. La storia d'amore ti travolge completamente e tiene con il fiato sospeso fino all'ultimo, perché non si sa mai cosa potrà accadere e quale sarà il prossimo colpo di scena.
I protagonisti sono dei personaggi fenomenali, con caratteri forti e oscuri passati. All'inizio non sapevo per chi tifare tra i due protagonisti maschili, non riuscivo proprio a immaginare chi avrebbe scelto Yuuki Cross! Ma alla fine la simpatia per Zero ha avuto la meglio.
E' decisamente uno shojo fuori dal comune rispetto agli altri, anche se sui vampiri ad oggi si trova davvero di tutto! E non poteva mancare quindi anche un manga/anime di questo genere. Ma posso assicurare che non è la solita storiella banale e superficiale: a me personalmente è piaciuto davvero molto, l'ultimo anime che mi ha preso così tanto è stato il grande classico "Sailor Moon"! Quindi assolutamente da non perdere!
"Vampire Knight" è una serie di dodici episodi tratta dall'omonimo manga di Matsuri Hino.
La storia è ambientata nel collegio Cross, un luogo dove coesistono umani e vampiri, anche se quest'ultimi sono tenuti segreti, con lo scopo di favorire un convivenza pacifica fra le due razze. La protagonista principale è Yuuki Cross, una ragazza di quindici anni dal passato misterioso, e figlia adottiva del direttore del collegio; oltre ad essere una normale studentessa ha anche il compito di fare la guardiana dell'istituto e quindi di impedire il contatto fra i ragazzi della day class (esseri umani) e quelli della night class (vampiri). Ad aiutarla nel suo incarico troviamo Zero, un ragazzo anch'esso adottato dal direttore del collegio, la cui famiglia è stata sterminata da un vampiro. Altro personaggio protagonista è Kaname Kuran, capo-dormitorio della night class, nonché nobile purosangue vampiro rispettato e amato da tutti, Yuuki compresa, anche perché fu lui a salvarle la vita quando quest'ultima era ancora una bambina.
A intrecciare le vicende che legano questi tre, troviamo nel corso della storia altri personaggi che faranno da antagonisti, anche se in questa prima serie viene trattato principalmente il loro difficile rapporto, amoroso e non. La trama è ben strutturata, ricca di misteri e colpi di scena che invoglieranno molto lo spettatore a seguirla con continuità nella incessante attesa di qualche risposta. I protagonisti, anche quelli secondari, sono ben caratterizzati e, come puntualmente accade in queste produzioni, stracolmi di passati oscuri e dolorosi che aiuteranno molto lo sviluppo della storia.
Dal punto di vista tecnico ho trovato ottima la grafica e il disegno dei personaggi, a parte l'eccessiva grandezza degli occhi della protagonista che occupano quasi 3/4 della faccia, ma comunque ci si abitua in fretta. Le OST non mi hanno particolarmente colpito, ma sono comunque orecchiabili, e in generale le musiche di sottofondo sono adeguate e spesso coinvolgenti.
A seguire questa stagione ne troviamo subito una seconda intitolata "Vampire Knight Guilty"; inutile dire quindi che un vero e proprio finale non è stato dato a queste prime tredici puntate. In conclusione, una serie appassionante e molto piacevole da seguire, semplice e leggera. Consigliata a tutti.
La storia è ambientata nel collegio Cross, un luogo dove coesistono umani e vampiri, anche se quest'ultimi sono tenuti segreti, con lo scopo di favorire un convivenza pacifica fra le due razze. La protagonista principale è Yuuki Cross, una ragazza di quindici anni dal passato misterioso, e figlia adottiva del direttore del collegio; oltre ad essere una normale studentessa ha anche il compito di fare la guardiana dell'istituto e quindi di impedire il contatto fra i ragazzi della day class (esseri umani) e quelli della night class (vampiri). Ad aiutarla nel suo incarico troviamo Zero, un ragazzo anch'esso adottato dal direttore del collegio, la cui famiglia è stata sterminata da un vampiro. Altro personaggio protagonista è Kaname Kuran, capo-dormitorio della night class, nonché nobile purosangue vampiro rispettato e amato da tutti, Yuuki compresa, anche perché fu lui a salvarle la vita quando quest'ultima era ancora una bambina.
A intrecciare le vicende che legano questi tre, troviamo nel corso della storia altri personaggi che faranno da antagonisti, anche se in questa prima serie viene trattato principalmente il loro difficile rapporto, amoroso e non. La trama è ben strutturata, ricca di misteri e colpi di scena che invoglieranno molto lo spettatore a seguirla con continuità nella incessante attesa di qualche risposta. I protagonisti, anche quelli secondari, sono ben caratterizzati e, come puntualmente accade in queste produzioni, stracolmi di passati oscuri e dolorosi che aiuteranno molto lo sviluppo della storia.
Dal punto di vista tecnico ho trovato ottima la grafica e il disegno dei personaggi, a parte l'eccessiva grandezza degli occhi della protagonista che occupano quasi 3/4 della faccia, ma comunque ci si abitua in fretta. Le OST non mi hanno particolarmente colpito, ma sono comunque orecchiabili, e in generale le musiche di sottofondo sono adeguate e spesso coinvolgenti.
A seguire questa stagione ne troviamo subito una seconda intitolata "Vampire Knight Guilty"; inutile dire quindi che un vero e proprio finale non è stato dato a queste prime tredici puntate. In conclusione, una serie appassionante e molto piacevole da seguire, semplice e leggera. Consigliata a tutti.
"Vampire Knight" è un anime del 2008 tratto dall'omonimo manga shojo ideato da Matsuri Hino.
Ci sono pareri molto contrastanti su questo anime: c'è chi lo valuta un lavoro da 9 e chi un lavoro da 3. Io sono nella prima categoria, e spiegherò perché.
La storia è molto interessante: Yuuki Cross è una ragazza che frequenta la scuola gestita da suo padre, il collegio Cross. In realtà l'uomo non è veramente suo padre, poiché l'ha accolta in casa anni prima, quando Kaname Kuran, vampiro dal sangue puro, l'ha salvata da un altro vampiro che voleva sbranarla. Questo collegio è diviso in due classi: la day class, dove studiano gli umani, e la night class, dove ci sono i vampiri. Yuuki è la guardiana della scuola, ovvero fa in modo che gli studenti della day class non scoprano che quelli della night class sono dei vampiri. Ad aiutarla c'è Zero Kiryu, un altro trovatello del padre di Yuuki, che è rimasto orfano a causa di una vampira dal sangue puro: questo ha nutrito in lui l'odio e il rancore verso quella stirpe sanguinaria. Ma cosa succederebbe se Zero si tramutasse in vampiro?
La grafica è ottima. I disegni sono perfetti, non hanno un minimo dettaglio che deve essere corretto. Gli sguardi sono il punto forte, soprattutto quello di Yuuki quando guarda fisso un altro personaggio: si sentono tutte le sensazioni e tutti i sentimenti che prova in quel determinato momento solo guardandole il viso. Le ambientazioni sono scure e tetre, come ci si aspetterebbe da un anime di questo genere; vengono curati tutti i minimi particolari (compresi personaggi come passanti sconosciuti o gente che comunque non c'entra niente) e questo va riconosciuto.
I personaggi sono caratterizzati al meglio, ognuno ha il proprio ruolo ed è incastonato a regola d'arte nell'insieme dell'anime. Yuuki è una ragazza che dimostra di essere forte e di saper accettare le situazioni come vengono; dentro di sé però è molto confusa e non sa mai come comportarsi, anche se alla fine agisce sempre per far star bene/meglio gli altri. Zero è un personaggio enigmatico e intrigante, non si riesce mai a capire fino in fondo ciò che pensa, ma si percepisce lontano un miglio il suo dolore e la sua sofferenza per le situazioni che vive/ha vissuto. Kaname è il "manovratore" dei personaggi di questo anime; lui sa tutto di tutti e agisce per far in modo che ogni cosa vada per il verso giusto (secondo il suo parere, ovviamente). Per chi fa tutto questo? Per Yuuki, l'unica persona che tratta in modo speciale. Poi (in "Vampire Knight Guilty") si scoprirà perché, e tutto tornerà al suo posto.
Il doppiaggio è fatto in maniera efficace, le voci sembrano proprio del personaggio che parla, e questo è un ottimo segno. Le sigle sono fatte benissimo, ti entrano subito in testa e ti vien voglia di ascoltarle all'infinito (grazie al cielo hanno lasciato quelle giapponesi!).
La storia è ben congegnata. All'inizio sembra tutto scollegato e senza senso. Per esempio, non si sa chi sia in realtà Yuuki e non si sa da dove viene; non si sa come mai Kaname la tratti in modo particolare; ma andando avanti ogni cosa si evolve, si sviluppano molti episodi e si arriva a un bellissimo finale (si fa per dire, perché dopo il Guilty sembra finito tutto, ma in realtà il manga continua ancora).
Detto questo, e sperando di aver fatto una buona recensione al mio secondo anime preferito, assegno un bel 10 pieno e senza rimorso. Consigliato solo a chi ama il genere.
Ci sono pareri molto contrastanti su questo anime: c'è chi lo valuta un lavoro da 9 e chi un lavoro da 3. Io sono nella prima categoria, e spiegherò perché.
La storia è molto interessante: Yuuki Cross è una ragazza che frequenta la scuola gestita da suo padre, il collegio Cross. In realtà l'uomo non è veramente suo padre, poiché l'ha accolta in casa anni prima, quando Kaname Kuran, vampiro dal sangue puro, l'ha salvata da un altro vampiro che voleva sbranarla. Questo collegio è diviso in due classi: la day class, dove studiano gli umani, e la night class, dove ci sono i vampiri. Yuuki è la guardiana della scuola, ovvero fa in modo che gli studenti della day class non scoprano che quelli della night class sono dei vampiri. Ad aiutarla c'è Zero Kiryu, un altro trovatello del padre di Yuuki, che è rimasto orfano a causa di una vampira dal sangue puro: questo ha nutrito in lui l'odio e il rancore verso quella stirpe sanguinaria. Ma cosa succederebbe se Zero si tramutasse in vampiro?
La grafica è ottima. I disegni sono perfetti, non hanno un minimo dettaglio che deve essere corretto. Gli sguardi sono il punto forte, soprattutto quello di Yuuki quando guarda fisso un altro personaggio: si sentono tutte le sensazioni e tutti i sentimenti che prova in quel determinato momento solo guardandole il viso. Le ambientazioni sono scure e tetre, come ci si aspetterebbe da un anime di questo genere; vengono curati tutti i minimi particolari (compresi personaggi come passanti sconosciuti o gente che comunque non c'entra niente) e questo va riconosciuto.
I personaggi sono caratterizzati al meglio, ognuno ha il proprio ruolo ed è incastonato a regola d'arte nell'insieme dell'anime. Yuuki è una ragazza che dimostra di essere forte e di saper accettare le situazioni come vengono; dentro di sé però è molto confusa e non sa mai come comportarsi, anche se alla fine agisce sempre per far star bene/meglio gli altri. Zero è un personaggio enigmatico e intrigante, non si riesce mai a capire fino in fondo ciò che pensa, ma si percepisce lontano un miglio il suo dolore e la sua sofferenza per le situazioni che vive/ha vissuto. Kaname è il "manovratore" dei personaggi di questo anime; lui sa tutto di tutti e agisce per far in modo che ogni cosa vada per il verso giusto (secondo il suo parere, ovviamente). Per chi fa tutto questo? Per Yuuki, l'unica persona che tratta in modo speciale. Poi (in "Vampire Knight Guilty") si scoprirà perché, e tutto tornerà al suo posto.
Il doppiaggio è fatto in maniera efficace, le voci sembrano proprio del personaggio che parla, e questo è un ottimo segno. Le sigle sono fatte benissimo, ti entrano subito in testa e ti vien voglia di ascoltarle all'infinito (grazie al cielo hanno lasciato quelle giapponesi!).
La storia è ben congegnata. All'inizio sembra tutto scollegato e senza senso. Per esempio, non si sa chi sia in realtà Yuuki e non si sa da dove viene; non si sa come mai Kaname la tratti in modo particolare; ma andando avanti ogni cosa si evolve, si sviluppano molti episodi e si arriva a un bellissimo finale (si fa per dire, perché dopo il Guilty sembra finito tutto, ma in realtà il manga continua ancora).
Detto questo, e sperando di aver fatto una buona recensione al mio secondo anime preferito, assegno un bel 10 pieno e senza rimorso. Consigliato solo a chi ama il genere.
Bello, bello, veramente bello. Mi sorprende nel vedere tante recensioni negative... l'aggettivo che ho messo all'inizio lo ripeterei tantissime volte ma ora, veniamo al dunque.
Anche se alcuni di voi conosceranno già la trama per via del fumetto, io ve la voglio ripresentare. La storia dell'anime è ambientata in una scuola particolare, perché è suddivisa tra Day & Night Class: la prima è frequentata da studenti normali, mentre l'altra da vampiri. Gli studenti della classe del giorno sono all'oscuro che quelli della classe notturna sono vampiri, e il compito di mantenere il segreto e l'ordine tra le due classi spetta ai Guardian, i cui nomi sono Yuuki Cross e Zero Kiryu. Entrambi sono due dei protagonisti della storia perché il terzo è il Capo Dormitorio della Night Class Kaname Kuran; infine, la scuola è guidata da Kaien Cross.
Dopo avervi dato un resoconto della trama, passiamo alla musica. Nulla da dire, perché è meravigliosa, adatta a un anime vampiresco come questo. La sigla iniziale è cantata da un gruppo Jpop chiamato ON/OFF e il titolo della canzone è "Futatsu no Kodou no Akai Tsumi", mentre la sigla finale è stata eseguita da Kanon Wakeshima e il titolo è "Still Doll". La prima song, se l'ascoltate, ha un ritmo abbastanza agevolato e il testo è rivolto soprattutto verso il sangue, gli occhi color rosso e le persone che ne vengono attratte. La seconda, invece, parla di una ballerina incantata, giacché il ritmo di "Still Doll" è graziato per via del suono del violoncello che si sente in sottofondo.
Per quanto riguarda i disegni, sono ottimi, tutti ben caratterizzati; i fondali sono ottimi, colorati davvero bene senza nessuna sbavatura.
Infine, parlando delle mie considerazioni personali e del voto, do solo un nove perché in questa prima serie non mi piace la protagonista femminile Yuuki Cross. Sono riusciti a renderla insopportabile, sempre sulla bocca di Kaname, Zero e di tutti gli altri vampiri; questo dava un po' di fastidio. Le parti in cui mi faceva ridere erano veramente poche anche se, a dirla tutta, l'unica parte in cui non era per niente male era durante i combattimenti. Lì Yuuki si dimostra matura, pronta a tutto e coraggiosa, dopo aver avuto un passato pauroso con i vampiri. Un punto a suo favore.
Consigliato? Ovviamente sì, al 100%!
Anche se alcuni di voi conosceranno già la trama per via del fumetto, io ve la voglio ripresentare. La storia dell'anime è ambientata in una scuola particolare, perché è suddivisa tra Day & Night Class: la prima è frequentata da studenti normali, mentre l'altra da vampiri. Gli studenti della classe del giorno sono all'oscuro che quelli della classe notturna sono vampiri, e il compito di mantenere il segreto e l'ordine tra le due classi spetta ai Guardian, i cui nomi sono Yuuki Cross e Zero Kiryu. Entrambi sono due dei protagonisti della storia perché il terzo è il Capo Dormitorio della Night Class Kaname Kuran; infine, la scuola è guidata da Kaien Cross.
Dopo avervi dato un resoconto della trama, passiamo alla musica. Nulla da dire, perché è meravigliosa, adatta a un anime vampiresco come questo. La sigla iniziale è cantata da un gruppo Jpop chiamato ON/OFF e il titolo della canzone è "Futatsu no Kodou no Akai Tsumi", mentre la sigla finale è stata eseguita da Kanon Wakeshima e il titolo è "Still Doll". La prima song, se l'ascoltate, ha un ritmo abbastanza agevolato e il testo è rivolto soprattutto verso il sangue, gli occhi color rosso e le persone che ne vengono attratte. La seconda, invece, parla di una ballerina incantata, giacché il ritmo di "Still Doll" è graziato per via del suono del violoncello che si sente in sottofondo.
Per quanto riguarda i disegni, sono ottimi, tutti ben caratterizzati; i fondali sono ottimi, colorati davvero bene senza nessuna sbavatura.
Infine, parlando delle mie considerazioni personali e del voto, do solo un nove perché in questa prima serie non mi piace la protagonista femminile Yuuki Cross. Sono riusciti a renderla insopportabile, sempre sulla bocca di Kaname, Zero e di tutti gli altri vampiri; questo dava un po' di fastidio. Le parti in cui mi faceva ridere erano veramente poche anche se, a dirla tutta, l'unica parte in cui non era per niente male era durante i combattimenti. Lì Yuuki si dimostra matura, pronta a tutto e coraggiosa, dopo aver avuto un passato pauroso con i vampiri. Un punto a suo favore.
Consigliato? Ovviamente sì, al 100%!
Dopo molto tempo anch'io mi sono convinta a guardare questo anime, che tanto è stato acclamato e che attualmente gode ancora di un grandissimo successo, nonché di molto clamore e forti critiche dai non amanti del genere vampiresco. Va premesso che purtroppo non sono ancora riuscita a recuperare il manga da cui l'anime è stato tratto, ormai praticamente introvabile. Ci sto comunque lavorando, e nel frattempo mi sono abbondantemente consolata con la visione della prima serie di "Vampire Knight".
La storia comincia con una scena molto forte: una bambina, da sola in una foresta innevata, sta per essere aggredita violentemente da un vampiro intenzionato a succhiarle il sangue; quando la sua fine è vicina, ecco che interviene un ragazzo bello e tenebroso, che, con prontezza e incredibile forza, uccide il vampiro malintenzionato e salva la bambina. C'è solo un piccolo particolare che turba la piccola: anche il ragazzo è in realtà un vampiro. E la bambina, rimasta sola al mondo poiché abbandonata dai suoi veri genitori di cui l'identità è ignota, da quel momento sarà per sempre grata e riconoscente nei suoi confronti per averle salvato la vita, innamorandosene all'istante. La bambina da quel momento in poi diverrà la figlia del direttore Cross e vivrà nella Cross Academy, un luogo misterioso e inquietante. Infatti, non si tratta soltanto di una normale e prestigiosa scuola privata: la Cross Academy nasconde molti segreti e presenta una quanto meno insolita struttura delle classi. Gli studenti sono infatti divisi fra Day Class, composta da normali studenti che svolgono le loro lezioni di giorno, e Night Class, un'élite di geni bellissimi che in realtà sono vampiri. Solo tre persone della Day Class sono a conoscenza di questa seconda faccia della Night Class: il preside e i due "Guardian". Questi guardiani sono Yuuki Cross, la nostra protagonista, nonché la bambina salvata dieci anni fa dalle grinfie del vampiro malvagio dal suo salvatore Kaname Kuran (nobile vampiro di sangue puro), e Zero Kiryu, amico da molti anni di Yuuki, rimasto anch'egli orfano quattro anni fa a causa di una perfida vampira che ha sterminato tutta la sua famiglia. I compiti dei Guardian sono: assicurare una convivenza pacifica fra le due classi e non far scoprire il segreto della Night Class. Yuuki, ben presto, attanagliata dai dubbi sul suo passato e da visioni sanguinose, scopre che Kaname Kuran, il capo della Night Class, le nasconde un segreto...!
Non mi dilungo oltremodo, guardatelo e potrete appassionarvi anche voi come mi sono appassionata io, dall'inizio alla fine.
Passiamo alle considerazioni personali. I tre principali personaggi di Vampire Knight sono: Yuuki Cross, Zero Kiryu e Kaname Kuran. Di importanza minore, ma comunque necessari per lo sviluppo della storia, sono alcuni degli studenti della Night Class, che nel corso degli episodi conosceremo meglio e scopriremo nel profondo.
Come in molti altri racconti dell'orrore, i vampiri appaiono agli occhi umani estremamente belli e incredibilmente perfetti. Si differenziano dai classici vampiri della storia per il fatto, inusuale e insolito, di possedere sangue nelle vene. Per questi vampiri, inoltre, sembra che bere il sangue di un altro vampiro sia un gesto d'amore. Infatti, più un vampiro è innamorato, più il sangue disseterà il vampiro amato che beve il suo sangue. Esistono i vampiri di livello A, di livello B, C, D fino a giungere a quelli di livello E, che sono mostri senz'anima né coscienza, destinati soltanto a fare una brutta fine. Il sangue dei 'livelli A' è bramato da molti, in quanto sembra che dia molto potere. Tuttavia, anche solo chiedere di bere il sangue di un 'livello A' è considerato un affronto. Ci sono anche altre differenze basilari dagli altri racconti sui vampiri. I vampiri di "Vampire Knight" al sole non diventano cenere, ma possono ustionarsi facilmente e sono più deboli rispetto a quando è notte; per dissetarsi possono benissimo nutrirsi con delle pasticche chiamate "pasticche ematiche", un po' come gli esseri umani che al posto delle carne mangiano solo legumi o quelli che sostituiscono i pasti con le barrette iperproteiche; ovviamente è solo un nutrimento superficiale, per loro il sangue è assolutamente un'altra cosa e perciò è difficile per loro controllare la sete. In più, si riflettono negli specchi e possono essere feriti, anche se è molto difficile ucciderli; possono poi riprodursi sessualmente. Solo i 'livelli A' possono trasformare gli esseri umani in vampiri, ma se il vampiro in questione a sua volta non beve il sangue di un sangue puro è destinato a trasformarsi in un 'livello E'.
Quest'ultimo aspetto sarà, diciamo, la colonna portante di tutta la prima serie e che riguarderà in particolar modo il personaggio di Zero.
Per quanto riguarda lo stile e il chara, trovo che siano di una bellezza mozzafiato. I personaggi sono stati disegnati in maniera eccezionale, con un'eleganza e una perfezione direi maniacale. Adoro soprattutto i volti dei personaggi, con occhi molto espressivi, brillanti, inebrianti, enigmatici e ipnotici. Le divise che indossano sono di un'eleganza incredibile e le ambientazioni molto dark, tipiche del genere vamp che io adoro non poco.
Ciò che ho amato particolarmente sono state le sigle di apertura e di chiusura di ogni episodio, le musiche sono assolutamente eccezionali! Io adoro la musica rock e gotica, di conseguenza ho apprezzato non poco la scelta degli autori, mi sono davvero molto emozionata e gasata mentre le ascoltavo.
Idem per quanto riguarda le melodie di sottofondo durante i dialoghi o i monologhi o nelle scene principali, un mix di suspense, di inquietudine, di mistery e di gotico che difficilmente passa inosservato e inapprezzato.
In generale, trovo che sia un anime al di fuori del comune e degno del successo che ha avuto, forse a volte sì un po' troppo sopravvalutato, ma comunque un ottimo lavoro. Non si può negare che la storia di per sé è originale, nonostante tratti di una tematica largamente trattata in passato e attualmente ancora molto in voga. Quindi consiglio la visione di questo anime incondizionatamente a tutti, prettamente agli amanti del genere per poterne meglio apprezzare e gradire le caratteristiche e le bellissime atmosfere.
Assolutamente soddisfatta.
La storia comincia con una scena molto forte: una bambina, da sola in una foresta innevata, sta per essere aggredita violentemente da un vampiro intenzionato a succhiarle il sangue; quando la sua fine è vicina, ecco che interviene un ragazzo bello e tenebroso, che, con prontezza e incredibile forza, uccide il vampiro malintenzionato e salva la bambina. C'è solo un piccolo particolare che turba la piccola: anche il ragazzo è in realtà un vampiro. E la bambina, rimasta sola al mondo poiché abbandonata dai suoi veri genitori di cui l'identità è ignota, da quel momento sarà per sempre grata e riconoscente nei suoi confronti per averle salvato la vita, innamorandosene all'istante. La bambina da quel momento in poi diverrà la figlia del direttore Cross e vivrà nella Cross Academy, un luogo misterioso e inquietante. Infatti, non si tratta soltanto di una normale e prestigiosa scuola privata: la Cross Academy nasconde molti segreti e presenta una quanto meno insolita struttura delle classi. Gli studenti sono infatti divisi fra Day Class, composta da normali studenti che svolgono le loro lezioni di giorno, e Night Class, un'élite di geni bellissimi che in realtà sono vampiri. Solo tre persone della Day Class sono a conoscenza di questa seconda faccia della Night Class: il preside e i due "Guardian". Questi guardiani sono Yuuki Cross, la nostra protagonista, nonché la bambina salvata dieci anni fa dalle grinfie del vampiro malvagio dal suo salvatore Kaname Kuran (nobile vampiro di sangue puro), e Zero Kiryu, amico da molti anni di Yuuki, rimasto anch'egli orfano quattro anni fa a causa di una perfida vampira che ha sterminato tutta la sua famiglia. I compiti dei Guardian sono: assicurare una convivenza pacifica fra le due classi e non far scoprire il segreto della Night Class. Yuuki, ben presto, attanagliata dai dubbi sul suo passato e da visioni sanguinose, scopre che Kaname Kuran, il capo della Night Class, le nasconde un segreto...!
Non mi dilungo oltremodo, guardatelo e potrete appassionarvi anche voi come mi sono appassionata io, dall'inizio alla fine.
Passiamo alle considerazioni personali. I tre principali personaggi di Vampire Knight sono: Yuuki Cross, Zero Kiryu e Kaname Kuran. Di importanza minore, ma comunque necessari per lo sviluppo della storia, sono alcuni degli studenti della Night Class, che nel corso degli episodi conosceremo meglio e scopriremo nel profondo.
Come in molti altri racconti dell'orrore, i vampiri appaiono agli occhi umani estremamente belli e incredibilmente perfetti. Si differenziano dai classici vampiri della storia per il fatto, inusuale e insolito, di possedere sangue nelle vene. Per questi vampiri, inoltre, sembra che bere il sangue di un altro vampiro sia un gesto d'amore. Infatti, più un vampiro è innamorato, più il sangue disseterà il vampiro amato che beve il suo sangue. Esistono i vampiri di livello A, di livello B, C, D fino a giungere a quelli di livello E, che sono mostri senz'anima né coscienza, destinati soltanto a fare una brutta fine. Il sangue dei 'livelli A' è bramato da molti, in quanto sembra che dia molto potere. Tuttavia, anche solo chiedere di bere il sangue di un 'livello A' è considerato un affronto. Ci sono anche altre differenze basilari dagli altri racconti sui vampiri. I vampiri di "Vampire Knight" al sole non diventano cenere, ma possono ustionarsi facilmente e sono più deboli rispetto a quando è notte; per dissetarsi possono benissimo nutrirsi con delle pasticche chiamate "pasticche ematiche", un po' come gli esseri umani che al posto delle carne mangiano solo legumi o quelli che sostituiscono i pasti con le barrette iperproteiche; ovviamente è solo un nutrimento superficiale, per loro il sangue è assolutamente un'altra cosa e perciò è difficile per loro controllare la sete. In più, si riflettono negli specchi e possono essere feriti, anche se è molto difficile ucciderli; possono poi riprodursi sessualmente. Solo i 'livelli A' possono trasformare gli esseri umani in vampiri, ma se il vampiro in questione a sua volta non beve il sangue di un sangue puro è destinato a trasformarsi in un 'livello E'.
Quest'ultimo aspetto sarà, diciamo, la colonna portante di tutta la prima serie e che riguarderà in particolar modo il personaggio di Zero.
Per quanto riguarda lo stile e il chara, trovo che siano di una bellezza mozzafiato. I personaggi sono stati disegnati in maniera eccezionale, con un'eleganza e una perfezione direi maniacale. Adoro soprattutto i volti dei personaggi, con occhi molto espressivi, brillanti, inebrianti, enigmatici e ipnotici. Le divise che indossano sono di un'eleganza incredibile e le ambientazioni molto dark, tipiche del genere vamp che io adoro non poco.
Ciò che ho amato particolarmente sono state le sigle di apertura e di chiusura di ogni episodio, le musiche sono assolutamente eccezionali! Io adoro la musica rock e gotica, di conseguenza ho apprezzato non poco la scelta degli autori, mi sono davvero molto emozionata e gasata mentre le ascoltavo.
Idem per quanto riguarda le melodie di sottofondo durante i dialoghi o i monologhi o nelle scene principali, un mix di suspense, di inquietudine, di mistery e di gotico che difficilmente passa inosservato e inapprezzato.
In generale, trovo che sia un anime al di fuori del comune e degno del successo che ha avuto, forse a volte sì un po' troppo sopravvalutato, ma comunque un ottimo lavoro. Non si può negare che la storia di per sé è originale, nonostante tratti di una tematica largamente trattata in passato e attualmente ancora molto in voga. Quindi consiglio la visione di questo anime incondizionatamente a tutti, prettamente agli amanti del genere per poterne meglio apprezzare e gradire le caratteristiche e le bellissime atmosfere.
Assolutamente soddisfatta.
Lo stile dei personaggi, elegante e scenico, s'intreccia armoniosamente con una trama passionale creata appositamente per ragazze e donne che sognano un'avventura nell'ordine del soprannaturale. Questo è, in sintesi, "Vampire Knight", sicuramente ammirato sotto molti aspetti da un pubblico prevalentemente femminile. Il genere "vampirismo" è ormai molto acclamato tra gli anime, ma qui è trattato con molta meticolosità e attenzione ai dettagli (un esempio, l'attenta gerarchia vampiresca). Da valorizzare è la caratterizzazione dei personaggi, in primis quelli principali: Yuki, Zero e Kaname.
Non sono rimasta delusa né dall'inizio né dalla fine di "Vampire Knight", che mi ha permesso di inoltrarmi completamente in un mondo oscuro e tenebroso, ma che può, all'occorrenza, rivelarsi dolce e sentimentale.
Unica pecca è che quello che dovrebbe essere l'obbiettivo principale della trama, la creazione di una possibile alleanza tra umani e vampiri, non viene seguito per tutta la serie, ma messo molte volte, forse troppo, in secondo piano.
Non sono rimasta delusa né dall'inizio né dalla fine di "Vampire Knight", che mi ha permesso di inoltrarmi completamente in un mondo oscuro e tenebroso, ma che può, all'occorrenza, rivelarsi dolce e sentimentale.
Unica pecca è che quello che dovrebbe essere l'obbiettivo principale della trama, la creazione di una possibile alleanza tra umani e vampiri, non viene seguito per tutta la serie, ma messo molte volte, forse troppo, in secondo piano.
Confesso ai lettori che la presente è la seconda recensione di "Vampire Knight" che scrivo. Difatti, quando vidi la prima volta questo anime, ormai più di tre anni fa, mi colpì molto e mi misi a tesserne le lodi entusiasta. Rivedendolo ora, a distanza di tempo, a bocce ferme e con una maggiore cultura in materia di anime, devo dire che le mie impressioni si sono notevolmente ridimensionate.
"Vampire Knight" è una serie animata tratta dall'omonimo romanzo di Matsuri Hino. La protagonista è Yuki Cross, ragazza dal misterioso passato che svolge, insieme al suo amico Zero, il ruolo di "guardian" alla Cross Academy, una scuola molto "particolare", in quanto vi convivono umani e vampiri. Il ruolo di Yuki è proprio quello di nascondere la vera identità degli studenti della Night Class (i vampiri) e proteggere i membri della Day Class (gli umani) da eventuali "abusi". La trama si dipana attraverso una serie di colpi di scena riguardanti il misterioso passato di Yuki e le macchinazioni in corso all'interno della società dei vampiri.
La serie si presenta piena di luci ed ombre.
Partendo dalla trama, sicuramente un punto a suo favore sono l'atmosfera misteriosa e dark, e i colpi di scena che creano interesse nello spettatore. La pecca principale è data, in questa prima serie, oltre che da una serie di momenti leggeri ed umoristici quasi completamente mal riusciti, anche dall'eccessiva lentezza che a volte viene causata dalle infinite elucubrazioni della protagonista. E qui arriviamo al secondo punto: i personaggi. Ciò che dovrebbe essere la ricchezza di qualsiasi manga, si dimostra qui il tallone d'Achille. Yuki è la ragazza più insopportabile del mondo, capace di perdersi in una serie di paranoie infinite e di non riuscire a prendere una decisione neanche con un mitra puntato alla schiena. Il tutto mentre si barcamena tra due bellissimi ragazzi (che non si capisce cosa ci trovino in lei), i quali però non lottano direttamente per conquistarla, ma aggirano continuamente il problema nella speranza che sia lei a capire cosa fare. Tra i due, poi, Zero è riuscito abbastanza bene e presenta un carattere ed una psicologia complessivamente credibili, ma Kaname è di una noia mortale. Veramente noioso! I comprimari, poi, non sono il massimo: o sbavano per i protagonisti, o sbavano non corrisposti per un altro personaggio secondario, o se la intendono tra di loro, ma senza dirlo, perché anziché costruire una sana e normale storia d'amore omosessuale è meglio lasciar intendere tramite richiami shounen-ai, così si vende di più (mi riferisco alla questione di Ichijo e Shiki).
Quanto al disegno, complessivamente a me è piaciuto molto, con l'eccezione della solita Yuki, che ha due occhi grandi come padelle. Molto bella invece la opening e la ending: da questo punto nulla da dire, così come per l'ottima grafica.
Nel complesso, dunque, "Vampire Knight" si rivela essere un prodotto con grandi potenzialità, ma in parte sprecate. Il classico "E' bravo, ma non si applica". Il risultato è un prodotto comunque complessivamente buono, ma bel lontano dalla perfezione. Si merita un 7.
"Vampire Knight" è una serie animata tratta dall'omonimo romanzo di Matsuri Hino. La protagonista è Yuki Cross, ragazza dal misterioso passato che svolge, insieme al suo amico Zero, il ruolo di "guardian" alla Cross Academy, una scuola molto "particolare", in quanto vi convivono umani e vampiri. Il ruolo di Yuki è proprio quello di nascondere la vera identità degli studenti della Night Class (i vampiri) e proteggere i membri della Day Class (gli umani) da eventuali "abusi". La trama si dipana attraverso una serie di colpi di scena riguardanti il misterioso passato di Yuki e le macchinazioni in corso all'interno della società dei vampiri.
La serie si presenta piena di luci ed ombre.
Partendo dalla trama, sicuramente un punto a suo favore sono l'atmosfera misteriosa e dark, e i colpi di scena che creano interesse nello spettatore. La pecca principale è data, in questa prima serie, oltre che da una serie di momenti leggeri ed umoristici quasi completamente mal riusciti, anche dall'eccessiva lentezza che a volte viene causata dalle infinite elucubrazioni della protagonista. E qui arriviamo al secondo punto: i personaggi. Ciò che dovrebbe essere la ricchezza di qualsiasi manga, si dimostra qui il tallone d'Achille. Yuki è la ragazza più insopportabile del mondo, capace di perdersi in una serie di paranoie infinite e di non riuscire a prendere una decisione neanche con un mitra puntato alla schiena. Il tutto mentre si barcamena tra due bellissimi ragazzi (che non si capisce cosa ci trovino in lei), i quali però non lottano direttamente per conquistarla, ma aggirano continuamente il problema nella speranza che sia lei a capire cosa fare. Tra i due, poi, Zero è riuscito abbastanza bene e presenta un carattere ed una psicologia complessivamente credibili, ma Kaname è di una noia mortale. Veramente noioso! I comprimari, poi, non sono il massimo: o sbavano per i protagonisti, o sbavano non corrisposti per un altro personaggio secondario, o se la intendono tra di loro, ma senza dirlo, perché anziché costruire una sana e normale storia d'amore omosessuale è meglio lasciar intendere tramite richiami shounen-ai, così si vende di più (mi riferisco alla questione di Ichijo e Shiki).
Quanto al disegno, complessivamente a me è piaciuto molto, con l'eccezione della solita Yuki, che ha due occhi grandi come padelle. Molto bella invece la opening e la ending: da questo punto nulla da dire, così come per l'ottima grafica.
Nel complesso, dunque, "Vampire Knight" si rivela essere un prodotto con grandi potenzialità, ma in parte sprecate. Il classico "E' bravo, ma non si applica". Il risultato è un prodotto comunque complessivamente buono, ma bel lontano dalla perfezione. Si merita un 7.
Questo è stato il primo anime che ho visto e forse per questo non riesco a dargli oltre il 6, perché non se lo merita, e nemmeno meno di 6 per lo stesso motivo. Inizio con il dire che secondo me la forza di questo anime, oltre a qualche personaggio, sono le musiche, a partire dalle sigle molto belle, ma anche i vari sottofondi rendono perfettamente la situazione in corso. Ma veniamo alla storia, che in questo anime mi è molto piaciuta, anche se potevano svilupparla meglio in molti punti, senza comunque rischiare di fare spoiler e affini. I personaggi sono molto ben definiti, almeno quelli principali, perché purtroppo i secondari sono quasi tutti uguali, come nella 'Night Class', dove Akatsuki, Rima, Ruka, Shiki, Ichijo e anche un po' Aidou, se non fosse per la sua smania da donnaiolo e da divo, sembrano tutti pensarla alla stessa maniera: fanno e parlano allo stesso modo, e mi dispiace di questo. Lo stesso vale per Yagari, perché alla fine sembra il direttore Cross, anche se più duro caratterialmente.
Veniamo ora ai personaggi principali che mi sono piaciuti.
Zero: accidenti, è irresistibile! Bello e tormentato e, secondo me, una povera vittima dell' indecisione di Yuki. Mi piace molto la sua sanguinaria storia e il fatto che ami incondizionatamente Yuki.
Maria Kurenai Shizuka Hiou: è una cattiva come la chiamo io "cerebrale", nel senso che non fa molto male fisico ma ti fa penare per quanto riguarda pensieri e sospetti, e quindi ancora più meschina e cattiva, e ci piace. Per mio gusto personale la preferivo nelle vesti di Maria.
Veniamo ora ai personaggi che non mi sono piaciuti per niente.
Yuki: la piccola e indecisa Yuki... maledizione! E' veramente irritante il modo in cui ci fa credere che in una puntata ami alla follia Zero e la puntata dopo ami alla follia Kaname. Ma una decisione definitiva no? A parte questa indecisione il personaggio non è nulla di che.
Kaname: degno compagno di Yuki, secondo me. Di chiaro ha solo l'obiettivo di comandare e controllare tutti, e lo fa anche male, poi con Yuki ha un atteggiamento di finta gentilezza che è veramente inquietante. Bello, ok, ma a me fa paura, e nel migliore dei casi fa arrabbiare.
Come ho detto, degli altri personaggi non so cosa dire, dato che si somigliano tutti. Un vero peccato, perché l'anime, per quanto riguarda la grafica, è molto ben fatto; dovevano gestire meglio le personalità dei personaggi.
Veniamo ora ai personaggi principali che mi sono piaciuti.
Zero: accidenti, è irresistibile! Bello e tormentato e, secondo me, una povera vittima dell' indecisione di Yuki. Mi piace molto la sua sanguinaria storia e il fatto che ami incondizionatamente Yuki.
Maria Kurenai Shizuka Hiou: è una cattiva come la chiamo io "cerebrale", nel senso che non fa molto male fisico ma ti fa penare per quanto riguarda pensieri e sospetti, e quindi ancora più meschina e cattiva, e ci piace. Per mio gusto personale la preferivo nelle vesti di Maria.
Veniamo ora ai personaggi che non mi sono piaciuti per niente.
Yuki: la piccola e indecisa Yuki... maledizione! E' veramente irritante il modo in cui ci fa credere che in una puntata ami alla follia Zero e la puntata dopo ami alla follia Kaname. Ma una decisione definitiva no? A parte questa indecisione il personaggio non è nulla di che.
Kaname: degno compagno di Yuki, secondo me. Di chiaro ha solo l'obiettivo di comandare e controllare tutti, e lo fa anche male, poi con Yuki ha un atteggiamento di finta gentilezza che è veramente inquietante. Bello, ok, ma a me fa paura, e nel migliore dei casi fa arrabbiare.
Come ho detto, degli altri personaggi non so cosa dire, dato che si somigliano tutti. Un vero peccato, perché l'anime, per quanto riguarda la grafica, è molto ben fatto; dovevano gestire meglio le personalità dei personaggi.
Nella grande era dei "Vampiri" e dei "Licantropi" sorge uno degli anime più discussi degli ultimi anni: "Vampire Knight". Se qualcuno pensa che sia una di quelle commercialate per vendere e far impazzire le ragazzine, non ha per niente sbagliato. Partiamo dalla premessa che il manga, nonostante i suoi difetti, è ad un altro livello, assolutamente non paragonabile alla versione animata, che pecca in tutto: dalla grafica alla caratterizzazione, dal ritmo alle animazioni. Beh, però il rapporto Kaname-Zero è ben evidente proprio per far impazzire le fangirl yaoiste, che non vedono l'ora di vedere due bellocci avvicinarsi. Se poi si inseriscono anche altri tabù, il successo è assicurato; basterebbero due parole per descriverlo: fan service.
La storia è ambientata in una scuola che ha una particolare organizzazione: Day Class e Night Class. Le due hanno una grande differenza: se la Day Class è frequentata da normali studenti, la seconda è frequentata da vampiri; ovviamente, la cosa è segreta e per mantenere lo status quo sono scelti due studenti detti "Guardian", che vigilano notte e giorno. Ovviamente, sono scelti Yuuki e Zero: la prima una belloccia con un passato particolare, che è stata adottata dal preside della scuola, l’altro Zero, un vampiro, il suo amico d'infanzia. Da qui comincia la trama della storia... No, scherzo! Qui la storia si blocca, perché a parte i primi episodi in cui i due personaggi svolgono il loro compito, per i restanti undici vedremo solo scene di riflessione, dolore, sofferenza, "morsi vampireschi", pensieri tabù, voglia di diventare vampiri. Praticamente, il nulla. Già anticipavo questo punto: tutto è fatto perché attiri le ragazzine. E riesce perfettamente nel suo intento la Maturi, inserendo una ragazzina indifesa in un mondo soprannaturale, di cui, se solo lo volesse, potrebbe cominciare a far parte. Sinceramente, non so se "Twilight" prenda da "Vampire Knight" o il contrario, ma i due per plot si eguagliano.
Se il problema si bloccasse all'originalità, sarebbe anche passabile, ma, ahimè, quest'anime pecca in tutto. La caratterizzazione è inesistente: un chara così piatto difficilmente si trova. Kaname è il solito "figone" di cui tutte si innamorano, ma che in realtà ha una passione per uno dei personaggi (e se state pensando a Zero è solo perché avete letto troppi yaoi!); Yuuki è la solita ragazzina che si mostra risoluta, ma che in realtà è debole davanti all'amore che la travolge; Zero, invece, è l'eterno indeciso, uno dei personaggi più odiosi che abbia mai visto.
Penso che se li avessero fatti evolvere emotivamente, proponendo dei cambiamenti, la storia sarebbe stata molto più attraente ed il ritmo, lento a causa delle seghe mentali dei personaggi, sarebbe stato molto più veloce.
Quello che però si odia maggiormente è l'ostentato fan service yaoista - già in "Kuroshitsuji" avevo criticato questo aspetto -, non tanto per l'aspetto yaoi, ma perché viene solo sottinteso, per affascinare senza scadere mai nell'esplicito. Sinceramente, se il fan service deve sussistere, deve essere evidente, e non celato dietro un falso perbenismo. Ovviamente, per gusti personali, avrei preferito che questo aspetto neanche fosse trattato, ma nel caso in cui fosse stato presente non avrei visto la serie, né tantomeno giudicata in questo aspro modo.
Graficamente, è anche penoso: tratto pesante e visi poligonali; animazioni pessime e regia inesistente. Unica nota positiva sono le OST di Haketa, che riescono ad amalgamarsi perfettamente alle situazioni.
Sconsigliato.
La storia è ambientata in una scuola che ha una particolare organizzazione: Day Class e Night Class. Le due hanno una grande differenza: se la Day Class è frequentata da normali studenti, la seconda è frequentata da vampiri; ovviamente, la cosa è segreta e per mantenere lo status quo sono scelti due studenti detti "Guardian", che vigilano notte e giorno. Ovviamente, sono scelti Yuuki e Zero: la prima una belloccia con un passato particolare, che è stata adottata dal preside della scuola, l’altro Zero, un vampiro, il suo amico d'infanzia. Da qui comincia la trama della storia... No, scherzo! Qui la storia si blocca, perché a parte i primi episodi in cui i due personaggi svolgono il loro compito, per i restanti undici vedremo solo scene di riflessione, dolore, sofferenza, "morsi vampireschi", pensieri tabù, voglia di diventare vampiri. Praticamente, il nulla. Già anticipavo questo punto: tutto è fatto perché attiri le ragazzine. E riesce perfettamente nel suo intento la Maturi, inserendo una ragazzina indifesa in un mondo soprannaturale, di cui, se solo lo volesse, potrebbe cominciare a far parte. Sinceramente, non so se "Twilight" prenda da "Vampire Knight" o il contrario, ma i due per plot si eguagliano.
Se il problema si bloccasse all'originalità, sarebbe anche passabile, ma, ahimè, quest'anime pecca in tutto. La caratterizzazione è inesistente: un chara così piatto difficilmente si trova. Kaname è il solito "figone" di cui tutte si innamorano, ma che in realtà ha una passione per uno dei personaggi (e se state pensando a Zero è solo perché avete letto troppi yaoi!); Yuuki è la solita ragazzina che si mostra risoluta, ma che in realtà è debole davanti all'amore che la travolge; Zero, invece, è l'eterno indeciso, uno dei personaggi più odiosi che abbia mai visto.
Penso che se li avessero fatti evolvere emotivamente, proponendo dei cambiamenti, la storia sarebbe stata molto più attraente ed il ritmo, lento a causa delle seghe mentali dei personaggi, sarebbe stato molto più veloce.
Quello che però si odia maggiormente è l'ostentato fan service yaoista - già in "Kuroshitsuji" avevo criticato questo aspetto -, non tanto per l'aspetto yaoi, ma perché viene solo sottinteso, per affascinare senza scadere mai nell'esplicito. Sinceramente, se il fan service deve sussistere, deve essere evidente, e non celato dietro un falso perbenismo. Ovviamente, per gusti personali, avrei preferito che questo aspetto neanche fosse trattato, ma nel caso in cui fosse stato presente non avrei visto la serie, né tantomeno giudicata in questo aspro modo.
Graficamente, è anche penoso: tratto pesante e visi poligonali; animazioni pessime e regia inesistente. Unica nota positiva sono le OST di Haketa, che riescono ad amalgamarsi perfettamente alle situazioni.
Sconsigliato.
Potrebbe sembrare il classico miscuglio tra ragazzi normali e vampiri, ma non è così. Una scuola apparentemente normale è così divisa: da una parte ci sta la Day class, frequentata da ragazzi normali, la cui capoclasse è Cross Yuuki, dall'altra la Night class, il cui capoclasse è Kuran Kaname. Il preside della scuola, per fare in modo che il segreto della Night Class non venga alla luce, incarica Kiriu Zero, anch'egli vampiro (in tenera età è stato morso da una vampira che aveva ucciso la sua famiglia e gli unici superstiti furono lui e suo fratello gemello), di sorvegliare insieme a Yuuki, sua figlioccia adottiva, gli studenti della Day Class, affinché non si avvicino molto alla Night Class, per evitare spiacevoli incidenti.
La trama segue un corso abbastanza fluido e cela quel tanto di mistero che basta per renderlo un anime "pieno di mistero", se non fosse per il fatto che trovo davvero insopportabile il personaggio di Yuuki: benedetta ragazza, non prende mai una decisione definitiva!
Trovo la grafica abbastanza buona, anche se in alcuni tratti si notano dei piccoli difetti: nelle scene un po' in penombra i lineamenti dei vari protagonisti sono in parte poco definiti. Tralasciando questa piccola pecca, mi ha incuriosito sia il lato misterioso di Kaname, anche se non lo sopporto, sia il ruolo che ricopre Zero in tutta la faccenda.
La trama segue un corso abbastanza fluido e cela quel tanto di mistero che basta per renderlo un anime "pieno di mistero", se non fosse per il fatto che trovo davvero insopportabile il personaggio di Yuuki: benedetta ragazza, non prende mai una decisione definitiva!
Trovo la grafica abbastanza buona, anche se in alcuni tratti si notano dei piccoli difetti: nelle scene un po' in penombra i lineamenti dei vari protagonisti sono in parte poco definiti. Tralasciando questa piccola pecca, mi ha incuriosito sia il lato misterioso di Kaname, anche se non lo sopporto, sia il ruolo che ricopre Zero in tutta la faccenda.
"Vampire Knight", ovvero lo "shoujo più amato dalla ragazze da quando è stato pubblicato in Italia dalla Planet Manga", è un anime ispirato prettamente al manga omonimo. Il perché del titolo stravagante? Cari lettori, vi ricordate il 2008, quel periodo in cui libri e/o serie sui vampiri andavano di moda? Ecco, questo è uno fra i tanti. Premetto che questa recensione sarà descritta in "versione parodia", per essere compresa bene da chi non conosce l'opera, quindi, se siete amanti di quest'anime e vi potreste sentire offesi dalla sottoscritta, non vi preoccupate, perché non sarò maliziosa!
Cominciamo a parlare della trama: praticamente vi è una ragazzina, Yuri Cross, che da piccola viene salvata da un vampiro, Kaname Kuran, di cui si innamora subito. In quello stesso giorno lo sconosciuto la porta a casa del presidente della Cross Accademy, benché lui sia il suo padre adottivo. Quando Yuri è diventata una liceale, si è iscritta a questa accademia, sapendo che il suo scopo e quello di Zero, un amico d'infanzia anch'esso adottato da Kaien Cross, sarebbe stato quello di badare alla Day Class e alla Night Class. Fin qui, nella storia, si potrebbe pensare che si sviluppi qualcosa che renda in quest'anime, ma in verità, miei lettori, vi sbagliate. Se si vedono tutti e 13 gli episodi si può notare che la struttura della trama rimane la stessa e i colpi di scena si vedono solo verso il finale aperto. Le cause? Primo, i personaggi sembrano essere degli zoombie viventi, soprattutto Yuri, insopportabile dal primo fino all'ultimo episodio. Secondo, i dialoghi senza senso e molte volte ripetitivi dei protagonisti non smuovono la storia. Terzo, gli autori si grattano i peli e vogliono concludere con qualunque metodo, magari aggiungendo fanservice e stile gothic, il tutto per soldi.
Parlando dei personaggi, e qui arriva il bello, la protagonista è Yuri Cross, una sottospecie di Bella di "Twilight", che dà a tutti la sua vena, fregandosene completamente delle vicende. Frigna sempre "la mia vita è insensata, conta la tua", parla così tanto, ma alla fine se ne frega di tutto e di tutti, tranne del suo amato Kaname Kuran - pare che lui sia un suo parente, ma non si capisce se è suo zio, suo padre, ecc. Lui è il tipico Edward Cullen, riesce solo a "brillare" nei momenti inopportuni, sfrutta chiunque e non è nemmeno un figo da paura! Eppure, le fungirl hanno pensato di creare, con varie applicazioni, immagini e /o storie yaoi.
Poi abbiamo il terzo incomodo che completa il triangolo amoroso. Zero, l'amico di Yuri, il becchino, anzi, il depresso fra tutti i personaggi. Lui ripudia Yuri, quest'ultima pensa di amarlo, si crea un mix di scompiglio e ci ritroviamo il successo assicurato, oltre al sangue di lei sparso ovunque! Tutti gli altri? Sono tutte pedine di Kaname, inutili e create per dare alla storia quella sensazione di confusione, quasi da non capirci nulla.
I disegni non sono niente male, con qualche imperfezione che si poteva aggiustare, e l'opening mi è piaciuta molto, mentre l'ending sembra un rito satanico, inascoltabile!
Concludendo, il mio voto sarebbe un 6 senza troppe pretese, "Vampire Knight" è un anime consigliato prettamente alle ragazze amanti degli shoujo molto complicati e senza una morale da tenere in conto.
Cominciamo a parlare della trama: praticamente vi è una ragazzina, Yuri Cross, che da piccola viene salvata da un vampiro, Kaname Kuran, di cui si innamora subito. In quello stesso giorno lo sconosciuto la porta a casa del presidente della Cross Accademy, benché lui sia il suo padre adottivo. Quando Yuri è diventata una liceale, si è iscritta a questa accademia, sapendo che il suo scopo e quello di Zero, un amico d'infanzia anch'esso adottato da Kaien Cross, sarebbe stato quello di badare alla Day Class e alla Night Class. Fin qui, nella storia, si potrebbe pensare che si sviluppi qualcosa che renda in quest'anime, ma in verità, miei lettori, vi sbagliate. Se si vedono tutti e 13 gli episodi si può notare che la struttura della trama rimane la stessa e i colpi di scena si vedono solo verso il finale aperto. Le cause? Primo, i personaggi sembrano essere degli zoombie viventi, soprattutto Yuri, insopportabile dal primo fino all'ultimo episodio. Secondo, i dialoghi senza senso e molte volte ripetitivi dei protagonisti non smuovono la storia. Terzo, gli autori si grattano i peli e vogliono concludere con qualunque metodo, magari aggiungendo fanservice e stile gothic, il tutto per soldi.
Parlando dei personaggi, e qui arriva il bello, la protagonista è Yuri Cross, una sottospecie di Bella di "Twilight", che dà a tutti la sua vena, fregandosene completamente delle vicende. Frigna sempre "la mia vita è insensata, conta la tua", parla così tanto, ma alla fine se ne frega di tutto e di tutti, tranne del suo amato Kaname Kuran - pare che lui sia un suo parente, ma non si capisce se è suo zio, suo padre, ecc. Lui è il tipico Edward Cullen, riesce solo a "brillare" nei momenti inopportuni, sfrutta chiunque e non è nemmeno un figo da paura! Eppure, le fungirl hanno pensato di creare, con varie applicazioni, immagini e /o storie yaoi.
Poi abbiamo il terzo incomodo che completa il triangolo amoroso. Zero, l'amico di Yuri, il becchino, anzi, il depresso fra tutti i personaggi. Lui ripudia Yuri, quest'ultima pensa di amarlo, si crea un mix di scompiglio e ci ritroviamo il successo assicurato, oltre al sangue di lei sparso ovunque! Tutti gli altri? Sono tutte pedine di Kaname, inutili e create per dare alla storia quella sensazione di confusione, quasi da non capirci nulla.
I disegni non sono niente male, con qualche imperfezione che si poteva aggiustare, e l'opening mi è piaciuta molto, mentre l'ending sembra un rito satanico, inascoltabile!
Concludendo, il mio voto sarebbe un 6 senza troppe pretese, "Vampire Knight" è un anime consigliato prettamente alle ragazze amanti degli shoujo molto complicati e senza una morale da tenere in conto.
Non comprendo il perchè quest'anime abbia voti così alti. Certo, ha de pregi. Può vantare un'ottima grafica, un'azzeccata colonna sonora e uno spunto di partenza abbastanza originale.
Di originale però, in questa serie non c'è niente, e ce ne possiamo accorgere andando avanti con le puntate.
Alla fine dei 13 episodi mi sono resa conto che tanto valeva che mi fossi riletta "Twilight", visto e considerato che quest'anime mi è parso la copia esatta del romanzo della Meyer, con l'unica differenza che, al posto di essere ambientato in una squallida cittadina come Forks, è ambientato in un'accademia nella quale convivono esseri umani e vampiri.
In quest'accademia sono presenti due classi: la day class e la night class. La prima è frequentata da studenti normali, mentre l'altra da vampiri. Gli studenti della classe del giorno sono all'oscuro che quelli della classe notturna sono vampiri, e il compito di mantenere il segreto e l'ordine tra le due classi spetta ai guardiani. I guardiani sono due ragazzi facenti parte della day class: Zero e Yuuki Cross.
Una cosa che mi ha dato un fastidio immenso è stato notare che le ragazze della day class si comportano come delle vere e proprie fungirl, per non dire stalker, con i ragazzi della night class. Tra loro e le fan di Justin Bieber, messe peggio, non c'è tanta differenza, ve lo assicuro.
Inoltre la protagonista, Yuuki, è frivola e completamente inutile. Quando è nelle condizioni di prendere una decisione, non ce la fa e scoppia a piangere, oppure fa la scelta più ovvia. Non vi dico altro sennò rischierei di cadere in uno spoiler, vi do solo questa piccola informazione: offre il suo sangue a mezzo mondo, così, forse si diverte.
Ben presto si verrà a creare un triangolo amoroso (chissà quale romanzo ricorda...), fatto di tira e molla (mi ricorda un'altra volta un romanzo, ma quale sarà?).
Fatto sta che, se non amate "Twilight", non potete nemmeno apprezzare questa serie. Le ambientazioni, a tratti fosche, sono molto azzeccate, il vero problema è il chara design: non mi ricordo il nome di neanche uno dei vampiri della night class: appaiono tutti uguali, hanno solo colori di capelli differenti, e i mega occhioni disegnati al centro di ogni viso non aiutano certo a distinguere meglio i vari personaggi.
Non amo assegnare voti così bassi, preferisco dare un 10 sincero (in molti lo ritengono un voto esagerato) piuttosto che assegnare un 3, ovviamente, tuttavia il mio 3 mi pare obiettivo. Avendolo motivato a sufficienza, mi rendo conto di non poter fare altrimenti che assegnare un voto molto basso.
In conclusione, quest'anime non mi è affatto piaciuto, ma la colpa più grande che gli attribuisco, al di là dei difetti evidenti già citati, è stata la sua incapacità di coinvolgermi: al termine di ogni episodio non mi sentivo affatto invogliata a vedere il seguito, tant'è che ho terminato la serie facendo molta fatica, cosa per me inaccettabile. Un anime può essere frivolo quanto volete, ma deve almeno saper coinvolgere. Mi dispiace per tutti coloro che hanno assegnato voti alti a questa serie, io mi trovo in disaccordo.
Potevo benissimo fare a meno di vedere "Vampire Knight".
Di originale però, in questa serie non c'è niente, e ce ne possiamo accorgere andando avanti con le puntate.
Alla fine dei 13 episodi mi sono resa conto che tanto valeva che mi fossi riletta "Twilight", visto e considerato che quest'anime mi è parso la copia esatta del romanzo della Meyer, con l'unica differenza che, al posto di essere ambientato in una squallida cittadina come Forks, è ambientato in un'accademia nella quale convivono esseri umani e vampiri.
In quest'accademia sono presenti due classi: la day class e la night class. La prima è frequentata da studenti normali, mentre l'altra da vampiri. Gli studenti della classe del giorno sono all'oscuro che quelli della classe notturna sono vampiri, e il compito di mantenere il segreto e l'ordine tra le due classi spetta ai guardiani. I guardiani sono due ragazzi facenti parte della day class: Zero e Yuuki Cross.
Una cosa che mi ha dato un fastidio immenso è stato notare che le ragazze della day class si comportano come delle vere e proprie fungirl, per non dire stalker, con i ragazzi della night class. Tra loro e le fan di Justin Bieber, messe peggio, non c'è tanta differenza, ve lo assicuro.
Inoltre la protagonista, Yuuki, è frivola e completamente inutile. Quando è nelle condizioni di prendere una decisione, non ce la fa e scoppia a piangere, oppure fa la scelta più ovvia. Non vi dico altro sennò rischierei di cadere in uno spoiler, vi do solo questa piccola informazione: offre il suo sangue a mezzo mondo, così, forse si diverte.
Ben presto si verrà a creare un triangolo amoroso (chissà quale romanzo ricorda...), fatto di tira e molla (mi ricorda un'altra volta un romanzo, ma quale sarà?).
Fatto sta che, se non amate "Twilight", non potete nemmeno apprezzare questa serie. Le ambientazioni, a tratti fosche, sono molto azzeccate, il vero problema è il chara design: non mi ricordo il nome di neanche uno dei vampiri della night class: appaiono tutti uguali, hanno solo colori di capelli differenti, e i mega occhioni disegnati al centro di ogni viso non aiutano certo a distinguere meglio i vari personaggi.
Non amo assegnare voti così bassi, preferisco dare un 10 sincero (in molti lo ritengono un voto esagerato) piuttosto che assegnare un 3, ovviamente, tuttavia il mio 3 mi pare obiettivo. Avendolo motivato a sufficienza, mi rendo conto di non poter fare altrimenti che assegnare un voto molto basso.
In conclusione, quest'anime non mi è affatto piaciuto, ma la colpa più grande che gli attribuisco, al di là dei difetti evidenti già citati, è stata la sua incapacità di coinvolgermi: al termine di ogni episodio non mi sentivo affatto invogliata a vedere il seguito, tant'è che ho terminato la serie facendo molta fatica, cosa per me inaccettabile. Un anime può essere frivolo quanto volete, ma deve almeno saper coinvolgere. Mi dispiace per tutti coloro che hanno assegnato voti alti a questa serie, io mi trovo in disaccordo.
Potevo benissimo fare a meno di vedere "Vampire Knight".
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Premetto che non c'è davvero nulla che lega "Vampire Knight" a "Twilight", non diciamo stupidaggini. "Vampire Knight" è l'anime tratto dal carattere originale del manga di Matsuri Hino.
La storia ormai la conosciamo un po' tutti. Nel collegio Cross c'è in atto una convivenza pacifica tra umani, che fanno lezione di giorno nella Day Class, e vampiri che fanno lezione di notte nella Night Class. Il fatto è che nessuno sa e deve sapere che gli studenti della Night Class sono vampiri. E per questo Yuki Cross, figlioccia del direttore che non ha memoria dei suoi 10 anni di vita, e Zero Kiryu, altro membro che vive con il direttore, sono stati incaricati di proteggere questo segreto, assumendo il titolo di Guardian, ossia guardiani del collegio.
A un certo punto, la "pace" del collegio Cross viene interrotta dall'arrivo di una nuova studentessa, Maria Kurenai, che sembra avere a che fare con Zero Kiryu, o meglio è un presentimento che il ragazzo ha verso i suoi confronti. Egli infatti è orfano, perché la sua famiglia è stata sterminata da un sangue puro, un vampiro dal lignaggio fatto solo da sangue di vampiro, nemmeno una goccia di sangue umano.
Si scoprirà infatti che la ragazza è "posseduta" proprio da quella sangue puro che ha sterminato la sua famiglia, Shizuka Hiou, e che vuole assolutamente uccidere Kaname Kuran, capo della Night Class, anch'esso sangue puro.
L'anime si conclude con l'uccisione di Shizuka Hiou da parte del giovane Kaname, che a sua volta si rende innocente. Infatti sarà solo Zero Kiryu l'accusato di omicido da parte del consiglio degli anziani (organo a difesa dei vampiri), che viene sorpreso a guardare il cadavere morto della vampira in una sala del collegio.
Lasciando stare il fatto che questa non è una serie, ma solo una parte della storia (che poi procede con "Vampire Knight Guilty"); quest'anime non segue perfettamente il manga, che è molto più cupo e affascinante dell'anime.
I disegni non sono bellissimi, anzi spesso sono fatti anche male, a differenza di quelli del manga.
Le ambientazioni sono invece più fedeli, più curate rispetto ai personaggi. Ho trovato soprattutto belle le ambientazioni dei boschi e delle foreste, davvero degne di nota.
Il doppiaggio italiano secondo me è ben fatto, le voci sono tutte azzeccate, anche se molto diverse da quelle del cast giapponese.
Bella è l'pening degli On/Off, meno suggestiva dell'ending di Kanon Wakeshima. Quest'ultima riesce davvero a esprimere l'essenza di questa prima parte della storia.
Il mio voto è 9 perché, dopotutto, l'essenza di "Vampire Knight" c'è, quindi ti appassiona fino alla fine.
Premetto che non c'è davvero nulla che lega "Vampire Knight" a "Twilight", non diciamo stupidaggini. "Vampire Knight" è l'anime tratto dal carattere originale del manga di Matsuri Hino.
La storia ormai la conosciamo un po' tutti. Nel collegio Cross c'è in atto una convivenza pacifica tra umani, che fanno lezione di giorno nella Day Class, e vampiri che fanno lezione di notte nella Night Class. Il fatto è che nessuno sa e deve sapere che gli studenti della Night Class sono vampiri. E per questo Yuki Cross, figlioccia del direttore che non ha memoria dei suoi 10 anni di vita, e Zero Kiryu, altro membro che vive con il direttore, sono stati incaricati di proteggere questo segreto, assumendo il titolo di Guardian, ossia guardiani del collegio.
A un certo punto, la "pace" del collegio Cross viene interrotta dall'arrivo di una nuova studentessa, Maria Kurenai, che sembra avere a che fare con Zero Kiryu, o meglio è un presentimento che il ragazzo ha verso i suoi confronti. Egli infatti è orfano, perché la sua famiglia è stata sterminata da un sangue puro, un vampiro dal lignaggio fatto solo da sangue di vampiro, nemmeno una goccia di sangue umano.
Si scoprirà infatti che la ragazza è "posseduta" proprio da quella sangue puro che ha sterminato la sua famiglia, Shizuka Hiou, e che vuole assolutamente uccidere Kaname Kuran, capo della Night Class, anch'esso sangue puro.
L'anime si conclude con l'uccisione di Shizuka Hiou da parte del giovane Kaname, che a sua volta si rende innocente. Infatti sarà solo Zero Kiryu l'accusato di omicido da parte del consiglio degli anziani (organo a difesa dei vampiri), che viene sorpreso a guardare il cadavere morto della vampira in una sala del collegio.
Lasciando stare il fatto che questa non è una serie, ma solo una parte della storia (che poi procede con "Vampire Knight Guilty"); quest'anime non segue perfettamente il manga, che è molto più cupo e affascinante dell'anime.
I disegni non sono bellissimi, anzi spesso sono fatti anche male, a differenza di quelli del manga.
Le ambientazioni sono invece più fedeli, più curate rispetto ai personaggi. Ho trovato soprattutto belle le ambientazioni dei boschi e delle foreste, davvero degne di nota.
Il doppiaggio italiano secondo me è ben fatto, le voci sono tutte azzeccate, anche se molto diverse da quelle del cast giapponese.
Bella è l'pening degli On/Off, meno suggestiva dell'ending di Kanon Wakeshima. Quest'ultima riesce davvero a esprimere l'essenza di questa prima parte della storia.
Il mio voto è 9 perché, dopotutto, l'essenza di "Vampire Knight" c'è, quindi ti appassiona fino alla fine.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Cosa, cosa dire? Sembra la fiera delle occasioni sprecate.
L'idea di fondo è accattivante: abbiamo una scuola col turno di giorno e quello di notte.
Di giorno, è frequentata perlopiù da persone normalissime, mentre di notte la popolano vampiri.
Peccato che l'attività principale degli studenti del turno di giorno sia cercare di farsi notare dai fichissimi semidei del turno di notte, tanto che c'è la necessità di due guardiani che, ad ogni cambio della guardia, si adoperano per tenere fisicamente nei ranghi i loro compagni. Scene da delirio tipo Duran Duran anni 80, se avete presente cosa voglio dire. O Beatles anni 60, se non avete presente.
I vampiri vivono di tavolette di sangue liofilizzato e han fatto voto di non papparsi il turno di giorno, ma ovviamente c'è bisogno di pattugliare i corridoi nottetempo, per impedire contatti fra le classi. E su chi ricade tale incombenza? Su due personaggi particolarissimi: una è Yuuki, la figlia adottiva del preside, l'altro è Zero, un umano che disprezza profondamente i vampiri, che gli hanno sterminato la famiglia. Peccato che poi su entrambi si scoprono alcune cose...
Penso che una protagonista più antieroica di Yuuki debba ancora incontrarla. Piagnucolosa, insicura, antipatica, odiosa. Si capisce che non la sopporto? Perennemente in bilico tra Zero e Kaname, il vampiro purosangue che da bambina l'ha salvata da un altro vampiro in preda alla sete di sangue. E mentre ci dà l'interpretazione più talentuosa della Regina Tentenna, Yuuki non manca di ferire entrambi i suoi amici, i quali in realtà vorrebbero essere ben più che semplici amici. Ma dobbiamo capirla: ha perso la memoria.
Intanto scopriamo che il nostro buon Zero, a suo tempo morso da un'altra purosangue, scivola sempre di più verso il livello E, in cui i vampiri ex umani soccombono alla sete di sangue e devono venire abbattuti: sì: anche lui è un vampiro! E siccome Yuuki è tanto buona e lo vuole aiutare, non può che porgere il collo, con buona pace del cinico Kaname. Il quale è, in virtù del suo essere uno dei pochi purosangue, il potentissimo capintesta della classe notturna e in corsa per essere un po' il capoccia di tanti, tanti vampiri.
Sarebbe tutto molto interessante, se fosse meno infarcito di amenità scolastiche e un po' più incentrato sulle tragiche vicende dei personaggi principali. E' una situazione che ricorda tanto Code Geass, e che già in quella occasione mi aveva infastidito. Parliamo del preside, padre di Yuuki. Per chi ha visto l'anime, non si può fare a meno di paragonarlo alla presidentessa, quella che organizzava gli eventi scolastici… Non ho parole.
I dialoghi sono spesso verbosi, infiniti. L'azione si fa attendere, signore e signori. E, mentre attendiamo con ansia che, fra le scalmane delle inconsapevoli fan dei vampiri ed un monologo saccarinoso, accada qualcosa, giunge la fine della serie.
Bella ambientazione, carini i disegni, buone le musiche. E' bello sapere che c'è una seconda serie che, vi assicuro, ci spiegherà qualcosa perché, in questa qua, non ci dicono quasi niente, accidenti!
Sarebbe stato tutto molto più interessante se l'avessero concentrato in una serie sola.
Cosa, cosa dire? Sembra la fiera delle occasioni sprecate.
L'idea di fondo è accattivante: abbiamo una scuola col turno di giorno e quello di notte.
Di giorno, è frequentata perlopiù da persone normalissime, mentre di notte la popolano vampiri.
Peccato che l'attività principale degli studenti del turno di giorno sia cercare di farsi notare dai fichissimi semidei del turno di notte, tanto che c'è la necessità di due guardiani che, ad ogni cambio della guardia, si adoperano per tenere fisicamente nei ranghi i loro compagni. Scene da delirio tipo Duran Duran anni 80, se avete presente cosa voglio dire. O Beatles anni 60, se non avete presente.
I vampiri vivono di tavolette di sangue liofilizzato e han fatto voto di non papparsi il turno di giorno, ma ovviamente c'è bisogno di pattugliare i corridoi nottetempo, per impedire contatti fra le classi. E su chi ricade tale incombenza? Su due personaggi particolarissimi: una è Yuuki, la figlia adottiva del preside, l'altro è Zero, un umano che disprezza profondamente i vampiri, che gli hanno sterminato la famiglia. Peccato che poi su entrambi si scoprono alcune cose...
Penso che una protagonista più antieroica di Yuuki debba ancora incontrarla. Piagnucolosa, insicura, antipatica, odiosa. Si capisce che non la sopporto? Perennemente in bilico tra Zero e Kaname, il vampiro purosangue che da bambina l'ha salvata da un altro vampiro in preda alla sete di sangue. E mentre ci dà l'interpretazione più talentuosa della Regina Tentenna, Yuuki non manca di ferire entrambi i suoi amici, i quali in realtà vorrebbero essere ben più che semplici amici. Ma dobbiamo capirla: ha perso la memoria.
Intanto scopriamo che il nostro buon Zero, a suo tempo morso da un'altra purosangue, scivola sempre di più verso il livello E, in cui i vampiri ex umani soccombono alla sete di sangue e devono venire abbattuti: sì: anche lui è un vampiro! E siccome Yuuki è tanto buona e lo vuole aiutare, non può che porgere il collo, con buona pace del cinico Kaname. Il quale è, in virtù del suo essere uno dei pochi purosangue, il potentissimo capintesta della classe notturna e in corsa per essere un po' il capoccia di tanti, tanti vampiri.
Sarebbe tutto molto interessante, se fosse meno infarcito di amenità scolastiche e un po' più incentrato sulle tragiche vicende dei personaggi principali. E' una situazione che ricorda tanto Code Geass, e che già in quella occasione mi aveva infastidito. Parliamo del preside, padre di Yuuki. Per chi ha visto l'anime, non si può fare a meno di paragonarlo alla presidentessa, quella che organizzava gli eventi scolastici… Non ho parole.
I dialoghi sono spesso verbosi, infiniti. L'azione si fa attendere, signore e signori. E, mentre attendiamo con ansia che, fra le scalmane delle inconsapevoli fan dei vampiri ed un monologo saccarinoso, accada qualcosa, giunge la fine della serie.
Bella ambientazione, carini i disegni, buone le musiche. E' bello sapere che c'è una seconda serie che, vi assicuro, ci spiegherà qualcosa perché, in questa qua, non ci dicono quasi niente, accidenti!
Sarebbe stato tutto molto più interessante se l'avessero concentrato in una serie sola.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Vampire Knight è la trasposizione in anime dell'omonimo manga shojo realizzato da Hino Matsuri. Essendo uno shojo, è naturale che sia indirizzato soprattutto ad un pubblico femminile appartenente all'incirca ad una fascia d'età compresa tra la fine dell'infanzia e la maturità; partendo da questo più che ovvio presupposto si possono comprendere più facilmente alcune scelte contenutistiche compiute dall'autrice. Vampire Knight costituisce da solo la prima serie di episodi, seguito da Vampire Knight Guilty, che ne è la naturale continuazione.
Un brevissimo riassunto della trama: Vampire Knight narra le vicende di una ragazza, Yuuki Cross, che studia in un collegio nel quale convivono studenti normali e studenti vampiri, appartenenti alla cosiddetta Night Class. Inutile dire che la ragazza non ricorda il proprio passato e quindi si trova costretta a lottare contro i propri sentimenti per Kaname Kuran, vampiro di sangue puro, "capo" indiscusso della Night Class, e contro la propria memoria (anche se le vicende inerenti ad essa si svilupperanno maggiormente in Vampire Knight Guilty). Altro personaggio comprimario è Zero Kiryu, un ragazzo umano con un passato non meno oscuro di quello di Yuuki, che odia i vampiri con tutto il cuore e si trova in una situazione molto angosciosa.
Come da buon shojo che si rispetti, la storia si focalizza moltissimo sulle relazioni amorose della protagonista. Io stessa posso affermare che quando si legge uno shojo o si segue un anime shojo ci si aspetta assolutamente di essere immersi nei sentimenti dei protagonisti, di sognare anche un po', e quindi non possiamo liquidare il romanticismo, necessario in un'opera del genere. Tuttavia ho trovato sinceramente poco realistiche le vicende di Yuuki. Lasciando perdere tutti i pregiudizi sui vampiri, nati a causa del "ciclone Twilight", e analizzando l'anime così com'è senza influenze esterne, notiamo fin dal principio qualcosa che non quadra nella relazione tra Yuuki e Kaname. Il personaggio di Kaname, più di tutti, mi ha lasciata delusa e estremamente dubbiosa sulla validità di questo lavoro.
Kaname è un vampiro di sangue puro, belloccio e perfetto, eccetera eccetera. Però a livello di personalità appare estremamente egoista, indifferente nei confronti di tutti, di una freddezza spaventosa, e manifesta dei sentimenti solo e unicamente nei confronti di Yuuki. Poi dall'altra parte c'è Zero, la cui storia (con allegati flashback) è a mio parere ben fatta, sul quale l'autrice si concentra per quasi tutto il corso dell'opera - per far sì che Zero non sia oscurato dal perfetto Kaname, naturalmente - e con il quale Yuuki instaura un profondo rapporto, accade di tutto, lei gli "concede" allegramente il suo sangue, ed è evidente che lui l'ami con tutto il cuore, dopodiché... dopodiché niente, Zero in questo caso mi pare un nome più che azzeccato. Dialoghi prolissi, scene dalla durata eterna, e la dolce Yuuki sembra non accorgersi minimamente dei sentimenti di Zero e naturalmente si precipita tra le braccia del consanguineo Kaname. Come risvolto mi è sembrato alquanto deludente e fin troppo scontato: Kaname incarna il classico ragazzo-semidio-zero spontaneità delle storielle smielate, ed è il caso di dirlo, stile Twilight.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, direi che, eccetto Aidou, hanno tutti una personalità piuttosto anonima e poco interessante e tutti ruotano totalmente attorno a Kaname, cercando di ingraziarselo in ogni modo.
Tutto sommato la storia non parte malissimo e ho trovato piacevoli gli intermezzi umoristici, eppure una volta giunti a metà già è percepibile la povertà di contenuti di tutto ciò che ruota attorno a Yuuki, fin troppo svampita. La storia di Zero e della vampira è invece abbastanza carina e devo ammettere che funziona: il dramma dei Livello E costituisce senza dubbio un bel passo sul quale forse ci si poteva concentrare di più.
Inutile dire che tutto peggiora in Vampire Knight Guilty.
La qualità grafica non è delle migliori. I personaggi si differenziano soprattutto per occhi e capelli, comunque non c'è male e lo stile dell'autrice non mi dispiace. Per quanto riguarda le sigle, personalmente mi piacciono molto e le trovo coerenti.
Ho deciso di assegnare a questo anime la sufficienza. Purtroppo io ritengo che la caratterizzazione del protagonista sia essenziale e Yuuki non mi piace per niente, poiché trovo che alcune situazioni in cui si va a cacciare siano forzate e sfiorino il confine dell'assurdo. Inoltre questo anime, che si presenta come dark, drammatico e quant'altro, appare spesso poco credibile e simile più che altro ad una versione a tinte forti di Tokyo Mew Mew.
Vampire Knight è la trasposizione in anime dell'omonimo manga shojo realizzato da Hino Matsuri. Essendo uno shojo, è naturale che sia indirizzato soprattutto ad un pubblico femminile appartenente all'incirca ad una fascia d'età compresa tra la fine dell'infanzia e la maturità; partendo da questo più che ovvio presupposto si possono comprendere più facilmente alcune scelte contenutistiche compiute dall'autrice. Vampire Knight costituisce da solo la prima serie di episodi, seguito da Vampire Knight Guilty, che ne è la naturale continuazione.
Un brevissimo riassunto della trama: Vampire Knight narra le vicende di una ragazza, Yuuki Cross, che studia in un collegio nel quale convivono studenti normali e studenti vampiri, appartenenti alla cosiddetta Night Class. Inutile dire che la ragazza non ricorda il proprio passato e quindi si trova costretta a lottare contro i propri sentimenti per Kaname Kuran, vampiro di sangue puro, "capo" indiscusso della Night Class, e contro la propria memoria (anche se le vicende inerenti ad essa si svilupperanno maggiormente in Vampire Knight Guilty). Altro personaggio comprimario è Zero Kiryu, un ragazzo umano con un passato non meno oscuro di quello di Yuuki, che odia i vampiri con tutto il cuore e si trova in una situazione molto angosciosa.
Come da buon shojo che si rispetti, la storia si focalizza moltissimo sulle relazioni amorose della protagonista. Io stessa posso affermare che quando si legge uno shojo o si segue un anime shojo ci si aspetta assolutamente di essere immersi nei sentimenti dei protagonisti, di sognare anche un po', e quindi non possiamo liquidare il romanticismo, necessario in un'opera del genere. Tuttavia ho trovato sinceramente poco realistiche le vicende di Yuuki. Lasciando perdere tutti i pregiudizi sui vampiri, nati a causa del "ciclone Twilight", e analizzando l'anime così com'è senza influenze esterne, notiamo fin dal principio qualcosa che non quadra nella relazione tra Yuuki e Kaname. Il personaggio di Kaname, più di tutti, mi ha lasciata delusa e estremamente dubbiosa sulla validità di questo lavoro.
Kaname è un vampiro di sangue puro, belloccio e perfetto, eccetera eccetera. Però a livello di personalità appare estremamente egoista, indifferente nei confronti di tutti, di una freddezza spaventosa, e manifesta dei sentimenti solo e unicamente nei confronti di Yuuki. Poi dall'altra parte c'è Zero, la cui storia (con allegati flashback) è a mio parere ben fatta, sul quale l'autrice si concentra per quasi tutto il corso dell'opera - per far sì che Zero non sia oscurato dal perfetto Kaname, naturalmente - e con il quale Yuuki instaura un profondo rapporto, accade di tutto, lei gli "concede" allegramente il suo sangue, ed è evidente che lui l'ami con tutto il cuore, dopodiché... dopodiché niente, Zero in questo caso mi pare un nome più che azzeccato. Dialoghi prolissi, scene dalla durata eterna, e la dolce Yuuki sembra non accorgersi minimamente dei sentimenti di Zero e naturalmente si precipita tra le braccia del consanguineo Kaname. Come risvolto mi è sembrato alquanto deludente e fin troppo scontato: Kaname incarna il classico ragazzo-semidio-zero spontaneità delle storielle smielate, ed è il caso di dirlo, stile Twilight.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, direi che, eccetto Aidou, hanno tutti una personalità piuttosto anonima e poco interessante e tutti ruotano totalmente attorno a Kaname, cercando di ingraziarselo in ogni modo.
Tutto sommato la storia non parte malissimo e ho trovato piacevoli gli intermezzi umoristici, eppure una volta giunti a metà già è percepibile la povertà di contenuti di tutto ciò che ruota attorno a Yuuki, fin troppo svampita. La storia di Zero e della vampira è invece abbastanza carina e devo ammettere che funziona: il dramma dei Livello E costituisce senza dubbio un bel passo sul quale forse ci si poteva concentrare di più.
Inutile dire che tutto peggiora in Vampire Knight Guilty.
La qualità grafica non è delle migliori. I personaggi si differenziano soprattutto per occhi e capelli, comunque non c'è male e lo stile dell'autrice non mi dispiace. Per quanto riguarda le sigle, personalmente mi piacciono molto e le trovo coerenti.
Ho deciso di assegnare a questo anime la sufficienza. Purtroppo io ritengo che la caratterizzazione del protagonista sia essenziale e Yuuki non mi piace per niente, poiché trovo che alcune situazioni in cui si va a cacciare siano forzate e sfiorino il confine dell'assurdo. Inoltre questo anime, che si presenta come dark, drammatico e quant'altro, appare spesso poco credibile e simile più che altro ad una versione a tinte forti di Tokyo Mew Mew.
Premettendo di essere io una grandissima fan di Vampire Knight, e di aver visto questa serie nel mio momento di massimo interesse, devo purtroppo constatare come la visione di questi primi 13 episodi non mi abbia completamente convinto.
La storia è nota: ambientata nel prestigioso collegio Cross, ci presenta gli studenti di due sezioni alquanto particolari, la day class e la night class; nella prima vi sono esseri umani, inconsapevoli della natura vampiresca dei compagni della night class: solo Yuki Cross (la protagonista), il suo amico d'infanzia Zero e il direttore dell'istituto ne sono a conoscenza; Man mano che gli episodi si susseguono, verremo a conoscere il passato dei due protagonisti, l'affascinante quanto misterioso Kaname Kuran (capo della stirpe dei Vampiri, nonché misteriosamente legato a Yuki), in un turbine di vicende e colpi di scena magistralmente collegati l'uno all'altro e che porteranno allo scontro contro nemici sempre più potenti.
E proprio qui, a parer mio, vi è il più grande difetto dell'anime: il ritmo di narrazione, molto, troppo lento per tenere viva la volontà dello spettatore di saperne di più. Ciò è stato causato dalla volontà di trasporre fin nel minimo particolare ogni contenuto del manga, ma al costo di perdere una delle caratteristiche fondamentali di questa serie che è anche d'azione. Inoltre, lo spazio dedicato all'introspezione psicologica dei personaggi, per quanto importante, è già piuttosto pesante, e s'andrà ad aggravare con la successiva serie "Vampire Knight: Guilty".
Nulla da dire invece sulla colonna sonora e sulle sigle di apertura e di chiusura, ad opera rispettivamente degli ON/OFF e della violoncellista Kanon Wakeshima: si integrano perfettamente con l'atmosfera cupa e sospesa che mi ero sempre immaginata, anche nel manga. Tuttavia non basta un'ottima musica a rendere buona una serie, e penso di aver ascoltato la colonna sonora più di quanto abbia mai riguardato gli episodi, che quindi vi consiglio solo se siete profondamente appassionati di quest'opera come me. Per chi non conosca del tutto la storia di Vampire Knight, consiglio vivamente il manga, molto meglio strutturato e più scorrevole nella fruizione. Voto: 6,5.
La storia è nota: ambientata nel prestigioso collegio Cross, ci presenta gli studenti di due sezioni alquanto particolari, la day class e la night class; nella prima vi sono esseri umani, inconsapevoli della natura vampiresca dei compagni della night class: solo Yuki Cross (la protagonista), il suo amico d'infanzia Zero e il direttore dell'istituto ne sono a conoscenza; Man mano che gli episodi si susseguono, verremo a conoscere il passato dei due protagonisti, l'affascinante quanto misterioso Kaname Kuran (capo della stirpe dei Vampiri, nonché misteriosamente legato a Yuki), in un turbine di vicende e colpi di scena magistralmente collegati l'uno all'altro e che porteranno allo scontro contro nemici sempre più potenti.
E proprio qui, a parer mio, vi è il più grande difetto dell'anime: il ritmo di narrazione, molto, troppo lento per tenere viva la volontà dello spettatore di saperne di più. Ciò è stato causato dalla volontà di trasporre fin nel minimo particolare ogni contenuto del manga, ma al costo di perdere una delle caratteristiche fondamentali di questa serie che è anche d'azione. Inoltre, lo spazio dedicato all'introspezione psicologica dei personaggi, per quanto importante, è già piuttosto pesante, e s'andrà ad aggravare con la successiva serie "Vampire Knight: Guilty".
Nulla da dire invece sulla colonna sonora e sulle sigle di apertura e di chiusura, ad opera rispettivamente degli ON/OFF e della violoncellista Kanon Wakeshima: si integrano perfettamente con l'atmosfera cupa e sospesa che mi ero sempre immaginata, anche nel manga. Tuttavia non basta un'ottima musica a rendere buona una serie, e penso di aver ascoltato la colonna sonora più di quanto abbia mai riguardato gli episodi, che quindi vi consiglio solo se siete profondamente appassionati di quest'opera come me. Per chi non conosca del tutto la storia di Vampire Knight, consiglio vivamente il manga, molto meglio strutturato e più scorrevole nella fruizione. Voto: 6,5.
“Ma che bello questo anime” è stato il mio pensiero alla fine di Vampire Knight. Ne conoscevo solo poche immagini, che mi erano subito piaciute, ma della trama non sapevo nulla. E alla conclusione l'ho trovata davvero bella. Certo, i puristi dei vampiri devono stare mooooolto lontani da quest'opera, ma chi non pretende una perfetta fedeltà alla figura classica del vampiro e ama gli shojo, sicuramente gradirà questo anime.
La trama è molto interessante, e soprattutto contiene quel pizzico (abbondante) di tragedia che fa salire qualitativamente il livello di una serie. Non è una trama scontata, sebbene i colpi di scena non siano così eclatanti il tutto riesce a invogliare chi guarda a continuare a seguire, a volerne di più. Le situazioni rappresentate sono spesso al limite fra affetto, amore e sottile erotismo, senza scadere in nessuno dei tre. Anche se è uno shojo, non lo si può considerare melenso come altri titoli, narrando sì una storia d'amore, ma soprattutto la confusione che regna nei sentimenti dei personaggi, in particolar modo in quelli della protagonista (a dire la verità l'indecisione in Yuuki è fin troppo accentuata). La vicenda amorosa resta in sospeso, volutamente senza una vera conclusione (che spero ci sarà nella seconda serie), perché è messa in secondo piano rispetto alla tragedia. Prima vengono vendetta e dolore, poi viene l'amore, sebbene ci siano momenti in cui le priorità sono ribaltate dalle circostanze. E questo alternarsi di sentimenti dominanti, unito ai soli 13 episodi, rendono VK una serie leggera da seguire, di quelle che non costringono a trascinarsi a fatica fino alla fine.
Due sole pecche da segnalare.
Una riguarda la realizzazione degli occhi. Ci sono dei momenti in cui sembra che i livelli di colorazione siano posizionati in maniera errata, in alcuni punti il colore dell'iride “sborda” a coprire il contorno nero. E non è bello da vedere.
Seconda pecca, la protagonista. Yuuki può essere definita come un personaggio in bilico, al limite fra l'essere e non essere una Mary Sue. È un po' pasticciona, ha buon cuore ed è coraggiosa. Ha il grande pregio di essere una delle poche protagoniste di shojo senza chiome fluenti bionde o corvine. Ma ha degli occhi davvero troppo troppo grossi, e i suoi lati positivi non bastano a spiegarne il successo. Non è bella, il suo è un amore perennemente indeciso, è imbranata e un tantino tonta, non spicca in nulla, insomma è un po' il ritratto della mediocrità. E quindi non riesco a capire perché i maschietti della serie le sbrodolino dietro come se fosse l'ultima ragazza al mondo.
Comunque la serie è bella, nonostante la protagonista. Voto: 8.
La trama è molto interessante, e soprattutto contiene quel pizzico (abbondante) di tragedia che fa salire qualitativamente il livello di una serie. Non è una trama scontata, sebbene i colpi di scena non siano così eclatanti il tutto riesce a invogliare chi guarda a continuare a seguire, a volerne di più. Le situazioni rappresentate sono spesso al limite fra affetto, amore e sottile erotismo, senza scadere in nessuno dei tre. Anche se è uno shojo, non lo si può considerare melenso come altri titoli, narrando sì una storia d'amore, ma soprattutto la confusione che regna nei sentimenti dei personaggi, in particolar modo in quelli della protagonista (a dire la verità l'indecisione in Yuuki è fin troppo accentuata). La vicenda amorosa resta in sospeso, volutamente senza una vera conclusione (che spero ci sarà nella seconda serie), perché è messa in secondo piano rispetto alla tragedia. Prima vengono vendetta e dolore, poi viene l'amore, sebbene ci siano momenti in cui le priorità sono ribaltate dalle circostanze. E questo alternarsi di sentimenti dominanti, unito ai soli 13 episodi, rendono VK una serie leggera da seguire, di quelle che non costringono a trascinarsi a fatica fino alla fine.
Due sole pecche da segnalare.
Una riguarda la realizzazione degli occhi. Ci sono dei momenti in cui sembra che i livelli di colorazione siano posizionati in maniera errata, in alcuni punti il colore dell'iride “sborda” a coprire il contorno nero. E non è bello da vedere.
Seconda pecca, la protagonista. Yuuki può essere definita come un personaggio in bilico, al limite fra l'essere e non essere una Mary Sue. È un po' pasticciona, ha buon cuore ed è coraggiosa. Ha il grande pregio di essere una delle poche protagoniste di shojo senza chiome fluenti bionde o corvine. Ma ha degli occhi davvero troppo troppo grossi, e i suoi lati positivi non bastano a spiegarne il successo. Non è bella, il suo è un amore perennemente indeciso, è imbranata e un tantino tonta, non spicca in nulla, insomma è un po' il ritratto della mediocrità. E quindi non riesco a capire perché i maschietti della serie le sbrodolino dietro come se fosse l'ultima ragazza al mondo.
Comunque la serie è bella, nonostante la protagonista. Voto: 8.
La prima serie di Vampire Knight è senza dubbio ricca di ciò che ogni spettatore cerca in un anime che racchiuda in se azione, amore e intrighi. I misteri, il triangolo amoroso fra Kaname, Yuuki e Zero, i misteriosi eventi legati al passato dei tre e lo strano legame che si forma nel corso della storia, che non è altro che il convalidarsi di ciò che è stato il passato. Per non parlare dei personaggi ancora ignoti, dei misteri, dell'infittirsi della trama e dell'avvento di nuovi nemici.
Anche la nuova versione di vampiro, così diversa dalle tradizionali, creata dalla mangaka attira senza ombra di dubbio.
Un ottimo lavoro a mio parere.
Anche la nuova versione di vampiro, così diversa dalle tradizionali, creata dalla mangaka attira senza ombra di dubbio.
Un ottimo lavoro a mio parere.
Vampire Knight, altra produzione della serie "sulla bocca di tutti", è l'adattamento animato di un manga di Matsuri Hino. Com'è facile che accada in questi casi, le premesse che giungono dalla critica sono contrastanti. Tra il clamore sfociante nella moda del momento e l'odio istintivo verso questo tipo d'animazione, c'è un abisso troppo profondo da colmare affinché si possa facilmente fornire un'analisi oggettiva dell'opera. Sebbene con il seguente commento potrei passare per uno dei "malvagi" detrattori di Vampire Knight, la verità è che voglio solo dire le cose come stanno: è una serie spudoratamente rivolta alle ragazzine. Che tipo di ragazzine, beh, lascio a voi intendere, resta il fatto che, non per niente, stiamo parlando di uno shoujo. Uno di quelli stupidi, logorroici, inconsistenti e mal realizzati.
Prendendo in esame questi quattro attributi: partiamo dall'idea di base, che è appunto sciocca. L'ambientazione è prevalentemente scolastica, infatti ci troviamo nella Cross Academy, un istituto privato, dove studenti normali e vampiri si dividono le ore di studio tra giorno e notte. Alcuni degli studenti operano ai vertici di questa sorta di "associazione", che si prefissa come obiettivo quello di far instaurare una convivenza pacifica tra le due schiere. Fine. Comunque, come potevano mai essere rappresentati i suddetti? Ma ovvio, sono logicamente dei bellocci di prima categoria, dal primo all'ultimo, ed è meglio sorvolare sullo sciame di fan-art e schizzi vari dedicati dalla platea femminile ai vari Zero, Kaname e via dicendo, questo comunque è tutto un altro discorso. Il personaggio più insensato è però quello di Yuki, una ragazza che pare ogni volta mostrarsi consenziente a situazioni abbastanza irritanti. Sembra un po' la principessina e al contempo la marionetta della situazione, nonché la concretizzazione animata delle ambizioni di molte delle ragazzine poco prima citate, come quella di farsi succhiare il sangue da vampiri bellocci. Già.
Passiamo ora ad un altro elemento, tipico delle soap opera, che tanto pare aver affondato i propri artigli nella sceneggiatura di questa serie, ma anche nei cosiddetti "attributi" degli spettatori più impazienti: i dialoghi. Lenti, lunghi, frustranti, monotoni, fuori luogo, veramente improponibili, responsabili di una noia perdurante in almeno tre quarti della serie, e alternati agli inespugnabili flashback. Ma è mai possibile che codesti autori non siano capaci di spiegare il perché di quello che sta accadendo se non tramite repentini tuffi nel passato dei protagonisti o saccenti soliloqui disposti a ridosso dell'epilogo? Ma ciò che più infastidisce è che si parla, si parla, si parla ma non succede un bel niente. La trama è fiacca, manovrata nient'altro che dai "sermoni" dei protagonisti e quei pochi risvolti narrativi buttati lì a casaccio non smuoverebbero neanche una formica. Il finale, manco a farlo apposta, è apertissimo, e giunge come un'enorme scoglio sui piedi.
Aggiungiamo un comparto tecnico vergognoso, con disegni spigolosi, pieni zeppi di imprecisioni - niente a che vedere col manga -, colori troppo spenti, fondali scostati da tutto il resto, animazioni ultra-goffe e una soundtrack a metà tra il gothic e il classico, della serie "il solito, grazie", e la "commercialata" dal low budget è servita.
Prendendo in esame questi quattro attributi: partiamo dall'idea di base, che è appunto sciocca. L'ambientazione è prevalentemente scolastica, infatti ci troviamo nella Cross Academy, un istituto privato, dove studenti normali e vampiri si dividono le ore di studio tra giorno e notte. Alcuni degli studenti operano ai vertici di questa sorta di "associazione", che si prefissa come obiettivo quello di far instaurare una convivenza pacifica tra le due schiere. Fine. Comunque, come potevano mai essere rappresentati i suddetti? Ma ovvio, sono logicamente dei bellocci di prima categoria, dal primo all'ultimo, ed è meglio sorvolare sullo sciame di fan-art e schizzi vari dedicati dalla platea femminile ai vari Zero, Kaname e via dicendo, questo comunque è tutto un altro discorso. Il personaggio più insensato è però quello di Yuki, una ragazza che pare ogni volta mostrarsi consenziente a situazioni abbastanza irritanti. Sembra un po' la principessina e al contempo la marionetta della situazione, nonché la concretizzazione animata delle ambizioni di molte delle ragazzine poco prima citate, come quella di farsi succhiare il sangue da vampiri bellocci. Già.
Passiamo ora ad un altro elemento, tipico delle soap opera, che tanto pare aver affondato i propri artigli nella sceneggiatura di questa serie, ma anche nei cosiddetti "attributi" degli spettatori più impazienti: i dialoghi. Lenti, lunghi, frustranti, monotoni, fuori luogo, veramente improponibili, responsabili di una noia perdurante in almeno tre quarti della serie, e alternati agli inespugnabili flashback. Ma è mai possibile che codesti autori non siano capaci di spiegare il perché di quello che sta accadendo se non tramite repentini tuffi nel passato dei protagonisti o saccenti soliloqui disposti a ridosso dell'epilogo? Ma ciò che più infastidisce è che si parla, si parla, si parla ma non succede un bel niente. La trama è fiacca, manovrata nient'altro che dai "sermoni" dei protagonisti e quei pochi risvolti narrativi buttati lì a casaccio non smuoverebbero neanche una formica. Il finale, manco a farlo apposta, è apertissimo, e giunge come un'enorme scoglio sui piedi.
Aggiungiamo un comparto tecnico vergognoso, con disegni spigolosi, pieni zeppi di imprecisioni - niente a che vedere col manga -, colori troppo spenti, fondali scostati da tutto il resto, animazioni ultra-goffe e una soundtrack a metà tra il gothic e il classico, della serie "il solito, grazie", e la "commercialata" dal low budget è servita.
Prima serie per "Vampire Knight", serie creata dall'omonimo cartaceo di Matsuri Hino. Vi è una seconda serie, "Vampire Knight Guilty", e chissà, per gli speranzosi del manga, una terza?!? (ma rimanga fra noi).
Ho visto l'intera serie con i sottotitoli quando non era ancora uscita la versione Kaze dell'anime doppiato, e forse è stato un bene. Le voci italiane, a parte Patrizio Prata, voce di Kaname Kuran, e forse il doppiatore di Hanabusa Aidou, non sono di mio gradimento, non rendono i caratteri dei personaggi. Bé, forse è perché se ti abitui a sentire delle voci, super indovinate, ti ci affezioni. Ma passiamo alla trama.
L'anime inizia con un flashback: c'è una bambina tutta sola fra la neve. Arriva un uomo, no, è un vampiro che vuole divorarla. La bambina cerca di divincolarsi ma non ci riesce, sta per avere la peggio, ma è salvata da un ragazzo, vampiro anche lui. La bambina gli stringe la mano, lo abbraccia. Lo ricorderà per sempre come il suo salvatore. 10 anni dopo, Yuuki Cross è diventata una ragazza solare ed indaffarata a trattenere le urla di ragazzine verso i bellissimi ragazzi della Night Class. Yuuki è uno dei due "guardiani" del collegio Cross in cui c'è la coesistenza fra umani e vampiri: c'è la Day Class, e la Night Class. Yuuki, figlia adottiva del Direttore del collegio, è affiancata da Zero Kiryu nell'arduo compito di mantenere segreta la natura dei membri della classe della Luna. Il leader della Night Class contribuirà a far sì che le cose vadano sempre bene, grazie alla sua autorità nell'ambiente dei vampiri. Infatti egli è Kaname Kuran, uno degli ultimi puri sangue ancora vivi, ed è lui il vampiro che salvò la piccola Yuuki.
Questa è solo la cornice di una storia vampiresca ben fatta e adattata ad anime, da un manga dai disegni bellissimi. Tutta la prima serie s'incentra soprattutto su Zero e la sua condizione. Non posso dirvi molto, altrimenti farei spoiler e voi non potreste godervi a pieno l'anime. Vi assicuro che si formeranno le fazioni pro Zero, e le fazioni pro Kaname. Non dimentichiamoci che è uno shoujo, quindi il triangolo amoroso è assicurato!
È logico invitarvi a vedere anche la seconda serie "Vampire Knight Guilty", che nominavo prima, per il sol motivo che non c'è un vero e proprio finale, rimane abbastanza aperto e qualunque cosa può succedere quando di mezzo ci sono i vampiri.
Una nota positiva sono le musiche: l'opening è rock, intrigante, l'ending è intima, profonda.
Consiglio questo anime a chi cerca uno shoujo non troppo mieloso, ma accattivante, con personaggi particolari e ben definiti.
Ho visto l'intera serie con i sottotitoli quando non era ancora uscita la versione Kaze dell'anime doppiato, e forse è stato un bene. Le voci italiane, a parte Patrizio Prata, voce di Kaname Kuran, e forse il doppiatore di Hanabusa Aidou, non sono di mio gradimento, non rendono i caratteri dei personaggi. Bé, forse è perché se ti abitui a sentire delle voci, super indovinate, ti ci affezioni. Ma passiamo alla trama.
L'anime inizia con un flashback: c'è una bambina tutta sola fra la neve. Arriva un uomo, no, è un vampiro che vuole divorarla. La bambina cerca di divincolarsi ma non ci riesce, sta per avere la peggio, ma è salvata da un ragazzo, vampiro anche lui. La bambina gli stringe la mano, lo abbraccia. Lo ricorderà per sempre come il suo salvatore. 10 anni dopo, Yuuki Cross è diventata una ragazza solare ed indaffarata a trattenere le urla di ragazzine verso i bellissimi ragazzi della Night Class. Yuuki è uno dei due "guardiani" del collegio Cross in cui c'è la coesistenza fra umani e vampiri: c'è la Day Class, e la Night Class. Yuuki, figlia adottiva del Direttore del collegio, è affiancata da Zero Kiryu nell'arduo compito di mantenere segreta la natura dei membri della classe della Luna. Il leader della Night Class contribuirà a far sì che le cose vadano sempre bene, grazie alla sua autorità nell'ambiente dei vampiri. Infatti egli è Kaname Kuran, uno degli ultimi puri sangue ancora vivi, ed è lui il vampiro che salvò la piccola Yuuki.
Questa è solo la cornice di una storia vampiresca ben fatta e adattata ad anime, da un manga dai disegni bellissimi. Tutta la prima serie s'incentra soprattutto su Zero e la sua condizione. Non posso dirvi molto, altrimenti farei spoiler e voi non potreste godervi a pieno l'anime. Vi assicuro che si formeranno le fazioni pro Zero, e le fazioni pro Kaname. Non dimentichiamoci che è uno shoujo, quindi il triangolo amoroso è assicurato!
È logico invitarvi a vedere anche la seconda serie "Vampire Knight Guilty", che nominavo prima, per il sol motivo che non c'è un vero e proprio finale, rimane abbastanza aperto e qualunque cosa può succedere quando di mezzo ci sono i vampiri.
Una nota positiva sono le musiche: l'opening è rock, intrigante, l'ending è intima, profonda.
Consiglio questo anime a chi cerca uno shoujo non troppo mieloso, ma accattivante, con personaggi particolari e ben definiti.
Vampire Knight è un anime che gode di un’aura accattivante, essenzialmente per le atmosfere dark/gotic di cui è intriso.
La nostra storia inizia quando la piccola Yuki viene salvata da Kaname Kuran dall’aggressione di un vampiro. Prima di allora la ragazza non ha alcun ricordo. Ora ha quindici anni e frequenta il collegio Cross. Tale istituto è diviso in Day Class e Night Class. La Day Class, di cui fanno parte Yuki Cross, figlia adottiva del preside, e Zero Kiryu, anche lui adottato dal preside, segue le lezioni diurne. La Night Class, composta da studenti bellissimi, tra cui Kaname, segue le lezioni notturne. In realtà gli studenti della Night Class sono dei vampiri, e Yuki, Zero ed il preside sono gli unici ad essere a conoscenza di questo segreto. Lo scopo del preside nel creare il suddetto istituto era di poter far convivere uomini e vampiri in modo pacifico.
Questo è il punto di partenza di una storia piena di misteri da svelare: il passato di Yuki in primis, i segreti del misterioso Kaname ed in più, sin dalla prima puntata, si intuisce che anche Zero nasconde qualcosa.
Mi sono avvicinata a questo anime poiché mi sono sempre piaciute le storie di vampiri, fin dai tempi del film “Intervista col vampiro”, prima che diventassero una moda/tormento con la saga di Twilight.
Quest’anime credo debba il suo successo a due aspetti, il primo è che cavalca l’onda di questa recente moda e il secondo è che tratta di un triangolo amoroso, e si sa che i triangoli sono molto seducenti. In fondo, a quale ragazza dispiacerebbe essere corteggiata da due ragazzi attraenti?
Quando ho iniziato a guardare le prime puntate di Vampire Knight ne ero totalmente affascinata, c’erano molti punti oscuri e molti nodi da sciogliere. Col passare delle puntate, però, mi sono resa conto dello scarso spessore psicologico dei personaggi.
Innanzitutto la protagonista, Yuki, è un personaggio molto passivo che non ha una personalità precisa ed è succube di tutti gli eventi. Ricopre il ruolo di guardian eppure non sa combattere, per di più si mette da sola in situazioni pericolose aspettando di essere salvata dai due bellocci protagonisti.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Per quanto riguarda Zero, mi sarei aspettata una riflessione più profonda sulla sua condizione di vampiro ed invece, lui che detesta i vampiri dato che la sua famiglia è stata sterminata da uno di loro, si comporta in modo incoerente approfittando della generosità (se così vogliamo definirla) di Yuki che gli offre il suo sangue.
Fine parte contenente spoiler
Gli altri coprotagonisti fanno unicamente da contorno e non viene mai dato loro spazio nella serie. Inoltre i momenti comici, in cui solitamente la fa da protagonista il preside, non sono mai riusciti a strapparmi un sorriso. Mi auspicavo, poi, di vedere più scene di azione e combattimenti, ma le mie aspettative non sono state soddisfatte. Il tutto, purtroppo, si riduce al triangolo amoroso ed il resto, nonostante ci siano molti spunti interessanti, rimane sullo sfondo.
Il character design non mi ha convinto, soprattutto perché i protagonisti maschili si somigliano molto (Kaname e Zero sono quasi identici). Infine, penso che gli occhi di Yuki siano eccessivamente grandi, rispetto ad altri anime che ho visto sono davvero enormi e troppo tondi.
Ho apprezzato molto l’OST, piacevole l’opening e molto bella l’ending (Still Doll di Kanon Wakeshima). In particolare mi ha colpito Forbidden Act, traccia molto toccante a mio parere. Gli sfondi sono molto belli ed uniti alle musiche creano un’ottima atmosfera dark.
In definitiva, nonostante i non pochi difetti credo sia un’anime piacevole senza grosse pretese, tant’è che ho visto entrambe le serie. Sicuramente sconsigliato a chi non ama il genere shojo perché quest’anime non è nient’altro che uno shojo camuffato da storia dark.
La nostra storia inizia quando la piccola Yuki viene salvata da Kaname Kuran dall’aggressione di un vampiro. Prima di allora la ragazza non ha alcun ricordo. Ora ha quindici anni e frequenta il collegio Cross. Tale istituto è diviso in Day Class e Night Class. La Day Class, di cui fanno parte Yuki Cross, figlia adottiva del preside, e Zero Kiryu, anche lui adottato dal preside, segue le lezioni diurne. La Night Class, composta da studenti bellissimi, tra cui Kaname, segue le lezioni notturne. In realtà gli studenti della Night Class sono dei vampiri, e Yuki, Zero ed il preside sono gli unici ad essere a conoscenza di questo segreto. Lo scopo del preside nel creare il suddetto istituto era di poter far convivere uomini e vampiri in modo pacifico.
Questo è il punto di partenza di una storia piena di misteri da svelare: il passato di Yuki in primis, i segreti del misterioso Kaname ed in più, sin dalla prima puntata, si intuisce che anche Zero nasconde qualcosa.
Mi sono avvicinata a questo anime poiché mi sono sempre piaciute le storie di vampiri, fin dai tempi del film “Intervista col vampiro”, prima che diventassero una moda/tormento con la saga di Twilight.
Quest’anime credo debba il suo successo a due aspetti, il primo è che cavalca l’onda di questa recente moda e il secondo è che tratta di un triangolo amoroso, e si sa che i triangoli sono molto seducenti. In fondo, a quale ragazza dispiacerebbe essere corteggiata da due ragazzi attraenti?
Quando ho iniziato a guardare le prime puntate di Vampire Knight ne ero totalmente affascinata, c’erano molti punti oscuri e molti nodi da sciogliere. Col passare delle puntate, però, mi sono resa conto dello scarso spessore psicologico dei personaggi.
Innanzitutto la protagonista, Yuki, è un personaggio molto passivo che non ha una personalità precisa ed è succube di tutti gli eventi. Ricopre il ruolo di guardian eppure non sa combattere, per di più si mette da sola in situazioni pericolose aspettando di essere salvata dai due bellocci protagonisti.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Per quanto riguarda Zero, mi sarei aspettata una riflessione più profonda sulla sua condizione di vampiro ed invece, lui che detesta i vampiri dato che la sua famiglia è stata sterminata da uno di loro, si comporta in modo incoerente approfittando della generosità (se così vogliamo definirla) di Yuki che gli offre il suo sangue.
Fine parte contenente spoiler
Gli altri coprotagonisti fanno unicamente da contorno e non viene mai dato loro spazio nella serie. Inoltre i momenti comici, in cui solitamente la fa da protagonista il preside, non sono mai riusciti a strapparmi un sorriso. Mi auspicavo, poi, di vedere più scene di azione e combattimenti, ma le mie aspettative non sono state soddisfatte. Il tutto, purtroppo, si riduce al triangolo amoroso ed il resto, nonostante ci siano molti spunti interessanti, rimane sullo sfondo.
Il character design non mi ha convinto, soprattutto perché i protagonisti maschili si somigliano molto (Kaname e Zero sono quasi identici). Infine, penso che gli occhi di Yuki siano eccessivamente grandi, rispetto ad altri anime che ho visto sono davvero enormi e troppo tondi.
Ho apprezzato molto l’OST, piacevole l’opening e molto bella l’ending (Still Doll di Kanon Wakeshima). In particolare mi ha colpito Forbidden Act, traccia molto toccante a mio parere. Gli sfondi sono molto belli ed uniti alle musiche creano un’ottima atmosfera dark.
In definitiva, nonostante i non pochi difetti credo sia un’anime piacevole senza grosse pretese, tant’è che ho visto entrambe le serie. Sicuramente sconsigliato a chi non ama il genere shojo perché quest’anime non è nient’altro che uno shojo camuffato da storia dark.
L'Accademia Cross non è una scuola come tutte le altre. L'istituto si divide in 2 classi: la Day Class ospita studenti umani e la Night Class è formata da giovani “vampiri”. Questo particolare quanto pericoloso esperimento è stato voluto dal direttore Cross che crede fermamente che un giorno gli umani e i vampiri possano convivere pacificamente. A vegliare sulla pace e sulla tranquillità del collegio ci pensano i figliocci del direttore, Yuki Cross, una ragazza fragile e indifesa per quanto cerchi di fare la coraggiosa, e Zero Kiryu, un giovanotto introverso e cupo che sembra nutrire un profondo affetto per Yuki. A capo del dormitorio della Night Class c'è invece Kaname Kuran, vampiro della stirpe sangue pura e per questo temuto e rispettato da tutti i suoi compagni. È stato Kaname ad affidare una Yuki terrorizzata al direttore Cross, in quanto 4 anni prima la famiglia di Yuki era stata massacrata da un vampiro e lei era riuscita a salvarsi giusto in tempo grazie all'intervento del potente sangue puro. Yuki è molto affezionata a Kuran e gli è riconoscente per il suo nobile gesto. Ma questo vampiro dall'aspetto così serio e impenetrabile è davvero così perfetto? E Zero perché mai è sempre così cupo, nasconde forse un segreto?
Fin da quando ero bambina non mi erano mai piaciute le storie sui vampiri, finché, cresciuta, non mi sono appassionata a Buffy l'ammazzavampiri. Tuttavia di guardare un anime su di loro non me lo sarei mai sognato se non fosse stato per l'insistenza di un'amica che mi ha esortato più volte a vedere Vampire Knight. Alla fine devo ammettere di doverla ringraziare perché mi ha fatto conoscere una storia veramente affascinante e ricca di mistero. I personaggi tanto belli e perfetti all'apparenza che nascondono invece così tanto dentro di loro arricchiscono una trama già ben articolata e coinvolgente. Non si può rimanere immuni al fascino di questi giovani vampiri che combattono la loro sete di sangue attraverso delle compresse, trasformandosi così in una sorta di vampiri “vegetariani”. Ovviamente essendo solo la prima stagione non può rispondere a tutti gli interrogativi, ma nel complesso si assiste a innumerevoli colpi di scena sufficienti a catturare l'attenzione dello spettatore.
Io sono rimasta rapita da questo anime. L'atmosfera dark e le musiche gotiche che accompagnano le varie scene valorizzano molto lo svolgimento della storia. Personalmente mi è piaciuta molto la sigla iniziale “Futatsu no Kodou to Akai Tsumi” con le immagini altrettanto belle che presentano i vari protagonisti. Ho potuto apprezzare sia la versione con audio giapponese, sia il doppiaggio in italiano. Quest'ultimo mi è davvero piaciuto e ha un cast di tutto rispetto, basti pensare che Kaname è doppiato da Patrizio Prata. Unico neo è la voce di Yuki, che avrei preferito leggermente più matura rispetto a quella di Benedetta Ponticelli che ha doppiato personaggi più infantili come Tenma di School Rumble.
Consiglio la visione di Vampire Knight a tutti quelli che amano le storie dark e di vampiri, ma anche a chi ama semplicemente gli shojo perché in fondo l'elemento che muove tutta la storia è il triangolo Yuki-Zero-Kaname che non mancherà di appassionarvi!
Fin da quando ero bambina non mi erano mai piaciute le storie sui vampiri, finché, cresciuta, non mi sono appassionata a Buffy l'ammazzavampiri. Tuttavia di guardare un anime su di loro non me lo sarei mai sognato se non fosse stato per l'insistenza di un'amica che mi ha esortato più volte a vedere Vampire Knight. Alla fine devo ammettere di doverla ringraziare perché mi ha fatto conoscere una storia veramente affascinante e ricca di mistero. I personaggi tanto belli e perfetti all'apparenza che nascondono invece così tanto dentro di loro arricchiscono una trama già ben articolata e coinvolgente. Non si può rimanere immuni al fascino di questi giovani vampiri che combattono la loro sete di sangue attraverso delle compresse, trasformandosi così in una sorta di vampiri “vegetariani”. Ovviamente essendo solo la prima stagione non può rispondere a tutti gli interrogativi, ma nel complesso si assiste a innumerevoli colpi di scena sufficienti a catturare l'attenzione dello spettatore.
Io sono rimasta rapita da questo anime. L'atmosfera dark e le musiche gotiche che accompagnano le varie scene valorizzano molto lo svolgimento della storia. Personalmente mi è piaciuta molto la sigla iniziale “Futatsu no Kodou to Akai Tsumi” con le immagini altrettanto belle che presentano i vari protagonisti. Ho potuto apprezzare sia la versione con audio giapponese, sia il doppiaggio in italiano. Quest'ultimo mi è davvero piaciuto e ha un cast di tutto rispetto, basti pensare che Kaname è doppiato da Patrizio Prata. Unico neo è la voce di Yuki, che avrei preferito leggermente più matura rispetto a quella di Benedetta Ponticelli che ha doppiato personaggi più infantili come Tenma di School Rumble.
Consiglio la visione di Vampire Knight a tutti quelli che amano le storie dark e di vampiri, ma anche a chi ama semplicemente gli shojo perché in fondo l'elemento che muove tutta la storia è il triangolo Yuki-Zero-Kaname che non mancherà di appassionarvi!
Un tempo amavo i vampiri. Da quando sono usciti i film di Twilight e seguiti non ne posso più! Sono stufa di vedere sempre il vampiro figo, perfetto e gentile! Questo anime però l'ho guardato, e devo dire che non mi è dispiaciuto.
Yuuki Cross è stata attaccata quando era una bambina da un vampiro assetato di sangue in mezzo ad una bufera di neve, ed ecco che arriva il paladino/cavaliere vampiro a salvarla, Kaname Kuran. Lei non ricorda più la sua vita prima dell'attacco e Kaname la porta in un istituto scolastico affinché il direttore se ne possa prendere cura e infine adottarla. Lei è ovviamente innamorata di Kuran, nonostante quello che ha subito. Il tutto si complica, se così vogliamo dire, con l'arrivo di un altro ragazzo, Zero Kiryuu. La sua famiglia è stata sterminata dai vampiri e anche lui è stato morso. Passano 4 anni della loro vita assieme in questa scuola/casa, e solo dopo Yuuki scoprirà che anche Zero è un vampiro e rischia di degenerare se non beve del sangue.
La cosa che più mi piace è proprio il fatto che Yuuki gli faccia succhiare il suo sangue per tenerlo cosciente. Insomma, anche Zero si innamora di lei. E Yuuki? Bah, io non capisco il suo atteggiamento! Lei dice di essere innamorata di Kaname, però si lascia succhiare il sangue da Zero, si fa prendere per mano e quasi baciare, senza mai respingerlo. Ora, io tifo per la coppia Yuuki/Zero, ma come sempre sono sicura che andrà a finire diversamente...
Per quanto riguarda i disegni sono carini, ma c'è di meglio. La storia è senz'altro bella, però non avendo letto il manga o finito di vedere la seconda serie non me la sento di dare più di un 7.
Yuuki Cross è stata attaccata quando era una bambina da un vampiro assetato di sangue in mezzo ad una bufera di neve, ed ecco che arriva il paladino/cavaliere vampiro a salvarla, Kaname Kuran. Lei non ricorda più la sua vita prima dell'attacco e Kaname la porta in un istituto scolastico affinché il direttore se ne possa prendere cura e infine adottarla. Lei è ovviamente innamorata di Kuran, nonostante quello che ha subito. Il tutto si complica, se così vogliamo dire, con l'arrivo di un altro ragazzo, Zero Kiryuu. La sua famiglia è stata sterminata dai vampiri e anche lui è stato morso. Passano 4 anni della loro vita assieme in questa scuola/casa, e solo dopo Yuuki scoprirà che anche Zero è un vampiro e rischia di degenerare se non beve del sangue.
La cosa che più mi piace è proprio il fatto che Yuuki gli faccia succhiare il suo sangue per tenerlo cosciente. Insomma, anche Zero si innamora di lei. E Yuuki? Bah, io non capisco il suo atteggiamento! Lei dice di essere innamorata di Kaname, però si lascia succhiare il sangue da Zero, si fa prendere per mano e quasi baciare, senza mai respingerlo. Ora, io tifo per la coppia Yuuki/Zero, ma come sempre sono sicura che andrà a finire diversamente...
Per quanto riguarda i disegni sono carini, ma c'è di meglio. La storia è senz'altro bella, però non avendo letto il manga o finito di vedere la seconda serie non me la sento di dare più di un 7.
Mai, come in questi ultimi anni, i vampiri sono tornati di moda in maniera preponderante divenendo un fenomeno di massa subito sfruttato dallo show business; con la differenza che a suscitare tutto questo interesse non sono le inquietanti inquadrature in bianco e nero di Bela Lugosi né lo charme di Christopher Lee (i più celebri vampiri della storia del cinema) , bensì i bellocci pseudo dannati della saga di Twilight.
Sull’onda del successo di queste pellicole tutto ciò che riguarda i vampiri è stato spremuto fino all’eccesso: film, serie TV, romanzi, giochi e ovviamente anime. Vampire Knight fa parte proprio di tutto questo movimento ed anzi il suo successo può essere spiegato, a mio giudizio, proprio dall’esistenza della cosiddetta “generazione Twilight”; come nella più celebre trilogia, in queste tredici puntate non c’è nulla di veramente horror, nessun brivido e neanche un minimo di raccapriccio splatter dato che l’unica scena, nel finale, che poteva risultare “forte“ non viene mostrata evitando turbamenti di qualsiasi tipo agli spettatori.
I vampiri della Cross Academy sembrano più dei “tronisti“ della De Filippi che il pericoloso popolo della notte che abbiamo conosciuto dal cinema, ma anche da serie animate di livello come Hellsing. Qui il loro ruolo è (visto che sono tutti belli e molto “fighetti”) quello di evitare ad ogni puntata il gravoso problema delle orde di ammiratrici umane che si accalcano fuori la scuola con l’unico obiettivo di uno sguardo compiacente da parte loro; se la trama fosse comica (tipo Rosario + Vampire) tutto questo risulterebbe anche simpatico, giustificando anche i moltissimi siparietti deformed di stampo umoristico che abbondano soprattutto nelle prime punta, ma la trama risulta drammatica, o almeno cerca disperatamente di esserlo, incentrando la storia sul rapporto tra la protagonista Yuki e Kaname Kuran (il vampiro di sangue puro che l’ha salvata da piccola e per il quale lei ha una cotta), e poi tra i primi due e Zero Kiryu, umano morso da vampiro e destinato per questo a un futuro angoscioso. Il risultato è però l’evolversi di una storia noiosa e oltremodo lenta data la poca empatia che i personaggi suscitano. La protagonista, infatti, che teoricamente dovrebbe essere angosciata e divisa tra il suo amore di gioventù e i sentimenti (fraterni?) per Zero uniti alla volontà di aiutarlo, risulta subire gli eventi che capitano intorno a lei in maniera drammaticamente passiva. Il nobile Kaname invece risulta essere quasi irritante nella pochezza psicologica e caratteriale con cui viene descritto, forse nel tentativo di rendere questo personaggio se non tenebroso almeno enigmatico. L’unico con un minimo di spessore sembra essere Zero, il cui dramma personale di figlio di cacciatori di Vampiri che si sta trasformando in un Livello E (l’ultimo stadio del vampirismo, una creatura senza ragione) sembra avere un giusto rilievo nella storia generale, per poi perdersi anch’esso nella banalità generale a cui partecipano ovviamente anche i personaggi secondari. Questi ultimi vengono ridotti a figure di mero contorno, nonostante alcuni (tra i vampiri) potrebbero, se sfruttati meglio, destare interesse maggiore.
La grafica, infine, non è male ma il character design dei personaggi è totalmente privo di fantasia, con il provvidenziale colore dei capelli che ti viene in aiuto per poter riconoscere i vari personaggi che altrimenti risulterebbero tutti uguali. Le uniche note positive sono le opening e soprattutto la ending, belle e tenebrose ma sprecate per una serie che di brividi non ne concede neanche per sbaglio.
Io sinceramente non capisco le entusiastiche recensioni e i tanti voti alti che sono stati concessi a questo titolo; secondo me questa è una serie insufficiente, sicuramente destinato a delle adolescenti orfane delle pellicole di Twilight.
Sull’onda del successo di queste pellicole tutto ciò che riguarda i vampiri è stato spremuto fino all’eccesso: film, serie TV, romanzi, giochi e ovviamente anime. Vampire Knight fa parte proprio di tutto questo movimento ed anzi il suo successo può essere spiegato, a mio giudizio, proprio dall’esistenza della cosiddetta “generazione Twilight”; come nella più celebre trilogia, in queste tredici puntate non c’è nulla di veramente horror, nessun brivido e neanche un minimo di raccapriccio splatter dato che l’unica scena, nel finale, che poteva risultare “forte“ non viene mostrata evitando turbamenti di qualsiasi tipo agli spettatori.
I vampiri della Cross Academy sembrano più dei “tronisti“ della De Filippi che il pericoloso popolo della notte che abbiamo conosciuto dal cinema, ma anche da serie animate di livello come Hellsing. Qui il loro ruolo è (visto che sono tutti belli e molto “fighetti”) quello di evitare ad ogni puntata il gravoso problema delle orde di ammiratrici umane che si accalcano fuori la scuola con l’unico obiettivo di uno sguardo compiacente da parte loro; se la trama fosse comica (tipo Rosario + Vampire) tutto questo risulterebbe anche simpatico, giustificando anche i moltissimi siparietti deformed di stampo umoristico che abbondano soprattutto nelle prime punta, ma la trama risulta drammatica, o almeno cerca disperatamente di esserlo, incentrando la storia sul rapporto tra la protagonista Yuki e Kaname Kuran (il vampiro di sangue puro che l’ha salvata da piccola e per il quale lei ha una cotta), e poi tra i primi due e Zero Kiryu, umano morso da vampiro e destinato per questo a un futuro angoscioso. Il risultato è però l’evolversi di una storia noiosa e oltremodo lenta data la poca empatia che i personaggi suscitano. La protagonista, infatti, che teoricamente dovrebbe essere angosciata e divisa tra il suo amore di gioventù e i sentimenti (fraterni?) per Zero uniti alla volontà di aiutarlo, risulta subire gli eventi che capitano intorno a lei in maniera drammaticamente passiva. Il nobile Kaname invece risulta essere quasi irritante nella pochezza psicologica e caratteriale con cui viene descritto, forse nel tentativo di rendere questo personaggio se non tenebroso almeno enigmatico. L’unico con un minimo di spessore sembra essere Zero, il cui dramma personale di figlio di cacciatori di Vampiri che si sta trasformando in un Livello E (l’ultimo stadio del vampirismo, una creatura senza ragione) sembra avere un giusto rilievo nella storia generale, per poi perdersi anch’esso nella banalità generale a cui partecipano ovviamente anche i personaggi secondari. Questi ultimi vengono ridotti a figure di mero contorno, nonostante alcuni (tra i vampiri) potrebbero, se sfruttati meglio, destare interesse maggiore.
La grafica, infine, non è male ma il character design dei personaggi è totalmente privo di fantasia, con il provvidenziale colore dei capelli che ti viene in aiuto per poter riconoscere i vari personaggi che altrimenti risulterebbero tutti uguali. Le uniche note positive sono le opening e soprattutto la ending, belle e tenebrose ma sprecate per una serie che di brividi non ne concede neanche per sbaglio.
Io sinceramente non capisco le entusiastiche recensioni e i tanti voti alti che sono stati concessi a questo titolo; secondo me questa è una serie insufficiente, sicuramente destinato a delle adolescenti orfane delle pellicole di Twilight.
Premetto che non amo il genere vampiresco, ciononostante ho visto la prima serie tratta da questo shoujo manga di Hino Matsuri. La ragione principale che mi ha spinta a guardarlo è stata il sapere che il personaggio di Zero fosse stato doppiato da Mamoru Miyano (Light Yagami in Death Note), la cui interpretazione è come sempre magistrale.
Non ho nulla da ridire sull'aspetto tecnico e grafico, perché sufficienti, anche se stavolta l'animazione lascia molto a desiderare.
La trama è di una piattezza paurosa, è molto debole e risente molto delle influenze del filone Twilight e affini. Non ho trovato nessun elemento originale sinceramente, e in alcuni momenti mi sono proprio annoiata. Anche l'aspetto pseudo-amoroso è alquanto strano: c'è questa sottile contesa di Yuuki tra i due belloni protagonisti, Zero e Kaname, che sfocia spesso nel ridicolo. Indubbiamente questo prodotto è rivolto a una fascia di utenza di adolescenti, ma nonostante questo non è niente di eccezionale a mio avviso.
Non ho nulla da ridire sull'aspetto tecnico e grafico, perché sufficienti, anche se stavolta l'animazione lascia molto a desiderare.
La trama è di una piattezza paurosa, è molto debole e risente molto delle influenze del filone Twilight e affini. Non ho trovato nessun elemento originale sinceramente, e in alcuni momenti mi sono proprio annoiata. Anche l'aspetto pseudo-amoroso è alquanto strano: c'è questa sottile contesa di Yuuki tra i due belloni protagonisti, Zero e Kaname, che sfocia spesso nel ridicolo. Indubbiamente questo prodotto è rivolto a una fascia di utenza di adolescenti, ma nonostante questo non è niente di eccezionale a mio avviso.
Questo anime è ambientato in epoca contemporanea. Si immagina l'esistenza di un esclusivo liceo sito lontano dai centri abitati, riservato a studenti facoltosi. Oltre a questi studenti facoltosi, vi sono altri speciali studenti che seguono i corsi notturni e che sono tutti dei vampiri di alto lignaggio (già, di per sé, questo fa cadere l'anime nel ridicolo). Quindi questo college è frequentato di giorno da studenti esseri umani, e di notte da studenti vampiri. Questo doppio corso ha l'obiettivo di conciliare i rapporti tra uomini e vampiri. La storia parla essenzialmente di una ragazzina umana e di un suo affezionato amico, ZERO, che essendo stato morso da un vampiro sta per diventare a sua volta un vampiro di livello 6 (praticamente un mostro pazzo e pericoloso).
Gli episodi avanzano con una lentezza frustrante, e con contenuti patetici e noiosi. Praticamente si gira e si rigira sopra questo personaggio di Zero, sopra la sua sofferenza durante la trasformazione. La noia è micidiale e già dai primi episodi vi attanaglia, sperando che finisca presto la serie per poi cestinarla. L'anime è quindi un insieme di trovate kitsch, ridicole, che danno imbarazzo, a partire dalle premesse in sé (un college per vampiri e umani, suvvia...), per poi giungere a imbarazzanti e ridicoli cambi di charachter design (dai visi normali alle caricature per enfatizzare le emozioni, si trovano in ogni anime comico, ma in questo caso non dovrebbe esser comico, no?). Il contenuto dell'anime è nullo, le scene d'azione ridotte a un paio in tutto. Per il resto, ci si annoia terribilmente con questa trasformazione di Zero e con i patetici pensieri della ragazzina.
Parliamo ora della realizzazione tecnica. Questa non è male. Il charachter design è carino, anche se troppo ripetitivo (le facce sembrano tutte uguali) e anche se la ragazzina è stata disegnata con due occhi esagerati. La regia è buona, e idem dicasi per la sceneggiatura. Ben fatta la sigla di testa, ottima (e sprecata a questo punto) la sigla di coda. Diciamo quindi che la tecnica, in generale, è sprecata per un anime dal contenuto nullo e ridicolo.
In sintesi, non ha nulla di horror, né di sentimentale. È solo una terribile noia attraversata da sferzate di cattivo gusto. SCONSIGLIATO anche agli otaku più assidui.
Gli episodi avanzano con una lentezza frustrante, e con contenuti patetici e noiosi. Praticamente si gira e si rigira sopra questo personaggio di Zero, sopra la sua sofferenza durante la trasformazione. La noia è micidiale e già dai primi episodi vi attanaglia, sperando che finisca presto la serie per poi cestinarla. L'anime è quindi un insieme di trovate kitsch, ridicole, che danno imbarazzo, a partire dalle premesse in sé (un college per vampiri e umani, suvvia...), per poi giungere a imbarazzanti e ridicoli cambi di charachter design (dai visi normali alle caricature per enfatizzare le emozioni, si trovano in ogni anime comico, ma in questo caso non dovrebbe esser comico, no?). Il contenuto dell'anime è nullo, le scene d'azione ridotte a un paio in tutto. Per il resto, ci si annoia terribilmente con questa trasformazione di Zero e con i patetici pensieri della ragazzina.
Parliamo ora della realizzazione tecnica. Questa non è male. Il charachter design è carino, anche se troppo ripetitivo (le facce sembrano tutte uguali) e anche se la ragazzina è stata disegnata con due occhi esagerati. La regia è buona, e idem dicasi per la sceneggiatura. Ben fatta la sigla di testa, ottima (e sprecata a questo punto) la sigla di coda. Diciamo quindi che la tecnica, in generale, è sprecata per un anime dal contenuto nullo e ridicolo.
In sintesi, non ha nulla di horror, né di sentimentale. È solo una terribile noia attraversata da sferzate di cattivo gusto. SCONSIGLIATO anche agli otaku più assidui.
Premetto che non ho letto il fumetto e mi sono vista entrambe le serie mi e piaciuto molto.
Bella la trama ricca di suspance, che ti porta a vedere tutti gli episodi in pochi giorni, anche se Yuuki sembra una bambolina, sempre contesa fra Kaname e Zero! La musica è favolosa, la sigla iniziale è bellissima, la finale inquietante. Ho trovato la grafica bellissima, almeno per i personaggi maschili, tutti i vampiri sono bellissimi! Forse è un po' carente per gli sfondi, ma la storia di quest'anime ti prende cosi tanto che non te ne accorgi. Un finale bellissimo, non vi dico chi sceglie lei.
Comunque mi aspetto la terza serie.
Bella la trama ricca di suspance, che ti porta a vedere tutti gli episodi in pochi giorni, anche se Yuuki sembra una bambolina, sempre contesa fra Kaname e Zero! La musica è favolosa, la sigla iniziale è bellissima, la finale inquietante. Ho trovato la grafica bellissima, almeno per i personaggi maschili, tutti i vampiri sono bellissimi! Forse è un po' carente per gli sfondi, ma la storia di quest'anime ti prende cosi tanto che non te ne accorgi. Un finale bellissimo, non vi dico chi sceglie lei.
Comunque mi aspetto la terza serie.
Vampire Knight racconta la storia di Yuuki, una ragazza che da bimba fu attaccata da un vampiro e salvata nello stesso tempo da un altro, Kaname Kuran, un cosiddetto "sangue puro". Purtroppo Yuuki non ricorda niente del proprio passato. La sua vita sembra essere iniziata col suo salvataggio e con il suo successivo trasferimento a casa di un famosissimo Hunter: Kaien Cross. In seguito incontra un ragazzo, Zero Kiryu, il quale perse i genitori a causa dell'attacco di un altro sangue puro per poi essere ospitato, proprio come Yuuki, a casa di Cross. I giorni così trascorrono felici e i due ragazzi iniziano anche a frequentare le lezioni di una scuola molto particolare il cui preside è il loro padre acquisito. Precedentemente ho usato l'aggettivo "particolare" proprio perché qui anche i vampiri seguono le lezioni, naturalmente di notte, ed in un altro edificio per volere del direttore Cross, il quale cerca di creare un buon rapporto tra essi e gli umani. Proprio da questa situazione parte la vera e propria storia, ricca di avventure e molto coinvolgente.
Dopo questa piccola trama iniziamo con un'analisi dei personaggi: Yuuki ha un carattere ribelle e timido mentre Zero ha una caratterizzazione molto più elaborata e i suoi modi di fare lo rendono, a mio parere uno, uno dei migliori personaggi, se non il migliore, di tutta la serie. Infine c'è Kaname, il vampiro dal sangue puro e dal carattere freddo e distaccato, che emana fin da subito una sensazione di mistero. Per tutti e tre i personaggi posso dire che il doppiaggio è azzeccatissimo e di alta qualità, nonché coerente con le loro caratteristiche.
Il luogo in cui è ambientata la maggior parte della serie è la scuola di cui in ogni puntata viene mostrata una parte diversa, la quale rende l'anime più fluido ed interessante.
Il finale lascia un po' di stucco e preannuncia in tutto e per tutto la seconda serie "Vampire Knight Guilty" nella quale tutti i segreti lasciati in spospeso verranno rivelati con un susseguirsi di colpi di scena.
In conclusione, Vampire Knight è una serie coinvolgente, che mostra la sua bellezza fin dalle prime puntate. Per questo non può che meritare un 9.
Dopo questa piccola trama iniziamo con un'analisi dei personaggi: Yuuki ha un carattere ribelle e timido mentre Zero ha una caratterizzazione molto più elaborata e i suoi modi di fare lo rendono, a mio parere uno, uno dei migliori personaggi, se non il migliore, di tutta la serie. Infine c'è Kaname, il vampiro dal sangue puro e dal carattere freddo e distaccato, che emana fin da subito una sensazione di mistero. Per tutti e tre i personaggi posso dire che il doppiaggio è azzeccatissimo e di alta qualità, nonché coerente con le loro caratteristiche.
Il luogo in cui è ambientata la maggior parte della serie è la scuola di cui in ogni puntata viene mostrata una parte diversa, la quale rende l'anime più fluido ed interessante.
Il finale lascia un po' di stucco e preannuncia in tutto e per tutto la seconda serie "Vampire Knight Guilty" nella quale tutti i segreti lasciati in spospeso verranno rivelati con un susseguirsi di colpi di scena.
In conclusione, Vampire Knight è una serie coinvolgente, che mostra la sua bellezza fin dalle prime puntate. Per questo non può che meritare un 9.
Una sola parola :bellissimooo! Ho appena finito di vederlo e devo dire che non me l'aspettavo proprio da quello che sembrava essere un banale shojo a sfondo vampiresco!e invece..
innanzitutto la storia,piena di intrighi tra presente e passato dei personaggi,è molto coinvolgente;sebbene ci siano tantissime storie intrecciate sono spiegate in modo chiaro e piacevole attraverso dei bellissimi e suggestivi flashback che ci aiutano a capire meglio anche le personalità dei protagonisti, adorabili, affascinanti e divertenti! Dal punto di vista comico da notare, assolutamente, ci sono le "uscite pietose" del direttore della Cross, nonchè padre adottivo della bellissima e dolcissima Yuuki. E' davvero divertentissimo, soprattutto nelle prime puntate dove si vede più spesso.
La storia si svolge principalmente sul "triangolo" Yuuki-Zero-Kaname che non solo aiuterà a svelare segreti più o meno inconfessabili di questi misteriosi adolescenti, ma che ci riserverà non poche sorprese! L'atmosfera dark, con l'aiuto di musiche gotiche molto molto suggestive, segue di pari passo l'"evoluzione-involuzione" dei personaggi.
Il finale lascia un po' spiazzati ma tranquilli! C'è già la seconda stagione, intitolata"Vampire Knight Guilty"!
Lo consiglio a tutti gli amanti sia del shojo che del genere fantasy/vampiresco! Credo proprio che non vi deluderà! ;)
innanzitutto la storia,piena di intrighi tra presente e passato dei personaggi,è molto coinvolgente;sebbene ci siano tantissime storie intrecciate sono spiegate in modo chiaro e piacevole attraverso dei bellissimi e suggestivi flashback che ci aiutano a capire meglio anche le personalità dei protagonisti, adorabili, affascinanti e divertenti! Dal punto di vista comico da notare, assolutamente, ci sono le "uscite pietose" del direttore della Cross, nonchè padre adottivo della bellissima e dolcissima Yuuki. E' davvero divertentissimo, soprattutto nelle prime puntate dove si vede più spesso.
La storia si svolge principalmente sul "triangolo" Yuuki-Zero-Kaname che non solo aiuterà a svelare segreti più o meno inconfessabili di questi misteriosi adolescenti, ma che ci riserverà non poche sorprese! L'atmosfera dark, con l'aiuto di musiche gotiche molto molto suggestive, segue di pari passo l'"evoluzione-involuzione" dei personaggi.
Il finale lascia un po' spiazzati ma tranquilli! C'è già la seconda stagione, intitolata"Vampire Knight Guilty"!
Lo consiglio a tutti gli amanti sia del shojo che del genere fantasy/vampiresco! Credo proprio che non vi deluderà! ;)
La mia valutazione è in linea con quella del manga.
Da quello che ho potuto constatare dalle anteprime degli episodi nel web, mi sembra che questo anime copre circa il 50% della storia nel manga, mentre il resto della trama viene sviluppato nella seconda serie, che è Vampire Knight Guilty.
Bella la sigla iniziale, ed altrettanto belli i disegni nella sigla stessa.
L'anime è molto fedele al manga, anche se presenta delle novità interessanti, che non inficiano la trama, anzi, spiegano certi risvolti.
La colonna sonora è ben realizzata, ottima l'idea di mettere canti ispirati al gregoriano nei momenti di suspense; altrettanto buona la scelta del rendering dei colori, anche se siamo in linea con lo standard classico delle anime giapponesi, ovvero quello di utilizzare principalmente colori poco brillanti; in alcune scene però sono stati inseriti elementi di colori innovativi, per cui trovo che la scelta del regista corrisponde al 100% con quella dell'autrice.
Sono finora arrivata all'episodio 7 in dvd, attendo con ansia gli altri episodi.
Da quello che ho potuto constatare dalle anteprime degli episodi nel web, mi sembra che questo anime copre circa il 50% della storia nel manga, mentre il resto della trama viene sviluppato nella seconda serie, che è Vampire Knight Guilty.
Bella la sigla iniziale, ed altrettanto belli i disegni nella sigla stessa.
L'anime è molto fedele al manga, anche se presenta delle novità interessanti, che non inficiano la trama, anzi, spiegano certi risvolti.
La colonna sonora è ben realizzata, ottima l'idea di mettere canti ispirati al gregoriano nei momenti di suspense; altrettanto buona la scelta del rendering dei colori, anche se siamo in linea con lo standard classico delle anime giapponesi, ovvero quello di utilizzare principalmente colori poco brillanti; in alcune scene però sono stati inseriti elementi di colori innovativi, per cui trovo che la scelta del regista corrisponde al 100% con quella dell'autrice.
Sono finora arrivata all'episodio 7 in dvd, attendo con ansia gli altri episodi.
Vampire Knight è uno shojo creato da Hino Matsuri. Non ho seguito il manga che sicuramente è migliore dell'anime. Giudizio medio per una storia che può affascinare. Così come accade anche in altri shojo, la protagonista di turno è un personaggio abbastanza inutile e nemmeno tanto bello che viene conteso tra i personaggi più fighi della storia. Gli altri personaggi invece vengono abbastanza trascurati, diventando solo figure riempitive. È un anime che fa leva molto sull'aspetto psicologico e sui sentimenti dei personaggi. La fine di ogni episodio lascia il fiato sospeso e spinge a continuare nella visione. La grafica è buona, musiche azzeccate. Insomma un anime consigliato ma da vedere senza troppe pretese.
Nell'Istituto Cross oltre alle normali lezioni diurne per gli studenti del dormitorio sole, si svolgono corsi per un'elite di geni che popolano le classi durante la notte. Sono gli studenti della Night Class e del Dormitorio Luna che dietro alla loro irresistibile eleganza e bellezza nascondono il segreto di essere vampiri. A conoscenza e protezione di questo segreto i due figliocci del preside: i guardian. Yuki Cross e Zero Kiryiu che vigilano ogni notte affinché il progetto di pace fra le due razze non venga messo in pericolo. Ma fra le mura della scuola sono altri i misteri che si nascondono e che stanno per venire alla luce...
Serie tratta dal manga di Hino Matsuri, ne segue la trama con alcune variazioni sul tema dettate dalle necessità dei tempi di azione in una trasposizione animata. Viene dato maggiore rilievo ai personaggi comprimari, gli studenti della night class che inizialmente nel manga non godevano di ampio respiro, che ne risultano avvantaggiati, acquistano spessore, senza danneggiare il ruolo dei tre protagonisti. Protagonisti che invece risultano poveri rispetto alle particolarità con cui vengono delineati nella serie cartacea.
Yuki viene presentata come la classica femminuccia piagnucolona e lamentosa che invece non è, Zero sembra un'ameba patetica e derelitta, e Kaname relegato alla figura del cattivo-geloso di turno quasi senza motivazione e spessore.
Senza contare alcune scene come il primo morso di Zero a Kaname che è stato inserito ex novo e senza fondamenti, riducendo l'importanza significativa del successivo (che poi sarebbe l'unico nel manga).
Il character design è orrendo! Un peccato perchè contrasta tantissimo con i fondali che invece sono molto belli, di notevole impatto scenico, molto ben realizzati e perfetti a creare l'atmosfera richiesta da questo tipo di storia ed anche la colonna sonora, soprattutto della prima serie, comprende diversi gioiellini.
Una serie di cui anche i fan sfegatati della versione originale possono fare tranquillamente a meno, risparmiandosi così numerosi storcimenti di bocca!
Serie tratta dal manga di Hino Matsuri, ne segue la trama con alcune variazioni sul tema dettate dalle necessità dei tempi di azione in una trasposizione animata. Viene dato maggiore rilievo ai personaggi comprimari, gli studenti della night class che inizialmente nel manga non godevano di ampio respiro, che ne risultano avvantaggiati, acquistano spessore, senza danneggiare il ruolo dei tre protagonisti. Protagonisti che invece risultano poveri rispetto alle particolarità con cui vengono delineati nella serie cartacea.
Yuki viene presentata come la classica femminuccia piagnucolona e lamentosa che invece non è, Zero sembra un'ameba patetica e derelitta, e Kaname relegato alla figura del cattivo-geloso di turno quasi senza motivazione e spessore.
Senza contare alcune scene come il primo morso di Zero a Kaname che è stato inserito ex novo e senza fondamenti, riducendo l'importanza significativa del successivo (che poi sarebbe l'unico nel manga).
Il character design è orrendo! Un peccato perchè contrasta tantissimo con i fondali che invece sono molto belli, di notevole impatto scenico, molto ben realizzati e perfetti a creare l'atmosfera richiesta da questo tipo di storia ed anche la colonna sonora, soprattutto della prima serie, comprende diversi gioiellini.
Una serie di cui anche i fan sfegatati della versione originale possono fare tranquillamente a meno, risparmiandosi così numerosi storcimenti di bocca!
Quest'anime è stupendo, mi ha coinvolto già alle prime puntate, all'inizio pensavo che ci sarebbe stato troppo sangue, ma vedendo solo il primo episodio non ho potuto togliere gli occhi dalla schermo. I disegni sono fatti molto bene, sia quelli dei personaggi (sopratutto i ragazzi), sia quelli dell'ambientazione (sfondo). La storia è molto bella, intrigante e... Bellissima in poche parole. Il mio voto finale è 9. Anche se non è 10 lo consiglio a tutti.
Innanzi tutto preciso che ho visto Vampire Knight nel giro di una sola giornata (che invece doveva essere dedicata alla preparazione di un esame, ma vabbè!), tanto è riuscito quest'anime a coinvolgermi e a farmi immergere nella malinconica atmosfera che lo pervade. Se volessi dare ascolto al mio spirito romantico da amante degli shojo gli attribuirei sicuramente un 10 pieno, ma sfortunatamente devo rilevare degli importanti difetti che mi impediscono di dare un voto superiore all'otto.
Devo dire che il tratto mi piace molto, i protagonisti sono ben caratterizzati sia sul piano grafico che per quanto riguarda l'aspetto caratteriale, soprattutto Zero. Yuuki, c'è da dire, è la classica protagonista da shojo, ma ha degli aspetti molto interessanti: mi riferisco alla sua permeante tristezza, alla sua fragilità che però non le impedisce di prendere decisioni e di assumersi le proprie responsabilità, alla dedizione, espressa più con i gesti che con le parole, verso Zero (perchè, anche se ammira profondamente Kaname, in realtà rifiuta le sue attenzioni proprio per non ferire Zero). In questa prima serie Kaname agisce in secondo piano, seguendo un suo misterioso piano che verrà rivelato solo in vk guilty, egli è una presenza ambigua, minacciosa, potente e incredibilmente sola. Purtroppo la stessa cura non è stata rivolta ai personaggi secondari, fisicamente poco caratterizzati, difficili da distinguere, stereotipati, delle macchiette.
La grafica è spesso mediocre, l'animazione poco fluida; in alcuni episodi i movimenti del personaggi sono evidentemente frammentati e quando ciò avviene durante una scena d'azione o di tensione l'effetto risulta ovviamente smorzato.
La trama è interessante, anche se classica, l'atmosfera è coinvolgente, affascinante.La tensione è ben sostenuta in tutte le puntate, sia per quanto riguarda lo sviluppo della storia di fondo (rapporto umani/vampiri), sia tra le relazioni interpersonali dei protagonisti, che hanno reazioni perfettamente in linea con il carattere tratteggiato. Qualche pecca per quanto riguarda la trama, con situazioni poco chiare, non immediate e incoerenti.
Nota di merito aggiuntiva: mille lodi alle sigle, soprattutto quella di apertura, con l'espediente della scena iniziale che sfuma nella musica.
Assolutamente da vedere!!!
Devo dire che il tratto mi piace molto, i protagonisti sono ben caratterizzati sia sul piano grafico che per quanto riguarda l'aspetto caratteriale, soprattutto Zero. Yuuki, c'è da dire, è la classica protagonista da shojo, ma ha degli aspetti molto interessanti: mi riferisco alla sua permeante tristezza, alla sua fragilità che però non le impedisce di prendere decisioni e di assumersi le proprie responsabilità, alla dedizione, espressa più con i gesti che con le parole, verso Zero (perchè, anche se ammira profondamente Kaname, in realtà rifiuta le sue attenzioni proprio per non ferire Zero). In questa prima serie Kaname agisce in secondo piano, seguendo un suo misterioso piano che verrà rivelato solo in vk guilty, egli è una presenza ambigua, minacciosa, potente e incredibilmente sola. Purtroppo la stessa cura non è stata rivolta ai personaggi secondari, fisicamente poco caratterizzati, difficili da distinguere, stereotipati, delle macchiette.
La grafica è spesso mediocre, l'animazione poco fluida; in alcuni episodi i movimenti del personaggi sono evidentemente frammentati e quando ciò avviene durante una scena d'azione o di tensione l'effetto risulta ovviamente smorzato.
La trama è interessante, anche se classica, l'atmosfera è coinvolgente, affascinante.La tensione è ben sostenuta in tutte le puntate, sia per quanto riguarda lo sviluppo della storia di fondo (rapporto umani/vampiri), sia tra le relazioni interpersonali dei protagonisti, che hanno reazioni perfettamente in linea con il carattere tratteggiato. Qualche pecca per quanto riguarda la trama, con situazioni poco chiare, non immediate e incoerenti.
Nota di merito aggiuntiva: mille lodi alle sigle, soprattutto quella di apertura, con l'espediente della scena iniziale che sfuma nella musica.
Assolutamente da vedere!!!
Bello bello bello. Quest'anime mi è stato consigliato da una mia amica e la adorerò per sempre. La storia io l'ho trovata originale ma quello che più adoro di quest'anime è ZERO oltre che ad essere bellissimo è un personaggio ben caratterizzato con un passato triste alle spalle. La storia racconta la vita nella cross academy qui infatti la scuola è divisa in day e night class. La seconda è frequentata da vampiri.
A me piacciono molto le ambientazioni anche se un po' dark e i disegni sono ben fatti.
A me piacciono molto le ambientazioni anche se un po' dark e i disegni sono ben fatti.
Classicume shojo in salsa vampiresca - ma non troppo - , tecnicamente altalenante per animazione e disegni, ottima scelta per i brani dedicati ad OP ed ED (quest’ultima composta da Mana dei Malice Mizer, e si sente!!! :P:P:P).
13 episodi prodotti da Studio DEEN a cui segue la seconda serie, anch’essa composta da 13 episodi, intitolata “Vampire Knight Guilty” .
Consigliato a chi ama i bishonen, le atmosfere scolastiche-goticheggianti e gli intrighi. Piacevole nella sua semplicità.
DIMENTICAVO! NON leggete la pagina wikipedia italiana dedicatagli, è piena di spoiler e non c’è alcuna avvertenza!
13 episodi prodotti da Studio DEEN a cui segue la seconda serie, anch’essa composta da 13 episodi, intitolata “Vampire Knight Guilty” .
Consigliato a chi ama i bishonen, le atmosfere scolastiche-goticheggianti e gli intrighi. Piacevole nella sua semplicità.
DIMENTICAVO! NON leggete la pagina wikipedia italiana dedicatagli, è piena di spoiler e non c’è alcuna avvertenza!
Una serie davvero appassionante,in genere io il tema dei vampiri e del paranormale lo amo, ma questa serie aggiunge oltre al mistero e ai segreti un pizzico di romanticismo, che rende la trama godibilissima e scorrevole.
I disegni e la grafica è spettacolare(è in 16/9 ^_^) e lo stile si avvicina molto alle tavole del manga.
Le scene sono ben strutturate e secondo me l'anime si appresta ad essere uno dei migliori dell'anno, anche se ho sentito dire che veniva trasmesso alle 2.00 di notte (e quindi poco seguito credo) comunque ciò non toglie nulla alla qualità della serie, che come ho già detto è impeccabile.
Le sigle (sia opening che ending) sono bellissime, la colonna sonora è inquietante nei momenti di "terrore e mistero" e dolce e simpatica nei momenti "comico-romantici".
Realizzate molto bene le scene comiche con i personaggi in versione "deformed", insomma Vampire Knight è una serie di tutto rispetto che consiglio a tutti.
I disegni e la grafica è spettacolare(è in 16/9 ^_^) e lo stile si avvicina molto alle tavole del manga.
Le scene sono ben strutturate e secondo me l'anime si appresta ad essere uno dei migliori dell'anno, anche se ho sentito dire che veniva trasmesso alle 2.00 di notte (e quindi poco seguito credo) comunque ciò non toglie nulla alla qualità della serie, che come ho già detto è impeccabile.
Le sigle (sia opening che ending) sono bellissime, la colonna sonora è inquietante nei momenti di "terrore e mistero" e dolce e simpatica nei momenti "comico-romantici".
Realizzate molto bene le scene comiche con i personaggi in versione "deformed", insomma Vampire Knight è una serie di tutto rispetto che consiglio a tutti.
Gli episodi iniziali di Vampire knight mi hanno non poco entusiasmata e avevo un sacco di aspettative... che sono state deluse. Belli i fondali, carino il character design,ma la trama scorre in modo troppo lento e tutti i colpi di scena che questa sembrava suggerire poi non si sono verificati. Mi spiego meglio: quasi ogni episodio termina lasciando lo spettatore col fiato sospeso. Ci si aspetta nel successivo di vedere un bacio rubato da Zero a Yuuki, oppure di assistere a fenomenali combattimenti tra vampiri... tutto ciò invece nell'episodio successivo non accade e la serie termina senza che vi sia stato un vero climax. Non ho apprezzato neanche l'approfondimento psicologico di Yuuki, che sembra sempre un burattino in balia di Zero e Kaname, che alla fine risultano gli unici personaggi interessanti. Non lo consiglio. A meno che non si cerchino unicamente vampiri muscolosi e dai begli occhioni.
Devo dire che il manga mi aveva colpito di più. Essendo comunque una fan accanita di anime me lo sto gustando ma c'è stato un periodo dove l'ho lasciato da parte perché non mi prendeva. La cosa soprattutto che mi ha lasciato un po' a desiderare sono i disegni: nel manga sono al limite della perfezione e li ho apprezzati moltissimo, ma sembrano un punto sfavorevole nell'anime, che rende i personaggi troppo spigolosi a volte.
Vampire knight è uno di quegli anime che richiedono un certo lavoro mentale per seguire la storia (almeno... questo vale per me XD) ma forse è bello proprio per questo. rispetto al manga sì, in effetti è un'altra cosa, ma alla fin fine creare un'anime all'altezza della storia originale è sempre un impresa. Secondo me, rispetto ai disastri che avrebbero potuto fare, il risultato finale è buono. Mi piacciono i disegni sempre in ombra e anche i personaggi diventano più carini man mano che si va avanti.
Questa serie mi è piaciuta molto, a dispetto di chi dice che la storia o i disegni siano scadenti! Sono presenti alcuni siparietti comici (di buon gusto secondo me) che aiutano a sdrammatizzare la situazione che quasi sempre di tensione. I personaggi maschili sono tutti bellissimi; mentre le femmine un po' meno...
A parte la protagonista ovviamente! Sinceramente mi dà un po' sui nervi...
Però devo dire che dopo avere visto questo anime mi sono appassionata al genere "VAMPIRESCO" !!!
Il personaggio che mi ha letteralmente rapita è stato Zero:D che ha parecchia sfortuna addosso, mi spiego meglio: i suoi genitori sono stati uccisi per vendetta da un vampiro di sangue puro, Hiou Shizuka, che ha morso anche lui trasformandolo in vampiro di classe E (vampiro ex umano), e ha rapito suo fratello Ichiru; ad un certo punto della storia arriva il suo ex maestro che gli spara a una spalla; e alla fine della serie GUILTY non riesce a conquistare Yuki che scappa con Kaname dopo essersi trasformata in vampiro.
E qui si spiega perchè non ho dato 10 come giudizio! Non ha un così bel finale:(!!!
(dico questo perché mi "piace" Zero e sono dispiaciuta per lui :(...).
Alla fine dell'ultimo episodio Zero dice a Yuki che prima o poi la ucciderà e (non me ne abbiano i fan di Yuki) spero accada :)!!
A parte la protagonista ovviamente! Sinceramente mi dà un po' sui nervi...
Però devo dire che dopo avere visto questo anime mi sono appassionata al genere "VAMPIRESCO" !!!
Il personaggio che mi ha letteralmente rapita è stato Zero:D che ha parecchia sfortuna addosso, mi spiego meglio: i suoi genitori sono stati uccisi per vendetta da un vampiro di sangue puro, Hiou Shizuka, che ha morso anche lui trasformandolo in vampiro di classe E (vampiro ex umano), e ha rapito suo fratello Ichiru; ad un certo punto della storia arriva il suo ex maestro che gli spara a una spalla; e alla fine della serie GUILTY non riesce a conquistare Yuki che scappa con Kaname dopo essersi trasformata in vampiro.
E qui si spiega perchè non ho dato 10 come giudizio! Non ha un così bel finale:(!!!
(dico questo perché mi "piace" Zero e sono dispiaciuta per lui :(...).
Alla fine dell'ultimo episodio Zero dice a Yuki che prima o poi la ucciderà e (non me ne abbiano i fan di Yuki) spero accada :)!!
Ho visto Vampire Knight due volte. La prima volta vidi le prime puntate in inglese capendole solo nel complesso, le restanti in italiano dovendo però aspettare la loro traduzione e ottenni come risultato una frazionalità di informazioni, avendo qualche dubbio sulla trama e sulla sua comprensione. La seconda volta interamente in italiano e in pochi giorni, ma la prima impressione è rimasta la stessa: nulla di eccezionale, sebbene non sia finito con questi tredici episodi, in quanto la serie è stata spezzata in due con la seconda stagione che s'intitola "Vampire Knight Guilty".
Ancora non ho visto il seguito quindi la recensione è solo riferita alla prima serie senza avere una visione completa dell'opera. A mio avviso, la trama è piuttosto scontata e banaluccia, nulla di nuovo e non vi aspettate di trovare la tradizionale figura del vampiro (si fa distinzione tra i "puro sangue" e i livello E ovvero ex umani trasformati in vampiri senza più una coscienza e guidati dalla sete di sangue) il tutto trasportato in un'ambientazione scolastica. Eh già, perchè i vampiri vanno a scuola! L'Accademia Cross non è una normale accademia! Si distingue tra Day Class (umani) e Night Class (vampiri), senza che i primi sappiano chi siano i loro compagni notturni, tutto questo per consolidare la pace tra umani e vampiri! Vampiri tra l'altro che non possono succhiare sangue umano per poter permanere all'accademia e costretti a prendere pillole ematiche (poveri!), vampiri con atteggiamenti puramente umani e che possono stare anche alla luce del giorno... Tralasciando il fatto dei vampiri, ritroviamo nell'anime elementi piuttosto visti e rivisti: il triangolo tra la protagonista e i due personaggi principali di ideologia differente, passati oscuri, secondi fini non svelati (che spero saranno resi noti nella seconda stagione...), la ricerca del potere.
Inoltre i disegni sono troppo marcati, fisionomie troppo simili (facevo a fatica a distinguere due vampiri...) e sopratutto occhi orribili! Anche le animazioni mi sono sembrate a volte molto scadenti.
Alla fine comunque è stato abbastanza piacevole vederlo, nulla di impegnativo ma godibile con la speranza che migliori e mi coinvolga maggiormente nella seconda stagione.
Ancora non ho visto il seguito quindi la recensione è solo riferita alla prima serie senza avere una visione completa dell'opera. A mio avviso, la trama è piuttosto scontata e banaluccia, nulla di nuovo e non vi aspettate di trovare la tradizionale figura del vampiro (si fa distinzione tra i "puro sangue" e i livello E ovvero ex umani trasformati in vampiri senza più una coscienza e guidati dalla sete di sangue) il tutto trasportato in un'ambientazione scolastica. Eh già, perchè i vampiri vanno a scuola! L'Accademia Cross non è una normale accademia! Si distingue tra Day Class (umani) e Night Class (vampiri), senza che i primi sappiano chi siano i loro compagni notturni, tutto questo per consolidare la pace tra umani e vampiri! Vampiri tra l'altro che non possono succhiare sangue umano per poter permanere all'accademia e costretti a prendere pillole ematiche (poveri!), vampiri con atteggiamenti puramente umani e che possono stare anche alla luce del giorno... Tralasciando il fatto dei vampiri, ritroviamo nell'anime elementi piuttosto visti e rivisti: il triangolo tra la protagonista e i due personaggi principali di ideologia differente, passati oscuri, secondi fini non svelati (che spero saranno resi noti nella seconda stagione...), la ricerca del potere.
Inoltre i disegni sono troppo marcati, fisionomie troppo simili (facevo a fatica a distinguere due vampiri...) e sopratutto occhi orribili! Anche le animazioni mi sono sembrate a volte molto scadenti.
Alla fine comunque è stato abbastanza piacevole vederlo, nulla di impegnativo ma godibile con la speranza che migliori e mi coinvolga maggiormente nella seconda stagione.
Anime intrigante che si apprezza fin dal primo episodio.
Unico difetto forse le animazioni un po' statiche, ma forse queste ultime ben si sposano con la tipologia dell'anime, più incentrato sul lato sentimentale che sulla pura azione. Riguardo il finale, a me è piaciuto cosi, amo i finali aperti che permettano eventuali sequel, visto che nella maggior parte degli anime giapponesi i finali sono sempre frettolosi, forzati e deludenti (quando un anime scende di interesse, lo fanno morire, dando la soluzione ai mille interrogativi delle trenta puntate precedenti in venticinque minuti: "processo dell'accelerazione del tempo dell'ultimo episodio").
Unico difetto forse le animazioni un po' statiche, ma forse queste ultime ben si sposano con la tipologia dell'anime, più incentrato sul lato sentimentale che sulla pura azione. Riguardo il finale, a me è piaciuto cosi, amo i finali aperti che permettano eventuali sequel, visto che nella maggior parte degli anime giapponesi i finali sono sempre frettolosi, forzati e deludenti (quando un anime scende di interesse, lo fanno morire, dando la soluzione ai mille interrogativi delle trenta puntate precedenti in venticinque minuti: "processo dell'accelerazione del tempo dell'ultimo episodio").
Ho visto tutta la prima serie di Vampire Knight sotto consiglio di un'amica, che mi raccontava di quest'anime come un capolavoro.
Non posso darle torto...di certo per me è una delle migliori opere del 2008.
Storia intrigante pieni di bellissimi vampiri che cercano di convivere insieme agli umani, anche se non credo proprio sia così...seguono solo il purosangue Kaname Kuran...
Le vicende girano attorno a Yuki Cross, ragazza che non serba memoria dei suoi primi 4-5 anni.
I suoi ricordi incominciano dall'aggressione di un "vampiro cattivo", ucciso poi da Kaname, vampiro che Yuki reputa come "buono". Sin dai primi episodi si capirà che Yuki ama Kaname dicendo il più delle volte che in realtà gli è solo grata per averla salvata.
Il tutto viene narrato in un'accademia divisa in Day Class e Night Class. Quest'ultima com'è prevedibile è composta dai vampiri di nobile specie.
Di notte Yuki assieme a Zero svolge il compito di prefetto per assicurare che non ci siano problemi, ovvero che non si aggiri nessuno della Day Class nei d'intorni.
Solo Yuki, Zero e il preside Cross sanno che la Night Class è abitata dai vampiri e a parte Zero desiderano entrambi una convivenza pacifica con loro.
Zero nutre un profondo affetto per la picola Yuki, sebbene lei non se accorga minimamente :P
Inoltre il ragazzo ha avuto un brutto passato in cui i genitori sono stati uccisi da un purosangue...che sia questa la ragione che lo spinge a odiare Kaname?
Lo scoprirete se guarderete la serie.
Nella prima serie non viene svelato nulla sul passato di Yuki ma vi consiglio di guardarla altrimenti non capirete nulla della seconda...
Gli ambienti son ben caratterizzati (sopratutto quelli di notte, inquietanti al punto giusto).
Anche il design è accattivante e come ho scritto prima pieno di vampiri bellissimi (difatti io adoro Shiki XD).
Credo che Vampire Knight sia la più celebre opera della Hino, anche perché è la prima che ho conosciuto XD.
Pecca un po' di originalità in alcuni casi, ma è pur sempre una buona opera.
A chi non piacciono i disegni troppo "lucenti" meglio che non la guardi...ma se la storia piace consiglio la lettura del manga.
Voto: 7.
Sebbene sia una valida storia avrebbero potuto farla meglio...
Anche in questa opera mi aspetto che la seconda serie sia migliore così da darle infine un 8.
Non posso darle torto...di certo per me è una delle migliori opere del 2008.
Storia intrigante pieni di bellissimi vampiri che cercano di convivere insieme agli umani, anche se non credo proprio sia così...seguono solo il purosangue Kaname Kuran...
Le vicende girano attorno a Yuki Cross, ragazza che non serba memoria dei suoi primi 4-5 anni.
I suoi ricordi incominciano dall'aggressione di un "vampiro cattivo", ucciso poi da Kaname, vampiro che Yuki reputa come "buono". Sin dai primi episodi si capirà che Yuki ama Kaname dicendo il più delle volte che in realtà gli è solo grata per averla salvata.
Il tutto viene narrato in un'accademia divisa in Day Class e Night Class. Quest'ultima com'è prevedibile è composta dai vampiri di nobile specie.
Di notte Yuki assieme a Zero svolge il compito di prefetto per assicurare che non ci siano problemi, ovvero che non si aggiri nessuno della Day Class nei d'intorni.
Solo Yuki, Zero e il preside Cross sanno che la Night Class è abitata dai vampiri e a parte Zero desiderano entrambi una convivenza pacifica con loro.
Zero nutre un profondo affetto per la picola Yuki, sebbene lei non se accorga minimamente :P
Inoltre il ragazzo ha avuto un brutto passato in cui i genitori sono stati uccisi da un purosangue...che sia questa la ragione che lo spinge a odiare Kaname?
Lo scoprirete se guarderete la serie.
Nella prima serie non viene svelato nulla sul passato di Yuki ma vi consiglio di guardarla altrimenti non capirete nulla della seconda...
Gli ambienti son ben caratterizzati (sopratutto quelli di notte, inquietanti al punto giusto).
Anche il design è accattivante e come ho scritto prima pieno di vampiri bellissimi (difatti io adoro Shiki XD).
Credo che Vampire Knight sia la più celebre opera della Hino, anche perché è la prima che ho conosciuto XD.
Pecca un po' di originalità in alcuni casi, ma è pur sempre una buona opera.
A chi non piacciono i disegni troppo "lucenti" meglio che non la guardi...ma se la storia piace consiglio la lettura del manga.
Voto: 7.
Sebbene sia una valida storia avrebbero potuto farla meglio...
Anche in questa opera mi aspetto che la seconda serie sia migliore così da darle infine un 8.
Nonostante io adori il fumetto, la storia, i personaggi tutti e quant'altro del manga, e ciò faccia sì che il mio voto sia la sufficienza, in quanto la storia è meravigliosa e merita di essere letta e vista, c'è la dolente nota del character design della serie, che è orrendo, se paragonato a quello del fumetto... avrei preferito aspettare due mesi in più e avere un character design migliore; a tratti quello dell'anime è veramente brutto!
Dopo aver cominciato a vedere "Vampire Knight Guilty", beh, che dire? Il voto si è abbassato, perché, nonostante stessero seguendo abbastanza fedelmente la trama del fumetto, hanno fatto un piccolo ma fondamentale passo falso nell'ultima puntata, che li porterà in "Vampire Knight Guilty" a doversi inventare i draghi per riuscire a spiegare il tutto... sinceramente non so come faranno ad uscire incolumi, ed è uno dei principali motivi che mi porta a guardare con interesse la serie "Guilty", sperando di rimanere piacevolmente stupita dall'inventiva degli sceneggiatori. Morale della favola: il fumetto è meglio, sia come storia che come disegni. Consiglio caldamente la lettura del manga e poi la visione dell'anime.
Dopo aver cominciato a vedere "Vampire Knight Guilty", beh, che dire? Il voto si è abbassato, perché, nonostante stessero seguendo abbastanza fedelmente la trama del fumetto, hanno fatto un piccolo ma fondamentale passo falso nell'ultima puntata, che li porterà in "Vampire Knight Guilty" a doversi inventare i draghi per riuscire a spiegare il tutto... sinceramente non so come faranno ad uscire incolumi, ed è uno dei principali motivi che mi porta a guardare con interesse la serie "Guilty", sperando di rimanere piacevolmente stupita dall'inventiva degli sceneggiatori. Morale della favola: il fumetto è meglio, sia come storia che come disegni. Consiglio caldamente la lettura del manga e poi la visione dell'anime.
Sublime! Lo trovo più adatto a un pubblico femminile. Oltre alla storia narrata, come trama vi sono le storie personali dei vari personaggi, che si intrecciano a ritroso, nel passato, svelando poco alla volta il mistero che aleggia sul capo dei tre protagonisti. In questo anime non vi sono (per ora) i "buoni" e i "cattivi", ma piuttosto "quelli che hanno un segreto" e "quelli che vogliono scoprire gli scheletri nell'armadio". L'approfondimento psicologico dei personaggi cresce man mano che si procede con la trama, anche se, a dire il vero, l'anime manca di fantasia, perché i protagonisti sono un po' i soliti "stereotipi". Concordo col dire che mi sarebbe piaciuto vedere incrementato il lato "dark" a discapito di quello comico... staremo a vedere con la seconda serie (e rimando alla fine dell'opera un eventuale cambio di giudizio).
Tra il 5.5 e il sei. Perchè? Perchè in confronto al manga fa PENA! Se volete vedere il vero Vampire Knight dovete leggere il manga. Devo ammettere che già quan do ho comprato il manga non mi sono piaciuti i disegni, per quanto fossero accurati, ma se li confrontiamo a quelli dell'anime sono divini! Questa trasposizione è davvero penosa, hanno rovinato sia Zero (questo non potrò mai perdonarlo!) sia Kain che adoro, senza parlare di Ruka! I suoi capelli hanno un colore orribilmente spento! La storia è carina e i dialoghi sono molto fedeli al manga, sebbene certi punti della storia siano stati, purtroppo, modificati. Peccato, davero peccato, per l'animazione più che scadente, la quasi totale mancanza di ombreggiature e, lo ripeterò all'infinito, per i disegni orrendi! Hino Matsuri, si ribelli! Non può accettare una simile storpiatura! Peccato anche per alcuni punti della trama orribilmente banali. La protagonista è lo stereotipo dell'eroina che non fa asolutamente nulla se non essere salvata dallo stupendo vampiro di turno (Zero, Kaname, ecc...), ingenua fino alla stupidità, sempre così sensibile e altruista da sembrare forse un alieno, ma di sicuro non un essere umano, adorata da tutti (meno male che c'è Aidoh a farle passare qualche brutto quarto d'ora... XD). Una cosa che adoro, invece, è la sigla iniziale nonostante l'orribile pezzetto in cui Yuki corre (ma che ti corri?). Assodato che detesto Yuuki e adoro Zero, posso aggiungere che nonostante tutti i difetti ci sono ottime premesse perchè la storia possa decollare (e Yuki diventare un essere dotato di sentimenti spontanei e non decisi a tavolino in modo che diventi perfetta). W Zero e Kaname!
Gli do un bel 9 perché è assolutamente inconsueto che un anime come questo possa in qualche modo attirare una come me fissata con il genere shoujo.
All'inizio, sapendo che si trattava di vampiri, ero un po' scettica, poi mi sono ricreduta già alla prima puntata... e ne ho fatto una scorpacciata, guardando gli episodi in pochissimi giorni! Ho saputo che ci sarà presto una seconda serie, e non vedo l'ora di guardarla, mi incuriosisce troppo sapere come si risolverà il triangolo tra Yuuki, Zero e Kaname, e i rapportri tra Day class e Night class, tra umani e vampiri... sarà davvero possibile una convivenza pacifica?
All'inizio, sapendo che si trattava di vampiri, ero un po' scettica, poi mi sono ricreduta già alla prima puntata... e ne ho fatto una scorpacciata, guardando gli episodi in pochissimi giorni! Ho saputo che ci sarà presto una seconda serie, e non vedo l'ora di guardarla, mi incuriosisce troppo sapere come si risolverà il triangolo tra Yuuki, Zero e Kaname, e i rapportri tra Day class e Night class, tra umani e vampiri... sarà davvero possibile una convivenza pacifica?
Ho scoperto questo anime da poco, due settimane circa, una mia amica me ne aveva parlato bene, anche se non l'aveva finito di guardare e me l'ha consigliato, anche se non sono una a cui piacciono storie quasi "hoor"... bè... vedo la prima puntata come per gioco, non avevo nulla da fare, guardandola mi sono davvero intrigata! Ho voluto vedere la successiva e quella ancora, fino ad arrivare all'enigma della trediciesima puntata che si conclude con molti interrogativi! Infatti esiste una seconda serie che uscirà ad Ottobre 2008.
Bè... dopo questa premessa vi pongo la trama!
In un colleggio privato, il Preside vuole cercare di far convivere umani e vampiri in maniera pacifica! Ad aiutarlo ci sono i suoi due figli adottivi: Yuuki e Zero! Entrambi hanno un pasato oscuro e li accomuna il fatto che i loro genitori sono morti per mano di vampiri. Yuuki venne salvata da Kaname Kuran, un vampiro dal sanguepuro che vedendo le condizioni della piccola Yuki, la portò dal preside.. La storia ha molti misteri al suo interno... E' una trama che ti avvolge e non resisterai a non vedere la puntata seguente! Il triangolo amoroso è fra Yuuki/Zero/Kaname. Infatti il vampiro tratta sempre molto dolcemente Yuuki e questo fatto dà sui nervi a Zero!
Non vi sto a raccontare dell'altro perchè non voglio rovinarvi il gusto di vedere questo anime favoloso!!
Il mio voto? Dò un sano 8!! E non vedo l'ora di vedere la seconda serie =^^=
Bè... dopo questa premessa vi pongo la trama!
In un colleggio privato, il Preside vuole cercare di far convivere umani e vampiri in maniera pacifica! Ad aiutarlo ci sono i suoi due figli adottivi: Yuuki e Zero! Entrambi hanno un pasato oscuro e li accomuna il fatto che i loro genitori sono morti per mano di vampiri. Yuuki venne salvata da Kaname Kuran, un vampiro dal sanguepuro che vedendo le condizioni della piccola Yuki, la portò dal preside.. La storia ha molti misteri al suo interno... E' una trama che ti avvolge e non resisterai a non vedere la puntata seguente! Il triangolo amoroso è fra Yuuki/Zero/Kaname. Infatti il vampiro tratta sempre molto dolcemente Yuuki e questo fatto dà sui nervi a Zero!
Non vi sto a raccontare dell'altro perchè non voglio rovinarvi il gusto di vedere questo anime favoloso!!
Il mio voto? Dò un sano 8!! E non vedo l'ora di vedere la seconda serie =^^=
Faccio una premessa. Conoscevo questo manga di fama, quindi, quando ho saputo che avrebbero fatto l'anime, mi sono fiondata a vederlo. E me ne sono innamorata (in particolar modo di Zero XD) e ho chiesto a una mia amica che legge il manga di prestarmelo. Letto questo, però, l'anime ha iniziato ad attirare sempre meno interesse, fino a che mi sono fermata. E solo oggi ho avuto voglia di terminare la sua visione.
Il motivo? Partiamo dicendo che la storia mi piace, per com'è: in una scuola superiore un preside vuole riuscire a far convivere umani e vampiri, facendo prendere a questi una medicina particolare, che faccia passar loro la voglia di bere sangue. I due gruppi frequentano la scuola in momenti diversi: gli mani, di giorno; i vampiri di notte, quando per gli altri c'è il coprifuoco. Yuuki, figlia adottiva del preside dopo che un vampiro ha ucciso i suoi genitori, e Zero, figlio di cacciatori di vampiri, morti per lo stesso motivo, sno gli unici della Day Class a conoscere la verità e a vigilare che non ci siano incontri strani tra i componenti delle due classi. Capo indiscusso del dormitorio dei vampiri è Kaname Kuran, nobile vampiro che ha salvato Yuuki dalla morte e per il quale la ragazza prova un profondo affetto e stima. Ma dietro la scuola, c'è altro. Ci sono in fondo, gli istinti dei vampiri; ci sono storie che piano piano vengono svelati; c'è un modo complicato, che Yuuki lentamente imparerà a conoscere.
Nonostante il manga sia molto più avanti dell'anime, in alcuni punti la serie si discosta; certo, la trama centrale è sempre quella, eppure ci sono elementi diversi: Yuuki viene attaccata un po' troppo spesso - creando, da parte mia, un'antipatia non indifferente - e, per esempio, Zero incontra Ichiru prima che nel manga. Nel complesso, niente di irreparabile, ma che a me ha dato un po' fastidio.
Quanto ai disegni, se all'inizio li ho reputati bellissimi, quando ho letto il manga, mi sono resa conto che non riescono a raggiungere quelli dell'autrice; certo, non sono male, ma il paragone non regge.
Le musiche, invece, sono la parte che preferisco: sia la sigla iniziale che la finale sono a dir poco splendide, adattissime al clima che si respira durante l'intera serie.
Il motivo? Partiamo dicendo che la storia mi piace, per com'è: in una scuola superiore un preside vuole riuscire a far convivere umani e vampiri, facendo prendere a questi una medicina particolare, che faccia passar loro la voglia di bere sangue. I due gruppi frequentano la scuola in momenti diversi: gli mani, di giorno; i vampiri di notte, quando per gli altri c'è il coprifuoco. Yuuki, figlia adottiva del preside dopo che un vampiro ha ucciso i suoi genitori, e Zero, figlio di cacciatori di vampiri, morti per lo stesso motivo, sno gli unici della Day Class a conoscere la verità e a vigilare che non ci siano incontri strani tra i componenti delle due classi. Capo indiscusso del dormitorio dei vampiri è Kaname Kuran, nobile vampiro che ha salvato Yuuki dalla morte e per il quale la ragazza prova un profondo affetto e stima. Ma dietro la scuola, c'è altro. Ci sono in fondo, gli istinti dei vampiri; ci sono storie che piano piano vengono svelati; c'è un modo complicato, che Yuuki lentamente imparerà a conoscere.
Nonostante il manga sia molto più avanti dell'anime, in alcuni punti la serie si discosta; certo, la trama centrale è sempre quella, eppure ci sono elementi diversi: Yuuki viene attaccata un po' troppo spesso - creando, da parte mia, un'antipatia non indifferente - e, per esempio, Zero incontra Ichiru prima che nel manga. Nel complesso, niente di irreparabile, ma che a me ha dato un po' fastidio.
Quanto ai disegni, se all'inizio li ho reputati bellissimi, quando ho letto il manga, mi sono resa conto che non riescono a raggiungere quelli dell'autrice; certo, non sono male, ma il paragone non regge.
Le musiche, invece, sono la parte che preferisco: sia la sigla iniziale che la finale sono a dir poco splendide, adattissime al clima che si respira durante l'intera serie.
Bei disegni, tema del vampirismo, storia intrigante.
Elementi che mi hanno attratta e che potevano rendere quest'anime un gioiello; purtroppo che la componente shoujo rovini il tutto.
Innanzitutto i siparietti comici che vengono aggiunti qua e là sono a mio parere totalmente fuori luogo o perlomeno forzati. Un tema "serio" e dark come quello dei vampiri deve essere, a mio parere, trattato in maniera appunto seria e misteriosa. Ma penso che sia questione di gusti personali, qualcun altro potrebbe trovare appropriati questi "break di svago". Io no xD
Secondo, la protagonista: rivista, trita e ritrita. E facente parte del solito triangolo amoroso che in uno shoujo non deve mancar mai. Ama il bello di turno e crede di non essere ricambiata, ma intanto tutta una serie di personaggi maschili le ronza sempre intorno per via del suo "sangue speciale". Yuuki incarna lo stereotipo perfetto della protagonista degli anime per ragazze. Oltre che "dare coraggio" a destra e a manca un pò di qua un pò di là, passa la maggior parte del tempo a sognare Kaname, a compiangere Zero (e aggiungo con l'orribile espressione da addolorata che ha per tutta l'opening e l'ending) o a perdere tempo, insomma senza mai dare un aiuto concreto o costituire un elemento attivo della serie. E guai che non sia perfetta nell'aspetto fisico! come tutte le protagoniste che si rispettino è carina più di tutte le sue compagne di classe (disegnate con acconciature squallide e sinceramente bruttine).
Infine, chissa come mai, i protagonisti maschili sono tutti quanti belli, dannati e corteggiati da un voluminoso harem. Cosa che non lo fa soltanto un puro shoujo scolastico e scontato mascherato dalla dicitura "genere soprannaturale", ma un vero e proprio anime per fangirl dato l'alto numero di fanservice presente (il triangolo amoroso, il bello e maledetto, personaggi maschili affascinanti, eccetera.)
Proprio un peccato per il modo in cui viene rappresentato il rapporto fra i protagonisti, e il carattere degli stessi: la storia è passabile. Ma d'altronde, non sono proprio i personaggi che fanno la storia?
Per quanto riguarda la componente tecnica, come già detto da molti, i disegni non sono all'altezza di quelli della Matsuri; l'animazione avrebbe potuto salvarli, ma nemmeno quella: dopo il primo episodio sembra caduta in coma. Lenta e scadente.
Conclusione: un anime sufficente, da non prendere troppo sul serio. Consigliato a chi ama i ragazzi disegnati in modo figo; ma non agli amanti dei vampiri e delle storie dark.
Senza contare che qui la figura del vampiro si attiene pochissimo a quella originale. Basti sapere che alla Night Class la luce non dà il minimo fastidio.
Elementi che mi hanno attratta e che potevano rendere quest'anime un gioiello; purtroppo che la componente shoujo rovini il tutto.
Innanzitutto i siparietti comici che vengono aggiunti qua e là sono a mio parere totalmente fuori luogo o perlomeno forzati. Un tema "serio" e dark come quello dei vampiri deve essere, a mio parere, trattato in maniera appunto seria e misteriosa. Ma penso che sia questione di gusti personali, qualcun altro potrebbe trovare appropriati questi "break di svago". Io no xD
Secondo, la protagonista: rivista, trita e ritrita. E facente parte del solito triangolo amoroso che in uno shoujo non deve mancar mai. Ama il bello di turno e crede di non essere ricambiata, ma intanto tutta una serie di personaggi maschili le ronza sempre intorno per via del suo "sangue speciale". Yuuki incarna lo stereotipo perfetto della protagonista degli anime per ragazze. Oltre che "dare coraggio" a destra e a manca un pò di qua un pò di là, passa la maggior parte del tempo a sognare Kaname, a compiangere Zero (e aggiungo con l'orribile espressione da addolorata che ha per tutta l'opening e l'ending) o a perdere tempo, insomma senza mai dare un aiuto concreto o costituire un elemento attivo della serie. E guai che non sia perfetta nell'aspetto fisico! come tutte le protagoniste che si rispettino è carina più di tutte le sue compagne di classe (disegnate con acconciature squallide e sinceramente bruttine).
Infine, chissa come mai, i protagonisti maschili sono tutti quanti belli, dannati e corteggiati da un voluminoso harem. Cosa che non lo fa soltanto un puro shoujo scolastico e scontato mascherato dalla dicitura "genere soprannaturale", ma un vero e proprio anime per fangirl dato l'alto numero di fanservice presente (il triangolo amoroso, il bello e maledetto, personaggi maschili affascinanti, eccetera.)
Proprio un peccato per il modo in cui viene rappresentato il rapporto fra i protagonisti, e il carattere degli stessi: la storia è passabile. Ma d'altronde, non sono proprio i personaggi che fanno la storia?
Per quanto riguarda la componente tecnica, come già detto da molti, i disegni non sono all'altezza di quelli della Matsuri; l'animazione avrebbe potuto salvarli, ma nemmeno quella: dopo il primo episodio sembra caduta in coma. Lenta e scadente.
Conclusione: un anime sufficente, da non prendere troppo sul serio. Consigliato a chi ama i ragazzi disegnati in modo figo; ma non agli amanti dei vampiri e delle storie dark.
Senza contare che qui la figura del vampiro si attiene pochissimo a quella originale. Basti sapere che alla Night Class la luce non dà il minimo fastidio.
Una sola parola: STUPENDO! Questo anime è organizzato molto bene sia dal punto di vista grafico, sia da quello narrativo. La storia prende molto sin dalla prima puntata e non c'è proprio nessuna difficoltà a capire la trama anche non avendo letto nessuna recensione. I protagonisti sono bellissimi (peccato non siano reali...) sotto tutti i punti di vista, anche se Kaname non mi convince molto... sembra che nasconda qualcosa e non riesco a capire se i sentimenti che prova zero verso Yuki (amicizia o qualcosa di più?). Non avendo letto il manga non posso fare un confronto; ma a me è piaciuto moltissimo e si merita un bel 9. Non vedo l' ora di vedere la seconda stagione! :)
CONSIGLIATISSIMO agli amanti del genere.
CONSIGLIATISSIMO agli amanti del genere.
Per favore leggere il manga! Quasi quasi mi viene da piangere, come hanno osato fare ciò al mitico Vampire Knight?
Concordo con Friederike,questa animazione non dà nessuna giustizia al manga. L'opera cartacea ha dei disegni così accurati e particolareggiati, che quasi non ci credevo che ne avessero tratto una serie così rozza! Il personaggio di Zero è assolutamente scandaloso nell'anime, cioè, non c'è nemmeno mezzo fotogramma che gli renda giustizia, che pena, è sempre strabico, e sembra un bambino di 11 anni quando si toglie la maglietta, tutto ciò è IMBARAZZANTE. Quando ho visto la serie non facevo altro che ridere anche delle scene più "serie", come si fa a prendere sul serio un'animazione così grossolana? ç__ç Che qualcuno ci aiuti! Cestinatela! Bruciatela! Leggete il manga e diventerete dei Vampire Knight addicted anche voi [...], è uno dei miei manga preferiti!
Concordo con Friederike,questa animazione non dà nessuna giustizia al manga. L'opera cartacea ha dei disegni così accurati e particolareggiati, che quasi non ci credevo che ne avessero tratto una serie così rozza! Il personaggio di Zero è assolutamente scandaloso nell'anime, cioè, non c'è nemmeno mezzo fotogramma che gli renda giustizia, che pena, è sempre strabico, e sembra un bambino di 11 anni quando si toglie la maglietta, tutto ciò è IMBARAZZANTE. Quando ho visto la serie non facevo altro che ridere anche delle scene più "serie", come si fa a prendere sul serio un'animazione così grossolana? ç__ç Che qualcuno ci aiuti! Cestinatela! Bruciatela! Leggete il manga e diventerete dei Vampire Knight addicted anche voi [...], è uno dei miei manga preferiti!
Inizio parlando delle musiche: i suoni gothic in sottofondo mi piacciono un sacco. E poi l'opening è deliziosa! Ha un atmosfera angosciante, ho visto solo le prime puntante ma non mi capita cosi spesso di vedere gli episodi tutti d'un fiato. Le gag comiche a mio parere rovinano un pò tutto, non riesco ancora ad inquadrare la trama poiché l'anime è in prosecuzione, ma per il momento la vicende di Zero mi ha colpito. Ancora non ho assistito ai combattimenti spettacolosi tra vampiri nobili e i loro poteri (fuoco, ghiaccio, vento..), ma se l'anime continuerà a giocarsi su questi temi più "profondi" e meno commerciali per me andrà sempre meglio!
WooW! Questo anime è fantastico. I disegni sono bellissimi e la storia è molto intrigante (parla di vampiri..). I personaggi sono tutti dei gran fighi (l'unica che non mi convince per niente è la protagonista,ha l'aria di una bambina di 10 anni e messa a confronto con gli altri personaggi femminili,ma anche maschili, fa proprio ridere). Ma è una sciocchezza. Quindi, a parte la protagonista, l'anime è davvero ottimo. Forse si poteva lavorare di più sul suono(ma forse è solo una mia impressione). PICCALA ANNOTAZIONE: Zero è un grande e spero che farà mangiare la polvere a Kaname, che devo dire non mi piace per niente.
Comunque, consiglio la visione a tutti soprattutto ai fan dei vampiri.
Comunque, consiglio la visione a tutti soprattutto ai fan dei vampiri.
Premesso che io sono una fanatica del genere "vamp" e che ho avuto l'occasione di leggere il manga mi viene in mente solo una cosa da dire: IDOU SEMPAI! XD Lo picchiano tutti, è un gasato ed è pure carino! Inoltre c'è Zero (da quel che ho potuto vedere, è più carino qui che nel manga) e Kaname... siparietti comici a gogò, suspance, dark e bei ragazzi, il tutto sullo sfondo dell'istituto privato cross. E' vero che il comparto grafico ha un pò deluso, ma bisogna ricordare che lo stile della Hino è molto particolare. Da vedere.
Ci tengo a precisare che il mio giudizio si basa sui primi 4 episodi della serie.
Questo anime è assolutamente da non perdere! E' pur vero che giudicare un'opera da soli 4 episodi è alquanto frettoloso, ma conoscendo il manga la storia è assolutamente da seguire! E' vero che i disegni non sono il massimo, ma sono molto somiglianti agli originali della Matsuri (cosa che non sempre avviene), l'atmosfera è la stessa del manga, inoltre le ost sono molto belle per non parlare della meravigliosa opening e la splendida ending! Un'altra cosa che mi piace molto è la regia, davvero interessante e originale (almeno dal mio punto di vista). Insomma, anche se la grafica può lasciare un po' a desiderare il resto compensa abbondantemente questa mancanza. L'unica cosa che mi preoccupa è il finale della storia. Ho paura che sia troppo diverso dal manga visto che l'anime è stato realizzato in corso d'opera...
Questo anime è assolutamente da non perdere! E' pur vero che giudicare un'opera da soli 4 episodi è alquanto frettoloso, ma conoscendo il manga la storia è assolutamente da seguire! E' vero che i disegni non sono il massimo, ma sono molto somiglianti agli originali della Matsuri (cosa che non sempre avviene), l'atmosfera è la stessa del manga, inoltre le ost sono molto belle per non parlare della meravigliosa opening e la splendida ending! Un'altra cosa che mi piace molto è la regia, davvero interessante e originale (almeno dal mio punto di vista). Insomma, anche se la grafica può lasciare un po' a desiderare il resto compensa abbondantemente questa mancanza. L'unica cosa che mi preoccupa è il finale della storia. Ho paura che sia troppo diverso dal manga visto che l'anime è stato realizzato in corso d'opera...
Il voto così basso è forse giustificato dall'aspettativa che riponevo in questo anime,davvero molto alta,visto lo spessore dell'opera originale della Matsuri. Da un giallo vampiresco di classe, invece, è stato tirato fuori un prodotto commerciale e raffazonato in fretta e in qualche modo: chara design e animazioni a momenti davvero imbarazzanti, con personaggi che risultano perfino deformati e statici, siparietti comici eccessivi e fuori luogo, svolgimento della trama mooolto lento e che fin dal primo episodio si distacca dal manga, introducendo anche anticipazioni che rovinano parecchio l'aspettativa.
L'atmosfera davvero particolare dell'opera della Matsuri è stata perlopiù tradita ed è ricreata solo nelle scene notturne che hanno come protagonisti i vampiri, dove davvero sembra di trovarsi in una realtà parallela e maledetta. L'unica figura a essere ricreata al meglio è in effetti quella di Kaname, Yuki e Zero, invece sono a malapena riconoscibili nei tratti come nel carattere.
Splendide le architetture goticheggianti e le sigle di testa e di coda, che comunque al momento non bastano a salvare un'opera confezionata in fretta, giusto per sfruttare il successo della Matsuri.
L'atmosfera davvero particolare dell'opera della Matsuri è stata perlopiù tradita ed è ricreata solo nelle scene notturne che hanno come protagonisti i vampiri, dove davvero sembra di trovarsi in una realtà parallela e maledetta. L'unica figura a essere ricreata al meglio è in effetti quella di Kaname, Yuki e Zero, invece sono a malapena riconoscibili nei tratti come nel carattere.
Splendide le architetture goticheggianti e le sigle di testa e di coda, che comunque al momento non bastano a salvare un'opera confezionata in fretta, giusto per sfruttare il successo della Matsuri.