Rick and Morty

“Rick and Morty” regala sempre delle gioie, è una piccola chicca, immancabile per tutti gli appassionati di fantascienza. L’ho scoperto per caso ed è diventato una delle mie opere preferite, sicuramente la serie preferita non del Sol Levante.
Che dire? Demenziale sì, ma capolavoro pure. Rick è un personaggio all’apparenza leggero, ma in realtà profondo e appassionante. Nonostante sia un anime prettamente comico, ogni episodio ci fa scoprire qualcosa in più sui vari personaggi, che non sono mai banali.

Lo consiglio vivamente a chiunque, adatto a tutte le età, non potete non guardarlo.

Prendete una buona idea di partenza come "Ritorno al Futuro", arricchite con un pizzico di "South Park" e una grattugiata di "Futurama", e, per concludere, aggiungete una buona dose di luoghi comuni e teorie folli riguardo la fantascienza: come per magia, otterrete "Rick and Morty".

Rick è un genio strampalato e con problemi sociali che nemmeno un lavaggio del cervello potrebbe risolvere. Morty, invece, nipote di Rick, è un ragazzino impacciato e che non ha avuto fortuna in quanto a eredità genetica. I due, insieme, formano un duo che non mi faceva ridere tanto dai tempi di Ben Stiller e Owen Wilson in "Zoolander" (il primo, ovviamente).

Nonostante la vena demenziale che regna sovrana, la trama ha una serie di intrecci che vanno seguiti, se si vogliono capire altri episodi. Inoltre, se amate gli easter egg, potreste stare a riguardare un episodio anche mille volte per scovarli tutti.

Insomma, un cocktail perfetto. Consigliato a chi, come me, ama la fantascienza e le teorie più assurde.