Cobra the Animation - Time Drive
Cobra The Animation: Time Drive è una mini serie basata sul personaggio del pirata spaziale Cobra inventato da Buichi Terasawa. I due oav di cui è composta vanno considerati come il seguito di Cobra The Animation: The Psychogun dove venivano ripresi gli eventi narrati nella serie televisiva, andata in onda su Fuji TV tra il 1982 e il 1983, continuando le avventure di Cobra. A queste due brevi serie di oav è seguita una serie televisiva intitolata semplicemente Cobra The Animation. Questi tre anime sono stati realizzati per il trentesimo anniversario del manga.
UN VIAGGIO NEL PASSATO DI COBRA
Dopo il precedente The Psychogun continua il progetto per il trentesimo anniversario del pirata spaziale creato da Buichi Terasawa. Questa volta l'autore si dedica solo alla regia, lasciando la sceneggiatura a Mitsuyo Suenaga. Questa breve storia (sono solo due episodi) ci mostra, in maniera piuttosto atipica, il primo incontro tra Cobra e Lady, svelando parte del loro passato. La narrazione inizia senza troppi preamboli. Lady sta svanendo e Cobra è disposto a tutto pur di salvarla, perfino andare alla misteriosa Sorgente del Tempo (misteriosa perchè non viene spiegato niente di questo posto). Qui il pirata spaziale viene accolto dalla guardiana della Sorgente, una donna mezza nuda (come tutte le altre della serie d'altronde) con tanto di turbante e completino dorato, che per scoprire quale sia la causa della graduale sparizione di Lady deve immergersi nel suo passato come se fosse una piscina.
E figurarsi se Cobra resta con le mani in mano ad aspettare l'evolversi degli eventi, si butta nell'acqua al seguito della guardiana e qui rivede alcuni dei ricordi di Lady sotto forma di bolle che gli passano accanto. Attraverso alcune di queste vediamo degli stralci del loro passato insieme, di quale fosse l'aspetto di Lady e come ha fatto a diventare una specie di androide. Intento a guardare una di queste scene, Cobra viene catturato da un vortice (se il tempo è come acqua ci può anche essere un vortice no?) e si risveglia nel passato. In un paradosso degno di Star Trek si ritroverà ad osservare il se stesso di vent'anni più giovane e con una faccia diversa da quella che ha adesso. Questi è concentrato nel realizzare un furto e non ha ancora incontrato la donna che chiamerà Lady, né è a conoscenza dei guai in cui quest'ultima si sta cacciando. Ma Cobra non sa stare in disparte, specialmente quando c'è una bella ragazza in pericolo e quindi corre in suo aiuto.
La trama si svolge così seguendo le vicende dei due Cobra e svelando tutti i retroscena dell'incontro con Lady. Viene sfruttato lo stratagemma del viaggio del tempo per mettere a confronto le due versioni del pirata spaziale, tanto diversi quanto lo sono le loro facce, ma allo stesso tempo molto simili. Accanto a loro c'è la bella Esmeralda che tenta di vendicare la morte di suo padre. Come antagonisti ci sono il duca Sanborn, una specie di gigantesco cinghiale immortale, e i due suoi scagnozzi, tanto strambi quanto lui; uno che sembra una specie di puntaspilli (gli spuntano delle spade dal corpo) e l'altro che da l'idea di essere una brutta copia del dottor Moreau, ma con la mania di trasformare le belle donne in insetti giganti. Come avrete capito, anche in questi oav le stramberie non mancano e si va da palazzi degni di un fantasy, a soldati che si trasformano in spade, fino ad arrivare al bellissimo gioiello portato al collo da Esmeralda, che contiene nientemeno che un buco nero.
Per quanto riguarda la parte tecnica viene mantenuto lo standard degli oav precedenti con dei bei disegni, supportati da un ampio uso della computer grafica, e l'aria un po' retro che contraddistingue queste produzioni. Design e musiche ovviamente non sono cambiati, sempre in stile anni '80. Questa volta la sigla di apertura è in uno stile squisitamente jazz (anche se il video fa sempre molto 007). Nonostante i comprimari, questa è una produzione che si concentra sui personaggi di Cobra e Lady, approfondendo il rapporto che li lega, ma soprattutto narrando un momento importante del loro misterioso passato. Infatti questa è la prima volta in assoluto che Terasawa ci mostra il passato dei due protagonisti. Se vi è piaciuta la serie precedente, allora vi consiglio caldamente la visione di questo Cobra The Animation: Time Drive, che fa da trampolino di lancio per la serie tv che è venuta dopo.
UN VIAGGIO NEL PASSATO DI COBRA
Dopo il precedente The Psychogun continua il progetto per il trentesimo anniversario del pirata spaziale creato da Buichi Terasawa. Questa volta l'autore si dedica solo alla regia, lasciando la sceneggiatura a Mitsuyo Suenaga. Questa breve storia (sono solo due episodi) ci mostra, in maniera piuttosto atipica, il primo incontro tra Cobra e Lady, svelando parte del loro passato. La narrazione inizia senza troppi preamboli. Lady sta svanendo e Cobra è disposto a tutto pur di salvarla, perfino andare alla misteriosa Sorgente del Tempo (misteriosa perchè non viene spiegato niente di questo posto). Qui il pirata spaziale viene accolto dalla guardiana della Sorgente, una donna mezza nuda (come tutte le altre della serie d'altronde) con tanto di turbante e completino dorato, che per scoprire quale sia la causa della graduale sparizione di Lady deve immergersi nel suo passato come se fosse una piscina.
E figurarsi se Cobra resta con le mani in mano ad aspettare l'evolversi degli eventi, si butta nell'acqua al seguito della guardiana e qui rivede alcuni dei ricordi di Lady sotto forma di bolle che gli passano accanto. Attraverso alcune di queste vediamo degli stralci del loro passato insieme, di quale fosse l'aspetto di Lady e come ha fatto a diventare una specie di androide. Intento a guardare una di queste scene, Cobra viene catturato da un vortice (se il tempo è come acqua ci può anche essere un vortice no?) e si risveglia nel passato. In un paradosso degno di Star Trek si ritroverà ad osservare il se stesso di vent'anni più giovane e con una faccia diversa da quella che ha adesso. Questi è concentrato nel realizzare un furto e non ha ancora incontrato la donna che chiamerà Lady, né è a conoscenza dei guai in cui quest'ultima si sta cacciando. Ma Cobra non sa stare in disparte, specialmente quando c'è una bella ragazza in pericolo e quindi corre in suo aiuto.
La trama si svolge così seguendo le vicende dei due Cobra e svelando tutti i retroscena dell'incontro con Lady. Viene sfruttato lo stratagemma del viaggio del tempo per mettere a confronto le due versioni del pirata spaziale, tanto diversi quanto lo sono le loro facce, ma allo stesso tempo molto simili. Accanto a loro c'è la bella Esmeralda che tenta di vendicare la morte di suo padre. Come antagonisti ci sono il duca Sanborn, una specie di gigantesco cinghiale immortale, e i due suoi scagnozzi, tanto strambi quanto lui; uno che sembra una specie di puntaspilli (gli spuntano delle spade dal corpo) e l'altro che da l'idea di essere una brutta copia del dottor Moreau, ma con la mania di trasformare le belle donne in insetti giganti. Come avrete capito, anche in questi oav le stramberie non mancano e si va da palazzi degni di un fantasy, a soldati che si trasformano in spade, fino ad arrivare al bellissimo gioiello portato al collo da Esmeralda, che contiene nientemeno che un buco nero.
Per quanto riguarda la parte tecnica viene mantenuto lo standard degli oav precedenti con dei bei disegni, supportati da un ampio uso della computer grafica, e l'aria un po' retro che contraddistingue queste produzioni. Design e musiche ovviamente non sono cambiati, sempre in stile anni '80. Questa volta la sigla di apertura è in uno stile squisitamente jazz (anche se il video fa sempre molto 007). Nonostante i comprimari, questa è una produzione che si concentra sui personaggi di Cobra e Lady, approfondendo il rapporto che li lega, ma soprattutto narrando un momento importante del loro misterioso passato. Infatti questa è la prima volta in assoluto che Terasawa ci mostra il passato dei due protagonisti. Se vi è piaciuta la serie precedente, allora vi consiglio caldamente la visione di questo Cobra The Animation: Time Drive, che fa da trampolino di lancio per la serie tv che è venuta dopo.