DAN DA DAN
Lo studio Scienze SARU è uno studio giovane, ma è uno studio che si sta molto mettendo in mostra in questi pochi anni di esistenza puntando su artisti che hanno preso piede da poco tipo l’autore del soggetto originale Yokinobu Tatsu o lo sceneggiatore Hiroshi Seko.
Pongo l’accento su questi due e non ad esempio sul regista (il novellino Fuga Yamashiro) perché il successo di questa serie non dipende dalla maestria tecnica del regista, da musiche incredibili, fotografia impeccabile... no tutto deriva dalla follia delle scene, dall’inventiva del testo che si tramuta in immagini.
I personaggi sono assurdi, uno più dell’altro e mi chiedo come si riesca a mantenere questa freschezza e originalità in un periodo come il nostro in cui tutto sembra essere già sondato.
Se guardo il chara dei personaggi o dei mostri direi addirittura che ne sarebbe venuto fuori un prodotto sotto la media, il linguaggio poi è spesso volgare tanto è vero che di solito quando succede penso che l’autore abbia voluto nascondere la sua incapacità di creare dialoghi affascinanti. Probabilmente è così anche in questo caso ma essi si dimostrano comunque potenti, creano scenette che non interrompono il ritmo della narrazione, ritmo che in alcuni momenti è particolarmente incalzante, soprattutto negli scontri. Negli scontri? Sì perché a dir il vero io dalla sinossi non avevo capito che anche in questo manga ci sono scontri demenziali.
Ma d'altronde qualcosa doveva rendere interessanti gli spiriti e gli extraterrestri che i due protagonisti incontrano sul loro cammino.
I personaggi che più mi piacciono, oltre i protagonisti si intende, sono la nonna di Momo Ayase, una medium fuori dal comune in tutti i sensi, e la turbononna un tremendo yokai che diventerà la mascotte del gruppo.
Non mi è piaciuta invece la storia triste legata a un altro yokai che ha interrotto il flusso di pazzo divertimento e mancanza di argomenti seri che c’era stato fino a quel punto. A questo si aggiunge il finale interrotto di questo cour: quanto dovrò aspettare per capire come Momo si libererà dei “coccodrilli?” e il mistero della stanza nascosta qual è?
Se dunque per alcuni attimi ho pensato di dare come voto dieci credo che sia più adatto limitarmi ad un nove e a consigliarlo a chi ama non tanto il paranormale quanto le storie divertenti.
Pongo l’accento su questi due e non ad esempio sul regista (il novellino Fuga Yamashiro) perché il successo di questa serie non dipende dalla maestria tecnica del regista, da musiche incredibili, fotografia impeccabile... no tutto deriva dalla follia delle scene, dall’inventiva del testo che si tramuta in immagini.
I personaggi sono assurdi, uno più dell’altro e mi chiedo come si riesca a mantenere questa freschezza e originalità in un periodo come il nostro in cui tutto sembra essere già sondato.
Se guardo il chara dei personaggi o dei mostri direi addirittura che ne sarebbe venuto fuori un prodotto sotto la media, il linguaggio poi è spesso volgare tanto è vero che di solito quando succede penso che l’autore abbia voluto nascondere la sua incapacità di creare dialoghi affascinanti. Probabilmente è così anche in questo caso ma essi si dimostrano comunque potenti, creano scenette che non interrompono il ritmo della narrazione, ritmo che in alcuni momenti è particolarmente incalzante, soprattutto negli scontri. Negli scontri? Sì perché a dir il vero io dalla sinossi non avevo capito che anche in questo manga ci sono scontri demenziali.
Ma d'altronde qualcosa doveva rendere interessanti gli spiriti e gli extraterrestri che i due protagonisti incontrano sul loro cammino.
I personaggi che più mi piacciono, oltre i protagonisti si intende, sono la nonna di Momo Ayase, una medium fuori dal comune in tutti i sensi, e la turbononna un tremendo yokai che diventerà la mascotte del gruppo.
Non mi è piaciuta invece la storia triste legata a un altro yokai che ha interrotto il flusso di pazzo divertimento e mancanza di argomenti seri che c’era stato fino a quel punto. A questo si aggiunge il finale interrotto di questo cour: quanto dovrò aspettare per capire come Momo si libererà dei “coccodrilli?” e il mistero della stanza nascosta qual è?
Se dunque per alcuni attimi ho pensato di dare come voto dieci credo che sia più adatto limitarmi ad un nove e a consigliarlo a chi ama non tanto il paranormale quanto le storie divertenti.