Nel corso dei decenni l'animazione giapponese ha dato prova numerose volte della sua varietà stilistica, estetica e narrativa, realizzando opere di ogni genere, target, tematica e formato. Dai grandi film cinematografici alle lunghe serie mainstream, passando per OVA rivolti ad appassionati e titoli meno noti, chiunque è riuscito a trovare opere adatte ai propri gusti e desideri, magari scavando un po' sotto la superficie dei nomi più chiacchierati.
L'obiettivo di questa rubrica è celebrare questa varietà proponendo una selezione di titoli che, di mese in mese, festeggeranno il loro anniversario (solo multipli di 10 anni). Proprio in nome della varietà non ci concentreremo solamente sui maggiori successi, i grandi capolavori e i classici del passato, ma affiancheremo loro titoli meno noti ma comunque meritevoli e apprezzati, anime curiosi e peculiari e anche qualche opera più sconosciuta ma degna di essere riscoperta.
Noburo Ofuji è stato uno dei più importanti animatori giapponesi, attivo tra gli anni '20 e l'inizio degli anni '60 dello scorso secolo. Conosciuto per il suo approccio sperimentale e artistico, a Ofuji è stato dedicato uno dei più importanti premi riservati all'animazione giapponese. Questo cortometraggio di quasi otto minuti è il primo prodotto completamente sonoro realizzato dal regista e racconta di un pericoloso pesce-gatto che, dopo aver divorato un gran numero dei piccoli abitanti del fondo marino, si trova a dover affrontare un'enorme balena e una coraggiosa rana.
Nonostante Ofuji sia diventato famoso per la sua indipendenza e il suo ricercare tematiche serie, importanti e artistiche, durante la seconda guerra mondiale anche lui si trova a realizzare un film propagandistico sponsorizzato dalla marina militare giapponese. Rappresentando i personaggi e i mezzi militari tramite la silhouette animation, il regista celebra due delle più grandi vittorie delle forze giapponesi: il bombardamento di Pearl Harbor (7 dicembre 1941) e la battaglia navale al largo della penisola malese (10 dicembre 1941).
Dopo aver trasmesso la serie di miniepisodi Otogi Manga Calendar, TBS decide, in seguito al successo ottenuto da Fuji TV con la trasmissione di Astroboy, di entrare anch'essa nella produzione di animazione televisiva con episodi da 24 minuti. Per affrontare il robottino Atom e il robottone Tetsujin 28-Go di Fuji TV viene scelto il cyborg 8-Man, protagonista di un fumetto fantascientifico di Shonen Magazine iniziato proprio pochi mesi prima. Per occuparsi delle animazioni della serie viene contattato lo studio TCJ, già al lavoro su Sennin Buraku e Tetsujin 28-Go, l'unico studio dell'epoca in grado di portare avanti la lavorazione di tre serie televisive contemporaneamente. La storia del detective Yokota, che dopo esser stato ferito mortalmente viene trasformato in un cyborg per continuare a combattere la criminalità di Tokyo, è il primo anime avente un cyborg come protagonista, anticipando di qualche anno l'arrivo in animazione dei ben più noti Cyborg 009 di Ishinomori.
Dopo qualche incertezza riguardo alla qualità delle animazioni, anche Toei doga non può più permettersi di ignorare il successo dell'animazione televisiva inaugurata da Astroboy. La prima serie d'animazione televisiva di Toei viene trasmessa sull'affiliata Nippon Educational Television e racconta la storia di un giovane essere umano cresciuto tra i lupi e del suo rapporto con gli altri animali, tra orgogliosi anziani e amichevoli cuccioli. Inizialmente affidata alla supervisione di Sadao Tsukioka, a lavorare agli 86 episodi della serie passano a rotazione molti degli animatori, registi e artisti Toei, tra cui degno di nota è il debutto alla regia di Isao Takahata (fino a quel momento soltanto assistente alla regia in alcuni film) in alcuni episodi; si tratta anche del secondo lavoro di Hayao Miyazaki, qui ancora un semplice animatore addetto agli intercalari.
Dopo aver dato il via all'animazione seriale televisiva giapponese con la prima storica serie di Astroboy, Mushi Production prosegue realizzando altri anime importanti e spingendo altri studi a entrare nell'industria dell'animazione. Molte sono tuttavia le problematiche che colpiscono la compagnia, dai problemi gestionali e finanziari causati dalla morte per superlavoro del CEO Kaoru Anami alle perdite economiche causate dai titoli più sperimentali, passando per il malcontento dello staff nei confronti dell'inaffidabilità di un presidente come Tezuka, a sua volta non più in linea con le politiche del resto della compagnia. Tutto questo porta la compagnia sempre più in cattive acque, tanto che nel 1972 due gruppi di lavoratori si staccano dalla Mushi per fondare Sunrise e Madhouse e nel 1973 la crisi petrolifera mondiale da il colpo di grazie all'ormai moribondo studio. Il fallimento di uno studio così importante risuona in tutta l'industria e molti lo interpretano come il fallimento del modello lavorativo della Mushi. In Sunrise, ad esempio, gli ex-produttori della Mushi che hanno assistito direttamente al collasso dell'azienza danno vita a una sorta di "anti-Mushi", in cui non solo i produttori sono il cuore pulsante dello studio, ma anzichè assumere regolarmente con buoni stipendi gli animatori e i creativi si preferisce lavorare con freelance pagati di volta in volta. Tuttavia, anche a volersene distanziare, il "peccato originale" della Mushi Production è ormai già diventato lo standard dell'industria dell'animazione giapponese: bassi budget, dipendenza da studi televisivi e sponsor e schedule assassine che portano gli animatori al collasso e addirittura alla morte per superlavoro. Il 1973, con la crisi petrolifera mondiale e il fallimento di Mushi Production, viene considerato uno spartiacque tra la prima, embrionale decade dell'animazione televisiva giapponese, in cui si sono definiti i primi standard produttivi, registici e artistici dell'industria, e l'esplosione generata l'anno successivo da due degli anime più importanti di tutti i tempi: Heidi e Yamato.
P.S. In realtà Mushi Production torna in vita nel 1977, tuttavia la sua importanza non torna mai ai livelli pre-1973 e resta una compagnia di secondaria importanza nel panorama dell'animazione giapponese successiva.
Il successo del World Masterpiece Theater e delle trasposizioni di classici della letteratura occidentale della Nippon Animation spinge Kodansha a finanziare la trasposizione animata di un romanzo di cui sta per pubblicare una riedizione: Il cucciolo di Marjorie Kinnan Rawlings, incentrato sull'amicizia tra un ragazzo e il suo cucciolo di cerbiatto. Per allinearsi allo stile visivo degli anime tratti da romanzi occidentali la definizione grafica dei personaggi viene affidata a Shuichi Seki, uno dei principali Character Designer dei meisaku Nippon Animation. Nella serie viene utilizzata la colorazione digitale e l'animazione in CG, pratica non particolarmente comune all'epoca, e la seconda puntata viene considerata la prima produzione interamente digitale al mondo. A rendere possibile ciò è la collaborazione col Japan Computer Graphics Lab, affiliato dello studio d'animazione MK fondato dal padre della Computer Grafica giapponese Mitsuru Kaneko.
I primi anni '90 fanno segnare un grande entusiasmo nei confronti del calcio nipponico, tra la nascita della J-League nel 1991, la vittoria della Coppa d'Asia nel 1992, i quarti di finale raggiunti ai FIFA U-17 World Championship ospitati in Giappone nel 1993 e, soprattutto, la grande speranza della prima qualificazione mondiale per USA 94 non ancora annientata nell'Agonia di Doha. Sono diversi gli studi e le emittenti televisive a ritenere sia il momento giusto per spingere su questo sport e così vedono la luce in pochi anni diversi anime a tema calcistico. Tra questi, Toei doga e Fuji TV scelgono di adattare un manga di Kodansha iniziato pochi anni prima, chiamando dei nomi di tutto rispetto a occuparsi della prima serie televisiva sul calcio di Toei: il Character Design viene affidato a due superstar come Shingo Araki e Michi Himeno, mentre alla regia abbiamo uno dei nomi più importanti del momento, quel Daisuke Nishio reduce dalla regia dei primi 199 episodi di Dragon Ball Z.
Prima trasposizione animata del celebre manga di Hirohiko Araki, la miniserie OVA di Jojo realizzata dallo Studio A.P.P.P. salta completamente i primi due archi narrativi e la prima parte del terzo per raccontare la parte conclusiva delle avventure di Jotaro in Stardust Crusaders. Il Character Design di Jun'ichi Hayama, le musiche di Marco D'Ambrosio e la scelta di tagliare tutte le parti più comiche e demenziali creano una tensione e un'atmosfera molto più seria e adulta del manga originale, riuscendo così a sfruttare tutte le libertà creative date dal formato OVA.
Per approfondire quest'opera vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.
A un anno e mezzo dall'inizio della pubblicazione del manga sull'apocalittica battaglia tra i draghi del cielo e i draghi della terra, Madhouse ne realizza la prima versione animata all'interno di una collaborazione con il gruppo musicale X Japan. Per l'occasione vengono realizzati quattro video ognuno con una canzone della band come colonna sonora. I primi tre video presentano una serie di illustrazioni delle CLAMP precedute da brevi riprese dal vivo, mentre il quarto è un vero e proprio corto animato che presenta alcuni dei personaggi e delle vicende dell'inizio del manga. A occuparsene viene chiamato un regista importante come Rintaro, aiutato al Character Design e alla direzione delle animazioni da Nobuteru Yuki, entrambi poi confermati per il film del 1996.
Le stelle gemelle Kiki e Lala sono due dei personaggi per bambini più amati creati da Sanrio negli anni '70. Dopo un film ispirato alla storia de L'uccellino azzurro, negli anni '90 viene realizzata una serie di OVA con storie originali scritti da Mami Watanabe e diretti da Masami Hata - più un episodio extra dedicato ad Hansel e Gretel. Nel secondo episodio originale facciamo la conoscenza di Lulu, la principessa della costellazione del Cigno che, annoiata di stare sempre da sola a illuminare la sua stella, si allontana per andare a giocare con Kiki e Lala. Il problema è che, senza la luminosità del Cigno, c'è il pericolo che la cometa che si sta avvicinando perda la rotta e si schianti.
Per proseguire la sua programmazione del martedì notte delle 02:28 dopo Wolf's Rain e Full Metal Panic? Fumoffu, Fuji TV commissiona a Gonzo Digimation la trasposizione dell'omonimo manga di Daisuke Moriyama. Ambientato nell'America degli anni '20 in un'ambientazione colma di richiami, più o meno rivisitati, all'iconografia, alla storia e alla cultura cattolica, l'opera racconta le battaglie dell'ordine della Maddalena, organizzazione militare atta all'addestramento di preti e suore esorciste preposte al combattimento contro i demoni infernali che s'aggirano nell'ombra dell'apparente prosperità. Protagonisti della storia sono la suora casinista Rosette Christopher e Chrono, demone convertito e pentitosi legato a Rosette da un drammatico passato e un comune obiettivo. La serie animata diretta da Yu Ko viene trasmessa in concomitanza alla conclusione del manga e nella seconda metà propone numerose differenze nella storia e nei personaggi rispetto all'originale cartaceo.
Il maestro della puppet animation Kawamoto Kihachiro assembla un gruppo di 35 animatori giapponesi e stranieri che si alterano nella realizzazioni di brevi spezzoni animati di circa un minuto l'uno. A guidare la realizzazione di questi miniepisodi è la tecnica poetica renku, che consiste in una serie di versi scritti da diversi poeti ma tra loro legati al precedente e al successivo. Gli animatori chiamati hanno tutti un diverso background e questo porta a un'alternanza di stili visivi molto diversi tra loro, tra cui animazione tradizionale e puppet animation. A occuparsi del primo spezzone è l'acclamato animatore russo Yuri Norstein, mentre Kawamoto si occupa del secondo e dell'ultimo spezzone. La maggior parte degli animatori giapponesi viene dalla scena indipendente, tuttavia sono presenti anche nomi più noti all'animazione commerciale come Isao Takahata e la coppia Yoichi Kotabe / Reiko Okuyama.
Nel futuro alternativo immaginato da Ko Yaginuma il programma spaziale giapponese ha subito un pesante rallentamento dopo il disastroso lancio del razzo Shishigo, esploso sopra un centro abitato. Tra le vittime vi sono la madre della protagonista Asumi, ferita gravemente nell'incidente e rimasta ricoverata in ospedale per anni fino alla morte, e il misterioso Lion, fantasma di uno degli astronauti che Asumi incontra mentre va a seppellire le ceneri della madre. I racconti di Lion fanno nascere in Asumi il sogno di andare nello spazio, portandola a frequentare una scuola per astronauti e conoscere altri amici col suo stesso desiderio. A portare in animazione questa delicata storia di amicizia e sogni sono due coniugi collaboratori fin dai tempi di Creamy: il regista Tomomi Mochizuki e la Character Design e direttrice delle animazioni Masako Goto, qui sostenuti dagli ispirati fondali pittorici della giovane Asuka Komiyama, al suo debutto alla direzione artistica.
Fondato dall'ex-produttore di Xebec, Naoki Hiramatsu, Asread si occupa principalmente di assistere altri studi, seppur nel corso degli anni si sia anche occupata come studio d'animazione primario di serie come Shuffle!, Minami-ke Okawari, Ga-rei Zero e Mirai nikki.
Durante i primi anni di Toei doga il neo-assunto Isao Takahata propone una versione animata del classico giapponese Storia di un tagliabambu, progetto mai andato in porto ma sempre rimasto nella mente del regista. Dopo la conclusione de I miei vicini Yamada, il 64-enne regista sembra indirizzato verso la pensione (salvo la collaborazione a Winter Days), ma Seiichiro Ujiie, presidente del consiglio di amministrazione di NTV, non è d'accordo: ‘Mi piacciono i film di Isao Takahata. Amo in particolare I miei vicini Yamada. Voglio fare un film di Takahata. Non mi importa se dovesse comportare una perdita di soldi. Sarò io a pagare. Morirò felice sapendo di averlo fatto’. Il desiderio e il denaro di Ujiie mettono in moto il regista e tutta la macchina produttiva e dopo otto anni di lavorazione, svariate problematiche produttive e un budget senza precedenti di 5,15 miliardi di yen vede la luce l'ultimo film di Isao Takahata, ispirato proprio a quell'idea mai sviluppata dei tempi di Toei.
Per approfondire il ruolo di mecenate e produttore di Seiichiro Ujiie vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.
Il 24° special televisivo dedicato al più famoso ladro dell'animazione giapponese viene trasmesso nel Friday Roadshow di Nippon Television e fa segnare uno share del 12,8%, il peggiore di sempre dopo lo special dell'anno precedente (13,2%). Nei due anni successivi non vengono trasmessi nuovi film per la tv, facendo segnare la prima grande pausa dal loro inizio nel 1989. L'episodio diretto da Takaomi Kanasaki vede Lupin costretto a prendersi cura di un neonato, recuperato durante un furto, tramite cui finisce coinvolto in una faida interna al regno di Shahalta a causa di un colpo di stato creato da una potente multinazionale interessata allo sfruttamento dei giacimenti d'elio della nazione. Questo special segna l'addio di Seiji Suzuki alla direzione delle musiche del franchise, ruolo che ha occupato fin dai tempi della seconda serie televisiva del 1977.
Breve cortometraggio pubblicato dopo l'uscita di Evangelion: 3.33 You Can (Not) Redo. Utilizzato per sponsorizzare l'album del compositore Shiro Sagisu, il video usa come base la canzone Peaceful Times presente nel film e mostra anche alcuni storyboard inediti di Evangelion. Supervisionato da Hideaki Anno e diretto da Mahiro Maeda, l'idea della creazione del corto nasce da un commento di Anno sul fatto che l'ultimo film non avrebbe più avuto bisogno di una musica per le anticipazioni.
Nato nella prefettura di Akita, la patria della neve, il regista Takeshi Yashiro vive ora a Tokyo e, mentre ripensa nostalgicamente ai luoghi in cui è nato, cerca tramite questo film di trasmettere l'essenza della neve, al contempo la sua bellezza e la sua pericolosità. Seppur in compagnia del compagno Norman, la solitudine data dall'ambientazione innevata permette al ragazzo protagonista di scoprire e confrontarsi con se stesso, mentre viaggia alla ricerca delle meraviglie naturali di cui gli ha raccontato il pupazzo di neve Norman. Il film in stop motion è stato trasmesso in diversi planetari in giro per il Giappone ed è stato seguito da un secondo episodio qualche anno più tardi.
L'ultimo film diretto da Ryutaro Nakamura, l'apprezzato regista di Serial experiments Lain, Kino no tabi e Ghost Hound, morto il 29 giugno 2013 per un cancro al pancreas. Distribuito postumo sei mesi dopo la morte del regista, il film è tratto dal celebre romanzo di Jules Verne Due anni di vacanze, in cui alcuni bambini e ragazzi naufragano su un'isola deserta e si trovano costretti a sopravvivere da soli. Più volte trasposto in animazione, questa volta il romanzo viene adattato rendendo tutti i personaggi dei gatti antropomorfi.
- Noburo Ofuji Memorial Museum
- The History of Mushi Pro
- Sleeping with Tezuka
- Osamu Tezuka, una biografia manga
- CG History in Japan
- Japan Football Association: Origins and History
- Shiro Sagisu Official Site - Archives
- Tecarat Works: Norman the Snowman
- An interview with director YASHIRO Takeshi - Creator of "NORMAN THE SNOWMAN -The Northern Lights-"
L'obiettivo di questa rubrica è celebrare questa varietà proponendo una selezione di titoli che, di mese in mese, festeggeranno il loro anniversario (solo multipli di 10 anni). Proprio in nome della varietà non ci concentreremo solamente sui maggiori successi, i grandi capolavori e i classici del passato, ma affiancheremo loro titoli meno noti ma comunque meritevoli e apprezzati, anime curiosi e peculiari e anche qualche opera più sconosciuta ma degna di essere riscoperta.
90 ANNI FA - NOVEMBRE 1933
Numa no taisho
Noburo Ofuji è stato uno dei più importanti animatori giapponesi, attivo tra gli anni '20 e l'inizio degli anni '60 dello scorso secolo. Conosciuto per il suo approccio sperimentale e artistico, a Ofuji è stato dedicato uno dei più importanti premi riservati all'animazione giapponese. Questo cortometraggio di quasi otto minuti è il primo prodotto completamente sonoro realizzato dal regista e racconta di un pericoloso pesce-gatto che, dopo aver divorato un gran numero dei piccoli abitanti del fondo marino, si trova a dover affrontare un'enorme balena e una coraggiosa rana.
80 ANNI FA - NOVEMBRE 1943
Malay oki kaisen
Nonostante Ofuji sia diventato famoso per la sua indipendenza e il suo ricercare tematiche serie, importanti e artistiche, durante la seconda guerra mondiale anche lui si trova a realizzare un film propagandistico sponsorizzato dalla marina militare giapponese. Rappresentando i personaggi e i mezzi militari tramite la silhouette animation, il regista celebra due delle più grandi vittorie delle forze giapponesi: il bombardamento di Pearl Harbor (7 dicembre 1941) e la battaglia navale al largo della penisola malese (10 dicembre 1941).
60 ANNI FA - NOVEMBRE 1963
8 Man
Dopo aver trasmesso la serie di miniepisodi Otogi Manga Calendar, TBS decide, in seguito al successo ottenuto da Fuji TV con la trasmissione di Astroboy, di entrare anch'essa nella produzione di animazione televisiva con episodi da 24 minuti. Per affrontare il robottino Atom e il robottone Tetsujin 28-Go di Fuji TV viene scelto il cyborg 8-Man, protagonista di un fumetto fantascientifico di Shonen Magazine iniziato proprio pochi mesi prima. Per occuparsi delle animazioni della serie viene contattato lo studio TCJ, già al lavoro su Sennin Buraku e Tetsujin 28-Go, l'unico studio dell'epoca in grado di portare avanti la lavorazione di tre serie televisive contemporaneamente. La storia del detective Yokota, che dopo esser stato ferito mortalmente viene trasformato in un cyborg per continuare a combattere la criminalità di Tokyo, è il primo anime avente un cyborg come protagonista, anticipando di qualche anno l'arrivo in animazione dei ben più noti Cyborg 009 di Ishinomori.
Okami shonen Ken
Dopo qualche incertezza riguardo alla qualità delle animazioni, anche Toei doga non può più permettersi di ignorare il successo dell'animazione televisiva inaugurata da Astroboy. La prima serie d'animazione televisiva di Toei viene trasmessa sull'affiliata Nippon Educational Television e racconta la storia di un giovane essere umano cresciuto tra i lupi e del suo rapporto con gli altri animali, tra orgogliosi anziani e amichevoli cuccioli. Inizialmente affidata alla supervisione di Sadao Tsukioka, a lavorare agli 86 episodi della serie passano a rotazione molti degli animatori, registi e artisti Toei, tra cui degno di nota è il debutto alla regia di Isao Takahata (fino a quel momento soltanto assistente alla regia in alcuni film) in alcuni episodi; si tratta anche del secondo lavoro di Hayao Miyazaki, qui ancora un semplice animatore addetto agli intercalari.
50 ANNI FA - NOVEMBRE 1973
Mushi Production dichiara bancarotta
Dopo aver dato il via all'animazione seriale televisiva giapponese con la prima storica serie di Astroboy, Mushi Production prosegue realizzando altri anime importanti e spingendo altri studi a entrare nell'industria dell'animazione. Molte sono tuttavia le problematiche che colpiscono la compagnia, dai problemi gestionali e finanziari causati dalla morte per superlavoro del CEO Kaoru Anami alle perdite economiche causate dai titoli più sperimentali, passando per il malcontento dello staff nei confronti dell'inaffidabilità di un presidente come Tezuka, a sua volta non più in linea con le politiche del resto della compagnia. Tutto questo porta la compagnia sempre più in cattive acque, tanto che nel 1972 due gruppi di lavoratori si staccano dalla Mushi per fondare Sunrise e Madhouse e nel 1973 la crisi petrolifera mondiale da il colpo di grazie all'ormai moribondo studio. Il fallimento di uno studio così importante risuona in tutta l'industria e molti lo interpretano come il fallimento del modello lavorativo della Mushi. In Sunrise, ad esempio, gli ex-produttori della Mushi che hanno assistito direttamente al collasso dell'azienza danno vita a una sorta di "anti-Mushi", in cui non solo i produttori sono il cuore pulsante dello studio, ma anzichè assumere regolarmente con buoni stipendi gli animatori e i creativi si preferisce lavorare con freelance pagati di volta in volta. Tuttavia, anche a volersene distanziare, il "peccato originale" della Mushi Production è ormai già diventato lo standard dell'industria dell'animazione giapponese: bassi budget, dipendenza da studi televisivi e sponsor e schedule assassine che portano gli animatori al collasso e addirittura alla morte per superlavoro. Il 1973, con la crisi petrolifera mondiale e il fallimento di Mushi Production, viene considerato uno spartiacque tra la prima, embrionale decade dell'animazione televisiva giapponese, in cui si sono definiti i primi standard produttivi, registici e artistici dell'industria, e l'esplosione generata l'anno successivo da due degli anime più importanti di tutti i tempi: Heidi e Yamato.
P.S. In realtà Mushi Production torna in vita nel 1977, tuttavia la sua importanza non torna mai ai livelli pre-1973 e resta una compagnia di secondaria importanza nel panorama dell'animazione giapponese successiva.
40 ANNI FA - NOVEMBRE 1983
Il cucciolo
Il successo del World Masterpiece Theater e delle trasposizioni di classici della letteratura occidentale della Nippon Animation spinge Kodansha a finanziare la trasposizione animata di un romanzo di cui sta per pubblicare una riedizione: Il cucciolo di Marjorie Kinnan Rawlings, incentrato sull'amicizia tra un ragazzo e il suo cucciolo di cerbiatto. Per allinearsi allo stile visivo degli anime tratti da romanzi occidentali la definizione grafica dei personaggi viene affidata a Shuichi Seki, uno dei principali Character Designer dei meisaku Nippon Animation. Nella serie viene utilizzata la colorazione digitale e l'animazione in CG, pratica non particolarmente comune all'epoca, e la seconda puntata viene considerata la prima produzione interamente digitale al mondo. A rendere possibile ciò è la collaborazione col Japan Computer Graphics Lab, affiliato dello studio d'animazione MK fondato dal padre della Computer Grafica giapponese Mitsuru Kaneko.
30 ANNI FA - NOVEMBRE 1993
Alè Alè Alè Oh Oh
I primi anni '90 fanno segnare un grande entusiasmo nei confronti del calcio nipponico, tra la nascita della J-League nel 1991, la vittoria della Coppa d'Asia nel 1992, i quarti di finale raggiunti ai FIFA U-17 World Championship ospitati in Giappone nel 1993 e, soprattutto, la grande speranza della prima qualificazione mondiale per USA 94 non ancora annientata nell'Agonia di Doha. Sono diversi gli studi e le emittenti televisive a ritenere sia il momento giusto per spingere su questo sport e così vedono la luce in pochi anni diversi anime a tema calcistico. Tra questi, Toei doga e Fuji TV scelgono di adattare un manga di Kodansha iniziato pochi anni prima, chiamando dei nomi di tutto rispetto a occuparsi della prima serie televisiva sul calcio di Toei: il Character Design viene affidato a due superstar come Shingo Araki e Michi Himeno, mentre alla regia abbiamo uno dei nomi più importanti del momento, quel Daisuke Nishio reduce dalla regia dei primi 199 episodi di Dragon Ball Z.
Le bizzarre avventure di JoJo OVA
Prima trasposizione animata del celebre manga di Hirohiko Araki, la miniserie OVA di Jojo realizzata dallo Studio A.P.P.P. salta completamente i primi due archi narrativi e la prima parte del terzo per raccontare la parte conclusiva delle avventure di Jotaro in Stardust Crusaders. Il Character Design di Jun'ichi Hayama, le musiche di Marco D'Ambrosio e la scelta di tagliare tutte le parti più comiche e demenziali creano una tensione e un'atmosfera molto più seria e adulta del manga originale, riuscendo così a sfruttare tutte le libertà creative date dal formato OVA.
Per approfondire quest'opera vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.
X2 Double X
A un anno e mezzo dall'inizio della pubblicazione del manga sull'apocalittica battaglia tra i draghi del cielo e i draghi della terra, Madhouse ne realizza la prima versione animata all'interno di una collaborazione con il gruppo musicale X Japan. Per l'occasione vengono realizzati quattro video ognuno con una canzone della band come colonna sonora. I primi tre video presentano una serie di illustrazioni delle CLAMP precedute da brevi riprese dal vivo, mentre il quarto è un vero e proprio corto animato che presenta alcuni dei personaggi e delle vicende dell'inizio del manga. A occuparsene viene chiamato un regista importante come Rintaro, aiutato al Character Design e alla direzione delle animazioni da Nobuteru Yuki, entrambi poi confermati per il film del 1996.
Kiki to Lala no hakuchoza no ohime-sama
Le stelle gemelle Kiki e Lala sono due dei personaggi per bambini più amati creati da Sanrio negli anni '70. Dopo un film ispirato alla storia de L'uccellino azzurro, negli anni '90 viene realizzata una serie di OVA con storie originali scritti da Mami Watanabe e diretti da Masami Hata - più un episodio extra dedicato ad Hansel e Gretel. Nel secondo episodio originale facciamo la conoscenza di Lulu, la principessa della costellazione del Cigno che, annoiata di stare sempre da sola a illuminare la sua stella, si allontana per andare a giocare con Kiki e Lala. Il problema è che, senza la luminosità del Cigno, c'è il pericolo che la cometa che si sta avvicinando perda la rotta e si schianti.
20 ANNI FA - NOVEMBRE 2003
Chrono Crusade
Per proseguire la sua programmazione del martedì notte delle 02:28 dopo Wolf's Rain e Full Metal Panic? Fumoffu, Fuji TV commissiona a Gonzo Digimation la trasposizione dell'omonimo manga di Daisuke Moriyama. Ambientato nell'America degli anni '20 in un'ambientazione colma di richiami, più o meno rivisitati, all'iconografia, alla storia e alla cultura cattolica, l'opera racconta le battaglie dell'ordine della Maddalena, organizzazione militare atta all'addestramento di preti e suore esorciste preposte al combattimento contro i demoni infernali che s'aggirano nell'ombra dell'apparente prosperità. Protagonisti della storia sono la suora casinista Rosette Christopher e Chrono, demone convertito e pentitosi legato a Rosette da un drammatico passato e un comune obiettivo. La serie animata diretta da Yu Ko viene trasmessa in concomitanza alla conclusione del manga e nella seconda metà propone numerose differenze nella storia e nei personaggi rispetto all'originale cartaceo.
Winter Days
Il maestro della puppet animation Kawamoto Kihachiro assembla un gruppo di 35 animatori giapponesi e stranieri che si alterano nella realizzazioni di brevi spezzoni animati di circa un minuto l'uno. A guidare la realizzazione di questi miniepisodi è la tecnica poetica renku, che consiste in una serie di versi scritti da diversi poeti ma tra loro legati al precedente e al successivo. Gli animatori chiamati hanno tutti un diverso background e questo porta a un'alternanza di stili visivi molto diversi tra loro, tra cui animazione tradizionale e puppet animation. A occuparsi del primo spezzone è l'acclamato animatore russo Yuri Norstein, mentre Kawamoto si occupa del secondo e dell'ultimo spezzone. La maggior parte degli animatori giapponesi viene dalla scena indipendente, tuttavia sono presenti anche nomi più noti all'animazione commerciale come Isao Takahata e la coppia Yoichi Kotabe / Reiko Okuyama.
Futatsu no Spica
Nel futuro alternativo immaginato da Ko Yaginuma il programma spaziale giapponese ha subito un pesante rallentamento dopo il disastroso lancio del razzo Shishigo, esploso sopra un centro abitato. Tra le vittime vi sono la madre della protagonista Asumi, ferita gravemente nell'incidente e rimasta ricoverata in ospedale per anni fino alla morte, e il misterioso Lion, fantasma di uno degli astronauti che Asumi incontra mentre va a seppellire le ceneri della madre. I racconti di Lion fanno nascere in Asumi il sogno di andare nello spazio, portandola a frequentare una scuola per astronauti e conoscere altri amici col suo stesso desiderio. A portare in animazione questa delicata storia di amicizia e sogni sono due coniugi collaboratori fin dai tempi di Creamy: il regista Tomomi Mochizuki e la Character Design e direttrice delle animazioni Masako Goto, qui sostenuti dagli ispirati fondali pittorici della giovane Asuka Komiyama, al suo debutto alla direzione artistica.
nasce Asread
Fondato dall'ex-produttore di Xebec, Naoki Hiramatsu, Asread si occupa principalmente di assistere altri studi, seppur nel corso degli anni si sia anche occupata come studio d'animazione primario di serie come Shuffle!, Minami-ke Okawari, Ga-rei Zero e Mirai nikki.
10 ANNI FA - NOVEMBRE 2013
La storia della principessa splendente
Durante i primi anni di Toei doga il neo-assunto Isao Takahata propone una versione animata del classico giapponese Storia di un tagliabambu, progetto mai andato in porto ma sempre rimasto nella mente del regista. Dopo la conclusione de I miei vicini Yamada, il 64-enne regista sembra indirizzato verso la pensione (salvo la collaborazione a Winter Days), ma Seiichiro Ujiie, presidente del consiglio di amministrazione di NTV, non è d'accordo: ‘Mi piacciono i film di Isao Takahata. Amo in particolare I miei vicini Yamada. Voglio fare un film di Takahata. Non mi importa se dovesse comportare una perdita di soldi. Sarò io a pagare. Morirò felice sapendo di averlo fatto’. Il desiderio e il denaro di Ujiie mettono in moto il regista e tutta la macchina produttiva e dopo otto anni di lavorazione, svariate problematiche produttive e un budget senza precedenti di 5,15 miliardi di yen vede la luce l'ultimo film di Isao Takahata, ispirato proprio a quell'idea mai sviluppata dei tempi di Toei.
Per approfondire il ruolo di mecenate e produttore di Seiichiro Ujiie vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.
Lupin III - La principessa della brezza: la città nascosta nel cielo
Il 24° special televisivo dedicato al più famoso ladro dell'animazione giapponese viene trasmesso nel Friday Roadshow di Nippon Television e fa segnare uno share del 12,8%, il peggiore di sempre dopo lo special dell'anno precedente (13,2%). Nei due anni successivi non vengono trasmessi nuovi film per la tv, facendo segnare la prima grande pausa dal loro inizio nel 1989. L'episodio diretto da Takaomi Kanasaki vede Lupin costretto a prendersi cura di un neonato, recuperato durante un furto, tramite cui finisce coinvolto in una faida interna al regno di Shahalta a causa di un colpo di stato creato da una potente multinazionale interessata allo sfruttamento dei giacimenti d'elio della nazione. Questo special segna l'addio di Seiji Suzuki alla direzione delle musiche del franchise, ruolo che ha occupato fin dai tempi della seconda serie televisiva del 1977.
Peaceful Times (F02) Petit Film
Breve cortometraggio pubblicato dopo l'uscita di Evangelion: 3.33 You Can (Not) Redo. Utilizzato per sponsorizzare l'album del compositore Shiro Sagisu, il video usa come base la canzone Peaceful Times presente nel film e mostra anche alcuni storyboard inediti di Evangelion. Supervisionato da Hideaki Anno e diretto da Mahiro Maeda, l'idea della creazione del corto nasce da un commento di Anno sul fatto che l'ultimo film non avrebbe più avuto bisogno di una musica per le anticipazioni.
Norman the Snowman: The Northern Lights
Nato nella prefettura di Akita, la patria della neve, il regista Takeshi Yashiro vive ora a Tokyo e, mentre ripensa nostalgicamente ai luoghi in cui è nato, cerca tramite questo film di trasmettere l'essenza della neve, al contempo la sua bellezza e la sua pericolosità. Seppur in compagnia del compagno Norman, la solitudine data dall'ambientazione innevata permette al ragazzo protagonista di scoprire e confrontarsi con se stesso, mentre viaggia alla ricerca delle meraviglie naturali di cui gli ha raccontato il pupazzo di neve Norman. Il film in stop motion è stato trasmesso in diversi planetari in giro per il Giappone ed è stato seguito da un secondo episodio qualche anno più tardi.
Jugo shonen hyoryuki kaizokujima DE! Daiboken
L'ultimo film diretto da Ryutaro Nakamura, l'apprezzato regista di Serial experiments Lain, Kino no tabi e Ghost Hound, morto il 29 giugno 2013 per un cancro al pancreas. Distribuito postumo sei mesi dopo la morte del regista, il film è tratto dal celebre romanzo di Jules Verne Due anni di vacanze, in cui alcuni bambini e ragazzi naufragano su un'isola deserta e si trovano costretti a sopravvivere da soli. Più volte trasposto in animazione, questa volta il romanzo viene adattato rendendo tutti i personaggi dei gatti antropomorfi.
Anniversari passati:
Fonti consultate:
Tra le fonti principali ci sono le pagine wikipedia giapponesi dei vari titoli, alcuni approfondimenti dedicati ai singoli titoli pubblicati su AnimeClick (e linkati di volta in volta) o la visione delle opere in questione. Inoltre, per dettagli, informazioni e curiosità particolari segnaliamo le seguenti:- Noburo Ofuji Memorial Museum
- The History of Mushi Pro
- Sleeping with Tezuka
- Osamu Tezuka, una biografia manga
- CG History in Japan
- Japan Football Association: Origins and History
- Shiro Sagisu Official Site - Archives
- Tecarat Works: Norman the Snowman
- An interview with director YASHIRO Takeshi - Creator of "NORMAN THE SNOWMAN -The Northern Lights-"
Sono due adattamenti molto diversi tra di loro sia di toni che di stile, ma penso valga la pena guardarli entrambi. Spero ancora oggi in un doppiaggio di tutte le parti di JoJo
Il concept base anticipa Robocop di più di vent'anni (anche se era già stato sfruttato dal fumetto americano negli anni quaranta).
Da questo articolo mi pare di capire che fino agli anni 60 il giappone sia rimasto al bianco e nero
Come mai?
Solo per l'animazione televisiva, poiché là la TV non trasmetteva ancora a colori (come del resto anche in Italia: la RAI passò definitivamente al colore solo nel 1977, con le prime trasmissioni sperimentali a colori l'anno prima in occasione delle Olimpiadi di Montréal).
La storia della principessa splendente per me è un capolavoro assoluto. Alè Alè Alè Oh Oh è per me il più (immeritatamente) sottovalutato degli anime calcistici, al punto che molti non sono neanche a conoscenza della sua esistenza. Condivido la disistima dell'utente xxxyyy su Chrono Crusade.
Peccato sia poco conosciuto da noi sono un grande fan, vorrei leggere il manga, la storia ricordava un pò Touch del grande Adachi ^^
E quindi quelle bambine-stelline che c'erano su un mucchio di gadget quando ero piccola rispondevano ai nomi di Kiki e Lala... lo scopro questa sera
Concordo ^^ Tralarto ci ricorda di quante perle inedite ci sarebbero da portare in Italia....
All'epoca la snobbai , stavo poco in tv...
8 -man e' quella che desidero vedere. Me ne hanno psrlato sempre bene e sapete chi? I genitori dei miei amici jap.! All'epoca era seguita e nessuno si perdeva una puntata...
L'unica possibilita' e' che qualcuno si immoli nella realizzazione dei sub...
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